Piano di Zona

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1 Conferenza dei Sindaci dei Comuni del territorio dell'azienda ULSS 20 Piano di Zona Ripianificazione Anno approvato con Deliberazione n. 4 del 17/04/2014

2 Piano di Zona Ripianificazione Anno 2014 Piano di Zona A cura di: Direttore dei Servizi Sociali e della Funzione Territoriale dell Azienda Ulss20 Ufficio Piano di Zona dell Azienda Ulss20 Coordinatori dei Tavoli Sovradistrettuali. Si ringraziano i Comuni della Conferenza dei Sindaci e le Unità Operative dell Azienda Ulss20 e tutti gli altri Uffici e Servizi. Un particolare ringraziamento all U.O.C. Servizio Qualità ed Accreditamento dell Azienda Ulss20 per il prezioso contributo. 2

3 Piano di Zona Sommario Sommario Introduzione 5 1. Famiglia, infanzia, adolescenza, minori in condizione di disagio, giovani 9 I. SINTESI... 9 II. TABELLE III. PROTOCOLLI Persone anziane 17 I. SINTESI II. TABELLE III. PROTOCOLLI Disabilità 28 I. SINTESI II. TABELLE III. PROTOCOLLI Dipendenze 40 I. SINTESI II. TABELLE III. PROTOCOLLI Salute mentale 46 I. SINTESI II. TABELLE III. PROTOCOLLI Marginalità sociale 54 I. SINTESI II. TABELLE III. PROTOCOLLI Immigrazione 61 I. SINTESI II. TABELLE III. PROTOCOLLI Trasversale 64 I. SINTESI II. TABELLE III. PROTOCOLLI Allegati : Provvedimento di approvazione da parte dell Organo di Governo Politico delle modifiche di Priorità e Area Famiglia, infanzia, adolescenza, minori in condizioni di disagio, giovani e Area Marginalità Sociale. Allegati su CD Rom Area Dipendenze: Allegati n. 3 3

4 Piano di Zona 4

5 Piano di Zona Introduzione Introduzione La presente ripianificazione è raccordata con gli strumenti di programmazione adottati dall Azienda Ulss20 ed in particolare con la relazione valutativa, al fine di aggiornare il Piano di Zona , approvato dalla Conferenza dei Sindaci e recepito rispetto ai programmi di intervento delle aree tematiche previste dalla DGRV del 26/01/2010 n. 157 recante Approvazione delle Linee Guida Regionali sui Piani di Zona (L. n. 328/2000, LL.RR. n. 56/1994, n. 5/1996, n. 11/2001, DGR n. 1764/2004, DGR n. 1560/2006, DGR n. 3702/2006, DGR 1809/2009). Con nota regionale n del 23 gennaio 2014 la Direzione Regionale Servizi Sociali ha richiesto ai territori di aggiornare la programmazione annuale del Piano, definendo le previsioni per l'anno Il documento di ripianificazione conferma anche per l anno in corso le scelte strategiche compiute in sede di programmazione quinquennale e, con esse, i bisogni individuati, le priorità assegnate e le politiche proposte all inizio del processo di pianificazione. Contestualmente, anche alla luce dell andamento del 2013, il documento presenta le novità avvenute nello scorso anno e gli eventuali adeguamenti delle azioni di mantenimento, potenziamento o riconversione e di innovazione per l anno 2014, e laddove possibile, l aggiornamento delle risorse economiche da impiegare a sostegno delle stesse. Le linee guida, in particolare, prevedono la declinazione annuale delle azioni di intervento e l'allocazione delle risorse economiche che sostengono l'attivazione e il mantenimento degli interventi programmati. A tal riguardo si evidenzia la difficoltà, sia da parte degli Enti Pubblici che degli Enti Gestori, a predisporre l aggiornamento del documento di piano per la ripianificazione in quanto i dati di consuntivo generalmente non sono disponibili prima del mese di giugno. Il regolare svolgimento dell attività di pianificazione trova, inoltre, come limiti la non obbligatorietà delle risposte da parte degli interlocutori, la scarsa partecipazione ai tavoli tematici nonché l assenza di notizie certe in merito all assegnazione di risorse per l anno. Sul piano organizzativo è stata realizzata la possibilità di accesso ad un sistema sperimentale di monitoraggio del Piano da parte dei diversi interlocutori attraverso la realizzazione di una piattaforma informatica di raccolta dati intesa come l insieme delle modalità per la produzione e delle informazioni contenute nello stesso, in particolare l adeguamento per la parte economico-finanziaria e per i principali indici operativi e gestionali. Grazie alla creazione del citato progetto sperimentale si è potuto portare a termine la raccolta dati in area Ulss 20 e quindi predisporre invio flusso dati al soggetto tecnico incaricato dalla Regione Veneto. Costituisce elemento di valore l elaborazione di dati validati direttamente dagli stakeholder. Il nuovo sistema di raccolta consente, infatti, innumerevoli vantaggi quali: - la propedeuticità per i comuni che dovrebbero perseguire le disposizioni già da tempo anticipate dalla Regione Veneto; - l impiego del personale sgravato dal mero inserimento di dati e impegnato nell attività di verifica e controllo; - la conseguente riduzione del margine di errore nella trascrizione manuale dei dati; - la partecipazione del Terzo Settore alla fase del monitoraggio, al fine di poter estendere l attività in una logica di tipo incrementale verso quei soggetti che fino ad oggi non sono entrati nella mappatura in maniera efficace, rendendo non confrontabile il dato. La ripianificazione degli interventi sociali e socio sanitari dell ambito territoriale dell Azienda Ulss20 è il frutto del percorso di confronto con i soggetti che intervengono nelle varie fasi di programmazione attraverso le loro rappresentanze ai tavoli tecnici di area. L attività di ripianificazione contribuisce perciò a rendere il Piano di Zona uno strumento di programmazione coerente con le strategie di indirizzo che in questi anni si sono incentrate sulla individuazione degli obiettivi prioritari, essenziali e realisticamente sostenibili per ogni area di intervento, sulle azioni di riorganizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociosanitari e sociali, sul perfezionamento delle metodologie operative nonché sull esame dei processi di integrazione sociosanitaria (istituzionali, gestionali, professionali). Il presente documento intende perseguire, inoltre, azioni di sistema dichiarate per il quinquennio e rafforzare in particolare alcune strategie utili a confermare i processi di continuo miglioramento dei servizi e del sistema nel suo complesso. In particolare, in Area Disabilità e in Area Salute Mentale l Azienda Ulss20 ha riscontrato la necessità di effettuare una rilettura delle azioni residenziali e semiresidenziali previste dal 5

