BOZZA RAPPORTO D AREA

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1 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO E ASSETTO DEL TERRITORIO Centro regionale di programmazione BOZZA RAPPORTO D AREA LABORATORIO TERRITORIALE PER LA PROGETTAZIONE INTEGRATA DELLA PROVINCIA OLBIA - TEMPIO Dicembre 2005

2 Indice 1. ANALISI DEL TERRITORIO Il contesto socio - demografico Popolazione e dinamica demografica Popolazione e classi di età Indice di Dipendenza e Vecchiaia Domanda di abitazioni Conclusioni Occupazione e istruzione Occupati, disoccupati e forza lavoro Tasso di disoccupazione e attività Il sistema scolastico La dispersione scolastica Il livello di istruzione Il sistema dei trasporti Descrizione della situazione Il contesto ambientale e le aree protette Descrizione geografica Le Aree Protette Le risorse ambientali delle aree interne Le risorse culturali Il patrimonio culturale La domanda e l offerta di beni culturali Il settore turistico 2 2/161

3 L offerta ricettiva Il comparto alberghiero La distribuzione delle strutture alberghiere nel territorio Il comparto extralberghiero La distribuzione delle strutture extralberghiere nel territorio Le aziende agrituristiche Il comparto delle seconde case Il periodo di apertura delle strutture alberghiere La domanda turistica La provenienza dei flussi La permanenza media di soggiorno Le risorse e il turismo delle aree interne Agriturismo e turismo rurale L enogastronomia Le produzioni tipiche Gli eventi culturali e sportivi Le escursioni naturalistiche e il Trenino Verde I sistemi produttivi: sughero Trasformazione e lavorazione Le problematiche del settore I sistemi produttivi: granito Estrazione, trasformazione, commercializzazione e servizi annessi Le problematiche del settore I sistemi produttivi: nautica Lo sviluppo della nautica 2 3/161

4 Il settore nautico nella Provincia Olbia - Tempio I sistemi produttivi: agricoltura Il settore agricolo Il settore zootecnico I sistemi produttivi: vitivinicolo 2 2. ANALISI DELLA PROGETTUALITA 2 3. COSA E EMERSO DALL ASCOLTO DEL TERRITORIO Premessa Sughero 2 Difficoltà emerse dalle interviste 2 Opportunità e progetti in corso Nautica 2 Difficoltà emerse dalle interviste 2 Opportunità e progetti in corso Granito 2 Difficoltà emerse dalle interviste 2 Opportunità e progetti in corso Trasporti 2 Difficoltà emerse dalle interviste 2 Opportunità e progetti in corso Turismo balneare 2 Difficoltà emerse dalle interviste 2 Opportunità e progetti in corso Prodotti turistici per l allungamento della stagione 2 Difficoltà emerse dalle interviste 2 Opportunità e progetti in corso Gestione dei litorali 2 Difficoltà emerse dalle interviste 2 Opportunità e progetti in corso 2 4/161

5 3.8. Sostenibilità e Aree protette 2 Difficoltà emerse dalle interviste 2 Opportunità e progetti in corso Agriturismo e turismo rurale 2 Difficoltà emerse dalle interviste 2 Opportunità e progetti in corso Produzioni agroalimentari 2 Difficoltà emerse dalle interviste 2 Opportunità e progetti in corso Turismo culturale 2 Difficoltà emerse dalle interviste 2 Opportunità e progetti in corso Turismo interno 2 Difficoltà emerse dalle interviste 2 Opportunità e progetti in corso Centri per l impiego 2 Difficoltà emerse dalle interviste 2 Opportunità e progetti in corso 2 4. FORUM TERRITORIALE PER LA PROGETTAZIONE INTEGRATA I risultati del Forum della Provincia Olbia Tempio I Tematismi proposti Sistemi produttivi Turismo costiero nella prospettiva dell allungamento della stagione Valorizzazione delle risorse delle aree interne Iniziative per la sostenibilità ambientale del territorio I focus tematici e relativi risultati Focus: Sistemi Produttivi Focus: Turismo costiero nella prospettiva dell allungamento della stagione Focus: Valorizzazione delle risorse delle aree interne 2 5/161

6 Focus: Iniziative per la sostenibilità del territorio 2 5. LE LINEE DI INTERVENTO PROPOSTE Sistemi produttivi: sughero Sistemi produttivi: granito Sistemi produttivi: nautica Sistemi produttivi: vitivinicolo Turismo costiero nella prospettiva dell allungamento di stagione Valorizzazione delle risorse delle aree interne 2 6/161

7 1. ANALISI DEL TERRITORIO 1.1. Il contesto socio - demografico Popolazione e dinamica demografica La dinamica demografica dell area della Gallura negli ultimi due decenni si è caratterizzata per un andamento diversificato nel territorio: se nei comuni La popolazione: dinamiche demografiche costieri, in particolare quelli più orientali, l incremento demografico è stato sostenuto, i comuni delle zone interne invece non sono riusciti a limitare la contrazione della popolazione, accentuata dal fenomeno dello spopolamento e della migrazione verso i grandi centri della provincia, per lo più distribuiti nella costa. L intera area si caratterizza inoltre per una bassa densità demografica per chilometro quadrato, che conferma come la distribuzione della popolazione sia concentrata in poche aree, che raggiungono valori di densità molto vicini alla media regionale, come Olbia, La Maddalena, Palau, Budoni e in misura minore Tempio Pausania e Badesi. Tab. 1 Densità demografica Comune Superficie Territoriale (Kmq) Densità Demografica 2001 (Ab./Kmq) Aggius 83,56 20 Aglientu 148,56 7 Alà dei Sardi 188,6 10 Arzachena 228,61 48 Badesi 30,71 60 Berchidda 201,88 15 Bortigiadas 76,76 11 Buddusò 217,97 19 Budoni 55,9 74 Calangianus 126,35 36 Golfo Aranci 37,97 51 La Maddalena 49, Loiri Porto San Paolo 117,75 20 Luogosanto 135,45 13 Luras 87,03 31 Monti 123,44 20 Olbia 376,1 123 Oschiri 216,07 17 Padru Palau 44,38 82 San Teodoro 104,87 31 Santa Teresa Gallura 101,19 44 Sant Antonio di Gallura 81,27 20 Telti 84,65 23 Tempio Pausania 213,69 65 Trinità d Agultu e 136,43 15 Vignola Olbia - Tempio ,7 Sardegna ,7 Fonte: Banca Dati Regione su dati ISTAT /161

