IL MERCATO GIAPPONESE - vini e olio d oliva -

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1 IL MERCATO GIAPPONESE - vini e olio d oliva - (aprile 2016) 1

2 Quali sono oggi le TENDENZE dei consumatori giapponesi e cosa sta succedendo nel mercato giapponese? 2

3 Popolazione per fasce d età (nel 2015) Popolazione Totale (Italia: ) >= Osaka Superficie: kmq (Italia: kmq) Tokyo 0 2,000 4,000 6,000 8,000 10,00012,000 3

4 Popolazione per fasce d età (nel 2015) Prima di tutto ecco qualche informazione generale. Il Giappone è l 11mo stato al mondo per popolazione 127 milioni di persone. Inoltre, in Giappone, la popolazione con età pari o superiore ai 65 anni rappresenta il 27% (in Italia e il 22%). L aspettativa di vita è di 85 anni (primo paese al mondo) La popolazione giapponese, come quella italiana, sta invecchiando progressivamente. 4

5 Alimentari: tendenze dei consumi in Giappone 5

6 Alimentari: tendenze dei consumi in Giappone I principali fenomeni attuali sono Invecchiamento e diminuzione delle nascite. Diminuzione della popolazione Aumento di nuclei familiari single Diversificazione degli stili di vita Aumento dell occupazione femminile Occidentalizzazione dell alimentazione Di conseguenza abbiamo: Diversificazione dei gusti personali Preferenza del poco, ma vario Maggiore attenzione alla salute Espansione di cibi pronti o veloci 6

7 Composizione del consumo degli alcolici in Giappone (nel 2013) Vini di frutta 3.9% Sake 6.8% Whisky 1.3% Distillati 3.2% Composti di sake 0.4% Mirin 1.2% Vini liquori dolci 0.1% Brandy,Cognac 0.1% Birra 31.0% Altri fermentati 8.3% Happoshu 8.7% Shochu 10.6% Liquori 24.5% Birra Liquori Shochu Happoshu Altri fermentati Sake Vini di frutta Distillati Whisky Mirin Composti di sake Vini liquori dolci Brandy,Cognac 7

8 Composizione del consumo degli alcolici in Giappone (nel 2013) I giapponesi sono grandi bevitori di BIRRA, che rappresenta il 31% della quantità di tutti gli alcolici consumati. Negli ultimi anni si è registrato uno spostamento progressivo dei gusti dei consumatori verso i cocktail gassati in lattina a base di Shochu e succo di frutta che costano meno della birra. I cocktail gassati rappresentano il 24,5% sul totale del consumo di alcolici in Giappone. I vini di frutta rappresentano meno del 4% sul totale. 8

9 Sondaggio sui vini tra i consumatori Tipo di vino bevuto più spesso Qual è il tipo di vino che si beve più spesso? (risposte multiple) 9

10 Sondaggio sui vini tra i consumatori Il tipo di vino bevuto più spesso e ILvino rosso 10

11 Il mercato alimentare giapponese e le sue caratteristiche 11

12 Il mercato alimentare giapponese e le sue caratteristiche Di recente, spicca l aumento dei reparti alimentari che abbinano insieme la vendita di vino, prosciutto, formaggio e pizza surgelata 12

13 Trend alimentari recenti di interesse Andamento del volume delle importazioni di vino (kl) Vino fermo Vino spumante Rispetto all'anno precedente (totale vino) 350, % 140.0% 300, % 100.4% 101.6% 104.5% 106.1% 107.5% 100.3% 101.5% 120.0% 250, % 200,000 29,317 30,975 33, % 150,000 19,794 20,697 23,042 20,526 23,794 24, % 100, , , , % 50, , , , , , % % 13

14 Trend alimentari recenti di interesse In Giappone il volume delle importazioni di vino sta aumentando Dopo il 2013 lo Yen si è indebolito, quindi gli importatori di vino hanno aumentato i prezzi. Anche il prezzo praticato dai paesi produttori è salito e i vini d importazione di molte marche sono aumentati di prezzo. Come conseguenza il volume delle importazioni non ha mostrato una grande crescita. 14

15 Principali Paesi fornitori di vino; volume e valore delle importazioni in Giappone (2014) Valore Unità: Chilolitri Unità: cento milioni di yen ITALIA Volume: ,7 Valore: 233,5 Francia Italia Volume: ,7 Valore: 898,7 Volume Cile Spagna Volume: ,1 Valore: 203,2 Stati Uniti d'america Australia Argentina Altri 15

