L indotto di Expo 2015 Un analisi di impatto economico

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1 L indotto di Expo 2015 Un analisi di impatto economico a cura di Alberto Dell Acqua Giacomo Morri Enrico Quaini Milano, Ottobre 2013

2 Indice 1 Introduzione Premessa Obiettivo dello studio e definizione di indotto economico per l evento Expo Il modello di analisi economica L applicazione del modello e i risultati Le procedure di stima seguite L impatto economico complessivo per il sistema economico italiano La distribuzione temporale dell impatto economico La distribuzione geografica dell impatto economico Indotto economico per zone territoriali Il valore aggiunto per zone territoriali I riflessi occupazionali per zone territoriali La distribuzione settoriale dell impatto economico Indotto economico per settore Il valore aggiunto per settore I riflessi occupazionali per settore Il patrimonio intangibile e la legacy di Expo I riflessi intangibili di Expo Gli effetti di lungo termine e la quantificazione della legacy economica Gli effetti di Expo 2015 sul sistema immobiliare Il modello economico di riferimento per l analisi del sistema immobiliare La legacy dei mega events sull economia e sul settore immobiliare La stima degli effetti di Expo 2015 sul sistema immobiliare Risultati complessivi Gli impatti del miglioramento delle infrastrutture tecnologiche e del rafforzamento delle relazioni internazionali Riferimenti bibliografici Profilo del Team di ricerca Appendice metodologica - Gli obiettivi e la metodologia di analisi dell impatto diretto, indiretto e indotto Introduzione Definizioni Metodologia di stima degli impatti

3 Indice delle Figure Figura 1 La struttura generale del modello (fonte: Elaborazione propria ) Figura 2 Produzione aggiuntiva generata da Expo 2015 per il sistema economico italiano (fonte: Elaborazione propria ) Figura 3 Produzione aggiuntiva per tipo di impatto dettagliato (fonte: Elaborazione propria ) Figura 4 Valore aggiunto generato da Expo 2015 per il sistema economico italiano (fonte: Elaborazione propria ) Figura 5 Valore aggiunto per tipo di impatto dettagliato (fonte: Elaborazione propria ) Figura 6 Occupazione generata da Expo 2015 per il sistema economico italiano (fonte: Elaborazione propria ) Figura 7 Occupazione per tipo di impatto dettagliato (fonte: Elaborazione propria ) Figura 8 Produzione aggiuntiva per periodo (fonte: Elaborazione propria ) Figura 9 Valore aggiunto per periodo (fonte: Elaborazione propria ) Figura 10 Occupazione per periodo (fonte: Elaborazione propria ).. 25 Figura 11 Produzione aggiuntiva per singolo anno [in milioni di euro] (fonte: Elaborazione propria ) Figura 12 Distribuzione territoriale della produzione aggiuntiva (fonte: Elaborazione propria ) Figura 13 Distribuzione territoriale dell impatto (fonte: Elaborazione propria ) Figura 14 Produzione aggiuntiva Expo 2015 Italia (fonte: Elaborazione propria ) Figura 15 Produzione aggiuntiva Expo Lombardia (fonte: Elaborazione propria ) Figura 16 Produzione aggiuntiva Expo Milano (fonte: Elaborazione propria ) Figura 17 Produzione aggiuntiva Expo 2015 Resto della Nazione (fonte: Elaborazione propria ) Figura 18 Valore aggiunto Expo 2015 Italia (fonte: Elaborazione propria ) Figura 19 Valore aggiunto Expo 2015 Lombardia (fonte: Elaborazione propria ) Figura 20 Valore aggiunto Expo 2015 Milano (fonte: Elaborazione propria ) Figura 21 Valore aggiunto Expo 2015 Resto della Nazione (fonte: Elaborazione propria ) Figura 22 Tasso di disoccupazione e tasso di mancata partecipazione (15-74 anni) per sesso Anni [valori percentuali] (fonte: Elaborazione propria su dati Istat ) Figura 23 Tasso di occupazione e incidenza degli occupati a tempo determinato nell Unione europea Anni (variazioni in punti percentuali) (fonte: Elaborazione propria su dati Eurostat, Labour force survey )

4 Figura 24 Occupazione Expo 2015 Italia (fonte: Elaborazione propria ) Figura 25 Occupazione Expo 2015 Lombardia (fonte: Elaborazione propria ) Figura 26 Occupazione Expo 2015 Milano (fonte: Elaborazione propria ) Figura 27 Occupazione Expo 2015 Resto della Nazione (fonte: Elaborazione propria ) Figura 28 Produzione aggiuntiva per settore Expo 2015 ( ) (fonte: Elaborazione propria ) Figura 29 Produzione aggiuntiva per settore / Pre-Evento ( ) (fonte: Elaborazione propria ) Figura 30 Produzione aggiuntiva per settore / Evento (2015) (fonte: Elaborazione propria ) Figura 31 Produzione aggiuntiva per settore / Post-Evento ( ) (fonte: Elaborazione propria ) Figura 32 Valore aggiunto per settore Expo 2015 ( ) (fonte: Elaborazione propria ) Figura 33 Valore aggiunto per settore / Pre-Evento ( ) (fonte: Elaborazione propria ) Figura 34 Valore aggiunto per settore / Evento (2015) (fonte: Elaborazione propria ) Figura 35 Valore aggiunto per settore / Post-Evento ( ) (fonte: Elaborazione propria ) Figura 36 Occupazione per settore Expo 2015 ( ) (fonte: Elaborazione propria ) Figura 37 Occupazione per settore / Pre-Evento ( ) (fonte: Elaborazione propria ) Figura 38 Occupazione per settore / Evento (2015) (fonte: Elaborazione propria ) Figura 39 Occupazione per settore / Post-Evento ( ) (fonte: Elaborazione propria ) Figura 40 Determinazione del prezzo dello spazio Figura 41 Determinazione del valore degli immobili esistenti Figura 42 Funzione del costo medio di produzione per un singolo progetto di sviluppo immobiliare Figura 43 Funzione del costo medio di produzione per l intero settore dello sviluppo immobiliare Figura 44 Adeguamento dello stock di immobili esistenti Figura 45 Il modello immobiliare completo Figura 46 Effetto dell espansione della domanda di spazio Figura 47 Effetto di un incremento nella domanda di investimenti immobiliari

