I.C.S. Don Milani, Prato

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2 LABORATORIO DEL SAPERE SCIENTIFICO Anno scolastico 2012/13 Esperienza fine classe terza,inizio classe quarta, sez A,B, C Scuola Primaria Don Milani, Prato DOCENTI: Maura Tatti, Patrizia Venturi, Francesca I.C.S. Don Milani, Rapisarda Prato Piro

3 COLLOCAZIONE DEL PERCORSO Il gruppo delle docenti dell area scientifica dell Istituto Comprensivo Don Milanigià da diversi anni lavora, con la consulenza di Carlo Fiorentini, alla realizzazione di percorsi disciplinari mirati alla costruzione di un curricolo in verticale. L esperienza Mangia, è mangiato fa parte del segmento verticale realizzato dal gruppo delle docenti, riguardante i percorsi di biologia

4 TRAGUARDI L alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere. Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l aiuto dell insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti. Riconosce le principali caratteristiche ed i modi di vivere di organismi animali e vegetali. Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato OBIETTIVI CONOSCENZE ABILITA ESPERIENZE E TEMPI DIATTUAZIONE * Osservare con uscite all esterno porzioni di ambienti naturali vicini, individuandone gli elementi che li caratterizzano ed in particolare gli esseri viventi presenti L uomo, i viventi e l ambiente * Riconoscere alcune funzioni vitali dell essere umano e metterle in relazione con l ambiente * Riconoscere in altri organismi viventi, in relazione con i loro ambienti, bisogni analoghi a quelli dell uomo Definizione elementare di ambiente e natura in rapporto all uomo Varietà di forme e comporta Menti negli animali Descrivere un ambiente esterno mettendolo in relazione con l attività Umana Osservare e descrivere comportamenti di difesa/offesa degli animali Descrivere animali mettendo in evidenza le differenze (carnivori i ed erbivori) Attuato in un mese a fine terza Gli animali: comportamenti di difesa e offesa mangia /è mangiato 4 mesi, a inizio quarta * Riconoscere che la vita di ogni organismo è in relazione con altre e

5 CONOSCERE I L TER RITORIO, CRESCERE NEL RISPETTO DELL AMBIENTE Nelle nostre classi nel corso degli anni abbiamo perseguito il comune obiettivo di formare i ragazzi al raggiungimento di un corretto rapporto con il territorio in cui vivono, per tale motivo sono state organizzate uscite sempre con un occhio rivolto all'aspetto culturale e naturalistico dei vari percorsi. Abbiamo cercato la collaborazione di guide ambientali professioniste esperte in specifiche discipline scientifico ambientali e con la loro esperienza abbiamo progettato escursioni nel territorio della nostra provincia. In prima classe si è svolta l esplorazione delle CASCINE DI TAVOLA per la conoscenza del bosco in pianura, con l osservazione della morfologia delle piante ( pianteerbacee, arbusti e alberi ) e un avvio alla cura e al rispetto dell'ambiente. In classe seconda si è svolta l escursione LUNGO IL FIUME BISENZIOnel tratto cittadino, i ragazzi sono stati stimolati all'osservazione e alle riflessioni inerenti all'uso del nostro territorio. In classe terza è stato effettuato un percorso nel territorio dell Area Naturale Protetta del Monteferrato, che è interessante per le particolarità naturalistiche e per il patrimonio faunistico presente.

6 Durante l uscita la guida ha coinvolto i bambini sollecitandoli nell osservazione dell ambiente. L attività sul campo ha creato interesse, curiosità e partecipazione da parte dei bambini. Sono stati raccolti reperti e parti di piante per l allestimento di un erbario. Particolarmente interessante è stata la visita al museo di Scienze Naturali per la conoscenza di animali tipici di questo ambiente.

