PROGETTO OPERATIVO Provincia di Sondrio

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1 PROGRAMMA PARI Interventi Integrati di Politiche Attive nella Regione Lombardia PROGETTO OPERATIVO Provincia di Sondrio

2 2 Indice Premessa.3 1. Analisi del contesto e motivazione del progetto Obiettivi Destinatari Modello organizzativo Modello di intervento Azioni rivolte all offerta Azioni rivolte alle imprese Tabella riassuntiva EVIDENZIATI IN ROSA I DATI DA AGGIORNARE 2

3 3 PREMESSA Con decreto direttoriale del 18 Marzo 2005 il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha affidato a Italia Lavoro la realizzazione del Programma PARI Programma d Azione per il re-impiego di lavoratori svantaggiati. La prima fase realizzativa del Programma è stata destinata alla definizione di accordi con le Regioni volti a metter a punto il piano di intervento per ciascun territorio, coerentemente con le linee d azione del Programma e del relativo decreto di approvazione. Il 4 agosto del 2005 la Regione Lombardia ha inoltrato al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali il progetto Interventi Integrati di Politiche Attive nella Regione Lombardia predisposto con l assistenza tecnica di Italia Lavoro, prevedendo la realizzazione di azioni finalizzate al reimpiego e all incremento dell occupabilità dei lavoratori destinatari, attraverso la costruzione di una rete integrata di servizi dedicati erogati da operatori pubblici e privati. Il 17 ottobre del 2005 il Ministero del Lavoro ha comunicato alla Regione Lombardia l approvazione della proposta progettuale attribuendo le risorse necessarie alla realizzazione delle azioni individuate come intervento prioritario. La Provincia di Sondrio ha aderito formalmente alle iniziative del programma P.A.R.I. ed è stata avviata la fase di definizione condivisa del piano degli interventi. 1. Analisi di contesto e motivazione del progetto Il Programma PARI, nonché gli interventi specifici concordati a livello regionale, rispondono principalmente alle esigenze, espresse dal Ministero del Lavoro nel decreto di approvazione di PARI, di: mettere in campo percorsi di avvicinamento agli obiettivi posti dal Consiglio Europeo di Lisbona con specifico riferimento alla situazione occupazionale dei soggetti appartenenti alle fasce deboli; diffondere alla rete dei servizi per il lavoro metodologie e strumenti adeguati ai target ed alle necessità territoriali; intervenire in stretta collaborazione con le Regioni (in quanto titolari delle politiche attive) ed in sinergia con tutti gli enti territoriali, che in relazione alle proprie competenze e specificità possono contribuire a migliorare l occupabilità e, conseguentemente, il livello di occupazione dei soggetti target coinvolti. La Provincia di Sondrio, negli anni scorsi, ha sviluppato azioni di politica attiva del lavoro e relativi servizi per l'orientamento, la formazione ed il lavoro, in una logica di rete, coinvolgendo i diversi soggetti del territorio secondo regole 3

4 4 e standard condivisi, nel rispetto delle reciproche autonomie metodologiche/organizzative e delle proprie competenze, con l obiettivo di valorizzare le esperienze più significative e di programmare ed integrare gli interventi e le risorse disponibili. La rete è articolata su due livelli: un livello di governo e di indirizzo rappresentato dall Amministrazione Provinciale, in stretta collaborazione con le Parti Sociali e con gli organismi erogatori di servizi che hanno aderito alla rete; un livello di erogazione sviluppato attraverso i cinque Centri per l Impiego, il Centro di Formazione Professionale Provinciale e gli organismi del privato sociale e del privato che operano sul territorio attraverso le proprie strutture accreditate. Le azioni descritte nel presente piano operativo si inseriscono nel contesto sopra delineato, promuovendo la valorizzazione dei servizi esistenti e l integrazione con gli interventi ed il complesso di azioni di politiche attive già avviate dalla Provincia di Sondrio. Dall analisi dei dati relativi alle persone iscritte ai Centri per l Impiego in provincia di Sondrio 1 emerge una percentuale di iscritti di genere femminile pari al 64,45% per quanto concerne le tipologie di inoccupati e disoccupati; una percentuale del 65,76% relativamente alla tipologia di lavoratori atipici. Soprattutto in questi ultimi anni, molte aziende (appartenenti in particolar modo ai settori tessile/manifatturiero/confezione), a seguito di una crisi strutturale di settore, si sono viste costrette ad avviare procedure di licenziamenti collettivi con conseguente messa in mobilità del proprio organico. Inoltre, se poniamo l attenzione ai singoli micro settori, possiamo osservare come le maggiori performance positive vengono registrate nell ambito delle Costruzioni (320 unità), del Commercio (279 unità), del settore turistico alberghiero (167), del settore agricolo, estrattivo e della produzione di energia (150), fino a quello dei servizi alle imprese (109). E inoltre possibile suddividere le imprese, a seconda delle dimensioni, in quattro grandi gruppi: imprese da 1 a 9 dipendenti; da 10 a 49 dipendenti; da 50 a 249 dipendenti; oltre 250 dipendenti. Sono altresì individuabili, all interno di tali aziende, tre grandi gruppi professionali: 1. dirigenti 2. impiegati 3. operai 4