5 Indice delle Tabelle Tabella 1 Distribuzione temporale degli impatti economici per periodo (fonte: Elaborazione propria ) Tabella 2 Arrivi e presenze di turisti italiani e stranieri registrati a Milano e negli altri comuni della provincia (fonte: Elaborazione propria su dati Ciset, Istat, Cosmit, Registro Imprese ) Tabella 3 Indotto turistico del design per il Salone Internazionale del Mobile 2013 (fonte: Elaborazione propria su dati Ciset, Istat, Cosmit, Registro Imprese ) Tabella 4 Indotto turistico per provincia del design per il Salone Internazionale del Mobile 2013 (fonte: Elaborazione propria su dati Ciset, Istat, Cosmit, Registro Imprese ) Tabella 5 Creazione di nuove imprese per effetto di Expo 2015 in Italia (fonte: elaborazioni proprie su dati ISTAT, OCSE e Governo Italiano ) Tabella 6 Creazione di nuove imprese per effetto di Expo 2015 in Lombardia (fonte: elaborazioni proprie su dati ISTAT, OCSE e Governo Italiano ) Tabella 7 Creazione di nuove imprese per effetto di Expo 2015 a Milano (fonte: elaborazioni proprie su dati ISTAT, OCSE e Governo Italiano ) Tabella 8 Stima dell incremento di ricchezza del patrimonio immobiliare e dei consumi (fonte: Elaborazione propria ) Tabella 9 Stima degli investimenti diretti complessivi in nuove costruzioni (fonte: Elaborazione propria )

6 1 Introduzione 1.1 Premessa Lo svolgimento di Expo Milano costituirà un evento di enorme importanza per la città e per l intera economia italiana con una ricaduta significativa sull economia lombarda e nazionale, che produrrà i suoi effetti anche successivamente la conclusione dell Esposizione Universale. A nostra conoscenza nessuno studio è stato prodotto a livello internazionale per misurare gli impatti economici di un evento Expo né nel novero dei c.d. business impact study, né nella letteratura scientifica in ambito economico. Nel passato sono stati condotti studi di impatto economico su grandi eventi come le Olimpiadi e i Mondiali di Calcio ma nessuno studio è stato prodotto con riferimento specifico ad una Esposizione Universale, che si caratterizza per finalità e meccanismi gestionali ben diversi dai sopra menzionati eventi sportivi. I membri del team di ricerca avevano maturato alcune esperienze preliminari nell analisi degli impatti economici applicati ad Expo 2015, in particolare il riferimento è agli studi Expo Milano Un analisi di impatto economico per il Sistema Paese ed i settori industriali italiani a cura di Dell Acqua A., Etro L.L., SDA Bocconi, 2008, e Impatti economici di Expo 2015, a cura di Senn L., CERTeT-Università Bocconi, Tali studi erano però stati effettuati quando il progetto Expo si trovava ancora in una fase embrionale. I successivi sviluppi progettuali ed organizzativi del progetto Expo hanno creato le condizioni per una ripetizione dello studio attraverso un migliore affinamento metodologico costruito sulle specifiche caratteristiche dell Esposizione Universale di Milano. Pertanto lo sforzo profuso dal team di ricerca è stato indirizzato alla definizione di una metodologia di analisi costruita ad hoc per la misurazione degli impatti economici conseguenti all organizzazione di Expo 2015, utilizzata come modello guida per tutti i successivi approfondimenti che lo studio illustra (distribuzione degli impatti a livello temporale e spaziale, analisi verticale sui diversi settori produttivi coinvolti da Expo 2015, analisi e distribuzione degli effetti di lungo termine). È ferma volontà degli autori sottolineare che per la realizzazione del modello di analisi economica è stato seguito un approccio condiviso con i committenti, motivato principalmente dalla necessità di definire il quadro di analisi e la raccolta dati, ma non vincolato; pertanto è stata garantita la piena indipendenza nella formulazione dei modelli economici e nella produzione delle stime conseguenti. Il presente studio rappresenta il punto di avvio di un attività di misurazione e monitoraggio degli impatti economici di Expo 2015 più articolata e distribuita nel tempo. Il primo risultato, qui presentanto e descritto, si sostanzia nella 1 Nel resto del documento, sarà chiamato anche Expo 2015 o solamente Expo. 6

7 definizione del modello economico di riferimento e nella sua applicazione preevento. L obiettivo del gruppo di lavoro e delle istituzioni committenti e patrocinanti, Camera di Commercio di Milano ed Expo 2015 S.p.A., è ripetere l analisi sui risultati intermedi nel periodo antecedente l evento ed effettuare, sempre mediante il modello qui proposto, una verifica ex-post dei risultati sulla base di dati a consuntivo che emergeranno a conclusione dell evento. I dati intermedi ed ex-post saranno oggetto di rapporti dedicati che saranno opportunatamente divulgati per agevolare il confronto dei risultati con le stime, fornendo ai vari soggetti coinvolti nella gestione dell evento ed alla opinione pubblica in generale un potente strumento di orientamento e di controllo sull evento Expo Obiettivo dello studio e definizione di indotto economico per l evento Expo 2015 È possibile articolare gli obiettivi principali dello studio nei seguenti punti: 1. Realizzare una modellizzazione economica dell evento Expo 2015 Milano. Tale obiettivo mira a racchiudere in un recinto di analisi i possibili effetti economici che un grande evento come Expo 2015 produrrà per la città di Milano, per la Lombardia, per l Italia e per i principali settori economici italiani. 2. Proporre una quantificazione degli effetti economici complessivi di Expo Analizzare e discutere gli impatti intangibili e la legacy di Expo Al complesso globale degli effetti economici di Expo 2015 analizzati e stimati attraverso il modello di analisi è stato attribuita la definizione di indotto di Expo 2015, volendo con questo termine raccogliere tutte le implicazioni di ordine economico che Expo potrà generare per i settori economici del Sistema Italia. L indotto di Expo 2015 identifica dunque l intera stima di impatto economico fornita attraverso la metodologia definita ad hoc ed impiegata nel presente lavoro. 7

