SCHEDA PROGETTO PER L IMPEGNO DI GIOVANI IN SERVIZIO CIVILE REGIONALE IN EMILIA-ROMAGNA CARATTERISTICHE PROGETTO

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1 SCHEDA PROGETTO PER L IMPEGNO DI GIOVANI IN SERVIZIO CIVILE REGIONALE IN EMILIA-ROMAGNA ENTE 1)Ente proponente il progetto: CARITAS RAVENNA CARITAS FAENZA SCHEDA 1/B 2)Codice di accreditamento: NZ ) Titolo del progetto: ABITARE IL CONFINE CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3 D.M. 30/5/2014): Settore: Assistenza Area di intervento: Disagio adulto Codice: A12 5) Descrizione del progetto e tipologia dell intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto e i destinatari delle stesse, con particolare riferimento alle attività dei giovani in servizio civile regionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo: 5.1 Complesso delle attività realizzate dall Ente e identificazione dei destinatari SEDE Associazione Farsi Prossimo (Faenza) CODICE HELIOS 2020 Centro d ascolto San Vincenzo de Paoli (Ravenna) cod. Helios OBIETTIVO 1. Migliorare la qualità dell accoglienza e potenziare i servizi di prima assistenza forniti alle persone in condizioni di disagio. Azione generale 1.: Organizzazione e pianificazione Attività 1.1. Reperimento di risorse Attività Analisi delle risorse rese disponibili da donazioni (es.: eccedenze di generi di prima necessità) o da reperire tramite acquisto; - Pianificazione dei trasporti per acquisti e recupero delle eccedenze; - Sviluppo di iniziative e contatti per aumentare la rete di contatti con aziende ed esercenti per reperire altri generi. - Condivisione in equipe rispetto alle necessità e analisi

2 Azione generale 2: Realizzazione del servizio Azione generale 3: Sostegno e monitoraggio del percorso Analisi sul servizio Attività 1.3. Stoccaggio Attività 2.1. Preparazione di forniture Attività 2.2. Distribuzione Attività 3.1. Confronto e sostegno Attività 3.2. Aggiornamento dei servizi offerti; - Studi di fattibilità su proposte di migliorie dei servizi (utilizzo dei servizi online, utilizzo di migliori strumenti di inventario, etc.) - Preparazione del programma del corso di italiano (argomenti previsti per ogni incontro); coordinamento con il Centro Territoriale Permanente. - Organizzazione degli spazi della dispensa e delle scaffalature del magazzino; - Inventario degli alimenti per scadenza; - Selezione degli indumenti per qualità, tipologia e taglia. - Preparazione di forniture di abbigliamento (per genere e taglia); - Predisposizione di sportine contenenti alimenti secondo uno schema condiviso; - Preparazione di tessere per il servizio docce (con nome e numero di accessi); - Reperimento o preparazione di sussidi per l apprendimento (dispense di grammatica, esercizi, testi per la lettura, etc.) - Individuazione dell utenza tramite colloquio (attività 4.2.); - Consegna del pacco viveri o degli indumenti necessari e firma per accettazione; - Apertura al pubblico del servizio docce: controllo del diritto all accesso e sigla sul tesserino dell utente; - Svolgimento del corso di italiano, con uso del foglio firme a ogni lezione. - Confronto in equipe sullo svolgimento dei servizi; - Colloqui tra operatori e utenti per valutare l andamento del percorso - Aggiornamento della scheda personale dell utente e sul supporto informatico OSPO 4. delle schede OBIETTIVO 2. Implementare le attività di segretariato sociale e di orientamento offerte alle persone in condizioni di disagio, con particolare riferimento a chi si trova per la prima volta a fronteggiare l impoverimento ( nuove povertà ). Azione generale 4: Accoglienza, ascolto e individuazione dell utenza Attività 4.1. Accoglienza Attività 4.2. Ascolto - Accoglienza dell utenza al momento dell apertura; - Redazione di una lista degli utenti in ordine rispetto al momento del loro arrivo; - Compilazione della scheda contenente le generalità anagrafiche; - Reperimento delle schede personali nell archivio; - Offerta di una colazione o merenda e gestione di momenti informali di relazione nella sala d attesa; - Intervento adeguato nelle situazioni di emergenza. - Svolgimento del colloquio tra operatore e utente, che espone il proprio vissuto e i propri bisogni; - Condivisione di un percorso tra l operatore e l utente, con la chiara individuazione dei compiti di ciascuno;

3 Azione generale 5: Incontri individuali di orientamento e segretariato sociale Azione generale 6: Sostegno e monitoraggio del percorso Attività 4.3. Individuazione dell utenza Attività 5.1. Reperimento di informazioni Attività 5.2. Orientamento Attività 5.3. Autonomia Attività 6.1. Attivazione di risorse economiche Attività 6.2. Confronto e monitoraggio Attività 6.3. Aggiornamento delle schede - Aggiornamento della scheda personale dell utente, inserendo i bisogni emersi. - Individuazione della necessità di un incontro di orientamento e segretariato sociale; - Calendarizzazione dell incontro. - Mappatura delle risorse sul territorio. - Reperimento o preparazione e aggiornamento di materiale informativo (volantini, pro-memoria, mappe della città ). - Traduzione di alcuni materiali in più lingue. - Offerta di informazioni relative alle risorse sul territorio (corsi di formazione, scuole di italiano, centro per l impiego e agenzie interinali, eccetera) e alle procedure burocratiche per l accesso o la richiesta di servizi; - Orientamento ai servizi pubblici e privati utili - Supporto nella stesura o nell aggiornamento del curriculum vitae e simulate (p.e. di colloqui di lavoro) utili allo sviluppo della capacità di autopromozione; - Compilazione di domande o iscrizioni online e affiancamento nella ricerca informatica di risorse; - Reperimento di materiale per i corsi e sostegno nella preparazione di esami e test. - Raccolta e disamina di documenti quali dichiarazione ISEE, dichiarazione di immediata disponibilità presso il centro per l impiego, stato di famiglia, lettere di licenziamento, etc.; - Attivazione di altri soggetti della rete (assistenti sociali, Parrocchie, etc.); - Istruzione di una pratica di richiesta per un aiuto economico presso la Caritas Diocesana; - Eventuale disposizione del pagamento. - Confronto in equipe per la condivisione delle risorse attivate, degli incontri svolti, delle criticità emerse; - Monitoraggio dell andamento del percorso condiviso tra l operatore e l utente attraverso successivi colloqui. - Aggiornamento della scheda personale dell utente e sul supporto informatico OSPO 4. OBIETTIVO 3. Incrementare gli accompagnamenti degli utenti nello sviluppo di percorsi verso l autonomia (percorsi di cure sanitarie, di pratiche amministrative e burocratiche, di inserimento lavorativo, etc.), in vista di una piena inclusione sociale. Azione generale 7: Accompagnamenti Attività 7.1. Avvio Attività Individuazione degli utenti che necessitano di accompagnamenti all interno del colloquio (v. attività n. 4.2.); - Pianificazione dell accompagnamento e aggiornamento dell agenda a uso del Centro (date, orari, persone coinvolte, contatti telefonici); - Confronto con l operatore per facilitare la conoscenza del caso e del progetto di sostegno condiviso. - Affiancamento operativo all utente nella conoscenza e

