Le nuove frontiere dell assistenza: il caso della Fondazione Maddalena Grassi
|
|
- Davide Tortora
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 le politiche CONFRONTI 3/ Le nuove frontiere dell assistenza: il caso della Fondazione Maddalena Grassi Migliorando le condizioni di vita e spostandosi più in là le frontiere della medicina, da una trentina d anni a questa parte in Italia sono aumentate la possibilità di cura e quindi l età media della popolazione, ma anche il numero di persone affette da più malattie contemporaneamente, le cosiddette pluripatologie; ed è cresciuto il bisogno di assistenza a pazienti che vivono con malattie croniche o con esiti di malattie acute. Tali cambiamenti hanno fatto emergere un punto debole del nostro sistema sanitario, fondato prevalentemente sulla cura in ospedale e sull assistenza agli acuti. Le strutture sanitarie, ancorché eccellenti come quelle lombarde, non sono infatti in grado di rispondere alla necessità di assistenza prolungata nel tempo e in continua evoluzione di persone che non richiedono più cure ospedaliere e che tuttavia, anche in contesti familiari disponibili, non possono fare a meno dell aiuto di personale specializzato e in molti casi di attrezzature mediche sofisticate. Di qui la necessità di poter disporre di servizi e di strutture in grado di soddisfare tali bisogni. Come conferma il caso della Fondazione Maddalena Grassi, che illustriamo in queste pagine, la risposta a quelle nuove esigenze (che sono peraltro un esito positivo degli sviluppi della medicina) è tanto più rapida e più adeguata quanto più, come in Lombardia, gli enti privati accreditati concorrono al sistema sanitario alla pari con gli enti pubblici. Cara Ronza a cura di
2 164 CONFRONTI 3/2011 le politiche le politiche CONFRONTI 3/ L introduzione nel 2003 dei voucher socio-sanitari ha non solo agevolato la riorganizzazione dell intero sistema di assistenza domiciliare integrata. ma anche il raggiungimento di obiettivi più ampi La Fondazione Maddalena Grassi è un ente senza scopo di lucro con sede a Milano, che opera nel campo dell assistenza sanitaria integrata domiciliare e residenziale. Nata nell aprile 1991, fondazione dal gennaio 1992, assiste ogni anno a casa loro persone, di cui circa il 15% bisognoso di cure specialistiche, e ospita in case e centri di accoglienza quei malati che per periodi più o meno lunghi non possono essere assistiti in seno alle famiglie, ma di cui al contempo nessuna struttura ospedaliera potrebbe farsi carico. Opera in convenzione con il Sistema sanitario nazionale, quindi senza oneri per gli utenti. Tra dipendenti e collaboratori la Fondazione impiega circa 150 medici specialisti, infermieri professionali, fisioterapisti e ausiliari socio-assistenziali che condividono lo scopo dichiarato nel suo statuto: Accogliere e condividere il bisogno della persona che soffre a causa dell infermità e della malattia, in qualsiasi sua manifestazione, attraverso la promozione di capacità e forme di assistenza sanitaria domiciliare ed ospedaliera, in tutte le sue specificazioni, che siano rispettose della persona nella sua totalità. Uno scenario che cambia A ulteriore sviluppo della riforma sanitaria avviata con la legge regionale n. 31/1997, dal 2003 chi ne abbia diritto può disporre in Lombardia di voucher socio-sanitari: dei buoni che l interessato (o il suo tutore) può spendere per acquistare prestazioni socio-assistenziali dove preferisce, tanto da una struttura regionale quanto da una struttura privata accreditata. Si è trattato di un passaggio importante, orientato non solo alla riorganizzazione dell intero sistema di assistenza domiciliare integrata, ma anche a raggiungere obiettivi più ampi. Da un lato, la progressiva separazione delle funzioni di programmazione, acquisto e controllo delle Aziende sanitare locali, Asl, da quelle di produzione diretta di servizi. Dall altro, la diffusione sull intero territorio regionale di una rete di erogatori accreditati ai quali le famiglie possono richiedere direttamente, avvalendosi dei voucher, i servizi domiciliari ne- cessari. Oltre ad arricchire e migliorare l offerta sanitaria regionale, ciò ha introdotto il diritto di libera scelta per paziente e famiglie. L espressione di una preferenza da parte di chi deve essere curato è di per sé un indicatore di qualità. In ogni caso, il processo dell accreditamento garantisce un livello di sicurezza e di tutela del cittadino attraverso la verifica dei requisiti già previsti dal sistema autorizzativo (che fa riferimento ai requisiti minimi di una legge nazionale, il Decreto del Presidente della Repubblica del 14 gennaio 1997) e di ulteriori standard di qualità coerenti con le scelte regionali. Il punto di partenza Grazie a queste condizioni, un soggetto come la Fondazione Maddalena Grassi, FMG, ha potuto crescere, svilupparsi e offrire risposte sempre più corrispondenti alle necessità di cura che emergono sul nostro territorio. L occasione da cui è nata questa fondazione evidenzia la naturalezza che caratterizza il metodo sussidiario. I risultati che ha ottenuto e continua a ottenere nel tempo ne dimostrano l efficacia e la convenienza anche economica. La prima semplice cellula di quella che oggi è una realtà articolata è stato un piccolo gruppo di medici e operatori socio-sanitari milanesi che, in forma volontaria, ha iniziato ad assistere a domicilio persone affette da malattie cronico degenerative, neoplastiche e infettive. Curate in modo appropriato finché si trovavano in ospedale, una volta dimesse incontravano difficoltà enormi nel proseguire le terapie ancora necessarie. Si trovavano sole e chiedevano aiuto alla struttura ospedaliera, che però non poteva più seguirle. Alcuni medici e infermieri decisero personalmente di trovare il tempo e i modi per farlo. La Fondazione è nata così: dalla loro iniziativa e dalla donazione che i genitori di una dei primi assistiti, la giovane Maddalena Grassi, hanno voluto elargire in memoria della figlia e come segno di gratitudine a chi li aveva accompagnati nei momenti più drammatici della vita. Chi riceve un grande bene desidera che anche altri possano riceverlo e fa in modo che questo accada. Questa è l ori- L occasione da cui è nata questa fondazione evidenzia la naturalezza che caratterizza il metodo sussidiario