7 Fasi metodologiche La rielaborazione della esperienza è avvenuta attraverso queste fasi: Coinvolgimento dei bambini in discussioni collettive volte a stimolare l interesse, ad incuriosire, a sollevare problemi Evidenziazione di quanto emerso dalla discussione e messa a punto di cartelloni riassuntivi Elaborazione di testi individuali in cui i bambini raccontano spontaneamente ciò che hanno imparato dalla guida ambientale Raccolta e catalogazione delle piante e disegni dal vero delle stesse Elencazione degli animali osservati sul Monteferrato che hanno costituto l oggetto delle ricerche a coppie da parte dei bambini Osservazioni di immagini dalle quali ogni bambino ha individuato le strutture morfologiche di offesa e difesa dell animale Lettura e rielaborazione di testi monografici volte alla realizzazione delle ricerche, rispettando uno schema guida Presentazione del lavoro ai compagni,ascolto e Interventi per evidenziare problemi oppure per integrare ed arricchire quanto esposto Ordinamento dei dati raccolti in tabella a doppia entrata, per cogliere somiglianze e differenze fra gli animali Discussione per raccogliere e rielaborare i concetti e le informazioni acquisite Costruzione di catene e reti alimentari in cui si colgono le relazioni tra gli animali. I.C.S.Don Milani, Prato

8 ELEMENTI SALIENTI DELL APPROCCIO METODOLOGICO L approccio metodologico scelto si è rivelato particolarmente proficuo per gli alunni di lingua madre non italiana, i quali rappresentano circa la metà di ogni classe ed hanno lingue materne molto distanti dall italiano: cinese e urdu. L attività scientifica si è intersecata continuamente con il piano linguistico: le parole nuove, i termini specifici sono stati vissuti nella didattica laboratoriale, quindi oggetto di discussione per giungere a significati e rielaborazioni condivisi. Ciò ha permesso un significativo arricchimento nella produzione orale e scritta degli alunni, evidenziato durante l esposizione si compagni, nelle conversazioni e nelle verifiche scritte finali. Gli alunni si sono dimostrati sicuri nella comprensione e nell uso di termini specifici quali preda, aggredire, mimetizzarsi, onnivoro, catena alimentare ecc. Infatti l attività di tipo laboratoriale, i tempi distesi, l interesse e la curiosità evidenziate hanno messo i moto processi cognitivi sia di tipo scientifico che linguistico.

9 Materiali impiegati Macchina fotografica Testi scientifici per ricerche Immagini di animali Visione di brevi filmati Lenti di ingrandimento

10 AMBIENTI IN CUI SI E SVILUPPATO IL PERCORSO Area Protetta del Monteferrato Museo del Centro di Scienze Naturali di Prato Classe Aula multimediale

11 TEMPO IMPIEGATO Messa a punto nel Gruppo LSS: sono stati svolti due incontri di due ore ciascuno per la progettazione del percorso nei mesi di aprile. Le insegnanti delle classi interessate hanno condiviso nel gruppo le attività iniziali da svolgere. Progettazione specifica nelle classi: la progettazione è continuata all interno del gruppo LSS durante i mesi successivi, di fine e inizio nuovo anno scolastico, cogliendo, in itinere, gli sviluppi e gli arricchimenti del percorso. Inoltre le insegnanti hanno continuato la progettazione delle attività anche durante le ore di programmazione settimanale. Tempo-scuoladi sviluppo del percorso: due ore settimanali, mesi: maggio/giugno 2013 settembre/ottobre novembre 2014 Documentazione: 20 ore

12 ALTRE INFORMAZIONI punti di forza e di debolezza Un importante punto di forza è stato il lavoro nel piccolo gruppo. Le coppie in generale hanno lavorato in modo proficuo e costruttivo, evidenziando quel clima di cooperazione e solidarietà, da sempre perseguito nelle classi. Alcuni gruppi si sono rivelati più deboli, e si è reso necessario l intervento delle insegnanti perché il lavoro procedesse. Il momento dell esposizione ai compagni è stato molto significativo: le coppie si sono organizzate nella divisione equa del resoconto, utilizzando i disegni e gli schemi elaborati, per renderlo più efficace. Gli alunni, fortemente motivati dalla metodologia della ricerca e dalla responsanblitàdi dover esporre alle tre classi riunite il lavoro, hanno dimostrato un buon grado di organizzazione, di soluzione dei problemi e di inventiva personale. Anche i bambini in difficoltà di apprendimento si sono inseriti positivamente nell attività e sono stati supportati costantemente dai compagni. consultazione