5 5 LAVORATORI ISCRITTI ALLE LISTE DI MOBILITÀ AI SENSI DELLA l. 236* ISCRITTI ALLA LISTA DI MOBILITÀ AI SENSI DELLA l. 236 TOTALE ISCRITTI di cui: con età superiore a 56 anni: scadenza mobilità entro il : TOTALE lavoratori potenzialmente interessati: Legge 223 (mobilità indennizzata): 359 persone Legge 236 (sola iscrizione alle liste di mobilità non indennizzata): 175 persone Caratteristiche socio-anagrafiche dei lavoratori potenzialmente interessati dal Programma PARI FASCE D ETÀ M F TOT inf. 30 anni da 30 a 39 anni da 40 a 49 anni da 50 a 56 anni SESSO M F TOT TOT * I dati riportati nelle tabelle sono aggiornati a giugno del

6 RIPARTIZIONE GEOGRAFICA PER CPI SONDRIO MORBEGNO TIRANO CHIAVENNA BORMIO TOT Come si evince dalle tabelle sopra riportate, si nota uno scarto minimo fra la percentuale degli uomini iscritti e quella relativa alle donne. Il numero più elevato di lavoratori svantaggiati è qui relativo alla fascia d età che va dai 30 ai 39 anni, cui segue una percentuale piuttosto rilevante di soggetti fra i 50 ed i 56. La maggior parte dei lavoratori iscritti a dette liste appartiene al settore dei servizi (addetti alla ristorazione, commessi di negozio, banconisti), seguito da quello edile (muratori, manovali edili) e dai settori del tessile/ manifatturiero e confezioni (ben 18 sarte). Fra i lavoratori iscritti alle liste di mobilità ai sensi della legge 236, pochi impiegati e soltanto alcuni operai generici ed artigiani. 2. Obiettivi La situazione di grave crisi industriale che si sta verificando in questi ultimi anni colloca in posizione di rischio e marginalità rispetto al mercato del lavoro migliaia di lavoratori, facendo al contempo lievitare pesantemente la spesa delle politiche passive. Se ne deduce dunque la necessità di far fronte a queste situazioni di crisi, strutturando una risposta permanente e sistematica al problema mediante l attivazione di azioni di welfare to work, inteso come azione combinata di politiche del lavoro e della formazione, politiche di sostegno al reddito e politiche di sviluppo locale. A tal proposito anche la scelta della Regione in merito ai destinatari da coinvolgere nel progetto rileva la necessità di far fronte a questa emergenza occupazionale, indirizzando gli interventi in primo luogo ai lavoratori coinvolti da situazioni di crisi aziendale. Gli interventi messi in campo nell ambito del Programma PARI hanno l obiettivo di attivare l utilizzo degli ammortizzatori sociali attribuendo ad ogni indennità concessa un intervento di politica attiva, in grado di traghettare il lavoratore da una logica di passività ad un atteggiamento partecipe e proattivo nella ricerca di una nuova occupazione. In sintesi gli obiettivi del programma sono:

