Nuove metodologie e strumenti educativi per la sostenibilità urbana

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Nuove metodologie e strumenti educativi per la sostenibilità urbana"

Transcript

1 Nuove metodologie e strumenti educativi per la sostenibilità urbana

2 Progetti Educazione / Formazione allo Sviluppo Sostenibile e Progettazione Partecipata Formazione ed aggiornamento del personale docente Progetti di Agenda 21 nelle scuole Nuove metodologie e strumenti educativi per la sostenibilità urbana target: insegnanti scuole medie superiori del Comune di Reggio Emilia Ag 21 locale a scuola: mobilità sostenibile dei Poli scolastici di via Makalle e via XX Settembre target: scuole medie superiori del Polo scolastico di via Makallè e via XX settembre Progettazione azioni: il Piano Operativo Connessioni con altri progetti di mobilità sostenibile Agenda 21 a scuola La mia scuola è ecologica? target: tutte le scuole di base del Comune (insegnanti e alunni) Ag 21 locale a scuola: l uso ecologico dell edificio scolastico e la mobilità sostenibile target: tutte le scuole medie superiori del Comune di Reggio Emilia Connessioni con altri progetti di risparmio energetico

3 OBIETTIVI GENERALI DEL CORSO diffondere a livello locale e nel mondo della scuola i principi e le metodologie inerenti il concetto di sviluppo sostenibile, creando cultura diffusa incentivare l utilizzo a livello locale e nel mondo della scuola di strumenti di coinvolgimento innovativi, con particolare riferimento all introduzione di processi decisionali di progettazione partecipata illustrare gli strumenti, proposti a livello internazionale ed europeo, per la ricerca dello sviluppo sostenibile locale da utilizzare in successivi progetti specifici della scuola (processi di Ag 21 a scuola, contabilità ambientale della scuola, impronta ecologia, bilancio ambientale, certificazioni ambientali)

4 OBIETTIVI GENERALI DEL CORSO coinvolgere il più possibile tutte le scuole superiori del Comune al fine di individuare alcuni insegnanti che svolgano il ruolo di referenti per i temi dello sviluppo sostenibile, in modo da: allargare e facilitare il coinvolgimento diretto del mondo della scuola nel processo di Ag 21 cittadino ed in particolare nell importante fase di redazione di Piani Operativi non solo dei due enti pubblici, ma anche degli altri attori del Forum (il passaggio dalle idee alle azioni ) creare tavoli di lavoro allargati gruppi progetto (scuole, CEA, Amministrazione, ARPA, AGAC, ecc.) per lo studio di futuri progetti/azioni specifici per la sostenibilità urbana (Ag 21 a scuola, contabilità ambientale, impronta ecologica, ecc..)

5 OBIETTIVI SPECIFICI DEL CORSO fornire un attività formativa sui nuovi metodi e strumenti idonei a: descrivere l ambiente nel suo complesso di tematiche intersettoriali ambiente come sistema economico, ambiente come ecosistema, ambiente nelle componenti storico-culturali e sociali quantificare le informazioni relative allo stato e alla dinamica delle condizioni ambientali

6 SVILUPPO DEL PROGETTO 1. La sostenibilità urbana: l approccio teorico e i nuovi strumenti operativi per il mondo della scuola (il processo di Agenda 21). 2. L apprendimento collaborativo, il lavoro di gruppo e i processi partecipati. 3. Una metodologia per la simulazione di un processo: Workshop - parte 1: sviluppo di visioni di sostenibilità. 4. Una metodologia per la simulazione di un processo: Workshop - parte 2: dalle visioni alle idee/azioni. 5. Strumenti per la sostenibilità urbana: indicatori, indici ambientali e di sostenibilità (l impronta ecologica). 6. Strumenti per la sostenibilità urbana: la contabilità ambientale e gli indici di qualità ambientale.

