La scuola di eddyburg Gli Spazi Pubblici: declino, difesa, riconquista. Spazio pubblico e espace civilisé

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1 La scuola di eddyburg Gli Spazi Pubblici: declino, difesa, riconquista Spazio pubblico e espace civilisé Maria Cristina Gibelli, Politecnico di Milano mariacristina.gibelli@polimi.it Asolo, 11 settembre

2 Lo spazio pubblico è: il luogo di relazioni sociali collettive e il luogo di libertà del singolo nella sua attività relazionale Caratteristiche dello spazio pubblico: - libero accesso - non selettività Il carattere pubblico di uno spazio viene conferito a un luogo se, e quando, tutti coloro che si trovano ad interagire in una situazione di compresenza, utilizzandolo in modi diversi e con motivazioni differenti ( ) apprendono attraverso l esperienza concreta della diversità la compresenza in termini di convivenza (Crosta, 2000) 2

3 Lo spazio pubblico è in bilico tra mixofilia e mixofobia (Bauman, 2005) Quest ultima tende a prevalere nella comunità dell abbondanza (Sennet, 1999) 3

4 Stretto rapporto fra spazio pubblico e urbanistica in quanto disciplina e prassi che ha come compito preminente la tutela dei beni pubblici e la garanzia degli interessi collettivi. Oggi, compito dell urbanistica nella creazione/ri-creazione di spazi pubblici è la realizzazione di espaces civilisés 4

5 Nella società della pluralizzazione dei mondi vitali e delle forme organizzative e istituzionali in cui gli individui vivono (Donolo, 1992) si moltiplicano i significati di spazio pubblico. Nella città convivono spazi pubblici plurimi e devono pertanto convivere politiche, approcci, programmi, scale di intervento molto diversificate: ma tutti devono riferirsi a un quadro di coerenza complessivo, a precise regole del gioco e a estese procedure di coivolgimento partecipativo 5

6 Casi di studio - Creare/ri-creare spazi pubblici attraverso grandi progetti negoziati a regia pubblica (Francia: SEM e ZAC) - Dai progetti di eccellenza ai progetti per una nuova urbanità: l urbanistica della Communautè Urbaine di Lione - Equità e mixité nella rigenerazione urbana a Monaco di Baviera 6

7 Grandi progetti di trasformazione urbana attraverso il partenariato pubblico/privato: SEM e ZAC La Francia è il paese che ha sperimentato da molti decenni il partenariato pubblico privato per la realizzazione di progetti di aménagement urbano e infrastrutture a rete: in questo campo ha fatto scuola per le esperienze successive di molti altri paesi europei. Le società di economia mista (Societés d Économie Mixte/SEM), che sono diventate oggi il principale strumento per la riqualificazione urbana, la realizzazione di progetti a elevata mixité con forte regia pubblica e il coinvolgimento del privato nella realizzazione ed erogazione di servizi alla collettività, operano in settori molteplici: edilizia residenziale, trasporti, aménagement e riqualificazione urbana, reti idriche, energia, costruzione e gestione di servizi pubblici, culturali e turistici, Rappresentano oggi un attore economico di primo piano: nel 2007, in Francia operano SEM con occupati e un giro d affari di 14,5 miliardi di euro; complessivamente hanno un capitale di 2,4 miliardi detenuto per il 65% dalle amministrazioni locali. 7

8 La legislazione sulle SEM risale al 1966 quando, con legge del 24 luglio, si diede la possibilità di costituire società anonime a capitale pubblico (della città o del dipartimento)/privato per la trasformazione e la modernizzazione urbana e territoriale.la legge è stata ulteriormente modificata dalla legge 7 luglio 1983 e dalla legge 2 gennaio Associando pubblico e privato, le SEM hanno il compito di fornire un servizio di interesse generale al minor costo, che è uno dei principali vettori di azione della amministrazione pubblica oggi. La SEM beneficia della flessibilità che le viene da uno statuto di società che opera in tutti i campi di intervento come una società privata, ma la partecipazione delle amministrazioni locali (compresa fra il 51% e l 85% del capitale) garantisce che in seno al consiglio di amministrazione, di cui fanno parte anche gli amministratori locali, consente un controllo della corrispondenza agli interessi della collettività. 8

9 Nelle SEM di aménagement, lo strumento urbanistico attraverso il quale si concepisce, realizza e gestisce il progetto urbano è rappresentato dalla ZAC (Zone d Aménagement Concertée). La ZAC può essere definita come un area sulla quale una collettività pubblica decide di intervenire per realizzare (o fare realizzare al privato) l aménagement con lo scopo di garantire l interesse generale attraverso una procedura alternativa a quella, più frequentemente utilizzata, della lottizzazione. Nella ZAC si può definire un mix funzionale che deroga dalle destinazioni d uso dal piano urbanistico vigente: ma sotto la regia e il controllo della collettività locale e se sono evidenziati con procedura trasparente i vantaggi pubblici ottenuti con la deroga 9

