IL COLLEGIO DI MILANO. - Prof. Avv. Antonio Gambaro Presidente (Estensore) - Avv. Maria Elisabetta Contino Membro designato dalla Banca d'italia

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1 IL COLLEGIO DI MILANO composto dai signori: - Prof. Avv. Antonio Gambaro Presidente (Estensore) - Avv. Maria Elisabetta Contino Membro designato dalla Banca d'italia - Prof.ssa Avv. Diana V. Cerini Membro designato dalla Banca d'italia - Dott. Mario Blandini Membro designato dal Conciliatore Bancario Finanziario - Prof. Avv. Andrea Tina Membro designato dal C.N.C.U. nella seduta del 17 luglio 2012, dopo aver esaminato il ricorso e la documentazione allegata; le controdeduzioni dell intermediario e la relativa documentazione; la relazione istruttoria della Segreteria tecnica FATTO La ricorrente ha già presentato un ricorso nei confronti della medesima convenuta in relazione ai fatti all origine dell odierna controversia (prot. n del ). Il ricorso è stato respinto dal Collegio di Milano con decisione n del Nel nuovo procedimento la ricorrente indica come formale reclamo del presente ricorso la lettera inviata alla banca il contenente le seguenti richieste: 1) Le motivazioni per cui [la banca] sta utilizzando un conto interno infruttifero intestato alla defunta]. 2) L estratto conto contenente il dettaglio della movimentazione e il saldo del conto interno infruttifero intestato [alla defunta]. 3) L immediato trasferimento dell intero importo da Voi arbitrariamente depositato nel conto interno infruttifero intestato [alla defunta] nel conto corrente di corrispondenza n intestato [alla defunta]. 4) il conteggio degli interessi maturati sulle somme da Voi arbitrariamente depositate nel conto interno infruttifero intestato [alla defunta] e il versamento degli stessi nel conto corrente di corrispondenza intestato [alla defunta]. Pag. 2/7

2 5) la liquidazione della scrivente coerede ( ) della quota parte di spettanza, pari al 50%, delle somme depositate c/o la filiale di Forlì della [Banca] intestati alla defunta ( ) con rilascio quietanza di saldo e manleva, ovvero sollevando la [Banca] da ogni responsabilità relativamente alla liquidazione dei cespiti relitti della [defunta] anche nei confronti di terzi ( ) Con comunicazione del la Banca precisava il dettaglio dei singoli importi derivanti da titoli e cedole scaduti (per un valore complessivo di Euro ,37), temporaneamente accantonati su un conto interno a gestione centralizzata presso l ufficio titolo della Direzione generale della banca, a nome del defunto, in attesa di liquidazione a favore degli aventi diritto. Con altra comunicazione del la Banca evidenziava di aver già fornito alla ricorrente molteplici delucidazioni scritte e verbali. In dettaglio precisava che: - il conto sul quale vengono temporaneamente accantonati gli accrediti, in quanto avente natura tecnica non prevede la produzione di estratti conto e comunque i dettagli degli importi accreditati, le motivazioni e le relative spiegazioni tecniche sono stati resi noti in precedenti lettere (la Banca rinvia alle comunicazioni dell e del prodotte agli atti dalla ricorrente); - la richiesta di liquidazione della quota necessita, per essere accolta, che la relativa disposizione sia inoltrata alla Banca a firma congiunta di tutti gli eredi, come precisato nella Decisione del Collegio di Milano n del 14/10/2011 resa in relazione a tale vicenda. In precedenti comunicazioni la banca aveva già spiegato alla ricorrente che alla scadenza dei titoli in deposito ( ) il relativo controvalore, pari ad Euro ,00, oltre alle cedole maturate alla stessa data, per Euro 87,50 era stato accantonato temporaneamente su un conto interno a gestione centralizzata, presso l Ufficio titoli della Direzione Generale, a nome della defunta, in attesa di liquidazione a favore degli aventi diritto. Aveva inoltre precisato che i