8 2 Il modello di analisi economica Nella progettazione e nella realizzazione del modello di stima dell impatto di Expo 2015 si è dovuto tenere conto dei diversi aspetti in cui si articolano gli effetti di un grande evento come l Expo, che ha una portata rilevante non solo per la città che lo ospita, ma anche a livello regionale e nazionale. Pur disponendo nella letteratura di alcuni esempi di analisi di impatto di eventi passati comparabili, come le Olimpiadi invernali di Torino del 2006, non si disponeva di modelli pronti per l uso che rispondessero alle caratteristiche richieste. Certamente il punto di partenza è stato il modello utilizzato nella citata ricerca curata dal CERTeT Bocconi e risalente al 2010, ma il risultato finale è piuttosto differente, a conferma del carattere innovativo del modello ottenuto. Il modello si fonda sulla metodologia input-output. Per la descrizione della struttura matematica del modello si rimanda alla nota riportata in appendice. L equazione di base del modello è la seguente: Y = α + β + γ + δ dove: Y = indotto economico generale Expo 2015 α = impatto economico diretto β = impatto economico indiretto e indotto γ = effetti collaterali (legacy dell evento) δ = altri effetti derivanti dal miglioramento qualitativo delle infrastrutture tecnologiche e dal rafforzamento delle relazioni internazionali Il modello di stima dell indotto economico di Expo 2015 si articola quindi sui quattro livelli indicati, che vengono ora brevemente descritti. Impatto di primo livello (impatto economico diretto) Comprende gli investimenti che saranno effettivamente realizzati per la realizzazione di Expo 2015, vale a dire: α1 - Investimenti diretti società Expo 2015 S.p.A. Opere di preparazione e costruzione del sito Investimenti di aziende ed enti partner dell evento Expo 2015 Investimenti in opere infrastrutturali necessarie per la realizzazione del sito espositivo e relativi raccordi con la rete stradale e autostradale esistente α2 - Costi di gestione Expo 2015 Spese per le attività di organizzazione e di gestione dell evento α3 - Investimenti dei Paesi partecipanti Investimenti per la realizzazione dei padiglioni ( self built o assisted self built pavilion) Impatto di secondo livello (impatto economico indiretto e indotto) 8

9 L impatto di secondo livello evidenzia gli effetti indiretti e indotti che gli investimenti previsti per Expo 2015 dettagliati nell impatto di primo livello avranno sul sistema economico, nonché le ricadute sul sistema economico della spesa dei visitatori di Expo. Gli effetti indiretti sono le ricadute sul sistema economico derivanti dalla presenza delle interdipendenze settoriali tra i vari settori: per produrre i beni e servizi domandati, ognuno di questi attiva i suoi fornitori, generando a sua volta nel tempo nuova domanda di fattori produttivi. Questo determina un effetto moltiplicativo che può essere misurato attraverso le tavole inputoutput. Gli effetti indotti sono quelli relativi alla maggiore domanda di consumi finali generata dal maggiore reddito disponibile generato dagli investimenti previsti (retribuzioni, redditi d impresa e di lavoro autonomo). A sua volta questa domanda aggiuntiva di beni di consumo avrà effetti moltiplicativi simili a quelli indiretti. Nel dettaglio, l impatto di secondo livello comprende: β1 - Effetti indiretti e indotti degli investimenti di Expo 2015 S.p.A. β2 - Effetti indiretti e indotti dei costi di gestione di Expo 2015 β3 - Effetti indiretti e indotti degli investimenti dei paesi partecipanti β4 - Effetti totali dei flussi turistici (spese dei visitatori di Expo e relativi effetti) Oltre agli effetti indiretti e indotti degli investimenti che costituiscono l impatto economico diretto, l impatto di secondo livello comprende anche la stima dell effetto totale (diretto, indiretto e indotto) dell incoming turistico, cioè delle spese che i visitatori di Expo 2015 sosterranno non solo con stretto riferimento all Expo ma considerando l intero soggiorno (alberghi, ristoranti, trasporti, biglietti d ingresso, souvenir, servizi vari e acquisti di prodotti alimentari e non alimentari). Impatto di terzo livello ed altri effetti collaterali (legacy evento) Questo livello di impatto comprende: γ1 - Effetti di attivazione dovuti alle nuove imprese generate dall evento È plausibile che una moltitudine di nuove imprese vengano create a livello nazionale per sfruttare le opportunità che Expo 2015 ed il suo indotto andranno a generare. Molte di queste imprese rimarranno sul mercato anche al termine di Expo 2015, riadattando opportunamente i propri modelli di offerta, ricercando nuovi mercati o allargando quelli esistenti, o ancora sviluppandosi attraverso aggregazioni o per tramite di processi di internazionalizzazione. L imprenditoria generata su specifico stimolo di Expo ed il suo impatto di medio-lungo termine relativo alla produzione ed al valore aggiunto sono quindi una componente della legacy dell evento, in virtù della sua forza propulsiva alla generazione di nuove imprese che si svilupperanno nel tessuto economico italiano ed internazionale. γ2 - Effetti derivanti dalla valorizzazione del patrimonio immobiliare 9

10 Gli impatti sul settore immobiliare sono immediati e differiti. Tra i primi si possono classificare gli investimenti legati alla riconversione del sito Expo e le realizzazioni strettamente legate all evento. Tra gli effetti differiti, si possono considerare l incremento nel numero di posti di lavoro permanenti che saranno creati in conseguenza dello svolgimento di Expo e per effetto dell incrementata attrattività di Milano. Questi determinano un aumento nella domanda di spazio, che si rifletterà in un incremento del valore dei beni e nelle quantità di nuovi immobili realizzati. γ3 - Effetti dell incremento degli investimenti diretti esteri (IDE) Grazie all incremento di attrattività dell area milanese indotta dall Expo, è probabile, come dimostrano studi realizzati in occasione di eventi analoghi, che si verifichi un aumento per qualche anno dei flussi di investimenti diretti esteri (IDE) di tipo greenfield (nuovi investimenti, cioè indipendenti da operazioni di acquisizione in toto o in parte di imprese già esistenti). γ4 - Effetti totali dell attrattività turistica incrementale La maggiore esposizione della città e del paese che ospitano l evento e gli eventi organizzati per promuoverlo portano ad una migliore conoscenza nei circuiti turistici mondiali, aumentando l attrattività del paese e generando quindi un flusso aggiuntivo di turisti che visitano il paese e la città in periodi successivi all esposizione. Qui è inoltre compreso l effetto della maggiore attività congressuale che dovrebbe interessare l area milanese e lombarda sempre per effetto dell accresciuta attrattività derivante da Expo. Impatto di quarto livello (miglioramento qualitativo delle infrastrutture tecnologiche e rafforzamento delle relazioni internazionali) Quest ultimo livello comprende gli effetti derivanti dallo sviluppo internazionale del business (valore economico dei nuovi contratti siglati dalle imprese con partner internazionali grazie a Expo 2015), nonché gli effetti intangibili derivanti dalla valorizzazione economica e dalle ricadute di medio-lungo termine delle infrastrutture tecnologiche di Expo, che potrebbero facilitare l accesso ai servizi corollari di Expo 2015 (trasporti, accoglienza, prodotti made in Italy, turismo integrato e sport). La definizione e la valorizzazione (per quanto possibile) di questi effetti segue metodologie diverse dai precedenti livelli e non basate sulla tecnica inputoutput, perché sull aspetto dello sviluppo del business internazionale è implicato un livello di analisi micro, mentre gli effetti intangibili sono valutabili solo dal punto di vista qualitativo. La struttura generale del modello è riassunta sinteticamente nella seguente figura, che non considera l impatto di quarto livello. Il modello è articolato con analoga struttura a livello nazionale, regionale (Lombardia) e provinciale (provincia di Milano). Inoltre, ogni voce è dettagliata per un certo numero di branche di attività economica (59 a livello nazionale e 30 a livello regionale e provinciale). A fini 10