7 7 realizzare azioni finalizzate al reimpiego e all incremento dell occupabiltà dei lavoratori destinatari, attraverso la costruzione di una rete integrata di servizi dedicati, mediante la sperimentazione di Sportelli di Workfare presso i Centri per l Impiego, finalizzati alla: - realizzazione di azioni sull offerta; - realizzazione di azioni sulla domanda; - attribuzione dei contributi all inserimento lavorativo e dei voucher/doti formative Gli Sportelli di Workfare sono intesi come luogo di erogazione di servizi, che integrino differenti politiche - dell occupazione, della formazione, di sviluppo e siano in grado di rispondere con metodologie e strumenti diversificati a differenti livelli di svantaggio e quindi di occupabilità. Realizzare interventi sperimentali in favore di soggetti con difficoltà di inserimento/re-inserimento lavorativo, che prevedano la realizzazione di azioni specifiche rivolte all offerta e al sistema della domanda Promuovere e sperimentare servizi innovativi per l incrocio domanda/offerta, mediante l attivazione di efficaci azioni per la rilevazione e la lettura dei fabbisogni delle imprese del territorio Qualificare il sistema dei servizi per il lavoro attraverso il trasferimento di metodologie e strumenti per il re-impiego 3. Destinatari In merito ai lavoratori destinatari del Programma la scelta della Regione, sia dal punto di vista della segmentazione del target sia rispetto alle modalità realizzative, risponde al bisogno di agire in primo luogo sul bacino dei percettori di indennità e sussidi, in particolare su quei lavoratori per i quali lo stato di disoccupazione è più vicino in quanto beneficiari di un trattamento in deroga e pertanto meno garantiti. Gli interventi hanno l obiettivo di migliorare l occupabilità dei soggetti coinvolti e di supportarli nel superamento di logiche di passività, perseguendo il passaggio da politiche assistenzialistiche a politiche promozionali e proattive. Il Piano Operativo Regionale Interventi Integrati di Politiche Attive nella Regione Lombardia individua come destinatari del Programma anche i lavoratori iscritti alla lista della mobilità non indennizzata (ex lege 236/93), pertanto non percettori di ammortizzatori sociali, ma comunque portatori di benefici e di sgravi contributivi per le aziende che intendono assumere questa tipologia di lavoratori. 7

8 8 In relazione alla prima fase di definizione del Piano Operativo Regionale i lavoratori coinvolti erano complessivamente 1.300, appartenenti alle seguenti tipologie: n. 611 lavoratori provenienti da aziende in Cigs e Mobilità con accordi in deroga alla normativa n. 489 lavoratori iscritti alle liste di mobilità non indennizzata, ai sensi della Legge 236/93 n. 200 lavoratori derivanti dagli esuberi del sistema formativo A seguito della fuoriuscita dal bacino dei destinatari del Programma P.A.R.I. di 150 lavoratori derivanti dagli esuberi del sistema formativo regionale e alla ridistribuzione dei voucher formativi non assegnati, è stato incrementato il numero dei lavoratori interessati dal Programma, passando pertanto da 1300 a 2000 unità ridistribuite sulle Province aderenti secondo il criterio di ripartizione utilizzato dalla Regione. Attualmente (Aggiornamento del )la situazione regionale è così rappresentata: N. 611 lavoratori provenienti da aziende in Cigs e Mobilità definite da accordi ministeriali ed in deroga alla normativa; N lavoratori da individuare tra gli iscritti alle liste di mobilità non indennizzata, ai sensi della Legge 236/93, lavoratori in cigs in deroga e/o altri target indicati dalle Province. N. 50 lavoratori derivanti dagli esuberi del sistema formativo. Rispetto alla Provincia di Sondrio, il bacino dei lavoratori coinvolti nel progetto era inizialmente costituito da: N.23 lavoratori provenienti da aziende in Cigs e Mobilità definite da accordi ministeriali ed in deroga alla normativa; N.12 provenienti dalle liste di mobilità non indennizzata (L. 236/93). Secondo l ultimo aggiornamento il bacino dei lavoratori, Provincia di Sondrio presenta le seguenti caratteristiche: N. 1 lavoratore provenienti dalla società Pietro Mazzoni Ambiente che ha sottoscritto accordi ministeriali per la concessione della Cigs in deroga alla normativa. Come specificato nel verbale di accordo siglato in data 4 aprile 2006, nella società Pietro Mazzoni Ambiente S.p.a sono confluiti i dipendenti della Bucalossi Ferroviaria s.r.l. e della Società Grandi Appalti s.r.l. inclusi i lavoratori che usufruiscono della Cigs. N. 16 provenienti dalle liste di mobilità non indennizzata (l.236/93). 8