4 Azione generale 8: Sostegno e monitoraggio del percorso Accompagnamenti Attività 7.3. Attività di mediazione Attività 8.1. Confronto in equipe Attività 8.2. Attività di sostegno Attività 8.3. Aggiornamento delle schede nella comprensione dell accesso e del funzionamento dei servizi della città; - Sostegno concreto nelle parti più burocratiche dei percorsi (prenotazioni, pagamenti, compilazione modulistica, etc.); - Osservazione della persona per identificare particolari forme di disagio e affiancamento nella rielaborazione dell esperienza. - Mediazione linguistica e culturale; - Supporto di tipo psicologico e relazionale e facilitazione del rapporto fra utenti e operatori dei servizi; - Offerta a operatori dei servizi di informazioni utili ma non di loro competenza (es.: relativi a permessi di soggiorno). - Confronto in equipe sull andamento degli accompagnamenti svolti e delle criticità emerse; - Supervisione per chi ha svolto accompagnamenti particolarmente impegnativi dal punto di vista emotivo; - Colloqui tra operatori e utenti per valutare l andamento del percorso verso l autonomia. - Eventuale riprogettazione e svolgimento di altri accompagnamenti (es.: nel caso di visite sanitarie di ulteriori accertamenti o di controllo); - Realizzazione di visite in ospedale se l utente viene ricoverato e consegna di beni necessari (pigiama, cambi di biancheria, ) - Aggiornamento della scheda personale dell utente e sul supporto informatico OSPO 4. OBIETTIVO 4. Approfondimento della conoscenza delle povertà ed esclusione sociale e della divulgazione dei dati presso il pubblico e il privato sociale (amministrazione pubblica, associazionismo, realtà ecclesiali, operatori). Azione generale 9: Raccolta dei dati Azione generale 10: Rapporto annuale Attività 9.1. Attività preliminari Attività 9.2. Caritas Parrocchiali Attività Redazione del rapporto Attività Valutazione condivisa in equipe rispetto agli argomenti che si intende approfondire (focus sulle nuove povertà, sul disagio abitativo, o altri); - Costante aggiornamento dei dati registrati in OSPO 4 (v. attività n. 3.2., 6.3.,8.3.) - Visite alle Caritas Parrocchiali e raccolta dei dati in loro possesso; - Incontri di coordinamento per coinvolgere le singole Caritas Parrocchiali nella stesura del rapporto annuale. - Analisi e rielaborazione dei dati per ricavare i bisogni riscontrati e le risorse attivate, le specificità dell utenza, le variazioni dei dati nel tempo, etc.; - Incrocio dei dati e individuazione di elementi di continuità e di discontinuità rispetto agli anni precedenti; - Armonizzazione dei dati per un quadro più completo e omogeneo; - Implementazione di tabelle e grafici - Integrazione con testi esplicativi (per una migliore

5 Azione generale 11: Presentazione del rapporto annuale Elaborazione e stampa Attività 11.1.: Presentazione Attività 11.2.: Confronto con altri operatori fruizione dei dati quantitativi); - Riflessioni su criticità ed opportunità della situazione mostrata; - Integrazione con studi di settore svolti da altre realtà ; - Pubblicazione del rapporto annuale. - Organizzazione e realizzazione di una conferenza stampa; - Inviti mirati a rappresentanti della Chiesa locale (Vescovo, Vicario della Carità, etc.), dell amministrazione pubblica (Sindaco, Assessore comunale e provinciale per i Servizi Sociali, Direttore Ausl, Direttore dei Servizi Sociali Associati, etc.), delle principali realtà operative sul territorio; - Organizzazione e realizzazione dell iniziativa pubblica di presentazione del rapporto; - Distribuzione del rapporto annuale. - Inviti mirati a persone per professione o volontariato impegnate nel sociale (assistenti sociali, educatori, personale sanitario, volontari presso le Caritas Parrocchiali o presso associazioni di volontariato, legali o altri professionisti impegnati gratuitamente, etc.); - Organizzazione e realizzazione di un momento di confronto presso la Caritas; - Confronto e scambio con i partecipanti sui dati rilevati e su riflessioni o risposte condivise; - Eventuale pubblicazione di una sintesi di quanto emerge sul giornale diocesano. DIAGRAMMA DI GANTT SEDE Associazione Farsi Prossimo (Faenza) CODICE HELIOS 2020 Centro d ascolto San Vincenzo de Paoli (Ravenna) cod. Helios Attività Periodo di riferimento (espresso in mesi) Reperimento di risorse X X X X X X X X 1.2. Analisi del servizio X X 1.3. Stoccaggio X X X X X X X X 2.1. Preparazione forniture X X X X X X X 2.2. Distribuzione X X X X X X X 3.1. Confronto e sostegno X X X 3.2. Aggiornamento schede X X X X X X 4.1. Accoglienza X X X X X X X X 4.2. Ascolto X X X X X X X X 4.3. Individuazione utenza X X X 5.1. Reperimento info X X X 5.2. Orientamento X X X X 5.3. Autonomia X X X X