11 espositivi, per evitare un eccessiva frammentazione dei dati, questi sono stati aggregati negli 8 settori seguenti: Agricoltura Industria Costruzioni Commercio Trasporti e logistica Turismo e ristorazione Servizi alle imprese Servizi alle persone Il periodo considerato nell analisi è quello compreso tra il 2012 (quando cioè sono state effettivamente avviate le prime attività di realizzazione di Expo2015) e il Sulla base degli studi su eventi precedenti, è stato infatti rilevato che un evento come Expo esaurisce completamente i suoi effetti entro un termine massimo di 5 anni dalla sua effettiva realizzazione. Evento Impatto di I livello ( diretto ) α1-investimenti Expo 2015 S.p.A. α2-costi gestione Expo 2015 α3-inv. Paesi partecipanti Impatto di II livello ( indiretto e indotto ) β1-effetti indiretti /indotti Investimenti Expo 2015 β2-effetti indiretti /indotti gestione Expo 2015 β3-effetti indiretti /indotti investimenti Paesi partecipanti β4-effetti totali dei flussi turistici# Legacy Evento γ1-effetti totali nuove imprese generate da evento γ2-effetti valorizzazione patr. Immob. γ3-effetto incremento IDE γ4-effetto crescita attr. turistica Figura 1 La struttura generale del modello (fonte: Elaborazione propria ) Come riportato in termini analitici anche nell appendice metodologica, l impatto è inoltre dettagliato per produzione aggiuntiva, valore aggiunto e occupazione. 11

12 La produzione aggiuntiva misura il maggiore volume della produzione (o del fatturato) generato da Expo nell intero periodo Il valore aggiunto è la remunerazione dei fattori produttivi impiegati (capitale e lavoro). Se si somma al valore aggiunto il costo dei beni e dei servizi impiegati (costi intermedi) si ottiene il valore della produzione. L occupazione è espressa in unità di lavoro annue (pari all impiego di una persona a tempo pieno per un anno) necessarie per realizzare la produzione aggiuntiva. 12

13 3 L applicazione del modello e i risultati 3.1 Le procedure di stima seguite In questo paragrafo vengono indicate le fonti dei dati e si descrivono brevemente le procedure di stima seguite con riferimento alle diverse componenti dell impatto. Si considerano solo le spese e gli investimenti diretti, perché gli effetti indiretti e indotti sono stati calcolati automaticamente dal modello input-output, una volta inseriti i dati relativi alle spese dirette. α1 - Investimenti diretti società Expo 2015 S.p.A. Il vettore degli investimenti è stato calcolato a partire dalle informazioni fornite da Expo 2015 S.p.A. relativamente ai lavori affidati per la realizzazione del sito espositivo a tutto il 31 maggio 2013, di cui è stato fornito il dettaglio settoriale (in base ai codici di classificazione settoriale Ateco) e territoriale. Il totale dei lavori affidati a questa data è pari a circa un quarto del totale previsto. I dati Expo al 31 maggio 2013 sono stati la base per definire la distribuzione settoriale e geografica degli investimenti e dei costi di gestione. Per gli investimenti si è voluto tuttavia aggiungere alcune quote (minoritarie) di investimenti destinate alla realizzazione dei parchi all interno del sito Expo (agricoltura) e alle forniture di macchinari e di servizi informatici, non ancora esplicitate tra i fornitori ma previsti nel piano d investimento. α2 - Costi di gestione Expo 2015 Il vettore dei costi di gestione è stato calcolato a partire dalle informazioni fornite da Expo 2015 S.p.A. relativamente ai contratti di fornitura di beni e servizi stipulati a tutto il 31 maggio 2013, di cui è stato fornito il dettaglio settoriale (codici Ateco) e territoriale. Il totale dei contratti stipulati a questa data è pari all 8% del totale previsto. La bassa quota sul totale è dovuta al fatto che gran parte dei costi di gestione previsti si concentreranno nei mesi di svolgimento di Expo α3 - Investimenti dei Paesi partecipanti Secondo le ultime stime fornite da Expo 2015 S.p.A. in base ai dati in loro possesso e alle informazioni ricevute direttamente dai paesi partecipanti, gli investimenti da parte degli stessi ammonteranno a 1,25 Miliardi, così dettagliati: 950 milioni: budget stanziati dai vari paesi (enti governativi) 190 milioni: spese previste da altri soggetti privati dei paesi 110 milioni: ulteriori investimenti derivanti da quanto previsto nei 64 contratti stipulati alla data del 31 Luglio 2013 (il 90% di questo importo sarà speso durante l evento) Non tutte queste spese saranno effettuate in Italia, perché una parte (stimata nel complesso attorno al 17,5% del totale) sarà spesa direttamente presso fornitori nei vari paesi. 13