singoli importi ( ) accantonati, verranno poi accreditati sul conto corrente n. 18.., con valuta pari ad ogni singola scadenza di titoli e/o maturazione di cedole, e pertanto a detti importi verranno applicati sia il tasso, sia le altre condizioni tempo per tempo vigenti sul medesimo conto corrente. Con successivo reclamo del la ricorrente chiedeva: 1) gli estratti conto relativi all ultimo trimestre 2011 e al primo mese del 2012 di tutti i rapporti intestati alla defunta; 2) il trasferimento dell intera somma depositata sul conto interno infruttifero sul conto corrente di corrispondenza intestato alla defunta; 3) copia di tutta la corrispondenza inviata dalla data del decesso all indirizzo della defunta in quanto quell indirizzo non è più utile ai fini dell invio della corrispondenza in quanto nessun erede ha la residenza in quel luogo ; 4) di indirizzare tutte le comunicazioni relative ai rapporti intestati alla defunta anche al suo indirizzo; 5) il tasso di interesse attivo per il cliente corrisposto sul conto corrente di corrispondenza e la decorrenza della variazione dello stesso; 6) la liquidazione del 50% delle somme depositate presso la Banca e intestate alla defunta. Pag. 3/7

3 Il ricorso è stato presentato il successivo , in esso la ricorrente ha articolato le seguenti domande: 1) L accertamento della NON correttezza dell operato dell intermediario resistente in merito alla gestione del conto corrente ordinario e del deposito amministrato titoli acceso dalla defunta in quanto la [banca] non ha operato in esecuzione dei contratti sottoscritti e del mandato ricevuto perché alla scadenza prevista dei titoli e delle cedole ha provveduto all incasso dirottando gli importi in un conto interno fruttifero intestato alla defunta mai autorizzato. 2) L accertamento che l accantonamento della somma di euro ,37 effettuato [dalla banca], derivante da titoli e cedole scaduti, e forse anche da spese,. nel conto interno infruttifero per il cliente intestato alla defunta a gestione centralizzata non produttore né di interessi, né di estratti conto, non è stato autorizzato da alcuno. 3) La disposizione che nel rapporto di conto corrente nr intestato alla [defunta] venga trasferito l importo di euro ,37, di cui al punto 2), oltre agli interessi dovuti nella misura non inferiore al 5,00%, conteggiati dalle singole date di disponibilità di singoli addendi con capitalizzazione trimestrale. Tale percentuale di tasso viene corrisposta [dalla banca] alla clientela ordinaria per i certificati di deposito ed il servizio di deposito. 4) In osservanza dell art. 119 T.U.B. ordinare l abituale invio di tutta la corrispondenza, le comunicazioni, le notifiche e qualunque altra dichiarazione della Banca, ivi comprese le modifiche unilaterali alle posizioni contrattuali e alle condizioni economiche, degli estratti conto del conto corrente di corrispondenza intestato alla defunta e del deposito amministrato titoli intestato [alla defunta], del rapporto creditori/debitori interno infruttifero intestato [alla defunta] anche presso la residenza della coerede [nome e indirizzo della ricorrente]. 5) Disporre la decorrenza della variazione di tasso del conto corrente di corrispondenza intestato alla defunta da 0,75% a 1,50% dalla data della richiesta della scrivente e non dal ) L accertamento che [la banca] non rispetta i termini di replica previsti dalla legge, con richiesta di adozione del provvedimenti conseguenti. 7) L accertamento che [la ricorrente] ha prontamente consegnato nell anno 2010, entro il , alla filiale nella quale sono radicati i rapporti di conti intestati alla defunta, tutta la documentazione necessaria per la pratica successoria 8) l accertamento del diritto da parte della [ricorrente] di incassare disgiuntamente dall altro coerede il 50% (la metà) delle somme (e dei titoli depositati) c/o [la Banca], così come si evince dalla dichiarazione di successione, la cui quota parte del 50% corrisponde al all importo di circa Euro ,93, oltre agli interessi già maturati e non ancora conteggiati sugli importi impropriamente depositati [dalla banca] nel conto interno debitori creditori infruttifero intestato [alla defunta]. 