13 Il 7 maggio 2012 le classi terze sono andate in gita al Centro di Scienze Naturali di Galceti

14 il Centro di Scienze Naturali è un parco ambientale con animali in libertà e ospita anche un museo. Il Picchio Verde è il simbolo del centro La nostra guida Francesca ci ha spiegato che il Centro si trova nell Area Protetta del Monteferrato II gruppo montuoso del Monteferrato è formato da tre cime: il Poggio Ferrato (m. 420), il Monte Mezzano (m. 398) e il Monte Piccioli (m. 362). I.C.S.Don Milani, Prato

15 Sul Monteferrato la vegetazione è costituita quasi interamente dal PINO MARITTIMO (pinus pinaster). Corteccia a scaglie

16 Nell Area protetta si possono incontrare anche altri alberi come. Il cipresso I.C.S.Don Milani, Prato e la quercia

17 E fiori come La ginestra L erica L alisso dorato Il cisto

18 L orchidea Il timo I licheni e i muschi sono piante particolari I.C.S.Don Milani, Prato

19 Le rocce del Monteferrato Il terreno è formato da rocce come il SERPENTINO(o marmo verde di Prato), una pietra verde e un po nera, che un tempo veniva estratta ed usata per costruire chiese importanti come il Duomo di Prato, di Siena e di Firenze Il DIASPRO ROSSO è una pietra dura, tagliente, adatta per essere lavorata. Veniva usata come la selce,perfarele puntedifrecceei raschiatoi.

20 Qualche notizia storica Presso Galceti sono stati rinvenuti reperti preistorici che testimoniano la presenza dell uomo già mila anni fa (PALEOLITICO) Gli uomini primitivi costruivano le grotte al riparo sotto la roccia: di giorno c'era molto calore e le rocce del serpentino lo assorbivano tutto e gli uomini riuscivano a riscaldarsi. Wassim

21 (Clicca per vedere il museo) Il museo ci ha permesso di conoscere gli uccelli che popolano il Monteferrato, come: Il picchio verde L albanella Il martin pescatore e le cince L aquila

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25 Abbiamo anche visto un acquario con i pesci d acqua dolce come: PESCI ROSSI, BARBI, CARPE e PESCI GATTO E trovato traccedi animali Pigna mangiata da uno scoiattolo Cacche di lepre

26 Alcuni racconti e disegni Ho imparato che il gufo caccia la notte e può girare il collo a trecentosessanta gradi. I pavoni quando fanno dei versi vuol dire che dicono agli altri maschi che le femmine sono per loro. La differenza tra il picchio maschio e la femmina è che il maschio ha il baffetto rosso, invece la femmina ha il baffetto nero. Alex Leon Benfari Ho imparato che i buchi che ci sono negli alberi li fanno i picchi: quelli grandi sono i nidi, in quelli piccoli invece ci mettono le pigne e con una beccata le spaccano a metà, poi mangiano i pinoli. Erika

27 La guida ci ha ci ha parlato delle cince che sono come il medici degli alberi, perché sono insettivori e si nutrono delle larve. Ci ha parlato dell orchidea, un fiore che è molto raro; del cipresso, una pianta che ha le foglie schiacciate. Anche degli animali ci ha parlato: della lepre, che la differenza tra un maschio e una femmina è che il maschio fa la cacca piú ovale rispetto a quella della femmina che è rotonda. Nel pavone la prima cosa che si nota è la coda con i tanti occhi che servono a spaventare i predatori. Antonio Purcaru

28 Pini ammalati Ho imparato che alcuni anni fa hanno portato del legname dal Marocco, ma dentro il legname c'era un insetto che era un parassita pericoloso per i pini Marittimi. Questi parassiti si appoggiavano sui pini e mangiavano la linfa degli alberi. I pini perdevano la corteccia e infine morivano. I picchi hanno un becco appuntito e possono picchiare velocemente e forte senza che gli giri la testa. I picchi mangiano i parassiti, per vedere se ci sono picchiano il legno: se rimbomba dentro ci sono i parassiti, se non rimbomba non ci sono. TOMMASO I.C.S.Don Milani, Prato

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30 Gli animali mangiano? Gli animali sono mangiati? Gli animali si difendono? Gli animali attaccano?