14 β4 - Flussi turistici diretti (spese dei visitatori di Expo) Il punto di partenza è stato una serie di dati elaborati riportati nel prospetto successivo - a partire da un indagine svolta da Bain Italia su incarico di Expo 2015 S.p.A., su un totale previsto di 20 milioni di visitatori distinti in 4 gruppi con comportamenti diversi (Nord Italia, Centro e Sud Italia, professionisti e visitatori business, stranieri). Per ciascun gruppo, il numero totale di giornate di presenza è dato dal numero di visitatori per il numero di giornate totali previste a Expo per visitatore. Le spese giornaliere stimate per visitatore sono pari a 66 per quelli provenienti dal Nord Italia (per i quali non si prevede il pernottamento), 145 per i visitatori del Centro-Sud Italia, 154 per i professionisti e 156 per gli stranieri 2. La maggior parte delle spese riguarda ovviamente l alloggio e la ristorazione. Le altre spese sono state distribuite sulle seguenti branche: alimentari (acquisto di prodotti tipici) tessile e abbigliamento cuoio-calzature stampa e editoria (giornali, cartoline, riviste, libri, guide.) altre industrie manifatturiere (prodotti dell artigianato) commercio (margini commerciali delle attività precedenti, cioè i margini di guadagno dei negozianti) trasporti (mezzi pubblici, treni, taxi, ecc.) altri servizi (eventi culturali e sportivi, mostre, musei, parchi di divertimento o tematici, terme, sale giochi, altri servizi di divertimento e intrattenimento, altri servizi alle persone). È stato ipotizzato che il visitatore business spenda di più per trasporti, servizi vari e giornali-editoria, mentre gli stranieri acquistino, in proporzione, più prodotti di moda. È stata poi moltiplicata la spesa giornaliera per il numero di giornate che saranno effettivamente dedicate a Expo ottenendo la spesa totale. Per l alloggio, si è attribuito a ciascun visitatore un numero di pernottamenti come segue: il visitatore del Nord Italia non farà pernottamenti, perché si ipotizza che rientri al luogo di residenza in giornata; il visitatore del centro-sud farà un pernottamento ed è ragionevole attribuirlo a Expo anche se poi nei due giorni che si ferma in Lombardia non visita solo Expo (ma se non ci fosse Expo probabilmente non intraprenderebbe il viaggio); il visitatore business farà 1 pernottamento; 2 Dove non diversamente specificato, i valori monetari sono espressi in valuta euro. 14

15 il visitatore straniero farà in tutto 4,3 pernottamenti, ma è plausibile ritenere che questi si fermi 1 o 2 notti a Milano per Expo e altro e poi si possa spostare in altre città (Roma, Venezia, Firenze...). Sono state quindi attribuite 1,5 notti a ciascun visitatore straniero, non considerando quindi il resto del viaggio. Le stime sono state poi corrette nel febbraio 2013 sulla base dei risultati della nuova indagine svolta nel dicembre 2012 da Eurisko, che ha confermato la stima di 20 milioni di visitatori modificandone però la composizione tra i diversi gruppi. In particolare gli stranieri sono stati stimati in circa 6 milioni (professionisti e visitatori business compresi). Per l attribuzione della spesa sul territorio, si è costruito un modello di gravitazione spaziale che, in base al numero di visitatori giornalmente previsti a Expo per ogni mese di apertura (fonte Eurisko), alloca le domande di pernottamento in modo da saturare progressivamente i posti-letto disponibili nelle aree più vicine al sito espositivo. Solo quando le strutture ricettive qui presenti risultano al completo si ipotizza che i visitatori siano disponibili a pernottare in aree gradualmente più distanti. In tal modo, per i mesi in cui è previsto il maggiore afflusso di visitatori a Expo, si stima che una parte dei visitatori (soprattutto gli stranieri) potrà andare a pernottare in aree esterne alla Lombardia ma da cui è possibile raggiungere in tempi ragionevoli il sito Expo, vale a dire la provincia di Novara, il Verbano-Cusio-Ossola limitatamente alla sponda piemontese del basso Lago Maggiore e il Canton Ticino (città di Chiasso, Mendrisio e Lugano, facilmente raggiungibili in treno da Milano). Nota bene: la spesa stimata dei visitatori per servizi di trasporto si riferisce sostanzialmente ai tragitti all interno della regione (ad es. dall aeroporto o dalla stazione di arrivo al sito espositivo, da questo all albergo, ecc.) e non comprende la spesa per il viaggio di arrivo e di ritorno, che si suppone in gran parte pagata prima di intraprendere il viaggio (e per gli stranieri nel paese d origine). In generale non è stato considerato l impatto dei visitatori Expo che arriveranno in aereo sugli scali lombardi (Malpensa, Linate e Orio al Serio), in quanto una eventuale stima di tale impatto risente di troppe variabili aleatorie, quali il numero stesso di visitatori che potrebbero usare questo mezzo di trasporto, il tasso di utilizzazione degli aerei, il grado di effettivo utilizzo degli aeroporti (in termini di passeggeri in transito e del possibile incremento di traffico rispetto ai volumi attuali), la conseguente necessità o meno da parte delle società di gestione degli scali di assumere personale aggiuntivo temporaneo in quei mesi o se vi sarà solo un maggiore impiego del personale già disponibile. γ1 - Effetti diretti di attivazione dovuti alle nuove imprese generate dall evento Sulla base di nostre elaborazioni su fonti ISTAT, OCSE e Governo Italiano (2013), si stima che l evento Expo potrà determinare nell intero periodo 15