8 L andamento demografico dell ultimo decennio, come accennato precedentemente, è stato caratterizzato da una crescita sostenuta della popolazione in alcuni comuni costieri, e da una perdita netta nelle aree interne che vivono attualmente un progressivo processo di spopolamento destinato probabilmente ad aumentare in assenza di interventi concreti di sviluppo. Figura 1 Distribuzione Popolazione al 2001 Fonte: Nostra elaborazione su dati Istat 2001 Dalla tabella 2 è evidente il segno negativo della variazione percentuale della popolazione dal 1991 al 2001 per la maggior parte dei comuni dell interno, in particolare Aggius, Alà dei Sardi, Bortigiadas, Monti, Berchidda, Luras, mentre per i comuni costieri la crescita della popolazione è stata doppia rispetto alla media dell area e superiore rispetto ai ritmi di incremento demografico della regione. 8/161

9 Tab. 2 Popolazione residente e variazione % Comune Popolazione 2001 Popolazione 1991 Variazione della popolazione % Aggius ,7 Aglientu ,8 Alà dei Sardi Arzachena ,7 Badesi ,1 Berchidda ,2 Bortigiadas ,2 Buddusò ,9 Budoni ,6 Calangianus ,8 Golfo Aranci La Maddalena ,9 Loiri Porto San Paolo ,9 Luogosanto ,7 Luras ,7 Monti ,6 Olbia ,4 Oschiri ,9 Padru ,5 Palau ,4 San Teodoro ,8 Santa Teresa di Gallura ,1 Sant Antonio di Gallura ,7 Telti ,4 Tempio Pausania ,7 Trinità d Agultu e Vignola ,8 Olbia - Tempio ,07 Sardegna ,9 Fonte: Banca Dati Regione su dati ISTAT 2001 e nostre elaborazioni I comuni che hanno registrato un forte incremento della popolazione sono Arzachena, Budoni, Loiri Porto S. Paolo, Olbia, Palau, S. Teodoro, S. Teresa di Gallura, e con percentuali più basse anche La Maddalena e Trinità d Agultu. L incremento demografico nella fascia costiera mette in evidenza come lo spostamento della popolazione sul territorio abbia seguito sostanzialmente un flusso migratorio dall interno verso la costa, più ricca di iniziative produttive, di infrastrutture e servizi. La distribuzione della popolazione sul territorio e i flussi migratori tra le diverse aree sono evidenziati dai dati sui saldi del movimento naturale e migratorio. Forti segnali di crisi demografica risultano dai valori negativi 9/161

10 registrati nel saldo naturale: tutta l area sta vivendo un rallentamento del trend di crescita di nuovi nati, mentre più dinamici appaiono i flussi migratori, che confermano lo spostamento di popolazione dai paesi dell interno verso le aree economicamente più forti concentrate lungo la costa. Tab. 3 Dinamica demografica Comune Saldo movimento naturale 2002 Saldo movimento migratorio 2002 Aggius -3,6-4,2 Aglientu -4,5 15,4 Alà dei Sardi 0,5 0 Arzachena 4,9 21,4 Badesi -4,9 3,3 Berchidda -5,5-8,3 Bortigiadas -17,1 1,1 Buddusò -1,5-3,9 Budoni 1,5 44 Calangianus -3,7-2,6 Golfo Aranci -2,1-7,7 La Maddalena -3,2 9,7 Loiri Porto San Paolo 4,3 41,1 Luogosanto -6,6-2,2 Luras -1,9 6,4 Monti 2,8 11,7 Olbia 4,8 12,7 Oschiri -2,1-1,9 Padru -1,9-1,4 Palau 6,3 38,4 San Teodoro 2,1 43 Santa Teresa Gallura -4,3 25,2 Sant Antonio di Gallura 0,6-2,5 Telti -1,5 7,1 Tempio Pausania -1 1,7 Trinità d Agultu e Vignola -1,5-1 Fonte: Banca Dati Regione su dati ISTAT Popolazione e classi di età Per capire con maggior dettaglio la natura dei movimenti migratori può essere interessante analizzare la struttura della popolazione in termini di La popolazione: classi di età classi di età. La tabella 4 mostra la distribuzione della popolazione per classi di età. La fascia maggiormente rappresentata in tutti i comuni è sicuramente la classe 10/161

11 centrale di popolazione con età compresa tra 15 e 54 anni, particolarmente consistente nei centri della costa ad alta densità di popolazione. Le classi di età oltre i 65 anni sono rappresentate soprattutto nei comuni dell interno, con casi, come Tempio, in cui il valore risulta essere molto elevato se confrontato con le altre classi di età. La distribuzione della popolazione per classi di età evidenzia ancora una volta come i comuni della fascia costiera richiamino popolazione in età più giovane e quindi attiva, mentre i comuni dell interno vivono non solo un progressivo spopolamento ma anche un forte invecchiamento della struttura demografica. Tabella 4 Popolazione - Classi di età 2001 Comune Popolazione con età compresa tra 6 e 14 anni Popolazione con età compresa tra 15 e 54 anni Popolazione con età compresa tra 55 e 64 anni Popolazione con età compresa tra 65 e 79 anni Aggius Aglientu Alà dei Sardi Arzachena Badesi Berchidda Bortigiadas Buddusò Budoni Calangianus Golfo Aranci La Maddalena Loiri Porto San Paolo Luogosanto Luras Monti Olbia Oschiri Padru Palau San Teodoro Santa Teresa di Gallura Sant Antonio di Gallura Telti Tempio Pausania Trinità d Agultu e Vignola Fonte: Banca Dati Regione su dati ISTAT Il flusso di popolazione attiva dall interno verso la costa comporta effetti importanti per le dinamiche della provincia: il richiamo delle classi di età più giovani nei comuni costieri, grazie alle opportunità offerte dal più dinamico mercato del lavoro e dal turismo, incrementa in maniera esponenziale i consumi e l economia locale, contribuendo ad accentuare il divario con i comuni interni e determinando un abbassamento dell età media della popolazione residente in quelle aree. Al contrario, il flusso migratorio in uscita dalle zone interne delle generazioni più giovani, contribuisce a indebolire con un effetto moltiplicatore il 11/161

