AMAC NEWS LE COMUNICAZIONI DAGLI OR- GANI SOCIALI LA PAROLA AI COMITATI LA PAROLA AI MASTER INIZIATIVE AMAC RE- SOCONTO PAG. 6 VI INFORMIAMO CHE

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1 AMAC NEWS PAG. 1 LE COMUNICAZIONI DAGLI ORGANI SOCIALI LA PAROLA AI COMITATI PAG. 2 LA PAROLA AI MASTER PAG. 5 INIZIATIVE AMAC RE- SOCONTO PAG. 6 AMAC ASSEMBLEA AN- NUALE WORKSHOP GESTIRE E MI- SURARE PER COMPETERE WORKSHOP 231 TOP MANAGEMENT FORUM PERFORMANCE MANAGE- MENT FORUM PROSSIME DELL AMAC 1 INIZIATIVE PAG. 7 VI INFORMIAMO CHE PAG. 8 I NUOVI SOCI COLLABORAZIONI CAMBIO RIFERIMENTI ISCRIVITI O RINNOVA L ISCRIZIONE AMAC GRUPPO LINKEDIN AMAC NEWS LE COMUNICAZIONI DAGLI OR- GANI SOCIALI Caro Associato, ecco il primo numero di Tickmark del 2012 in cui puoi trovare il resoconto delle iniziative organizzate lo scorso anno e il programma degli eventi che si svilupperanno nei prossimi mesi. Cogliamo l occasione per ringraziare tutti gli associati che hanno partecipato fattivamente agli eventi organizzati, con l auspicio di essere sempre più numerosi nelle prossime occasioni in modo da far sentire sempre di più la presenza di AMAC. A tal proposito ti segnaliamo l imminente Workshop organizzato a Napoli in collaborazione con l Università di Napoli Parthenope e ANDAF sul tema della Compliance integrata. La partecipazione è gratuita e l evento è accreditato presso l Ordine dei Dottori Commercialisti di Napoli. Altro evento in programma è il workshop sui primi risultati della ricerca sul Liquidity Risk che saranno presentati a Milano il 4 ottobre in occasione della presentazione del Master on line Finanza e Controlo di Gestione al Job Finance Day, presso Palazzo Mezzanotte in Piazza degli Affari. Infine stiamo organizzando in collaborazione con l Ordine dei Dottori Commercialisti di Lanciano un Workshop in tema di Contratto di Rete, che si svolgerà dopo l estate. Ti esortiamo a prendere contatto con l associazione e i membri del Consiglio Direttivo per proporre argomenti su cui organizzare eventi, o incontri di formazione, per proporre tuoi interventi su tematiche specifiche, per segnalare temi su cui attivare dei tavoli di lavoro. Su quest ultimo aspetto ti consigliamo di leggere con attenzione la sezione dedicata ai comitati. Volevamo, inoltre, sottolineare l importanza, soprattutto in un periodo come questo, del servizio di job posting, sia come veicolo di offerte di lavoro, sia come strumento di ricerca di personale per gli associati. Pertanto ti esortiamo a pensare alla tua associazione per veicolare le ricerche di personale e collaboratori che tu direttamente effettuerai e/o di indicarci se l azienda presso la quale lavori o aziende con cui hai contatti sono alla ricerca di figure professionali nell ambito dell auditing, della finanza e del controllo, e di tenerci aggiornato sull esito delle selezioni in corso. Ti ricordo, infine, che la collaborazione con l organizzazione Master dell area Auditing, Finanza e Controllo è fondamentale per la nostra Associazione, pertanto ti segnalo che sono ai nastri di partenza le prossime edizioni dei corsi Master, sarà utile divulgare tale informazione tra amici, colleghi e conoscenti.

