IST. SORELLE DELLA MISERICORDIA

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1 IST. SORELLE DELLA MISERICORDIA SCUOLA PARITARIA SACRO CUORE Infanzia - Primaria Secondaria di 1 grado Via Alberto da Giussano, 89/ Roma II PARTE - SCUOLA DELL INFANZIA Anno Scolastico 2014/2015 1

2 INDICE Premessa pag. 3 Bisogni dell alunno pag. 4 Finalità della scuola dell infanzia pag. 5 Il nostro cammino formativo pag. 6 Piano formativo pag. 7 Profilo formativo dell alunno all uscita della scuola dell infanzia. pag. 8 Offerta formativa curricolare pag. 9 Competenze in chiave europea pag. 10 Schema continuità verticale pag. 11 I campi di esperienza pag. 12 Traguardi per lo sviluppo delle competenze pag. 13 Insegnamento della religione cattolica pag. 13 Obiettivi di apprendimento pag. 13 Indicazioni metodologiche pag. 14 La valutazione pag. 15 L ambiente di apprendimento pag. 18 Programmazione didattica annuale pag. 20 Ampliamento dell offerta formativa pag. 24 Attività pag. 25 Continuità didattica pag. 26 Patto Educativo di Corresponsabilità pag. 27 Organico docenti pag. 28 Laboratori pag. 28 Commissioni pag. 28 Colloqui con le insegnanti pag. 28 È importante ricordare pag. 29 Calendario scolastico pag. 30 Allegato (I Campi di Esperienza) 2

3 A COMPLETAMENTO DI QUANTO GIA ESPOSTO NELLA PARTE GENERALE DI QUESTO P.O.F., SEGUE QUESTO FASCICOLO CHE TRATTA CIO CHE RIGUARDA LA SCUOLA DELL INFANZIA NELL ANNO SCOLASTICO

4 I BISOGNI DELL ALUNNO La Scuola dell'infanzia è un importante segmento educativo per i bambini di età compresa tra i tre e i sei anni. I bambini che giungono alla Scuola dell Infanzia sono portatori di una storia personale e di un bagaglio di esperienze influenzato dalla propria realtà familiare e dall ambiente di provenienza. Le differenti esperienze vissute sono tali da influenzare il grado di autonomia che ciascuno di loro ha raggiunto, la capacità di relazionarsi con gli altri, il modo di vivere e comunicare le proprie emozioni. La scuola dell Infanzia partendo da tali diversità socio-culturali si presenta come un ambiente protettivo atto a promuovere le potenzialità di tutti i bambini offrendo loro valide opportunità di crescita. Alla luce di tali considerazioni la scuola Sacro Cuore, attraverso i principi fondanti della sua mission, attua un azione culturale ed educativa umano-cristiana che, ponendo al centro la persona dell alunno che è in sé diverso ed unico ne individua i seguenti bisogni: essere accolto e ascoltato; essere incoraggiato e rassicurato; essere sostenuto e guidato nelle relazioni; trovare un clima relazionale sereno e positivo; sviluppare armonicamente la propria identità; manifestare i propri sentimenti; esprimere le proprie emozioni e paure; sentirsi autonomo nelle azioni, nelle relazioni, nelle scelte; sviluppare il pensiero logico; coordinare i movimenti, conoscere e conquistare lo spazio; conoscere la realtà attraverso l esplorazione e la manipolazione; avere risposte esistenziali: perché si nasce, perché si soffre, perché si muore; essere in relazione filiale con Dio; vivere in maniera positiva e serena l ambiente scolastico. 4

5 FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA La scuola ha come finalità generale lo sviluppo integrale ed armonico della persona. Nella scuola dell Infanzia tale finalità è perseguita attraverso un azione educativo-didattica orientata al consolidamento dell identità del bambino, allo sviluppo della sua autonomia, alla acquisizione delle competenze e allo sviluppo delle prime forme di cittadinanza. Consolidare l Identità Significa vivere serenamente la propria corporietà, attraverso l acquisizione della sicurezza necessaria ad affrontare nuove esperienze in un ambiente sociale allargato. Attraverso il radicamento di atteggiamenti di sicurezza, di stima di sé, di fiducia positiva nelle proprie capacità, il bambino impara a vivere in modo equilibrato e costruttivo gli stati affettivi, ad esprimere e controllare i sentimenti e le emozioni e, al tempo stesso, a essere sensibile a quelli degli altri. Sviluppare l Autonomia Significa acquisire le capacità di interpretare e governare il proprio corpo; partecipare alle attività nei diversi contesti avendo fiducia in se stessi e negli altri; esplorare la realtà e comprendere le regole della vita quotidiana assumendo uno spirito critico ed un pensiero libero. È molto importante sviluppare nel bambino la libertà di pensiero ed è necessario che si progettino esperienze che gli permettano di cogliere il senso delle sue azioni e di prendere coscienza della realtà che lo circonda. Acquisire Competenze Significa imparare a conoscere e riflettere sull esperienza attraverso l esplorazione, l osservazione e l attitudine al confronto; raccontare e rievocare azioni e vissuti traducendoli in tracce personali e condivise; descrivere, rappresentare ed immaginare situazioni ed eventi attraverso una pluralità di linguaggi. Sviluppare le prime forme di Cittadinanza Significa per il bambino scoprire ed esternare il senso civico che è insito in lui e che si esplica nella scoperta degli altri e dei loro bisogni, nel riconoscimento e nell interiorizzazione di regole condivise, nella scoperta di sè come soggetto di diritti e doveri. Significa, in definitiva, porre le basi per la costituzione di un abito democratico, eticamente saldo, aperto al futuro e rispettoso dell ambiente, degli altri e della natura. 5

6 IL NOSTRO CAMMINO FORMATIVO OBIETTIVI FORMATIVI E NUCLEI ESSENZIALI LIVELLO PERSONALE NUCLEI ESSENZIALI LIVELLO COGNITIVO LIVELLO RELAZIONALE IO DONO DI DIO SONO UNA MERAVIGLIA Conoscenza di sé Autonomia CON GLI AMICI ALLA SCOPERTA DELLA GIOIA DI AMARSI Socializzazione UN MONDO DI MERAVIGLIE NELLA LUCE DI UNA SPERANZA CHE NON DELUDE Dimensione etico religiosa e sociale. Civica e ambientale 6