12 benessere, i consumi e il reddito prodotto nei comuni periferici, incrementando il trend negativo di queste aree e determinando un progressivo invecchiamento della popolazione Indice di Dipendenza e Vecchiaia I principali indicatori sulla struttura della popolazione che indicano questo Indicatori sulla struttura della popolazione: dipendenza e vecchiaia divario sono l indice di dipendenza e di vecchiaia. Il primo indica la dipendenza della popolazione non in età di lavoro rispetto alla popolazione attiva (percentuale di ultra sessantaquattrenni e adolescenti di età inferiore a 14 anni rispetto alla popolazione compresa nella fascia di età 20-64); mentre l indice di vecchiaia è calcolato confrontando il numero di anziani con oltre 64 anni sul numero dei giovani con meno di 15 anni. Si rimanda all allegato per la consultazione delle relative mappe territoriali (Fig. 2-3 ). Tab. 5 Indice di dipendenza e vecchiaia, 2001 Comune Indice di Dipendenza Indice di Vecchiaia Aggius 51,2 171,9 Aglientu 60,3 254,3 Alà dei Sardi 52,3 150,6 Arzachena 36,8 86,9 Badesi 52,4 146,2 Berchidda 54,6 166,5 Bortigiadas 67,8 273,2 Buddusò 50,7 115,8 Budoni 44,7 96,8 Calangianus 47,1 121,8 Golfo Aranci 36,5 90,5 La Maddalena 43,7 128,9 Loiri Porto San Paolo 41,2 114,6 Luogosanto 51,1 170,6 Luras ,9 Monti 41,4 127,7 Olbia 34,9 69,8 Oschiri 51,4 157,5 Padru 49,2 125,6 Palau 37,7 116,7 San Teodoro 38,8 91,2 Santa Teresa Gallura 42,5 152,1 Sant Antonio di Gallura 50,5 159,5 Telti 44,5 140,5 12/161

13 Tempio Pausania 43,4 122,7 Trinità d Agultu e Vignola 45,9 142,2 Olbia - Tempio 41,2 106,1 Sardegna 42,8 116,1 Fonte: Dati ISTAT 2001 L indice di dipendenza medio della popolazione non in età da lavoro rispetto alla popolazione attiva è di 41,2 per l intera provincia, con valori più bassi nei comuni costieri (Golfo Aranci, Olbia, Palau, Arzachena, S. Teodoro) e valori molto più alti della media in comuni interni come Aggius, Aglientu, Bortigiadas, Berchidda e Badesi. L indice di vecchiaia ha invece un valore medio provinciale di 106,1. I comuni della fascia costiera, ad alta densità demografica e contenitori dei flussi migratori delle nuove generazioni, presentano invece valori al di sotto di questa media (Arzachena con 86,9, Olbia 69,8, Golfo Aranci 90,5 e S. Teodoro 91,2) confermando come la dinamica migratoria ha contribuito al ricambio generazionale e al progressivo abbassamento dell età media. Sono invece i comuni periferici dell interno a presentare i valori più alti, con un incidenza della popolazione anziana molto elevata, come a Bortigiadas, dove l indice di vecchiaia raggiunge 273,2, valore che indica come per ogni giovane siano presenti tre anziani. Indici elevati sono presenti anche ad Aggius, Aglientu, Berchidda, Luogosanto, Oschiri, S. Teresa di Gallura e Sant Antonio di Gallura. Il confronto tra la Provincia Olbia Tempio e il totale regionale l indice mette in evidenza come l indice di vecchiaia e dipendenza risultino inferiori (41, 2 rispetto al valore regionale 42,8 per l indice di dipendenza e 106,1 su 116,1 per l indice di vecchiaia). E da sottolineare tuttavia che lo scostamento dell indice di vecchiaia, il cui valore provinciale risulta inferiore di 10 punti a quello regionale, non rispecchia le forti differenze esistenti tra comuni (in particolare tra comuni costieri e dell interno): se quindi il valore complessivo medio è inferiore alla media regionale, esistono valori molto elevati (come Bortigiadas 273,2) e molto bassi (Olbia con 69,8) che non sono rappresentati nel valore medio provinciale. 13/161

14 Domanda di abitazioni Le dinamiche demografiche e i movimenti migratori hanno influito anche su altri fattori, per esempio la domanda di abitazioni, producendo importanti La domanda di spazio abitativo trasformazioni sugli assetti territoriali, urbanistici ed economici. Tab. 6 Abitazioni 2001 e Variazione % Comune Abitazioni occupate Abitazioni non Totale abitazioni 2001 Variazione occupate % Aggius ,3 Aglientu ,8 Alà dei Sardi ,9 Arzachena ,8 Badesi ,4 Berchidda ,4 Bortigiadas ,8 Buddusò ,7 Budoni ,3 Calangianus ,3 Golfo Aranci ,3 La Maddalena ,2 Loiri Porto San Paolo Luogosanto ,9 Luras ,3 Monti Olbia ,7 Oschiri ,5 Padru ,2 Palau ,4 San Teodoro Santa Teresa di Gallura Sant Antonio di ,2 Gallura Telti ,9 Tempio Pausania ,5 Trinità d Agultu e Vignola ,5 Fonte: Dati ISTAT 2001 La flessione della crescita di nuovi nati ha causato una certa diminuzione della domanda di spazio abitativo. Tuttavia, nei centri economicamente più dinamici, la domanda di abitazioni ha subito meno ripercussioni per via dei flussi migratori interni, che hanno progressivamente aumentato la consistenza totale delle abitazioni dal 1991 al Il settore edilizio ha di fatto mantenuto costante la sua attività, alimentata soprattutto dal vivace mercato turistico della seconde case per vacanza. 14/161