2 2 LA PAROLA AI COMITATI Ti ricordiamo che per partecipare all attività dei Comitati è sufficiente contattare il referente AMAC, mentre per proporre temi di lavoro nuovi è sufficiente inviare al Consiglio Direttivo il Call for Project che puoi scaricare dal sito dell Associazione o richiedere a Daniela Molesti. IL COMITATO ENTI LOCALI E AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE Il Comitato Enti Locali e Amministrazioni Pubbliche sta portando avanti il call for project dal titolo: Caratteristiche del controllo di gestione all interno delle aziende partecipate dagli Enti Locali italiani e suo miglioramento tramite l introduzione della Balanced Scorecard. I membri del comitato hanno messo a punto il questionario che sarà divulgato nel mese di luglio mentre i risultati potranno essere disponibili a settembre. Chiunque fosse interessato al tema e pensa di poter dare un contributo fattivo alla divulgazione del questionario può mettersi in contatto con il referente del progetto dott. Luca Allievi (luca.allievi@ubs.com). NUOVO CALL FOR PROJECT Nell ambito del Comitato Enti Locali e Amministrazioni Pubbliche è stato proposto un ulteriore call for project dal titolo: Internal auditing in rete. Chiunque fosse interessato a partecipare all iniziativa è pregato di mettersi in contatto con il referente del progetto dott. Massimo De Angelis (ASI) allievo master part time Auditing e Controllo di Gestione III edizione (deamax2@gmail.com). Titolo Obiettivi Risultati attesi Durata Parole Chiave Internal Audit in Rete per la Pubblica Amministrazione Si intende creare un tavolo di studio e di confronto permanente in materia di internal auditing nell'ambito delle amministrazioni centrali e degli enti pubblici nazionali, con particolare riferimento all'applicazione del D.Lgs 150/2009 e alla valutazione della performance organizzativa. In una fase di forte contrazione finanziaria del Paese, in cui è necessario procedere ad una riduzione della spesa pubblica senza penalizzare le attività con forte valore aggiunto, l internal auditing può avere una funzione strumentale ed orientare le decisioni di spending review delle amministrazioni. Massimizzare le risultanze dell internal audit attraverso un contesto di rete, può accrescere la consapevolezza e il confronto, elementi basilari per: la crescita della performance delle pubbliche amministrazioni: massimizzare l economicità dell azione della PA garantire la produzione e l erogazione di beni e servizi quantitativamente e qualitativamente coerenti con le aspettative degli stakeholders per contribuire ad una maggiore competitività del sistema Paese stimolare e agevolare lo sviluppo e la competitività della realtà imprenditoriale L iniziativa è rivolta a tutti gli iscritti AMAC interessati professionalmente alla materia ed ai rappresentanti di funzioni di audit delle pubbliche amministrazioni. Costituzione di una rete tra i partecipanti all iniziativa Programmi di attività di audit standard personalizzabili - ciascun programma di attività di audit includerebbe punti di controllo generali (comuni tra più enti) e punti di controllo specifici (strettamente collegati alla natura di un ente e quindi non confrontabili con altri enti) Condivisione nella rete della risultanze di audit e dei piani correttivi Confronto tra gli enti sui risultati di audit relativi svolti sulla base di programmi di audit comuni Studio all interno della rete dei casi particolari e di eccellenza per la realizzazione di una casistica in materia di controllo interno nell ambito della pubblica amministrazione Convegno per tracciare i risultati del progetto in tema di valutazione della performance organizzativa e audit Tavolo permanente Audit Program, Pubblica amministrazione e enti locali

3 IL COMITATO BANCHE ASSICURAZIONI, INTERMEDIARI FINANZIARI Il Comitato sta lavorando alacremente al Call for Project dal titolo Liquidity Risk. I membri del comitato stanno esaminando, condividendo e valutando criticamente il materiale raccolto. Il referente AMAC del comitato è Annamaria Signori, chiunque voglia dare un contributo a questo progetto può mettersi in contatto con lei. Il GdL sul rischio di liquidità ha esordito con un project work che ponesse basi e strumenti in materia di Liquidity Risk. È questo il punto di partenza per produrre - similarmente a quanto già abbozzato nella tesina per la Banca Popolare di Milano, UBI Banca e Banca Popolare di Sondrio - un'analisi su quanto le altre banche italiane hanno dichiarato in sede di stesura del bilancio Entro settembre si proseguirà in parallelo con la predisposizione di un questionario più mirato coinvolgendo varie figure professionali (Auditing, Compliance, Risk management, Bilancio, Finanza, ecc...) che dovrebbe consentirci ulteriori approfondimenti. Il rischio di liquidità nel sistema bancario: dagli approcci regolamentari alle soluzioni gestionali. (di Cristina De Bernardo) With market risk and credit risk you could lose a fortune. With liquidity risk you could lose the bank! (W.Lucas, UBS). La crisi finanziaria globale del 2007 ha evidenziato le debolezze, e, in taluni casi, i fallimenti dei processi di presidio del rischio liquidità. La crisi ha impartito lezioni sia alle banche sia alle