6 Introduzione Piano di Zona 6 Piano di Zona. Si è ritenuto, in sostanza, necessario dare avvio ad un'analisi del sistema di offerta al fine di verificarne la sostenibilità sia complessiva sia per le singole strutture alla luce del reale bisogno socio assistenziale del territorio. Si ritiene in questo modo poter valutare l eventuale implementazione dei posti di ogni singola unità in armonia con l insieme del sistema di offerta complessivo. In particolare, il percorso di revisione delle unità di offerta residenziale si è reso necessario per il Distretto Socio Sanitario n. 4 a seguito dell esigenza di identificare tipologie che tengano conto della storicità degli inserimenti, delle progettualità e relative valutazioni fatte attraverso la riclassificazione degli utenti e riesame dei piani socio sanitari assistenziali con definizione del livello di gravità degli ospiti (SVaMDi - UVMD), dei bisogni territoriali, della mission delle strutture e della congruità con la programmazione. Dunque gli elementi caratterizzanti del documento sono: - il collegamento con le politiche definite in sede di programmazione; - un orientamento ai portatori di interesse, innanzitutto i cittadini e gli utenti dei servizi, finalizzato ad incentivare una cultura della partecipazione attiva alle iniziative messe in atto dai comuni, dall Azienda Ulss20, dal terzo settore e da tutti gli altri attori rilevanti delle politiche sociali del territorio; - un impostazione finalizzata all attualizzazione del sistema dell offerta sociale con particolare riguardo agli Enti Locali così come indicato dalla Regione. Le fasi di riprogrammazione Il processo di ripianificazione 2014 è stato avviato già dai primi giorni di gennaio, seguito dalla nota Prot. n del 23 gennaio 2014 inviata dalla Direzione Regionale dei Servizi Sociali. Pertanto, si è proceduto a trasmettere a tutti i componenti dei Tavoli Sovradistrettuali una comunicazione sul processo di ripianificazione in atto. In seguito il Direttore dei Servizi Sociali dell Azienda Ulss20 ha convocato il Gruppo di Coordinamento Tecnico al fine di concordare le modalità di attivazione dei Tavoli Sovradistrettuali e dare avvio al confronto con i vari componenti sui contenuti della ripianificazione. L elaborazione del documento di ripianificazione 2014 ha previsto varie fasi di lavoro. Il Gruppo di Coordinamento Tecnico ha sostanzialmente confermato quanto considerato in sede di relazione valutativa ovvero le scelte fatte in sede di programmazione quinquennale. L'individuazione dei bisogni, le priorità assegnate e le politiche proposte hanno trovato piena conferma per tutte le aree tematiche di intervento anche in sede di ripianificazione per il 2014 ad eccezione dell Area Famiglia, Infanzia, Adolescenza, Minori in condizioni di disagio e Giovani per cui sono state individuate nuove politiche a favore dei minori, adolescenti e giovani. Sono stati organizzati degli incontri dedicati con il Terzo Settore e successivamente sono stati convocati i Tavoli Sovradistrettuali; a partire dalla disamina della ripianificazione anno 2013 e della relazione valutativa - annualità 2012 è stata effettuata un analisi delle azioni inserite nella programmazione verificando l eventuale conferma delle stesse anche per il 2014, ovvero la loro modifica o integrazione con nuove azioni di potenziamento, di riconversione, di innovazione o concluse. Parallelamente è stato organizzato un incontro con i responsabili delle unità organizzative dei servizi sociali dell Azienda Ulss20 al fine di informare gli stessi sul processo in corso e di aggiornare come anzidetto i contenuti del Piano di Zona. L Ufficio di Piano, grazie alla fattiva collaborazione di tutti i Servizi, ha raccolto i dati economici necessari per la predisposizione della previsione anno Successivamente i dati di utenza, costo e finanziamento, verificati e organizzati, sono stati inseriti nelle tabelle di sintesi e precisamente nella Tabella A - area e tipologia di intervento e nella Tabella B - Fonti di finanziamento per area di intervento. L Ufficio, come per l anno precedente, ha provveduto alla ricognizione dei protocolli/accordi di programma attinenti ai vari ambiti, attraverso la verifica dello stato di attuazione, realizzazione e acquisito nuovi atti documentali attivati tra soggetti pubblici e privati perfezionati nell anno trascorso che vanno ad aggiornare e completare quanto già contenuto nel Piano di Zona. Si precisa che all interno dell Area i nuovi protocolli sono evidenziati in grassetto. Alla conclusione del lavoro compiuto dai tavoli, l Ufficio Piano di Zona ha provveduto a redigere il documento con le principali variazioni intervenute rispetto alla pianificazione prevista dal Piano di Zona Il contenuto è stato condiviso con tutti i presenti ai tavoli tematici e successivamente, a ciascuno di loro è stato restituito il documento definitivo. La ripianificazione 2014 è stata approvata dalla Conferenza dei Sindaci in data 17/04/2014. Il documento è stato poi recepito dall Azienda Ulss20 con propria delibera n. 240 del 30/04/2014 ed inviato alla Direzione Regionale dei Servizi Sociali per il previsto parere di congruità.

7 Piano di Zona Tabelle A e B Le tabelle A - area e tipologia di intervento e B - Fonti di finanziamento per area di intervento, parte fondamentale del presente documento e di seguito riportate, sintetizzano quanto già reso in sede di relazione valutativa. Le stesse confermano l impegno di risorse per l anno 2014 intese al netto della percentuale di aumento ISTAT, fatta eccezione per le strutture residenziali e semiresidenziali Area Persone Anziane e Area Disabilità per le quali sarà riservato un successivo momento di valutazione e aggiornamento, a seguito del completamento della rilevazione da parte dell Osservatorio Regionale Sociali. Tabella A - area e tipologia di intervento INTERVENTI DI ACCESSO, CONSULENZA E PRESA IN CARICO ( ) INTERVENTI DI SOCIALIZZAZI ONE, PREVENZIONE, IN- FORMAZIONE, AZIONI DI SISTEMA ( ) INTERVENTI DOMICILIARI/ TERRITORIALI ( ) INTERVENTI RESIDENZIALI ( ) INTERVENTI SEMI- RESIDENZIALI ( ) SOSTEGNO ECONOMICO ( ) Totale Risorse per Area di Intervento ANZIANI , , , ,48( *) ,56 (*) , ,63 DIPENDENZE , , , , , ,51 DISABILITÀ , , ,66 FAMIGLIA, INFANZIA, ADOLESCENZA, MINORI, GIOVANI ,49( *) ,29 (*) , , , , , , , , ,94 IMMIGRAZIONE , , , , , ,10 MARGINALITÀ , , , , , , ,77 SALUTE MENTALE , , , , , ,25 TRASVERSALE , ,45 404, , ,16 Totale Risorse per tipologia di intervento , , , , , , ,57 (*) Tali risorse economiche non comprendono i dati che l Osservatorio regionale dovrà trasferire all interno dell applicativo Piano di Zona. Tabella B - Fonti di finanziamento per area di intervento Fin. Regione ( ) ANZIANI ,93 Fin. comune ( ) , 17 Fin. Fondi stat. eue ( ) Fin. utenza ( ) Fin. privati ( ) Fin. altri enti pubb. ( ) Altro fin. privati ( ) Totale Risorse per Area di Intervento , , , , ,57 DIPENDENZE , ,51-207,00-0,00 0, ,51 DISABILITÀ ,86 FAMIGLIA, INFANZIA, ADOLESCENZA, MINORI, GIOVANI IMMIGRAZION E ,01 MARGINALITÀ ,77 SALUTE MENTALE TRASVERSALE ,91 Totale fonte di finanziament o , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,00 0, ,10 207, ,50 0, , , , , ,36-0,00 0, , , , , ,00 0, , , , , , , ,57 N.B. Nel quadro riassuntivo (Tabella B) la somma Totale finanziamenti è superiore alla somma del dettaglio dei finanziamenti perché alcuni stakeholder hanno inserito solo il totale dei finanziamenti senza i relativi dettagli. Inoltre, le risorse economiche nelle Tabelle A e B non tengono conto di eventuali finanziamenti in conto capitale e dei progetti. 7