7 PIANO FORMATIVO OBIETTIVI FORMATIVI TRASVERSALI NUCLEI ESSENZIALI Il bambino inizia a conoscere sé stesso e lecomponenti della propria identità in tutte ledimensioni: fisica, psichica, sociale, etica,religiosa, per una corretta percezione di sée un adeguato sviluppo della sua autonomia.accoglie l amico Gesù nella sua vita. LIVELLO PERSONALE Il bambino prende coscienza di ciò cheapprende attraverso le varie esperienze perriconoscere il suo cammino di crescitapersonale. LIVELLO COGNITIVO 1. IO DONO DI DIO SONO UNA MERAVIGLIA Il bambino impara a condividere le propriericchezze, inclinazioni naturali, sensibilità,affetti, abilità, capacità, curiosità naturaliper maturare atteggiamenti dicollaborazione e di apertura all altro. LIVELLO RELAZIONALE Il bambino, nella gioia di sentirsi amato dagesù, impara ad instaurare rapportiaffettivi con i compagni e affina laconsapevolezza della propria identità anchesessuale in rapporto a gli altri e a sé stesso. LIVELLO PERSONALE Il bambino riflette sulla necessità di normedi comportamento per giocare e lavorare insieme: riconosce e stima il positivo neglialtri. LIVELLO COGNITIVO 2. CON GLI AMICI ALLA SCOPERTA DELLA GIOIA DI AMARSI Il bambino sperimenta la gioia di dare ericevere doni, di dare e ricevere aiuto percomprendere la bellezza del comandamentodell amore evangelico: rispetta i compagninella loro diversità, avvicina ed aiuta icompagni meno inseriti, impara a superare icontrasti. LIVELLO RELAZIONALE Il bambino si accosta al significato dellacreazione come dono affidato a tutti perimparare a prendersene cura. LIVELLO PERSONALE Il bambino scopre, conosce, ama, rispetta ilmondo intorno a sé (della natura, degliuomini, dei valori, delle culture, etnie, ecc..)per riconoscere l armonia universale delprogetto della creazione. LIVELLO COGNITIVO 3. UN MONDO DI MERAVIGLIE NELLA LUCE DI UNA SPERANZA CHE NON DELUDE Il bambino sviluppa aperture e sensibilità,rispetto ed accoglienza delle diversitàculturali e affinità per costruire unospirito di collaborazione e di pace: perdonai torti, compie gesti di pace e di solidarietàper testimoniare la forza di Gesù risorto,speranza che non delude. IA LIVELLO RELAZIONALE 7

8 PROFILO FORMATIVO DELL ALUNNO ALL USCITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA Al termine del percorso della scuola dell Infanzia è ragionevole attendersi che il bambino abbia acquisito alcune competenze di base necessarie alla sua crescita personale e sociale. Il Collegio Docenti, sulla base delle Nuove indicazioni nazionali per il curricolo (2012),delinea il profilo formativo dell alunno attraverso la descrizione organica delle competenze che egli acquisisce e che la scuola aiuta a perseguire e rafforzare. COMPETENZE DELL ALUNNO Presenta, racconta e spiega, le caratteristiche fisiche sue, della sua famiglia, della sua maestra all insegnante della scuola primaria, attraverso una descrizione verbale semplice e corretta (usa soggetto, predicato e complemento), una rappresentazione grafica realizzata con diverse tecniche. Inizia a riconosce le proprie emozioni, i desideri, le paure, gli stati d animo propri ed altrui (a livello percettivo), li esprime e tenta, gradualmente di superarli. In una situazione adeguata alla sua età, riesce ad eseguire correttamente un compito, una consegna che gli viene assegnato/a da terzi (per esempio: ritrovare un oggetto, secondo precise indicazioni topologiche e spaziali, rappresentarlo graficamente o descriverlo in modo semplice, cioè esplicitandone le caratteristiche principali) Costruisce, con materiale vario, un oggetto (per es. da regalare) e ne verbalizza le fasi di costruzione. Interviene a tempo, in modo opportuno e pertinente, in una conversazione di gruppo tra pari o con adulti (alza la mano, rispetta il turno di parola, comprende il contesto del discorso).. Comincia ad esprimere consapevolezza delle possibilità e dei limiti propri e dei compagni, accetta di integrarsi in un compito affidatogli dall insegnante o da un adulto (drammatizza un racconto con altri bambini secondo una giusta sequenza di movimenti, tempi ecc ). Si orienta nel mondo dei simboli, delle rappresentazioni, dei media, delle tecnologie (li riconosce e li associa al loro significato e alla loro funzione) In una situazione di gioco strutturato (per es. su un ritmo dato) controlla, coordina ed esegue movimenti rispettandone le regole (per es. la sequenza temporale ) Utilizza materiali e risorse comuni, condivide esperienze e giochi, affronta gradualmente i conflitti e inizia a riconoscere le regole del comportamento nei contesti privati e pubblici. Racconta, narra, descrive situazioni ed esperienze vissute, comunica e si esprime con una pluralità di linguaggi (presenta ai compagni/ai genitori o adulti di riferimento un esperienza realizzata, una festa tra compagni, ; per es. descrive verbalmente, con disegni, fotografie, simboli più comuni, rappresentazioni, le fasi di un esperimento realizzato, alcuni particolari di un compagno; mostra come riordina oggetti familiari, per es. i giochi, secondo criteri di classificazione). Di fronte a situazioni particolari, esprime curiosità, interesse, pone domande sulle cose, su di sé, sugli altri, su Dio. 8

9 OFFERTA FORMATIVA CURRICOLARE Normativa di riferimento Il curricolo rappresenta l'insieme delle scelte educativo-didattiche, delle strategie, delle esperienze, delle occasioni di apprendimento che il Collegio Docenti adotta al fine di promuovere lo sviluppo integrale ed armonico dei bambini. La sua elaborazione si basa sulle Indicazioni per il Curricolo nella scuola dell'infanzia (2012) e comprende tutte le attività didattico-educative programmate che, in particolare nella scuola dell'infanzia, scaturiscono dalle peculiarità della realtà in cui si opera, dalla esperienza dei bambini e dai loro bisogni educativi specifici. Con le indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell infanzia e del primo ciclo di istruzione il Ministero ha fissato gli obiettivi generali, gli obiettivi di apprendimento e i relativi traguardi per lo sviluppo delle competenze dei bambini e ragazzi per ciascuna disciplina o campo di esperienza. Tali competenze, ha aggiunto il Ministro, devono essere inquadrate nell ambito più allargato del panorama europeo e, in particolare, rifarsi a quanto definito nella Raccomandazione del 18 dicembre In base a tali Indicazioni la comunità professionale della scuola, nel rispetto della libertà di insegnamento e della valorizzazione dell autonomia dell istituzione scolastica, è chiamata ad elaborare tutte le scelte didattico-educative (relative a contenuti, metodi, organizzazione e valutazione) atte a configurarla come luogo di crescita e formazione dell identità affettivarelazionale-cognitiva del bambino. Ogni scuola predispone il curricolo all interno del Piano dell Offerta Formativa con riferimento: - alle finalità - ai traguardi per lo sviluppo delle competenze - agli obiettivi di apprendimento. Il documento così elaborato viene presentato ai genitori degli alunni nel corso delle assemblee di inizio anno e pubblicato sul sito internet della scuola; una copia di esso viene depositata presso la segreteria. 9