9 9 N. 20 lavoratori da individuare tra lavoratori percettori di ammortizzatori sociali (cigs/mobilità in deroga, accordi territoriali di settore, cigs/mobilità su legislazione ordinaria) e/o i iscritti alle liste di mobilità non indennizzata ai sensi della Legge 236/93, oppure altri target indicati dalle Province. La differenza tra il numero dei lavoratori attualmente in cigs in deroga provenienti da accordi governativi e il numero di lavoratori indicato nel piano operativo regionale potrà essere integrata con lavoratori provenienti da accordi territoriali di settore e/o percettori di ammortizzatori sociali (cigs/mobilità) su legislazione ordinaria. Il numero dei soggetti destinatari dell intervento sopra indicato è riferito al primo periodo di rilevazione dei lavoratori percettori dei trattamenti di Cigs/Mobilità, propedeutico all elaborazione del Piano Regionale, ed è pertanto soggetto a variazioni in base al rinnovo degli accordi e al mutare della condizione occupazionale dei lavoratori interessati. Grazie al sistema di monitoraggio attivato nell ambito del programma PARI si dispone, infatti, delle conoscenza nominale dei lavoratori ai quali le azioni sono rivolte e delle informazioni relative alla condizione specifica dell azienda e dei lavoratori, al regime di tutela per essi vigente, ai tempi e alle condizioni di concessione dello stesso. Questo consente di strutturare le azioni a partire da impegni presi, dalle esigenze e bisogni della singola azienda e del singolo lavoratore. 3.1) Lavoratori percettori di ammortizzatori sociali Rispetto alle modalità di adesione si precisa che i destinatari del Programma, percettori di ammortizzatori sociali, saranno convocati tramite lettera raccomandata con ricevuta di ritorno, ad primo un colloquio di accoglienza finalizzato alla presentazione del programma e alla raccolta dell adesione del lavoratore. Nella lettera di convocazione saranno specificate le modalità di adesione e di partecipazione al Programma, definite nell ambito del Tavolo Tecnico Regionale. 3.2) Lavoratori appartenenti alle liste della mobilità non indennizzata (ex lege 236/93) La Provincia di Sondrio individuerà i lavoratori attraverso la consultazione dell elenco degli iscritti alla mobilità l.236/93; i lavoratori destinatari dell intervento riceveranno una lettera informativa delle azioni del Programma Pari. In tal senso, tra i lavoratori della mobilità non indennizzata, la Provincia intende rivolgere l intervento in primo luogo ai lavoratori over 50, in seguito a 9

10 10 quelli appartenenti alla fascia d età tra i 40 e i 50 anni, ed infine a quelli tra i 35 e 40 anni. L informativa sarà diffusa tramite sito istituzionale, comunicazione su stampa locale e, contestualmente, mediante lettera ai lavoratori potenzialmente interessati al Programma e che rientrano nelle categorie prioritarie indicate dalla Provincia. 4. Modello organizzativo L avvio del progetto vedrà la costituzione di un tavolo operativo per la condivisione di metodologie e strumenti e per la definizione delle modalità di intervento sui target individuati. Il Gruppo Territoriale Operativo sarà costituito presso la sede centrale della Provincia di Sondrio cui parteciperanno referenti di Italia Lavoro, della Provincia e della Agenzia Regionale per il Lavoro che gestiranno congiuntamente l insieme delle azioni in cui si struttura l intervento. Il GTO svolgerà funzioni di: coordinamento operativo del progetto interfaccia tra i diversi soggetti della rete territoriale che verranno eventualmente coinvolti nelle attività organizzazione e calendarizzazione delle diverse fasi coordinamento operativo per la gestione dei contributi e delle doti formative monitoraggio e verifica delle azioni territoriali. Le azioni saranno realizzate presso i cinque Centri per l Impiego della Provincia di Sondrio, in relazione alla residenza dei lavoratori coinvolti. E previsto il trasferimento di metodologie e strumenti agli operatori impegnati sul progetto per la gestione del percorso di presa in carico dei lavoratori. 5. Modello di intervento Si è da poco avviato il progetto ISI 2006 che si pone in continuità con quanto già intrapreso dalla Provincia di Sondrio nel corso del primo intervento e che ha come obiettivi quelli di: rafforzare e implementare la rete pubblico-privata, in tema di politiche del lavoro, anche attraverso l utilizzo della strumentazione dell offerta sussidiaria della BCNL; favorire la riqualificazione dei CPI ridefinendo la filiera dei servizi (accoglienza, orientamento, incontro D/O) a partire dalla strumentazione della BCNL. Gli operatori dei Centri per l Impiego della Provincia ad oggi utilizzano le funzionalità della scrivania d azione per offrire ai loro utenti un servizio di 10