6 6.1. Attivazione risorse econ. X X X X X X 6.2. Confronto monitoraggio X X X 6.3. Aggiornamento schede X X X 7.1. Avvio X X X 7.2. Accompagnamenti X X X X X X 7.3. Attività di mediazione X X X X X X 8.1. Confronto in equipe X X X X X 8.2. Attività di sostegno X X X X X 8.3. Aggiornamento schede X X X X X X 9.1. Attività preliminari X X X 9.2. Caritas parrocchiali X X X X Redazione del rapporto X X Elaborazione e stampa X X Presentazione X 11.2 Confronto con operatori X SEDE Associazione Francesco Bandini (Faenza) CODICE HELIOS 2022 OBIETTIVO 1. Potenziare e migliorare l accoglienza di nuclei in situazione di disagio abitativo e fragilità sociale, offrendo attività di supporto a una convivenza pacifica e di affiancamento all esercizio della responsabilità genitoriale. Azione generale 1.: Avvio e realizzazione dell accoglienza Attività 1.1. Individuazione dell utenza Attività 1.2. Avvio dell accoglienza Attività 1.3. Fornitura beni primari - Confronto e condivisione in equipe e insieme ai servizi sociali rispetto ai criteri per l accesso all accoglienza e alla valutazione dei singoli casi; - Reperimento di informazioni ulteriori sui casi insieme ad altre realtà locali coinvolte (Parrocchie, associazioni di solidarietà sociale, servizi socio-sanitari, ); - Individuazione della necessità e dell effettiva possibilità di intervenire in aiuto della persona o del nucleo tramite l accoglienza; - Sottoscrizione di una convenzione con i servizi sociali di riferimento. - Incontro di avvio dell accoglienza; - Spiegazione del funzionamento dell accoglienza: durata, regolamento interno, buone prassi per la convivenza, etc. - Sottoscrizione di un progetto individualizzato e adesione al regolamento interno; - Presentazione degli altri ospiti già presenti, dei volontari e degli operatori; - Trasferimento effettivo delle persone accolte. - Analisi delle risorse rese disponibili da donazioni (es.: eccedenze di generi di prima necessità, abbigliamento usato) o da reperire tramite acquisto; - Pianificazione dei trasporti per acquisti e recupero delle eccedenze; - Inventario degli alimenti per scadenza; - Selezione degli indumenti per qualità, tipologia e taglia; - Organizzazione degli spazi di stoccaggio;

7 Azione generale 2: Rafforzamento di reti relazionali Azione generale 3: Sostegno e monitoraggio del percorso Attività 2.1. Socialità con i minori Attività 2.2. Socialità tra adulti Attività 3.1. Confronto e sostegno Attività 3.2. Aggiornamento delle schede - Distribuzione alle persone accolte di alimenti, vestiti e altri prodotti (per l igiene personale, la pulizia della casa, la cura dei bambini, ). - Accompagnamenti (se necessario) nel tragitto struttura scuola; - Cura di uno spazio per i minori e reperimento di giochi, cartoleria e altri materiali utili; - Presa di contatti e affiancamento con insegnanti e animatori sociali che si rendono disponibili a supportare le attività per i minori; - Realizzazione di momenti pomeridiani dedicati allo svolgimento dei compiti, al gioco, ad attività aggregative, a laboratori creativi, eccetera; - Stimolare e agevolare la presenza dei genitori nello svolgimento di attività insieme ai figli e monitoraggio dei nuclei con difficoltà relazionali ed educative; - Mappatura delle risorse sul territorio (attività parrocchiali, attività sportive, attività culturali per minori, etc.), orientamento dei nuclei con positive situazioni relazionali verso le risorse sul territorio. - Organizzazione di attività per il rafforzamento delle relazioni: pranzi condivisi, feste, gite, laboratori creativi, altre attività aggregative; - Calendarizzazione e realizzazione di queste attività in cui sono coinvolti destinatari, volontari, operatori; - Monitoraggio delle persone per individuare eventuali difficoltà di relazione e socializzazione e dell andamento della convivenza; - Spazio di confronto e mediazione per problemi che sorgono in situazioni di convivenza (p.e. relativi agli orari di silenzio, all utilizzo degli spazi comuni, ); - Mappatura delle risorse sul territorio (attività religiose, aggregative, culturali per adulti, etc.) e orientamento delle persone verso le risorse sul territorio. - Confronto in equipe e con i servizi sociali sull andamento dell accoglienza; - Colloqui tra operatori e utenti per valutare l andamento del percorso. - Aggiornamento della scheda personale dell utente sul supporto cartaceo ed elettronico. OBIETTIVO 2. Implementare le attività di segretariato sociale e di orientamento offerte alle persone in condizioni di disagio, con particolare riferimento a chi si trova per la prima volta a fronteggiare l impoverimento ( nuove povertà ). Azione generale 4: Accoglienza, ascolto e individuazione dell utenza Attività 4.1. Accoglienza all ascolto Attività 4.2. Ascolto - Avvio di uno sportello di ascolto per l utenza; - Gestione di un sistema di appuntamenti per il servizio di ascolto; - Reperimento delle schede personali nell archivio. - Svolgimento del colloquio tra operatore e utente, che espone il proprio vissuto e i propri bisogni;

8 Azione generale 5: Incontri individuali di orientamento e segretariato sociale Azione generale 6: Sostegno e monitoraggio del percorso Attività 4.3. Individuazione dell utenza Attività 5.1. Reperimento di informazioni Attività 5.2. Orientamento Attività 5.3. Autonomia Attività 6.1. Attivazione di risorse economiche Attività 6.2. Confronto e monitoraggio Attività 6.3. Aggiornamento delle schede - Condivisione di un percorso tra l operatore e l utente, con la chiara individuazione dei compiti di ciascuno; - Aggiornamento della scheda personale dell utente, inserendo i bisogni emersi. - Individuazione della necessità di un incontro di orientamento e segretariato sociale; - Calendarizzazione dell incontro. - Mappatura delle risorse sul territorio. - Reperimento o preparazione e aggiornamento di materiale informativo (volantini, pro-memoria, mappe della città ). - Traduzione di alcuni materiali in più lingue. - Offerta di informazioni relative alle risorse sul territorio (corsi di formazione, scuole di italiano, centro per l impiego e agenzie interinali, eccetera) e alle procedure burocratiche per l accesso o la richiesta di servizi; - Orientamento ai servizi pubblici e privati utili - Supporto nella stesura o nell aggiornamento del curriculum vitae e simulate (p.e. di colloqui di lavoro) utili allo sviluppo della capacità di autopromozione; - Compilazione di domande o iscrizioni online e affiancamento nella ricerca informatica di risorse; - Reperimento di materiale per i corsi e sostegno nella preparazione di esami e test. - Raccolta e disamina di documenti quali dichiarazione ISEE, dichiarazione di immediata disponibilità presso il centro per l impiego, stato di famiglia, lettere di licenziamento, etc.; - Attivazione di altri soggetti della rete (assistenti sociali, Parrocchie, etc.); - Istruzione di una pratica di richiesta per un aiuto economico presso la Caritas Diocesana; - Eventuale disposizione del pagamento. - Confronto in equipe per la condivisione delle risorse attivate, degli incontri svolti, delle criticità emerse; - Monitoraggio dell andamento del percorso condiviso tra l operatore e l utente attraverso successivi colloqui. - Aggiornamento della scheda personale dell utente sul supporto cartaceo ed elettronico. OBIETTIVO 3. Incrementare gli accompagnamenti degli utenti nello sviluppo di percorsi verso l autonomia (percorsi di cure sanitarie, di pratiche amministrative e burocratiche, di inserimento lavorativo, etc.), in vista di una piena inclusione sociale. Azione generale 7: Accompagnamenti Attività 7.1. Avvio - Individuazione degli utenti che necessitano di accompagnamenti all interno del colloquio (v. attività n. 4.2.); - Pianificazione dell accompagnamento e aggiornamento dell agenda a uso dell associazione (date, orari, persone coinvolte, contatti telefonici); - Confronto con l operatore per facilitare la conoscenza