10 COMPETENZE IN CHIAVE EUROPEA Le competenze specifiche che fanno capo ai campi di esperienza sono state incardinate nella competenza chiave europea di riferimento. Si è scelto di articolare il curricolo a partire dalle otto competenze chiave europee perché queste rappresentano, come del resto la premessa delle Indicazioni 2012 precisa, la finalità generale dell istruzione e dell educazione e spiegano le motivazioni dell apprendimento stesso, attribuendogli senso e significato. Le competenze chiave così come esplicitate nella Raccomandazione del Parlamento Europeo del 18 dicembre 2006 sono: 1. Comunicazione nella madrelingua a cui fanno capo le competenze specifiche della lingua e del campo di esperienza i discorsi e le parole. 2. Comunicazione nelle lingue straniere a cui fanno capo le competenze specifiche della lingua straniera e del campo di esperienza i discorsi e le parole. 3. Competenze di base in matematica, scienze e tecnologia a cui fanno capo prevalentemente le competenze specifiche del campo di esperienza la conoscenza del mondo. 4. Competenza digitale a cui fanno capo le competenze tecnologiche di utilizzo delle tecnologie della comunicazione e dell informazione, naturalmente al livello iniziale proprio di una didattica della scuola dell infanzia; i campi di esperienza in cui questa competenza può essere perseguita sono tutti, con alcune peculiarità più tipiche del campo immagini, suoni, colori. 5. Imparare a Imparare è competenza metodologica fondamentale cui non corrispondono nelle Indicazioni traguardi specifici; i campi di esperienza in cui esercitare questa competenza sono ovviamente tutti. 6. Competenze sociali e civiche: si sono raggruppate qui le competenze facenti parte del campo il se e l altro. 7. Spirito di iniziativa e intraprendenza: a questa competenza chiave fanno capo competenze metodologiche come la presa di decisioni, il problem solving, le competenze progettuali. I campi di esperienza in cui esercitarla sono tutti. 8. Consapevolezza ed espressione culturale: a questa competenza fanno capo le competenze specifiche relative alla lettura, fruizione, produzione di messaggi visivi, sonori, musicali, artistici; all espressione corporea. Per praticità didattica e di valutazione, la competenza chiave è stata disaggregata nelle componenti: competenze relative all espressione visiva, musicale e artistica che si riferisce al campo di esperienza: immagini, suoni, colori ; competenze relative alla consapevolezza e all espressione corporea, che fanno capo ai due campi di esperienza: il corpo e il movimento e immagini, suoni, colori. 10

11 Curricolo verticale della programmazione educativa e didattica: dalle competenze chiave europee alle indicazioni nazionali per il curricolo (MIUR G.U. del 5 febbraio 2013 decreto 16 novembre 2012, n. 254) Imparare ad imparare Spirito di iniziativa e imprenditorialità Competenze chiave definite dal Consiglio Unione Europea e dal Parlamento Europeo Comunicazione nella madrelingua e nelle lingue straniere Competenza matematica e competenza in campo scientifico. Competenza in campo tecnologico. Competenza digitale Competenze sociali e civiche Consapevolezza ed espressione culturale 11

12 I CAMPI DI ESPERIENZA La progettazione delle esperienze educativo- didattiche si articola in campi di esperienza intesi come ambiti specifici del fare e dell agire del bambino attraverso cui egli realizza l apprendimento e la propria maturazione. Essi hanno il compito di aiutare il bambino a dare significato ed ordine alla molteplicità degli stimoli che il contatto con la realtà gli fornisce. Ogni campo di esperienza persegue specifiche finalità formative attraverso percorsi metodologici flessibili ed adeguati ai ritmi, ai tempi, alle modalità di apprendimento individuali, alle motivazioni ed agli interessi individuali dei bambini. Il Collegio Docenti predispone occasioni di apprendimento orientate e strutturanti per favorire nei bambini l organizzazione e la consapevolezza di ciò che vanno scoprendo. La scuola dell Infanzia mira allo sviluppo delle competenze nei seguenti campi di esperienza: Il sé e l altro Il corpo e il movimento Immagini, suoni, colori I discorsi e le parole La conoscenza del mondo IL SE E L ALTRO: È il campo nel quale i bambini esprimono le grandi domande sul mondo e apprendono i fondamenti del senso morale, prendono coscienza della propria identità, scoprono le diversità e apprendono le prime regole necessarie alla vita sociale. IL CORPO E IL MOVIMENTO: È il campo nel quale i bambini prendono coscienza del proprio corpo e delle possibilità ad esso legate, non solo dal punto di vista motorio, ma anche come strumento per comunicare e per costruire l identità personale attraverso la percezione del sé. IMMAGINI, SUONI, COLORI:E il campo che mira a potenziare le capacità comunicative dei bambini riferite ai linguaggi, in particolare alle competenze legate alla comprensione e produzione attraverso i molteplici linguaggi: manipolativo - visivo, sonoro musicale, drammatico - teatrale, audiovisuale e massmediale e al loro intreccio. La fruizione di essi educa al senso del bello, alla conoscenza della realtà, espresse anche con l immaginazione e la creatività proprie dei bambini. I DISCORSI E LE PAROLE:È il campo nel quale i bambini apprendono a comunicare verbalmente, a descrivere le proprie emozioni, a conversare, dialogare con coetanei e adulti, riflettere sulla lingua anche attraverso un primo approccio alla lingua scritta. Attraverso la conoscenza e la consapevolezza della madrelingua e di altre lingue consolidano l identità personale e si aprono alla multicultura. LA CONOSCENZA DEL MONDO: Questo campo riguarda l esplorazione della realtà che il bambino compie, imparando a organizzare le proprie esperienze attraverso azioni consapevoli quali: raggruppare, quantificare, contare, ordinare, misurare. Progettare e codificare la realtà attraverso semplici abilità matematiche, stabilire relazioni logiche tra fenomeni ed eventi. I docenti sviluppano la programmazione didattica tenendo conto dei traguardi per il raggiungimento delle competenze e degli obiettivi di apprendimento divisi per tre anni, quattro anni e cinque anni. (vedi allegato A) 12

