Ing. Giorgio Fiocchi «PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA, DOCUMENTO IN CRISI DALLA NASCITA: NON E' ANCORA DIVENTANTO UNO STRUMENTO».

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1 «PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA, DOCUMENTO IN CRISI DALLA NASCITA: NON E' ANCORA DIVENTANTO UNO STRUMENTO». PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA, DOCUMENTO IN CRISI DALLA NASCITA: NON E' ANCORA DIVENTANTO UNO STRUMENTO. Traccia dell intervento L evoluzione normativa I casi in cui è necessario redigere il POS Contenuti minimi del POS Gestione del POS in cantiere Criticità attuazione del POS Le colpe dei CSE Le regole per redigere il POS Le azioni per rendere POS strumento utile ed efficace Casi particolari (PSC, DUVRI, POS) Quadro sanzionatorio Risposte ai quesiti RES Edili Reggio Emilia 1

2 «PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA, DOCUMENTO IN CRISI DALLA NASCITA: NON E' ANCORA DIVENTANTO UNO STRUMENTO». Evoluzione normativa PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA, DOCUMENTO IN CRISI DALLA NASCITA: NON E' ANCORA DIVENTANTO UNO STRUMENTO. Il D.Lgs. 494/96 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 223 del 23 settembre Supplemento Ordinario n. 15) non prevedeva il POS Il POS viene introdotto per la prima volta con il D. Lgs. Decreto Legislativo 19 novembre 1999, n. 528 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 13 del 18 gennaio 2000) "Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 14 agosto 1996, n. 494, recante attuazione della direttiva 92/57/CEE in materia di prescrizioni minime di sicurezza e di salute da osservare nei cantieri temporanei o mobili (trascurando il settore dei lavori pubblici L. 55/90 -Piano delle misure per la sicurezza fisica dei lavoratori - e L. 109/94) D. Lgs. 528/99 Art. 2 comma f-ter) piano operativo di sicurezza: il documento che il datore di lavoro dell'impresa esecutrice redige, in riferimento al singolo cantiere interessato, ai sensi dell'articolo 4 del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626 e successive modifiche." RES Edili Reggio Emilia 2

3 D. Lgs. 528/99 Art All'articolo 9 del decreto legislativo n. 494 del 1996 sono apportate le seguenti modifiche: "1. I datori di lavoro delle imprese esecutrici, anche nel caso in cui nel cantiere operi una unica impresa, anche familiare o con meno di dieci addetti:"; redigono il piano operativo di sicurezza di cui all'articolo 2, comma 1, lettera f-ter); "; "2. L'accettazione da parte di ciascun datore di lavoro delle imprese esecutrici del piano di sicurezza e di coordinamento di cui all'articolo 12 e la redazione del piano operativo di sicurezza costituiscono, limitatamente al singolo cantiere interessato, adempimento alle disposizioni di cui all'articolo 4, commi 1, 2 e 7, e all'articolo 7, comma 1, lettera b), del decreto legislativo n. 626 del 1994.". D. Lgs. 528/99 Non sono ancora esplicati i contenuti del POS D.P.R. 222 del 03/07/03 Gazzetta Ufficiale N. 193 del 21 Agosto Regolamento sui contenuti minimi dei piani di sicurezza nei cantieri temporanei o mobili, in attuazione dell'articolo 31, comma 1, della legge 11 febbraio 1994, n D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i. Art. 89 comma 1, lett. h - piano operativo di sicurezza: il documento che il datore di lavoro dell impresa esecutrice redige, in riferimento al singolo cantiere interessato, ai sensi dell articolo 17 comma 1, lettera a), i cui contenuti sono riportati nell ALLEGATO XV; I contenuti del POS sono esplicitati nell ALLEGATO XV; RES Edili Reggio Emilia 3

4 Art. 89 comma 1, lett. i - impresa affidataria: impresa titolare del contratto di appalto con il committente che, nell esecuzione dell opera appaltata, può avvalersi di imprese subappaltatrici o di lavoratori autonomi.. Art. 89 comma 1, lettera - i-bis) impresa esecutrice: impresa che esegue un opera o parte di essa impegnando proprie risorse umane e materiali. Art. 89 comma 1, lett d Lavoratore autonomo: persona fisica la cui attività professionale contribuisce alla realizzazione dell opera senza vincolo di subordinazione «PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA, DOCUMENTO IN CRISI DALLA NASCITA: NON E' ANCORA DIVENTANTO UNO STRUMENTO». Criticità e soluzioni 25/01/2016 RES Edili Reggio Emilia 4

5 POS: cos è? E la «Valutazione dei Rischi» che il datore di lavoro dell impresa esecutrice redige, in riferimento al singolo cantiere interessato, ai sensi dell art. 17, comma 1, lett. a) del D. Lgs., 81/2008 e s.m.i. e i cui contenuti sono riportati nell allegato XV del decreto stesso. Art. 89 c.1 lettera h D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. DOCUMENTO DI VALUTAZIONE RISCHI IMPRESA E una valutazione dei rischi che considera tutte le attività che l impresa può effettuare (nei cantieri edili ma anche no) PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA È una valutazione dei rischi che considera specificamente le attività di cantiere, anche secondo il PSC Il POS deve essere complementare di dettaglio al Piano di Sicurezza e Coordinamento (quando quest ultimo è presente). Art. 92 c1 lettera b D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. POS: quando redigerlo? Nei cantiere temporanei o mobili quali definiti all articolo 89, comma 1, lettera a), quindi in qualunque luogo in cui si effettuano lavori edili o di ingegneria civile, riportati nell allegato X. Applicazione del Titolo IV capo I del D.Lgs. 81/2008. Il Titolo IV non si applica ai lavori relativi a impianti elettrici, reti informatiche, gas, acqua, condizionamento e riscaldamento che non comportino lavori edili o di ingegneria civile di cui all ALLEGATO X RES Edili Reggio Emilia 5