11 11 orientamento e accompagnamento al lavoro (portfolio di competenze, bilancio di prossimità, analisi delle competenze). Il presente progetto operativo si struttura pertanto come un piano integrato con l obiettivo di coordinare gli interventi del progetto ISI- Innovazione Servizi all Impiego - con le azioni previste dal Programma PARI. Contributi all inserimento Con la nota del 17/10/2005 n.1022 il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (Direzione Generale degli Ammortizzatori Sociali e degli Incentivi all Occupazione) assegna alla progettazione regionale della Regione Lombardia un importo pari a Con decreto direttoriale del 10/02/06, la Direzione Generale, anche sulla base delle richieste provenienti dalle Regioni partecipanti al programma, ha incrementato le risorse da destinare alla realizzazione delle azioni su tutto il territorio nazionale. Per quanto riguarda la Regione Lombardia pertanto le risorse complessive ad essa assegnate sono pari a , suddivise come segue: azioni di reimpiego contributi all inserimento lavorativo voucher formativi Come previsto dal decreto di approvazione del Programma Pari del 18 marzo 2005, a supporto delle azioni di ricollocazione rivolte ai destinatari non percettori di alcun sussidio saranno erogati contributi all inserimento. In relazione agli incentivi previsti dal Programma PARI, il Tavolo Tecnico, costituito il 29 maggio 2006 presso ARL, composto dalle OO.SS Regionali, da Italia Lavoro, dall Agenzia Regionale del Lavoro, dalle Province di Milano e di Varese (in rappresentanza delle Province aderenti al Programma PARI), propone di poter utilizzare i contributi previsti da PARI anche nella modalità dell incentivo alle imprese (per un valore massimo di 5000). Come previsto dalla lettera del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 12/12/2005 modalità di erogazione dei contributi per l inserimento lavorativo, l incentivo (fino ad un massimo di 5.000) è assegnato all impresa a fronte di un assunzione a tempo pieno, pari o superiore alle 30 ore settimanali, ed indeterminato. Nel caso di contratto di assunzione a tempo parziale indeterminato inferiore alle 30 ore settimanali, il contributo sarà corrisposto in misura proporzionalmente ridotta al numero di ore. Le Province potranno definire un eventuale riduzione dell incentivo destinato alle imprese, ampliando in tal modo il numero dei soggetti beneficiari, o alternativamente, potranno disporre di assegnare le risorse direttamente ai lavoratori sottoforma di sostegno al reddito. 11

12 12 Del contributo all assunzione potranno beneficiare i lavoratori iscritti alle liste della L. 236 privi di qualsiasi tipo di indennità o sussidio e i 50 lavoratori del sistema formativo regionale rimasti nel bacino PARI. Le risorse assegnate alla Provincia di Sondrio sono pari a ,89. La Provincia di Sondrio, a seguito della condivisione avvenuta nell incontro del giorno 7 novembre 2006 con la Commissione Unica Provinciale per le Politiche del Lavoro, ha stabilito di utilizzare le risorse assegnate come incentivo all impresa per l assunzione dei lavoratori appartenenti alla lista di mobilità non indennizzata. Ad ogni impresa sarà destinato un contributo per un valore pari a 2573,99. In relazione alle risorse disponibili sarà possibile erogare un numero massimo di 16 incentivi. Voucher formativi Il voucher formativo, del valore di 1000, sarà corrisposto a tutti i lavoratori, anche quelli percettori di sussidio, che abbiano formalmente aderito al percorso di re-inserimento e avrà lo scopo di consentire al lavoratore l accesso ad un percorso di adeguamento delle competenze flessibile e modulabile legato allo specifico progetto di ricollocazione, individuato con e per il lavoratore. Le modalità di utilizzo del voucher formativo previste dal Programma P.A.R.I sono le seguenti: voucher formativo: come contributo assegnato al singolo individuo per attività di formazione professionale legate alle azioni di reimpiego, da spendere presso Enti di Formazione riconosciuti e/o accreditati o in azienda per periodi di specializzazione, ove previsto dalle singole offerte regionali. voucher integrativo: come contributo assegnato ai singoli individui per sostenere spese accessorie (rimborso spese per viaggi, pranzi, ecc) inerenti la partecipazione a percorsi formativi e/o tirocini dote formativa: come contributo da utilizzare in azienda per azioni di adattamento al lavoro (adattamento delle competenze), finalizzate all assunzione del lavoratore e sempre inerenti le azioni del re-impiego. L orientamento della Provincia di Sondrio è rivolto esclusivamente a questa ultima tipologia di utilizzo del voucher, o meglio la dote formativa da destinare alle imprese sottoforma di compenso per l adattamento delle competenze del lavoratore, e a fronte di un assunzione a tempo indeterminato o determinato, purché di durata superiore ai 12 mesi. 12