13 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE Al termine della scuola dell Infanzia vengono fissati i traguardi per lo sviluppo delle competenze relative ai campi di esperienza. Essi rappresentano riferimenti ineludibili per gli insegnanti ed indicano piste culturali e didattiche da percorrere per l elaborazione di scelte educativo-didattiche atte a finalizzare l azione educativa allo sviluppo integrale dell allievo. I traguardi (vedi allegato A), hanno durata triennale e si riferiscono ai singoli campi di esperienza. INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA La Scuola Sacro Cuore pone l insegnamento della religione cattolica al centro della sua azione educativa; attraverso essa i bambini acquisiscono i primi strumenti necessari a cogliere i segni e simboli della vita cristiana, ad intuirne i significati e ad esprimerli e comunicarli con parole e gesti. Le attività proposte in questo ambito concorrono all educazione dei bambini con una specifica attenzione alla maturazione della loro identità, anche religiosa, alla conquista dell autonomia e allo sviluppo delle competenze. L insegnante promuove l acquisizione della cultura religiosa cattolica adattando le metodologie di insegnamento alle diverse fasce d età, valorizzando le esperienze personali e percependo le esigenze specifiche di ogni alunno. Ai sensi del D.P.R 11 febbraio 2010 i traguardi dell insegnamento della religione cattolica sono distribuiti nei vari campi di esperienza. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Se i traguardi di sviluppo rappresentano le piste che la comunità professionale scolastica deve percorrere per adottare scelte didattiche che promuovano lo sviluppo integrale ed armonico dei bambini, gli obiettivi di apprendimento rappresentano le conoscenze e le abilità necessarie affinché tale sviluppo divenga reale e possibile. Come i traguardi di sviluppo anche gli obiettivi di apprendimento hanno durata triennale e si riferiscono ai singoli campi di esperienza. 13

14 INDICAZIONI METODOLOGICHE Perché la scuola dell Infanzia possa nel concreto favorire la crescita integrale ed armonica del bambino è necessario che si presenti come un ambiente di vita protettivo, luogo di relazioni significative e di apprendimenti di qualità. Il Collegio Docenti, nel pieno rispetto del principio dell uguaglianza delle opportunità, orienta la sua azione educativo-didattica attraverso le seguenti indicazioni metodologiche: La valorizzazione del gioco Il gioco, in tutte le sue forme ed espressioni (gioco di finzione, di immaginazione, di identificazione ), rappresenta una risorsa privilegiata di relazioni e di apprendimento; attraverso l attività ludica, infatti, il bambino esplora e scopre il mondo che lo circonda e, al tempo stesso instaura relazioni con gli altri e con la realtà. Esplorazione e ricerca L esplorazione attiva ed il contatto diretto con gli oggetti, la natura, l ambiente offrono al bambino importanti occasioni di stimolo alla sua curiosità e creatività. Confrontando situazioni, ponendo domande, costruendo ipotesi, elaborando e confrontando possibili spiegazioni, il bambino impara a riflettere sulle proprie esperienze e ad organizzarle in maniera più consapevole. La vita di relazione La promozione di relazioni positive favorisce nel bambino lo sviluppo della sua identità; attraverso scambi e rapporti con i coetanei e con gli adulti, infatti, egli riceve importanti stimoli per nuovi apprendimenti e per il consolidamento di quelli già acquisiti. La valenza didattica delle routine I vari momenti che caratterizzano la routine scolastica (ingresso, accoglienza, bagno, pranzo, riposo, ecc...) hanno un importante valenza di orientamento rispetto ai tempi e al succedersi delle diverse situazioni nella giornata a scuola. Dal ripetersi di queste routine, i bambini riescono a cogliere il senso del prima e del dopo, acquisendo la capacità di prevedere e anticipare gli eventi, costruendo un po' alla volta la mappatura temporale e spaziale della propria vita. L osservazione L osservazione rappresenta un irrinunciabile strumento che permette di conoscere il bambino e i bisogni di cui è portatore. Ogni bambino è un individuo a sé con la sua storia e le sue esperienze e come tale va conosciuto, tenendo presente che egli si manifesta attraverso il gioco, le azioni, le relazioni e attraverso questi rivela i propri interessi e i propri bisogni. La personalizzazione del percorso educativo Essa si fonda sul riconoscimento della centralità del bambino nel suo processo formativo e consiste nella possibilità di modificare e integrare le proposte educativo-didattiche in relazione a particolari bisogni o potenzialità rilevati negli alunni. L azione educativa, pertanto, dovrà essere calibrata a misura di bambino in relazione alle proprie specifiche e differenti necessità e risorse. 14

15 LA VALUTAZIONE Valutare significa conoscere e comprendere i livelli raggiunti da ciascun bambino per individuare i processi da promuovere per favorirne la maturazione e lo sviluppo. La valutazione è un processo indispensabile per riflettere sul contesto e sull azione educativa, in una prospettiva di continua regolazione dell attività didattica tenendo presenti i modi di essere, i ritmi di sviluppo e gli stili di apprendimento dei bambini. Nella scuola dell Infanzia la valutazione dei bambini avviene attraverso: osservazioni sistematiche per conoscere i bisogni e le potenzialità di ognuno; documentazione dei processi e dei prodotti dei bambini; verifiche in itinere e finale dei traguardi raggiunti. Il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento relativi ai campi di esperienza è valutato al termine del I e del II quadrimestre secondo criteri che variano il relazione all età dei bambini. Al termine di ogni anno scolastico i docenti consegneranno ai genitori tale valutazione. CRITERI DI VALUTAZIONE PER I BAMBINI DI 3 ANNI IL SE E L ALTRO OBIETTIVI NO IN PARTE SI Accetta il distacco e la lontananza dai genitori Si confronta e discute con gli altri bambini Si avvicina alle regole del vivere insieme IL CORPO E IL MOVIMENTO OBIETTIVI NO IN PARTE SI Prende coscienza di sé nel movimento consolidando gli schemi dinamici di base Riconosce la propria identità sessuale. Si approccia a semplici regole di igiene personale Indica le principali parti del corpo e le riproduce in una prima rappresentazione grafica. IMMAGINI, SUONI, COLORI OBIETTIVI NO IN PARTE SI Manipola i diversi materiali e riconosce i colori primari Esegue e mima canti Riproduce con il battito delle mani e dei piedi un semplice ritmo I DISCORSI E LE PAROLE OBIETTIVI NO IN PARTE SI Ascolta, comprende e comunica attraverso semplici frasi Memorizza poesie e filastrocche Familiarizza con i libri sfogliandoli e raccontandone le immagini LA CONOSCENZA DEL MONDO OBIETTIVI NO IN Riconosce e manipola gli oggetti in base alla forma (cerchio, quadrato) e ai colori fondamentali. Conosce e ripete alcuni numeri Intuisce alcune collocazioni spaziali esprimendole (sopra-sotto, dentro-fuori) PARTE SI 15