15 Dalla tabella 6 è evidente infatti come nei comuni costieri la percentuale di case non occupate sia molto elevata rispetto a quelle occupate dai residenti: è il caso di Arzachena, Olbia, Budoni, S. Teresa, S. Teodoro, Loiri, e in generale dei centri maggiormente interessati da flussi turistici. Attualmente, considerati i nuovi orientamenti delle politiche regionali, è ragionevole attendersi una certa contrazione delle costruzioni edilizie legate al turismo, fenomeno che potrebbe in parte avvantaggiare i comuni interni, ri-orientando i flussi e gli interessi verso nuovi centri ancora non sviluppati Conclusioni Dall analisi dei dati demografici emergono alcune considerazioni importanti che tracciano un quadro complessivo delle problematiche del territorio della Dinamiche demografiche: conclusioni Gallura. Le principali emergenze vanno focalizzate sui comuni dell interno, ormai sempre più marginali ed esclusi dai flussi economici della costa, isolati dal punto di vista dei collegamenti con il resto della provincia e caratterizzati dalla scarsa presenza di infrastrutture e servizi. A ciò si aggiunge il progressivo spopolamento delle aree interne da parte delle fasce più giovani della popolazione, che migrano verso i centri più dinamici e con più opportunità di lavoro, innescando un circuito negativo caratterizzato dalla diminuzione dei redditi e dei consumi totali, dalla fuga di popolazione attiva e del complessivo indebolimento dell economia dei centri minori. Inoltre, il progressivo invecchiamento della popolazione e un alto indice di dipendenza in alcuni comuni dell interno, mettono in evidenza come l assenza di un ricambio generazionale, la scarsa presenza di attività economiche e il peso demografico di un estesa popolazione anziana potrebbero mettere in discussione nel lungo periodo la stessa sopravvivenza di alcuni comuni. Si potrebbe configurare così uno scenario in cui i grandi centri della costa vedrebbero crescere esponenzialmente la popolazione, con la città di Olbia in testa, mentre numerosi comuni dell interno vedrebbero ridurre il loro peso 15/161

16 demografico. L interazione tra questi fenomeni potrebbe causare una vero e proprio abbandono progressivo delle zone interne, non solo da parte della popolazione, ma anche delle attività economiche legate all agricoltura, nonché il trasferimento dei nuclei industriali presenti nell interno, che potrebbero spostarsi verso le zone costiere più ricche di infrastrutture, servizi e trasporti. D altro canto, non è pensabile ipotizzare un futuro sostenibile caratterizzato da una concentrazione spaziale di tutte le attività economiche nella costa, né di insediamenti demografici riversati in pochi grandi centri: si porrebbero infatti serie problematiche in termini di urbanizzazione, eccessiva densità demografica, inadeguatezza dei servizi offerti e di un sovraffollamento temporale accentuato dalle presenze turistiche. Alla luce di questo scenario, diventa necessario orientare le politiche dello sviluppo verso una maggiore integrazione delle zone interne con i flussi economici e turistici della costa, in un ottica di diversificazione dell offerta locale, non solo in termini di turismo. L area della Gallura presenta infatti delle potenzialità di sviluppo molto concrete, grazie alla sua conformazione che ne fa un territorio ricco e diversificato dal punto di vista del contesto ambientale, delle tradizioni locali, dalla presenza di varietà e produzioni enogastronomiche e da un identità culturale specifica. In quest ottica le aree interne potrebbero rappresentare, proprio perché ancora integre dal punto di vista della conservazione di contesti locali, una alternativa non antagonista alla costa già sovraffollata, istituendo legami con le dinamiche economiche costiere e dialogando con nuove forme di turismo sempre più orientate alla ricerca di ambienti salubri e con un elevata qualità ambientale della vita. L opportunità di sviluppo integrato porterebbe quindi alla creazione di un programma comune costa-entroterra, e a un processo di coinvolgimento e valorizzazione dei comuni interni, attraverso il rafforzamento delle specificità locali (montagna, sorgenti, terme, centri storici, percorsi culturali..). 16/161

17 Innescare questo processo significherebbe contribuire concretamente alla riduzione dello spopolamento delle aree interne e ad invertire il trend negativo che attualmente contrassegna le dinamiche delle zone periferiche in termini di disoccupazione, carenza di servizi collettivi, bassi redditi, calo dei consumi, invecchiamento della popolazione e poco dinamismo imprenditoriale Occupazione e istruzione Occupati, disoccupati e forza lavoro La Provincia Olbia Tempio è suddivisa in otto Sistemi Locali del Lavoro Occupazione: i sistemi locali del lavoro (SLL) che comprendono i seguenti comuni: - SLL 740 Olbia: Olbia, Golfo Aranci, Loiri Porto San Paolo, Monti, Telti - SLL 733 Arzachena: Arzachena, Luogosanto, S. Antonio di Gallura - SLL 739 La Maddalena: La Maddalena, Palau - SLL 747 Tempio Pausania: Tempio Pausania, Aggius, Bortigiadas, Calangianus, Luras - SLL 737 Buddusò: Buddusò, Alà dei Sardi, Padru - SLL 745 Santa Teresa di Gallura: S. Teresa di Gallura, Aglientu - SLL 741 Oschiri: Oschiri, Berchidda - SLL 752 Budoni: Budoni, S. Teodoro, Torpè (Prov NU) - infine Trinità d Agultu e Badesi che ricadono nel SLL 749 di Valledoria, raggruppamento non facente però parte del tutto della nuova provincia e quindi non rappresentativo in termini di dati della dinamica dei due comuni. 17/161

18 Fig. 4 Sistemi Locali del Lavoro Fonte: nostre elaborazioni su dati Istat L Istat ha reso disponibili con il Censimento 2001 anche i dati statistici relativi agli occupati e disoccupati residenti a livello di Sistema Locale del Lavoro. Al 2002 si stimavano per la Gallura quasi 47,5 mila occupati (il 30% dei 160 mila occupati della vecchia provincia di Sassari) e 9,3 mila disoccupati, ovvero oltre il 35% dei 26 mila disoccupati dell intera provincia di Sassari. Nell ultimo quinquennio (le statistiche sub-provinciali si riferiscono al periodo ) il mercato del lavoro è stato caratterizzato dal progressivo aumento del numero degli occupati e dalla riduzione delle persone in cerca di lavoro. Escludendo quello di Oschiri, tutti i SLL della Gallura hanno registrato una considerevole crescita della forza lavoro (l insieme delle persone occupate e di quelle in cerca di occupazione), derivante dalla situazione di stabilità del tasso di disoccupazione e dall incremento degli occupati. In particolare questo dinamismo ha interessato l area costiera del nord-est, con Olbia che ha registrato una variazione media annua della forza lavoro molto superiore a quella della Gallura, insieme ad Arzachena, Budoni e in parte S. Teresa che hanno presentato dinamiche positive. 18/161