8 Suddivisione per Ente Gestore Piano di Zona Si precisa che i dati relativi sia alle UDO (servizi residenziali e semi-residenziali) sia alle ICP (rette) potrebbero risultare duplicati e in tal senso la Regione Veneto ne terrà conto in fase di elaborazione a livello regionale in quanto i dati sono stati inseriti secondo quanto disposto dal suddetto ente. Inoltre, la riorganizzazione dei centri diurni per persone disabili potrebbe generare rispetto ai valori rappresentati nelle tabelle A e B degli scostamenti di costo. TERZO SETTORE finanziamenti regione ( ) Suddivisione delle fonti di finanziamento per ente gestore finanziamenti comune ( ) finanziamenti fondi statali e UE ( ) finanziamenti fondi da utenti ( ) Finanziamenti privati ( ) finanziamen ti altri enti pubblici ( ) finanziamenti altri enti privati ( ) Totale Risorse per Area di Intervento ( ) ANZIANI , , , , , , ,09 DIPENDENZE 1.500,00 0, ,00 0, ,00 DISABILITÀ , , , , , , , ,70 FAMIGLIA, INFANZIA, ADOLESCENZA, MINORI, GIOVANI , , , , , , , ,74 IMMIGRAZIONE 0, , ,00 0, ,88 MARGINALITÀ 0,00 0, ,00 0, , ,00 SALUTE MENTALE , , ,36-0,00 0, ,36 TRASVERSALE , , ,00 0, ,30 Totale fonte di finanziamento , , , , , , , ,07 ULSS20 Fin. regione ( ) Fin. comune ( ) Fin. Fondi statali ( ) Fin. utenza ( ) fin privati ( ) Fin. Altri enti pubb. ( ) Altro finanziamenti privati( ) Totale Risorse per Area di Intervento ( ) ANZIANI , , ,38 DIPENDENZE , , ,00 DISABILITÀ , , , , ,97 FAMIGLIA, INFANZIA, ADOLESCENZA, MINORI, GIOVANI , , , ,61 IMMIGRAZIONE , ,99 SALUTE MENTALE , ,24 TRASVERSALE , ,31 Totale fonte di finanziamento , , , , , ,50 8 COMUNI E UNIONI COMUNI ANZIANI Fin. regione ( ) ,8 7 Fin. comune ( ) Fin. Fondi statali ( ) Fin. utenza ( ) fin privati ( ) Fin. Altri enti pubb. ( ) Altro finanziamenti privati ( ) Totale Area di Intervento ( ) , , , , , ,10 DIPENDENZE 956, ,51-207,00-0,00 0, ,51 DISABILITÀ , , , , ,00 0, ,60 FAMIGLIA, INFANZIA, ADOLESCENZA, MINORI, GIOVANI , , , , , ,18 0, ,59 IMMIGRAZIONE , , , , ,00 0, ,23 MARGINALITÀ , , ,85 207, ,50 0,00 0, ,77 SALUTE MENTALE 1.046, , ,00-0,00 0, ,65 TRASVERSALE Totale fonte di finanziamento , , , ,00 0, , , , , , , , ,00

9 Piano di Zona Famiglia, infanzia, adolescenza, minori in condizione di disagio, giovani 1. Famiglia, infanzia, adolescenza, minori in condizione di disagio, giovani I. SINTESI In generale il Tavolo Sovradistrettuale, riunitosi per la stesura del documento di ripianificazione, ha attestato quanto definito nel Piano di Zona Si è evidenziata comunque la necessità di rivedere alcune priorità e relative politiche a seguito del rientro dell Area Giovani nel Tavolo Sovradistrettuale Area Famiglia. Al fine di dare unità e coerenza all impianto complessivo si sono proposte le modifiche nella tabella di seguito riportata, approvate con provvedimento dell Organo di Governo Politico in allegato. PRIORITÀ POLITICHE Diversificare gli interventi di protezione e tutela del minore. Protezione e tutela di minori appartenenti a famiglie multiproblematiche o in situazioni di rischio o pregiudizio. Promuovere azioni di sistema: protocollo percorso post-partum tra Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata, Azienda ULSS n.20 e Comuni. Approvare e implementare l'atto di programmazione come previsto dalla DGRV n. 2416/2008. Diversificare le risposte diurne di sostegno e di affiancamento ai minori ed ai loro genitori per agevolare un percorso di crescita adeguato. Sostegno ai diritti e alle opportunità dell infanzia e dell adolescenza. Promuovere azioni e servizi a sostegno dei diritti alla partecipazione, all espressione, al gioco, alla cultura, al benessere, al contatto con l ambiente naturale dei bambini e degli adolescenti. Promuovere e attuare servizi e iniziative a favore dei giovani. Rendere omogenei sul territorio dell Azienda Ulss20 ed incrementare gli interventi socio sanitari a favore dei minori con disagio psicosociale. 9 Valorizzazione dell istituzione familiare nelle diverse funzioni (sociale, riproduttiva, educativa, economica). Sostenere la genitorialità e la natalità e promuovere gli interventi per favorire le relazioni tra famiglie e tra generazioni.