6 POS: chi deve redigerlo? Le imprese affidatarie (anche se non eseguono lavorazioni) cfr. Interpello 13/2014 del 11/07/2014 Le imprese esecutrici (anche nel caso in cui nel cantiere operi una unica impresa), comprese le imprese con meno di 10 addetti e le imprese familiari Art. 96 D.lgs. 81/2008 e s.m.i. Quindi il POS è obbligatorio anche nei cantieri per i quali non è necessaria la nomina del coordinatore per la progettazione e l esecuzione dei lavori, cioè quelli in cui opera un unica impresa. Art. 96 c.1 lett. g D.Lgs. 81/2008 POS: quando non è necessario redigerlo? Il POS non deve essere redatto per le mere forniture di materiali o attrezzature. In tali casi trovano comunque applicazione le disposizioni di cui all articolo 26. Art. 96 c.1bis D.Lgs. 81/2008 Il POS non è richiesto per i lavoratori autonomi. Art. 21 D.lgs. 81/2008 e s.m.i. Il POS non è richiesto per tutte le imprese che non sono definibili «esecutrici» (impresa che esegue un opera o parte di essa impegnando proprie risorse umane e materiali). Art. 89 c. 1 lettera i-bis D.lgs. 81/2008 e s.m.i. RES Edili Reggio Emilia 6

7 POS: quando non è necessario redigerlo? Alcune situazioni particolari: L impresa che effettua la pulizia delle baracche in cantiere deve redigere il POS? NO. In quanto non impresa esecutrice perché non esegue l opera o parte di essa L impresa che effettua i rilievi topografici del cantiere deve redigere il POS? NO. In quanto non impresa esecutrice perché non esegue l opera o parte di essa L impresa che effettua dei collaudi strutturali, con impiego di risorse umane e materiali deve redigere il POS????. Raggi gamma per la verifica delle saldature??? Prove di carico con vasche o serbatoi POS: contenuti Per la redazione del POS, i riferimenti sono: Il Documento di Valutazione dei Rischi (art. 17 c.1 lett. a). Allegato XV contenuti minimi dei piani di sicurezza nei cantieri temporanei o mobili Il Piano di Sicurezza e di Coordinamento (ove presente) Modello di POS SEMPLIFICATO previsto dal Decreto Interministeriale del 09/09/2014 RES Edili Reggio Emilia 7

8 POS: contenuti minimi dell allegato XV ALLEGATO XV par Il POS è redatto a cura di ciascun datore di lavoro delle imprese esecutrici, ai sensi dell art. 17 del D.Lgs. 81/2008, in riferimento al singolo cantiere interessato; esso contiene almeno i seguenti elementi: a) i dati identificativi dell impresa esecutrice, che comprendono: 1. il nominativo del datore di lavoro, gli indirizzi ed i riferimenti telefonici della sede legale e degli uffici di cantiere; 2. la specifica attività e le singole lavorazioni svolte in cantiere dall impresa esecutrice e dai lavoratori autonomi subaffidatari; POS: contenuti minimi dell allegato XV 3. i nominativi degli addetti al pronto soccorso, antincendio ed evacuazione dei lavoratori e, comunque, alla gestione delle emergenze in cantiere, del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, aziendale o territoriale, ove eletto o designato; 4. il nominativo del medico competente ove previsto; 5. il nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione; 6. i nominativi del direttore tecnico di cantiere e del capocantiere; 7. il numero e le relative qualifiche dei lavoratori dipendenti dell impresa esecutrice e dei lavoratori autonomi operanti in cantiere per conto della stessa impresa; RES Edili Reggio Emilia 8

9 POS: contenuti minimi nell allegato XV b) le specifiche mansioni, inerenti la sicurezza, svolte in cantiere da ogni figura nominata allo scopo dall impresa esecutrice; c) la descrizione dell attività di cantiere, delle modalità organizzative e dei turni di lavoro; d) l elenco dei ponteggi, dei ponti su ruote a torre e di altre opere provvisionali di notevole importanza, delle macchine e degli impianti utilizzati nel cantiere; e) l elenco delle sostanze e preparati pericolosi utilizzati nel cantiere con le relative schede di sicurezza; f) l esito del rapporto di valutazione del rumore POS: contenuti minimi dell allegato XV g) l individuazione delle misure preventive e protettive, integrative rispetto a quelle contenute nel PSC quando previsto, adottate in relazione ai rischi connessi alle proprie lavorazioni in cantiere; h) le procedure complementari e di dettaglio, richieste dal PSC quando previsto; i) l elenco dei dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati in cantiere; l) la documentazione in merito all informazione ed alla formazione fornite ai lavoratori occupati in cantiere I contenuti possono essere ulteriori, rispetto all allegato XV, in funzione delle richieste del CSE. Consiglio utilizzo di liste di controllo. RES Edili Reggio Emilia 9

10 POS: alcune considerazioni Se un impresa esecutrice presenta un POS privo degli attestati di formazione dei lavoratori (accordi stato regioni), il POS può essere considerato idoneo? NO. In quanto non rispetta i contenuti minimi previsti dall allegato XV. Se il POS non è idoneo l impresa esecutrice può lavorare in cantiere? NO. In quanto il POS è strumento fondamentale per l esecuzione dei lavori in sicurezza nel cantiere. Il POS dell impresa affidataria, che non esegue direttamente lavorazioni in cantiere (non è quindi impresa esecutrice) deve riportare la valutazione dei rischi di tutte le lavorazioni che saranno svolte per la realizzazione dell opera? NO. Il POS dell impresa affidataria deve riportare, rispettando comunque i contenuti dell allegato XV, le attività che essa esegue. POS: Gestione Prima dell'inizio dei lavori l impresa esecutrice Deve mettere il POS a disposizione del RLS o del RLST almeno 10 giorni prima dell inizio dei lavori Art. 100 c. 4 D.Lgs. 81/2008 Deve trasmettere il POS all impresa affidataria, la quale previa verifica della congruenza rispetto al proprio, lo trasmette al Coordinatore per l esecuzione. Art. 101 c. 3 D.Lgs. 81/2008 I lavori hanno inizio dopo l esito positivo delle verifiche da parte del CSE, che sono effettuate tempestivamente e non oltre 15 gg dall avvenuta ricezione. Art. 101 c. 3 D.Lgs. 81/2008 RES Edili Reggio Emilia 10