16 CRITERI DI VALUTAZIONE PER I BAMBINI DI 4 ANNI IL SE E L ALTRO OBIETTIVI NO IN Costruisce e consolida relazioni all interno del gruppo, collaborando in maniera attiva Accresce la fiducia in sé, imparando a controllare l aggressività e l impulsività Intuisce il succedersi dei principali momenti della routine giornaliera Comprende il significato dei simboli e delle tradizioni religiose e culturali PARTE IL CORPO E IL MOVIMENTO OBIETTIVI NO IN Ha consapevolezza dei propri movimenti nello spazio che lo circonda Conosce ed inizia ad applicare le regole di igiene personale Sviluppa la coordinazione oculo-manuale Amplia la conoscenza del proprio corpo e riproduce la figura umana PARTE IMMAGINI, SUONI, COLORI OBIETTIVI NO IN Riconosce i colori secondari e colora rispettando i margini Riconosce e riproduce i suoni con le parti del corpo (ritmi lenti e veloci) Affina le capacità percettive, visive e manipolative PARTE SI SI SI I DISCORSI E LE PAROLE OBIETTIVI NO IN PARTE SI Comunica mediante frasi più complete e le utilizza nei contesti adeguati Comprende gli elementi essenziali di un racconto e di una conversazione Si avvicina ad una lingua diversa dalla propria attraverso semplici parole e canti LA CONOSCENZA DEL MONDO OBIETTIVI NO IN PARTE SI Conosce e discrimina alcune figure geometriche (cerchio, quadrato, triangolo). Raggruppa oggetti in base ad un attributo Individua prima / dopo di una azione. Sa ordinare storie in 2 sequenze Conosce una breve sequenza numerica attraverso facili filastrocche Interiorizza e gioca con i più importanti concetti spaziali (sopra-sotto, avantiindietro, dentro-fuori, vicino-lontano) 16

17 CRITERI DI VALUTAZIONE PER I BAMBINI DI 5 ANNI IL SE E L ALTRO OBIETTIVI NO IN PARTE SI Rispetta ed aiuta gli altri, imparando a lavorare in gruppo Porta a termine semplici consegne Vive la scuola in maniera positiva ed interiorizza le regole del vivere insieme Interiorizza il significato dei simboli e delle tradizioni religiose e culturali IL CORPO E IL MOVIMENTO OBIETTIVI NO IN PARTE SI Affina la coordinazione oculo-manuale Si muove in maniera coordinata nelle varie attività Conosce le parti del corpo su sé stesso e su gli altri; scopre le caratteristiche della realtà che lo circonda Riproduce in maniera completa la figura umana OBIETTIVI IMMAGINI, SUONI, COLORI E capace di inventare, drammatizzare brevi racconti e riprodurli in maniera creativa Discrimina i caratteri di un suono (forte/ piano, alto/ basso, lungo/ corto, veloce / lento) e ne riproduce brevi sequenze Esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie NO IN PARTE SI I DISCORSI E LE PAROLE OBIETTIVI NO IN PARTE SI Si esprime con frasi corrette Racconta in modo chiaro e coerente esperienze e vissuti Familiarizza con lingue diverse dalla propria attraverso momenti di condivisione Scrive il proprio nome e copia semplici parole. Gioca con le parole LA CONOSCENZA DEL MONDO OBIETTIVI NO IN PARTE SI Raggruppa e classifica oggetti secondo più attributi (forma, lunghezza, quantità e massa) Mette in successione le principali sequenze logico-temporali Si approccia ai simboli e alle quantità numeriche Riconosce i concetti spaziali fondamentali e li mette in relazione tra di loro. 17

18 L AMBIENTE DI APPRENDIMENTO L ambiente scolastico diventa ambiente di apprendimento finalizzato alla crescita del bambino solo se adeguatamente organizzato. Nella Scuola dell Infanzia, pertanto, assume notevole importanza l organizzazione dei tempi e degli spazi educativi affinché questi rispondano alle reali esigenze educative dei bambini. In particolare: lo spazio deve essere accogliente e preparato con cura minuziosa e razionale; l ambiente scolastico, infatti, non si identifica con la semplice distribuzione fisica degli spazi o della collocazione degli arredi e dei materiali ma rappresenta una risorsa che può favorire la trasmissione di significati, valori e relazioni. La possibilità di utilizzare l ambiente, di partecipare alla sua gestione nei diversi momenti della giornata accresce nel bambino la fiducia in se stesso, la sicurezza, l autonomia, il senso di responsabilità. il tempo deve essere disteso e rispettoso delle peculiarità e delle esigenze dei bambini; nella scuola dell infanzia non esistono tempi di apprendimento e tempi di svago; gioco e lavoro, divertimento e applicazione si intrecciano continuamente in tutte le esperienze; tuttavia, durante la giornata scolastica, ci sono delle scansioni che rappresentano dei punti di riferimento per l acquisizione da parte del bambino della dimensione temporale e degli eventi che la caratterizzano. GLI SPAZI Gli spazi presenti nella scuola dell infanzia Sacro Cuore sono pensati e strutturati per rispondere ai bisogni di accoglienza e di serenità, di movimento, di stimolo alla curiosità ed all apprendimento del bambino. Essa dispone di spazi interni ed esterni. Spazi interni: ingresso, spogliatoio, salone, 3 ampie aule di sezione, dormitorio, refettorio, servizi igienici, direzione, aula delle insegnanti, segreteria. Spazi esterni: cortile con giochi e piante, pista per il pattinaggio. Tali spazi garantiscono una gestione ed un organizzazione delle attività didattiche piuttosto flessibile. Il salone, il refettorio, il cortile opportunamente attrezzati vengono utilizzati anche per accogliere i genitori in occasione di feste scolastiche ed extrascolastiche. IL TEMPO DELLA SCUOLA La giornata dei bambini della Scuola dell Infanzia Nella nostra scuola la settimana scolastica, che va dal lunedì al venerdì, è così articolata: ore 8:00/ 9:00 accoglienza dei bambini nella loro sezione ore 9:00/ 9:30 igiene personale; incontro collettivo in salone per la preghiera di inizio giornata, descrizione delle attività ore 9:30/ 11:00 attività programmazione didattica, di sezione, di laboratorio (a seconda della tabella delle attività) ore 11:00/ 11:20 igiene personale e preparazione al pranzo ore 11:20/ 12:00 pranzo in refettorio ore 12:00/ 12:50 gioco libero o guidato in salone o in cortile ore 12:50/ 13:05 igiene personale e preparazione al riposo pomeridiano per i bambini piccoli e mezzani ore 13:05/ 14:45 riposo pomeridiano per i bambini piccoli e mezzani e attività di sezione o di laboratorio per i bambini grandi 18

19 ore 14:45/ 15:00 merenda ore 15:00/ 15:40 gioco libero o guidato in salone o in cortile ore 15:45/ 15:50 preghiera di fine giornata e uscita In relazione ai bisogni delle famiglie e all età dei bambini è previsto un duplice orario di uscita: ore 12:30 ore 15:50 La famiglia segnala su apposito modulo la propria scelta d orario. La scuola Sacro Cuore, inoltre, prevede un servizio pre-scuola (ore 7:30) per l accoglienza degli alunni prima dell inizio dell orario comune e un servizio post-scuola (ore 16:30) per venire incontro alle esigenze dei genitori cha hanno difficoltà a riprendere i loro figli all orario dell uscita comune. 19