10 Famiglia, infanzia, adolescenza, minori in condizione di disagio, giovani Piano di Zona PRIORITÀ POLITICHE Promuovere interventi di sostegno/ sgravi di ordine economico e tariffario. Sostenere le famiglie monogenitoriali. Promuovere azioni di sistema: costruzione di protocolli tra ospedali e servizi territoriali per la dei casi di difficoltà materna verso la nascita. Diritti e opportunità per gli adolescenti e i giovani. Promuovere e attuare servizi e iniziative a favore dei giovani. Rischio Prevenzione di comportamenti devianti negli adolescenti (alcool, sostanze, fumo, dipendenza da gioco ed uso eccessivo della tecnologia digitale). Rischio Prevenzione di comportamenti psicopatologici negli adolescenti (bullismo, scompensi alimentari, condotte suicidarie o parasuicidarie). Problematiche afferenti la sfera affettiva e sessuale. Carenza di spazi per i giovani (spazi fisici, virtuali, dedicati, di ascolto, di accompagnamento e conoscenza). Accompagnare gli adolescenti verso l'età adulta prevenendo rischi di devianza e/o psicopatologici, anche attraverso progetti di prevenzione primaria e secondaria. Creare un protocollo di intesa tra tutti i servizi e agenzie che si occupano di adolescenti in situazione di disagio per la programmazione e la realizzazione in rete di interventi di prevenzione sostegno e cura (in particolare per le patologie di tipo psichiatrico e delle dipendenze). Mantenere i servizi dedicati e sostenere l'utilizzo da parte di adolescenti e giovani di spazi e strumenti, anche attraverso adeguati strumenti di informazione. Promuovere politiche coordinate per favorire l'autonomia dei giovani. 10 Necessità di rappresentanza giovanile nella costruzione della comunità locale, di formazione all'impegno sociale e alla cittadinanza attiva. Valorizzare le forme consultive e di rappresentanza. Incentivare azioni a favore dell'impegno dei giovani nel volontariato. Facilitare la fruizione di esperienze all'estero. Difficoltà Opportunità di inserimento lavorativo/ formativo e abbandono scolastico. Accogliere e orientare le opportunità formative e lavorative. Promuovere progettualità per il recupero scolastico anche per il mantenimento/ attivazione di abilità sociali.

11 Piano di Zona Famiglia, infanzia, adolescenza, minori in condizione di disagio, giovani Il Comune di partecipa con altre undici città (Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Venezia) alla sperimentazione della nuova carta acquisti secondo i criteri e le modalità previste da Decreto Interministeriale del Ministero del Lavoro e delle Sociali. Nell anno 2013 si è avviata la raccolta delle domande e la verifica dei documenti presentati agli uffici. Continua per l anno 2014 la partecipazione ai seguenti progetti aziendali: Genitori più Disuguaglianze di salute Baby friendly Hospital e Baby friendly Community; ed inoltre la partecipazione ai progetti di rete: Violenza sulle donne: Progetto C.L.A.R.A. del Comune di Bisogni educativi e risorse nel ciclo di vita delle famiglie: progetto di ricerca in collaborazione con Università Cattolica, Don Calabria, Centro Pastorale Familiare. Contributo Consultori Progetto Europeo FEI (Fondo europeo per l'integrazione dei cittadini di Paesi terzi). a cura dei Referenti dei Settori di intervento II. TABELLE Azioni di mantenimento per cui sono previste modifiche. Anno della Pia Società residenziali Maestre Comunità Educativa Cooperatrici per Minori di Don Nicola Oasi del Bimbo Mazza semi residenziali Micronido Il Giardino Incantato San Bonifacio Cooperativa Sociale di Solidarietà Promozione Lavoro Vedi Tabella politiche sopra riportata Vedi Tabella politiche sopra riportata Posti/Utenti la 8 n.p. 20 n.p. Rettifica intervento da Comunità Familiare a Comunità Educativa per Minori Azione rilevata dopo la stesura della Ripianificazione anno 2013 di socializzazione, prevenzione, informazione, azioni di sistema Attività ricreative di socializzazione, centri di aggregazione/socio, centri giovanili Centro di aggregazione Set UP Laboratorio Musicale Comune di Promuovere e attuare servizi e iniziative a favore dei giovani n.p ,00 Nuovo ente gestore RTI (Coop Soc. Abiemme L Albero, Coop. Soc. Cercate, Assoc. Cult. Ascolta la musica) Laboratori musicali attivati nel corso dell anno 2013 e si concluderanno nell anno

12 Famiglia, infanzia, adolescenza, minori in condizione di disagio, giovani Piano di Zona Giovani - Sostegno economico Borsa di studio Simonetta Perazzoli Giovani Sostegno economico Borsa di studio Capitano degli alpini Manuel Fiorito e Sottotenente dei Carabinieri Enrico Frassanito Intervento residenziale Casa Famiglia Associazione Betania Presina di Albaredo d Adige della Comune di Comune di Associazione Betania Onlus Accogliere e orientare le opportunità formative e lavorative Accogliere e orientare le opportunità formative e lavorative Vedi Tabella politiche sopra riportata Posti/Utenti la n.p ,00 n.p ,00 7 Azione rilevata dopo la stesura della Ripianificazione anno 2013 Azione rilevata dopo la stesura della Ripianificazione anno 2013 Trasferito da Area Disabilità ad Area Famiglia, infanzia 12 Azioni di potenziamento o riconversione. Anno Intervento semiresidenziale Asilo Nido Il Quadrifoglio S. Massimo - Progetto PTVA (Piano Territoriale Veneto Adozioni) Comune di Servizio Nidi Servizi per l Infanzia Azienda Ulss20 Promuovere azioni e servizi a sostegno Vedi Tabella politiche sopra riportata Posti/Utenti la ,50 n.p ,00 Contributo assegnato dalla Regione Veneto con DGR n del 25/11/2013 Riconversione da PIAF (Piano Infanzia, Adolescenza, Famiglia) a PTVA da Giugno 2013 a Giugno Delibera di riferimento n.51 del 30/01/2014

13 Piano di Zona Famiglia, infanzia, adolescenza, minori in condizione di disagio, giovani Azioni innovative. Anno Intervento semiresidenziale Asilo Nido Fracazzole Via Colleoni, 2/b di socializzazione, prevenzione, informazione, azioni di sistema Progetto Educativa di Strada Quelli dell Acquedotto di socializzazione, prevenzione, informazione, azioni di sistema Arca - centro di documentazione Via Castello S. Felice 6 - Comune di Servizio Nidi Servizi per l Infanzia Azienda Ulss20 Comune di San Giovanni Lupatoto Comune di Posti/Utenti Promuovere azioni e servizi a sostegno 40 Vedi Tabella politiche sopra riportata Sostenere la genitorialità e la natalità e promuovere gli interventi per favorire le relazioni tra famiglie e tra generazioni la , , ,15 (contributo conto capitale) Inizio attività 01/09/2013 Contributo assegnato dalla Regione Veneto con DGR n. 3527/2008 e n. 3331/2009 ai sensi della L.R. n. 32/1990 Periodo Luglio - Settembre socializzazione, prevenzione, informazione, azioni di sistema Arca - centro di consulenza Via Castello S. Felice 6 - Comune di Sostenere la genitorialità e la natalità e promuovere gli interventi per favorire le relazioni tra famiglie e tra generazioni ,44 13