11 POS: Gestione Chi firma il POS? Il datore di lavoro. Sempre. Il POS non firmato da datore di lavoro non può essere accettato. Il RSPP. Non necessariamente. Spesso il RSPP coincide con il datore di lavoro. Si se partecipa alla redazione del POS. Il medico competente. Non necessariamente. Auspicabile in quanto documento valutazione dei rischi applicato al cantiere. IL RLS. Non necessariamente È richiesta la messa a disposizione del documento e tale adempimento può essere effettuato ad es. con PEC. Credo però sia necessaria firma per rispetto accordi tra parti sociali. POS: Gestione Prima dell'inizio dei lavori l impresa esecutrice deve adeguare il POS alle eventuali prescrizioni del CSE. Art. 92 c. 1 lett. b) D.Lgs. 81/2008 Durante l esecuzione del cantiere il POS Deve essere attuato dall impresa esecutrice assieme al PSC. Art. 100 c. 3 D.Lgs. 81/2008 Deve essere adeguato ogni volta che ciò risulti necessario. Art. 92 c1 lett. b) D.Lgs. 81/2008 Deve essere sempre a disposizione per la consultazione in cantiere. (quindi è bene che sia stampato) RES Edili Reggio Emilia 11

12 POS: situazione attuale Dopo più di 15 anni dall entrata in vigore delle norme che prevedono l obbligo di redazione del POS, il POS stesso non è ancora diventato uno strumento operativo utile per la pianificazione e gestione delle sicurezza in cantiere (forse al pari del PSC). Provvedimenti di legge: D.Lgs. 494/1996 (no POS) D.Lgs. 528/1999 (introduzione obbligo POS) D.P.R. 222/2003 (contenuti minimi POS) D.Lgs. 81/2008 (e s.m.i.) Esistono molteplici criticità che inficiano la concreta utilità del POS ai fini della pianificazione, prevenzione e protezione dai rischi POS: Criticità il punto di vista delle imprese esecutrici Le imprese esecutrici considerano il POS come pratica burocratica da disbrigare per poter iniziare i lavori senza scocciature. Ah, serve il POS? Mah, me lo ha chiesto l ingegnere della sicurezza Ok, mi dica l indirizzo e il titolo e glielo stampo RES Edili Reggio Emilia 12

13 POS: Criticità il punto di vista delle imprese esecutrici Per quasi tutte le imprese il POS è un obbligo burocratico al pari del DURC, non dà valore aggiunto all operatività dell impresa e non vale la pena di dedicare tempo (e denaro) per la contestualizzazione allo specifico cantiere. Nella maggior parte dei casi il POS è quindi un documento standardizzato prodotto mediante software commerciali utilizzati in maniera impropria che portano alla compilazione nei soli campi variabili (indirizzo, figure coinvolte, ecc.), senza addentrarsi ad un analisi dei rischi contestualizzata al cantiere spesso redatto da persone non coinvolte direttamente nei lavori (segretarie, commercialisti, consulenti del lavoro, ecc.) o comunque non da chi ne definisce l effettiva sequenza e le modalità delle lavorazioni. POS: Criticità il punto di vista delle imprese esecutrici Di fatto molte imprese, ancora oggi, non hanno mai realizzato un POS, soprattutto in caso di subappalto. Assolvono all obbligo del POS, sottoscrivendo ed accettando il POS dell impresa affidataria (appaltatrice). Come? Il POS dice? Ah, abbiamo accettato quello dell impresa che ci ha l appalto i lavori, facciamo sempre così. Perché, non va bene? RES Edili Reggio Emilia 13

14 POS: Criticità il punto di vista dell impresa affidataria Di fatto l impresa affidataria non richiede il POS alle imprese subappaltatrici e quando lo fa non rispetta i tempi necessari affinché il POS venga verificato in modo adeguato, integrato ed effettivamente contestualizzato alla realtà del cantiere. Di fatto l impresa affidataria non trasmette il PSC alle imprese esecutrici, demandando tale compito al CSE. Di fatto l impresa affidataria non trasmette al CSE il POS per la verifica finale Di fatto l impresa affidataria non verifica la congruenza del POS delle imprese subappaltatrici rispetto al proprio. In molti casi si limita a sottoscrivere l avvenuta verifica del CSE POS: Criticità la situazione reale Il D.Lgs. 81/2008 e l allegato XV danno indicazioni precise su che cosa sia un POS e quali siano i suoi rapporti con il PSC, ma a tuttora succede: Il POS è un compendio di tutto lo scibile della sicurezza in edilizia, costituito da un numero considerevole di pagine e contenuti. Spesso tale condizione di sovrabbondanza si verifica per giustificare il «costo» di redazione del POS da parte di «consulenti esterni» all impresa cui viene demandato il compito di redigere il documento. Il POS contiene delle schede di lavorazione standardizzate, senza descrizione delle lavorazioni, indicazione puntuali degli apprestamenti, attrezzature, ecc. con analisi dei rischi generica e altrettanto generiche misure di prevenzione e protezione. Insomma un POS che può andare bene per qualunque cantiere. RES Edili Reggio Emilia 14

15 POS: Criticità la situazione reale Nel POS sono spesso assenti l indicazione delle scelte organizzative del cantiere e anche l analisi delle fasi lavorative svolte effettivamente. Nel POS sono spesso assenti gli attestati di formazione e addestramento dei lavoratori (contenuto obbligatorio). Il POS non tiene in considerazione le indicazioni riportate nel PSC, per cui non risulta complementare e di dettaglio del PSC, ma spesso ne ricalca pedissequamente i contenuti (copia e incolla di intere parti del PSC). C è da sottolineare che in molti casi anche il PSC è assolutamente carente e generico rispetto alla realtà del cantiere e non costituisce pertanto un valido punto di partenza per la redazione del POS. Le difficoltà del CSE alle prese col POS Nella maggior parte dei casi, riguardo al POS, il rapporto tra CSE e l impresa (affidataria ed esecutrice) è conflittuale, in quanto giocato, solo sul profilo burocratico, e non sul valore sostanziale dell apporto in sicurezza che può dare questo documento. Spesso questo accade proprio perché nella maggior parte dei casi anche il PSC è un documento inteso come puramente formale, presente solo perché previsto per legge e quindi decontestualizzato dal cantiere. Fino a che non si uscirà da questo retaggio mentale il POS non potrà diventare lo strumento operativo, utile per la salvaguardia della salute e della sicurezza degli operatori del cantiere. RES Edili Reggio Emilia 15

