LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SOCCORSO EMERGENZA CODICE ROSA Per donne e minori vittime di violenza sessuale e/o domestica
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1 Pagina 1 di 12 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SOCCORSO Per donne e minori vittime di violenza sessuale e/o domestica IN ATTUAZIONE DEL PROTOCOLLO D INTESA TRA L AZIENDA POLICLINICO UMBERTO I DI ROMA E L ASSOCIAZIONE DIFFERENZA DONNA ong COME PREVISTO DAL PROTOCOLLO DI INTERAZIONE TRA LE ISTITUZIONI (Tribunale Ordinario di Roma - Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Roma - Tribunale Ordinario di Roma, Sezione Famiglia - Tribunale per i Minorenni di Roma - Tribunale Penale di Roma Questura di Roma - Prefettura di Roma INMP c/o ospedale San Gallicano - Azienda Ospedaliera Policlinico Umberto I di Roma - Fatebene Fratelli ASL RMC, Policlinico di Tor Vergata, Istituto di Medicina Solidale e delle Migrazioni, ASL RMD, Azienda Sanitaria Ospedale Bambin Gesù) E I CENTRI ANTIVIOLENZA PER DONNE E FIGLI MINORI VITTIME DI MALTRATTAMENTI, VIOLENZA SESSUALE E ATTI PERSECUTORI.
2 Pagina 2 di 12 Indice 1 Soccorso Emergenza Codice Rosa per donne e minori vittime di violenza sessuale afferenti al Pronto Soccorso - gestione del servizio Pag. 3 - equipe Pag. 4 - laboratori Pag. 4 - consulenti interni Pag. 4 - consulenti esterni Pag. 4 - intervento medico legale Pag. 4 2 Assistenza e visita medica alle donne e minori vittime di violenza sessuale - Accoglienza Pag. 5 - Protocollo Pag. 6 - Compilazione scheda clinica - Anamnesi della violenza sessuale Pag. 6 - Sintomatologia fisica Pag. 6 - Sintomi psichici Pag. 6 - Esame obiettivo Pag. 6 - Esame ispettivo extragenitale Pag. 7 - Esame ginecologico Pag. 7 - Prelievi Pag. 7 - Screening delle malattie sessualmente trasmesse Pag. 8 - Prelievi ematochimici Pag. 8 - Profilassi antibiotica Pag. 8 - Indicazioni sulla conservazione dei reperti Pag. 8 3 Soccorso emergenza codice rosa per donne e minori vittime di violenza sessuale e/o domestica e stalking (non afferenti al pronto soccorso) - Destinatari Pag.10 - Cosa offre Pag.11 4 Bibliografia Pag.12 ALLEGATI - Scheda clinica specialistica per minori (dai 14 anni) e adulti (M/ ) - Scheda clinica specialistica per minori (fino a 14 anni) (M/ )
3 Pagina 3 di 12 SOCCORSO Per donne e minori vittime di violenza sessuale e/o domestica (Afferenti al Dea Centrale, Dea Pediatrico, Pronto Soccorso Ginecologico, Pronto soccorso Oculistico) Gestito dal Servizio psicosociale del Policlinico Umberto I e dall Associazione Differenza Donna Servizio Psicosociale Tel. 331/ lunedì/giovedì Venerdì Differenza Donna numero di emergenza H24-366/ Reperibilità ginecologo, infermiere, ostetrica, pediatra 24 h/die 365 giorni/anno (DEA DEA Pediatrico - Pronto Soccorso Ginecologico) Tutti gli operatori che interverranno nel servizio di soccorso Emergenza Codice Rosa riceveranno la formazione sui temi della violenza di genere dall Associazione Differenza Donna
4 Pagina 4 di 12 EQUIPE Medico Dea Centrale Medico Pronto Soccorso Oculistico ginecologi del Pronto Soccorso ginecologico pediatri DEA Pediatrico medico legale (consulente) assistenti sociali psicologo infermiere coordinatore infermiere pediatrico infermieri/ostetriche del pronto soccorso ginecologico LABORATORIO (POLICLINICO UMBERTO I) chimica clinica citologia tossicologia clinica CONSULENTI INTERNI (POLICLINICO UMBERTO I) medico legale pediatra psichiatra oculista neuropsichiatra infantile chirurgo chirurgo pediatra chirurgo maxillo-facciale CONSULENTI