autorità di vigilanza: sono emerse carenze nell attività di supervisione dei regulator, ma soprattutto la mancanza di regole armonizzate in materia di liquidità, volte a preservare l equilibrio di bilancio degli operatori finanziari, sia di breve che di medio periodo. In Italia, con l aggiornamento della circ. 263 del 2006 Nuove disposizioni in materia di vigilanza prudenziale per le banche emanata da Banca d Italia, il nostro Organo di Vigilanza, sin dal 2008, ha voluto adottare un approccio di tipo qualitativo, richiedendo alle banche di ottemperare a precise linee guida in materia di sistemi interni di gestione, controllo, reporting e monitoraggio delle posizioni di liquidità, senza fissazione di specifiche regole quantitative. A livello internazionale, il Comitato di Basilea ha introdotto sia misure a carattere microprudenziale, come gli indicatori di liquidità di breve e medio-lungo periodo LCR e NSFR, sia misure a carattere macroprudenziale, quali il potenziamento degli strumenti di controllo delle Autorità di Vigilanza in materia di riserve di liquidità, la diversificazione delle fonti di finanziamento delle banche e l effettuazione di adeguati stress test. Anche l Autorità Bancaria Europea (EBA) si è assunta il compito di emanare una regolamentazione armonizzata, che livelli le attuali differenze normative tra gli Stati membri a presidio del rischio di funding, e sia sufficientemente esplicita da imporre alle banche una copertura appropriata della liquidità sia nel breve che nel lungo periodo. A seguito dei nuovi contesti regolamentari, nazionali e internazionali, per gli intermediari finanziari è dunque sorta la necessità di approntare un adeguato sistema di Liquidity Risk Management, finalizzato tra l altro, a minimizzare il costo della raccolta, ottimizzare la relazione costi/benefici connessi all investimento della liquidità, diversificare le fonti e mantenere lo stesso intermediario in condizioni di solvibilità in caso di crisi. Le best practise internazionali a presidio del rischio di liquidità, hanno individuato un modello di gestione caratterizzato dai seguenti building block: il modello di Governance, il sistema dei limiti operativi, le metodologie di misurazione in condizioni normali e di stress, le politiche e le leve operative di risposta, l attività di controllo, la comunicazione interna e la disclosure al mercato. Un maggior controllo sul framework della liquidità, e sugli eventi che potrebbero innescare tale rischio, deve condurre gli operatori finanziari a far proprie, in un ottica strategica e manageriale, le logiche alla base del controllo dei rischi di funding e dell allocazione del capitale: la liquidità non è un bene inesauribile e a basso costo e il correlato rischio va affrontato anche adeguando i propri modelli gestionali e tattici. In collaborazione con l AMAC si intende condurre una ricerca, tra gli stessi intermediari finanziari, al fine di analizzare lo stato dell arte in materia di adeguamento e presidio del rischio di liquidità, anche in vista dei requisiti normativi che verranno introdotti con l adozione della IV Direttiva CEE. 3

4 IL COMITATO AUDITING E PROFESSIONI Nell ambito del Comitato Auditing e Professioni è stato creato su iniziativa della dott.ssa Margherita Marin, ex allievo Master on line Finanza e Controllo di Gestione e Consigliere AMAC, un tavolo di lavoro sul Contratto di rete e la misurazione delle performance nelle reti di imprese. All iniziativa hanno già aderito i seguenti associati: Nicola Castellano professore associato Università di Macerata Katia Corsi professore associato Università di Sassari Rita Lamboglia assegnista di ricerca Università di Pisa Daniela Mancini professore ordinario Università di Napoli Parthenope Gian Piero Conti Dottore Commercialista Contax La Spezia Margherita Marin Dottore commercialista InAzienda Bassano del Grappa Focus del lavoro 1. Costruzione e applicazione del modello di valutazione per la selezione dei partner e la verifica del grado di compatibilità rispetto al business condiviso lungo le dimensioni economico-finanziaria/competitiva/organizzativa e competenza/fiducia/rischio; 2. Costruzione e applicazione di un sistema di controllo relazionale a livello di rete di imprese e di singola azienda partner, in particolare: o o o o Progettazione di un sistema di misurazione multipla delle performance, bilanciato o non bilanciato, a livello di rete e di singolo partner. Progettazione del bilancio gestionale di rete Progettazione dei meccanismi di integrazione dei sistemi informativo-contabili delle aziende partner Progettazione di un sistema di contabilità analitica di rete (open book accounting e costi di interfaccia) Se sei interessato a partecipare, a fornire un tuo supporto sull argomento o semplicemente hai interesse ad acquisire conoscenze al riguardo ti invitiamo a contattare la dott.ssa Margherita Marin (m.marin@inaziendasrl.it). 4