19 Tab.7 Rilevazione trimestrale delle forze lavoro nei SLL. Confronto Fonte: ISTAT S.S.L Occupati Disoccupati Forza Lavoro Anno Arzachena Buddusò La Maddalena Olbia Oschiri S. Teresa Tempio P Budoni In quasi tutti i SLL, seppur con intensità diverse, nel quinquennio si è registrato un aumento del numero degli occupati e una diminuzione del tasso di disoccupazione. Si discosta dagli altri il dato di Olbia, il centro in cui maggiore è stato il tasso di crescita degli occupati e dove parallelamente è aumentato anche il numero dei disoccupati. Questo dato è probabilmente il segnale di una certa tensione nel mercato del lavoro: se da un lato Olbia come centro della provincia presenta opportunità di lavoro, legate in particolare ai servizi e al turismo, allo stesso tempo sembra che questo dinamismo non basti per assorbire quella quota di disoccupati che non hanno partecipato al processo di sviluppo. Dalla tabella (in allegato la variazione rappresentata su mappa, Fig. 5) è evidente come l occupazione ha conosciuto dinamiche positive in particolare nel SLL di Olbia, Arzachena e Budoni, che hanno registrato una variazione negli anni superiore a quella media dell area e rispetto ai valori della vecchia provincia di Sassari. I comuni dove maggiore è stato l incremento dell occupazione sono anche quelli che hanno conosciuto un intensa dinamica demografica, caratterizzata da un aumento dei residenti e della popolazione attiva, anche per gli effetti migratori dall interno verso la costa e per effetto di una forte immigrazione straniera (soprattutto a Olbia). Se si confrontano i dati sull occupazione della Provincia gallurese con le dinamiche dell intera regione (tab. 7.1), è evidente come l andamento sia abbastanza omogeneo: se da un lato è aumentato il numero degli occupati dall altro non si è parallelamente ridotta negli anni la quota di coloro che sono in cerca di lavoro, a parte il 2003 che si chiude con un bilancio positivo. Se in questi ultimi anni la Sardegna ha conosciuto un progressivo miglioramento della situazione occupazionale ( la provincia 19/161

20 Olbia Tempio è stata in questo contesto un territorio molto dinamico), dall altro persistono una serie di condizioni (stagionalità, precarietà..) che rendono ancora instabile il mercato del lavoro dell isola. Tab 7.1 Sardegna: Forza lavoro e tasso di disoccupazione (in migliaia) Periodo Occupati Persone in cerca di lavoro Totale Forze di lavoro Tasso di disocc ,2% ,7% ,3% ,0% ,0% ,6% ,0% ,6% ,7% ,5% ,8% Fonte: Istat - Agenzia Regionale del Lavoro - Rilevazione Trimestrale sulla forza lavoro, Tasso di disoccupazione e attività Il mercato del lavoro della Provincia di Olbia Tempio sembra rappresentare quindi le dinamiche di un territorio che viaggia a due velocità Occupazione: tasso di disoccupazione e attività (costa interno) e che vive ancora certe contraddizioni strutturali. La tabella 8 mette a confronto il tasso di disoccupazione tra la nuova provincia e quella vecchia e la media regionale. Tab. 8 Tasso di disoccupazione e attività al 2002 Tasso di disoccupazione, Tasso di attività, Provincia Olbia Tempio 16,4 47,9 Prov. di Sassari 14 48,6 Regione Sardegna 18,5 47,5 Fonte: Istat Agenzia Regionale del Lavoro Il tasso di disoccupazione della Gallura, pur essendo inferiore alla media regionale, si discosta di due punti dalla provincia di Sassari e si attesta tra le media delle regioni del Mezzogiorno. Il tasso di attività è invece vicino alla media regionale e indica una propensione alla popolazione ad inserirsi nel mercato del lavoro. 20/161

21 In conclusione quindi, nonostante l area gallurese presenti evidenti potenzialità occupazionali, in particolare nel comparto del turismo e dei servizi, sembra che il tessuto imprenditoriale e delle imprese non abbia saputo rispondere alle attese. Lo sviluppo dell economia, concentrato soprattutto nelle zone costiere, non è stato probabilmente sufficientemente forte e tale da far assorbire il flusso demografico in entrata e occupare anche la quota di nuovi residenti. Infatti, se ad un aumento della popolazione in età da lavoro di circa unità è corrisposto un incremento dell occupazione, dall altro gli oltre disoccupati sono rimasti tali, con tassi elevati soprattutto nelle aree interne. A questo dati ufficiali vanno aggiunte le quote di lavoro sommerso che contribuiscono a rendere il quadro del settore occupazionale ancora più complesso. Infatti, la forte incidenza del settore turistico nel mercato del lavoro della Provincia e la stagionalità, rendono il fenomeno del lavoro nero particolarmente presente: si stima infatti che il turismo e le attività collegate (dai servizi fino all edilizia) costituiscano un ampio bacino di attività lavorative svolte in maniera non regolare, in particolare nei mesi di alta stagione. Settore turistico caratterizzato spesso dalla precarietà del lavoro stagionale e dalla conseguente mancanza di qualificazione delle figure impiegate. Le cifre quindi sull occupazione vanno interpretate anche considerando l incidenza del fenomeno del lavoro sommerso, su cui non sono disponibili attualmente stime attendibili, ma che è da supporre costituisca ancora una importante fetta del mercato del lavoro Occupati per settore Un ulteriore elemento di specificazione sulla struttura del mercato del lavoro Occupati per settore produttivo della Provincia Olbia Tempio è dato dalla composizione degli addetti per attività economica. Dalla tabella e dal grafico è evidente come i principali settori di occupazione siano quelli dei servizi e dell industria. 21/161