20 PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE ALLA SCOPERTA DEL MAGICO MONDO DI OZ "Tutti i bambini devono poter credere che la magia esiste e che le loro ali, un giorno, possono portarli dove nei sogni hanno costruito la loro casa Alessia S. Lorenzi PREMESSA Quest anno come sfondo integratore alla nostra programmazione abbiamo deciso di utilizzare una fiaba, sempre più consapevoli che la fiaba, nella sua dimensione fantastica, rappresenta per il bambino uno strumento educativo privilegiato ed efficace. Attraverso la fiaba, infatti, il bambino sviluppa un atteggiamento di curiosità verso la realtà che lo circonda, esprimendo la propria vita interiore, le proprie emozioni, i propri sentimenti. La fiaba che ci accompagnerà per questo intero anno scolastico è il Mago di Oz, una fiaba che tratta temi importanti come l amicizia, la diversità intesa come valore, l autostima come presa di coscienza delle proprie capacità. I protagonisti di questa storia sono Dorothy, una bambina che, a causa di un tornado si ritrova catapultata in un mondo fantastico e i suoi compagni di viaggio: lo spaventapasseri sciocco, l uomo di latta insensibile, il leone pauroso. Ogni personaggio ha caratteristiche diverse, sul piano fisico e motorio, intellettivo ed emozionale. Ognuno di loro deve superare le sue insicurezze, acquisire fiducia nelle sue capacità, scoprire e potenziare le doti che scoprirà, al termine di un lungo viaggio, di avere dentro di sé. Attraverso le varie prove a cui sottopone i quattro amici il Mago di Oz li aiuterà a riflettere sul fatto che per superare tutte avversità ciascuno di loro ha fatto affidamento sulle proprie risorse, quindi li invita a cercare dentro di sé, e non fuori, ciò di cui necessitano. Da questa fiaba emerge la finalità propria dell educazione (EDUCERE: tirar fuori ciò che sta dentro) intesa come azione volta ad aiutare i bambini a prendere consapevolezza delle proprie capacità e ad acquisire, attraverso un percorso di crescita personale, nuove conoscenze. Il percorso didattico, basato sulla narrazione del racconto " IL MAGO DI OZ", sarà sviluppato nel corso dell intero anno scolastico attraverso un itinerario che, ripercorrendo le avventure dei protagonisti, si articolerà in tre unità tematiche: Il viaggio di Dorothy (ottobre/novembre) Amicizie speciali (gennaio/febbraio) Il magico regno di Oz (marzo/aprile) 20

21 Ciascuna unità di apprendimento sarà introdotta dall arrivo in salone di Dorothy; sarà proprio la dolce e coraggiosa bambina che, attraverso il racconto delle sue avventure, ci catapulterà nel fantastico mondo di Oz. Tutte le unità si svilupperanno quasi interamente in forma ludica, tenendo presente la fascia di età dei bambini coinvolti nel progetto, quindi la loro necessità di vivere ogni esperienza attraverso il gioco e la drammatizzazione. OBIETTIVI FORMATIVI Gli obiettivi alla base della nostra scelta educativo-didattica sono: Stimolare la curiosità e il desiderio dei bambini di ricercare, scoprire e conoscere Educare all ascolto, alla partecipazione, alla discussione Aiutare il bambino a riconoscere e sviluppare le sue capacità Favorire nel bambino un atteggiamento ottimistico nei confronti della vita Potenziare la creatività espressiva utilizzando tecniche diverse Sviluppare e sperimentare diversi linguaggi per comunicare stati d animo, emozioni e sentimenti. FINALITÀ EDUCATIVE Le finalità rappresentano i motivi consapevoli che sostengono il nostro essere educatori, lo scopo della nostra azione educativa. La finalità che sottende alla fiaba de il mago di Oz è la scoperta da parte del bambino delle proprie potenzialità individuali che, se adeguatamente valorizzate, si tradurranno in possibilità di sviluppo e di crescita che ogni bambino attua con caratteristiche diverse. In questo senso la Scuola deve consentire ai bambini di raggiungere traguardi di sviluppo in ordine alla identità, all autonomia, alla competenza e al senso di cittadinanza. CONSOLIDAMENTO DELL IDENTITA : consolidare l identità personale significa aiutare il bambino a sviluppare e rafforzare atteggiamenti di sicurezza, di stima di sé, di fiducia nelle proprie capacità. Vivere serenamente i propri stati affettivi, imparando a controllare le proprie emozioni, aprendosi agli altri e ai loro bisogni. CONQUISTA DELL AUTONOMIA: sviluppare l autonomia significa aiutare il bambino ad accrescere la fiducia in sé, ad assumere atteggiamenti sempre più consapevoli e responsabili. Sperimentare situazioni diverse e provare soddisfazione nel raggiungimento di nuovi traguardi. SVILUPPO DELLA COMPETENZA: acquisire competenze significa imparare a riflettere sulle esperienze attraverso l esplorazione. Significa sviluppare tutte le capacità (sensoriali, percettive, motorie, linguistiche e intellettuali) attraverso la conoscenza del mondo. EDUCARE ALLA CITTADINANZA: significa imparare a riconoscere i propri diritti e doveri, quelli degli altri e l esistenza di regole che sono alla base del vivere comune. CAMPI DI ESPERIENZA I bambini, attraverso le meravigliose avventure di Dorothy, imparano ad esprimersi con il corpo, con la parola, con il suono; sviluppano la loro fantasia in modo creativo e vengono incoraggiati a comunicare le proprie esperienze e le proprie emozioni. Alla luce di tali considerazioni si evince che la fiaba de il mago di Oz, seppur rientrando prevalentemente nel campo del sè e l altro, è trasversale a tutti gli altri campi d esperienza. IL SÉ E L ALTRO 21