5 LA PAROLA AI MASTER La cerimonia di consegna dei diplomi di Master a.a Il 20 ottobre 2012 si svolgerà a Pisa la cerimonia di consegna dei diplomi di Master per a.a Saranno presenti i principali esponenti dell Università di Pisa e i responsabili dei Master di Auditing e Controllo Interno e di Finanza e Controllo di Gestione nei diversi loro orientamenti. Parteciperanno all evento tutti gli ex allievi che hanno frequentato il master nello scorso anno accademico e che hanno concluso il loro percorso discutendo il project work. Tutti gli associati AMAC sono invitati a partecipare, sarà l occasione per rincontrarsi, fare networking e conoscere i masterizzandi più giovani. Nei prossimi numeri di Tickmark saranno forniti i dettagli dell evento. Le prossime scadenze Le scadenze per la presentazione delle domande di ammissione delle prossime edizioni dei master sono: Auditing e Controllo di Gestione (Master I Livello full time/part time): 20 ottobre Auditing e Controllo Interno (Master II Livello full time/part time): 30 novembre. Finanza e Controllo di Gestione (Master II Livello On Line, Part Time a Pisa e CFO a Roma): 14 gennaio Per i dettagli consultare i siti: I Master dell a.a ai nastri di partenza Dopo l estate, nella seconda metà dell anno, saranno riaperte le iscrizioni per partecipare ai corsi master dell area Auditing, Finanza e Controllo del prossimo anno. I corsi sono come sempre corsi full time, o part time o on line. La partecipazione ai master e la presenza ogni anno di un numero elevato di allievi, costituisce un punto di forza della nostra associazione, che può così contare sul contributo di nuove persone ogni anno. Ti invitiamo pertanto a diffondere tra colleghi, conoscenti ed amici queste iniziative in modo che possano valutare l eventuale partecipazione ai corsi Master dell area Auditing, Finanza e Controllo del Dipartimento di Economia Aziendale di Pisa. Ti ricordiamo che l organizzazione master è costantemente impegnata nella ricerca di nuovi partner per l offerta di validi stage formativi agli allievi più giovani pertanto per qualsiasi informazione, richiesta, offerta tu voglia segnalare all organizzazione dei Master, ti preghiamo di contattare Daniela Molesti Tel Fax daniela.molesti@amac-pisa.it o la dott.ssa Michela Craca dell Ufficio Placement del Master Tel mcraca@ec.unipi.it. 5

6 INIZIATIVE DELL AMAC - Resoconto ASSEMBLEA DEI SOCI PISA GENNAIO 2012 di Daniela Mancini Università di Napoli Parthenope Si è svolta presso l Hotel Santa Croce in Fossabanda l assemblea annuale dei soci AMAC per l approvazione dei bilanci 2010 e Erano presenti numerosi associati oltre ai membri del Consiglio Direttivo. Insieme all approvazione del bilancio, si è discusso di diverse iniziative che AMAC ha intenzione di portare avanti con il supporto degli associati e a favore degli associati. In particolare l organizzazione di eventi, di corsi di formazione, lo scambio di documenti e l avvio di progetti di studio in seno ai comitati. Durante l assemblea si è inoltre provveduto a sostituire il consigliere dimissionario Daniele Moriconi con il dott. Andrea Russo che ha frequentato la IV edizione del Master Auditing e Controllo Interno ed attualmente è Group Controller del Gruppo Valagro SPA. L assemblea annuale è una importante occasione per fare network, per condividere esperienze e programmare, sulla base di queste, le attività per l anno successivo, pertanto vi aspettiamo molto più numerosi al prossimo appuntamento. WORKSHOP: GESTIRE, OTTIMIZZARE E MISURARE I PROCESSI PER COMPETERE. LE NUOVE FRONTIERE DELL INNOVAZIONE ORGANIZZATIVO-GESTIONALE PISA 25 NO- VEMBRE 2011 di Nicola Castellano Università di Macerata Il 25 novembre 2011 si è svolto a Pisa il Workshop Gestire, ottimizzare e misurare i processi per competere. Le nuove frontiere dell innovazione organizzativo-gestionale. L iniziativa, promossa dalla casa editrice Knowita in collaborazione con l Università di Pisa è stata organizzata nell intento di accostare esperienze aziendali distinte al fine di apprezzarne le differenze in merito alle esigenze di controllo ed alle soluzioni adottate. Il workshop è stato aperto con un intervento di Nicola Castellano che ha disegnato un quadro di sintesi degli elementi più significativi di un sistema di controllo di gestione e di come questi si intersecano rispetto a differenti caratteristiche aziendali. Successivamente sono intervenuti i seguenti relatori aziendali: - Paolo Cappagli, Responsabile Amministrazione, Finanza e Controllo, IDS Pisa - Gianni Dellavittoria, Responsabile controllo di gestione B.U., Librerie Mondadori Direct SpA - Valentina Biondi, sua collaboratrice in Mondadori Direct SpA, nonchè ex allieva del Master On-Line. I due interventi sono stati preceduti dal dott. Bruno Spataro, Amministratore Delegato, All In Team Srl (sponsor dell evento) che ha presentato le soluzioni informatiche in tema di controllo di gestione. Le presentazioni dei relatori sono a disposizione nella sezione Share the knowledge del sito AMAC. 6