14 Famiglia, infanzia, adolescenza, minori in condizione di disagio, giovani Piano di Zona Azioni Concluse. Anno Intervento semi residenziali Micronido Comunale Mazza Pollicino2 Intervento semi residenziali Asilo Nido Fiordaliso Sacra Famiglia Intervento semi residenziali Nido in Famiglia Lo Scarabocchio Colognola ai Colli Intervento semi residenziali Nido in Famiglia Micronido Rataplan Castel d Azzano Progetto Mutilazioni Genitali Femminili Progetto CCM Prevenzione e contrasto delle IGV nella donna straniera Comune di Comune di n.p. n.p. Azienda Ulss20 Azienda Ulss20 Conclusa dal 1 settembre 2013 Conclusa dal 1 settembre 2013 Conclusa Conclusa Concluso Concluso Azioni di mantenimento per cui sono previste modifiche. Anno di socializzazione, prevenzione, informazione, azioni di sistema Centro Il Faro per la cura e protezione dei minori Azienda Ulss20 Vedi Tabella politiche sopra riportata Posti/Utenti la n.p ,80 Rettifica da intervento Provinciale a intervento sul territorio dell Azienda Ulss20 14 Azioni di potenziamento o riconversione. Anno Intervento semiresidenziale Asilo Nido Del Sole 1 Colombare - Comune di Servizio Nidi Servizi per l Infanzia Promuovere azioni e servizi a sostegno Posti/Utenti n.p. la ,15 (contributo conto capitale) Contributo assegnato dalla Regione Veneto con DGR n del 07/08/2012

15 Piano di Zona Famiglia, infanzia, adolescenza, minori in condizione di disagio, giovani Azioni innovative. Anno di accesso, consulenza e presa in carico Consultorio Familiare (altre prestazioni non descritte singolarmente) Gruppi di parola per bambini, figli di genitori separati di socializzazione, prevenzione, informazione, azioni di sistema Attività di prevenzione Concorso Amore e dintorni Ragazzi e adolescenti di si raccontano di socializzazione, prevenzione, informazione, azioni di sistema Attività di informazione e sensibilizzazione: campagne informative etc. Insieme per sempre Incontri di preparazione alla vita di coppia Azienda Ulss20 Azienda Ulss20 Comune di Azienda Ulss20 Consulta Comunale della Famiglia Vedi Tabella politiche sopra riportata Vedi Tabella politiche sopra riportata Vedi Tabella politiche sopra riportata Posti/Utenti n.p. n.p. n.p. la n.p. n.p. n.p. Attivati presso i consultori familiari di Via Del Capitel e di San Bonifacio Attivato in tutte le scuole superiori del territorio che partecipano all attività di educazione affettiva e sessuale III. PROTOCOLLI 15 Protocollo d'intesa per la tutela dei minori e delle relative famiglie (06/11/2004) tra Tribunale C.P. di, Comune di e Azienda Ulss 20 - adesione AIAF (Associazione Italiani Avvocati per la Famiglia e per i minori) - Sez. Veneto e Osservatorio sul diritto di famiglia - Sez.. Protocollo sull'interpretazione e applicazione Legge 8 febbraio 2006 n. 54, in tema di ascolto del minore (25/01/2008) tra Tribunale C.P. di - Sez. Famiglia, Azienda Ulss 20, Comune di, AIAF (Associazione Italiani Avvocati per la Famiglia e per i minori) - Sez. Veneto e Osservatorio sul diritto di famiglia - Sez.. Protocollo d'intesa con le agenzie educative del territorio per segnalazioni di casi riguardanti il disagio minorile (26/11/2005) tra Comune di S. Giovanni Lupatoto, Circoli Scolastici 1 e 2, Scuola Media "G.

16 Famiglia, infanzia, adolescenza, minori in condizione di disagio, giovani Piano di Zona Marconi", Comitato di Gestione delle Scuole dell'infanzia "Ciccarelli" - "Gesù Bambino" e "Maria Immacolata", Centro d'infanzia "La Tartaruga" e Asilo Nido Comunale. Atto di programmazione sullo sviluppo dei servizi di protezione e cura e delle risorse accoglienti (DGRV 08/08/2008, n. 2416) (Conferenza dei Sindaci Deliberazione n.1 del 27/01/2011). Protocollo d intesa sulla prevenzione della violenza e dell'abuso sui minori (31/03/2008) tra Prefettura di, Regione Veneto, Procura della Repubblica di, Tribunale Civile e Penale di, Provincia di, Comune di, Università degli Studi di, Ufficio Scolastico Provinciale di, Questura di, Comando Provinciale Carabinieri di, Comando Provinciale Guardia di Finanza di, Osservatorio Nazionale Violenza Domestica, Azienda Ospedaliera di, Ulss n. 20 di, Ulss n. 21 di Legnago, Ulss n. 22 di Bussolengo e Centro Regionale e Interaziendale "Il Faro". Protocollo d'intesa sulla prevenzione della violenza domestica (11/02/2009) tra Prefettura di, Regione Veneto, Procura della Repubblica di, Tribunale Civile e Penale di, Provincia di, Comune di, Università degli Studi di, Ufficio Scolastico Provinciale di, Questura di, Comando Provinciale Carabinieri di, Comando Provinciale Guardia di Finanza di, Osservatorio Nazionale Violenza Domestica, Azienda Ospedaliera di, Ulss n. 20 di, Ulss n. 21 di Legnago, Ulss n. 22 di Bussolengo, Centro Regionale e Interaziendale "Il Faro" e Consulta delle Associazioni Femminili di. Provincia di Deliberazione n. 59 del 23/07/2013 del Consiglio Provinciale. Rinnovo accordo ai sensi dell art. 15 della Legge 7 agosto 1990 n. 241 per la realizzazione del progetto denominato Gli incidenti stradali nella Provincia di. Analisi, cause, conseguenze e prevenzione da attuarsi negli istituti scolastici tra Provincia di, Ufficio Scolastico Territoriale XII di, Compartimento Polizia Stradale - Sezione di -, Azienda Ulss 20 di, Azienda Ulss 21 di Legnago e Azienda Ulss 22 di Bussolengo. (Dato non inserito nella Ripianificazione - Anno 2013). Protocollo d'intesa per lo sviluppo delle politiche giovanili tra Provincia di e Comune di S. Martino Buon Albergo (in vigore sino al 31/12/2014). Comune di S. Martino Buon Albergo Progetto Servizio Centro di Ascolto per Giovani (concluso il 30/05/2013). Comune San Martino Buon Albergo. Protocollo di intesa tra Istituzione Servizi al Cittadino e l Istituto comprensivo San Martino Buon Albergo per l anno scolastico 2013/2014 approvato con deliberazione n. 25 del 17/10/2013 dal Consiglio d'amministrazione dell'isac San Martino Buon Albergo. 16 Protocollo d intesa tra U.O.C. MIEEF NPI e Ospedale Villa S. Giuliana per la presa in carico integrata di adolescenti che presentano quadri psicopatologici medio lievi che non possono essere trattati esclusivamente in ambito ambulatoriale (ratificato in data 08/07/2013 prot. n. 2324). Comune di San Giovanni Lupatoto Deliberazione Giunta Comunale n. 124 del 09/05/2013. Approvazione accordo di programma tra i Comuni di Buttapietra Castel D Azzano San Giovanni Lupatoto per la realizzazione di un esercizio omogeneo della tutela dei minori nell ambito del Distretto Socio Sanitario n. 2.