31 I BAMBINI RACCONTANO Gli animali sono mangiati dai predatori carnivori come la tigre Quando mangiano fanno una catena alimentare: prima la cavalletta mangia l erba, poi la rana la cavalletta, il serpente la rana e infine il falco mangia il serpente. Gli animali non hanno tutti la stessa dieta: ci sono i carnivori, gli erbivori, e altri che mangiano tutto (onnivori). È difficile che una cavalletta mangi un animale più grosso di lei, mangia l erba. Gli animali sono prima cacciati e poi mangiati anche dall uomo. Anche gli animali più deboli, sfruttando la velocità, possono battere animali più forti

32 I predatori, per mangiare un animale, devono organizzare una caccia e coglierli di sorpresa. Alcuni animali carnivori possono mangiare altri onnivori. È più facile mangiare i piccoli degli animali. COME SI DIFENDONO E COME ATTACCANO GLI ANIMALI? La pelle di alcuni animali è mimetizzata, si confonde, possono attaccare senza essere visti e possono anche difendersi, come lo scoiattolo Alcuni animali si difendono attaccando. Prima di attaccare si nascondono nell erba. C è un serpente che per prendere la prede si nasconde sotto la sabbia, quando la preda si avvicina, l attacca e l uccide

33 Alcuni animali emettono un veleno mortale come l ornitorinco, che sembra un animale innocuo, ma non lo è. Alcuni animali usano gli artigli, le zanne o denti appuntiti. Il pavone ha specie di occhi, per spaventare i nemici. Il topo si nasconde e il gatto non lo può raggiungere Alcuni animali hanno più sviluppato l udito, se un predatore si avvicina lo sentono dal fruscio delle foglie e scappano. Alcuni animali cacciano di notte per catturare gli animali che dormono.

34 Alcuni animali cacciano in gruppo. Esiste una specie di salamandra cieca che ha sviluppato un olfatto potente. L ornitorinco va sotto l acqua e con il becco sente i nemici Un pesce va sotto la sabbia per nascondersi. Il pesce arciere quando vede un insetto prende l acqua e la sputa sull insetto per farlo cadere in acqua. Il gabbiano riesce a vedere un pesce nell acqua e si butta per catturarlo. La tartaruga alligatore apre la bocca e resta ferma, ha una lingua che somiglia a un verme, se si avvicina un pesce chiude la mandibola e lo mangia. L istrice ha degli aculei e li lancia per uccidere la preda. Il cobra per allontanare il nemico si alza e sputa il veleno

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37 Iniziano le ricerche sugli animali che abbiamo conosciuto sul Monteferrato. I bambini a gruppi di due o tre, scelgono l animale che più ha suscitato la loro curiosità. Le insegnanti preparano il materiale librario da utilizzare, selezionandolo nella biblioteca scolastica, dotata di un buon numero di monografie a carattere scientifico. Infatti da molti anni la scuola adotta materiale alternativo al libro di testo, ciò ha permesso la costruzione di una ricca biblioteca, che rappresenta uno spazio vivo e importante per tutti gli alunni dell Istituto La preparazione del materiale per le ricerche da parte delle insegnanti è stata molto lunga e complessa: si è reso necessario selezionare il materiale da fornire ai gruppi in modo che gli alunni riuscissero a comprendere i testi e a rielaborarli per sviluppare le ricerche. In alcuni casi le notizie utili sono state evidenziate dalle insegnanti o semplificate secondo i criteri dell approccio alla lingua studio, considerando la composizione plurilingue delle tre classi.