3 166 CONFRONTI 3/2011 le politiche le politiche CONFRONTI 3/ Il segreto di un opera come la FMG non sta nell eccellenza del suo progetto, né nell analisi accurata dei bisogni e delle risorse disponibili, ma nella domanda da cui nasce Medici, infermieri, fisioterapisti e ausiliari socio-assistenziali operano con la supervisione di un medico direttore sanitario e di due infermieri coordinatori. Se infatti all inizio degli anni Novanta, quando è iniziata la storia della Fondazione, a domicilio si potevano offrire solo cure abbastanza semplici, col progredire delle conoscenze scientifiche l assistenza domiciliare si è evoluta: da un lato fornisce cure di sempre maggiore qualità, dall altro sperimenta modalità operative nuove, che tengono conto anche delle imprescindibili necessità di contenimento ed ottimizzazione dei costi. E curare a casa nei limiti del possibile garantisce un contenimento dei costi che va a beneficio dell intera collettività. Lo dimostra in particolare l esperienza relativa a pazienti affetti da patologie neurologiche croniche invalidanti. Nel quinquennio la Fondazione ne ha assistiti a domicilio, fornendo cure specialistiche, quasi Non solo ciò ha ridotto il ricorso all ospedalizzazione, ma ha garantito un livello soddisfacente di continuità terapeutica e ha consentito ai medici di Medicina generale di realizzare interventi sanitari efficaci nel territorio. Un aspetto molto importante di questo modo di curare è l attività educazionale, una sorta di insegnamento applicato che gli infermieri e gli operatori che entrano nella casa del malato rivolgono al contesto familiare e alle reti amicali. In molti casi, ha consentito la partecipazione attiva del nucleo familiare alle procedure di terapia. Nei percorsi più prolungati, ha dimostrato la possibilità di far crescere l autonomia della famiglia. Dopo vent anni gli assistiti a domicilio dalla Fondazione nell arco dell anno sono 2.500, di cui 700 in carico ogni mese e circa 400 ogni giorno. I numeri sono quelli di un ospedale di medie dimensioni, distribuito però su un territorio vasto. Quanto ai risultati, in oltre il 50% dei casi l intervento si conclude avendo raggiunto gli obiettivi di cura, nel 30% circa per il decesso del paziente e solo in misura inferiore al 5% per ricovero in struttura protetta. Da alcuni anni la Fondazione assiste a domicilio anche persone con malattie croniche degenerative, in particolagine della solidarietà e la matrice della sussidiarietà. È la spinta capace di fare un bene che è per tutti, precisa Alessandro Pirola, consigliere delegato della Fondazione, una risorsa straordinaria che supera radicalmente la mancanza di capitali o patrimoni. Il segreto di un opera efficace ed efficiente come la FMG non sta dunque nell eccellenza del suo progetto e nemmeno nell analisi accurata dei bisogni e delle risorse disponibili, ma nella domanda da cui nasce. Il presidente della Fondazione Luciano Riboldi e il vice presidente Marco Botturi lo sottolineano ogni volta che sono chiamati a presentarne le attività. L altra importante idea di cui ci facciamo promotori e sostenitori, aggiunge Botturi, è che la cura domiciliare non è in quanto tale una cura a bassa intensità né qualitativamente inferiore alla cura ospedaliera. Si tratta di una cura che può semmai avere un intensità diversa, ma non per questo meno specializzata e sicura. La Fondazione, tra l altro, è da sempre impegnata nella formazione da qualche anno anche a livello di master universitario, e i nostri collaboratori sono i primi a frequentare corsi che li aggiornano e li fanno crescere professionalmente. Chi lavora con passione ha il vizio di migliorare sempre. L assistenza domiciliare Oggi, come partner di soggetti pubblici e privati, la Fondazione svolge attività di assistenza sanitaria domiciliare integrata in forma diretta a persone in stato di bisogno, per la maggior parte anziani con patologie cronico/ degenerative, portatori di handicap, malati oncologici, malati di Aids, persone anche bambini che necessitano di terapie specifiche nei diversi stadi della malattia e pazienti che necessitano di terapie continuative, medicazioni e interventi riabilitativi. Il contenuto prevalente dell intervento è di tipo sanitario, ma in presenza di bisogni sociali rilevanti la Fondazione interviene sia direttamente, ove possibile, sia attivando collaborazioni con realtà associative operanti sul territorio e orientate a questo tipo di servizi. Negli anni l assistenza domiciliare si è evoluta: da un lato fornisce cure di sempre maggiore qualità, dall altro sperimenta nuove modalità operative
4 168 CONFRONTI 3/2011 le politiche le politiche CONFRONTI 3/ Attività di formazione L esperienza della Fondazione dimostra che l assistenza domiciliare è un attività di cura e assistenza molto differente da quella ospedaliera. Chi se ne occupa ha bisogno di cultura e formazione professionali specifiche e mirate. Consapevole dell importanza di queste osservazioni, la FMG, accreditata presso l Assessorato alla Sanità delre in ambito neurologico, o in stato vegetativo persistente. Doversi confrontare con queste disabilità estreme ha portato a dotarsi di innovazioni e di nuove capacità professionali, afferma Maurizio Marzegalli, vice presidente della Fondazione. L assistenza residenziale Tra le prime persone che la Fondazione ha preso in carico c erano diversi malati di Aids. Erano malati con storie complicate. Spesso non avevano casa né famiglia né un contesto sociale che li potesse sostenere. Per curarli in modo adeguato nel tempo, la Fondazione ha aperto una prima struttura residenziale a Seveso nel 1994 e poi una seconda a Concorezzo nel 2009, con l obiettivo di accogliere temporaneamente i malati, di migliorare le loro condizioni di vita e di sopravvivenza, ma allo stesso tempo di aiutarli se possibile a ritrovare il rapporto con il contesto famigliare e di recuperare la possibilità di impegnarsi in un attività lavorativa. Oltre alle due Case in Brianza, la Fondazione dispone a Vigevano del Centro Polifunzionale Villa Rondo, con