13 13 6. Azioni rivolte all Offerta Dal punto di vista delle azioni rivolte ai lavoratori l insieme delle attività si svilupperà a partire dalle metodologie e dalle buone prassi già consolidate presso i centri per l impiego e sarà collegato ai servizi già attivi, nell ottica del loro potenziamento. Le metodologie e gli strumenti adottati risponderanno alle esigenze espresse dalle caratteristiche dei lavoratori target del progetto e dalla tipologia di indennità da loro percepita. In particolare la Provincia di Sondrio metterà a disposizione gli interventi del progetto avviato sul Dispositivo Multimisura Progetto Rete di Servizi per la Formazione e il Lavoro. Gli utenti verranno coinvolti in iniziative di informazione, orientamento, incrocio domanda-offerta secondo un progetto individualizzato definito con il singolo lavoratore. La metodologia proposta prevede alcune fasi comuni a tutti i lavoratori coinvolti nel progetto, cui seguiranno percorsi differenziati, unitamente all attivazione di servizi specifici in base al grado di occupabilità, alle caratteristiche ed alle peculiarità dei lavoratori. Le fasi dell intervento possono essere sintetizzate come di seguito. a) Accoglienza e informazione all utenza Attraverso questo primo colloquio, l operatore del CPI raccoglie e verifica i dati curriculari della persona, che saranno successivamente registrati all interno di un apposita scheda anagrafica ed infine inseriti in un data base. In questa fase, oltre a procedere alla raccolta dei dati personali, formativi e professionali dell utente, l operatore svolgerà un ruolo informativo, fornendo anche indicazioni sulle attività previste, sugli obiettivi, sui tempi nonché sulle regole di adesione e di partecipazione al percorso di re-impiego proposto. Tale percorso può individuare diverse azioni e strumenti a supporto della persona, che potranno essere differenziati e personalizzati in base alle caratteristiche e alle esigenze effettive espresse sia dal lavoratore sia dall azienda (es. colloqui di orientamento individuale o di gruppo, proposte formative o di riqualificazione). b) Valutazione dell occupabilità e bilancio di competenze Al termine dell azione precedente, l utente verrà coinvolto in un intervento strutturato di consulenza, al fine di definire con precisione le proprie capacità, competenze ed aspirazioni professionali, di progettare e mettere in atto 13

14 14 percorsi occupazionali pienamente soddisfacenti non solo nel breve periodo, ma lungo tutto l arco della propria vita lavorativa. Attraverso colloqui individuali mirati, saranno raccolte tutte le informazioni utili a redigere il profilo sociale del lavoratore e ad effettuare la valutazione dell occupabilità della persona. L insieme, infatti, di elementi attinenti la professionalità acquisita, la scolarità, la formazione, la motivazione, nonché le disponibilità, unitamente a fattori concernenti l età, lo status giuridico, il genere piuttosto che l appartenenza ad alcune categorie di svantaggio, consentirà di valutare l occupabilità e la ricollocabilità del soggetto nel MDL. Una particolare attenzione sarà rivolta all analisi delle competenze possedute, mediante l elaborazione di un Bilancio di Competenze e la redazione del relativo portafoglio, attraverso una serie di strumenti che consentano, da un lato, di verificare le prossimità verso le figure più richieste dal mercato del lavoro locale, dall altro, di individuare i gap formativi sui quali innestare il progetto formativo e/o di adattamento delle competenze supportato dalla dote formativa. c) Definizione del piano d azione individuale La costruzione del progetto individuale sarà strettamente correlata alle indicazioni recepite dal lato della domanda sui bisogni occupazionali reali e potenziali. L operatore condividerà con il lavoratore il progetto individuale, evidenziandone l obiettivo, le opportunità lavorative e/o formative e la tempistica delle azioni. Il Piano di Azione Individuale, che conterrà le fasi e le tappe del processo di inserimento lavorativo, è strettamente collegato alla valutazione dell occupabilità. Infatti, il processo di valutazione consentirà di individuare, in base alla alta, media o bassa spendibilità sul MDL, i percorsi di sostegno attivabili per ciascuno, in relazione agli obiettivi da realizzare. Nel Piano d Azione Individuale sono compresi gli interventi sostenuti dalla rete sociale o da altri attori, i piani formativi, di tirocinio, di orientamento e di inserimento professionale. Gli interventi rivolti ai lavoratori per facilitare il loro re-inserimento lavorativo possono essere di diverso tipo, quali: Interventi di formazione e di riqualificazione Con il supporto degli strumenti individuali (voucher) saranno implementati interventi personalizzati e modulari volti a colmare il gap evidenziato dall analisi condotta in sede di elaborazione del bilancio di prossimità, con particolare riferimento ai seguenti obiettivi: - Fornire, migliorare e aggiornare le competenze tecniche di settore; - Rafforzare le competenze trasversali; - Introdurre e consolidare competenze pre-professionali (sicurezza sul lavoro, pari opportunità, organizzazione aziendale). 14

15 15 Assistenza all inserimento lavorativo E fondamentale prevedere la gestione di un servizio di accompagnamento al reinserimento lavorativo da parte dell operatore, in grado di costituire un interfaccia fra la persona ed il suo contesto sociale e lavorativo. d) Monitoraggio delle azioni L utilizzo dei contributi all inserimento lavorativo e delle doti formative saranno oggetto di monitoraggio da parte degli operatori di servizi. 15