ESTERNI (SERVIZI TERRITORIALI) DA COINVOLGERE DI CONCERTO CON L ASSOCIAZIONE DIFFERENZA DONNA servizi sociali territoriali (asl ed enti locali) consultori familiari dipartimento materno infantile dipartimento di salute mentale centri di psicologia per il bambino e l adolescente servizio di neuropsichiatria infantile strutture di accoglienza e privato sociale mediatori culturali (Ufficio Stranieri del Policlinico Umberto I e Associazioni presenti sul territorio) Secondo le necessità EVENTUALI RICOVERI INTERVENTO MEDICO LEGALE (violenza sessuale) SU RICHIESTA DEL GINECOLOGO (che è il primo a valutare il caso) - con il consenso della vittima se si tratta di PERSONA ADULTA
5 Pagina 5 di 12 - SEMPRE in caso di MINORI PREPUBERI. ASSISTENZA E VISITA MEDICA ALLA DONNA E MINORE VITTIMA DI VIOLENZA SESSUALE E/O DOMESTICA ACCOGLIENZA Alle vittime di violenza sessuale e domestica è necessario garantire immediato soccorso in un luogo dove gli operatori sanitari siano competenti nell affrontare non solo la visita medica e la raccolta delle prove ma anche l ascolto emotivo della persona. Gli operatori devono aver ricevuto la formazione sulla violenza di genere e, con la vittima, devono avere un comportamento non frettoloso ma rassicurante, disponibile all ascolto, garantendo un ambiente riservato, silenzioso e accogliente; è fondamentale fornire informazioni adeguate durante l iter della visita Nei casi in cui la vittima è accompagnata dalle Forze dell Ordine, l operatore sanitario deve comunque garantire la priorità dell assistenza sanitaria rispetto alle necessità dell indagine fermo restando che la visita e il colloquio devono avvenire in forma riservata senza il coinvolgimento delle FFOO. Alla paziente deve inoltre essere riservato il tempo necessario (ad esempio il tempo di una visita può variare da 1 a 3 ore). PROTOCOLLO Il Protocollo prevede: Compilazione della SCHEDA CLINICA SPECIALISTICA (M/ M/ allegati 1 e 2) contenente: Descrizione dell esame obiettivo fisico e psichico (violenza sessuale e/o domestica) Raccolta di documentazione fotografica (violenza sessuale) Esecuzione di Prelievi per esami batteriologici, ematochimici, tossicologici, infettivologici e per la ricerca dello sperma (in base alla descrizione degli eventi). (violenza sessuale) I test tossicologici o la tipizzazione genica saranno effettuati eventualmente in un secondo tempo, su richiesta della magistratura. Ogni Pronto Soccorso deve organizzare una rete per l invio e la conservazione di materiale biologico o di indumenti della paziente; identificare i laboratori presso cui sia possibile
6 Pagina 6 di 12 effettuare esami tossicologici e tipizzazione genica, secondo le procedure in uso in Azienda, su richiesta dell Autorità Giudiziaria. ANAMNESI DELLA VIOLENZA NELLO SCHEMA DEVONO ESSERE RIPORTATI - data, ora e luogo dell evento - numero del/gli aggressore/i, conosciuti o no, eventuali notizie sull aggressore - presenza di testimoni - minacce con o senza lesioni fisiche - furto, presenza di armi, ingestione di alcolici o altre sostanze - perdita di coscienza - eventuale sequestro in ambiente chiuso e per quanto tempo - eventuale penetrazione vaginale e/o anale e/o orale unica o ripetuta - se la vittima è stata spogliata integralmente o parzialmente - penetrazione con oggetti - uso di preservativo - manipolazioni digitali SINTOMATOLOGIA FISICA Cefalea, dolore al volto, al collo, al torace, all addome o agli arti, algie pelviche, disturbi genitali o perianali, disuria dolore alla defecazione, tenesmo rettale o altro. SINTOMI