una Comunità Protetta a media intensità di cura (20 posti letto), un Centro Diurno (altri 20 posti) per malati psichiatrici e una struttura cosiddetta di residenzialità leggera. Quest ultima ospita due persone che grazie a un percorso riabilitativo hanno recuperato un certo grado di autonomia personale. Dal 2006 a Vigevano è aperta anche la Residenza Sanitaria Disabili Marco Teggia (18 posti letto), che si rivolge a pazienti con disabilità gravi, conseguenti soprattutto a malattie cronico degenerative neurologiche. La Fondazione ha poi collaborato a realizzare, e da 15 anni collabora a gestire, gli hospice dell Azienda ospedaliera Luigi Sacco e dell Azienda ospedaliera Fatebenefratelli e Oftalmico di Milano (per complessivi 23 posti). Queste strutture non sono nate con l intenzione di ricoverare i malati terminali, spiega Luciano Riboldi, ma di offrire una fase intermedia di cura e assistenza (che in molti casi può coincidere con le fasi terminali della malattia, ma non necessariamente, tanto che non sono eccezionali i casi di persone ricoverate e poi rientrate a casa), avendo la preoccupazione di non interrompere la continuità assistenziale con il contesto di cura che dall origine si era fatto carico di quel malato. Queste case all interno dell ospedale hanno inaugurato un modello innovativo di collaborazione e sinergia tra istituzioni di diritto pubblico e di diritto privato. Il sistema sanitario lombardo è stato pronto ad accoglierlo e regolamentarlo. Un nuovo modello Il sistema sviluppato dalla Fondazione Maddalena Grassi ha alcune caratteristiche originali, che concorrono a creare un modello di cura per molti aspetti innovativo. Si tratta di una gestione articolata di assistenza finalizzata al benessere del paziente e capace di fornire il livello di trattamento più appropriato al suo stato: al domicilio, con ricoveri in piccoli reparti protetti sia a regime residenziale sia diurno, in residenze leggere, con il coinvolgimento attivo della famiglia. Ciò consente di inserire i pazienti in un circuito di cura che permette di prospettare un ritono a casa anche per persone con patologie pesantissime come gli stati vegetativi, i bimbi cerebropatici e i pazienti psichiatrici. La disponibilità contemporanea di regimi diversi di assistenza collegati funzionalmente ha portato a elaborare ed attuare progetti specifici di deospedalizzazione protetta da alcune aziende ospedaliere. Questa modalità di collaborazione con strutture per acuti consente una dimissione precoce di pazienti ancora impegnativi, mantenendo un alto livello di assistenza medico sanitaria specifica in modo da controllare le complicanze e di abbattere i ricoveri ripetuti. L assistenza domiciliare è un attività molto differente da quella ospedaliera. Chi se ne occupa ha bisogno di cultura e formazione professionali specifiche
5 170 CONFRONTI 3/2011 le politiche le politiche CONFRONTI 3/ la Regione Lombardia come provider per la formazione E.C.M. (Educazione continua in medicina), organizza in ogni periodo dell anno corsi di aggiornamento e formazione professionale. Per anni consecutivi ha realizzato con la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell Università degli Studi di Milano un corso di perfezionamento in Cura e Assistenza alla persona al domicilio e nel territorio, che è poi divenuto un master di primo livello per laureati nelle differenti discipline sanitarie (medici, infermieri, fisioterapisti). Il Master in Assistenza medico sanitaria al domicilio, in comunità e sul territorio, un opportunità per i professionisti dell assistenza domiciliare Questo master di primo livello, promosso dalla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell Università degli Studi di Milano con il patrocinio dell Ordine dei Medici e realizzato in collaborazione con la Fondazione Maddalena Grassi, ha l obiettivo di qualificare professionisti dedicati all intervento medico-assistenziale al domicilio e sul territorio in grado di erogare prestazioni di pronta attivazione e alta personalizzazione. Con 500 ore di lezione frontale e 225 ore di tirocinio, il corso consente di approfondire le conoscenze e i metodi dei professionisti medico-sanitari utili per rispondere al bisogno di salute dell individuo, della famiglia e della comunità locale; addestrare all intervento medico-assistenziale al domicilio, nella comunità e sul territorio, a una responsabilizzazione riguardo alle risorse attivate e a una valida capacità di misura dei risultati ottenuti. Il master si propone come progetto didattico per raggiungere un grado di preparazione superiore a coloro che, dopo gli studi curriculari, intendono impegnarsi in responsabilità professionali, gestionali e didattiche nell ambito dell assistenza medico sanitaria al domicilio, nella comunità e nel territorio. La partecipazione è rivolta a tutte le professioni sanitarie, in particolare: medici, infermieri e fisioterapisti che operano nell ambito delle strutture sanitarie pubbliche e private; medici, infermieri e fisioterapisti che operano a domicilio, nella comunità e nel territorio;
6 172 CONFRONTI 3/2011 le politiche medici di medicina generale e personale che operano nell ambito della continuità assistenziale (Asl, ambulatori territoriali, ecc.); medici coordinatori, personale tecnico e del coordinamento dell assistenza domiciliare; neolaureati in medicina e scienze infermieristiche che intendono approfondire conoscenze e metodi specifici rispetto all assistenza al domicilio, nella comunità e sul territorio; assistenti sanitari; logopedisti; tecnici della riabilitazione psichiatrica; terapisti occupazionali. Durata del corso: marzo 2012-luglio 2013 Iscrizioni: sul sito fino al 1 febbraio 2012 Informazioni: dott.ssa Rita Aicardi, segreteria organizzativa Fondazione Maddalena Grassi, via Carlo Poerio 14, Milano, tel , aicardi@fondazionemaddalenagrassi.it siti web:
Cure Domiciliari. Corso Elettivo Malato a casa 23 gennaio 2012
Cure Domiciliari Corso Elettivo Malato a casa 23 gennaio 2012 DEFINIZIONE DELLE CURE DOMICILIARI Le cure domiciliari consistono in trattamenti medici, infermieristici, riabilitativi, prestati da personale
DettagliUn percorso di cura verso casa.