17 Piano di Zona Persone anziane 2. Persone anziane I. SINTESI In generale il Tavolo Sovradistrettuale, riunitosi per la stesura del documento di ripianificazione, ha attestato le priorità e le politiche definite nel Piano di Zona ; l obiettivo fondamentale è garantire risposte integrate ai bisogni socio-assistenziali, socio-sanitari delle persone anziane e delle loro famiglie attraverso il rafforzamento della rete tra servizi comunali, aziendali e del privato sociale. In sede di gruppo di lavoro si è inoltre confermata la centralità della cura del benessere della persona anziana anche attraverso la promozione della partecipazione a attività di socializzazione e di prevenzione all isolamento. a cura del Coordinatore del Tavolo Sovradistrettuale In generale si confermano le priorità e politiche definite nel documento di programmazione Piano di Zona come di seguito elencate: PRIORITÀ Necessità di informazione e orientamento ai servizi per gli anziani. Condizione di fragilità delle persone anziane sole o in coppia. Necessità di risposte residenziali adeguate per gli anziani che non possono più rimanere a domicilio. Carico assistenziale delle famiglie / caregiver che assistono anziani. Rischio di isolamento e solitudine delle persone anziane. POLITICHE Migliorare la conoscenza dei servizi distrettuali, comunali e del privato sociale a favore degli anziani. Garantire i servizi per permettere agli anziani di rimanere al proprio domicilio. Differenziare l'offerta residenziale in funzione dei bisogni reali degli anziani con riassetto delle azioni di sistema. Sostenere la famiglia che assiste l'anziano non autosufficiente. Favorire percorsi per la socializzazione ed il protagonismo degli anziani. 17

18 Persone anziane Persone anziane Piano di Zona Come da nota protocollo n , della Regione Veneto, si elencano di seguito le Azioni di mantenimento, potenziamento o riconversione, nonché le azioni innovative per l anno 2013/2014. II. TABELLE Azioni di mantenimento per cui sono previste modifiche. Anno residenziali Centro di servizi Cà dei Nonni Albaredo d Adige residenziali Centro di servizi Al Barana residenziali Centro Servizi per anziani autosufficienti Nobildonna Eloisa Monti da Prato Caldiero CSA Società Cooperativa Sociale Mantova Fondazione OASI C.P.L. Servizi Vedi Tabella politiche sopra riportata Vedi Tabella politiche sopra riportata Vedi Tabella politiche sopra riportata Posti/Utenti la 36 n.p. 66 n.p. 20 Struttura attivata con inserimento degli ospiti provenienti da Villa Grassi Perosini Albaredo d Adige Struttura attivata con inserimento ospiti Cambio ente gestore da Fondazione OASI a C.P.L. Servizi Azioni di potenziamento o riconversione. Anno semi residenziali Centro Diurno Presso Centro di Servizi San G. Battista Soave Fondazione OASI Favorire percorsi per la socializzazione ed il protagonismo degli anziani Posti/Utenti la 10 n.p. Aumento di posti da 5 a 10 Conferenza Sindaci 25/07/ Azioni innovative. Anno di riferimento Posti/Utenti la Azioni di mantenimento per cui sono previste modifiche. Anno Posti/Utenti la

19 Piano di Zona Persone anziane Azioni di potenziamento o riconversione. Anno semi residenziali Centro Diurno Socio Sanitario Le Querce Roncà * residenziali Strutture Intermedie Cooperativa Sociale Monscleda Azienda Ulss20 Favorire percorsi per la socializzazione ed il protagonismo degli anziani Garantire i servizi per permettere agli anziani di rimanere al proprio domicilio Posti/Utenti la 15 n.p. 97 n.p. Aumento di posti da 10 a 15 Conferenza Sindaci 18/03/2014 Provvedimento n. 2 attivati nell ambito territoriale dell Azienda Ulss 20 Azioni innovative. Anno Progetto sperimentale di assistenza domiciliare DGR n del 17/07/ 2012 Azienda Ulss20 di riferimento Garantire i servizi per permettere agli anziani di rimanere al proprio domicilio Posti/Utenti la n.p ,00 Potenziamento delle strutture residenziali esistenti al fine di erogare, oltre alla tradizionale accoglienza residenziale, altri servizi di supporto alla domiciliarità DGR Veneto n del 30/12/2013 Durata: 1 anno (Marzo 2014/Marzo2015) * Dotazione Territoriale Strutture di Ricovero Intermedie. L articolo 10, comma 1, della L.R. Veneto n. 23/2012 recante Norme in materia di programmazione socio sanitaria e approvazione del Piano socio-sanitario regionale sancisce che la Giunta Regionale approvi, in conformità a quanto previsto dall art. 1, comma 3 sentita la competente Commissione Consigliare, che esprime parere obbligatorio le schede di dotazione territoriale delle unità organizzative dei servizi e delle strutture di ricovero intermedie, contestualmente alle schede di dotazione ospedaliera. Con la D.G.R. Veneto n del 19/11/2013 è stata approvata la parte relativa all assistenza territoriale, in particolare i criteri e la determinazione dei posti letto di strutture di ricovero intermedie a livello regionale e per singola azienda Ulss richiamati nell allegato E (parte integrante ed essenziale della citata deliberazione). Al fine di dare attuazione agli indirizzi previsti dal suddetto provvedimento, i Direttori Generali delle Aziende UU.LL.SS.SS. del Veneto, dell Azienda Ospedaliera di Padova e dell Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di sono incaricati di formulare un proprio Piano Aziendale. Nello specifico la dotazione territoriale dovrà essere coerente con quanto di seguito riportato: l attivazione dei posti letto per l assistenza territoriale deve essere contestuale alla riduzione dei posti letto ospedalieri; in via prioritaria detti posti letto dovranno essere istituiti presso strutture pubbliche; 19