7 WORKSHOP IL D.LGS. 231/2001 DIECI ANNI DOPO: NOVITÀ GIURISPRUDENZIALI, REATI AMBIENTALI E ATTIVITÀ DELL ODV PISA 7 OTTOBRE 2011 di Andrea Carassale Studio Carassale Il Workshop si è svolto nella splendida cornice del complesso turistico ricettivo di Fossabanda in Pisa il 7 ottobre 2011 in supporto all attività organizzativa del Master in Auditing e controllo interno. Il successo dell incontro di studio dello scorso anno sullo stesso tema ha spinto il CD dell associazione a riproporre un pomeriggio di approfondimento ed aggiornamento della materia. L estensione della normativa ai reati ambientali e l inclusione giurisprudenziale delle società a capitale pubblico tra gli Enti soggetti alla normativa sono sembrati due argomenti sufficienti a legittimare il richiamo per l approfondimento dell evoluzione della materia. La risposta partecipativa ha confermato i presupposti anche se per l evento non era stato richiesto l accreditamento per l acquisizione dei crediti di aggiornamento per la formazione continua delle varie categorie professionali potenzialmente interessate alla materia. Dopo il saluto di benvenuto della Prof.ssa Daniela Mancini, Presidente dell Amac, viene subito data la parola alla Dott.ssa Diana Brusacà, Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di La Spezia. La relazione del magistrato sull evoluzione nel decennio della giurisprudenza e sulla rilevanza penale dell ampliamento dei reati presupposti ha carpito l attenzione dei partecipanti. Le considerazioni sulle più importanti sentenze emesse in quest ultimo decennio ha permesso alla platea degli intervenuti approfondire la natura dei reati presupposti in chiave giurisprudenziale. I convegnisti hanno apprezzato la consequenzialità dell esposizione della Dott.ssa Brusacà e la chiara semplicità della proposizione delle tematiche trattate. Al termine dell esposizione viene data la parola al primo dei due esponenti del mondo accademico, Prof. Marco Allegrini, ordinario di Economia Aziendale in Pisa e direttore del Master in Business Administration, il quale ha intrattenuto i partecipanti sulle problematiche che le aziende devono affrontare per lo sviluppo del progetto di adeguamento dei loro modelli 231 ai reati ambientali. Il relatore con l aiuto delle slide ha accompagnato i partecipanti lungo un percorso possibile, utile nella pratica per risolvere il problema dell aggiornamento dei modelli. Il relatore ha sottolineato che l impegno non può essere sottovalutato anche perché lo stesso travalica le usuali competenze in materia economica aziendale della maggior parte dei componenti dell organo di controllo, imponendo ai suoi membri l approfondimento delle conoscenze della prevenzione ambientale L ampia relazione supportata passo per passo da slide riassuntive degli argomenti trattati ha incontrato l apprezzamento di tutti. Successivamente prende la parola il Prof. Giuseppe Donza, Professore aggregato di Risk Management e Direttore del Master in Auditing e Controllo interno sul tema L attività dell organismo di vigilanza. Il relatore ha fondato il proprio intervento sugli obblighi dell organismo, indubbiamente appesantiti dall introduzione dei nuovi reati presupposti, sottolineando, altresì, l importanza dell attività e del ruolo del collegio di vigilanza, tutt oggi sottovalutata in certe realtà imprenditoriali. Il Prof. Donza ha sottolineato che il ruolo del organismo di vigilanza travalica lo specifico compito del monitoraggio del rispetto delle procedure previste dal modello e va ad interessare gestione dell impresa nella sua interezza. Il relatore si è poi soffermato sui rapporti che devono uniformare ed integrare le funzioni di controllo del Collegio sindacale con quelle dell Organo di vigilanza. Terminata la relazione la parola viene data al Dott. Ahmed Laroussi, rappresentante ACFE e ODV Sea, il quale affronta il problema della Fraud auditing ed attività dell ODV. Il delicato argomento trattato ha vivacizzato l interesse degli intervenuti che hanno potuto apprezzare il taglio aziendalistico con il quale il relatore ha sviluppato la tematica. Al termine la parola viene affidata al Dott. Francesco Leotta dell ODV della CDC Point S.p.a il quale affronta l argomento Internal auditing ed attività dell ODV con taglio fortemente pratico fornendo spunti di riflessione sulla interrelazione operativa tra i due organi di controllo interno. Nella reazione vengono sottolineate le differenze dei compiti di controllo riservate ai due ruoli ed il diverso approccio operativo che i due istituti devono riservare al monitoraggio delle possibili criticità aziendali anche nel perseguimento dell obiettivo della prevenzione. Alle 19,00 dopo le risposte ai numerosi quesiti posti ai relatori i partecipanti hanno potuto salutarsi con un coktail nel corso del quale è stato auspicato di potersi rincontrare nel corso del 2012 sulla stessa tematica. 7

8 TOP MANAGEMENT FORUM MILANO 30 NOVEMBRE 2011 Workshop Special Training Nuove strategie per competere di Margherita Marin InAzienda Il workshop dello special training Nuove strategie per competere è stato molto ricco di contenuti dal punto di vista dei diversi approcci strategici, avendo trattato di Blue Ocean Strategy, Experience co-creation e Disruptive Innovation, ma in alcuni casi, forse proprio per la vastità dei temi trattati, la parte espositiva è risultata un po carente. Particolarmente interessante, invece, sono stati i casi aziendali, anche per l indubbio spessore dei relatori e la ricchezza espositiva sulle scelte strategiche effettuate. Nel complesso la giornata è stata comunque positiva e ricca di spunti su cui riflettere. Workshop Amministrazione e Controllo (di Scuadra) Per un azienda, per un manager, orientati ad una logica lean thinking lean