22 Tab. 9 Addetti per settore, 2001 Provincia Olbia - Tempio % addetti su totale regionale Regione Sardegna Industria , Commercio ,3 % Altri servizi , Istituzioni % Fonte: Osservatorio Industriale, 2001 Grafico 1. % Occupati per settore, 2001 agricoltura 6% industria 24% servizi 70% Fonte: Banca dati regionale e nostre elaborazioni Il confronto con i dati regionali, nel grafico successivo, mette in evidenza come la quota di occupati nell industria abbia un peso maggiore in Gallura rispetto alla media regionale, e questo dato è dovuto principalmente ai settori del sughero e granito che per lungo tempo hanno assorbito una quota rilevante di forza lavoro impiegata nell industria locale. Grafico 2. Occupati per settore. Confronto con dati regionali servizi 72,1 70,7 industria agricoltura 5,7 8,0 19,8 23,6 regione provincia 0,0 20,0 40,0 60,0 80,0 Fonte: Banca dati regionale e nostre elaborazioni La tabella successiva specifica i settori di attività economica e il numero di addetti, confrontando il dato con quelle regionale. È evidente come i 22/161

23 principali settori di occupazione in Gallura siano rappresentati nell ordine da: commercio all ingrosso e al dettaglio, attività manifatturiere, costruzioni, alberghi e ristoranti e trasporti, comparti che riflettono la vocazione dell area caratterizzata dalla prevalenza del settore turistico che quindi richiede servizi specifici e il sostegno di settori come le attività commerciali, l edilizia e i trasporti, che contribuiscono allo sviluppo del sistema turistico del territorio. Accanto a questi settori, le attività manifatturiere racchiudono in parte la quota di occupati impiegati nel settore della lavorazione del sughero e del granito. Tab.10 Addetti alle imprese per attività economica, 2001 Tipologia attività Provincia Olbia Tempio % addetti Prov. OT su tot. regionale Sardegna % addetti Sardegna per attività econ. Estrazione di minerali ,9 % ,1 % Attività manifatturiere ,4 % ,4% Produz. e distribuz. di energia 7 0,6 % ,4% Costruzioni ,6 % ,4% Commercio all ingrosso e al dettaglio % ,8% Alberghi e ristoranti ,1 % ,1 % Trasporti e comunicazioni ,9 % ,4% Intermediazione finanziaria 187 2,05 % ,3 % Attività immobiliari, noleggio, informatica ,04 % ,4 % Istruzione 234 8,1 % ,06% Sanità 206 3,1 % ,4% Altri servizi pubblici 954 9,8 % ,6% Totale ,7 % Fonte: Osservatorio Industriale Il sistema scolastico Nella Provincia di Olbia Tempio esistono due distretti scolastici: il Distretto Scolastico n. 3 di Tempio Pausania, che è composto da 4 direzioni Il sistema scolastico: scuole e alunni didattiche, 6 scuole medie inferiori e 6 istituti superiori per un totale di quasi alunni, e il Distretto Scolastico n. 4 di Olbia che arriva fino a S. Teresa di Gallura, e dove si concentra il numero maggiore di alunni. La mappa seguente mostra il numero di alunni totali (scuole primarie e secondarie) nel 1998: è evidente come i centri della formazione siano concentrati tra la zona costiera di Olbia e a Tempio, che rappresenta il centro scolastico per le zone interne. 23/161

24 Figura 6. Alunni totali, 1998 Fonte: nostre elaborazioni su Banca dati regionale La tabella seguente mostra il numero di unità scolastiche e di alunni per tipologia di istituto: le scuole medie inferiori e quelle superiori, confrontando il dato con quello regionale. Tab. 11 Scuole inferiori - superiori e Alunni Scuola media inferiore Scuole secondarie superiori Scuole Alunni Scuole Alunni Provincia Olbia Tempio Sardegna Fonte: Osservatorio Industriale In totale quindi in Gallura esiste un sistema scolastico che coinvolge oltre 11mila studenti, che rappresentano un bacino importante per il futuro occupazionale della provincia, che richiede sempre di più giovani formati da impiegare nei vari settori. Tra gli istituti superiori presenti in Gallura molti presentano una specializzazione e un indirizzo formativo orientato alla vocazione economica dell area: sono presenti infatti Istituti Professionali con indirizzo turistico, alberghiero e della ristorazione (per esempio ad Arzachena e Olbia), l Istituto professionale per l industria e l artigianato (Calangianus) e l Istituto tecnico Nautico alla Maddalena. L offerta formativa della provincia può 24/161

25 contare quindi su diverse strutture che consegnano al territorio professionalità specifiche che, grazie a un maggior raccordo con il mondo del lavoro, possono rappresentare un bacino di figure formate da impiegare nei settori chiave dell economia gallurese. Dall anno accademico è inoltre attiva a Olbia la sede gemmata dell Università di Sassari con il corso di laurea in Economia e imprese del Turismo, che costituisce un importante opportunità per i giovani della provincia (sono stati oltre 300 gli iscritti al primo anno accademico 2002/03), in un territorio dove il turismo rappresenta la componente più avanzata di questo settore in Sardegna. In uno scenario in cui i modelli di turismo sono soggetti a un continuo ripensamento nel loro sviluppo, il ruolo dell università è strategico sia come supporto per l intera area sia come bacino di professionalità qualificate da impiegare nella programmazione, nel management e nei servizi di qualità al turismo La dispersione scolastica Uno dei principali fenomeni emersi dall analisi del sistema scolastico (confermato inoltre in maniera allarmante dalla interviste agli Assessori Il fenomeno della dispersione scolastica all Istruzione e ai Servizi sociali dei comuni di Tempio P. e Olbia) è la dispersione scolastica, ovvero l abbandono precoce della scuola da parte degli studenti. La dispersione scolastica è sicuramente un fenomeno di difficile interpretazione perchè risulta da un insieme combinato di fattori culturali, socio-economici e personali, che portano i giovani ad allontanarsi dalla scuola. L approccio per una maggiore conoscenza dal fenomeno scaturisce dall incrocio e dall analisi di tutte componenti che concorrono causare la dispersione tra i giovani: il contesto personale, la famiglia, il sistema sociale, la scuola, il contesto economico del comune di residenza, le prospettive occupazionali e del futuro lavorativo. Attualmente il fenomeno sembra essere considerato dalle istituzioni un preoccupante indicatore del disagio giovanile e dei bassi tassi di scolarizzazione della provincia, per questo sono in atto una serie di iniziative 25/161