20 Persone anziane Persone anziane Piano di Zona gli ospedali di Comunità andranno attivati, in via prioritaria, laddove vi sia una presenza contestuale (nella medesima sede) di una medicina di Gruppo Integrata, così da garantire la copertura assistenziale h24. Secondo quanto sancito dalla citata D.G.R. Veneto nell allegato G, l Azienda Ulss 20 attiverà n. 97 posti letto nell arco del biennio quale azione finalizzata all adeguamento della dotazione assistenziale e, nello specifico, all adeguamento della dotazione ospedaliera. A seguito di ricognizione effettuata dall Ufficio Piano di Zona, in collaborazione con l U.O.C. Servizio Qualità e Accreditamento dell Ulss 20, si rappresenta, nelle tabelle sottostanti, un elaborato del sistema di offerta Semi Residenziale e Residenziale dell Azienda Ulss D nome struttura comune 1 CITTA' DI VERONA 1 LEO CIRLA 2 GABRIELLA CRISTOFORI 3 ACHILLE FORTI 4 "CA' dei NONNI" 4 LE QUERCE 2 4 S. GIOVANNI LUPATOTO via Anselmi 7 via Marconi 21/a piazzale Scuro 12 via Unità d'italia Albaredo d'adige Via dei Barcari Roncà via Garibaldi S. Giovanni Lupatoto via B. Cellini 16 CENTRI DIURNI SOCIO SANITARI PER PERSONE ANZIANE NON AUTOSUFFICIENTI soggetto Società di Capitali Segesta gestioni srl Istituto Assistenza Anziani Fondazione Pia Opera Ciccarelli Fondazione Pia Opera Ciccarelli C.S.A. Cooperativa Sociale Servizi Assistenziali di Mantova Cooperativa Sociale Monscleda CENTRO DIURNO c/o CENTRO DI SERVIZI S.G.BATTISTA Soave Fondazione OASI 4 ZIMELLA Zimella 4 LE QUERCE Roncà via Garibaldi Cooperativa Sociale Monscleda Conferenza dei Sindaci posti assegnati STRUTTURE ATTIVE Estratto di verbale Estratto di verbale Estratto di verbale L.R. 22/02 autorizzazione stato di attuazione D.D.R. Decreto n. 116 del ATTIVA D.D.R. Decreto n. 444 del ATTIVA D.D.R. Decreto n. 258 del ATTIVA Estratto di verbale ATTIVA Estratto di verbale n ATTIVA Estratto di verbale presentato nuova domanda ATTIVA STRUTTURE NON ATTIVE Estratto di verbale non attiva Estratto di verbale n Estratto di verbale n Estratto di verbale STRUTTURE IN PROGRAMMAZIONE struttura realizzata - non attiva realizzatanon attiva Estratto di verbale n presentato nuova domanda ATTIVA note funzionante senza quote sanitarie funzionante con quote sanitarie funzionante con quote sanitarie - verificare se ha mandato la domanda funzionante con quote sanitarie - domanda di rinnovo il realizzata nuova struttura Maggio 2013 funzionante con quote sanitarie DGRV/2000 Decreto 181 del ulteriori 5 posti trasferiti da Belfiore.Conferenza Sindaci provvedimento n.2 in costruzione - fine lavori previsto Giugno 2014 progettualità in corso (ulteriori 5 posti trasferiti da Monteforte) Comunicazione da Comune il di lavori ultimati funzionante con quote sanitarie DGRV/2000 Decreto 181 del ulteriori 5 posti trasferiti da Belfiore.Conferenza Sindaci

21 Piano di Zona Persone anziane 4 BELFIORE Belfiore 3 ERBEZZO Erbezzo Estratto di verbale Estratto di verbale n non ancora realizzata non ancora realizzata rientra nella previsione delle opere pubbliche ma non come azione prioritaria 5 posti concessi a Roncà -Le Querce ottenuto contributo sul fondo O.D.I. (intende procedere alla realizzazione) 4 BADIA CALAVENA CASA SOGGIORNO PADRE C.C. 1 BRESCIANI 3 3 CASA DI RIPOSO S. GIUSEPPE CENTRO DIURNO EX SCUOLA "COLOMBINI" Badia Calavena via Bresciani 3 S. Martino B.A. via Radisi Roverè Veronese Fondazione "Opera S. Camillo" Fondazione S. Giuseppe Comune di Roverè Veronese Estratto di verbale non ancora realizzata lavori iniziati - previsto inizio attività 2015 Estratto di verbale n non attiva fase realizzazione Estratto di verbale n non attiva fase realizzazione Estratto di verbale n non ancora realizzata fase progettuale Totale posti assegnati 221 D DENOMINAZIONE ENTE RESIDENZIALITA' PER PERSONE ANZIANE RESIDENZIALITA' PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI D.D.R. POSTI PROVVEDIME POSTI REGIONE 2 NOTE SEDE LEGALE SEDE OPERATIVA NTI 1 LIV. VENETO LIV. FONDAZIONE PIA OPERA CICCARELLI ONLUS SAN GIOVANNI LUPATOTO VR SAN GIOVANNI LUPATOTO VR 3 Casa Serena n SAN GIOVANNI LUPATOTO VR Via Unità D'Italia 245 VERONA 2 Policella - Castel d'azzano n SAN GIOVANNI LUPATOTO VR VIA SCOPELLA 3 CASTEL D'AZZANO 2 Monsignor Ciccarelli - S.G. Lupatoto n SAN GIOVANNI LUPATOTO VR Via Carlo Alberto 18, S.G.L. - Vicolo cieco Ospedale1 S.G.L. Via Italia S.G.L. 2 Residenza Berto Barbarani n SAN GIOVANNI LUPATOTO VR Piazzale L. A. Scuro 12 VERONA 3 Villa San Giacomo - Bosco C.N. ISTITUTO ASSISTENZA ANZIANI n /06/ SAN GIOVANNI LUPATOTO VR VIA BAGANZANI VERONA Via Passo Buole 20 Bosco Chiesanuova VR VIA BAGANZANI VERONA 21 1 Centro Residenziale Al Parco n VIA BAGANZANI VERONA VIA BAGANZANI VERONA 3 Centro Residenziale Leo Cirla - Marzana n posti destinabili funz. sanit. o sociosanitarie VIA BAGANZANI VERONA VIA SCUOLA AGRARIA MARZANA 1 Centro Residenziale Loro n VIA BAGANZANI VERONA VIA BAGANZANI VERONA 1 Centro Residenziale Don Carlo Steeb - S. Caterina n VIA BAGANZANI VERONA VIA DON C. STEEB VERONA