accounting il Workshop rappresentata un opportunità per ragionare su temi innovativi di gestione. Il miglioramento e la reingegnerizzazione dei processi, delle tecnologie di informazione del tipo simmetriche e sincrone, l acquisizione di competenze specifiche, sono tutte risorse essenziali in un contesto di mercato in crisi e sempre più complesso. Il recupero di efficienza deve tradursi per l azienda, in un aumento di capacità produttiva a parità di costi. La lean è una logica che nel medio lungo termine porta a consolidare meglio le performance, ma soprattutto, permette di ottenere prestazioni maggiormente soddisfacenti in termini di risposta al mercato, mira alla creazione di nuovo valore aggiunto. Progettazioni e soluzioni semplici automazione e informatizzazione spinta, da intendersi non nella modalità push (enorme quantità di dati: lotti economici fornitori lead time ordini quantità ecc.) per poi elaborare un dato che è comunque una previsione e soggettivo, ma in soluzioni semplici che permettano di rilevare velocemente cosa è avvenuto e poter comparare i dati con i target dell azienda Sempre in occasione del Workshop Amministrazione e Controllo altro argomento interessante trattato - La gestione del rischio nelle imprese italiane focus su Procedure, strumenti e soluzioni a tutela dei crediti commerciali e Redisign del Credit Management sono argomenti che hanno captato l attenzione di chiunque presente in sala. Per le aziende, i manager, e per il credit management sono notevoli e crescenti le difficoltà legate al governo del credito commerciale. Nella gestione del credito assume fondamentale importanza il controllo economico della clientela. Saper analizzare e monitorare la situazione di economicità dei propri clienti si pone come elemento essenziale nella gestione del rischio del credito per una qualunque azienda. Le esperienze e le testimonianze delle aziende finaliste al premio La riorganizzazione dell area del Credit Management riportate dalle società Hollister Spa e Gruppo Manni HP Spa, hanno certamente contribuito a sollecitare nuove idee e la voglia di riorganizzare il proprio management. Workshop Amministrazione e Controllo è un concentrato di nuovi stimoli, di nuovi suggerimenti utili all imprenditore, che attento ai cambiamenti repentini e difficili del mercato, ricerca sempre nuove soluzioni per migliorare la performance aziendale. Ad avviso di chi scrive va anche detto che il workshop, propriamente per la complessità dei temi proposti, è da considerarsi un mero strumento di primo approccio e non certamente esaustivo degli stessi. 8

9 TOP MANAGEMENT FORUM MILANO 30 NOVEMBRE 2011 Workshop Enti Locali e Amministrazioni Pubbliche di Gian Piero Conti StudioContax In base all accordo di collaborazione fra la nostra associazione e il TMF abbiamo potuto assistere all interessante evento che si è svolto a Milano nei giorni 30 novembre e 1 dicembre. Per ragioni professionali ho partecipato alla sessione tematica riguardante gli EELL e quelle che seguono sono le principali problematiche emerse. Di certo è che bisogna guardare alle gestioni delle amministrazioni pubbliche locali con un occhio diverso rispetto al passato. Probabilmente ci troviamo di fronte ad un corto circuito le cui cause principali sono da ascrivere ai seguenti fatti: - tagli ai trasferimenti - blocco degli investimenti dovuto agli effetti dei meccanismi del Patto di stabilità - forte contrazione dell indebitamento con obblighi di rientro nel medio termine - nuove risorse proprie di difficile applicazione quali ad esempio l imposta di scopo o l imposta di soggiorno Oggi, di fatto, le autonomie locali si trovano di fronte a scelte importanti che derivano dai mutati scenari dell economia pubblica nazionale. Si potrebbe dire, citando il Prof. Romano Prodi, che ci si trovi di fronte ad un vero e proprio tempo delle scelte che coinvolge a 360 tutti gli aspetti gestionali: dalla politica delle entrate a quella della spesa intesa nella duplice accezione di spesa corrente e spesa per investimenti. Sotto il primo aspetto emerge la necessità di finanziare le spese correnti con le entrate proprie ( fiscali e di mercato) tramite decisioni nette a mezzo delle quali ricercare le migliori condizioni possibili per supportare gli equilibri correnti con entrate stabili e ripetitive. Dal lato della spesa, occorre del pari finanziare gli investimenti prevalentemente con alienazioni di beni patrimoniali atteso l effetto mortifero che hanno i mutui sul patto di stabilità. Nel concreto, in questo quadro di riferimento, occorre dare avvio ad efficaci politiche di spending review introducendo fondamentalmente modelli di controllo atti a misurare non solo le dinamiche dei costi ma anche scelte coraggiose che portino ad un controllo più ampio, che coinvolga l organizzazione complessiva dell ente che si intende esaminare. Un nuovo concetto di controllo gestionale che non sia quello classicamente ascrivibile agli organi di magistratura contabile, ma di un controllo interno pervasivo ed efficiente da basarsi su: - revisione critica delle concrete modalità di espletamento dei servizi essenziali e non; - stretti controlli ex post sui servizi esternalizzati ed ex ante sui servizi che si intendono esternalizzare; - introduzione di obiettivi gestionali basati su standard di costo. In definitiva, un nuovo modo di affrontare gli ostacoli che si frappongono quotidianamente alla normale gestione delle amministrazioni pubbliche locali assumendo le criticità come sfide nell ambito di un quadro normativo consolidato da rispettare ma, se mi è permesso, non da rifare. 9