9) di ordinare la liquidazione alla scrivente coerede della quota di spettanza pari al 50% delle somme e dei titoli depositati c/o la [filiale della Banca] intestati alla defunta, nonché del rapporto Debitori/Creditori conto interno arbitrariamente aperto [dalla Banca] con rilascio di quietanza e manleva 10) Di ordinare la corresponsione degli interessi legali da conteggiare sulle somme da liquidare (dei titoli da consegnare) dalla data di consegna della dichiarazione di successione per la ritardata liquidazione delle somme (e la ritardata consegna dei titoli). Pag. 4/7

4 11) Il rimborso delle spese sostenute per il presente ricorso. 12) Il risarcimento del danno subito dalla scrivente, da quantificare nell importo ritenuto equitativo dalla Commissione Esaminatrice del presente ricorso, giustificato dai seguenti elementi probatori e comunque in base alle richieste.. Nelle controdeduzioni la convenuta eccepisce, in via preliminare, l irricevibilità del ricorso posto che le medesime domande sono state precedentemente avanzate dalla ricorrente con ricorso già deciso dal Collegio di Milano con pronuncia n del La Banca evidenzia che la decisione richiamata è intervenuta tra le medesime parti e in relazione agli stessi eventi ora nuovamente portati all attenzione dell ABF e che pertanto la stessa non può essere oggetto di ulteriore disamina, in quanto le Disposizioni vigenti non prevedono un sistema di impugnazione per contestare, in tutto o in parte, la decisione emanata, né sussiste alcun presupposto che giustifichi un ulteriore esame nel merito, considerato che: 1) non sono ravvisabili nuovi elementi utili ai fini dell accertamento del diritto della ricorrente (cfr. Decisione n del 29/07/2011); 2) l oggetto della presente controversia verte sulla medesima domanda di liquidazione disgiunta della quota parte di eredità relitta dalla defunta (cfr. Decisione n del 16/06/2011); 3) il soggetto ricorrente è il medesimo (cfr. Decisione n. 341 del 18/02/2011). A parere della Banca il Collegio non può giudicare una seconda volta sul medesimo ricorso, ferma restando ovviamente la possibilità per la ricorrente di sottoporre la questione al giudice ordinario. Tanto premesso la Banca si difende anche nel merito precisando che l accensione di un conto interno infruttifero contestata dalla ricorrente, in quanto non autorizzata, altro non è che la creazione di un conto tecnico su cui, per regolamentazione interna la Banca, anche in ottemperanza alla normativa fiscale vigente ha inserito le somme pari al controvalore dei titoli scaduti e delle relative cedole maturate di cui al deposito titoli intestato alla defunta. Con riguardo alle contestazioni circa la natura infruttifera di tale conto la Banca precisa che è fuori di dubbio che sulle predette somme la resistente debba riconoscere i relativi interessi, come già ampiamente chiarito in fase di reclamo. La banca dichiara inoltre di non aver mai messo in dubbio la qualifica di erede della ricorrente e di aver ricevuto idonea documentazione a supporto ma ribadisce che la richiesta di liquidazione disgiunta ad un erede della quota parte di eredità non può trovare accoglimento, come precisato nella menzionata Decisione del Collegio di Milano. Quanto alla richiesta della ricorrente di variare l indirizzo di destinazione della corrispondenza la Banca evidenzia l impossibilità di darvi seguito in mancanza di un accordo tra tutti gli eredi. Precisa, tuttavia, di aver sempre fornito gratuitamente alla ricorrente copia di tale documentazione. Con riferimento alla richiesta di risarcimento del danno la Banca rinvia a quanto affermato nelle controdeduzioni prodotte in relazione al primo ricorso presentato dalla ricorrente, sottolineando la carenza di supporto probatorio. Pag. 5/7