38 INIZIA IL LAVORO A PICCOLI GRUPPI I bambini, abituati a lavorare a coppie e a piccoli gruppi, organizzano le ricerche rispondendo a queste domande:

39 SCHEMA DI RICERCA NOME COMUNE NOME SCIENTIFICO dell animale DISEGNO DELL ANIMALE, DOVE SI METTONO IN EVIDENZA LE PARTI DEL CORPO CHE USA PER DIFENDERSI O OFFENDERE TESTO SCRITTO CON INFORMAZIONI SU: COSA MANGIA COME SI PROCURA IL CIBO DA CHI E MANGIATO COSA FA PER DIFENDERSI COSA FA PER ATTACCARE

40 Nome comune: Airone Cenerino Nome scientifico: Ardea Cinerea È un grande uccello grigio, ha zampe lunghe, collo lungo e un grosso becco appuntito. Cosa mangia? Mangia: pesci, anfibi, piccoli mammiferi (topi e talpe) insetti, crostacei (gamberi di fiume) e rettili, rane e girini, bisce Come cattura la preda? Si serve del becco appuntito come una fiocina per trafiggere le prede nell acqua ma anche per afferrare piccoli mammiferi e invertebrati, insetti, pulcini, anatre. Gli occhi sono in linea con il becco acuminato e possono ruotare, cosi l Airone può colpire la preda con estrema precisione. Il collo dell Airone si muove come una molla pronta a scattare per trafiggere la preda. Nella gola l Ardea Cinerea può mettere parecchi pesci cosi può trasportarli al nido. Grazie alle lunghe zampe l airone può catturare pesci anche appostandosi in acque abbastanza profonde. Da chi è mangiato? È mangiato dalla cornacchia grigia, dal falco di palude, predatori di uova e nidiacei Sebastian I.C.S. e Stefano Don Milani, Prato

41 COSA MANGIA L AIRONE? Pesci anfibi piccoli mammiferi (topi e talpe) insetti crostacei (gamberi di fiume) rettili rane e girini. DA CHI E MANGIATO?

42 N. COMUNE GUFO REALE NOME SCIENTIFICO BUBO BUBO CHE COSA MANGIA I gufi volano silenziosamente per sorprendere la preda, le razze più piccole si cibano di insetti e di animali di taglia più piccola, gli esemplari più grandi si cibano di conigli e di fagiani COME SI PROCURA IL CIBO I gufi per cacciare utilizzano gli artigli affilati e il becco adunco a uncino. Per catturare le prede può solo girare la testa perché gli occhi non sono mobili. Gli strigiformi hanno una vista notturna impeccabile, a volte restano fermi appollaiati e quando si avvicina una preda la uccidono a beccate. QUAL É IL SUO NEMICO Il più grande nemico del gufo è il cacciatore che lo uccide per usare le spoglie ed attirare altri uccelli COME ATTACCA Il gufo per attaccare ha un volo silenzioso in modo che l'avversario non lo sente arrivare poi con gli artigli si attacca ad esso e poi comincia a beccarlo e lo può anche sentire arrivare perché ha un udito molto sviluppato. COME SI DIFENDE Il gufo ha anche 2 piume dritte in testa che lo aiutano a camuffarsi nella natura. Federico V, Lina e Bigli

43 NON HA NESSUN NEMICO TRA GLI ANIMALI. UN PERICOLO PER IL GUFO E SOLO L UOMO

44 Nome comune ape domestica Nome scientifico apis mellifera Che cosa mangia Le api si nutrono di nettare. Il nettare è un liquido zuccherino prodotto dai fiori, è l ingrediente principale del miele. Come si procura il cibo Le api operaie con la loro proboscide succhiano nettare da un fiore,afferrano la cera e il polline con le mandibole. Da chi e mangiata In natura l ape ha tanti nemici come gli uccelli(rondini, passeri, picchi, rondoni, falchi, balestrucci, cince di ogni tipo, merli, gruccioni), insetti( vespe, calabroni). Roditori: topi di campagna e toporagno. Rettili: ramarri e lucertole. Anfibi: rospi rane. Altri insetti: mantide, farfalla testa di morto, forbicina, tarma della cera, pidocchi, vespe, bombi, formiche. Aracnidi: (ragni) Che cosa fa per difendersi? È armata di un pungiglione a forma di arpione capace di trafiggere la vittima, le strisce gialle e nere servono per minacciare il nemico. Cosa fa per attaccare L' ape non attacca mai per prima, quando lo fa usa il pungiglione per difendersi. I.C.S.Don Milani, Prato Federico I. e Alessandro

