A. BANIAK - J. CUKROWSKI - S. DUNIN-WASOWICZ DOES DEMAND UNCERTAINTY INFLUENCE LOCATION OF INDUSTRY? ABSTRACT

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1 A. BANIAK - J. CUKROWSKI - S. DUNIN-WASOWICZ DOES DEMAND UNCERTAINTY INFLUENCE LOCATION OF INDUSTRY? The analysis presented in this paper shows that in countries with relatively high wages risk-averse firms operating in perfectly competitive markets will reduce production of commodities with high uncertainty of demand. Such commodities will be produced mainly in countries having sufficiently lower labor costs. Thus, an increase in demand un-certainty may shift the production from developed to developing countries even though additional per unit transaction and transportation costs in the latter offset the advantage of lower wages. The predictions of the model are then checked through an analysis of the toy industry concerning the level of demand uncertainty and location of outsourced produc-tion activities. Keywords: Demand uncertainty, risk aversion, production allocation JEL Classification: L10, D20, D80 L incertezza nella domanda influenza la localizzazione delle industrie? L analisi presentata in questo studio mostra come in paesi dove vi sono imprese av-verse al rischio di salari relativamente alti operanti in mercati perfettamente concorrenzia-li, le rispettive produzioni si riducono a fronte di elevata incertezza nella domanda. Tali produzioni saranno localizzate prevalentemente in paesi dove il costo del lavoro é suffi-cientemente più basso. In questo modo, una crescita nell incertezza nella domanda può muovere la produzione dai paesi sviluppati verso quelli in via di sviluppo, anche se in quest ultimo caso i costi addizionali unitari di transazione e di trasporto, potranno neutra-lizzare il vantaggio dei salari più bassi. Le previsioni del modello sono in seguito testate at-traverso un analisi dell industria dei giocattoli sulla base del livello di incertezza nella do-manda e della ubicazione delle attività delocalizzate.

2 L. BECCHETTI - G. MASTROMATTEO THE QUEST FOR GROWTH:THEORETICAL AND EMPIRICAL FINDINGS AND THE RISE OFA BOTTOM-UP APPROACH TO SUSTAINABLE DEVELOPMENT Economic growth remains a fundamental component of broader socioeconomic develop-ment indicators, which are increasingly taken as a reference target by domestic policymakers and international institutions. The recent theoretical and empirical literature emphasizes how institu-tional quality, access to education, new ICT technologies and credit are fundamental determinants of growth, given their crucial role in transforming talents into socioeconomic outcomes in spite of the inequality in initial conditions and the existence of individual financial resource constraints. In this framework a novel and promising field of research on growth determinants is that of the microeconomic actions (microfinance, socially responsible consumption) which promote in-clusion of the poor and remove barriers to access to credit. Such actions, by involving directly the civil society as a new fundamental actor of economic development, also represent a step forward in economic participation and democracy, in which society stimulates corporate social responsibi-lity and complements the action of institutions and corporations toward the goal of sustainable development. JEL: 043, 047 Keywords: Growth, Social Responsibility, Sustainable Development L obiettivo della crescita: risultati teorici ed empiricie la nascita di un approccio bottom-up allo sviluppo sostenibile La crescita economica rimane una componente fondamentale di indicatori di sviluppo so-cioeconomico più ampi, i quali sono sempre più spesso presi come target di riferimento dai politi-ci locali e dalle istituzioni internazionali. La letteratura recente, sia quella teorica che quella empi-rica, enfatizza come la qualità delle istituzioni, l accesso all istruzione, le nuove tecnologie della comunicazione e il credito rappresentino determinanti fondamentali per la crescita, dato il loro ruolo cruciale nella trasformazione dei talenti in risultati socioeconomici, a dispetto della disugua-glianza delle condizioni iniziali e dell esistenza di ristrettezze fi nanziarie individuali. In questo contesto un campo di ricerca inedito e promettente sui determinanti della cresci-ta è quello delle azioni microeconomiche (microfinanza, consumo socialmente responsabile) che promuovono il coinvolgimento dei poveri e rimuovono le barriere di accesso al credito. Queste azioni, coinvolgendo direttamente la società civile quale nuovo attore fondamentale dello svilup-po economico, rappresentano anche un passo in avanti verso la partecipazione economica e la de-mocrazia, dove la società stimola la responsabilità di classe e completa l azione delle istituzioni e associazioni verso l obiettivo dello sviluppo sostenibile.