7 SVILUPPO DEL PROGETTO Incontri La sostenibilità urbana: l approccio teorico e i nuovi strumenti operativi per il mondo della scuola (il processo di Agenda 21) L apprendimento collaborativo, il lavoro di gruppo e i processi partecipati Workshop Una metodologia per la simulazione di un processo (European Awareness Scenario Workshop EASW) - parte 1: sviluppo di visioni di sostenibilità Una metodologia per la simulazione di un processo (European Awareness Scenario Workshop - EASW) - parte 2: dalle visioni alle idee/azioni Incontri apr mag giu set ott nov dic Strumenti per la sostenibilità urbana: indicatori, indici ambientali e di sostenibilità (impronta ecologica) Strumenti per la sostenibilità urbana: la contabilità ambientale e gli indici di qualità ambientale Consulenze in itinere posta elettronica sportello di consulenza tecnica

8 Nuove metodologie e strumenti educativi per la sostenibilità urbana 1 incontro La sostenibilità urbana: l approccio teorico e i nuovi strumenti operativi per il mondo della scuola (il processo di Agenda 21).

9 SVILUPPO SOSTENIBILE J.R. Hichs SOSTENIBILITA' "massimo ammontare che una comunità può consumare in un certo periodo e rimanere, tuttavia, lontana dall'esaurimento delle risorse come all'inizio" Bruntland, 1987 SVILUPPO SOSTENIBILE "sviluppo che risponde alle necessità del presente, senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare le proprie esigenze processo nel quale l uso delle risorse, la direzione degli investimenti, la traiettoria del processo tecnologico e i cambiamenti istituzionali concorrono tutti insieme ad accrescere le possibilità di rispondere ai bisogni dell umanità non solo oggi, ma anche in futuro

10 SVILUPPO SOSTENIBILE ONU, 1992 SVILUPPO SOSTENIBILE "per sviluppo sostenibile s'intende un miglioramento di qualità della vita, senza eccedere la capacità di carico degli ecosistemi alla base ICLEI, 1994 SVILUPPO SOSTENIBILE "sviluppo che offre servizi ambientali, sociali ed economici di base a tutti i membri di una comunità, senza minacciare l'operabilità dei sistemi naturale, edificato e sociale da cui dipende la fornitura di tali servizi"

11 SVILUPPO SOSTENIBILE LE TRE GRANDI CATEGORIE DELL AMBIENTE 1. Ambiente come SISTEMA ECONOMICO le azioni mirano solitamente al miglioramento del benessere materiale; il loro requisito è quindi l efficienza economica (pre-requisito della sostenibilità) la valutazione dell efficienza economica può avvenire secondo due punti di vista: privatistico o sociale/pubblico nella valutazione economica, occorre tenere conto delle esternalità economiche negative che devono essere adeguatamente compensate

12 SVILUPPO SOSTENIBILE LE TRE GRANDI CATEGORIE DELL AMBIENTE 2. Ambiente come ECOSISTEMA nella valutazione della sostenibilità ambientale, il tema degli effetti sul sistema dei viventi è un punto nodale: esso è il cuore delle tematiche ecologiche gli effetti sugli ecosistemi devono essere trattati al di fuori della sfera economica con criteri propri sostenibilità forte o debole: scelta che coinvolge la sfera etica ed il problema di fondo della sostenibilità legato alla equità intergenerazionale la sicurezza per la salute umana: il criterio base della sostenibilità è costituito dal rispetto di soglie di ammissibilità dei vari tipi di rischio ed impatto

13 SVILUPPO SOSTENIBILE LE TRE GRANDI CATEGORIE DELL AMBIENTE 3. Ambiente come PATRIMONIO CULTURALE conserva i segni della storia è paesaggio ed in quanto tale porta valenze estetiche una società senza memoria non sa dove andare lasciare alle generazioni future anche un capitale di valenze culturali

14 SVILUPPO SOSTENIBILE QUALITA AMBIENTALE Dimensione ambientale, sociale, economica Approccio sistemico ai problemi e alle risposte Qualità della vita Visione di lungo termine Equità, pari opportunità Politiche ambientali EFFICIENZA ECONOMICA QUALITA SOCIALE Politiche economiche Politiche sociali

15 SVILUPPO SOSTENIBILE IMPERATIVI STRATEGICI PER OGNI PAESE: ridurre i consumi energetici all interno dei processi di crescita aumentare la soddisfazione dei bisogni delle popolazioni più povere preservare e consolidare il patrimonio naturale ridefinire la direzione del processo tecnologico e controllare i fattori di rischio combinare fattori economici ed ecologici nel prendere decisioni (CONTABILITA AMBIENTALE)