5 La Banca conclude chiedendo che il ricorso venga respinto in quanto irricevibile stante le eccezioni di improcedibilità spiegate e, comunque, infondato nel merito per i motivi sopra esposti avendo la Banca agito in piena legittimità. La ricorrente ha trasmesso una replica alle controdeduzioni nella quale evidenzia l infondatezza dell eccezione di irricevibilità del ricorso sostenendo, tra l altro: 1) di essere venuta in possesso di documenti importanti che comprovano la violazione da parte della banca degli accordi sottoscritti in sede di apertura dei rapporti intestati alla defunta, l esistenza di un opposto orientamento recepito da altri istituti di credito in materia di liquidazione di successione ereditaria disgiunta e il verificarsi di nuovi fatti quali il versamento del controvalore dei titoli e delle cedole scaduti in un conto interno infruttifero mai autorizzato; 2) che il nuovo ricorso contiene domande di accertamento della non correttezza dell operato della banca che il Collegio ha ritenuto di non prendere in esame nella decisione n del , sostenendo che fossero state formulate irritualmente in epoca successiva alla presentazione del ricorso, nonché l accertamento del suo diritto ad incassare il 50% delle somme di sua spettanza alla luce del verificarsi di fatti nuovi riportati sub 1); La ricorrente conclude insistendo per l accoglimento delle domande formulate nel ricorso. La Banca ha prodotto una controreplica evidenziando come la ricorrente si ostini a menzionare il possesso di documenti importanti ( ) e di ( ) nuovi elementi utili ai fini dell accertamento dei propri diritti, senza che rispetto a tali presunte e nuove risultanze istruttorie venga prodotto alcunché. Ribadisce inoltre che la ricorrente chiede al Collegio di pronunciarsi, una seconda volta, sullo stesso ricorso e che pertanto la domanda deve essere rigettata. DIRITTO La resistente ha eccepito l improcedibilità del ricorso in quanto sarebbe una riproduzione del precedente ricorso già esaminato da questo Collegio. In realtà la ricorrente ha formulato domande diverse da quelle precedentemente esaminate dal Collegio. Non sussiste pertanto completa identità di tutti gli elementi e, segnatamente, la identità del petitum e della causa petendi. Tuttavia alcune domande formulate in questa sede dalla ricorrente, muovono dal medesimo nucleo concettuale delle precedenti in cui in sostanza la ricorrente sosteneva di aver un diritto immediato alla metà dei crediti corrispondenti all attivo dei conti caduti in successione ereditaria. Il Collegio ha chiarito al riguardo che tali crediti sono oggetto di comunione tra la ricorrente e l altro erede della defunta e che perciò la ricorrente è legittimata ad agire come comunista e non come proprietaria, o titolare, solitaria. Per conseguenza le domande n. 2, 3, 8, 9 e 10 che assumono l opposto scenario giuridico non possono essere prese in considerazione ed in ogni caso non possono essere accolte. Quanto alle restanti domande il Collegio osserva che alcune richiedono un accertamento del tutto generico, altre concernono richieste di informazioni che senza dubbio spettano anche al partecipante ad una situazione di comunione, ma sono già state soddisfatte dalla banca e quindi non sono supportate da un concreto interesse ad agire. Altre ancora ed in particolare le domande n. 11 e 12 hanno contenuto risarcitorio, ma la pretesa risarcitoria è fondata su una generica valutazione di scorrettezza della condotta tenuta dalla banca nei suoi riguardi e quindi manca l elemento oggettivo del supposto illecito. Pag. 6/7

6 P.Q.M. Il Collegio non accoglie il ricorso. IL PRESIDENTE firma 1 Pag. 7/7