45 E MANGIATA da MANGIA IL NETTARE DEI FIORI

46 Nome comune: pesce gatto Nome scientifico: ictalurus melas Che cosa mangia? Mangia le uova, i pesci, gli anfibi, larve di insetti e molluschi; può alimentarsi di sostanze vegetali. Come si procura il cibo? Caccia soprattutto al crepuscolo di notte per non farsi vedere dai predatori. Da chi è mangiato? I nemici del pesce gatto sono gli uomini, alcune volte anche gli stessi pescatori che lo hanno pescato. Non ha nemici naturali. Wassim e Irene Cosa ha per attaccare /o difendersi? Usa gli aculei per attaccare usa per difendersi e per spostarsi fuori dall acqua. Il suo corpo e ricoperto da una pelle senza squame,la bocca è grande ; ha quattro paia di barbigli cioè baffi che lo fanno assomigliare a un gatto. I barbigli servono per sentire gli odori. Con le pinne dorsali e ventrali che sono spinose può provocare ferite dolorose che è difficile rimarginare. Durante il periodo invernale si nasconde in delle buchedifangoerestafermo.

47 NON HA NESSUN NEMICO NATURALE, SOLO L UOMO

48 Il maschio del picchio verde ha una striscia rossa bordata di nero simile a un baffetto che è nero nella femmina. Come si procura il cibo? Il picchio sta in posizione verticale aggrappato al tronco. Per tenersi in equilibrio usa la coda larga e rigida che fa da puntello, le zampe hanno unghie aguzze e ricurve. Così appeso, batte col becco sulla corteccia per catturare gli insetti nascosti,ha una lingua estroflessibile (ripiegata verso l esterno). Cosa mangia? Il picchio mangia insetti, larve, formiche nascoste sotto la corteccia di tronchi, semi, frutti, bacche, chiocciole e lombrichi. Per il suo infaticabile ruolo di cacciatore di insetti, si ritiene un uccello utile alla vita delle piante del bosco. Cosa fa per difendersi? Si difende nascondendosi dentro ai tronchi cavi degli alberi. I suoi nemici più pericolosi sono: la martora,la cornacchia e gli uccelli rapaci come i barbagianni. Cosa fa per attaccare? Attacca con il becco forte e appuntito ; per proteggersi la testa i picchi hanno sviluppato una specie di ammortizzatore che isola il cervello quando il picchio batte sulla corteccia degli alberi. Se rimbomba vuol dire che non ci sono larve dentro. Il picchio ha una lingua, che se la stende raggiunge una misura pari ai due terzi del corpo. È vischiosa e viene usata per catturare gli insetti.la lingua si ripiega a fisarmonica, quando non serve. Nome comune Picchio verde Nome scientifico (Picus viridis) Samuele e Umar I.C.S.Don Milani, Prato

49 IL PICCHIO MANGIA.. È MANGIATO DA

50 Nome comune :Scoiattolo rosso nome scientifico : (SCIURUS VULGARIS) COSA MANGIA? Lo scoiattolo rosso, essendo un erbivoro, si nutre principalmente di semi, ghiande, noci, nocciole, more, pigne, germogli, cortecce bacche, castagne, frutti e funghi. Dà molta importanza a mettere da parte più cibo possibile per far fronte all inverno, nascondendolo in cavità degli alberi o in buche scavate nel terreno. COME SI PROCURA IL CIBO? Loscoiattolosaltadaunramoadun altro in cerca di cibo e per afferrare il cibo usa gli arti superiori. Ha denti molto affilati per mangiare i pinolielenoci. DA CHI È MANGIATO? I nemici dello scoiattolo sono:il falco, la volpe,ilgufoeilserpente. Ma il più temibile è la martora che grazie alle sue doti arrampicatrici riesce a inseguire lo scoiattolo fino al nido. Tommaso, Luisa e Angela COSA FA PER DIFENDERSI? Lo scoiattolo ha un corpo agile e slanciato. Per difendersi usa i suoi arti inferiori, che sono molto potenti e gli permettono di fare dei salti molto lunghi. Grazie alle sue unghie molto robuste riesce ad arrampicarsi con molta facilità. Le zampe posteriori sono più lunghe delle anteriori, questo conferisce all animale una notevole agilità. D inverno si nasconde nelle cavità degli alberi o nelle buche del terreno, dopo aver fatto scorta di cibo. COME ATTACCA Lo scoiattolo rosso non attacca mai, si difende dai nemici scappando con agilità e saltando da un ramo all altro, anche correndo a testa in giù