16 Le colpe del CSE alle prese col POS Che cosa succede in cantiere: Pochi CSE pretendono il POS conforme all allegato XV e spesso fanno deroghe sui contenuti del POS. Alcuni CSE vivono la redazione del PSC e la verifica del POS come un mero obbligo burocratico (il POS c è, allora ci metto un timbro di approvazione e mi accontento di quanto mi danno). Alcuni CSE pretendono all inizio, ma di fronte alle difficoltà di relazione con le imprese (compresa l affidataria), soccombono, sperando bene. Il POS, almeno nella parte delle scelte organizzative da operare, deve essere realizzato prima che le fasi di predisposizione e organizzazione del cantiere siano attuate (dopo è troppo tardi, non si ha più possibilità di incidere sulle scelte di sicurezza). Le difficoltà del CSE alle prese col POS Non tutti i CSE pretendono l adempimento degli obblighi a carico dell impresa affidataria in termini di trasmissione e prima verifica del POS. Alcuni Committenti e Responsabili dei Lavori non sono solidali con il CSE che pretende il POS adeguato e la «documentazione in regola». Alcuni CSE effettuano anche il ruolo di direzione lavori, facendo passare in subordine la parte relativa alla «sicurezza». Il POS rimane in un cassetto, sino a quando non verrà richiesto da eventuali verifiche ispettive della AUSL RES Edili Reggio Emilia 16

17 Le difficoltà del CSE alle prese col POS Se il CSE richiede adeguamenti del POS o sospende i lavori perché le imprese procedono con POS inadeguato non aggiornato alle esigenze di cantiere, si sentono le solite frasi: «Così non si può lavorare, tutte queste leggi ci mandano in rovina, se lo sapevo facevo un prezzo più alto, è la prima volta che sento delle cose del genere, adesso me ne vado, Ecc. ecc.» «in tutti gli altri cantieri ho sempre lavorato con questo POS», adesso al Lei non va bene, mettetevi d'accordo tra CSE,. CSE vigile? No, grazie Cosa occorre : POS contestualizzati, aggiornati ed efficaci Il POS è fondamentale per la tutela dei lavoratori se è: uno strumento di pianificazione, organizzazione e di gestione del cantiere E quindi: è realizzato direttamente dall impresa esecutrice stessa, (anche con la collaborazione di consulenti esperti); è complementare di dettaglio del PSC (l impresa legge il PSC); è realizzato con contenuti semplici, facilmente comprensibili dalle varie figure coinvolte, compresi i lavoratori. È sempre disponibile in cantiere per la consultazione È condiviso e applicato dalle varie figure con compiti di comando e controllo in cantiere. RES Edili Reggio Emilia 17

18 Un esempio concreto per comprendere l utilità del POS Contenuti Nell esempio, reale, si illustra come il POS realizzato senza contestualizzazione, solamente per adempiere all obbligo normativo, crei problematiche all impresa e induca ad operare con gravi situazioni di rischio. Si evidenzia quindi come, se il POS fosse stato redatto con un impegno lievemente maggiore, i lavori sarebbero stati condotti con maggiore snellezza e con un livello di sicurezza significativamente superiore. Obiettivi Comprendere l utilità e l efficacia di un POS contestualizzato, anche per piccoli lavori. Un esempio per comprendere l utilità del POS: La fase di lavoro da eseguire Realizzazione della impermeabilizzazione di una copertura di un capannone altezza veletta 1 m Altezza 12 m RES Edili Reggio Emilia 18

19 Un esempio per comprendere l utilità del POS: La realtà del cantiere. Cosa succede solitamente la mattina in cui iniziano i lavori? L impresa si presenta con un camioncino con sopra la solita scala a innesto o a sfilo. Accade che: La scala è corta La scala non viene vincolata in sommità La scala non viene dotata di rompitratta Elevatissimo pericolo per gli operatori durante la salita e la discesa Un esempio per comprendere l utilità del POS: Il POS consegnato Cosa c è scritto nel POS in merito al problema dell accesso? Fase di lavoro: Impermeabilizzazione di copertura [ ] L accesso alla copertura avverrà utilizzando idonee attrezzature atte allo scopo e conformi alla normativa vigente: Nel caso di utilizzo di scale queste sporgeranno di 1 metro oltre il piano di sbarco, saranno vincolate in sommità. Nel caso di utilizzo di scale di legno, queste saranno di ottimo materiale, i pioli saranno incastrati nei montanti e per scale di lunghezza superiore a 4 metri saranno posti dei tiranti metallici sui lati e al centro. Nel caso in cui la scala debba essere sviluppata per una lunghezza superiore a 8 metri sarà posizionato un rompitratta in mezzeria. Le scale dovranno essere dotate di appoggi antisdrucciolevoli Nel caso di utilizzo di altre opere provvisionali queste dovranno RES Edili Reggio Emilia 19

20 Un esempio per comprendere l utilità del POS: Adeguatezza del POS Nel POS è riportato quanto richiesto dalla legge, ma non c è nessun riferimento alla specifica situazione, quindi questo POS non serve a nulla, è solo un adempimento burocratico. L impresa di fronte a un lavoro ben conosciuto, l unico problema che si è posto è quello di acquistare il materiale da mettere in opera. La «solita» scala che l impresa ha a disposizione arriva a 11 m e generalmente arriva sul 90% delle coperture, ma non su questa, in quanto non è la solita copertura. Il lavoro non dovrebbe essere realizzato perché non sicuro Ma visto che l impresa è lì e se nessuno dice niente (CSE), il lavoro viene realizzato lo stesso. Un esempio per comprendere l utilità del POS: Il comportamento del CSE Se è nominato un CSE, questi innanzitutto avrebbe dovuto: - verificare il POS - chiedere adeguamenti dello stesso in quanto non conforme - autorizzare i lavori quando il POS fosse stato presentato in forma corretta, verificando poi l attuazione sul cantiere. Tuttavia può anche accadere che il Coordinatore non venga informato dell avvio del lavoro. In tal caso il CSE, vendendo a conoscenza dei lavori in corso, li può sospendere in quanto è presente un pericolo grave ed imminente. RES Edili Reggio Emilia 20