10 Con la nuova legge urbanistica del 2000, per correggere alcune distorsioni verificatesi negli anni 80/primi anni 90 dello scorso secolo (proliferazione eccessiva di ZAC di piccola dimensione promosse dalle amministrazioni locali a seguito del decentramento delle competenze urbanistiche interpretato da molti sindaci come un via libera alla deregulation), la procedura di ZAC è tornata a essere subordinata a un quadro di coerenza territoriale complessivo predisposto dal piano direttore intercomunale (SCOT: Schéma de la Cohérence Territoriale) e agli obiettivi di fondo del piano urbanistico comunale (PLU/Plan Locale d Urbanisme). Sempre dopo il 2000, la realizzazione di una ZAC prevede alcuni passaggi obbligatori attraverso i quali devono emergere con chiarezza e trasparenza i vantaggi pubblici offerti dal progetto. 10

11 A Parigi : 19 SEM cui partecipa come azionista di maggioranza la città di Parigi. Deciso impegno per lo sviluppo sostenibile: una charte comune a tutti i settori di attività è stata firmata nell ottobre Complessivamente sono in corso 37 progetti in partenariato certificati come sostenibili dalla municipalità Un esempio: SEMAEST/ZAC Pajol Si vuole realizare un «ecoquartiere» esemplare per il 21 secolo. «Creare spazi pubblici, valorizzare il paesaggio, la mobilità ecocompatibile, la mixité e la qualità ambientale; realizzare spazi pubblici a dimensione umana e aperta, garantire la partecipazione dei cittadini e favorire l equità fra individui...» 11

12 SEM SEMAEST 12

13 Parigi: ZAC Pajol (SEMAEST Riuso di una friche ferroviaria nel quartiere de La Chapelle Superficie : 3,4 ettari Attrezzature sportive e spazi per i giovani: : m! Liceo: m! IUT: m! Biblioteca: m! Servizi municipali: 660 m! Spazi verdi: m! Ostello: m! Spazi per attività economiche: 7600 mq 13

14 ZAC Pajol: ostello e giardino coperto 14

15 Communauté Urbaine di Lione: da Communautè de moyens a communauté de projets Il Servizio Spazi Pubblici Istituito nel 1989 da Michel Noir: perchè è negli spazi pubblici che la città si rappresenta e forgia la propria identità metropolitana (Plan Vert, Plan Bleu, Plan Couleurs, Presqu ile, Plan Lumière, ) Vocabolario unico degli spazi pubblici a livello metropolitano (unità territoriale/solidarietà sociale): materiali, colori, lastricati, asfalti, insegne, 15

16 Due principali strategie progettuali: - grandi progetti urbani volti a potenziare il carattere internazionale dell area metropolitana e a potenziare il valore simbolico di luoghi eminenti (Cité Internationale, Parc de la Tète d Or,stazione TGV, Opera, recupero Presqu Ile ) (SEM) - interventi diffusi sul territorio: riqualificazione dei grandi quartieri periferici (SEP/DSQ) (attraverso sostegno statale) 16

17 Cité Internationale 17

18 Parc de la Tète d Or 18

19 Gare TGV 19

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23 Lione: da communauté de projets a communautè de destin Raymond Barre: le azioni di un grande sindaco stratega Strategie e progetti integrati Istituzione di Millenaire3 Sviluppo sostenibilee riduzione doppia velocità urbana Riqualificazione e pedonalizzazione piazze Promozione grandi eventi collettivi metropolitani Coinvolgimento dei cittadini: Charte de la Participation 23

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29 Ville lumière 29

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31 Ville lumière 31

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36 Coesione sociale e mixité nelle politiche urbanistiche di Monaco di Baviera I principi e le regole: compatto/urbano/verde one third mix modello Monaco 36

37 Alcuni progetti: lo spazio pubblico a Messestadt Riem (nuovo quartiere fieristico) 37

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44 Anni 70 e 80: le ricette contro il declino metropolitano 44

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55 Theresienhoe (riuso del vecchio quartiere fieristico) 55

56 Il piano per Theresienhoe 56

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62 Progetti SoBoN: Arnulfpark e Schlossviertel/Nymphemburg 62

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71 E questo è uno spazio pubblico a Milano (AEM, Milano illuminata, 1993) 71

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