PSICHICI Paura, sentimenti di impotenza e di orrore al momento del trauma, distacco, assenza di reattività emozionale, sensazione di stordimento, amnesia dissociativa con incapacità di ricordare qualche aspetto importante del trauma, persistente rivissuto dell evento attraverso immagini, pensieri, sogni, flash back, sintomi di ansia e di aumentato stato di allerta come ipervigilanza, insonnia, incapacità di concentrazione, irrequietezza, risposte di allarme esagerate, pianto, tristezza, paura di conseguenze future o altro. ESAME OBIETTIVO Importante riportare: - Tempo trascorso tra la visita e la violenza - Precedenti visite presso altri operatori sanitari - Pulizia delle zone lesionate o penetrate - Cambio degli slip o di altri indumenti
7 Pagina 7 di 12 - Minzione defecazione o vomito o pulizia del cavo orale (in base alle diverse modalità della violenza) - Assunzione di farmaci (eventuali esami tossicologici) - Segnalazione di eventuali rapporti sessuali intercorsi prima o dopo l aggressione (previo consenso della vittima) ESAME ISPETTIVO EXTRA-GENITALE (violenza sessuale) Vanno cercate, descritte e possibilmente documentate fotograficamente, tutte le lesioni presenti, specificandone l aspetto, la forma ed il colore, le dimensioni e la sede. ESAME GINECOLOGICO (violenza sessuale) Ad occhio nudo, meglio con colposcopio e possibilmente documentato fotograficamente (Frequentemente i segni genitali sono di modesta entità e di dubbia interpretazione l uso del colposcopio aumenta la visibilità di lesioni di più modesta entità; raramente l esame ispettivo permette di evidenziare segni di certezza di una avvenuta violenza sessuale, l assenza di lesioni genitali ed extragenitali è compatibile con una violenza sessuale comunque avvenuta) Va segnalata la presenza di lesioni traumatico-contusive recenti (arrossamento, escorazioni, soluzioni di continuo superficiali o profonde, aree ecchimotiche, sanguinamento altro) specificandone la sede (grandi e piccole labbra, clirotide, meato uretrale, forchetta, perineo ed ano). L imene andrà descritto specificando la presenza o meno di incisure che raggiungono la base di impianto e la presenza di eventuali lesioni traumatico-contusive recenti. Può essere opportuno completare l esame con una visita ginecologica bimanuale ed esame speculare. PRELIEVI (violenza sessuale) In base al tempo trascorso dalla violenza (al massimo entro i sette giorni): - Effettuare TRE tamponi sterili (da conservare) per la ricerca degli spermatozoi nelle diverse sedi - Strisciare e fissare almeno TRE vetrini per l esame citologico degli spermatozoi In base al racconto è possibile ricercare tracce biologiche dell aggressore sulla cute (tampone sterile asciutto e bagnato con fisiologica sterile) o sotto le unghie della vittima (da conservato con le stesse modalità) In base al racconto possono essere effettuati esami tossicologici ematici e sulle urine
8 Pagina 8 di 12 SCREENING DELLE MALATTIE SESSUALMENTE TRASMESSE (violenza sessuale) E opportuno effettuare tamponi vaginali e/o cervicali per la ricerca di: - neisseria gonhorrea - trichomonas vaginale - clamydia trachomatis - batteriosi vaginale - prelievi ematici da ripetere a 3 e 6 mesi per: o VDRL-TPHA, o HIV o markers per l epatite PRELIEVI EMATOCHIMICI Eseguire in urgenza i seguenti esami ematochimici: emocromo, PLT, glicemia, uricemia, creatininemia, ALT, AST, gammagt, FA, bilirubinemia, amilasemia. Intercezione pos-coitale. PROFILASSI ANTIBIOTICA (violenza sessuale) Profilassi per la copertura dalle diverse possibilità di