21 Un esempio per comprendere l utilità del POS: Il CSE, qualora non avvertito dall impresa affidataria (o dal Committente stesso) dell inizio lavori da parte di un impresa esecutrice, in un caso come questo, deve: -Sospendere immediatamente i lavori -Richiedere un aggiornamento del POS poiché inadeguato Un esempio per comprendere l utilità del POS: La reazione dell impresa Cosa pensa l imprenditore dopo la sospensione dei lavori: che la solita scala non va bene e che per questo lavoro dovrebbe comprarne una nuova in alluminio che costa minimo 500 e che forse non gli servirà più; che posizionare un rompitratta centrale non è una operazione semplice a 6 m di altezza; che per evitare rischi durante la salita e la discesa degli operatori dovrà sistemare un sistema di protezione individuale anticaduta in sommità (dispositivo retrattile, fune ecc.) con quello che ne consegue; alla fine, per operare quasi correttamente, questa soluzione gli costa (per la prima volta) circa e poi non è sicura; che forse la scala non è il sistema con il miglior coefficiente qualità/prezzo; RES Edili Reggio Emilia 21

22 Un esempio per comprendere l utilità del POS: La reazione dell impresa in cantiere H = 12 m Rompitratta centrale Legata in sommità Sporgenza di circa 1 m +/- a norma Qualcuno vuole salire? Un esempio per comprendere l utilità del POS: La prassi corretta Il procedimento corretto sarebbe dovuto essere questo: L imprenditore fa un sopralluogo o guarda i disegni e vede subito che non ci sono pericoli di caduta dall alto durante i lavori perché è presente la veletta alta un metro Tuttavia l altezza da superare per salire è di 12 metri, quindi occorre pensare come procedere: se si deve utilizzare una scala questa deve essere lunga: 12,5 m (considerando che è l ipotenusa del triangolo) + 1 m oltre lo sbarco, quindi di 13,5 metri e deve essere dotata di rompitratta centrale. Rimangono problemi per la fase di sbarco sulla copertura e per l accesso alla scala per la discesa; la veletta alta 1 metro non permette infatti una discesa e un accesso agevoli. Occorre mettere allora anche una seconda scala in copertura. RES Edili Reggio Emilia 22

23 Un esempio per comprendere l utilità del POS: Cosa dice il PSC? PSC PSC Accesso alla copertura per i lavori di impermeabilizzazione Per l accesso alla copertura non è accettato l utilizzo di scale a mano, anche se posizionate secondo la normativa vigente, in quanto l altezza è eccessiva. Per l accesso si richiede l utilizzo di una scala contenuta all interno di un castello da ponteggio (vedi foto esemplificativa a lato) L onere del castello è riportato nei costi per la sicurezza. L impresa esecutrice nel proprio POS dovrà indicare: - Il tipo di castello utilizzato e il suo posizionamento - Le modalità di montaggio dello stesso Un esempio per comprendere l utilità del POS: Adeguamento del POS al PSC Ora è chiaro: Per la salita si farà montare un ponteggio idoneo con dentro la scala e così è tutto risolto, la salita e la discesa avverrà con la massima sicurezza. I costi per la sicurezza individuano quale è il valore dell onere (potrebbe essere anche diretto) e non costa di più dell utilizzo corretto della scala. Tutto risolto? No, il CSE vuole un POS corretto in merito a questo problema dell accesso. RES Edili Reggio Emilia 23

24 Un esempio per comprendere l utilità del POS: Adeguamento del POS al PSC POS Revisione 1 Fase di lavoro: Impermeabilizzazione di copertura [ ] L accesso alla copertura avverrà utilizzando un castello realizzato con elementi di ponteggio metallici prefabbricati, contenente la scala. POS Revisione 1 Relativamente a tale ponteggio sarà redatto PiMUS. Per accedere dall arrivo del ponteggio alla copertura, per superare la veletta, si utilizzerà una scala semplice in appoggio, vincolata. Quale è stata la fatica necessaria alla compilazione del POS? NESSUNA! In pochi minuti si è scritto quello che è corretto fare. Ora in cantiere basta aprire il POS e si saprà esattamente come procedere. Il POS come strumento di vere pianificazione e prevenzione aziendale Per poter lavorare in sicurezza, da parte dell impresa occorre uno sforzo non immane, comunque, in tal senso. La sicurezza non è un optional che si può aggiungere in cantiere. Il POS deve divenire l evidenziazione su carta delle scelte prevenzionistiche aziendali e deve essere realizzato durante la pianificazione e organizzazione del lavoro. Le scelte prevenzionistiche non possono essere affidate alla fotocopiatrice, ma sono incombenza dell imprenditore o del tecnico di cantiere (aiutato, se necessario, dal RSPP o da un consulente per la sicurezza). RES Edili Reggio Emilia 24