9 Azione generale 8: Sostegno e monitoraggio del percorso Attività 7.2. Accompagnamenti Attività 7.3. Attività di mediazione Attività 8.1. Confronto in equipe Attività 8.2. Attività di sostegno Attività 8.3. Aggiornamento delle schede del caso e del progetto di sostegno condiviso. - Affiancamento operativo all utente nella conoscenza e nella comprensione dell accesso e del funzionamento dei servizi della città; - Sostegno concreto nelle parti più burocratiche dei percorsi (prenotazioni, pagamenti, compilazione modulistica, etc.); - Osservazione della persona per identificare particolari forme di disagio e affiancamento nella rielaborazione dell esperienza. - Mediazione linguistica e culturale; - Supporto di tipo psicologico e relazionale e facilitazione del rapporto fra utenti e operatori dei servizi; - Offerta a operatori dei servizi di informazioni utili ma non di loro competenza (es.: relativi a permessi di soggiorno). - Confronto in equipe sull andamento degli accompagnamenti svolti e delle criticità emerse; - Supervisione per chi ha svolto accompagnamenti particolarmente impegnativi dal punto di vista emotivo; - Colloqui tra operatori e utenti per valutare l andamento del percorso verso l autonomia. - Eventuale riprogettazione e svolgimento di altri accompagnamenti (es.: nel caso di visite sanitarie di ulteriori accertamenti o di controllo); - Realizzazione di visite in ospedale se l utente viene ricoverato e consegna di beni necessari (pigiama, cambi di biancheria, ) - Aggiornamento della scheda personale dell utente sul supporto cartaceo ed elettronico. OBIETTIVO 4. Potenziare il servizio di visite domiciliari, per migliorare il supporto offerto a persone o nuclei particolarmente a rischio di isolamento sociale ed emarginazione (come le persone dimesse recentemente dalle strutture di accoglienza). Azione generale 9.: Avvio delle visite Azione generale 10: Visite domiciliari e supporto all integrazione sociale Attività 9.1. Individuazione dell utenza Attività 9.2. Pianificazione Attività Realizzazione delle visite Attività Condivisione in equipe rispetto ai criteri con cui assegnare visite domiciliari e alla valutazione dei singoli casi; - Creazione di un agenda a uso dell associazione (date, orari, persone coinvolte, contatti telefonici). - Colloquio di avvio tra operatori e utenti per valutare la fattibilità dell intervento, presentare le persone coinvolte e pianificare le visite. - Conferma telefonica della visita; - Colloquio con la persona o il nucleo (attivando il metodo dell ascolto attivo); - Valutazione condivisa rispetto alla capacità di gestione nel quotidiano; - Reperimento e rifornimento di beni materiali, quando necessario. - Accompagnamento dell utenza negli spazi culturali e

10 Azione generale 11: Sostegno e monitoraggio del percorso Rafforzamento di reti relazionali Attività 11.1.: Confronto e sostegno Attività 11.2.: Aggiornamento delle schede sociali della città (biblioteche; musei; centro per le famiglie, centri estivi per bambini etc.). - Organizzazione di attività per il rafforzamento di reti parentali e amicali: pranzi o merende condivise, feste dedicate al baratto di oggetti, etc. - Confronto in equipe per la condivisione delle visite domiciliari e delle attività di integrazione sociale svolte e per la segnalazione di eventuali criticità osservate; - Colloqui tra operatori e utenti per valutare l andamento del percorso; - Condivisione con gli altri soggetti della rete. - Aggiornamento della scheda personale dell utente sul supporto cartaceo ed elettronico. DIAGRAMMA DI GANTT SEDE Associazione Francesco Bandini (Faenza) CODICE HELIOS 2022 Attività Periodo di riferimento (espresso in mesi) Individuazione utenza X 1.2. Avvio dell accoglienza X 1.3. Fornitura beni primari X X X X X X X 2.1. Socialità con i minori X X X X X X X 2.2. Socialità tra adulti X X X X X X X 3.1. Confronto e sostegno X X X X X X X 3.2. Aggiornamento schede X X X X 4.1. Accoglienza all ascolto X X X X X X X 4.2. Ascolto X X X X X X X 4.3. Individuazione utenza X X 5.1. Reperimento info X X 5.2. Orientamento X X X X 5.3. Autonomia X X X X 6.1. Attivazione risorse econ. X X X X X X 6.2. Confronto monitoraggio X X X 6.3. Aggiornamento schede X X X 7.1. Avvio X X 7.2. Accompagnamenti X X X X X X 7.3. Attività di mediazione X X X X X X 8.1. Confronto in equipe X X X X X 8.2. Attività di sostegno X X X X X 8.3. Aggiornamento schede X X X X X X 9.1. Individuazione utenza X 9.2. Pianificazione X X Realizzazione visite X X X X X X Rafforzamento reti X X X X X X

11 11.1. Confronto e sostegno X X X 11.2 Aggiornamento schede X X X DESTINATARI DIRETTI o utenti in condizione di disagio economico e sociale che si rivolgono all Associazione Farsi Prossimo: circa 800 all anno o utenti in condizione di disagio economico e sociale che si rivolgono al Centro d ascolto San Vincenzo de Paoli: circa 1000 all anno o utenti in condizione di disagio economico e sociale che si rivolgono all Associazione Francesco Bandini: circa 100 all anno, di cui 30 accolti BENEFICIARI INDIRETTI: o Le famiglie di appartenenza, i figli o altre persone a carico della famiglia o il sistema complessivo del welfare cittadino: servizi sociali pubblici, cooperative e imprese sociali, pubblica amministrazione, Caritas Parrocchiali e la Chiesa locale, associazioni di volontariato. 5.2 Risorse umane complessive necessarie per l espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività SEDE Associazione Farsi Prossimo (Faenza) CODICE HELIOS 2020 Professionalità 65 Personale volontario Elenco attività in cui è coinvolto. Attività 1.1., 1.2., 1.3., 2.1., 2.2., 3.1., 3.2., 4.1., 7.1., 7.2., 7.3., 8.1., 8.2., 8.3. Molte persone in pensione svolgono attività di volontariato al Centro d Ascolto da oltre 10 anni; negli ultimi anni stanno collaborando anche volontari giovani durante l orario pomeridiano/serale. I volontari si occupano principalmente dell accoglienza, dell organizzazione, preparazione ed erogazione dei servizi, del supporto durante la realizzazione di altre attività a diretto contatto con l utenza, in primis gli accompagnamenti. Alcuni collaborano anche nell inserimento delle schede nell archivio cartaceo e sul supporto OSPO 4. 1 Sociologo Attività 9.1., 10.1., 10.2., Un sociologo da 6 anni svolge 5 ore al mese di volontariato e collabora nella rielaborazione dei dati raccolti, nella realizzazione e presentazione del rapporto annuale. 5 Insegnanti Attività 1.2., 2.1., 2.2. Insegnanti laureate in lettere e attualmente in pensione, con pluriennale esperienza nell insegnamento, si occupano da 6 anni del corso di lingua italiana per stranieri, per 4 ore alla settimana. 1 Responsabile dei colloqui Attività 1.2., 3.1., 3.2., 4.2., 4.3., 6.1., 6.2., 6.3., 7.1., 8.1., 8.3., 9.1., 11.1., La responsabile dei colloqui è laureata in psicologia e specializzata in psicoterapia. Si occupa da 7 anni dei colloqui basati sulla relazione d aiuto per 15 ore alla settimana. Nelle restanti 10 ore si occupa dell aggiornamento delle schede personali o altre attività di back office,