16 SVILUPPO SOSTENIBILE lo sviluppo sostenibile deve avvenire all interno della capacità di carico degli ecosistemi, ovvero quanto le risorse di base possano sostenere e provvedere ai bisogni umani senza per questo essere esaurite lo sviluppo sostenibile contiene in sé la contraddizione crescita economica - conservazione delle risorse naturali, quindi la velocità del prelievo di risorse dall ambiente naturale non deve superare quella di rigenerazione delle stesse e la velocità nella produzione di scarti non deve superare quella di smaltimento da parte degli ecosistemi coinvolti (CAPACITA DI CARICO e IMPRONTA ECOLOGICA)

17 SVILUPPO SOSTENIBILE ICLEI, 1994 SVILUPPO SOSTENIBILE "sviluppo che offre servizi ambientali, sociali ed economici di base a tutti i membri di una comunità, senza minacciare l'operabilità dei sistemi naturale, edificato e sociale da cui dipende la fornitura di tali servizi SVILUPPO URBANO SOSTENIBILE, perché il livello locale è quello che più immediatamente è in grado di lanciare la sfida dello sviluppo sostenibile in quanto le amministrazioni e i privati sono più a contatto con i problemi ambientali e con le cause che li determinano (INDICATORI DI SOSTENIBILITA e INDICI DI QUALITA URBANA)

18 SVILUPPO SOSTENIBILE CITTA SOSTENIBILE la città è il luogo di maggiore consumo di risorse e produzione di rifiuti il confine tra città e non-città non è più chiaramente identificabile la città è il luogo dove vive la maggioranza della popolazione; la qualità della vita dipende dalla qualità dello spazio urbano

19 SVILUPPO SOSTENIBILE LA COMPLESSITA DEL PROBLEMA Il problema di sviluppo sostenibile è complesso in quanto nasce da un problema globale e si pone come problema etico: Lo sviluppo economico e demografico sta mettendo in crisi gli equilibri naturali fondamentali: vogliamo modificare i nostri comportamenti in modo da lasciare alle generazioni future una situazione almeno non peggiore della attuale sia per quanto riguarda la consistenza delle risorse che per quanto riguarda l immissione di residui? Due risposte: Risolveremo il problema in seguito, intanto andiamo avanti così Sì, cambiamo comportamento. Ma come?

20 SVILUPPO SOSTENIBILE La sostenibilità è anche (qualcuno dice soprattutto) un problema culturale. D accordo la dimensione amministrativa, politica, tecnica, gli indicatori, etc., ma non è pensabile un cambiamento così complesso come quello richiesto dalla sostenibilità senza un supporto culturale. Forse è un problema di linguaggi (gli amministratori e i tecnici sono spesso verbosi e monotematici, e quindi noiosi e poco vendibili), forse è anche un problema di contenuti, o almeno di contaminazione reciproca di contenuti. Forse un po di cultura può far bene alla sostenibilità, così come un po di sostenibilità può far bene alla cultura

21 SVILUPPO SOSTENIBILE I CRITERI DI SOSTENIBILITA FORTE E DEBOLE N = capitale naturale U = capitale prodotto dall uomo SOSTENIBILITA FORTE Lo sviluppo è sostenibile se d(n)>0 e d(u)>0 effettivo mantenimento dello stock di risorse non rinnovabili SOSTENIBILITA DEBOLE Lo sviluppo è sostenibile se d(n+u)>0 sostituibilità delle risorse non rinnovabili con capitale umano Problema centrale: sostituibilità di N con U il principio di tutela dell ambiente interagisce con i grandi concetti filosofici, etici, religiosi rapporto uomo-natura, eredità generazioni future

22 Nuove metodologie e strumenti educativi per la sostenibilità urbana 1 incontro La sostenibilità urbana: l approccio teorico e i nuovi strumenti operativi per il mondo della scuola (il processo di Agenda 21).