25 Il POS come strumento di vere pianificazione e prevenzione aziendale I software per la redazione del POS che forniscono tutto schiacciando un tasto non vanno bene. Possono essere un supporto alla redazione del POS. È necessario infine, che chi redige il POS sia una persona esperta (ad esempio RSPP, con supporto de tecnico di cantiere del preposto) a conoscenza approfondita della realtà del cantiere e delle lavorazioni da effettuare, degli apprestamenti e delle attrezzature necessarie e che parteciperà, assieme a tutti i soggetti responsabili all evoluzione futura del cantiere. Chi redige il POS deve aver preso in considerazione il PSC, essersi confrontato con l impresa affidataria ed il CSE. Dieci regole per un POS efficace Contenuti Obiettivi Preparare il POS in anticipo Redazione e sopralluogo da parte di chi conosce il cantiere e le lavorazioni e seguirà lo sviluppo del cantiere Definizione dei ruoli di responsabilità del cantiere Individuazione delle condizioni ambientali Descrizione dell organizzazione del cantiere Quali attrezzature di lavoro e loro gestione Dispositivi di Protezione Individuale effettivi Formazione in evidenza Analisi dei rischi e misure di prevenzione Aggiornamento Conoscere i passaggi chiave per la redazione di Piani Operativi di Sicurezza conformi, completi, utili ed efficaci RES Edili Reggio Emilia 25

26 1 Regola Preparare il POS in anticipo In generale è utile «muoversi» con sufficiente anticipo per predisporre il POS, Perché? Perché è richiesto dalla legge Perché pianificare costa un po all inizio, ma poi paga (dovendo pianificare la sicurezza di fatto pianifico automaticamente o contestualmente forniture, sub-appalti, programma dei lavori, attrezzature necessarie, eventuali noleggi, ecc.) Perché il CSE, se nominato, avrà il tempo necessario per verificare in modo adeguato il POS. Perché, in caso di necessari adeguamenti del POS, non si dovranno posticipare i lavori 2 Regola Redazione e sopralluogo da parte di chi conosce il cantiere e le lavorazioni e seguirà lo sviluppo del cantiere Il Datore di Lavoro affida la redazione del POS a chi effettivamente seguirà il cantiere (pur restando comunque il DdL il responsabile del POS). Quindi il redattore del POS : prende visione del PSC, se previsto (sperando sia fatto bene); effettua un sopralluogo sul cantiere (non è tempo sprecato); valuta le lavorazioni da eseguirsi e lo stato del cantiere (es.: è il solito scavo o c è qualcosa di più?, il cantiere è adeguato oppure sono necessari adeguamenti Meglio fare un sopralluogo, non solo per il preventivo.) RES Edili Reggio Emilia 26

27 3 Regola Definizione dei ruoli di responsabilità del cantiere Precisare due figure sempre previste: chi sarà il Capocantiere (preposto): Prevedere chi, in ogni fase, sarà il preposto del cantiere e chi lo sostituirà in sua assenza; il Direttore Tecnico di Cantiere è il Dirigente prevenzionistico; non è il capocantiere e non deve essere sempre presente. In questa fase è utile verificare la formazione delle diverse figure e l eventuale necessità di aggiornamento (formazione base e specifica per lavoratori + formazione aggiuntiva per preposto, ecc.). 3 Regola Definizione dei ruoli di responsabilità del cantiere Chi sono gli addetti alle emergenze? Indicare gli addetti alle emergenze che effettivamente saranno in cantiere, preoccupandosi di capire se, in ogni fase lavorativa, sarà presente almeno un addetto per l emergenza incendio e per l emergenza sanitaria, del Committente, dell impresa affidataria o di un sub-appaltatore. Specificare anche i turni e gli orari lavorativi del cantiere. Anche se l orario di lavoro è quello «standard», non è superfluo specificarlo, sta a dimostrare che non si lavorerà in orari notturni o in giornate festive. Molti lo dimenticano. RES Edili Reggio Emilia 27

28 3 Regola Definizione dei ruoli di responsabilità del cantiere Chi saranno i subappaltatori? Se possibile individuare sin dall inizio i sub-appaltatori che interverranno e le lavorazioni che ciascun subappaltatore svolgerà. Chiarire ai subappaltatori - anche contrattualmente - che devono redigere il POS (a meno che non siano lavoratori autonomi). 4 Regola Individuazione delle condizioni ambientali Quali sono le condizioni reali del luogo in cui si interverrà? Analizzare per bene le condizioni reali del cantiere e dell ambiente prossimo ad esso, spesso è il cuore del problema. Dovrebbe già adeguatamente parlarne il PSC. Tuttavia occorrono il sopralluogo e le considerazioni dell impresa per non improvvisare aspetti organizzativi in corso d opera. RES Edili Reggio Emilia 28

29 4 Regola Individuazione delle condizioni ambientali Infatti, se l impresa esecutrice può asserire di conoscere per bene i propri rischi, non può allo stesso modo conoscere quali siano i rischi di quel determinato contesto in cui andrà ad operare (cantiere e ambiente esterno) e quali implicazioni comporteranno per le lavorazioni che deve compiere ad es.: Il cantiere deve svilupparsi in vicinanza ad una scuola, all interno di uno stabilimento, in una strada pubblica, in presenza di cavi elettrici aerei, effettuando uno scavo in prossimità delle fondazioni di fabbricati, movimentando materiali in spazi ristretti, ecc., ecc. 5 Regola Descrizione dell organizzazione del cantiere Cantiere organizzato? Precisare già sul POS, chi farà cosa, tra impresa affidataria ed esecutori, in maniera che effettivamente si proceda poi in tal modo La recinzione dello scavo la mette l impresa affidataria o il sub-appaltatore che esegue lo scavo? I servizi igienici sono a disposizione anche dei subappaltatori? Se serve un impianto elettrico, chi lo predispone? L impresa affidataria e lo mette in uso anche agli esecutori, oppure si utilizza quello del committente (ma con quali garanzie?) RES Edili Reggio Emilia 29

30 5 Regola Descrizione dell organizzazione del cantiere Lo scavo necessiterà di armature? Prima di iniziare le proprie lavorazioni richiedere e pretendere l adeguamento del cantiere. 6 Regola Quali apprestamenti, attrezzature e loro gestione Apprestamenti (ponteggio, servizi igienico-assistenziali, ecc.) Sono già presenti in cantiere perché li ha predisposti l impresa affidataria? Sono adeguati rispetto alle proprie lavorazioni? La manutenzione è a carico dell impresa affidataria? Se li mette l impresa esecutrice gli saranno corrisposti gli oneri per la sicurezza? A quanto ammontano? RES Edili Reggio Emilia 30