12 2 Operatrici ai colloqui 1 Operatore amministrazione / logistica delle valutazioni condivise in equipe, della supervisione dei volontari. Partecipa alla presentazione e al confronto sul rapporto. Attività 3.1., 3.2., 4.2., 4.3., 6.2., 6.3., 7.1., 8.1., 8.3. Un operatrice è una coordinatrice dei servizi sociali e l altra è una formatrice, entrambe in pensione, che si occupano da 7 anni di colloqui con individui in condizione di svantaggio, prestando attività di volontariato per 4 ore a settimana. Entrambe le operatrici sono coinvolte nell ascolto, nel supporto alle persone per l autonomia, nell aggiornamento delle schede. Attività 1.1., 1.3., 3.1., 6.1., 6.2., 7.1., 8.2., Impiegato dal 2011 per amministrazione e logistica, per 28 ore alla settimana. Si occupa anche della pianificazione e organizzazione dei servizi, della gestione ed erogazione di risorse economiche. 1 Operatore legale Attività 5.1., 5.2., 7.2., 7.3., 8.1. Laureato in cooperazione internazionale e specializzato in diritto dell immigrazione, è impiegato dal 2010 per accompagnamenti in percorsi di regolarizzazione o altre questioni legali, per 12 ore alla settimana. Si occupa del reperimento di informazioni, dell orientamento e dell accompagnamento di persone che devono affrontare problematiche legali. 1 Responsabile dell Osservatorio diocesano 1 Operatrice del progetto Giovani e Lavoro 1 Responsabile del Centro d Ascolto Attività 5.1., 5.2., 5.3., 9.1., 9.2., 10.1., 10.2., 11.1., Laureata in sociologia e impiegata nel Centro d Ascolto dal 2009 per 20 ore alla settimana, si occupa della mappatura delle risorse, della raccolta e rielaborazione dei dati, della stesura del Rapporto Annuale sulle Povertà e Risorse. È in regolare contatto con le altre realtà della rete. Per altre 20 ore si occupa di servizi direttamente erogati all utenza, soprattutto di orientamento e di segretariato sociale. Attività 5.1., 5.2., 5.3., 9.1., 10.1., 10.2., 11.1., Laureata in antropologia e impiegata dall Associazione dal 2012, si occupa per 20 ore alla settimana di un servizio dedicato all orientamento e al supporto all autonomia dei giovani in condizione di inoccupazione o disoccupazione. È in regolare contatto con le altre realtà del territorio. Viene coinvolta nella realizzazione e presentazione del rapporto per quanto riguarda i dati sulla popolazione giovanile. Attività 1.2., 3.1., 4.1., 6.1., 6.2., 7.1., 8.1., 9.1., 10.2., 11.1., Laureato in scienze politiche e impiegato nel Centro d Ascolto dal 2009 per 40 ore alla settimana. È generalmente coinvolto nella supervisione di tutte le attività. In particolare si occupa della progettazione e realizzazione delle attività che prevedono il lavoro in rete con altri soggetti pubblici e privati del settore sociale e della supervisione della realizzazione e presentazione del rapporto. Gestisce il confronto in equipe e prende le decisioni finali. Grafica Attività Laureata in Communication collabora con il Centro di ascolto da 5 anni, per 3 ore al mese. Si occupa della veste grafica del rapporto. Direttore della Caritas Attività 6.1., 9.1., 9.2., 10.2., 11.1., Sindaco, amministratore e socio fondatore di due cooperative sociali, è attualmente in pensione e si occupa dal 2009 per circa 15 ore alla settimana delle attività della Caritas. Si occupa soprattutto delle azioni di approfondimento delle povertà e dell azione di advocacy dei diritti degli

13 Responsabile Ufficio Stampa ultimi presso le istituzioni e la comunità. Per questo si occupa anche dei rapporti con le realtà parrocchiali, del rapporto annuale e del momento di confronto con altri rappresentanti del pubblico e privato sociale. Inoltre, è responsabile per l attivazione di risorse economiche. Attività 11.1., Responsabile Ufficio Stampa per la Curia, si occupa per il Centro di Ascolto della conferenza stampa, di alcuni inviti mirati alla conferenza pubblica e della pubblicazione dei dati sul giornale diocesano. SEDE: Centro d ascolto San Vincenzo de Paoli (Ravenna) cod. Helios Personale volontario 1 Responsabile dei colloqui Attività 1.1., 1.2., 1.3., 2.1., 2.2., 3.1., 3.2., 4.1., 7.1., 7.2., 7.3., 8.1., 8.2., 8.3. Molte persone in pensione svolgono attività di volontariato al Centro d Ascolto da oltre 10 anni; negli ultimi anni stanno collaborando anche volontari giovani durante l orario pomeridiano/serale. I volontari si occupano principalmente dell accoglienza, dell organizzazione, preparazione ed erogazione dei servizi, del supporto durante la realizzazione di altre attività a diretto contatto con l utenza, in primis gli accompagnamenti. Alcuni collaborano anche nell inserimento delle schede nell archivio cartaceo e sul supporto OSPO 4. Attività 1.2., 3.1., 3.2., 4.2., 4.3., 6.1., 6.2., 6.3., 7.1., 8.1., 8.3., 9.1., 11.1., La responsabile dei colloqui è laureata in pedagogia. Si occupa da 15 anni dei colloqui basati sulla relazione d aiuto per 20 ore alla settimana. Nelle restanti 16 ore si occupa dell aggiornamento delle schede personali o altre attività di back office, delle valutazioni condivise in equipe, della supervisione dei volontari. Partecipa alla presentazione e al confronto sul rapporto. 5 Operatori ai colloqui Attività 3.1., 3.2., 4.2., 4.3., 6.2., 6.3., 7.1., 8.1., 8.3. Volontari di diversa estrazione professionale che sono coinvolti nell ascolto, nel supporto alle persone per l autonomia, nell aggiornamento delle schede. 1 Responsabile dell Osservatorio diocesano 1 Responsabile del Centro d Ascolto Responsabile centro documentazione Attività 5.1., 5.2., 5.3., 9.1., 9.2., 10.1., 10.2., 11.1., Volontario esperto in programmazione e informatica si occupa della mappatura delle risorse, della raccolta e rielaborazione dei dati, della stesura del Rapporto Annuale sulle Povertà e Risorse. È in regolare contatto con le altre realtà della rete e con l ufficio diocesano per la Pastorale sociale e del lavoro. Attività 1.2., 3.1., 4.1., 6.1., 6.2., 7.1., 8.1., 9.1., 10.2., 11.1., Laureata in pedagogia e impiegata nel Centro d Ascolto dal 1999 per 36 ore alla settimana. È generalmente coinvolto nella supervisione di tutte le attività. In particolare si occupa della progettazione e realizzazione delle attività che prevedono il lavoro in rete con altri soggetti pubblici e privati del settore sociale e della supervisione della realizzazione e presentazione del rapporto. Gestisce il confronto in equipe e prende le decisioni finali. Attività 11.1., Responsabile del centro documentazione Caritas, della rassegna stampa, dei comunicati per i giornali locali e coordina le uscite mensili di INFORMACARITAS sul settimanale diocesano RisveglioDuemila.