10 TOP MANAGEMENT FORUM MILANO 30 NOVEMBRE Workshop Produzione e Supply Chain (di Scuadra) Thinking outside the box, pensare fuori dagli schemi, riuscire a vedere le nostre organizzazioni con occhi diversi e affrontare i problemi quotidiani da nuovi punti di vista: è stato questo il filo rosso che ha collegato i diversi interventi della prima giornata del Top Management Forum dedicata alla produzione e alla supply chain. Rivedere la nostra azienda con gli occhi del cliente considerando uno spreco o muda tutto ciò per cui il cliente non è disposto a pagare, come insegna il pensiero lean. Ripercorrere, passeggiando a fianco dei prodotti, il percorso che essi fanno all interno dei nostri stabilimenti per individuare tutti gli spostamenti privi di valore aggiunto o tutti i magazzini che aumentano i costi senza portare benefici al cliente. Lasciare che il flusso del valore sia tirato dal cliente e scorra senza intoppi all interno delle nostre fabbriche, per poi allargare la prospettiva a tutta la catena di fornitura partendo dai fornitori dei fornitori fino ad arrivare ai clienti dei clienti. Nelle organizzazioni ampie e delocalizzate analizzare i metodi di lavoro nelle diverse regioni, individuare le best pratice ed estenderle a tutti. Creare degli spazi virtuali nel web dove tutti quelli che ruotano intorno all azienda (dipendenti, clienti, fornitori) possano confrontarsi e reperire le informazioni necessarie riducendo drasticamente i tempi di soluzione dei problemi. Rivedere la nostra azienda considerando che la maggiore quota del valore creato risiede al di fuori degli stabilimenti presso i suoi fornitori. Comprendere che il rischio aziendale esiste non solo dal lato cliente ma anche dal lato fornitore e quindi lavorare per avere fornitori affidabili. Cercare le soluzioni ai problemi di costo e competitività insieme ai fornitori attraverso il codesign e la comakership. PERFORMANCE MANAGEMENT FORUM MILANO 17 MAGGIO 2012 (di Scuadra) L obiettivo della giornata era quello di illustrare ai presenti gli strumenti necessari per focalizzare le risorse aziendali, finanziarie e umane, sul raggiungimento degli obiettivi strategici dell organizzazione. Robert Kaplan iniziava il suo intervento spiegando che nove aziende su dieci, pur avendo elaborato una strategia, falliscono nella sua esecuzione. Le cause principali di questa situazione sono le seguenti: Solo il 5% dei dipendenti ha compreso la strategia aziendale Solo il 25% dei manager ha incentivi collegati alla realizzazione della strategia Solo il 40% dei budget sono coerenti con la strategia Solo il 15% dei team esecutivi dedica più di un ora al mese per discutere la strategia. Eppure le ricerche dimostrano che le aziende che si sforzano di realizzare la propria strategia hanno delle performance superiori alla media di settore. Per facilitare il percorso di implementazione della strategia è stato proposto un sistema di gestione, a circuito chiuso, in sei passi: 1. Innanzitutto è necessario sviluppare la strategia ovvero chiarire in che business operiamo e come vogliamo competere all interno del mercato di riferimento 2. Quindi diventa importante tradurre la strategia in modo che sia comprensibile da tutte le figure coinvolte: si tratta di descrivere adeguatamente cosa si vuole fare, selezionare gli indicatori che ci mostrano se stiamo lavorando bene e definire i target di risultato che vogliamo raggiungere. In sintesi specificare i programmi di azione e definire chi dovrà attuarli e in che tempi. 3. Il passaggio successivo richiede di allineare l organizzazione comunicando il risultato del lavoro sui primi due punti a tutti i livelli dell organizzazione con riunioni mirate e motivando i dipendenti ad agire coerentemente con quanto appreso. 4. Lo step seguente prevede di pianificare le azioni necessarie concentrandosi sui processi critici, collegando la strategia al budget annuale e ai piani operativi 5. Per concludere il ciclo PDCA si tratta di monitorare l esecuzione 6. E infine verificare se la strategia sta ottenendo i risultati pianificati ed eventualmente adattarla Condizione necessaria (e sufficiente) affinché il percorso descritto possa essere portato a termine è che sia sostenuto da una adeguata leadership: è la direzione aziendale che deve risultare da guida per stabilire la direzione, allineare le persone e motivarle. Segnalo come interessante anche il concetto espresso in un successivo intervento sulla Tripla bottom line ossia sulla necessità, per l azienda moderna, di considerare come prioritari non solo i profitti ma anche i valori di sostenibilità ambientale e sociale. Se fino a ieri questo tipo di impostazione poteva essere limitato ad alcune aziende illuminate oggi cessa di essere una moda e diventa una necessità, ma anche una opportunità per differenziare la propria proposta di valore rispetto ai competitor.

