Sociologia della pubblica amministrazione
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- Corinna Colli
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1 Università degli Studi di Cagliari Corso di Laurea Magistrale in Scienze dell Amministrazione - A.A. 2015/2016 Sociologia della pubblica amministrazione Lezione 9. Strategie soggettive, margini di libertà, discrezionalità e incertezza Maria Letizia Pruna mlpruna@unica.it
2 L agire dei soggetti L organizzazione dell attività amministrativa tende ad incapsulare l agire dei singoli soggetti che partecipano, per quanto limitata sia la razionalità che muove il loro agire
3 Prevedibilità e controllo Prevedibilità dell azione Controllo dei risultati La prevedibilità aumenta quanto più si riesce a costringere l azione dei soggetti entro decisioni programmate e routine (con i relativi rischi)
4 Il punto di vista dell organizzazione Attraverso la divisione dei compiti, il coordinamento e la programmazione, l organizzazione cerca di ottenere dai soggetti un comportamento disciplinato e cooperativo, che dia regolarità e prevedibilità al loro agire e lo orienti verso gli scopi che l organizzazione persegue
5 Il punto di vista del soggetto Per il soggetto la definizione dei compiti e la programmazione delimitano il campo d azione e assumono forme e contenuto di regole, procedure, istruzioni per l azione: rappresentano ad un tempo una risorsa e un vincolo
6 Regole per l azione come risorsa Le regole semplificano la situazione, consentono di economizzare tempo e attenzione, di eludere incertezze, di evitare ambiguità, quindi di affrontare in modo soddisfacente i problemi che comporta lo svolgimento del compito
7 Regole per l azione come vincolo Le regole sono un vincolo in quanto definiscono il campo entro cui svolgere l azione, sono date (esterne al soggetto), ne circoscrivono e anticipano le possibilità di comportamento; devono essere apprese, osservate e applicate; dunque limitano la libertà d azione dei soggetti
8 L atteggiamento dei soggetti nei confronti delle regole In quanto risorsa, l attore è spinto ad avvalersene; in quanto vincolo, tende piuttosto a sfuggirne le costrizioni e a riguadagnare uno spazio di libertà
9 Quattro domande a cui rispondere 1) In che modo si produce questo margine di libertà 2) Qual è la fonte di questa libertà 3) Perché e come il soggetto la persegue 4) Quali conseguenze produce sull efficacia dell agire amministrativo
10 1. Gli spazi di discrezionalità I margini di libertà dei soggetti si manifestano come spazi di discrezionalità nell esecuzione di un compito, che nascono dallo scostamento tra lo schema di azione previsto ( decisioni programmate ) e la situazione concreta dell azione azione. E in questo divario che si aprono spazi di discrezionalità
11 2. Margine di incertezza = margine di libertà (e viceversa) Per il soggetto quella stessa incertezza connessa ai limiti della razionalità della propria azione rappresenta (in maniera più o meno consapevole) l unica via d uscita per sfuggire alle decisioni programmate e alla routine. L incertezza si traduce in libertà
12 3. Progettualità d azione Il soggetto può avere una propria progettualità d azione, intesa come possibilità di orientarsi secondo proprie strategie di azione, un orientamento strategico, anche verso il perseguimento di interessi propri La discrezionalità (che ha un carattere di legittimità) può sfociare nell arbitrio
13 La scelta di non fare Scelte da prendere in tempi rapidi, con scarsa possibilità di riflettere, possono anche tradursi in una non scelta Può accadere che la scelta sul come eseguire un compito prenda la forma di una scelta tra il fare o non fare.
14 4. Conseguenze sulle relazioni con altri soggetti I margini di discrezionalità incidono sia sulle relazioni tra soggetti interni ad un ufficio/amministrazione, che su quelle con soggetti esterni L incertezza dell agire di un soggetto corrisponde alla libertà dell altro soggetto, e viceversa
15 L ordine dell organizzazione come costruzione sociale I margini di libertà nell azione dei soggetti, la discrezionalità e gli spazi di incertezza, le reti di relazioni, i rapporti di scambio e di fiducia tra i soggetti, trasformano l ordine di una organizzazione nell esito di una costruzione sociale
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