14 SEDE Associazione Francesco Bandini (Faenza) CODICE HELIOS Personale Attività 1.2., 1.3., 2.1., 2.2., 7.1., 7.2., 7.3., 8.1., 8.2., 9.2., 10.1., 10.2., volontario Alcune persone in pensione svolgono attività di volontariato da quando l Associazione è stata istituita. Generalmente si occupano dei servizi di accoglienza, della fornitura di beni primari, di attività a sostegno della socialità di minori e adulti, dell affiancamento alle operatrici nella realizzazione di altre attività a diretto contatto con gli utenti, tra cui 2 Animatori sociali 2 Insegnanti 1 Coordinatrice dell equipe accompagnamenti e visite domiciliari. Attività 2.1. Due operatrici dell Ufficio di Promozione alla Mondialità della Caritas si occupano dal 2005/2006 di attività formative e laboratoriali per minori in contesti scolastici e parrocchiali. Realizzano un laboratorio al mese per i minori ospitati in struttura. Due insegnanti in pensione svolgono attività di volontariato dal 2012 per 2 ore alla settimana, soprattutto per il sostegno ai compiti. Attività 1.1., 1.2., 3.1., 4.3., 6.1., 6.2., 7.1., 8.1., 9.1., La coordinatrice dell equipe di lavoro è laureata in psicologia clinica e di comunità e specializzata in psicoterapia cognitiva. È impegnata dal 2014 presso l Associazione per 10 ore alla settimana con compiti di monitoraggio e formazione dell equipe di lavoro, di supervisione dei progetti volti all autonomia (individuazione dell utenza e monitoraggio del percorso), di lavoro in rete con altri soggetti pubblici e privati del settore sociale. 3 Operatrici Attività 1.1., 1.2., 1.3., 2.1., 2.2., 3.1., 3.2., 4.2., 4.3., 5.1., 5.2., 5.3., 6.2., 6.3., 7.1., 7.2., 7.3., 8.1., 8.2., 8.3., 9.1., 9.2., 10.1., 10.2., 11.1., Un operatrice è laureata in servizio sociale e specializzata in occupazione, mercato, ambiente, politiche sociali e servizio sociale. È impegnata per 38 ore alla settimana dal 2013; nel 2011 ha svolto il servizio civile volontario presso la stessa sede. Un operatrice è laureata in psicologia clinica e di comunità ed è impegnata per 36 ore dal Un operatrice è qualificata come addetto all assistenza di base, operatore tecnico assistenziale, animatore sociale e ha frequentato la formazione regionale per operatori delle comunità con minori. È impegnata dal 2007 per 38 ore alla settimana. Le operatrici si occupano di accoglienza, ascolto, orientamento, accompagnamento, visite domiciliari, attività volte alla socializzazione, all inserimento sociale e all autonomia e in generale di tutti i servizi che vedono coinvolta l utenza in una relazione d aiuto. Si occupano di alcuni servizi affiancate dai volontari. Aggiornano poi le schede degli utenti. 1 Psicoterapeuta Attività 8.1., Uno psicoterapeuta, consigliere dell Associazione, è impegnato come volontario per 2 ore al mese dal Si occupa della supervisione di operatori e volontari coinvolti in accompagnamenti o visite domiciliari impegnativi dal punto di vista emotivo. 1 membro del Consiglio Attività 1.1., 2.1., 2.2., 3.1., 5.1., 5.2., 5.3., 6.1. Una consigliera è laureata in materie letterarie e si è formata come

15 dell Associazione assistente tecnico psicometrista e consigliere di orientamento. È impegnata con l Associazione dal 2012 per 10 ore alla settimana. è impegnata nel lavoro di equipe, nella condivisione di scelte rispetto a utenti e servizi. Si occupa delle attività che prevedono il lavoro in rete con altri soggetti pubblici e privati del settore sociale e degli incontri di orientamento e segretariato sociale. 2 Amministrativi Attività 1.3., 3.2., 4.1., 6.3., 7.1., 8.3., 9.1., Impiegato amministrativo in pensione è impegnato per 10 ore alla settimana presso l Associazione dal Una volontaria impegnata in attività di amministrazione e segreteria per 20 ore alla settimana dal Si occupano dell amministrazione, della segreteria, dell organizzazione e programmazione dei servizi, dell aggiornamento dell archivio cartaceo ed elettronico con le schede degli utenti. Direttore della Caritas Attività 6.1. Sindaco, amministratore e socio fondatore di due cooperative sociali, è attualmente in pensione e si occupa dal 2009 per circa 15 ore alla settimana delle attività della Caritas. È responsabile per l attivazione di risorse economiche. 5.3 Attività e ruolo previsti per i giovani nell ambito del progetto SEDE Associazione Farsi Prossimo (Faenza) CODICE HELIOS 2020 Centro d ascolto San Vincenzo de Paoli (Ravenna) cod. Helios ATTIVITA Attività 1.1. Reperimento di risorse Attività 1.2. Analisi sul servizio Attività 1.3. Stoccaggio Attività 2.1. Preparazione di forniture ATTIVITA E RUOLO PREVISTI PER I GIOVANI Il volontario in servizio civile partecipa alle azioni di reperimento affiancando operatori e volontari nelle operazione di recupero e stoccaggio del materiale. Per coinvolgere il volontario in servizio civile nei processi decisionali e consultivi del Centro, è prevista la presenza agli incontri di equipe. Può ovviamente portare il suo contributo e le sue proposte di migliorie. Inoltre, collabora con le insegnanti di italiano nella preparazione del programma del corso di italiano. Dopo aver acquisito maggiore conoscenza del Centro operativo e delle modalità di stoccaggio dei generi di prima necessità, il volontario in servizio civile può autonomamente svolgere le seguenti azioni (sotto la supervisione del referente): - Organizzazione degli spazi della dispensa e delle scaffalature del magazzino; - Inventario degli alimenti per scadenza; - Selezione degli indumenti per qualità, tipologia e taglia. Seguendo le indicazioni degli operatori o di altri volontari con maggiore esperienza, il volontario collabora alle azioni di: - Preparazione di forniture di abbigliamento; - Predisposizione di sportine contenenti alimenti secondo uno schema condiviso; - Preparazione di tessere per il servizio docce; - Reperimento o preparazione di sussidi per l apprendimento