16 16 a) Percorso di re-inserimento per i lavoratori percettori di ammortizzatori sociali (cigs/mobilità in deroga) Condivisione al Tavolo Tecnico Regionale delle procedure di adesione/partecipazione dei lavoratori Lettera di convocazione con raccomandata a/r ai lavoratori in Cigs/Mobilità Primo colloquio Individuale Sottoscrizione del Documento di Adesione Rilevazione della domanda Incontro con le imprese Rilevazione fabbisogni professionali e/o formativi Inserimento e monitoraggio dei lavoratori Rilevazione domanda sul territorio invio profili disponibili Secondo colloquio Valutazione dell occupabilità Analisi delle competenze ed elaborazione del Profilo di Prossimità Elaborazione del Piano d Azione Individuale Orientamento + eventuale proposta formativa Ricerca sul territorio o attivazione di percorso formativo 16

17 17 b) Percorso di re-inserimento per i lavoratori iscritti alla mobilità non indennizzata Individuazione diretta dei lavoratori potenzialmente interessati mediante consultazione elenco iscritti alla mobilità l.236/93 Invio lettera informativa sul Programma P.A.R.I Avviso alle imprese Sottoscrizione del documento di adesione Domanda di adesione al progetto Verifica ammissibilità progetto Rilevazione fabbisogni professionali Preselezione e invio candidati Rilevazione domanda sul territorio invio profili disponibili Analisi delle competenze ed elaborazione del Profilo di Prossimità Secondo colloquio Valutazione dell occupabilità Elaborazione del Piano d Azione Individuale Inserimento e monitoraggio dei lavoratori 17

18 18 7) Azioni rivolte alle Imprese Tutte le azioni rivolte al mondo imprenditoriale saranno condotte nell ottica dello sviluppo di un rapporto fiduciario tra le aziende presenti sul territorio e i Centri per l Impiego e sviluppate in una logica di integrazione e di collaborazione con le associazioni di categoria al fine altresì di creare un consenso ampio intorno agli obiettivi dell intervento e alle regole di funzionamento In particolare possiamo distinguere : a) Azioni di promozione del programma b) Azioni di consulenza informativa sui servizi e le opportunità; c) Azioni volte all individuazione dei fabbisogni occupazionali e formativi espressi dalla rete; d) Incontro domanda offerta di lavoro (Preselezione) a) Azione di promozione sul programma Nella fase di realizzazione delle azioni saranno coinvolte le associazioni di categoria, rappresentate nella Commissione Provinciale delle Politiche del Lavoro come interlocutori primari dell intervento da realizzare sulle imprese del territorio. Nell ambito delle azioni rivolte alla domanda saranno interlocutori privilegiati al fine di individuare le principali caratteristiche del mercato del lavoro locale, le sue prospettive e le strategie a medio e lungo termine necessarie per il superamento delle difficoltà occupazionali. Il meccanismo che si vuole attivare è complesso sia perché richiede la definizione di regole di funzionamento chiare e trasparenti, sia perché si interviene mediante progetti individuali di inserimento sociale e lavorativo. Le associazioni potranno pertanto far veicolare le informazioni inerenti al Programma e al sistema delle convenienze predisposto dal Programma alle aziende associate e contribuire pertanto alla individuazione dei fabbisogni professionali e/o formativi delle stesse. L incrocio domanda/offerta sarà agevolato dall utilizzo di avvisi di evidenza pubblica volti ad informare tempestivamente le imprese del territorio sui benefici economici che l assunzione dei lavoratori target dell intervento può portare, con riferimento sia alla normativa nazionale in materia di CIGS e Mobilità, sia ai vantaggi specifici offerti dal Programma. b) Consulenza informativa sui servizi e le opportunità Per quanto concerne il sistema delle convenienze, il Progetto per la Provincia di Sondrio prevede incentivi alle imprese nella forma dei 1000 della dote formativa, intesi come compenso per l adeguamento delle competenze, e del contributo all inserimento lavorativo in caso di assunzione a tempo indeterminato di lavoratori non percettori di alcuna indennità o sussidio. 18