26 per il suo monitoraggio: a Olbia è stato costituito l Osservatorio Permanente sulla Dispersione Scolastica, il comune di Tempio ha attivato tra i servizi sociali un progetto intercomunale di un Equipe medico-socio-psicopedagogica itinerante con lo scopo di sostenere le famiglie nel ruolo educativo e combattere la dispersione, infine l Associazione Territorio ha realizzato il progetto Integra: idee e misure di un progetto didattico contro la dispersione, con il coinvolgimento dei comuni di Tempio, Luras, Calangianus e S. Teresa. L Osservatorio sulla qualità delle Politiche Sociali della Provincia di Sassari ha reso noto attraverso il Rapporto 2002 i dati sulla dispersione a livello distrettuale. Tab. 12 Dati sulla dispersione a livello distrettuale, 2000 Dispersione nelle scuole medie inferiori % Dispersione nelle scuole superiori % Distretto scolastico n. 3 Tempio 6,14 21,2 Distretto Scolastico n. 4 Olbia 11,29 21,5 Provincia di Sassari 9,63 21,8 Fonte: Osservatorio Politiche Sociali Provincia di Sassari Per quanto riguarda il confronto con i dati regionali, la dispersione scolastica è diminuita in Sardegna, passando dal 30% nel 2000 al 23,5 % nel La provincia con la percentuale più elevata è Nuoro, seguita da Cagliari, Sassari (23,64 % nel 2004/2005) e Oristano. I dati per distretto scolastico mostrano come mentre tra le scuole superiori le percentuali tra Olbia e Tempio siano sostanzialmente conformi alla media della vecchia provincia di Sassari, per le scuole medie il distretto scolastico di Olbia presenta un percentuale di gran lunga superiore rispetto al distretto n. 3 e una differenza di circa due punti rispetto alla media della provincia di Sassari. La città di Olbia infatti, come si legge nella Prima indagine conoscitiva sulla Dispersione Scolastica realizzata dall O.D.S. del comune di Olbia, rispetto al quadro regionale sardo che già occupa gli ultimi posti nella classifica nazionale, presenta i tassi più elevati per quanto riguarda ritardi, insuccessi e abbandoni. 26/161

27 La lotta contro la dispersione scolastica rappresenta quindi per la Provincia di Olbia Tempio un necessario intervento da affrontare a tutti i livelli territoriali, innanzitutto per far fronte a un fenomeno preoccupante di disagio tra i giovani e poi per allineare in un quadro più generale il livello di scolarizzazione provinciale ai valori medi nazionali. Soprattutto per un territorio in via di sviluppo come quello gallurese, la necessità primaria è quella di poter contare su un capitale umano e di risorse formate, per accrescere la competitività locale e garantire così ai giovani un futuro occupazionale qualificato da spendere nel proprio territorio Il livello di istruzione I dati sul livello di istruzione nella provincia vanno a confermare il quadro Istruzione e titolo di studio emerso dagli indicatori sulla dispersione scolastica: se consideriamo gli alunni che raggiungono il titolo di studio finale, la situazione appare infatti abbastanza critica, in quanto è molto elevata la percentuale di coloro che si fermano alla licenza media ed elementare, mentre è ristretto il numero di coloro che conseguono la laurea. Il grafico mette in evidenza la composizione per titolo di studio posseduto, al Grafico 3. Istruzione nella Provincia di Olbia Tempio, 2001 alfabeti senza titolo di studio 10,60 licenza elementare 25,50 analfabeti 1,50 laureati 4,90 licenza media 35,20 diplomati 22,30 Fonte: nostre elaborazioni su Banca Dati regionale Se si confronta il dato con la media regionale, risulta che il livello di istruzione medio alto in Gallura ( e cioè la percentuale di laureati e 27/161

28 diplomati) è inferiore alla media regionale, segnale che ancora la formazione forse non viene considerata un fattore strategico per la ricerca di un lavoro qualificato. Grafico 4. Istruzione. Provincia OT e Regione, 2001 analfabeti alfabeti senza titolo di studio licenza elementare licenza media diplomati laureati 0,00 10,00 20,00 30,00 40,00 regione provincia Fonte: nostre elaborazioni su Banca Dati regionale Questo contesto sul livello di istruzione è confermato anche dagli elementi qualitativi rilevati dalle interviste ai Centri per l Impiego di Tempio e Olbia, dove è stata presentata una situazione critica per quanto riguarda il livello culturale e scolastico generalizzato: nel territorio cioè non si ha ancora appreso l importanza della necessità di investire nel sistema formativo e tra gli iscritti alle liste di collocamento la percentuale maggiore è rappresentata da coloro che possiedono la licenza media ed elementare. Appare quindi lecito supporre che la necessità di formazione a tutti i livelli, sentita in particolare tra i settori di attività economica che più necessitano di risorse umane (pensiamo al turismo, la ricettività, ma anche i comparti produttivi di sughero, granito e nautica che richiedono figure specializzate), debba essere incentivata ai fini di rafforzare il capitale umano su cui si basa lo sviluppo della futura provincia. 28/161

29 1.3. Il sistema dei trasporti Il campo di osservazione della presente indagine interessa le attività di trasporto, che hanno per scopo il trasferimento delle persone e delle merci Trasporti: introduzione all analisi del settore nello spazio di competenza della Provincia di Olbia Tempio. Lo studio si fonda sull analisi dei modi di trasporto attraverso una metodologia che considera centrali i seguenti elementi essenziali: la via, i terminali e il veicolo. In particolare: - nel trasporto aereo la via considerata è ovviamente quella aerea mentre il veicolo cui si fa riferimento sono le diverse tipologie di apparecchio; - nel trasporto marittimo la via considerata è il mare mentre il veicolo è la nave nelle sue numerose e diverse versioni (passeggeri, da linea, da crociera, miste, da carico di linea, da carico generiche, da carico speciali, frigorifere, per containers, traghetti, ecc.); L individuazione dei terminali. A questo punto meritano apposito riferimento le infrastrutture di trasporto ; di regola quelle oggetto di analisi sono classificabili come infrastrutture di uso generale, nel senso che su di esse si può svolgere il trasporto di persone e cose, e, relativamente al trasporto merci, ogni tipo di traffico. Tuttavia, anche in questi settori del trasporto, la rappresentazione statistica mette in evidenza che si vanno affermando, in misura più o meno marcata, le forme di specializzazione e la conseguente vocazione di ciascuna infrastruttura. Questo scenario, è il risultato dell affermarsi del principio della viabilità differenziata a seconda delle funzioni, che porta a schiudere nuove interessanti possibilità alla specializzazione delle infrastrutture anche nei modi di trasporto finora considerati a più spiccata genericità di utilizzo. Alcuni esempi. In campo aeroportuale, esistono specializzazioni dovute a limiti dimensionali e di attrezzatura per gli utilizzi a scopo turistico. In campo portuale si distingue tra specializzazione del complesso infrastrutturale e specializzazione di una parte del complesso infrastrutturale: sotto il primo profilo, vengono classificati i porti commerciali come complessi non specializzati; e come complessi specializzati, i porti industriali, i porti operanti in via pressochè esclusiva su un solo gruppo merceologico, i porti 29/161