22 Persone anziane Persone anziane Piano di Zona 3 D.Garonzi - Grezzana FONDAZIONE OASI 3 AL BARANA n n VIA BAGANZANI VERONA Corso Venezia 98 SAN BONIFACIO VR Corso Venezia 98 SAN BONIFACIO VR PIAZZA G.B. BERTANI GREZZANA Corso Venezia 98 SAN BONIFACIO VR Via Fincato,35 VERONA 4 Casa di riposo F.Godi DGRV n Sperimental e con Autorizz. e Accred. Corso Venezia 98 SAN BONIFACIO VR Via Don P. Cozza ARCOLE 4 4 Casa di Riposo Conte Arturo da Prato Casa di Riposo Don Bortolo Mussolin 4 Centro Servizi S.Giovanni Battista 4 Bianca Maria Steccanella FONDAZIONE OPERA S. CAMILLO Centro socio Assistenziale San Camillo - Via Bresciani Centro socio Assistenziale San Camillo - Via Trezza CENTRO ASSISTENZA FERMO SISTO ZERBATO n n DGRV n n (4 anni) n n Corso Venezia 98 SAN BONIFACIO VR Corso Venezia 98 SAN BONIFACIO VR OASI - Corso Venezia,98 SAN BONIFACIO VR Corso Venezia 98 SAN BONIFACIO VR Fondazione Opera S. Camillo - Via OLDOFREDI MILANO Fondazione Opera S. Camillo - Via OLDOFREDI MILANO Fondazione Opera S. Camillo - Via OLDOFREDI MILANO VIA MASSALONGO 8 TREGNAGO VR CALDIERO Via Ospedale, 32 SAN BONIFACIO Via Mere, 7 SOAVE Piazza Matteotti, 34 Cazzano di Tramigna VR via C.C. Bresciani via C.C. Bresciani Via G.Trezza, 15 VIA MASSALONGO 8 TREGNAGO VR 4 CASA DELL'ACCOGLIENZA BALDO SPREA n P.ZZA B.SPREA ILLASI VR P.ZZA B.SPREA ILLASI VR 4 Opere Riunite DON LUIGI ROSSI n Via Rosario ARCOLE VR Via Rosario ARCOLE VR 22 4 CA' DEI NONNI 4 3 ISTITUTO SORELLE DELLA MISERICORDIA (Sacro cuore Mezzane) CASA DI RIPOSO S.GIUSEPPE ONLUS (S.Martino B.A.) 1 "CITTA' DI VERONA" CASA di RIPOSO DOMENICO CARDO FONDAZIONE DON MOZZATI D'APRILI CASA DI RIPOSO S.CAMILLO DE LELLIS n n n n n n n C.S.A. Via Gelso,8 MANTOVA VIA VALVERDE,24 VERONA via Radisi SAN MARTINO B.A. SEGESTA Gestioni Viale Cassala MILANO VIA N.D. CARDO COLOGNA VENETA VR Piazza Venturi MONTEFORTE D ALPONE VR Piazza Venturi MONTEFORTE D ALPONE VR Via dei Barcari, ALBAREDO D ADIGE VR VIA S. GIOVANNI DI DIO, 22 MEZZANE DI SOTTO via Radisi SAN MARTINO B.A. via G. Anselmi VERONA VIA N.D. CARDO COLOGNA VENETA VR Piazza Venturi MONTEFORTE D ALPONE VR fraz. Bolca VESTENANOVA

23 Piano di Zona Persone anziane 4 FONDAZIONE MONSIGNOR ALESSANDRO MARANGONI n P.ZZA ROMA, COLOGNOLA AI COLLI P.ZZA ROMA, COLOGNOLA AI COLLI TOT TOT. 387 D DENOMINAZIONE ENTE 3 HOSPICE - Marzana 4 HOSPICE - D.Cardo 4 OSPEDALE di COMUNITA'- F.S. Zerbato 4 SVP- D. Cardo 3 SVP- Leo Cirla Marzana 4 4 D 4 1 Centro Servizi PER NON AUTOSUFFICIENTI "RSA RIABILITATIVA D. Cardo" Centro Servizi PER NON AUTOSUFFICIENTI "RSA RIABILITATIVA F.S. Zerbato" DENOMINAZIONE ENTE FONDAZIONE MONSIGNOR ALESSANDRO MARANGONI Centro socio Assistenziale San Camillo - Via Bresciani 3 CASA DI RIPOSO ERBEZZO RESIDENZIALITA' STRUTTURE INTERMEDIE D.D.R. POSTI PROVVEDIME POSTI REGIONE 2 NTI 1 LIV. VENETO LIV. n n n n n n n TOT. 127 NOTE SEDE LEGALE SEDE OPERATIVA Rettifica decreto autorizzativ o: l'ente autorizzato è Centro Assistenza Fermo Sisto Zerbato e non più Azienda Ulss20. I.A.A. VIA BAGANZANI VERONA D.CARDO VIA N.D. CARDO COLOGNA VENETA VR F.S.ZERBATO VIA MASSALONGO 6 TREGNAGO VR D.CARDO VIA N.D. CARDO COLOGNA VENETA VR I.A.A. VIA BAGANZANI VERONA D.CARDO VIA N.D. CARDO COLOGNA VENETA VR F.S.ZERBATO VIA MASSALONGO 6 TREGNAGO VR PIAZZA LAMBRANZI 1 MARZANA VIA N.D. CARDO COLOGNA VENETA VR VIA MASSALONGO 6 TREGNAGO VR VIA N.D. CARDO COLOGNA VENETA VR VIA SCUOLA AGRARIA MARZANA VIA N.D. CARDO COLOGNA VENETA VR VIA MASSALONGO 8 TREGNAGO VR RESIDENZIALITA' PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI - IN PROGRAMMAZIONE D.D.R. POSTI PROVVEDIME POSTI REGIONE 2 NOTE SEDE LEGALE SEDE OPERATIVA NTI 1 LIV. VENETO LIV. n n n ulteriori 9 posti da Conferenza Sindaci Trasformazi one da 1 a 2 liv. P.ZZA ROMA, COLOGNOLA AI COLLI Fondazione Opera S. Camillo - Via OLDOFREDI MILANO Comune di ERBEZZO P.ZZA ROMA, COLOGNOLA AI COLLI 23 3 CENTRO DI SERVIZI LAVAGNO n Comune di LAVAGNO 2 CENTRO RESIDENZIALE CA' DI DAVID n Comune di VERONA

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