C ASL Monza e Brianza Un percorso di cura verso casa. Servizio di Assistenza Post-Acuta residenziale e domiciliare. In collaborazione con Mosaico Cure domiciliari Un percorso Punti di forza e obiettivi
DettagliSviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012
Pagina 1 di 6 Sviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012 Il presente documento è inteso a suggerire una allocazione ottimale dei pazienti che non
DettagliGli interventi delle professioni sanitarie
Gli interventi delle professioni sanitarie 19 febbraio 2015 Dott. BALDINI CLAUDIO Direttore UOC Direzione Professioni Sanitarie Territoriali ASL 11 EMPOLI 23/02/2015 1 Secondo me la missione delle cure
DettagliDELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d
32 Oggetto: Istituzione della rete di cure palliative della d Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto del
DettagliLEGGE PROVINCIALE N. 8 DEL 22-07-2009 REGIONE TRENTO (Prov.)
LEGGE PROVINCIALE N. 8 DEL 22-07-2009 REGIONE TRENTO (Prov.) Disposizioni per la prevenzione e la cura dell Alzheimer e di altre malattie neurodegenerative legate all invecchiamento e per il sostegno delle
DettagliFILE. Esperienza nella Formazione. Fondazione FILE - Firenze
XIX Congresso Nazionale SICP Torino 9 12 Ottobre 2012 Focus on: Fisioterapia in Cure Palliative: quali esperienze e quale formazione specifica? Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema
DettagliProgetto Nazionale di Cure Palliative Pediatriche
Progetto Nazionale di Cure Palliative Pediatriche Ecco la proposta della Fondazione Maruzza Lefebvre D Ovidio, della fondazione Livia Benini, di altre Fondazioni ed Associazioni Italiane e successivamente
DettagliAZIENDA ULSS 20 DI VERONA
AZIENDA ULSS 20 DI VERONA Sede legale: via Valverde n.42-37122 Verona - tel. 045/8075511 Fax 045/8075640Cod. Fiscale e P. IVA 02573090236 Dipartimento delle Unità Organizzative della Direzione dei Servizi
DettagliQUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI
QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI L ACCREDITAMENTO INTERNAZIONALE ALL ECCELLENZA Fondazione Poliambulanza ha ricevuto nel dicembre 2013 l accreditamento internazionale all eccellenza da parte di
DettagliConvegno SItI CURE PRIMARIE TRA MITO E REALTA : IL RUOLO DEI PROFESSIONISTI 13 novembre 2009 Bergamo
Convegno SItI CURE PRIMARIE TRA MITO E REALTA : IL RUOLO DEI PROFESSIONISTI 13 novembre 2009 Bergamo L esperienza dell Azienda Sanitaria Locale della provincia di Varese ALCUNE CONSIDERAZIONI La creazione
DettagliFORUM P.A. SANITA' 2001
FORUM P.A. SANITA' 2001 Azienda Sanitaria Locale della provincia di Como Direzione Sanitaria, Dipartimento Attività Socio Sanitarie Integrate (A.S.S.I.) Dipartimento Servizi Sanitari di Base, Staff Educazione
DettagliIl contributo dei Centri di servizi per anziani a supporto della domiciliarità: alcune esperienze a livello locale
Il contributo dei Centri di servizi per anziani a supporto della domiciliarità: alcune esperienze a livello locale dr. Stefano Vianello - Direttore Distretto Socio-Sanitario 1 Dr.ssa Beatrice Baggio -
DettagliTerapia del dolore e cure palliative
Terapia del dolore e cure palliative { Legge 38/10 e alcuni dati sulla sua applicazione Dott. Angelo G. Virtuani Ordine dei Medici Chirurghi Monza Sabato 9 novembre 2013 Legge N.38 del 15/03/2010 - G.U.
DettagliMaster Universitario Online in Management e Coordinamento delle Professioni Sanitarie
Master Universitario Online in Management e Coordinamento delle Professioni Sanitarie Master Universitario Online di I Livello 60 Crediti Formativi (CFU) 1. Premesse In base al dato riportato dal Sole
DettagliBadanti e Assistenti Familiari Specializzati
Presidenza della Giunta Regionale Provincia di Catanzaro Provincia di Cosenza Regione Calabria Ass. Formazione Professionale Corso di Formazione gratuito per Badanti e Assistenti Familiari Specializzati
DettagliSTATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE
STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE Titolo 3 - PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO DELLA RETE PEDIATRICA REGIONALE Art. 20 - Art. 21 - Art. 22 - Art. 23 - Art. 24 - Art. 25 - Verso
DettagliProf. Tarcisio Niglio CURE PALLIATIVE
Prof. Tarcisio Niglio Anno Accademico 2012-2013 Corso Triennale in Scienze Infermieristiche III anno 2 semestre CURE PALLIATIVE Troverete copia di queste diapositive nel sito internet: www.tarcisio.net
DettagliDELIBERAZIONE N. 5/31 DEL 11.2.2014. Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna.
Oggetto: Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto
DettagliIl Comune per le demenze: che cosa fa
Il Comune per le demenze: che cosa fa Roberta Papi Assessore Politiche Sociosanitarie Comune di Genova La demenza non colpisce solo il paziente, ma tutta la sua famiglia, sulla quale grava l enorme carico
DettagliCONTA SU DI ME. Volontari in emergenza (Ospedale, Domicilio, Scuola)
CONTA SU DI ME Volontari in emergenza (Ospedale, Domicilio, Scuola) CASINA DEI BIMBI Dal 2001 l Associazione Casina dei Bimbi Onlus opera nel territorio delle province di Reggio Emilia, Modena e Parma
DettagliASL FG DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE CENTRO SALUTE MENTALE DI MANFREDONIA
ASL FG DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE CENTRO SALUTE MENTALE DI MANFREDONIA IL CASE MANAGEMENT: UN MODELLO ORGANIZZATIVO PER LA CURA DEL PAZIENTE PSICHIATRICO La presa in carico e la pianificazione Dott.ssa
DettagliALLEGATO 1 BANDO DI GARA PER LACREAZIONE DI UNA SHORT LIST DI FORNITORI DI SERVIZI DI CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA E DI LAVORO DELLE DONNE
ALLEGATO 1 BANDO DI GARA PER LACREAZIONE DI UNA SHORT LIST DI FORNITORI DI SERVIZI DI CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA E DI LAVORO DELLE DONNE SERVIZI RIPARTITI PER TARGET DI RIFERIMENTO Centro diurno per
DettagliSTRUTTURA INTERMEDIA DI RIABILITAZIONE DALLA DISABILITA ACQUISITA
AZIENDA ULSS N. 8 OPERE PIE D ONIGO STRUTTURA INTERMEDIA DI RIABILITAZIONE DALLA DISABILITA ACQUISITA attività innovativa (delibera del Direttore Generale dell Azienda ULSS n. 8 del 29 novembre 2007 n.