30 turistici, i porti pescherecci. Accanto a queste categorie va menzionata anche quella dei porti che svolgono contemporaneamente più d una delle suddette funzioni: ad esempio, commerciale e industriale, commerciale, industriale, turistica e peschereccia, e così via: si tratta, generalmente dei porti di maggiore importanza (Olbia). Le infrastrutture terminali individuate, sono state classificate per modo di trasporto come segue: Aereo: terminali - aeroporti di: - Alghero - Fertilia - Cagliari - Elmas - Olbia Costa Smeralda Marittimo: terminali - porti di: - Golfo Aranci - La Maddalena - Olbia - Palau - Santa Teresa Dal punto di vista metodologico, le località indicate rappresentano i terminali utilizzati a riferimento della presente ricerca statistica. I contatti. La presente indagine è caratterizzata dall essere una ricerca statistica svolta prevalentemente sul campo. L audit, si è articolato in diversi contatti volti a sviluppare le relazioni con i molteplici attori della rete: in particolare, l operazione si è concretizzata attraverso comunicazioni telefoniche, cartacee, web ( ), via fax e postale. La negoziazione delle informazioni ha riguardato la tipologia dei dati, il periodo di riferimento, i tempi di consegna dei report richiesti, le formalità e modalità di richiesta, ecc. Gli interlocutori individuati con le modalità di cui sopra, ad oggi, sono: la società di gestione dell aeroporto Olbia - Costa Smeralda: GEASAR S.p.A.; le capitanerie di porto di Golfo Aranci, La Maddalena, Olbia, Palau - (Ufficio 30/161

31 Locale Marittimo di La Maddalena), Santa Teresa Gallura - (Ufficio Locale Marittimo di La Maddalena). La presente ricerca si presenta come fase iniziale e funzione preparatoria rispetto all attivazione di una costante attività di monitoraggio dei flussi di merci e persone da/per e intra l area provinciale volta alla realizzazione di analisi, indagini e studi tematici che possano porsi anche in termini strumentali rispetto alla programmazione, progettazione, predisposizione e fornitura di servizi di supporto conoscitivo e di politiche di intervento della Provincia. L analisi rappresenta la situazione dei trasporti nel territorio provinciale e il suo evolversi nel corso degli ultimi anni, attraverso una struttura di dati asettica e intenzionalmente priva di commento: una piattaforma propedeutica alla creazione e allo sviluppo di scenari e modelli volti a interpretare il sistema. Tale funzione, mira a descrivere il volume dei passeggeri e delle merci trasportate, il tipo di merci, il percorso realizzato, i mezzi di trasporto e le infrastrutture utilizzate. Lo scopo è appagare i bisogni di informazione sempre più vasti, articolati e non facili da soddisfare, se si tiene conto della complessa dimensione del comparto. La liberalizzazione e la frammentazione del mercato dei trasporti e quindi delle fonti statistiche aumentano la difficoltà della raccolta ed elaborazione dei dati; le domande che si pongono gli utenti (dal semplice cittadino utente del trasporto alle imprese, dalle istituzioni amministrative a quelle scolastiche) cambiano frequentemente usando sempre meno i dati tradizionalmente elaborati per ricercarne di nuovi. Seguendo questa impostazione, questo parte del rapporto vuole tracciare il modello guida di raccolta, trasposizione e rappresentazione dei dati su un panel di fonti ristretto, riferito ai principali scali. L elaborato, propositivo dal punto di vista della veste e dei contenuti, è aperto a tutte le necessarie e opportune modifiche, accogliendo e interpretando suggerimenti in funzione degli obiettivi da raggiungere. 31/161

32 Nel rapporto si è accentuato il carattere esplorativo dell indagine aggiornando ed estendendo il campo e il grado di analiticità. Il risultato finale è un ampio panorama dal punto di vista geografico e modale e un maggiore dettaglio informativo sui quadri normalmente diffusi in forma aggregata: ciò rende possibile accostare e comparare prospetti sintetici e rapporti dettagliati con riferimento agli altri principali scali isolani (es. Aeroporti di Cagliari e Alghero) Descrizione della situazione La Gallura è definita la porta d ingresso della Sardegna. In particolare, Olbia, costituisce un polo attrattore fondamentale; tuttavia il comparto Trasporti: descrizione della situazione trasporto presenta molteplici paradossi, dovuto alla coesistenza anche di traffici merci anche di elevato volume con le presenze turistiche, da cui derivano strade perennemente congestionate specie nel periodo estivo. Viario. Le maggiori criticità sono le seguenti: - manca completamento della S.S. 131 tratta Olbia - Santa Teresa - manca un adeguato collegamento Olbia - Sassari - manca un adeguato collegamento Olbia Tempio Pausania - manca un adeguato collegamento tra Tempio Pausania - Arzachena - manca un adeguato collegamento Olbia Arzachena Palau Aeroportuale. La gestione dell aerostazione Olbia Costa Smeralda è stata affidata dal Ministero dei Trasporti a GEASAR S.p.A. controllata da Meridiana. I principali collegamenti sono: NAZIONALI: Roma, Milano Linate, Milano Malpensa, Bologna, Firenze, Pisa, Verona, Genova, Venezia, Bergamo, Brescia, Cagliari, Torino, Bolzano, Alberga, Napoli, Catania, Parma, Aosta, Cuneo, Ancona, Rimini, Siena, Perugia. INTERNAZIONALI: Hannover, Colonia, Stoccarda, Londra, Parigi, Stoccolma, Oslo, Lussemburgo, Vienna, Ginevra, Bruxelles, Dusseldorf, Francoforte, Bordeaux, Berna, Bristol, Edimburgo, Manchester, Going Metz, Lione, Lugano, Altenrhein, Basilea, 32/161

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