22 Attraverso l ascolto e la drammatizzazione della fiaba il bambino, identificandosi con i diversi personaggi, comincia ad esprimere e riconoscere i propri sentimenti e le proprie emozioni, acquisendo una maggiore consapevolezza di sé e dei propri compagni. Come Dorothy si incammina sulla strada dorata alla ricerca del regno di Oz anche il bambino intraprende un percorso di scoperta di sé e del mondo che lo circonda. IL CORPO E IL MOVIMENTO Attraverso le meravigliose avventure di Dorothy il bambino impara ad esprimersi con il corpo mimando situazioni e imitando i personaggi; prova a controllare atteggiamenti di aggressività e disciplina il suo corpo all ascolto e alla attenzione. IMMAGINI, SUONI E COLORI Partendo dall ascolto della fiaba, il bambino ne ripropone le situazioni elaborandole e personalizzandole in maniera creativa ed adeguata. Attraverso la scoperta e l esplorazione dei linguaggi di cui dispone (voce, mimica, suoni, manipolazione, esperienze grafico-pittoriche) egli amplia la conoscenza di sè, degli altri e della realtà. I DISCORSI E LE PAROLE L ascolto della fiaba rappresenta per il bambino un importante occasione di crescita linguistica; infatti, raccontando, inventando, formulando ipotesi in base alle situazioni descritte e profilate dalla fiaba il bambino impara a ad esprimersi con frasi via via sempre più complete e corrette. LA CONOSCENZA DEL MONDO Attraverso la fiaba il bambino sviluppa un atteggiamento di curiosità verso la realtà che lo circonda, cogliendo la differenza tra mondo reale e simbolico. Attraverso l azione e l esplorazione della realtà comincia ad elaborare idee personali e riflessioni sul mondo divenendo così protagonista attivo della sua crescita. ATTIVITA Le attività proposte ai bambini consisteranno prevalentemente: nella presentazione del progetto e delle unità tematiche attraverso il personaggio di Dorothy; in attività espressive, grafico-pittoriche e manipolative; nella memorizzazione di filastrocche o canti; nella visione di dvd; nella compilazione di schede operative; in attività cartellonistiche; in attività teatrali; in esercizi motori, giochi e libero movimento. METODOLOGIA La metodologia sarà ludica e improntata al principio della ricerca-scoperta autonome del bambino, attraverso l attuazione da parte delle insegnanti di situazioni stimolanti che coinvolgano l alunno affinché divenga soggetto attivo del proprio processo di crescita e maturazione. SPAZI: sezioni, salone TEMPI: ottobre/aprile 22

23 cartelloni fogli di carta carta collage colori a dita pennarelli colla tempere pennelli forbici registratore materiale riciclato MATERIALE VERIFICA Le verifiche del progetto sia in itinere che finale si baseranno sull osservazione costante e mirata del grado di interesse e di coinvolgimento dei bambini. 23

24 AMPLIAMENTO DELL OFFERTA FORMATIVA L offerta formativa curricolare è integrata da attività e laboratori volti a stimolare la partecipazione e l interesse dei bambini e a svilupparne le competenze. I laboratori, nello specifico, tratteranno tematiche differenti e saranno rivolti ai bambini suddivisi per fascia d età. L ampliamento del curricolo si realizza attraverso: attività relative alle varie ricorrenze laboratorio di inglese The little red riding hood laboratorio di psicomotricità Questo sono io! Tra ritmo e movimento laboratorio logico-matematico per i bambini di 5 anni Viaggio tra spazio e tempo laboratorio di inglese e logico-matematico per i bambini di 4 anni One, two three iniziamo! laboratorio per i più piccoli Un arcobaleno da costruire laboratorio di religione Tanti doni un solo Donatore uscite didattiche pattinaggio teatro Altri momenti significativi sono: le attività di accoglienza dei nuovi iscritti e delle loro famiglie (festa dell accoglienza) la festa del nome (con la classe 1^ primaria) gli auguri di Natale ai nonni e ai genitori Gli auguri al Papà, alla mamma, ai nonni la festa della famiglia la festa del Ciao (i grandi concludono l iter della Scuola dell Infanzia e salutano i compagni che restano). 24

25 ATTIVITA LUNEDI MARTEDI MERCOLEDI GIOVEDI VENERDI PICCOLI (3 anni) MEZZANI (4 anni) GRANDI (5 anni) GRANDI (pomeriggio) S E Z I O N E Questo sono io! Tra ritmo e movimento (Sr.Monica, Maria) Tanti doni un solo Donatore (Sr.M.Paola, Sr. Maria Linda) Viaggio tra spazio e tempo (Silvia, Clorinda) Un arcobaleno da costruire (Maria, Silvia) Questo sono io! Tra ritmo e movimento (Sr.Monica, Sr. Maria Linda) Tanti doni un solo Donatore (Sr.M.Paola,Clorinda) Pattinaggio (Sr. Monica e Maria) Tanti doni un solo Donatore (Sr.M.Paola, Sr. Maria Linda) One, twothree iniziamo! (Silvia, Maria) Questo sono io! Tra ritmo e movimento (Sr.Monica Clorinda) the little red riding hood (Silvia) S E Z I O N E Lo svolgimento delle attività così come esplicate nella tabella riguarderà i mesi di ottobre e novembre 2014; gennaio e febbraio 2015; marzo e maggio Negli altri periodi saranno svolte attività di sezione e attività relative a feste e ricorrenze. 25

26 CONTINUITA DIDATTICA Progetto continuità Educazione Ambientale realizzato dalla Scuola dell Infanzia (età 5 anni) e dalla classe 1^ della Scuola Primaria. ALLA SCOPERTA DI PULILANDIA OBIETTIVI GENERALI PER GLI ALUNNI Mantenere i rapporti affettivi instaurati negli anni precedenti. Conoscere l ambiente e le insegnanti della scuola primaria. Collaborare per la realizzazione di un progetto comune. Confrontarsi con altri bambini. Acquisire consapevolezza delle proprie capacità. Rispettare le regole della vita in comune. FINALITA. Promuovere comportamenti rispettosi nei confronti dell ambiente Percepire e discriminare materiali diversi Sensibilizzare gli alunni alla raccolta differenziata e all impiego creativo dei materiali riciclati. Stimolare e potenziare la creatività. ATTIVITA Le attività proposte ai bambini consisteranno prevalentemente: nella presentazione del progetto attraverso la storia di C era una volta PULILANDIA ; nella costruzione e decorazione di contenitori che riproducono i cassonetti della raccolta differenziata nell ascolto e rielaborazione di racconti inerenti al tema nella creazione di oggetti utili e decorativi utilizzando materiali di recupero in attività espressive, grafico-pittoriche e manipolative; in giochi; nella compilazione di schede operative; in attività cartellonistiche; in incontri con personale specializzato in materia 26

27 PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA Premessa La Scuola Sacro Cuore, presente nel territorio dal 1929, organizza le sue attività educativodidattiche, secondo le direttive ministeriali e secondo il Sistema di Gestione per la Qualità, nella luce del Vangelo e del Carisma delle Sorelle della Misericordia di Verona; pertanto essa accoglie ogni alunno nella sua dignità di persona unica e irrepetibile e in questo spirito tutela i diritti di ciascuno, anche straniero o in particolari situazioni di disagio. Quale luogo di apprendimento e di formazione integrale dell alunno (come è esposto nel P.E.I. e nel P.O.F.), la scuola stabilisce il seguente Patto Educativo di corresponsabilità finalizzato a definire, in modo trasparente e condiviso, diritti e doveri nel rapporto tra l istituzione scolastica e la famiglia. Tale Patto rappresenta dunque una condizione irrinunciabile per costruire un rapporto di fiducia reciproca e per favorire il successo scolastico degli alunni. La scuola si impegna a: 1. creare un clima educativo sereno e collaborativo, fondato sul rispetto e sul dialogo al fine di contribuire alla vera formazione culturale, religiosa, morale e civile dell alunno/a 2. realizzare un rapporto di relazione orientata al dialogo e alla collaborazione con la famiglia 3. comunicare costantemente alle famiglie l andamento didattico e disciplinare del figlio 4. garantire e promuovere la partecipazione dei genitori alla vita della scuola mediante gli organi collegiali e l' Associazione Genitori 5. realizzare l attività didattico-educativa secondo le Indicazioni Nazionali e l offerta formativa prevista nel P.O.F., nel rispetto dei diversi ritmi di apprendimento 6. curare la salubrità e la sicurezza degli ambienti e tutelare la salute degli alunni 7. assumere docenti che abbiano i titoli richiesti e preparazione adeguata 27