16 considerato la nascita di circa 10mila nuove imprese in Italia, di cui oltre un terzo in Lombardia. Con la graduale entrata in attività delle imprese che vorranno cogliere le opportunità di Expo si produrrà conseguentemente una domanda incrementale di lavoro (oltre naturalmente a impiegare il lavoro dei titolari delle imprese medesime) e una domanda di fattori produttivi al resto del sistema economico in modo diretto e indiretto. Inoltre i redditi dei nuovi lavoratori (salari e remunerazioni dei titolari d impresa e dei collaboratori a vario titolo) attiveranno una maggiore domanda di beni di consumo (effetto indotto). γ2 - Effetti diretti derivanti dalla valorizzazione del patrimonio immobiliare Sono stati valorizzati i nuovi investimenti previsti nell area Expo nel periodo successivo all evento, sulla base dei progetti al momento disponibili relativi alla successiva riconversione di parte delle aree, compresi i costi di sistemazione delle stesse. Vi è poi da considerare, tra gli effetti diretti, anche l effetto-ricchezza. Partendo dall ipotesi che la realizzazione di Expo e la migliorata immagine della città porteranno a una maggiore attrattività per le imprese. Questa porterà, indipendentemente da altri fattori contingenti legati all andamento del mercato, sia a un incremento dei canoni di locazione, sia a una riduzione del tasso di rendimento richiesto (yield) dagli investitori; entrambi gli effetti si traducono in un incremento di valore del patrimonio immobiliare esistente. Tale effetto si verifica sia nel terziario (maggiore occupazione di spazio da parte delle imprese), sia nel residenziale (immigrazione e domanda di abitazioni), oltre che indirettamente anche nel commerciale. L effetto di incremento di valore è stato stimato separatamente per le diverse tipologie, portando a una stima dell incremento del valore dello stock immobiliare esistente pari a 2,6 Miliardi. Sulla base di alcuni studi si è ipotizzato un incremento di spesa annuo di 2 centesimi per ogni euro di ricchezza incrementale per i 5 anni successivi a Expo. γ3 - Effetti diretti dell incremento degli investimenti diretti esteri (IDE) Secondo l Osservatorio sugli investimenti diretti esteri della Camera di Commercio di Milano, tra il 2008 e il 2012 sono stati realizzati circa 900 progetti di investimento diretto dall estero greenfield in Italia, per un valore di oltre 62 Miliardi di dollari, di cui circa 21 in Lombardia e 17 in provincia di Milano. Per maggiori dettagli su questo tema si veda il paragrafo 4.2. L Expo avrà probabilmente, grazie alla maggiore attrattività, l effetto di aumentare per qualche anno il flusso di IDE. Sulla base di indicazioni tratte da alcune fonti, si è stimato un aumento annuo degli IDE Expo-induced del 5%, pari a circa 210 milioni di dollari (corrispondenti a 166 milioni di euro, con un tasso prudenziale di cambio euro/dollaro pari a 1,27), da considerare per 5 anni. Si è invece deciso di non stimare il possibile incremento delle esportazioni lombarde per effetto dell Expo. Pur essendo dimostrati incrementi di export per le aree sede delle precedenti Expo, la mole dell export lombardo (oltre un 16

17 terzo del totale nazionale), sconsiglia una stima di tale aspetto, non disponendo neppure di informazioni adeguate. γ4 - Attrattività turistica incrementale Nel rapporto curato da Clark G. (2010) si stimarono in turisti/anno l effetto dei giochi olimpici di Torino dovuti ad una maggiore conoscenza della città nei circuiti turistici mondiali. Lo studio di Hermes Lab, I fabbisogni di ricettività turistica a Torino e in provincia: situazione, tendenze, prospettive, stimava invece al 2011 (rispetto al 2001) un incremento annuo di almeno turisti. Considerata la maggior offerta complessiva di Milano rispetto a Torino, la maggior durata dell Expo rispetto ai giochi e quindi un esposizione maggiore del brand della città, ma anche la situazione economica generale decisamente peggiore rispetto a qualche anno fa, si è deciso di confermare la stima contenuta nel precedente modello d impatto economico di Dell Acqua e Etro (2008), molto prudenziale rispetto a quanto stimato dal CERTeT Bocconi, di presenze turistiche in più nei tre anni successivi a Expo, che corrispondono a circa 140mila visitatori in più all anno, tra italiani e stranieri. La spesa pro capite stimata è pari a 96 euro/giorno per gli italiani e 136 euro/giorno per gli stranieri, distribuita sulle varie branche secondo le stesse quote calcolate per la spesa dei visitatori Expo. Si sono inoltre stimati 2 pernottamenti per gli italiani e 3 per gli stranieri. Per quanto riguarda invece la stima della maggiore spesa derivante dal più elevato numero di congressisti, il dato di partenza è rappresentato dal numero di partecipanti a congressi a Milano negli ultimi anni per cui sono disponibili i dati OCI (Osservatorio Congressuale Italiano), pari a partecipanti (dato 2009). Lo studio di Hermes Lab precedentemente citato afferma che Tra le eredità che gli eventi lasciano alle città ospitanti, oltre a un miglioramento delle infrastrutture ricettive vi è anche la reputazione di saper organizzare eventi di dimensione internazionale, un asset che rappresenta un valore nel mercato congressuale. Si tratta di una eredità che, come mostra l esperienza ad esempio di Sidney, può essere spesa anche negli anni immediatamente precedenti l evento ( ) Nel caso di Barcellona sono disponibili dati di più lungo periodo secondo i quali il tasso di crescita dei partecipanti a congressi si è mantenuto superiore al 20% annuo tra il 1992 e il Vista però la situazione generale attuale ben diversa da qualche anno fa, e considerata anche la minore capacità di Milano di sfruttare sotto questo aspetto le opportunità offerte da Expo, è stato considerato un tasso di crescita dei partecipanti non superiore al 10% annuo (per i 5 anni successivi a Expo), pari quindi a 173mila congressisti in più in ognuno degli anni dal 2016 al 2020, oltre i quali si annulla l effetto attrattività. 17

18 La spesa media stimata dei congressisti (pernottamento compreso) a pari a 250 euro/giorno. Le giornate di presenza media sono state stimate pari a 1,51 giorni. 3.2 L impatto economico complessivo per il sistema economico italiano L impatto economico complessivo per l economia italiana può essere espresso in produzione aggiuntiva, valore aggiunto (incrementale) e occupazione aggiuntiva. La produzione aggiuntiva che l evento Expo potrà generare tra il 2012 e il 2020 è stimata pari a 23,6 Miliardi. Tale valore corrisponde allo 0,8% della produzione totale nazionale (stimata pari, nel 2012, a circa Miliardi). 3 Di questi 23,6 Miliardi, 3,2 Miliardi saranno dovuti all impatto diretto, 14,2 Miliardi all impatto indiretto e indotto (che comprende tutti gli effetti dei flussi turistici determinati da Expo) ed 6,2 Miliardi saranno determinati dalla legacy dell evento. Figura 2 Produzione aggiuntiva generata da Expo 2015 per il sistema economico italiano (fonte: Elaborazione propria ) A un livello di maggiore dettaglio, l impatto diretto di primo livello sarà determinato in parti abbastanza simili dagli investimenti per la realizzazione del sito espositivo ( 1,3 miliardi), dai costi di gestione di Expo (circa Non viene qui considerato l impatto di quarto livello (miglioramento qualitativo delle infrastrutture tecnologiche e rafforzamento delle relazioni internazionali) che avendo un carattere prevalentemente qualitativo viene trattato in un capitolo a se stante. 18