23 AMBIENTE SOCIETA ECONOMIA RICERCA DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE STRUMENTI VOLONTARI r arr efi nnav io G ei r arr ef annasusi d ar uc a PARTECIPATIVI ACCORDI NEGOZIALI, ACCORDI DI PROGRAMMA, PATTI TERRITORIALI PIANI OPERATIVI ATTORI AGENDA 21 FASE DI ANALISI PIANO D AZIONE DEL FORUM TECNICI EMAS ISO CONTABILITA AMBIENTALE RAPPORTO STATO AMBIENTE SISTEMA DEGLI INDICATORI SISTEMA DEI CONTI i PIANI OPERATIVI ENTI PUBBLICI DOCUMENTI DI SOSTENIBILITA PIANI OPERATIVI PROVINCIA PIANI OPERATIVI COMUNE DOC. DI SINTESI DOC. POLITICO FORUM MONITORAGGIO

24 AGENDA 21 L'Agenda Cos è? è il Piano di Azione dell'onu per lo sviluppo sostenibile per il 21 secolo definito dalla Conferenza ONU Sviluppo e Ambiente di Rio de Janeiro nel 1992 e sottoscritto da 180 Governi L'Agenda 21 Locale... Cos è? è il mandato alle autorità locali per tradurre operativamente il Piano di Azione dell ONU per il 21 secolo un processo partecipato tra tutti i settori e attori della comunità locale per elaborare un Piano di Azione di Ag 21 locale per il 21 secolo verso la sostenibilità ambientale, sociale ed economica

25 AGENDA 21 LOCALE: un movimento internazionale Programma di Agenda 21 - ONU - Rio De Janeiro 1992 Carta di Aalborg - La Campagna per le Città Europee Sostenibili, 1994 Piano di Lisbona Appello di Hannover Autorità locali aderenti alla Campagna (32 paesi europei e 140 milioni di cittadini) Un fenomeno in crescita in Italia Coordinamento nazionale Agende 21 Locali (Ferrara, 1999): 140 enti

26 AGENDA 21 LOCALE Perché? le radici di molti dei problemi indicati dal documento di Rio sono locali le soluzioni a tali problemi sono risposte a livello locale (pensa globalmente, agisci localmente) Come? introduce un modo nuovo intersettoriale di affrontare i problemi (relazioni tra ambiente, economia e società) consente di analizzare i problemi trovando idee, soluzioni, in modo partecipato e condiviso richiede la responsabilità e il contributo di ogni attore alla realizzazione delle azioni

27 AGENDA 21 LOCALE Un processo partecipato "Uno dei prerequisiti fondamentali per raggiungere lo sviluppo sostenibile è la più ampia partecipazione nei processi decisionali (Agenda 21, Cap. 23) I vantaggi dei processi partecipati: efficienza: i processi condivisi sono più lunghi, ma più efficaci nel lungo termine consapevolezza: promuove una maggiore consapevolezza dei vari attori coinvolti responsabilità: crea un maggiore senso di identità e di co-responsabilità verso gli obiettivi di sostenibilità democrazia e equità: promuove il passaggio culturale da un approccio DAD ai processi decisionali (Decide, Announce, Defend) ad approcci negoziali e partecipati con allargamento a tutte le componenti sociali

28 AGENDA 21 LOCALE portatori d interesse detentori di posta Gli attori (stakeholders) Associazioni (dei consumatori, culturale, ambientalista ) Imprenditori e loro rappresentanti Funzionari e dirigenti enti locali Associazioni di volontariato Enti di controllo Scuole, Università Organi d informazione locale Cittadini...

29 AGENDA 21 LOCALE (fasi del processo) Visione Comune sostenibilità Analisi Contesto Piano di azione gruppi Gruppi tematici Monitoraggio Programmi Piano Azione Forum Piani operativi Singoli attori Provincia Comune

30 AGENDA 21 LOCALE (fasi del processo) Fase preliminare Incontri di formazione aggiornamento con dirigenti e giunta Workshop EASW Costituzione di una segreteria tecnica Mappa degli stakeholders 1 Forum di attivazione del processo Fase di analisi Gruppo lavoro A Gruppo lavoro B Gruppo lavoro C Gruppo lavoro D FORUM Ag21L 2 Forum intermedio di presentazione dei risultati della Fase di analisi Fase del Rapporto sullo stato dell ambiente RA RA RA RA 3 Forum di presentazione del Rapporto Rapporto sullo stato dell ambiente