28 ORGANICO DEI DOCENTI DELLA SCUOLA DELL INFANZIA PER L ANNO SCOLASTICO Coordinatrice didattica: Sezione Azzurra: Sezione Gialla: Sezione Rossa: Insegnante di intersezione: Insegnante di supporto : Insegnante di religione: Insegnante di Inglese Prof.ssa Clara Biella Maestra Dimase Maria Maestra Costantini Silvia Maestra Pasin Sr. M. Monica Maestra Belfiore Clorinda Maestra Melis Benigna Maestra Bellomi Sr. M. Paola Maestra Di Carmine Silvia LABORATORI Laboratorio di inglese The little red riding hood Maestra Di Carmine Silvia Laboratorio di logico- matematico Viaggio tra spazio e tempo Maestra Costantini Silvia Laboratorio di inglese e logico- matematica One, two, three iniziamo Maestra Costantini Silvia Maestra Dimase Maria Laboratorio di religione Tanti doni un solo Donatore Maestra Bellomi Sr. M. Paola Laboratorio di psicomotricità Questo sono io! Tra ritmo e movimento Maestra Pasin Sr. M.Monica Laboratorio Un arcobaleno da costruire Maestra Dimase Maria e Maestra Costantini Silvia COMMISSIONI Nella scuola dell Infanzia Sacro Cuore operano le seguenti commissioni: Commissione Pof. Commissione GLI; Commissione Pubblicità. Maestra Dimase Maria e Maestra Costantini Silvia Maestra Costantini Silvia e Maestra Belfiore Clorinda Maestra Pasin Sr. M.Monica Maestra Dimase Maria COLLOQUI CON LE INSEGNANTI Ogni maestra si rende disponibile per i colloqui con i genitori concordandone il tempo inoltre in ogni quadrimestre vengono fissati degli incontri. 28

29 È IMPORTANTE RICORDARE: 1) entrata: dalle ore 8,00 alle ore 9,00 I genitori sono pregati di fermarsi all interno della scuola solo per il tempo necessario alla consegna dei bambini e di rispettare l orario di entrata per non interrompere le attività avviate e per offrire al bambino un inizio sereno della sua giornata scolastica; uscite: ore 12,30 ; ore 15,50 Chi, in via eccezionale, avesse necessità di ritirare il proprio figlio prima dell orario, è pregato di avvisare le insegnanti in precedenza. Il bambino verrà affidato solo al genitore; in caso di necessità può essere delegata un altra persona, precedentemente presentata all insegnante, con delega scritta (vedi modulo). In ogni caso è importante non far attendere il bambino all ora dell uscita: vedendo gli altri bambini andarsene, vivrebbe questo ritardo come abbandono con conseguenze negative anche prolungate nel tempo. Non fermarsi a far giocare i bambini nel cortile perché potrebbero farsi male con conseguenze spiacevoli per il bambino e per la scuola. 2) E importante che il bambino realizzi una frequenza regolare e continua, ciò è premessa necessaria per una proficua e ottimale esperienza educativa, oltre che per un corretto funzionamento della scuola. 3) Le assenze dei bambini devono essere sempre motivate. Quando si protraggono per un periodo superiore a 5 giorni, la riammissione del bambino è subordinata alla presentazione del certificato medico; sempre si avvisa l insegnante. In caso di assenza superiore a 5 giorni per motivi di famiglia, avvisare per iscritto anticipatamente. 4) Evitate di consegnare ai bambini, prima dell entrata a scuola, dolciumi in genere. La prima colazione si fa a casa, con calma, con tempo sufficiente per non creare tensioni. 5) E necessario vestire il bambino in modo pratico, usando la divisa della scuola. 6) Ricordiamo anche di osservare le principali regole igieniche: pulizia della persona (capelli, unghie, ecc.), e pulizia degli indumenti. 7) La scuola non risponde dei giocattoli portati da casa, né di oggetti di valore. Anzi non si devono portare giocattoli da casa: a scuola si trovano tanti giochi da condividere con tutti. 8) Colloqui con le insegnanti: è bene concordare giorno e ora (ovviamente non in orario scolastico) per avere tutta la calma e il clima di disponibilità che la cosa richiede; si avrà così un colloquio aperto, costruttivo, connotato da fiducia. Per la sicurezza dei bambini si eviterà di fermarsi con le maestre nell orario di entrata o di uscita. 9) Si ricorda l importanza della Partecipazione: agli incontri alle iniziative all Associazione Genitori all abbonamento al giornalino La Giostra I bambini si sentono molto gratificati quando vedono i loro genitori partecipare alla vita della scuola. 10) Si ricorda pure la lettura attenta delle comunicazioni : in bacheca, sul sito internet, nel foglio mensile o via mail, e altro. IMPORTANTE 1) Alle famiglie si chiede di essere esatte nelle deleghe per il ritiro dei bambini e di non domandare eccezioni che non si possono fare nel rispetto dell art. 591 del Codice Penale. 2) Orari di sportello segreteria: * tutti i giorni ore 8,00 9,00 * lunedì e giovedì ore 15,30 16,30 - Per richiesta di certificati o altro, servirsi dei moduli predisposti e, al di fuori dell orario di sportello, imbucarli nell apposita cassetta. 29

30 ISTITUTO SORELLE DELLA MISERICORDIA SCUOLA DELL INFANZIA PARITARIA "SACRO CUORE" ROMA Via Alberto da Giussano, 89/93 - Distr. XIV Telefono Fax giussano89@tiscali.it sito web Calendario Infanzia Settembre Dal giorno 3 all inizio delle lezioni Le maestre incontrano i genitori dei nuovi iscritti Mercoledì 3 ore Formazione docenti Mercoledì 10 ore Formazione docenti Venerdì 12 ore ore Collegio docenti Formazione docenti: incontro col Vescovo al Pio XII Lunedì 15 ore Inizio scuola per mezzani e grandi uscita ore (senza mensa), questo stesso orario proseguirà fino a venerdì 19 settembre Mercoledì 17 Inizio scuola per i bambini nuovi iscritti proseguirà l inserimento fino al 26 settembre ore Assemblea genitori Infanzia per tutti Giovedì 18 ore Formazione docenti Sabato 20 ore Formazione docenti Lunedì 22 Inizia l orario regolare per mezzani e grandi 30

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