19 milioni) e dagli investimenti dei paesi partecipanti ( 1 miliardo). Si ricorda che gli acquisti di beni e servizi effettuati presso fornitori esteri non concorrono a determinate l impatto, perché non determinano alcuna attivazione di altre attività produttive sul territorio nazionale. Fanno però eccezione le costruzioni e i lavori di realizzazione di parchi e giardini, perché in questo caso anche i lavori affidati a imprese straniere (ad esempio per la realizzazione di un padiglione, per parti interne di esso, per lavori di rifinitura e di completamento o di installazione di impianti al suo interno) vengono necessariamente svolti sul territorio milanese. In questo caso è molto probabile che la manodopera utilizzata sia in larga parte locale, come pure le materie prime e i semilavorati utilizzati. L impatto di secondo livello sarà rappresentato in buona parte dagli effetti dei flussi turistici ( 8,8 miliardi) relativi ai 20 milioni di visitatori attesi. A questi si aggiungono gli effetti indiretti e indotti degli investimenti nel sito (compresi quelli dei paesi partecipanti) e dei costi di gestione ( 5,4 Miliardi complessivi). Tra i vari aspetti della legacy si stima che quello con i maggiori effetti di attivazione riguardi gli investimenti diretti esteri, che dovrebbe determinare 2,3 miliardi di produzione aggiuntiva. Le nuove imprese che saranno generate dall evento porteranno una dote di 1,7 miliardi, mentre la crescita dell attrattività turistica dovrebbe attivare 1,2 miliardi aggiuntivi. Evento Impatto di I livello ( diretto ) α1-investimenti Expo 2015 S.p.A. 1,3 α2-costi gestione Expo 2015 α3-inv. Paesi partecipanti 0,9 1 Impatto di II livello ( indiretto e indotto ) β1-effetti indiretti /indotti Investimenti Expo 2015 β2-effetti indiretti /indotti gestione Expo 2015 β3-effetti indiretti /indotti investimenti Paesi partecipanti β4-effetti totali dei flussi turistici 2,3 1,3 1,8 8,8 γ1-effetti totali nuove imprese generate da evento Legacy Evento γ2-effetti valorizzazione patr. Immob. γ3-effetto incremento IDE γ4-effetto crescita attr. turistica 1,7 1,0 2,3 1,2 Figura 3 Produzione aggiuntiva per tipo di impatto dettagliato (fonte: Elaborazione propria ) 19

20 L incremento di valore aggiunto è stimato pari a circa 10 Miliardi (con una percentuale sul PIL pari allo 0,7%, la cui distribuzione per tipo di impatto è abbastanza simile a quella vista per la produzione). Figura 4 Valore aggiunto generato da Expo 2015 per il sistema economico italiano (fonte: Elaborazione propria ) Evento Impatto di I livello ( diretto ) α1-investimenti Expo 2015 S.p.A. 0,5 α2-costi gestione Expo 2015 α3-inv. Paesi partecipanti 0,4 0,5 Impatto di II livello ( indiretto e indotto ) β1-effetti indiretti /indotti Investimenti Expo 2015 β2-effetti indiretti /indotti gestione Expo ,6 0,7 β3-effetti indiretti /indotti investimenti Paesi partecipanti β4-effetti totali dei flussi turistici 3,8 γ1-effetti totali nuove imprese generate da evento Legacy Evento γ2-effetti valorizzazione patr. Immob. γ3-effetto incremento IDE γ4-effetto crescita attr. turistica 0,7 0,5 0,8 0,5 Figura 5 Valore aggiunto per tipo di impatto dettagliato (fonte: Elaborazione propria ) 20

21 Sotto l aspetto occupazionale, si stima un volume totale di occupazione attivata pari a 191 mila unità di lavoro annue. Come già indicato, per unità di lavoro si intende l impiego di un lavoratore a tempo pieno per un anno, pertanto non è assimilabile al concetto di posto di lavoro, che, pur non essendo precisamente definito, rende l idea di una posizione lavorativa stabile. In questa ottica, un lavoratore che trovasse impiego all inizio del 2013 e continuasse a lavorare stabilmente e a tempo pieno (anche se in differenti imprese) fino al 2020 corrisponderebbe a 8 unità di lavoro annue. L impatto diretto contribuirà per 30mila unità di lavoro, di cui dagli investimenti di Expo 2015 S.p.A., dai costi di gestione e dagli investimenti dei paesi partecipanti. L impatto indiretto determinerà un volume di lavoro di 114mila unità, di cui dai flussi turistici e circa 40mila dagli effetti indiretti e indotti degli investimenti e dei costi di gestione. Dalla legacy deriverà un attivazione pari a 47mila unità di lavoro, tra cui l incremento degli IDE porterà unità, le nuove imprese , l accresciuto flusso di turisti e congressisti e la valorizzazione del patrimonio immobiliare altri Figura 6 Occupazione generata da Expo 2015 per il sistema economico italiano (fonte: Elaborazione propria ) 21

22 Evento Impatto di I livello ( diretto ) α1-investimenti Expo 2015 S.p.A. α2-costi gestione Expo 2015 α3-inv. Paesi partecipanti 12,3 8,2 9,4 Impatto di II livello ( indiretto e indotto ) β1-effetti indiretti /indotti Investimenti Expo 2015 β2-effetti indiretti /indotti gestione Expo 2015 β3-effetti indiretti /indotti investimenti Paesi partecipanti β4-effetti totali dei flussi turistici 16,9 10, ,7 γ1-effetti totali nuove imprese generate da evento Legacy Evento γ2-effetti valorizzazione patr. Immob. γ3-effetto incremento IDE γ4-effetto crescita attr. turistica 12,4 8,3 16,5 10,2 Figura 7 Occupazione per tipo di impatto dettagliato (fonte: Elaborazione propria ) 3.3 La distribuzione temporale dell impatto economico Una ulteriore ed importante angolazione da cui osservare gli impatti è quella secondo la distinzione del periodo in cui questi potranno avere luogo. Arrivare a definire impatti per i singoli anni considerati è apparso da subito un esercizio troppo aleatorio. Nella letteratura non ci sono orientamenti prevalenti circa i tempi di propagazione degli effetti derivanti dalle interdipendenze settoriali e del circuito reddito-consumi all interno di un sistema economico. Gli studi svolti hanno indicato che questi tempi sono diversi, non solo con riferimento ai territori di riferimento, ma anche per ogni singolo tipo di impatto. Nel caso specifico di Expo, si ritiene sufficientemente attendibile un dettaglio degli impatti secondo tre periodi: pre-evento ( ) evento (2015) post-evento ( ) A rigore, il periodo pre-evento dovrebbe spingersi fino al 30 aprile 2015, così come quello relativo all evento dovrebbe coincidere con i 6 mesi di apertura di Expo, e gli ultimi due mesi del 2015 essere già compresi nel periodo postevento. Tuttavia, trattandosi di stime di massima, non è stato possibile scendere a un simile livello di dettaglio. 22