31 AGENDA 21 LOCALE Comune di Gioia Tauro fasi e attività del processo Aggiornamenti Giunta Dirigenti Ricognizione A21 inconscia Fase preparatoria - 1 5/2000 Workshop EASW di simulazione Gioia sostenibile nel fase 5/ /2000 Analisi problemi amb., sociali, economici I NUMERI DEL FORUM 224 adesioni ufficiali 5 gruppi di lavoro tematici 5 facilitatori 1 Segreteria tecnica interassessorile 65 incontri di lavoro media partecipanti 10/15 per gruppo 45 relatori Definizione obiettivi strategici, azioni, target, indicatori, tempi, ruoli Forum A21 Gioia Tauro Gruppi tematici 2 fase 11/2000- Primavera/2001 Monitoraggio Verifica efficacia Azioni / Politiche 3 fase Data Piano Azione Agenda 21 Locale Progetti / Partnership per l A21L Attori del Forum Attuazione Azioni A21L Priorità Provincia RE Comune RE Politiche e Progammi di settore coerenti con il Piano Azione A21 Integrazione con altri strumenti di governo (es. PTCP, Patti Territoriali, Patti Salute)

32 AGENDA 21 LOCALE Comune di Gioia Tauro i dati del processo Gruppi di lavoro Economia e attività produttive Risorse Ambientali Coesione e qualità sociale Cultura, Informazione e Partecipazione Risorse Territoriali Processo Segreteria tecnica 5 facilitatori 6 incontri per gruppo in media 50 incontri complessivi 2 fasi 40 relatori testimon. esterne 223 adesioni ufficiali 150 partecipanti attivi Media partecipanti per gruppo tematico Risultati Partecipazione: Confronto Dialogo, Legittimazione Socializzazione dei problemi e delle possibili soluzioni Co-responsabilità Tecnico-gestionali: Aggiornamento professionale individuale e di gruppo. Indicazioni per le politiche di settore Piattaforma per nuovi progetti / Piano strategico e operativo Opportunità per nuove partnerships

33 AGENDA 21 LOCALE del Comune di Gioia Tauro verso il piano operativo Ricognizione all intero del Comune e della Provincia dei progetti realizzati o in corso orientati in un logica di sviluppo sostenibile (Agenda 21 inconscia): Le buone pratiche Elaborazione del Piano di Azione Operativo del Comune che preveda il recepimento (PEG 2002) e la realizzazione di un programma di azioni/progetto di A21L, previste dal Piano di Azione del Forum Integrazione e il recepimento degli obiettivi del Piano di Azione A21L con gli obiettivi di altri strumenti di programmazione, gestione e pianificazione (es. PEG, Bilancio Ambientale, regolamento edilizio, Piano energetico ) Informazione e la diffusione del Piano e dei suoi obiettivi a tutti gli attori economici, istituzionali, sociali e culturali presenti sul territorio, attraverso l uso diversi canali di comunicazione. Supporto ai Gruppi Progetto - Azione A21L Monitoraggio periodico dell attuazione delle azioni (Forum)

34 AGENDA 21 LOCALE del Comune di Gioia Tauro verso il piano operativo Questionario per i vari stakeholders del Forum: impegni di settore per realizzare progetti /azioni, disponibilità a progetti in partnerships Creazione di partnerships/alleanze per l Agenda 21 Locale tra diversi attori per obiettivi e progetti condivisi, con accordi volontari che definiscano piani di lavoro, risorse, tempi, ruoli e procedure condivise Elaborazione di progetti-azione A21L previsti dal Piano mediante appositi Gruppi-Progetto, con responsabili di progetto, definizione di risorse, tempistica, ruoli, attuazione, verifica Attivazione progetti Monitoraggio e verifica periodica sulla realizzazione delle azioni e progetti di A21L Valorizzazione e diffusione delle migliori pratiche di sviluppo sostenibile da parte di tutti gli attori a livello provinciale, mediante attività di comunicazione mirata, sensibilizzazione e formazione

35 AGENDA 21 LOCALE del Comune di Reggio E. il piano di comunicazione integrato Conferenze stampa Workshop interattivi su scenari di sostenibilità Newsletter Poster Fase di Analisi / Piano d Azione Sito web A21LGioia Tauro Campagna di spot radio promozionali Trasmissione televisiva dedicata