DettagliIL LAVORO IN RETE NEI SERVIZI EDUCATIVI SPECIALISTICI
CI SONO ANGELI IN CITTA Tutte le Aree dell Autismo IL LAVORO IN RETE NEI SERVIZI EDUCATIVI SPECIALISTICI San Salvo 25-05-2013 PALMA MONICA AREA DISABILITA L. 104/92 Legge Quadro per l assistenza, l integrazione
DettagliMaster Universitari in. Assistenza Infermieristica
Anno accademico 2005-2006 Master per Infermiere di sanità pubblica e di comunità (ISPeC) Master Universitari in Assistenza Infermieristica autonomia didattica LAUREA RIFORMA UNIVERSITARIA crediti formativi
DettagliFondazione Santa Chiara Centro multiservizi per la popolazione anziana Onlus
Carta dei Servizi RSA aperta Fondazione Santa Chiara Centro multiservizi per la popolazione anziana Onlus 1 INDICE Destinatari p. 3 Descrizione dell unità d offerta p. 3 Modalità di erogazione delle prestazioni
DettagliLa famiglia davanti all autismo
La famiglia davanti all autismo Progetto Ministeriale di Ricerca Finalizzata - 2004 (ex art. 12 bis d. lgs. 229/99) Ente Proponente Regione Lombardia Direzione Generale Famiglia e Solidarietà Sociale Responsabile
DettagliLa RSA come modello di cura intermedia
Un modello di governance sociosanitaria nel territorio: il punto unico di accesso e la presa in carico della persona La RSA come modello di cura intermedia Relatore: Maria Assunta Pintus Direttore RSA
DettagliLO SAPEVI? Le cure al malato inguaribile e il supporto alla sua famiglia sono un diritto e sono gratuite. Federazione Cure Palliative Onlus
LO SAPEVI? Le cure al malato inguaribile e il supporto alla sua famiglia sono un diritto e sono gratuite Federazione Cure Palliative Onlus Cure Palliative - Definizione Le Cure Palliative sono la cura
DettagliSostegno e Accompagnamento Educativo
Sostegno e Accompagnamento Educativo 1. Definizione La prestazione sostegno e accompagnamento educativo consiste nel fornire sia un supporto e una consulenza ai genitori nello svolgimento della loro funzione
DettagliPROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI
PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI Indice : 1. Scopo del protocollo 2. Invio 3. Verifiche 2.1 tipologia dell utenza 2.2 procedura segnalazione 2.3 procedura
DettagliExcursus legislativo sulla palliazione. Francesca Nardi Assistenti Sociali e Psicologi a confronto sui temi di fine vita e palliazione 19 Aprile 2011
Excursus legislativo sulla palliazione Francesca Nardi Assistenti Sociali e Psicologi a confronto sui temi di fine vita e palliazione 19 Aprile 2011 1 Legge 39/99 Stabilisce l adozione di un programma
DettagliTab. 1 Servizi per macro aree di assistenza nella diocesi di Milano
INTRODUZIONE Nel corso del 2010 si è svolto il Censimento nazionale dei servizi sanitari, socio-sanitari e socioassistenziali collegati con la Chiesa Cattolica, promosso congiuntamente dall Ufficio nazionale
DettagliPROGETTO SIMULTANEOUS HOME CARE. Dr Mauro Bandera Oncologo
PROGETTO SIMULTANEOUS HOME CARE Dr Mauro Bandera Oncologo I progressi nella terapia dei tumori hanno portato ad una sopravvivenza a 5 anni dei 2/3 dei pazienti e di circa la metà a 10 anni dalla diagnosi.
DettagliIL SERVIZIO DOMICILIARE
CASA ALBERGO PER ANZIANI Sistema qualità certificato COMUNE DI LENDINARA IL SERVIZIO DOMICILIARE Questo opuscolo riporta brevemente le principali informazioni per aiutarvi a capire meglio il servizio domiciliare,
DettagliAssistenza domiciliare integrata (A.D.I.) cure palliative a favore di pazienti terminali residenti nei distretti di
FORUMPA SANITA' 2001 A.S.L. della Provincia di Milano n 1 Dipartimento ASSI Assistenza domiciliare integrata (A.D.I.) cure palliative a favore di pazienti terminali residenti nei distretti di Corsico e
DettagliL infermiere al Controllo di Gestione
L infermiere al Controllo di Gestione Una definizione da manuale del Controllo di gestione, lo delinea come l insieme delle attività attraverso le quali i manager guidano il processo di allocazione e di
Dettagli24 e 31 Gennaio 2013 A.S.P. Pio Albergo Trivulzio Milano
Comitato promotore con il patrocinio di 24 e 31 Gennaio 2013 A.S.P. Pio Albergo Trivulzio Milano Presentazione del Corso Il Corso di Formazione in Area Geriatrica è rivolto agli infermieri, agli assistenti
DettagliANALISI DEI SERVIZI DI ASSISTENZA DOMICILIARE FORNITI AI PAZIENTI CON MALATTIA DI HUNTINGTON (ASADMDH)
1 ANALISI DEI SERVIZI DI ASSISTENZA DOMICILIARE FORNITI AI PAZIENTI CON MALATTIA DI HUNTINGTON (ASADMDH) Gentile Signora/e, Gioia Jacopini*, Paola Zinzi**, Antonio Frustaci*, Dario Salmaso* *Istituto di
DettagliCollegio Provinciale IPASVI GORIZIA. Corso di Formazione Esercizio Libero Professionale e Previdenza: Compatibilità ed Opportunità
Collegio Provinciale IPASVI GORIZIA Corso di Formazione Esercizio Libero Professionale e Previdenza: Compatibilità ed Opportunità G. Valerio Per vivere da protagonisti la nostra professione, occorre conoscerla
DettagliIL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE
IL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE Il presente documento, presentato in V commissione in occasione dell audizione del 23 settembre, si compone di due parti: Introduzione e
DettagliRuolo del Medico nell Assistenza Sanitaria di base. Prof. A. Mistretta
Ruolo del Medico nell Assistenza Sanitaria di base Prof. A. Mistretta Il medico di medicina generale (MMG) Garantisce l assistenza sanitaria Si assicura di promuovere e salvaguardare la salute in un rapporto
Dettagliwww.fondazionehumanitas.it