19 19 Confluiranno nel sistema di convenienze di PARI i vantaggi retributivi e contributivi derivanti dalle leggi vigenti in tema di Mobilità e Cigs, nonché da altri istituti anche di recente normativa (contratti di inserimento e art. 13 D.lgt. 276). c) Azioni volte all individuazione dei fabbisogni occupazionali Per quanto concerne le azioni volte all individuazione delle opportunità occupazionali, si prevede il coinvolgimento dei consulenti del lavoro e delle associazioni di categoria. Attraverso la valorizzazione della rete territoriale e il coinvolgimento di attori del mercato del lavoro locale sarà possibile sviluppare il marketing dei profili professionali dei lavoratori immediatamente disponibili alla ricollocazione. d) Incontro domanda offerta di lavoro (Preselezione) L attivazione di processi di incontro tra domanda e offerta di lavoro è il cuore del servizio di preselezione, che viene fornito dai Centri per l Impiego agli utenti che siano immediatamente in possesso di adeguate possibilità di rioccupazione. Il servizio consiste nell incrocio tra le caratteristiche richieste dall azienda alla ricerca di personale da assumere e i profili professionali delle persone inserite nella banca dati del CPI. 19

20 20 Progetto Provincia di Sondrio Tabella riassuntiva 1. Alla Provincia di Sondrio sono state assegnate risorse pari a ,89. La Provincia di Sondrio, a seguito della condivisione avvenuta nell incontro del 7 novembre 2006 con la Commissione Provinciale Unica per le Politiche del Lavoro, ha deciso di utilizzare queste risorse come incentivo all impresa per l assunzione a tempo pieno ed indeterminato di lavoratori appartenenti alle liste della mobilità non indennizzata. Ad ogni impresa sarà destinato un contributo per un valore pari a 2573,99. In relazione alle risorse disponibili saranno pertanto assegnati un numero massimo di 16 incentivi. Nel caso di contratto di assunzione a tempo parziale indeterminato inferiore alle 30 ore settimanali, il contributo sarà corrisposto in misura proporzionalmente ridotta al numero di ore. 2. La Provincia di Sondrio individuerà i lavoratori attraverso la consultazione dell elenco degli iscritti alla mobilità l.236/93 presenti sul territorio provinciale. I lavoratori destinatari dell intervento riceveranno una lettera informativa delle azioni del Programma Pari. In tal senso, tra i lavoratori della mobilità non indennizzata, la Provincia intende rivolgere l intervento in primo luogo ai lavoratori over 50, in seguito a quelli appartenenti alla fascia d età tra i 40 e i 50 anni, ed infine a quelli tra i 35 e 40 anni. 3. Secondo l ultimo aggiornamento pervenuto dal sistema di monitoraggio risulta un unico lavoratore residente in Provincia di Sondrio che usufruisce della CIGS in deroga. Al datore di lavoro che assumerà il lavoratore in questione, così come per tutti i lavoratori percettori di sussidio, spetterà la dote formativa di.1000,00 + benefici contribuitivi come da legge vigente, a fronte di un assunzione per un periodo superiore ai 12 mesi oppure a tempo indeterminato. La differenza tra il numero dei lavoratori attualmente in cigs in deroga (1 lavoratore) e il numero di lavoratori riportato nel piano operativo regionale (23 lavoratori) potrà essere integrata, prioritariamente, con lavoratori percettori di ammortizzatori sociali (accordi territoriali di settore, cigs o mobilità indennizzata) e/o lavoratori iscritti alla mobilità non indennizzata, oppure altri target individuati dalla Provincia. 4 Per 16 lavoratori ex l.236/93 destinatari del programma PARI non percettori di sussidio, al datore di lavoro che li assumerà spetterà la dote formativa di.1000,00 + benefici contribuitivi come da legge 20

21 21 vigente + incentivo all assunzione, a fronte di un assunzione a tempo indeterminato. 5 Per i 20 lavoratori da individuare tra i soggetti percettori di ammortizzatori sociali e/o provenienti dalle liste di mobilità non indennizzata (L. 236/93) oppure altri target indicati dalla Provincia, a secondo della loro provenienza, verranno erogati trattamenti per lavoratori percettori oppure trattamenti per lavoratori non percettori, sopra descritti. Target Lavoratori Lavoratore percettore di ammortizzatore sociale (deroghe e/o normativa vigente) Lavoratore 236/93 non percettore di alcun tipo di indennità legato allo stato di disoccupazione Incentivo/Contributo P.A.R.I. dote formativa come contributo da utilizzare in azienda per azioni di adattamento delle competenze, finalizzate all assunzione del lavoratore incentivo all impresa per un valore pari a 2573,99 in caso di assunzione a tempo pieno ed indeterminato. Nel caso di assunzione a tempo parziale indeterminato il contributo sarà corrisposto in misura proporzionalmente ridotta al numero di ore in aggiunta: dote formativa come contributo da utilizzare in azienda per azioni di adattamento delle competenze, finalizzate all assunzione del lavoratore Lavoratore 236/93 percettore di indennità di disoccupazione dote formativa come contributo da utilizzare in azienda per azioni di adattamento delle competenze, finalizzate all assunzione del lavoratore 21

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