16 Principali Paesi fornitori di vino; volume e valore delle importazioni in Giappone (2014) La Francia e il primo paese sia per valore che volume di vino in Giappone. L Italia e il secondo paese per valore delle importazione di vino in Giappone, ma per quanto riguarda il volume e scesa al terzo posto, a causa della forte crescita del Cile. Unità: Chilolitri Unità: cento milioni di yen Volume Valore Francia ,7 898,7 Italia ,7 233,5 Cile ,1 203,2 Spagna ,1 124,5 Stati Uniti d'america ,2 123,4 Australia 9.932,7 44,6 Argentina 9.178,4 31,3 Altri ,0 77,3 Totale , ,4 16

17 Andamento quinquennale delle importazioni (valore) di vini fermi per paesi fornitori 60,0% Francia Italia Cile 50,0% 40,0% 51,8% 50,0% 47,7% 45,5% 43,5% 30,0% 20,0% 16,1% 15,8% 16,3% 16,5% 15,8% 10,0% 8,8% 9,8% 11,0% 12,8% 16,2% 0,0%

18 Andamento quinquennale delle importazioni (valore) di vini fermi per paesi fornitori Riguardo al fenomeno dei vini cileni della fascia bassa, è doveroso sottolineare che la concorrenza di prezzo viene giocata da una posizione di vantaggio, poiché nel 2007 il Giappone ha firmato un accordo con il Cile per la progressiva eliminazione dei dazi doganali. Infatti, per un vino con un prezzo CIF di 145yen/l importato dal Cile il dazio doganale è pari a 15,08 yen, mentre per quelli degli altri paesi è di 67 yen. Di conseguenza, il volume delle importazioni di vino cileno è aumentato. Inoltre, il Giappone ha firmato 15 EPA con vari Paesi, tra cui l Australia. Il Giappone e i Paesi partner hanno eliminato (ridotto, per alcuni articoli) le reciproche imposte doganali. Per questo i prodotti importati da questi paesi hanno prezzi con un potere concorrenziale pari all'ammontare dell'imposta doganale eliminata (ridotta). Infatti, per l Australia, nel caso del vino in bottiglia e prevista l eliminazione dell'imposta doganale fra 7 anni, con riduzione progressiva. Inoltre, quando entrera in vigore il TPP (tra i paesi firmatari ci sono anche gli Stati Uniti, la Nuova Zelanda ecc.), i loro vini sicuramente faranno una crescente concorrenza ai vini italiani. 18

19 Principali Paesi fornitori di vino frizzante; volume e valore delle importazioni in Giappone Valore Unità: Chilolitri Unità: cento milioni di yen ITALIA Volume: 7.073,8 Valore: 43,5 Francia Spagna Volume: ,3 Valore: 375,0 Volume: 8.405,6 Valore: 44,2 Italia Volume Cile Australia Altri 19

20 Principali Paesi fornitori di vino frizzante; volume e valore delle importazioni in Giappone La Francia e il primo paese sia per valore che volume delle importazione di vino frizzante in Giappone. L Italia e il terzo paese per valore delle importazione di vino frizzante in Giappone, dopo la Spagna. Unità: Chilolitri Unità: cento milioni di yen Volume Valore Francia ,3 375,0 Spagna 8.405,6 44,2 Italia 7.073,8 43,5 Cile 1.852,1 9,1 Australia 1.335,9 8,2 Altri 2.597,2 15,4 Totale ,0 495,3 20

21 Andamento quinquennale delle importazioni (valore) di vini frizzanti per paesi fornitori 90.0% 80.0% 70.0% 60.0% 50.0% 40.0% 30.0% Francia Spagna Italia 75.4% 76.0% 73.9% 75.7% 77.3% 20.0% 10.0% 0.0% 9.1% 9.1% 9.6% 8.9% 8.4% 8.5% 8.6% 9.1% 8.8% 8.8%

22 Vini fermi importati: quantita vendute per fasce di prezzo (nel 2014) <500 YEN 5% > YEN 0% YEN 1% YEN 3% YEN 9% YEN 39% YEN 14% YEN 29% > YEN YEN YEN YEN YEN YEN YEN <500 YEN 22

23 Quantitativi di VINI venduti per fasce di prezzo in yen (nel 2014) Passiamo ora alle quantita. I vini in bottiglia di importazione a prezzi compresi fra 500 e yen rappresentano il 39% del volume importato. In questa fascia, la concorrenza è aspramente giocata da numerose etichette affermate, che nel 2014 hanno visto aumentare la quantità venduta. Sono presenti molti vini provenienti da Cile, Spagna, Stati Uniti (California) e Australia che sono commercializzati principalmente nei supermercati su scala nazionale e hanno tutti il tappo a vite, che rende più facile l approccio per i consumatori comuni. La categoria di vini che costano poco più di yen, in passato era quella che comprendeva il maggior volume di vini importati, che tuttavia si sono negli anni spostati verso la fascia al di sotto dei 1000 yen. Nel 2014, essa ha inciso per il 29%, restando ugualmente incentrata su vini stranieri. Non ci sono marche con un immagine particolarmente forte come avviene per la fascia di prezzo inferiore, ma sono presenti i vini che hanno vinto premi e medaglie in varie competizioni internazionali. Nel 2014, la fascia di prezzo fra i e i yen ha rappresentato il 14% del totale. La crescita ha beneficiato di vari fattori, quali l adozione di bottiglie PET, la concorrenza di prezzo da parte di supermercati e discount store, e l ampliamento delle superfici di vendita dedicate. Ricordiamo che il prezzo di vendita corrisponde al prezzo cantina moltiplicato da 3,5 a 5 volte circa. 23