51 LO SCOIATTOLO ROSSO È mangiato da.. Mangia

52 Cosa mangia? Mangia il trifoglio,l erba medica,cavoli.come si difende? Durante il giorno dorme,sonnecchia nella sua tana che ricopre quasi tutta. Usa l odorato e l udito per sentire i nemici. Durante il giorno si nasconde quasi completamente,allunga le zampe anteriori, posa sopra di esse il capo con gli orecchi abbassati lasciando scorgere solo una parte del dorso,rimane immobile con gli occhi chiusi,il pelo si mimetizza con il terreno. Si difende dai nemici con la fuga, la lepre può arrivare a correre fino ai 90 chilometri orari. È veloce come una freccia. Chi sono i suoi nemici da chi è mangiata? I suoi nemici sono: la volpe, i gatti domestici,i rapaci notturni e gli ermellini. Come si procura il cibo? Si sposta nella campagna in cerca di cibo all alba e al tramonto. Parti del corpo che usa per difendersi: Resta immobile con gli occhi sbarrati, scrutando con attenzione le mosse dell avversario; all improvviso fugge con un balzo, aiutandosi con le zampe posteriori, molto sviluppate. La lepre ha gli occhi posti lai lati della testa, così ha una visione completa, utile per avvistare i nemici. Ha lunghe orecchie, che riescono a catturare anche i suoni più deboli. Nome comune: lepre europea Nome scientifico: lepus corsicanus Erika e Sara

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54 NOME COMUNE : VOLPE ROSSA NOME SCIENTIFICO :VULPES VULPES CHE COSA MANGIA? LE VOLPI APPARTENGONO AI CARNIVORI, CIOE' MAMMIFERI CHE SI NUTRONO DI CARNE. SONO PERFETTI CACCIATORI: SEGUONO LE TRACCE GRAZIE AI SENSI MOLTO SVILUPPATI, HANNO ZAMPE FORTI PER CORRERE, DENTI AGUZZI PER MORDERE. LA VOLPE MANGIA PREDE DEBOLI CHE VIVONO IN CITTA' O NEL BOSCO COME GALLINE, RODITORI, UCCELLI, PESCI, RANE, VERMI, COLEOTTERI, UOVA, CAROGNE, FAGIANI, RICCI, CONIGLI, LEPRI, BISCE E SCARABEI. Antonio, Alex e Marco COME SI PROCURA IL CIBO? LA VOLPE E' UNA CACCIATRICE SOLITARIA. CISONO DIVERSE LEGGENDE SUL SUO MODO DICACCIARE : SI DICE CHE RIESCA A FINGERSI MORTA PER POI ATTACCARE ; CHE PESCA I GAMBERI USCENDO DALL' ACQUA DOPO ESSERSI FATTA PIZZICARE ; CHE CATTURI IL RICCIO URINANDOCI I SOPRA, IN MODO CHE QUESTO APRA LA SUA CORAZZA PER POI ESSERE MANGIATO. DA CHI E' MANGIATA? LA VOLPE E' CACCIATA DAGLI ORSI, I LUPI, LE LINCI, DAI GRANDI RAPACI NOTTURNI E DA ANIMALI PIU' GRANDI DILEI. LA VOLPE E' CACCIATA ANCHE DALL' UOMO, A CUI NON INTERESSA MANGIARLA, A LUI INTERESSA SOLO LA SUA PELLICCIA. COSA FA PER DIFENDERSI LA VOLPE PER DIFENDERSI FUGGE O SI FINGE MORTA, UTILIZZA I SENSI E HA UN'ESTREMA PRUDENZA. COSA FA PER ATTACARE? LA VOLPE, QUANDO VEDE UNA PREDA, SI AVVICINA FURTIVAMENTE STRISCIANDO PANCIA A TERRA E FA UN BALZO PER CATTURARLA PRIMA CHE RAGGIUNGA LA TANA O SI ALLONTANI, L'AFFERRA PER IL COLLO E LA TRASPORTA IN UN POSTO DOVE PUO' MANGIARLA. LE CARATTERISTICHE DEL CORPO CHE L'AIUTANO NELLA CACCIA SONO: HA UN CORPO MUSCOLOSO, ZAMPE POTENTI, MUSO ALLUNGATO E CON IL NASO SENTE L'ODORE DELLA PREDA ; HA LE ORECCHIE MOLTO GRANDI PER UN UDITO ACUTO E MASCELLE FORTI. I.C.S.Don Milani, Prato