al servizio del malato e della sua famiglia www.fondazionehumanitas.it LA FONDAZIONE Sostenere e promuovere la qualità di vita del malato e della sua famiglia durante e dopo l esperienza in ospedale. E
DettagliIl ruolo delle Aziende ULSS nel garantire prestazioni, sviluppare innovazione, promuovere buone prassi
Il ruolo delle Aziende ULSS nel garantire prestazioni, sviluppare innovazione, promuovere buone prassi Dott. Fortunato Rao, Direttore Generale Azienda ULSS 16, Regione del Veneto DECRETO LEGISLATIVO 6
DettagliGUIDA AI SERVIZI ASSISTENZIALI
GUIDA AI SERVIZI ASSISTENZIALI FASIE è una associazione senza scopo di lucro che persegue lo scopo di garantire ai propri assistiti trattamenti sanitari integrativi del Servizio Sanitario Nazionale. Inoltre,
DettagliProgetto Comes, sostegno all handicap
TITOLO Progetto Comes, sostegno all handicap TEMPI ANNO SCOLASTICO 2010/2011 Destinatari Minori disabili (fascia d età 3/14 anni) frequentanti la scuola dell obbligo, affetti da patologie varie: ipoacusia,
DettagliCENTRO RESIDENZIALE CURE PALLIATIVE - HOSPICE SAN MARCO -
CENTRO RESIDENZIALE CURE PALLIATIVE - HOSPICE SAN MARCO - PERCORSO ASSISTENZIALE PER PAZIENTI TERMINALI Indice 2 1. Premessa 3 2. Attività dell Hospice San Marco 3 3. Obiettivi 4 4. Criteri di Ammissione
DettagliCOMUNE DI PACIANO PROVINCIA DI PERUGIA
COMUNE DI PACIANO PROVINCIA DI PERUGIA Cap 06060 P.zza della Repubblica n. 4 P.IVA 00436320543 Tel. 075.830186 e-mail: info@comune.paciano.pg.it fax. 075.830447 REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI AFFIDAMENTO
DettagliADI : il punto di vista del MMG tra presente e futuro
ADI : il punto di vista del MMG tra presente e futuro Davide Lauri, MMG Scuola di Formazione e Ricerca in Medicina di Famiglia Presidente Coop Medici Milano Citta H. Niguarda, Milano 23 Gennaio 2012 ADI
DettagliLO SAPEVI? Le cure al malato inguaribile e il supporto alla sua famiglia sono un diritto e sono gratuite. Federazione Cure Palliative Onlus
LO SAPEVI? Le cure al malato inguaribile e il supporto alla sua famiglia sono un diritto e sono gratuite Federazione Cure Palliative Onlus Cure Palliative - Definizione Le Cure Palliative sono la cura
DettagliRuolo dell USC Cure Palliative: stato dell arte
Ruolo dell USC Cure Palliative: stato dell arte Dott. Simeone Liguori USC Cure Palliative Terapia del Dolore OO.RR. di Bergamo L USC Cure Palliative degli Ospedali Riuniti di Bergamo, svolge un ruolo importantissimo
DettagliIl Centro Territoriale per le Malattie Rare dell ASL di Brescia. A cura di Eliana Breda - Brescia 25 maggio 2013
Il Centro Territoriale per le Malattie Rare dell ASL di Brescia A cura di Eliana Breda - Brescia 25 maggio 2013 Il contesto normativo regionale DGR 7328 del 11 dicembre 2001 Individuazione della rete regionale
DettagliCentro Polifunzionale di Gavirate. Centro di Accoglienza di Cittiglio. Fondazione FELICITA MORANDI. Associazione IL PASSO onlus
Centro di Accoglienza di Cittiglio Centro Polifunzionale di Gavirate Fondazione FELICITA MORANDI Associazione IL PASSO onlus Luglio 2012 FONDAZIONE FELICITA MORANDI Servizi e interventi a favore dei minori
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE
REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE Art. 1 (Istituzione del servizio) Il Comune di Fossalto promuove il benessere dei propri cittadini, con il fine di inserire ed integrare socialmente
DettagliPROGETTO ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI
PROGETTO ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI PIANO DISTRETTUALE DEGLI INTERVENTI del Distretto socio-sanitario di Corigliano Calabro Rif. Decreto Regione Calabria n. 15749 del 29/10/2008 ANALISI DELBISOGNO
DettagliL integrazione professionale per l assistenza a domicilio: infermieri e fisioterapisti a confronto
L integrazione professionale per l assistenza a domicilio: infermieri e fisioterapisti a confronto Stefania Franciolini, Direttore U.O. Servizio Assistenza Infermieristica Territoriale Simonetta Tamburini,
DettagliStato di attuazione: Aspetti critici, positivi ecc. N. soci coinvolti N. e tipologia delle attività realizzate
D 1 - ANFFAS LABORATORIO IL FARO : interventi per contrastare l isolamento sociale e favorire la partecipazione attiva delle persone disabili e delle loro famiglie alla vita sociale. Pag. 333 ANFFAS Servizi
DettagliIl ruolo del chimico per la sicurezza ambientale
ambientale di Piero Frediani * Ciampolini A. (a cura di). L innovazione per lo sviluppo locale ISBN 88-8453-362-7 (online) 2005 Firenze University Press Nell Anno Accademico 1996-97 l Università di Firenze
DettagliIl Corso di Laurea in Infermieristica
Sessione V: Il ruolo della formazione nella costruzione di una cultura geriatrica e multiprofessionale Il Corso di Laurea in Infermieristica Dott.ssa Paola Ferri Corso di Laurea in Infermieristica Università
DettagliLa formazione dell Operatore Socio Sanitario (O.S.S.) Competenze professionali: l integrazione possibile
La formazione dell Operatore Socio Sanitario (O.S.S.) Competenze professionali: l integrazione possibile 1 Il panorama attuale Nelle strutture sanitarie esistono plurime figure professionali: Il coordinatore
DettagliNOI E L AUTISMO: GLI INTERVENTI E LA CONTINUITA DI CURA
NOI E L AUTISMO: GLI INTERVENTI E LA CONTINUITA DI CURA Il Disturbo autistico è un disordine dello sviluppo che compromette il funzionamento globale e si traduce in un funzionamento cognitivo atipico.