3 R.J. CEBULA -T. ZELENSKAYA IMPACT OF POLLUTION ABATEMENT COSTS ONMANUFACTURING EMPLOYMENT IN THE U.S. This study empirically investigates whether pollution abatement costs have a negative impact on manufacturing employment in the U.S. Given that during the last quarter of a century, spending on environmental protection in the U.S. has grown even faster than has spending on healthcare, the social costs of pollution abatement efforts warrant attention. Conventional microeconomic theory suggests that there is a trade-off between environmental protection expenses and manufacturing activity, i.e., higher pollution abatement compliance costs borne by industries may contribute to plant shutdowns, lower production levels, and/or lack of investment, thereby leading to layoffs. However, improved environmental conditions may facilitate economic growth in regions with less pollution by attracting migration and may also serve to improve health status of its residents as well as help to protect the integrity of the environment. In any case, the existing literature offers no consensus on the impact of environmental protective measures on manufacturing employment in the U.S. Applying crosssectional analysis for all 50 states for year 2000, this study finds empirical that pollution abatement costs have a statistically signifi cant negative effect on employment in the U.S. manufacturing sector. Keywords: Pollution abatement, regulatory costs, manufacturing employment JEL Classifi cation: L51, D62, D24 L impatto dei costi per la riduzione dell inquinamento sull occupazione manifatturiera negli Usa Questo articolo studia empiricamente se i costi per la riduzione dell inquinamento hanno un impatto negativo sull occupazione manifatturiera negli USA. Considerato che nell ultimo quarto di se-colo la spesa per la protezione dell ambiente negli Stati Uniti è cresciuta persino più di quanto non sia cresciuta la spesa sanitaria, i costi sociali dei tentativi compiuti per la diminuzione dell inquinamento giustificano una certa attenzione. Teorie microeconomiche convenzionali suggeriscono vi sia un trade-off tra le spese per la protezione ambientale e l attività produttiva: i maggiori costi sostenuti dalle in-dustrie per adeguarsi agli standard di riduzione dell inquinamento possono contribuire alla chiusura degli impianti, ad abbassare i livelli di produzione e/o a provocare una riduzione di investimenti, con conseguenti licenziamenti. Tuttavia, condizioni ambientali migliori possono facilitare la crescita econo-mica attirando fl ussi migratori nelle regioni meno inquinate e possono essere utili a migliorare lo stato di salute degli abitanti e a preservare l integrità dell ambiente. In verità, studi già effettuati non appoggiano l ipotesi che l impatto delle misure protettive per l ambiente infl uenzi l occupazione manifatturiera negli USA. Attraverso un analisi cross-section relativa al 2000 in tutti i 50 stati USA, questo studio riscontra che i costi per la riduzione dell inquinamento hanno un effetto negativo statisticamente significativo sull occupazione nei settori manifatturieri.