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57 Una volta terminate le ricerche, i bambini le hanno studiate e a gruppi hanno riferito ai compagni I bambini delle altre classi hanno esposto le informazioni che avevano scritto su questi animali: RANA, CIGNO REALE, AQUILA, CINGHIALE Le informazioni sugli animali sono state riportate in una tabella murale e sul quaderno.

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60 Quindi abbiamo messo in relazione gli animali: mangia è mangiato e si è formata la prima CATENA ALIMENTARE

61 Disegniamo altre catene alimentari Attività a piccoli gruppi

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63 Ora siamo pronti per rispondere individualmente a queste domande sul quaderno

64 E ora via all immaginazione! Se tu fossi l animale della scheda, come faresti a difenderti?

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66 Verifiche degli apprendimenti il percorso sperimentato ha prodotto molto materiale da parte degli alunni, che è diventato in itinere oggetto di valutazione. E stata predisposta una griglia di valutazione specifica riferita alle varie fasi delle attività. Le verifichesono state effettuate in itinere, periodicamente e alla fine del percorso attraverso: la rappresentazione grafica, la verbalizzazione delle esperienze i questionari a risposta aperta o chiusa la realizzazione di cartelloni di sintesi, testi descrittivi individuali, la conduzione della ricerca la capacità di studio e di esposizione, il completamento di schemi e tabelle I.C.S.Don Milani, Prato

67 GRIGLIA DI RILEVAZIONE SISTEMATICA DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO n. r e g i s t r o Partecip a con interess e alla fase di osserva zione dell esp erienza OSSERVAZIONE Partecip a con interess e alla fase di osserva zione dell esp erienza anche per tempi lunghi Partecip a con interess e alla fase di osserva zione dell esp erienza cogliend o particola ri significa tivi VERBALIZZAZZIONE SCRITTA Descriv e assieme ad aspetti significa tivi anche aspetti contestu ali non significa tivi dell esp erienza Descrive gli aspetti significati vi dell esper ienza Descrive gli aspetti significati vi dell espe rienza con adeguata consequ enzialità. Ascolta e segue la convers azione DISCUSSIONE Intervie ne riferend osi ad esperie nze persona li (margin ali) Si inserisc e nella discussi one riferend osi anche a consider azioni espress e dai compag ni ESPOSIZIONE ORALE Espone le esperien ze effettuat e attraver so l aiuto di un support o o con la sollecita zione dell inse gnante Espone le esperie nze con linguag gio chiaro e con una buona compet enza lessical e e sintattic a Espone le esperienze e le collega temporal= mente con consapevo= lezza dello svilupparsi del percorso di conoscenza

68 RISULTATI OTTENUTI E VALUTAZIONE DELL EFFICACIA DEL PERCORSO Il percorso ha avuto risultati molto soddisfacenti per tutti gli alunni. Come già evidenziato, l entusiasmo verso l argomento e la metodologia messa in atto, hanno motivato fortemente il lavoro e hanno permesso di attenuare le diversità di livelli di apprendimento, presenti in ogni classe. Infatti la preparazione accurata del materiale da consultare e il lavoro in coppie, si sono rivelati fondamentali per l espressione positiva di ogni alunno. Individualmente ognuno è progredito secondo i propri ritmi e le proprie caratteristiche, ciò è stato evidenziato anche nelle verifiche finali. Importante è stato l ampliamento lessicale che la ricerca ha stimolato e lo sviluppo del linguaggio specifico, in questo caso, di tipo scientifico. In classi plurilingue, come le nostre, questi itinerari linguistici si rivelano di particolare importanza

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