11 PROSSIME INIZIATIVE: SAVE THE DATE IL CFO E LA COMPLIANCE INTEGRATA DEI SISTEMI INFORMATIVI E DI CON- TROLLO: QUALE SUPPORTO DALL ICT? Giovedì 12 luglio 2012 Napoli ore Il 12 Luglio a partire dalle ore 15.00, a Napoli presso il complesso monumentale Villa Doria D Angri, in via Petrarca 80, si svolgerà il Workshop dal titolo Il CFO e la compliance integrata dei sistemi informativi e di controllo: quale supporto dall ICT?, organizzato grazie all Università di Napoli Parthenope ed in collaborazione con ANDAF. Alla tavola rotonda parteciperanno, tra gli altri, il dott. Massimiliano Tolone e la dott.ssa Michela Vignuta, entrambi soci AMAC. La prof.ssa Daniela Mancini, presidente AMAC, coordinerà le presentazioni del pomeriggio. La partecipazione al convegno è gratuita. Maggiori dettagli saranno forniti sul sito e con un mailing specifico. Ti ricordiamo che la scadenza per l iscrizione, ai soli fini organizzativi, è il 9 luglio. & STIAMO ORGANIZZANDO PER TE. OTTOBRE In collaborazione con il Master on line Finanza e Controllo di Gestione e il Comitato Banche Stiamo organizzano un Workshop il 4 Ottobre nell ambito della manifestazione Job Finance Day a Milano per presentare i primi risultati del gruppo di lavoro sul Liquidity Risk nell ambito del Comitato Banche grazie al supporto della dott.ssa Annamaria Signori. & in collaborazione con l Ordine dei Dottori Commercialisti di Lanciano e il Comitato Controllo di Gestione Stiamo organizzando un incontro per sviluppare il tema del Contratto di Rete grazie al supporto del dott. Andrea Russo ed in collaborazione con l Ordine dei Dottori Commercialisti di Lanciano. Ordine dei Dottori Commercialisti di Lanciano & DOPO L ESTATE In collaborazione con Altair stiamo organizzando: a Torino un Workshop sugli strumenti di supporto per la gestione dei costi per lo sviluppo dei prodotti a Roma un Workshop sul Cash Management e gli strumenti di monitoring finanziario ti terremo informato sui dettagli. 11

12 TI INFORMIAMO CHE I NUOVI SOCI Il Consiglio Direttivo, riunitosi nei mesi scorsi, ha esaminato le richieste di ammissione all AMAC, deliberando l iscrizione nel libro soci degli ex allievi master riportati nell elenco qui a fianco. A tutti i nuovi soci il più cordiale saluto di benvenuto! COLLABORAZIONI Ti informiamo che nella sezione Share the Knowledge del sito AMAC saranno periodicamente inserite le newsletter dell Istituto per il Governo Societario, a cui AMAC aderisce grazie all impegno del dott. Matteo Piras. Speriamo in questo modo di fornire un ulteriore utile servizio. CAMBIO RIFERIMENTI AMAC Ti informiamo che da qualche mese sono cambiati i seguenti riferimenti AMAC: - Il numero di telefono dello Staff AMAC e non più ; - L orario dello Staff: il lunedì mattina e non più il martedì pomeriggio - Il conto corrente da utilizzare per il versamento delle quote associative che non è più presso la BNL ma Fineco con il seguente IBAN IBAN IT31D Cognome Nome Edizione Master Orientamento Master Avellino Luigi 1 PT-FCGOL Baldoni Riccardo 5 PT-FCGOL Bardi Sabrina 5 PT-FCGOL Biondi Valentina 4 PT-FCGOL Caressa Chiara 4 PT-FCGOL Carraro Maurizio Cattivelli Andrea 5 VMG PT-FCGOL De Bernardo Cristina PT-ACB De Venelia Annino 4 PT-FCGOL De Vincentiis Concettina 10 PT-ACG Deminicis Pierpaolo 3 PT-CFO Fanciulli Matteo 14 PT-ACG Foltran Matteo 5 VMG PT-FCGOL Gerardi Gianluca 5 PT-FCGOL Giusarma Sesto 5 VMG PT-FCGOL Lutteri Bertrand 5 VMG PT-FCGOL Marini Marco 4 PT-FCGOL Marini Tatiana VMG PT-FCG Nedyalkova Zhenia 14 PT-ACG Rosa Valeria Scettro Andrea 5 VMG PT-FCGOL Scipioni Tullio 4 PT-FCGOL Todaro Francesco Trunzo Nilser Docente Master Vergalli Lucia 5 VMG PT-FCGOL 12

13 ISCRIVITI O RINNOVA L ISCRIZIONE AMAC Possono iscriversi all AMAC gli allievi, gli ex-allievi o i docenti dei Master dell area Auditing, Finanza e Controllo del Dipartimento di Economia Aziendale dell'università di Pisa. Per maggiori informazioni visita il sito: o contatta lo Staff Daniela Molesti, Tel , Fax , daniela.molesti@amac-pisa.it Ti ricordiamo che l AMAC conta sul supporto degli associati per sviluppare continuamente iniziative di valore. Inoltre per poter accedere ai servizi dell associazione è indispensabile essere in regola con il versamento delle quote associative. Ti invitiamo pertanto, qualora tu non lo abbia già fatto, a versare la quota annuale di Euro 30,00 ad AMAC ASS. MASTER AUDITING: - mediante un bonifico bancario intestato ad Associazione AMAC -FINECO Gruppo UNICREDIT IBAN IT31D oppure mediante il C/C Postale n , Abi 7601, CAB GRUPPO AMAC SU LINKEDIN Ti segnaliamo che è attivo già da tempo il gruppo AMAC su Linkedin, ti suggeriamo di unirti al gruppo che ad oggi conta 142 iscritti per condividere le tue esperienze, rimanere in contatto con gli altri associati e per essere aggiornato costantemente sulle iniziative dell associazione. Ti aspettiamo! Associazione Master Auditing e Controllo Via Cosimo Ridolfi, Pisa (PI) C.F. e P.IVA Staff Daniela Molesti daniela.molesti@amac-pisa.it Tel ; Fax Qualsiasi contributo, suggerimento ed indicazione su Tickmark e sul sito web è molto gradito: si prega contattare i componenti del Comitato Editoriale, Daniela Mancini e Salvatore Rosania 13

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