36 Piano di Comunicazione poster sito web newsletter forum spot radio trasmissione TV seminario con amministratori Corsi di formazione interni - funzionari ente Progetto SISTeR - tecnici ente - ARPA - Osservatorio Famiglie Contabilità Ambientale confronto indicatori Piano d Azione indice di qualità dello spazio residenziale indice di naturalità Processo di AGENDA 21 Piano di Azione Stakeholders enti locali, scuole, ordini professionali, associazioni, cittadini, enti di controllo, imprenditori,... conferenza stampa sito Web forum COINVOLGIMENTO DEGLI STAKEHOLDERS NEI PROGETTI DI SOSTENIBILITA DEL COMUNE Piani Operativi Forum Piano Operativo Comune Sito web ReggioSostenibile Zonizzazione acustica (?) - dirigenti - amministratori buone pratiche progetti PEG 2002 scheda PEG corso di formazione Ag 21 mobilità sostenibile Ag 21 scuola ecologica Progetti di Agenda 21 a scuola - scuole - volontariato - ARPA - Provincia - Settore Traffico Piano energetico (?) partecipazione attiva di tutti gli attori partecipazione solo di alcuni attori piano comunicativo

CASTIGLIONE E SCARLINO: SOLUZIONI IN AGENDA

CASTIGLIONE E SCARLINO: SOLUZIONI IN AGENDA Progetto CASTIGLIONE E SCARLINO: SOLUZIONI IN AGENDA Contesti e Cambiamenti snc di Tessa Ercoli, Carlotta Iarrapino, Concetta Musumeci Via Cironi 2, 50134 Firenze P.I. 05856210488 www.contestiecambiamenti.it

Dettagli

I Laboratori per lo Sviluppo sostenibile

I Laboratori per lo Sviluppo sostenibile I Laboratori per lo Sviluppo sostenibile a cura di Paola Poggipollini Realizzazione dell ufficio pubblico ideale : un idea riusabile che parte dal Servizio Tributi del Comune di Ferrara Ferrara, 15 novembre

Dettagli

Sviluppo sostenibile locale: Agenda 21 come processo partecipato e condiviso del nostro territorio

Sviluppo sostenibile locale: Agenda 21 come processo partecipato e condiviso del nostro territorio CoMoDo. Comunicare Moltiplica Doveri (art direction, grafica, fotografia Marco Tortoioli Ricci) Provincia di Terni in collaborazione con i Comuni della provincia Sviluppo sostenibile locale: Agenda 21

Dettagli

Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente. U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO

Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente. U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO ATTUAZIONE DEL PROGETTO REBIR Risparmio Energetico, Bioedilizia, Riuso Data 29.01.2009

Dettagli

INDICE. Che cosa vuol dire partecipazione. La relazione tra A21 e partecipazione dei cittadini. Lo strumento che garantisce la partecipazione in A21

INDICE. Che cosa vuol dire partecipazione. La relazione tra A21 e partecipazione dei cittadini. Lo strumento che garantisce la partecipazione in A21 INDICE CAPITOLI COSA SI RACCONTA PRESENTAZIONE DI ABCITTA PARTECIPAZIONE Che cosa vuol dire partecipazione AGENDA 21 La relazione tra A21 e partecipazione dei cittadini IL FORUM Lo strumento che garantisce

Dettagli

ORIENTARE = EDUCARE ALLE SCELTE

ORIENTARE = EDUCARE ALLE SCELTE ORIENTARE = EDUCARE ALLE SCELTE Porre l individuo in grado di prendere coscienza di sé, di progredire per l adeguamento dei suoi studi e della sua professione rispetto alle mutevoli esigenze della vita

Dettagli

Piani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali

Piani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali Piani integrati per lo sviluppo locale Progetti di marketing territoriale Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali Sviluppo di prodotti turistici Strategie e piani di comunicazione Percorsi

Dettagli

La Simbiosi Industriale nel contesto del Piano Gestione Rifiuti della Regione Emilia Romagna

La Simbiosi Industriale nel contesto del Piano Gestione Rifiuti della Regione Emilia Romagna La Simbiosi Industriale nel contesto del Piano Gestione Rifiuti della Regione Emilia Romagna Andrea Zuppiroli Regione Emilia-Romagna Servizio Rifiuti e bonifica siti, servizi pubblici ambientali e sistemi

Dettagli

Piano di Azione Educativa sugli OdM attraverso i Gemellaggi Scolastici Nord-Sud. Università Ca Foscari. Venezia, 10 febbraio 2010