trasmissione di malattie sessualmente trasmesse. Profilassi antitetanica e vaccinazione anti epatite se opportune. Profilassi anti HIV (viene effettuata in base al racconto e all area geografica di provenienza degli aggressori). INDICAZIONI SULLA CONSERVAZIONE DEI REPERTI (violenza sessuale) Conservazione a 20 C Questa modalità di conservazione riguarda i tamponi prelevati nelle sedi biologiche ove si presume possa essersi verificata un eiaculazione: la conservazione è, infatti, finalizzata alla possibilità di ricerca degli spermatozoi ed alla tipizzazione genica dello sperma. Conservazione delle vesti Se presenti tracce sospette, la conservazione deve essere effettuata a temperatura ambiente (non superiore a C), senza ripiegare l indumento su se stesso per evitare trasposizioni secondarie dell area sospetta. Se la traccia è umida è consigliabile favorirne l essiccamento prima di chiuderla in busta da repertazione. Durante tutte queste attività gli operatori devono evitare contaminazioni del reperto e quindi utilizzare elementi di barriera (guanti e camici monouso, mascherine e copricapo). Esame del letto sub ungueale
9 Pagina 9 di 12 Il campionamento va fatto per singolo dito, eventualmente associandolo con taglio dell unghia (se la persona è consenziente); la conservazione è a temperatura ambiente; se presenti reperti macroscopici (capelli o peli) è necessario descriverli in modo sommario prima di repertarli separatamente (utile la documentazione fotografica). Catena di sicurezza La repertazione in corso di evento di interesse giudiziario deve essere effettuata assicurando la rintracciabilità sia dell oggetto repertato sia dell operatore che effettua il prelievo; eventuali consegne ad altri operatori (es.: ufficiali di PG incaricati dal Magistrato per le indagini) devono essere documentate con verbale di consegna). COMPILAZIONE DELLA SCHEDA CLINICA PER VIOLENZA SESSUALE E DOMESTICA - MINORI ED ADULTI - IN ATTESA DELLA INFORMATIZZAZIONE DELLA SCHEDA CLINICA NEL PROGRAMMA GIPSE DI PRONTO SOCCORSO, RIGUARDANTE LE VIOLENZE DOMESTICHE E SESSUALI AI DANNI DI MINORI ED ADULTI, LE LINEE GUIDA, DI CONCERTO CON LA VARIE ISTITUZIONI INTERESSATE, PREVEDONO CHE VENGA UTILIZZATA, PER IL MOMENTO, UNA SCHEDA CARTACEA STUDIATA ED ELABORATA COME PREVISTO DAI DETTAMI MEDICO LEGALI, ED ALLEGATA AL VERBALE DI PRONTO SOCCORSO. GLI OPERATORI INTERESSATI (CONSULENTI E NON), NELLA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA DI PS, DOVRANNO RIMANDARE, PER QUANTO RIGUARDA LA DESCRIZIONE ANAMNESTICA E L ESAME OBIETTIVO DI LORO COMPETENZA, ALLA SCHEDA CLINICA CARTACEA SPECIALISTICA, SPECIFICANDO NELLE SCHERMATE DEL GIPSE LA DICITURA VEDI ALLEGATA SCHEDA CLINICA - EMERGENZA CODICE ROSA. TALE SCHEDA DEVE RIPORTARE LO STESSO NUMERO PROGRESSIVO DI QUELLA DI PS E STAMPATA IN TRIPLICE COPIA. UNA COPIA VERRÀ CONSEGNATA ALL INTERESSATO/A IN ALLEGATO AL VERBALE DI PS; UNA COPIA VERRÀ ARCHIVIATA; UNA COPIA VERRÀ CONSEGNATA AL SERVIZIO CODICE ROSA. IN OGNI COMPUTER DEL DEA CENTRALE, GINECOLOGICO, PEDIATRICO ED OCULISTICO CI SARÀ UN ICONA CONTENENTE LA SPECIFICA CARTELLA IN FORMATO WORD. NEL VERBALE DI PS SARANNO MENZIONATE TUTTE LE INDAGINI FATTE AL/ALLA PAZIENTE, MENTRE L ANAMNESI, L ESAME OBIETTIVO, E SOPRATTUTTO LE MODALITÀ DELLA RIFERITA VIOLENZA, SARANNO DETTAGLIATAMENTE DESCRITTE NELLA SCHEDA CLINICA SPECIALISTICA. IL MINORE VITTIMA DI ABUSO E MALTRATTAMENTO, (QUALORA SI RAVVISINO SITUAZIONI DI ABUSO FISICO PSICHICO SESSUALE O DI SOSPETTO MALTRATTAMENTO), SARÀ INVIATO, DOPO UNA PRIMA VALUTAZIONE DEL DEA CENTRALE, AL DEA PEDIATRICO, DOVE VERRÀ COMPILATA LA SCHEDA CLINICA SPECIALISTICA. PER LE DONNE VITTIME DI VIOLENZA DOMESTICA E SESSUALE, AFFERENTI AL DEA CENTRALE, IL MEDICO GINECOLOGO VERRÀ CHIAMATO IN CONSULENZA. LA SCHEDA CLINICA CARTACEA SPECIALISTICA SARÀ COMPILATA DALLO STESSO DIRETTAMENTE AL DEA CENTRALE, PER QUANTO DI SUA COMPETENZA.