23 La tabella successiva riporta le quote per cui sono stati disaggregati i singoli impatti (anche quelli diretti) dal punto di vista temporale. Impatti Pre-event Event Post-event α1 - Investimenti EXPO 2015 diretti 100% 0% 0% α2 - Costi di gestione EXPO 2015 diretti 30% 70% 0% α3 - Investimenti diretti paesi partecipanti 88% 12% 0% β1a - effetti indiretti invest EXPO 2015 SpA 40% 30% 30% β1b - effetti indotti invest EXPO 2015 SpA 30% 30% 40% β2a - effetti indiretti dei costi di gestione EXPO % 55% 30% β2b - effetti indotti dei costi di gestione EXPO % 20% 70% β3a - effetti indiretti investim paesi partecipanti 40% 30% 30% β3b - effetti indotti investim paesi partecipanti 30% 30% 40% β4a - flussi turistici diretti (spese visitatori EXPO) 0% 100% 0% β4b - effetti indiretti dei flussi turistici (spese visitatori EXPO) 0% 50% 50% β4c - effetti indotti dei flussi turistici (spese visitatori EXPO) 0% 25% 75% γ1 - effetti totali nuove imprese generate da evento 0% 0% 100% γ2 - effetti totali valorizz patrim immobil-expo 0% 0% 100% γ3 - effetti totali incremento IDE 0% 0% 100% γ4 - effetti totali crescita attrattività turistica 0% 0% 100% Tabella 1 Distribuzione temporale degli impatti economici per periodo (fonte: Elaborazione propria ) Come si vede nella tabella, tutti gli impatti che costituiscono la legacy sono stati ovviamente attribuiti al periodo post-evento, mentre gli investimenti diretti per la realizzazione del sito sono stati assegnati nel periodo preevento. I flussi turistici diretti (cioè le spese dei visitatori) sono stati collocati nel 2015, mentre i relativi effetti indiretti e indotti sono previsti in parte e in parte (soprattutto per gli effetti indotti, che si manifestano con maggiore ritardo) nel post-evento. Questa distribuzione temporale degli impatti porta a stimare un valore della produzione aggiuntiva di 4,1 Miliardi nel periodo pre-evento, di 7,8 Miliardi nel corso dell evento (di cui 5,4 relativi ai flussi turistici) e di 11,7 Miliardi nel periodo post Expo, in cui si sommeranno una parte degli effetti indiretti e indotti degli impatti di primo livello e l intero impatto della legacy. La distribuzione per periodo del valore aggiunto è abbastanza simile: 1,7 Miliardi tra il 2012 e il 2014, 3,4 nel 2015 e circa 5 Miliardi tra il 2016 e il Infine, dal punto di vista occupazionale, è previsto l impiego di circa 35mila unità di lavoro entro il 2014, di 67mila unità nel solo 2015 e di poco meno di 89mila unità in seguito, per un totale già rilevato di 191mila unità. 23

24 30 Produzione aggiuntiva - miliardi di euro 25 11,7 23, , , Evento TOTALE Figura 8 Produzione aggiuntiva per periodo (fonte: Elaborazione propria ) 15 Valore aggiunto - miliardi di euro 10 4, ,4 1, Evento TOTALE Figura 9 Valore aggiunto per periodo (fonte: Elaborazione propria ) 24

25 Occupazione - unità di lavoro (migliaia) 88,8 67,4 34, Evento TOTALE Figura 10 Occupazione per periodo (fonte: Elaborazione propria ) Solo a titolo di esercizio, sono stati disaggregati per singolo anno, per la produzione aggiuntiva, i valori ottenuti per il e per il , ottenendo il grafico successivo (Figura 11). In realtà, già dal 2009 sono avvenuti i primi investimenti e sono stati acquistati i primi beni e servizi nell ambito dei costi di gestione, ma fino al 2011 i dati di consuntivo indicano valori piuttosto limitati Figura 11 Produzione aggiuntiva per singolo anno [in milioni di euro] (fonte: Elaborazione propria ) 25

26 3.4 La distribuzione geografica dell impatto economico Sono già stati fatti in precedenza diversi accenni sul tema dell attribuzione dell impatto sul territorio, che vengono ora ripresi. In particolare, per quanto riguarda gli investimenti e i costi di gestione sono stati utilizzati i dati forniti da Expo 2015 S.p.A. sulla distribuzione geografica dei lavori affidati e degli acquisti effettuati, con l eccezione, come si è detto, del settore edile e di quello agricolo, attribuiti totalmente all area milanese. Per gli investimenti dei paesi partecipanti si è stimata, per ciascuna branca, una quota di forniture direttamente provenienti dall estero, più elevata per gli articoli di vestiario (50% del totale), prodotti cartari e della stampa (80%), servizi informatici (50%) e attività professionali (50%). Per i flussi turistici diretti la distribuzione dei valori di spesa è stata assegnata secondo i seguenti criteri: Hotel: 96,2% in Italia in base alla disponibilità dei posti letto, la quota estera (3,8%) riguarda il Canton Ticino; Ristoranti: 99% in Italia, sono state sottratte solo le spese relative alle cene fuori albergo dei visitatori che pernotteranno in Canton Ticino; Cultura e spettacoli: 100% in Italia, in quanto si tratta degli acquisti di servizi culturali e ricreativi che saranno effettuati nel sito espositivo durante la visita a Expo; Altre spese: 99,5% in Italia, anche queste riguardano, nella quasi totalità dei casi, acquisti che saranno effettuati a Expo (souvenir, abbigliamento, cuoio e calzature, guide e opuscoli, ecc.). Seguendo lo stesso procedimento è stata poi definita la quota da attribuire alla Lombardia e alla provincia di Milano. Le ipotesi adottate portano a attribuire 15,8 Miliardi di produzione aggiuntiva alla Lombardia (su un totale di 23,6 Miliardi). Di questi, 12,7 dovrebbero riguardare la sola provincia di Milano, mentre gli altri 3,1 Miliardi dovrebbero distribuirsi sul resto della regione. Le restanti regioni italiane dovrebbero quindi beneficiare di una produzione aggiuntiva pari a circa 7,8 Miliardi di euro nell intero periodo considerato. 26

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