24 Quantitativi di VINI venduti per fasce di prezzo in yen (nel 2014) % % % > % <500 3% ITALIANI % % FRANCESI % CILENI % % % > % <500 7% % % % % % % > % <500 13% % % % 24

25 Quantitativi di VINI venduti per fasce di prezzo in yen (nel 2014) Quantitativi di VINI venduti per fasce di prezzo in yen per i 3 paesi principali. Riguardo ai vini italiani, la fascia di prezzo piu venduta e quella compresa tra e yen (8,00 e 12,00 euro), pari al 35% sul totale del volume importato dall Italia. Poi viene la fascia di prezzo compresa tra 500 e 999 yen (4,00 e 8,00 euro), che rappresenta il 32%. Per quanto riguarda i vini francesi, la fascia di prezzo piu venduta e quella compresa tra e yen, come per i vini italiani. Per i vini cileni la fascia di prezzo piu venduta e quella compresa tra 500 e 999 yen, pari al 58% del totale del volume importato dal Cile. 25

26 FRANCESI Quantitativi venduti per tipologia di rivenditori (nel 2014) Discount store 7% Conven. store 9% Altri* 8% Supermercat i 27% Grandi magazzini 3% Discount store 10% Conven. store 5% Supermercati 20% Grandi magazzini 6% Quota Grossisti x la ristorazione 37% Bottiglierie al dettaglio 10% Altri* 7% Bottiglierie al dettaglio 8% Conven. store 18% Discount store 12% Quota Grossisti per la ristorazione 51% Altri* 7% ITALIANI Quota Grossisti per la ristorazione 20% Supermercati 36% Bottiglierie al dettaglio 8% CILENI Grandi magazzini 0% 26

27 quantitativi venduti per tipologia di rivenditori (nel 2014) Per i vini italiani e francesi, i primi rivenditori sono i grossisti per la ristorazione. Per i vini cileni, il primo rivenditore sono i supermercati. 27

28 Tariffa doganale per i vini Codice HS Designazione Aliquota dazio (WTO) Vini spumanti 182 yen/litro Vini arricchiti (sherry, porto ecc.) in contenitori fino a 2 litri Altri vini fermi in contenitori fino a 2 litri Altri vini fermi in contenitori da 2 a 150 litri Altri vini fermi in contenitori da 150 litri e più Vermouth e altri vini aromatizzati in contenitori fino a 2 litri 112 yen/litro La tariffa più bassa fra il 15% del valore totale o 125 yen/litro. In ogni caso, la tariffa minima non può essere inferiore a 67 yen/litro La tariffa più bassa fra il 15% del valore totale o 125 yen/litro. In ogni caso, la tariffa minima non può essere inferiore a 67 yen/litro 45 yen/litro 69,3 yen/litro 28

29 Tariffa doganale per i vini BARRIERE TARIFFARIE E NON TARIFFARIE I dazi doganali per i vini sono stabiliti secondo la tipologia (spumanti, aromatizzati, altri) e il volume del contenitore. Per lo sdoganamento è richiesta la presentazione di un modulo compilato cui va allegato un certificato d analisi e la descrizione del processo produttivo Tariffa doganale e altre imposte Non ci sono contingenti e non è richiesta la licenza d importazione. Il codice di classificazione doganale HS è armonizzato a livello internazionale per le sole prime sei cifre (le altre sono peculiari del Giappone). 29

30 Andamendo del volume delle importazioni di olio d oliva 80.0 Volume delle importazioni di olio d'oliva Rispetto all'anno precedente 140.0% (1,000t) 127.8% % 111.8% 119.9% 110.1% 107.4% 120.0% % 95.0% 91.4% 100.0% % % % % % 30

31 Andamendo del volume delle importazioni di olio d oliva Il volume delle importazioni di olio d oliva sta crescendo, e nel 2014 è arrivato a tonnellate, con un aumento del 7,4 % rispetto all anno precedente. I giapponesi apprezzano gli effetti salutari dell olio d oliva, e stanno aumentando le occasioni di utilizzo sia per cibi crudi che per la preparazione di piatti in cucina. 31