4 P. FOUSEKIS CONVERGENCE CLUBS OF STATE-LEVELAGRICULTURAL PRODUCTIVITY IN THE U.S.A. The objective of the present study is to investigate empirically the existence of con-vergence clubs in state-level agricultural productivity of the USA. This is pursued using Total Factor Productivity (TFP) data from 48 contiguous states over the period and time series methods which endogenously allocate states to clubs on the basis of the long-run behavior of the respective productivity levels. According to the results, there are mul-tiple equilibria each of them attracting a rather small number states, while a large portion of states form single-member clubs. Key Words: Convergence, Productivity, USA JEL Classification: C22, D24 Convergence clubs della produttività agricola a livello di stato negli USA L obiettivo di questo studio è analizzare empiricamente l esistenza di club di con-vergenza nella produttività agricola degli U.S.A. a livello di ciascuno stato. A tal fine si uti-lizzano i dati della produttività totale dei fattori (FTP) relativi a 48 stati contigui nel perio-do con analisi di serie temporale che endogenamente collocano gli stati in club sulla base dell andamento di lungo periodo dei rispettivi livelli di produttività. I risultati mostrano l esistenza di equilibri multipli che attraggono un numero di stati piuttosto bas-so, mentre numerosi stati generano club mono-membro.

5 C. KARPETIS - E. VARELAS GOVERNMENT EXPENDITURE DETERMINATIONAND THE MULTIPLIER ACCELERATOR PRINCIPLE In this paper we adopt the analysis of Karpetis C. & Varelas E. (2005), in the context of which the time paths of real income, actual and expected inflation are determined. Con-sidering the model s parameters values and initial conditions known a priori, we determi-ne both the amplitude of oscillation in the cases of real income, actual and expected infla-tion and a formula, which could be adopted by the Government to define the level of its expenditure in a manner that inflation s amplitude of oscillation will be minimized. Perfor-ming a simulation analysis we investigate the effects on the amplitude of oscillation in the case of income, actual and expected inflation, when the level of government expenditure is set not exogenously but endogenously using specific formulas determined in our analysis. Keywords: Multiplier, Accelerator, Optimization, Government expenditure JEL Classification: E32, E62, E63 La determinazione della spesa pubblica ed il principio del moltiplicatore-acceleratore In questo studio si adotta l analisi di Karpetis e Varelas (2005) nel contesto della quale vengono determinati i sentieri temporali del reddito reale, dell inflazione effettiva e di quella attesa. Considerando i valori dei parametri del modello e le condizioni iniziali note a priori, viene determinata sia l ampiezza dell oscillazione per il reddito reale, infla-zione effettiva e l inflazione attesa, sia una formula che potrebbe essere adottata dal gover-no per definire il livello della spesa pubblica minimizzando l ampiezza dell oscillazione dell inflazione. Effettuando una simulazione si analizzano gli effetti sull ampiezza dell o-scillazione del reddito reale, dell inflazione effettiva e dell inflazione attesa nel caso in cui il livello della spesa pubblica sia posto endogenamente, sulla base delle specifiche formule determinate nella nostra analisi.

6 A. SERLETIS - J. VACCARO PANEL DATA EVIDENCE ON THE DEMAND FOR MONEY This paper examines the demand for money using panel data for 48 countries over the time period. In our examination of the conventional money demand function, we begin by empirically exploiting traditional panel methodology and find support for he-terogeneity among the countries. However, specification and diagnostic tests also indicate serial correlation in all of the estimated models. Recent state-of-the art advances in panel unit root and panel cointegration methodology allow us to proceed and further our analy-sis. Such procedures allow us to take advantage of desirable statistical properties and ob-tain consistent estimates in order to test long-run hypotheses. JEL classification: C12; E41; E50 Keywords: Panel unit root tests; Panel cointegration tests; International compari-sons of money demand. Verifiche empiriche su panel data della domanda di moneta Questo lavoro esamina la domanda di moneta utilizzando panel data relativi a 48 paesi nel periodo Il nostro esame della convenzionale funzione di domanda di moneta inizia con l utilizzo della tradizionale metodologia panel e ottiene un risultato di eterogeneità tra i paesi. Peraltro i test di specifi cazione e diagnostica indicano anche una correlazione seriale in tutti i modelli stimati. I recenti avanzamenti nelle metodologie unit root e di cointegrazione ci consentono di procedere ulteriormente nell analisi. Tali metodo-logie ci permettono di trarre vantaggio dalle proprietà statistiche della funzione e di otte-nere stime consistenti al fi ne di eseguire test per il lungo periodo.

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