31 6 Regola Quali apprestamenti, attrezzature e loro gestione Attrezzature, noleggi, concessioni in uso e gestione Meglio se ciascuno utilizza le proprieattrezzature,masec è la necessità di utilizzare attrezzature in modo promiscuo allora occorre formalizzare e per tempo queste promiscuità. E se servono attrezzature a noleggio? A caldo? Serve il POS (sempre che non si tratti di un lavoratore autonomo). A freddo? Chi le utilizzerà è formato e addestrato? Allegare gli attestati al POS. 7 Regola Dispositivi di Protezione Individuale effettivi Quali sono i DPI necessari per le attività di cantiere? Di che tipo devono essere? Sono disponibili tutti i DPI che occorrono? RES Edili Reggio Emilia 31

32 7 Regola Dispositivi di Protezione Individuale effettivi Il POS, in particolare, quando occorre operare in altezza, precisa se sono disponibili i dispositivi anticaduta che occorrono per quella determinata situazione? E stato verificato dove si effettueranno gli ancoraggi? Sono disponibili le necessarie certificazioni? Niente improvvisazione su questi aspetti. 8 Regola Formazione in evidenza Il POS deve dare evidenza (servono attestati) che il personale che sarà coinvolto è informato e formato: - sui rischi di base - sui rischi specifici della propria mansione - sui rischi dello specifico cantiere e, se necessario: Formato ed addestrato all uso di attrezzature particolari Formato ed addestrato a montare ponteggi Formato ed addestrato ad operare su strada (in presenza di traffico) Formato ed addestrato all uso di otoprotettori e DPI di 3 categoria RES Edili Reggio Emilia 32

33 9 Regola Analisi dei rischi e misure di prevenzione Analizzare i rischi delle lavorazioni svolte e determinare le misure di prevenzione. Può darsi che per alcune lavorazioni si tratti di rischi e misure di prevenzione standardizzate, che sono sempre le stesse, e che possiamo analizzare con uno schema che si ripete. Ma ogni cantiere ha le sue peculiarità. Lo scavo non ha sempre la stessa profondità, e le modalità di sollevamento di manufatti o materiali, ad es., possono cambiare per gli spazi ristretti. Se si utilizzano sostanze pericolose, oltre ad averne valutati i rischi, occorre allegare al POS, per pronta consultazione, le schede di sicurezza. Bene quindi rivedere rapidamente se quanto era previsto per un cantiere precedente può ancora funzionare o va meglio contestualizzato. Analisi generiche di attività lavorative non aiutano nessuno, e se il coordinatore è attento le fa contestualizzare. 10 Regola Aggiornamento Aggiornare il POS è uno sforzo che si fatica a fare, ma importante e, comunque, obbligatorio Se il Coordinatore valuta che il POS non sia idoneo, oppure se di fatto cambiano i programmi in corsa, allora occorre sedersi nuovamente al tavolo e pensare a come migliorare la sicurezza del cantiere. Aggiornare il POS non significa ristampare decine di pagine, ma semplicemente redigere anche solo una o alcune pagine che attestino che si è presa in esame la variazione e si è formalizzato come si procederà in termini di misure di prevenzione. RES Edili Reggio Emilia 33

34 Azioni per rendere il POS uno strumento utile ed efficace Il CSE, almeno 15 giorni prima dell inizio del cantiere, effettuerà una riunione di coordinamento preliminare con l impresa affidataria Nella riunione di coordinamento preliminare il CSE verificherà il POS dell impresa affidataria con particolare attenzione agli aspetti: Della gestione del cantiere Dei soggetti responsabili della gestione del cantiere Delle verifiche documentali Della gestione dei subappalti Alla riunione preliminare dovranno partecipare il datore di lavoro, il direttore tecnico, il capo cantiere, il soggetto incaricato dell assolvimento dei compiti dell art. 97, il RLS. Azioni per render e il POS uno strumento utile ed efficace Il CSE, almeno una settimana prima dell inizio dei lavori in cantiere, deve effettuare una riunione di coordinamento con tutte le imprese esecutrici Nella riunione con l impresa esecutrice il CSE: Illustrerà il PSC; Indicherà l elenco della documentazione da consegnare; In collaborazione con l impresa affidataria valuterà le lavorazioni da eseguire da parte dell impresa esecutrice in funzione delle condizioni reali del cantiere; Valuterà eventuali proposte (migliorative) da parte dell impresa esecutrice; Darà le indicazioni per la redazione del POS specifico. Alla riunione preliminare dovranno partecipare il datore di lavoro, il direttore tecnico, il capo cantiere (preposto) ed il RLS dell impresa esecutrice (ed il capo cantiere dell impresa affidataria) RES Edili Reggio Emilia 34

35 Azioni per render e il POS uno strumento utile ed efficace Il CSE, prima dell inizio dei lavori in cantiere, da parte dell impresa esecutrice Verificherà che l impresa affidataria abbia eseguito la propria verifica di congruenza del POS dell impresa esecutrice; Eseguirà la verifica finale del POS dell impresa esecutrice; Richiederà eventuali integrazioni al POS; Se il POS è idoneo consentirà l inizio dei lavori in cantiere da parte dell impresa esecutrice Effettuerà una riunione di coordinamento con tutti gli addetti dell impresa esecutrice per illustrare loro i contenuti salienti del POS (anche il giorno stesso dell inizio lavori effettivo) Azioni per render e il POS uno strumento utile ed efficace Il CSE, durante il cantiere Effettuerà i necessari sopralluoghi per verificare l applicazione del PSC e dei POS. Qualora ci fossero delle evoluzioni/modifiche impreviste dei lavori adeguerà il PSC e pretenderà l adeguamento dei POS Effettuerà delle riunioni di coordinamento periodiche (almeno 1 alla settimana) per garantire la cooperazione ed il coordinamento delle attività nonché la reciproca informazione e collaborazione tra tutte le imprese coinvolte in cantiere (affidataria ed esecutrici e lavoratori autonomi). RES Edili Reggio Emilia 35