DettagliCARTA DEI SERVIZI MEDEA
CARTA DEI SERVIZI MEDEA Indice 1. Introduzione 2. MEDEA e la Carta dei Servizi: chi siamo, obiettivi e finalità 3. I principi fondamentali 4. Standard qualitativi 5. I servizi erogati 6. Validità della
DettagliPARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO
PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO Delle strategie REGIONALI (B) a cura di Sara Barsanti Introduzione L area di valutazione del conseguimento delle strategie regionali (area B) ha
DettagliArea Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS
Area Persone Anziane Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS OBIETTIVI Scopo del servizio è permettere agli anziani, parzialmente o totalmente non
Dettaglila riabilitazione dopo ictus e frattura di femore La riabilitazione in RSA
auditorium di s. apollonia, firenze 17 aprile 2012 la riabilitazione dopo ictus e frattura di femore La riabilitazione in RSA Sandra Moretti Bruna Lombardi U.O. Recupero e Rieducazione Funzionale Azienda
Dettagli1.OGGETTO 2.FINALITA 3. DESTINATARI
PROTOCOLLO OPERATIVO TRA I SERVIZI ASSISTENZA DOMICILIARE DEI COMUNI DELL AMBITO DISTRETTUALE DI SEREGNO E IL SERVIZIO ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA DELL ASLMI3 DISTRETTO DI SEREGNO PER L EROGAZIONE
DettagliMaria Anna Conte Hospice Il gabbiano San Vito al Tagliamento Rete cure palliative provincia di Pordenone
Maria Anna Conte Hospice Il gabbiano San Vito al Tagliamento Rete cure palliative provincia di Pordenone Cos è un hospice Si definiscono centri residenziali di cure palliative (hospice) le strutture, facenti
DettagliCarta del Servizio. CdS 06 Ed. 01-29/04/13
Carta del Servizio CdS 06 Ed. 01-29/04/13 Chi siamo 2 Cooperativa Sociale ACLI, senza fini di lucro, opera da più di venticinque anni nel territorio provinciale fornendo servizi socio-assistenziali ed
DettagliIl moderno ruolo del medico di assistenza primaria nel sistema delle cure domiciliari distrettuali
Il moderno ruolo del medico di assistenza primaria nel sistema delle cure domiciliari distrettuali Ovidio Brignoli, MMG, Brescia (Vice-Presidente SIMG - Società Italiana di Medicina Generale) Cosa dovrebbe
DettagliModelli di reti di cure palliative. Maria Anna Conte
Modelli di reti di cure palliative Maria Anna Conte Cos è una rete? Col termine rete si intende comunemente una serie di componenti, sistemi o entità interconnessi tra di loro Ma una rete di cure palliative
Dettagli- 1 - Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia INDICE. Capo I Finalità e disposizioni generali
- 1 - Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia INDICE Capo I Finalità e disposizioni generali Art. 1 Art. 2 Art. 3 Art. 4 Art. 5 (Finalità) (Definizioni) (Pianificazione regionale) (Campagne di informazione)
DettagliChe cosa è l Affidamento?
Che cosa è l Affidamento? L affidamento,, diversamente dall adozione adozione, è l accoglienza temporanea nella propria casa di un bambino o di un ragazzo. A Torino esiste sin dal 1976,, a livello nazionale
Dettaglinonostante l emofilia.
Chi siamo Fondazione Paracelso nasce nel 2004 con la costituzione del Fondo di Solidarietà a favore degli emofilici che negli anni '80 erano stati infettati dall'hiv attraverso i farmaci necessari alla
DettagliLe strutture socio-assistenziali e socio-sanitarie nella provincia di Piacenza
Provincia di Piacenza Osservatorio del sistema sociosanitario Le socio-assistenziali e socio-sanitarie nella provincia di Piacenza I dati riassuntivi di seguito esposti sono elaborati dal Settore Sistema
Dettagli>> Perché l'affido familiare dei minori. >> Che cos'é l'affido. >> Chi può fare l'affido e come. >> Tipologie dell'affido. >> Le forme dell'affido
>> Perché l'affido familiare dei minori >> Che cos'é l'affido >> Chi può fare l'affido e come >> Tipologie dell'affido >> Le forme dell'affido >> I soggetti dell'affido >> I soggetti dell'affido Il bambino/ragazzo:
DettagliDISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 496
Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 496 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa dei senatori MASSIDDA e GRAMAZIO COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 13 MAGGIO 2008 Disposizioni per la prevenzione e la cura del
DettagliAssistenza Domiciliare nelle persone con BPCO
Assistenza Domiciliare nelle persone con BPCO Roma, 31 maggio 2012 Le Richieste Sempre più pazienti sono affetti da malattie croniche con un aumento della sopravvivenza in ogni fascia di età I cittadini
DettagliAzienda Speciale Servizi alla Persona
Azienda Speciale Servizi alla Persona ANZIANI SERVIZIO ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI E DISABILI (S.A.D.) Cosa offre il servizio SAD L'assistenza domiciliare è un tipo di servizio erogato direttamente
DettagliFAMIGLIE AL CENTRO: Dott. Paola Mosa Roma 24 maggio 2013
FAMIGLIE AL CENTRO: funzioni di ascolto, orientamento e accompagnamento sociale delle famiglie all interno dei gruppi associati dei Medici di Medicina Generale Dott. Paola Mosa Roma 24 maggio 2013 Il contesto
DettagliRuolo della famiglia nella gestione della disabilità
Associazione Culturale G. Dossetti MALATTIE RARE E DISABILITA Palazzo Marini Camera dei Deputati Roma,1 Dicembre 2006 Ruolo della famiglia nella gestione della disabilità Anna Maria Comito Presidente COFACE-Handicap