16 Attività 2.2. Distribuzione Attività 3.1. Confronto e sostegno Attività 3.2. Aggiornamento delle schede Attività 4.1. Accoglienza Attività 4.2. Ascolto Attività 4.3. Individuazione dell utenza Attività 5.1. Reperimento di informazioni dell italiano Seguendo le indicazioni, il volontario in SC collabora alle azioni di: - Consegna del pacco viveri o degli indumenti necessari e firma per accettazione; - Apertura al pubblico del servizio docce: controllo del diritto di accesso e sigla sul tesserino dell utente. Inoltre, affianca le insegnanti del corso di italiano nel suo svolgimento, occupandosi del foglio firme. Per coinvolgere il volontario in servizio civile nei processi decisionali e consultivi del Centro, è prevista la presenza agli incontri di equipe. L aggiornamento della scheda personale dell utente sul supporto informatico OSPO prevede competenze informatiche e conoscenza delle procedure interne al Centro, che dopo alcuni mesi possono essere acquisite anche dal volontario in servizio civile. Il volontario può intervenire in modo particolare sull aggiornamento delle note integrative, lasciando agli operatori addetti la parte tecnica e valutativa sui bisogni e sulla persona assistita. Fin dall inizio il volontario in servizio civile affianca i volontari nelle attività di accoglienza per acquisire le competenze necessarie a svolgere autonomamente le seguenti azioni: - Accoglienza dell utenza al momento dell apertura; - Redazione di una lista degli utenti in ordine rispetto al momento del loro arrivo; - Compilazione della scheda contenente le generalità anagrafiche (semplici informazioni preliminari volte a favorire la ricerca delle schede); - Reperimento delle schede personali nell archivio (una volta acquisite competenze e informazioni sulla gestione dell archivio e sulle metodologie adottate per la catalogazione delle schede cartacee); - Offerta di una colazione o merenda e gestione di momenti informali di relazione nella sala d attesa. Le situazioni di emergenza sono gestite dal responsabile del Centro d ascolto che valuta se è adeguata o meno la presenza del volontario SC. Dopo i primi mesi in servizio, al volontario SC è consentito di partecipare come osservatore ai colloqui, una volta acquisite adeguate competenze. Il volontario può intervenire nei colloqui solo se in accordo e in compresenza con l operatrice. Sarà quindi partecipe delle dinamiche relazionali e educative che si potranno avviare al fine di acquisire ulteriore esperienza nel rapporto con l utenza. L operatrice dei colloqui è responsabile dell individuazione dell utenza, ma può avvalersi delle osservazioni offerte dal volontario in servizio civile. Il volontario in servizio civile viene formato relativamente alla risorse del territorio, usufruendo anche della mappatura svolta negli anni precedenti. In affiancamento agli operatori, collabora alle azioni di aggiornamento della mappatura. Si occupa quindi del reperimento o preparazione e aggiornamento di materiale informativo (volantini, pro-memoria, mappe della città ) e della traduzione di alcuni materiali in più lingue (qualora fosse in possesso di competenze linguistiche).

17 Attività 5.2. Orientamento Attività 5.3. Autonomia Attività 6.1. Attivazione di risorse economiche Attività 6.2. Confronto e monitoraggio Attività 6.3. Aggiornamento delle schede Attività 7.1. Avvio Attività 7.2. Accompagnamenti Attività 7.3. Attività di mediazione Attività 8.1. Confronto in equipe Il volontario in servizio civile si incontra con l utente per l attività di segretariato sociale e di orientamento. Durante le prime volte viene affiancato dall operatrice; successivamente il volontario svolge l attività in maniera autonoma. L operatrice rimane a disposizione nel caso in cui siano necessari dei chiarimenti, mentre è, invece, sempre presente per particolari categorie di utenti che hanno elevate difficoltà relazionali. Sempre in affiancamento del personale, il volontario in servizio civile collabora per azioni di tipo amministrativo e/o di preparazione all incontro dell utenza con il mondo lavorativo o formativo. Anche in questo caso la prima fase vede il volontario in servizio civile in affiancamento all operatrice, mentre in una fase successiva svolgerà l attività in maniera autonoma. Il volontario in servizio civile collabora nella stesura della relazione per l istruzione della richiesta per un aiuto economico. Seguendo le indicazioni offerte dalla responsabile, scrive un breve rapporto che sintetizza le informazioni raccolte sul nucleo in difficoltà e indica l aiuto necessario (ammontare e finalità). Per coinvolgere il volontario in servizio civile nei processi decisionali e consultivi del Centro, è prevista la presenza agli incontri di equipe. L aggiornamento della scheda personale dell utente sul supporto informatico OSPO prevede competenze informatiche e conoscenza delle procedure interne al Centro, che dopo alcuni mesi possono essere acquisite anche dal volontario in servizio civile. Il volontario può intervenire in modo particolare sull aggiornamento delle note integrative, lasciando agli operatori addetti la parte tecnica e valutativa sui bisogni e sulla persona assistita. Il volontario verrà coinvolto nelle azioni di pianificazione degli accompagnamenti e di aggiornamento dell agenda a uso del Centro (date, orari, persone coinvolte, contatti telefonici). Da quando inizia a svolgere gli accompagnamenti in autonomia, è fondamentale il confronto con l operatore per facilitare la conoscenza del caso e del progetto di sostegno. Il volontario in servizio civile si occupa dell affiancamento operativo all utente tramite l accompagnamento. È importante che non si sostituisca all utente, ma gli mostri come reperire le informazioni utili, come mettersi in contatto con i professionisti di cui ha bisogno, eccetera. L accompagnamento non è mai solo operativo, ma anche emotivo, in quanto viene vissuta insieme un esperienza di vita, a volte anche faticosa. Durante i primi mesi il volontario in servizio civile svolge gli accompagnamenti in affiancamento a un operatore o un volontario che da più anni opera a diretto contatto con l utenza. Una volta acquisite le conoscenze utili e una certa sicurezza nella relazione con l utente e se in possesso di competenze linguistiche, il volontario in servizio civile collabora alle attività di mediazione linguistica e culturale. Per coinvolgere il volontario in servizio civile nei processi decisionali e consultivi del Centro, è prevista la presenza agli incontri di equipe per il confronto sull andamento degli accompagnamenti svolti e delle criticità emerse. È anche importante che il volontario usufruisca della