32 Offerta d oli vegetali (nel 2014) Palma 24% Oliva 2% Colza 43% Riso 4% Granturco 3% Altri 0% Cocco 2% Palmisti 3% Girasole Cartamo 0% Cotone 0% Sesamo 2% Soia 16% 32

33 Offerta d oli vegetali (nel 2014) Nel 2014 l offerta di oli vegetali è stata di 2,5 milioni di tonnellate, dei quali 1,5 milioni sono stati prodotti internamente, mentre 1 milione e stato importato. Gli oli più consumati sono quello di colza e quello di soia che assieme rappresentano il 59% dell offerta complessiva. Tuttavia, l'olio di oliva rappresenta solo il 2% del totale dell olio utilizzato. 33

34 I principali Paesi fornitori di olio d oliva, il volume e il valore delle importazioni in Giappone Valore ITALIA Volume: ,1 Valore: 150,6 Volume Italia Spagna Volume: ,9 Valore: 115,0 Altri 34

35 I principali Paesi fornitori di olio d oliva, il volume e il valore delle importazioni in Giappone L Italia e il primo paese per valore delle importazione di olio di oliva in Giappone. Per quanto riguarda il volume e al secondo posto, dopo la Spagna. Unità: tonnellate Volume Unità: cento milioni di yen Valore Italia ,1 150,6 Spagna ,9 115,8 Altri 4.610,4 25,2 Totale ,5 291,6 35

36 Domanda alimentare di oli vegetali per destinazione finale (nel 2014) Famiglie Ristorazione e catering Industria alimentare 58% 17% 25% 36

37 Domanda alimentare di oli vegetali per destinazione finale (nel 2014) L uso degli oli vegetali si può classificare secondo le tre categorie principali seguenti: Uso domestico (in contenitori da meno di 8kg); Ristorazione e catering (in contenitori da 8kg a 16,5kg); Industria della maionese, margarina ecc. (in contenitori da più di 16,5kg). 37

38 Dazi doganali dell olio d oliva Codice HS Aliquota dazio Designazione 1509 Olio d'oliva e sue frazioni, anche raffinati, ma non modificati chimicamente Nulla Vergine Nulla Altri (olio d oliva (pure olive oil), raffinato e miscele) Nulla Altri oli e loro frazioni, ottenuti esclusivamente dalle olive, anche raffinati, ma non modificati chimicamente, e miscele di tali oli o frazioni con gli oli o le frazioni della voce

39 Dazi doganali dell olio d oliva L olio di oliva è esente da dazi doganali, non è sottoposto a contingenti all importazione e non è richiesta la licenza d importazione se importato come genere alimentare. 39

40 Crescita dell'interesse per la sicurezza alimentare 1. X X X 40

41 Crescita dell'interesse per la sicurezza alimentare 1. Passiamo adesso alla sicurezza alimentare. Il Giappone ha standard qualitativi molto severi. Per esempio, nei grandi magazzini spesso sono presenti reparti preposti al controllo di qualità. Anche nel caso di prodotti di importazione attraenti, se questi non sono in grado di passare sia il controllo dei prodotti sia il controllo della documentazione, non possono essere messi in vendita. Nel volume complessivo delle importazioni, il 20-30% non può essere venduto per vari motivi: la confezione si è danneggiata; il contenuto è fuoriuscito; confezioni uguali contengono quantitativi diversi di prodotto; si sono verificati danni durante la spedizione ecc.. 41

42 Crescita dell'interesse per la sicurezza alimentare 2. 42

43 Crescita dell'interesse per la sicurezza alimentare 2. In passato si sono verificati alcuni incidenti che hanno generato preoccupazione sulla sicurezza alimentare, tra i quali: contraffazione sulla data di scadenza, contraffazione sulla provenienza, residui di pesticidi e intossicazioni alimentari. Le associazioni specializzate in sicurezza alimentare, diffondono informazioni sui rischi per la salute. Vengono esaminati alimenti comuni, pesticidi, additivi, prodotti macrobiotici, OGM, farmaci veterinari e sostanze chimiche. Viene quindi stilata una recensione sui rischi degli alimenti e sui danni potenziali in caso di incidenti. I consumatori si sono dimostrati sempre più sensibili per quanto riguarda gli aspetti relativi alla sicurezza alimentare, quindi nel 2003 il governo ha fondato il «Comitato per la sicurezza alimentare». Il Giappone importa molte categorie di alimenti da diversi paesi. Il Ministero della Salute e del Lavoro esegue controlli ed esami degli alimenti d importazione nelle stazioni di quarantena (ne esistono 32 in diverse località del Giappone). I prodotti vengono esaminati in base alla legge per l igiene alimentare, allo scopo di garantire la sicurezza degli alimenti d importazione. Gli alimenti che in seguito all esame non soddisfano i requisiti di questa legge vengono gettati via oppure respinti verso il paese d origine. 43

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