36 Azioni per render e il POS uno strumento utile ed efficace Il CSE, durante il cantiere Se necessario eseguirà degli incontri informativi e formativi con tutti gli addetti presenti in cantiere (o quelli impegnati in lavorazioni particolari), sulla base delle previsioni del PSC e dei POS. «PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA, DOCUMENTO IN CRISI DALLA NASCITA: NON E' ANCORA DIVENTANTO UNO STRUMENTO». Quadro sanzionatorio 25/01/2016 RES Edili Reggio Emilia 36

37 Le sanzioni Impresa esecutrice La mancata redazione del POS arresto da 3 a 6 mesi o ammenda da 2.740,00 a 7.014,40 euro se la violazione è commessa in cantieri temporanei o mobili in cui l impresa svolga lavorazioni in presenza di rischi particolari, individuati in base all allegato XI arresto da 4 a 8 mesi o ammenda da 2.192,00 a 8.768,00 euro POS redatto in assenza di uno o più degli elementi di cui all allegato XV ammenda da 2.192,00 a 4.384,00 euro mancata messa a disposizione del PSC e del POS al RLS almeno 10 gg prima dell inizio dei lavori sanzione amministrativa pecuniaria da 548,00 a euro Mancata trasmissione del proprio POS all impresa affidataria sanzione amministrativa pecuniaria da 548,00 a euro Le sanzioni Impresa affidataria Oltre a quelli indicati per l impresa esecutrice Prima dell inizio dei lavori l impresa affidataria trasmette il PSC alle imprese esecutrici e ai lavoratori autonomi sanzione amministrativa pecuniaria da 548,00 a euro Mancata verifica della congruenza dei piani operativi di sicurezza (POS) delle imprese esecutrici rispetto al proprio, prima della trasmissione dei suddetti piani operativi di sicurezza al coordinatore per l esecuzione arresto sino a due mesi o ammenda da 548,00 a 2.192,00 euro RES Edili Reggio Emilia 37

38 Le sanzioni CSE Mancata verifica dell l idoneità del POS e mancata verifica che le imprese esecutrici adeguino, se necessario, i rispettivi POS arresto da tre a sei mesi o ammenda da 2.740,00 a 7.014,40 euro «PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA, DOCUMENTO IN CRISI DALLA NASCITA: NON E' ANCORA DIVENTANTO UNO STRUMENTO». Situazioni particolari 25/01/2016 RES Edili Reggio Emilia 38

39 Il problema delle imprese con soci lavoratori Spesso tali imprese ritengono di essere assimilabili ai lavoratori autonomi in realtà secondo la definizione di «lavoratore» riportata nel D. Lgs. 81/08: I soci lavoratori sono equiparati ai lavoratori e pertanto le imprese con soci sono di fatti «imprese esecutrici» e sono tenute alla redazione del POS Il problema dei lavoratori autonomi che di fatto non lo sono Le disposizioni del D. Lgs. 81/08 In base alla definizione il lavoratore autonomo deve operare in cantiere senza vincolo di subordinazione. Condizione difficilmente riscontrabile in caso di subappalti e aggregazione di più lavoratori autonomi per l esecuzione del medesimo lavoro. RES Edili Reggio Emilia 39

40 Il problema delle imprese con collaboratori familiari Spesso tali imprese ritengono di essere assimilabili ai lavoratori autonomi, fuorviati da «consulenti» che non conoscono a fondo la normativa In realtà secondo l art. 96 del D. Lgs. 81/08, comma 1, lettera g): Articolo 96 - Obblighi dei datori di lavoro, dei dirigenti e dei preposti 1. I datori di lavoro delle imprese affidatarie e delle imprese esecutrici, anche nel caso in cui nel cantiere operi una unica impresa, anche familiare o con meno di dieci addetti:. g) redigono il piano operativo di sicurezza di cui all articolo 89, comma 1, lettera h) Il problema della redazione del POS nei luoghi di lavoro in cui vige l obbligo di redazione del DUVRI Caso 1: Azienda produttiva in cui un unica impresa esecutrice che effettua lavori edili o di ingegneria civile tra quelli riportati nell ALLEGATO X. Si rientra nell ambito di applicazione del Titolo IV. ma.. essendoci una sola impresa esecutrice il Committente non ha l obbligo della nomina del CSP e del CSE. essendoci un contratto d appalto si rientra in ambito di applicazione dell art. 26. quindi.. Il datore di lavoro committente deve redigere il DUVRI L impresa esecutrice deve redigere il POS Che rapporto c è tra POS e DUVRI? Chi verifica il POS? RES Edili Reggio Emilia 40

41 Il problema della redazione del POS nei luoghi di lavoro in cui vige l obbligo di redazione del DUVRI Caso 2: Cantiere edile in ambito di applicazione del Titolo IV confinato all interno di un azienda produttiva Il datore di lavoro committente deve effettuare opere (edili ed impiantistiche) per la realizzazione di nuovi uffici all interno di un reparto produttivo. Il cantiere rientra nell ambito di applicazione del Titolo IV. C è il PSC e il CSE. Può non essere redatto il DUVRI se il PSC riporta tutti i contenuti del DUVRI? Il POS dell impresa affidataria e delle esecutrici deve recepire le indicazioni del DUVRI? Che rapporto c è tra PSC, POS e DUVRI? Il problema della redazione del POS nei luoghi di lavoro in cui vige l obbligo di redazione del DUVRI Caso 3: Cantiere edile in ambito di applicazione del Titolo IV confinato all interno di un azienda produttiva. All interno dell area di cantiere si rendono necessarie attività di manutenzione impiantistiche (impreviste) Il cantiere rientra nell ambito di applicazione del Titolo IV. C è il PSC e il CSE. Le lavorazioni di manutenzione impiantistiche, essendoci un contratto d appalto rientrano in ambito di applicazione dell art. 26. Quindi il datore di lavoro committente è tenuto ad aggiornare il DUVRI, congiuntamente alle imprese affidatarie. L impresa che effettua le manutenzioni deve redigere il POS? L impresa affidataria (per il cantiere) deve fare qualcosa? Ed il CSE? Che rapporto c è tra PSC, POS e DUVRI? RES Edili Reggio Emilia 41

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