18 Attività 8.2. Attività di sostegno Attività 8.3. Aggiornamento delle schede Attività 9.1. Attività preliminari Attività 9.2. Caritas Parrocchiali Attività Redazione del rapporto Attività Elaborazione e stampa Attività Presentazione Attività 11.2.: Confronto con altri operatori supervisione, se gli accompagnamenti sono stati impegnativi. Qualora si rendessero necessarie visite in ospedale per ricovero dell utente il volontario potrà essere di supporto alla consegna di beni necessari (pigiama, cambi di biancheria, ). L aggiornamento della scheda personale dell utente sul supporto informatico OSPO prevede competenze informatiche e conoscenza delle procedure interne al Centro, che dopo alcuni mesi possono essere acquisite anche dal volontario in servizio civile. Il volontario può intervenire in modo particolare sull aggiornamento delle note integrative, lasciando agli operatori addetti la parte tecnica e valutativa sui bisogni e sulla persona assistita. La redazione di uno strumento di conoscenza e approfondimento necessita di valutazione condivisa che verrà sviluppata in equipe, alla quale può partecipare anche il volontario. Dopo aver acquisito la conoscenza necessaria del territorio, il volontario può visitare, insieme agli operatori, le Caritas Parrocchiali per la raccolta dei dati in loro possesso. Se il volontario è dotato di competenze informatiche collabora nell implementazione di tabelle e grafici. In ogni caso partecipa ai processi redazionali con attività di supporto. Se il volontario è dotato di adeguate competenze, collabora nell integrazione dei dati quantitativi con testi esplicativi. In ogni caso partecipa ai processi redazionali con attività di supporto. Il volontario in servizio civile collabora all organizzazione della conferenza stampa e dell evento pubblico, tramite attività di invito e recall, piccola segreteria, prove documentarie, etc. in supporto agli operatori. È coinvolto nelle attività di distribuzione del rapporto. Il volontario è presente al confronto e redige una breve sintesi per il giornale diocesano, sotto supervisione del responsabile. SEDE Associazione Francesco Bandini (Faenza) CODICE HELIOS 2022 ATTIVITA ATTIVITA E RUOLO PREVISTI PER I GIOVANI Attività 1.1. Per coinvolgere il volontario in servizio civile nei processi decisionali e Individuazione consultivi dell Associazione, è prevista la presenza agli incontri di dell utenza equipe. Attività 1.2. Avvio dell accoglienza Attività 1.3. Fornitura beni primari Il volontario in servizio civile affianca gli operatori nell incontro di avvio dell accoglienza, così da instaurare con le persone ospiti una relazione di fiducia e al tempo stesso rispettosa del progetto individualizzato e del regolamento interno. Inoltre, collabora nel trasferimento effettivo delle persone in struttura, nella visita di questa e nella presentazione di altri ospiti e volontari. Il volontario in servizio civile collabora con operatori e volontari nell analisi delle risorse disponibili o da reperire e nella pianificazione dei trasporti. Dopo aver acquisito le conoscenze necessarie, il volontario in servizio civile può autonomamente svolgere le seguenti azioni (sotto la supervisione dell operatore): - Inventario degli alimenti per scadenza; - Selezione degli indumenti per qualità, tipologia e taglia;

19 Attività 2.1. Socialità con i minori Attività 2.2. Socialità tra adulti Attività 3.1. Confronto e sostegno Attività 3.2. Aggiornamento delle schede Attività 4.1. Accoglienza all ascolto Attività 4.2. Ascolto - Organizzazione degli spazi di stoccaggio; - Distribuzione di alimenti, vestiti e altri prodotti alle persone accolte. Il volontario in servizio civile collabora, inizialmente in affiancamento e successivamente anche in autonomia, alle azioni di: - Accompagnamenti (se necessario) nel tragitto struttura scuola; - Cura di uno spazio per i minori e reperimento di giochi, cartoleria e altri materiali utili; - Presa di contatti e affiancamento con insegnanti e animatori sociali; - Realizzazione di momenti pomeridiani dedicati allo svolgimento dei compiti, al gioco, ad attività aggregative, a laboratori creativi, eccetera; - Stimolare e agevolare la presenza dei genitori e monitoraggio dei nuclei con difficoltà relazionali ed educative; - Mappatura delle risorse sul territorio, orientamento dei nuclei con positive situazioni relazionali verso le risorse sul territorio. Il volontario può anche divenire protagonista di quest accompagnamento ai minori e ai genitori, promuovendo autonomamente e realizzando attività adatte alla loro età e socializzazione, sempre in accordo con gli operatori. Il volontario si confronta frequentemente con l operatore per riportare le proprie osservazioni utili al monitoraggio dei nuclei con difficoltà relazionali ed educative. Il volontario in servizio civile collabora, inizialmente in affiancamento e successivamente anche in autonomia, alle azioni di: - Organizzazione di attività per il rafforzamento delle relazioni; - Calendarizzazione e realizzazione di queste attività; - Monitoraggio delle persone per individuare eventuali difficoltà di relazione e socializzazione e dell andamento della convivenza; - Mappatura delle risorse sul territorio e orientamento delle persone verso di esse. Il volontario può anche divenire protagonista di quest accompagnamento, promuovendo autonomamente e realizzando attività utili alla socializzazione, sempre in accordo con gli operatori. Il volontario si confronta frequentemente con l operatore per riportare le proprie osservazioni utili al monitoraggio di eventuali difficoltà di relazione e dell andamento della convivenza. Quando si instaura uno spazio di confronto e mediazione per problemi che sorgono in situazioni di convivenza, il volontario può essere presente e offrire il proprio contributo. Per coinvolgere il volontario in servizio civile nei processi decisionali e consultivi dell Associazione, è prevista la presenza agli incontri di equipe. Una volta acquisite le competenze informatiche e la conoscenza delle procedure interne, il volontario in servizio civile può aggiornare la scheda sul supporto elettronico, seguendo quanto riportato nella scheda cartacea. Il volontario in servizio civile collabora, sia in affiancamento sia successivamente in autonomia, alla gestione di un sistema di appuntamenti per il servizio di ascolto e al reperimento delle schede personali nell archivio. Dopo i primi mesi in servizio, al volontario SC è consentito di

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