10 Pagina 10 di 12 SOCCORSO Per donne e minori vittime di violenza sessuale e/o domestica e stalking (non afferenti al Pronto Soccorso) Orario di apertura del servizio: Dal lunedì al giovedì Venerdì Presente: assistente sociale e psicologo tel. 331/ Sabato ore Sportello Emergenza Codice Rosa Presso il DEA Ostetrico Presente: una operatrice dell Associazione Differenza Donna Negli orari non compresi sopra, contattare l Associazione Differenza Donna al numero telefonico 366/ DESTINATARI Il servizio è rivolto a tutte le donne e minori che hanno subito qualsiasi forma di violenza (sessuale, violenza domestica, stalking, ecc.), nonché alle donne e minori vittime della tratta, non afferenti al Pronto Soccorso, che si rivolgono agli operatori sanitari e/o personale dell accoglienza. CHI LAVORA ALLO SPORTELLO Il personale presente allo sportello è tutto debitamente formato sui temi della violenza di genere dall Associazione Differenza Donna. Dal lunedì al giovedì Venerdì Presenti: assistente sociale e psicologo tel. 331/ Sabato ore Sportello Soccorso Emergenza Codice Rosa Presso il DEA Ostetrico
11 Pagina 11 di 12 Presente: una operatrice dell Associazione Differenza Donna Nei giorni e negli orari non compresi sopra, contattare l Associazione Differenza Donna al numero telefonico 366/ OPERATORI PER ASCOLTO TELEFONICO In orario diurno: Servizio psicosociale del Policlinico Umberto I - tel. 331/ Reperibilità di emergenza, Associazione Differenza Donna - TEL. 366/ CHE COSA OFFRE 1. Le linee telefoniche sono attive 24 ore su 24 per 365 giorni l anno, gestite da assistenti sociali, psicologo e Associazione Differenza Donna che garantiscono accoglienza e informazioni a: - medici e infermieri del Policlinico Umberto I di Roma, in particolare agli operatori sanitari del Pronto Soccorso (DEA Centrale, Pediatrico, Ginecologico, Oculistico). - donne e figli minori che si rivolgono agli operatori dell Ospedale per problemi legati alla violenza sessuale e/o domestica. 2. Dal lunedì al giovedì, ore , e il venerdì ore , assistenti sociali e psicologo sono presenti in servizio per accogliere donne e minori, vittime di violenza, segnalate dal personale sanitario, o giunte allo sportello autonomamente; se necessario i colloqui possono essere effettuati in urgenza presso i locali del Pronto Soccorso o presso i Reparti di degenza. 3. Dal lunedì al venerdì ore e il venerdì ore , è attiva linea di ascolto telefonica, gestita dal Servizio Psicosociale, che offre informazioni mirate ai cittadini direttamente o indirettamente coinvolti in problemi di violenza di genere. 4. Il sabato dalle ore alle ore è attivo presso il DEA Ostetrico lo sportello Soccorso Emergenza Codice Rosa, con la presenza di una operatrice dell Associazione Differenza Donna. (Negli orari non compresi sopra, il servizio di ascolto e informazioni è garantito da una operatrice specializzata dell Associazione Differenza Donna, al numero telefonico 366/ ). 5. Progetti psico-sociali sia in fase di emergenza che in fase successiva, utilizzando le risorse interne del servizio SOCCORSO, e le risorse esterne sia della rete dei Servizi Pubblici del Comune e della ASL, sia della rete dell Associazione Differenza Donna.