Dettagli- Fondazione Megamark - Orizzonti solidali - Bando di concorso finalizzato a sostenere iniziative di responsabilità sociale in Puglia nel 2012
- Fondazione Megamark - Orizzonti solidali - Bando di concorso finalizzato a sostenere iniziative di responsabilità sociale in Puglia nel 2012 1. Premessa Il Gruppo Megamark di Trani, azienda leader nel
DettagliFebbraio Agosto 2011. Facoltà di MEDICINA E CHIRURGIA (Roma)
Febbraio Agosto 2011 Facoltà di MEDICINA E CHIRURGIA (Roma) Universita` Cattolica del Sacro Cuore Facolta` di Medicina e Chirurgia A. Gemelli Sede di Brescia CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN INFERMIERISTICA
DettagliRUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI
INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104
DettagliABITARE LA VITA Pisa 21 febbraio 2013
APPARTAMENTI VERSO L AUTONOMIA ABITARE LA VITA Pisa 21 febbraio 2013 Le politiche Regionali di sostegno all abitare Marzia Fratti Settore Politiche per l integrazione socio-sanitaria e la salute in carcere
DettagliLegge Regionale 23 Novembre 2006, n. 20. Istituzione del fondo regionale per la non autosufficienza. (BUR N. 34 del 9 dicembre 2006)
Legge Regionale 23 Novembre 2006, n. 20. Istituzione del fondo regionale per la non autosufficienza. (BUR N. 34 del 9 dicembre 2006) Art.1 (Oggetto e finalità) 1. La Regione con la presente legge, in armonia
DettagliCasa di Enrica Casa alloggio per adulti con disagio psichico. via Gozzano n. 9 Monza lecase@novomillennio.it
Casa di Enrica Casa alloggio per adulti con disagio psichico via Gozzano n. 9 Monza lecase@novomillennio.it Chi siamo Casa di Enrica è una casa alloggio per adulti con disagio psichico. Si configura come
DettagliIl progetto regionale di ricerca MACONDO
Il progetto regionale di ricerca MACONDO Reggio Emilia, 12-12 12-20082008 Relatrice: Cristina Pedroni Cos è MACONDO? Un progetto multicentrico di Ricerca Oncologica(di durata triennale) che coinvolge la
DettagliSai cosa fa l AIL per l Unità Operativa di Ematologia e Immunologia Clinica?
L A.I.L. - Sezione di Padova ONLUS e l U.O. di Ematologia e Immunologia Clinica di Padova INSIEME per la VITA Sai cosa fa l AIL per l Unità Operativa di Ematologia e Immunologia Clinica? Passato, presente,
DettagliAZIONI A SOSTEGNO DELLE POLITICHE DI CONCILIAZIONE TRA FAMIGLIA E LAVORO
AZIONI A SOSTEGNO DELLE POLITICHE DI CONCILIAZIONE TRA FAMIGLIA E LAVORO PREMESSO: - che occorre una azione sinergica, a tutti i livelli, tra le iniziative legislative, le politiche sociali e quelle contrattuali
DettagliIL RUOLO DELL ASSISTENTE SOCIALE NEL CONTESTO SOCIO-SANITARIO
IL RUOLO DELL ASSISTENTE SOCIALE NEL CONTESTO SOCIO-SANITARIO - da operatore a promotore sociale - Dott. Marcello Candotto L IDENTITÀ DELL ASSISTENTE SOCIALE L assistente sociale è un operatore sociale
DettagliLe attività della Fondazione si suddividono in due macro aree di intervento:
La Fondazione Paideia, dal 1993, opera a livello regionale per migliorare le condizioni di vita dei bambini disagiati, promuovendo iniziative e fornendo un aiuto concreto a chi è quotidianamente impegnato
DettagliINDICATORI PER LE CURE PALLIATIVE
giunta regionale 8^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 1608 del 17 giugno 2008 pag. 1/13 Regione del Veneto Direzione Piani e Programmi Socio Sanitari Osservatorio regionale per le cure palliative e la
DettagliREGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE
REGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE Premessa L affidamento etero-familiare consiste nell inserire un minore in un nucleo familiare diverso da quello originario per un tempo determinato. È un esperienza di accoglienza
DettagliIl volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi
Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi Rel. sig. Giancarlo Cavallin Volontarinsieme Coordinamento delle Associazioni di volontariato della provincia di Treviso. Gruppo Salute, ospedale
DettagliIl progetto di vita: qualità oltre la scuola
Il progetto di vita: qualità oltre la scuola Maria Grosso Associazione Italiana Persone Down 30 anni di cambiamenti nell integrazione! Dalla istituzionalizzazione/separazione all inclusione ( all inclusione
Dettagli15243 17/12/2008. Identificativo Atto n. 1674 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO
15243 17/12/2008 Identificativo Atto n. 1674 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO INDICAZIONI REGIONALI PER PERCORSI FORMATIVI DI ASSISTENTE FAMILIARE IL DIRIGENTE DELLA UO ATTUAZIONE DELLE
DettagliANTEA ASSOCIAZIONE: le cure palliative a sostegno del malato oncologico anziano. Dott.ssa Chiara Mastroianni Infermiera Presidente Antea Formad
ANTEA ASSOCIAZIONE: le cure palliative a sostegno del malato oncologico anziano Dott.ssa Chiara Mastroianni Infermiera Presidente Antea Formad Sono solo palliativi Palliativo non significa inutile Trattamento
DettagliCarta dei Servizi Articolo 1 Soluzioni HR Servizi al tuo Servizio.
Carta dei Servizi Articolo 1 Soluzioni HR Servizi al tuo Servizio. Articolo 1 Srl Soluzioni HR - Aut. Min. Lav. Prot. N. 1118 del 26/11/04 CARTA DEI SERVIZI INDICE Presentazione di Articolo 1 Srl Carta
DettagliLa Garanzia Giovani in Veneto. Maggio 2014
Maggio 2014 La strategia è rivolta a: prevenire e contrastare la dispersione scolastica e formativa; rafforzare le competenze dei giovani a vantaggio dell occupabilità; favorire le occasioni di efficace
Dettagli