12 Pagina 12 di 12 BIBLIOGRAFIA Il ruolo del ginecologo di pronto soccorso nei casi di violenza sessuale proposta di protocollo Lukic P. Barbarino R. Prosperi Porta P. Agostini C. Vecchiotti G. Vetrano - Estratto da Minerva Ginecologia - Vol. 51 n. 11 Ed. MINERVA MEDICA TORINO Linee guida SVS e SVD Clinica Mangiagalli di Milano Guarire dal Trauma, Judith Lewis Herman, Edizioni Magi, 2007 Gli abusi all infanzia: i diversi interventi possibili, G.Marchueta, Montecchi F.(a cura di), Franco Angeli 2005 Semeiotica medica dell abuso sessuale nei bambini prepuberi Giolito M.R. e al.,. Requisiti e raccomandazioni, Torino, 2002 La violenza assistita intrafamiliare, R.Luberti, M.Pedrocco Biancardi, Franco Angeli 2005 Dai Maltrattamenti all Omicidio,la valutazione del rischio di recidiva e dell uxoricidio Anna Costanza Baldry, Franco Angeli, 2006 Uomini che uccidono,storie moventi e investigazioni, A.C.Baldry E.Ferraro, CSE, 2008 La rivolta del corpo, i danni di un educazione violenta, Alice Miller, Raffaello Cortina Editore,2005 Riprendersi la vita, i traumi infantili e l origine del male, Alice Miller, Bollati Boringhieri, 2009 La persecuzione del bambino, le radici della violenza, Alice Miller, Bollati Boringhieri, 2007 Un silenzio assordante, la violenza occultata su donne e minori, Patrizia Romito, GRIFF, Franco Angeli, 2008 Gravidanze a rischio di violenza. Sette anni di colloqui con le donne. Storie di infelici gravidanze Baldry, A.C., Calabrò, E. e Losacco, L.V.,. in E. Moroli (a cura di) Lanciare la rete nel mare dei diritti. Commissione Pari Opportunità Regione Sardegna, 2000 Violenza durante la gravidanza Ballard T., Spinelli A.,, in Romito, P (a cura di) Violenze alle donne e risposte delle istituzioni. Prospettive internazionali. Angeli, Milano, 2000 La violenza come fattore di rischio in gravidanza, Dubini V., Curiel P., Congresso SIGO, 2003 The Battered Women,Walker, L., Harper and Row, New York, 1979a. Violenza alle donne: la cultura dei medici e degli operatori, un indagine nella Azienda USL di Bologna Gonzo L., 1995 Prevalenza dei maltrattamenti fisici e/o sessuali in pazienti con disturbi cronici gastrointestinali, Pallotta N. et al.,neurogastroenterologia, n. 3, 1998 Su un corpo di donna. Una ricerca sulla violenza sessuale in Italia Terragni L., Angeli, Milano, 1997
13 Pagina 13 di 12 World Health Organization, Violence Against Women, Women s Health and Development Programme, W.H.O., Geneva, 1997
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