Piano di Azione Educativa sugli OdM attraverso i Gemellaggi Scolastici Nord-Sud. Università Ca Foscari. Venezia, 10 febbraio 2010 Piano di Azione Educativa sugli OdM attraverso i Gemellaggi Scolastici Nord-Sud Università Ca Foscari Venezia, 10 febbraio 2010 Premesse In riferimento all obiettivo di sensibilizzare ed educare allo sviluppo

Dettagli

Andrea Petromilli Ordine degli Psicologi del Veneto. andrea.petromilli@psyveneto.it

Andrea Petromilli Ordine degli Psicologi del Veneto. andrea.petromilli@psyveneto.it L Ordine degli Psicologi del Veneto ed il processo di valutazione del rischio stress nella prospettiva delle azioni di miglioramento e lo sviluppo del benessere organizzativo. Andrea Petromilli Ordine

Dettagli

Policy. Le nostre persone

Policy. Le nostre persone Policy Le nostre persone Approvato dal Consiglio di Amministrazione di eni spa il 28 luglio 2010 LE NOSTRE PERSONE 1. L importanza del fattore umano 3 2. La cultura della pluralità 4 3. La valorizzazione

Dettagli

Il percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna

Il percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna Il percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna INTRODUZIONE Il percorso partecipativo ha avuto l obiettivo di sviluppare un confronto fra i diversi stakeholder sulle proposte

Dettagli

LA STRATEGIA OBIETTIVI GENERALI

LA STRATEGIA OBIETTIVI GENERALI LA STRATEGIA La comunicazione di CONCORD ITALIA è finalizzata a sensibilizzare la cittadinanza sulle attività, l impatto e la sostenibilità delle nostre azioni nell ambito degli interventi realizzati dai

Dettagli

BILANCIARSI - Formazione e Consulenza per la legalità e la sostenibilità delle Organizzazioni

BILANCIARSI - Formazione e Consulenza per la legalità e la sostenibilità delle Organizzazioni INTRODUZIONE BilanciaRSI è una società di formazione e consulenza specializzata nei temi della Legalità, della Sostenibilità, della Responsabilità d Impresa e degli Asset Intangibili. Da più di 10 anni

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione PROVINCIA DI POTENZA Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Home PIANO D AZIONE ENEPOLIS Indice ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione L attività E comprende tre azioni specifiche;

Dettagli

LE CITTA DA CONSUMATRICI A PRODUTTRICI DI ENERGIA Sinnai, 4 Marzo 2009, Sala Consiliare REPORT

LE CITTA DA CONSUMATRICI A PRODUTTRICI DI ENERGIA Sinnai, 4 Marzo 2009, Sala Consiliare REPORT Comune di Sinnai Unione dei Comuni del Parteolla e basso Campidano Comune di Burcei LE CITTA DA CONSUMATRICI A PRODUTTRICI DI ENERGIA Sinnai, 4 Marzo 2009, Sala Consiliare REPORT INDICE 1 Premessa... 2

Dettagli

L Agenda 21 del Comune di Pianezza: insieme per un futuro sostenibile

L Agenda 21 del Comune di Pianezza: insieme per un futuro sostenibile L Agenda 21 del : insieme per un futuro sostenibile L Agenda 21 Locale, come sarà meglio descritto nei paragrafi successivi, è un processo partecipato il cui obiettivo prioritario è quello informare e

Dettagli

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto

Dettagli

EA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1

EA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1 UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA Fase 1: Analisi iniziale L analisi iniziale prevede uno studio dello stato attuale della gestione interna dell Ente. Metodo: si prevede l individuazione dei referenti

Dettagli

Le ricadute sul territorio dell organizzazione degli eventi sportivi. Gilda Antonelli

Le ricadute sul territorio dell organizzazione degli eventi sportivi. Gilda Antonelli Le ricadute sul territorio dell organizzazione degli eventi sportivi Gilda Antonelli Event management? E l applicazione della pratica manageriale del project management per la creazione, l organizzazione,

Dettagli

Gruppo di lavoro Contabilità ambientale degli Enti Locali

Gruppo di lavoro Contabilità ambientale degli Enti Locali Gruppo di lavoro Contabilità ambientale degli Enti Locali dell Associazione Coordinamento Agende 21 locali Italiane Gruppo di lavoro Contabilità ambientale degli Enti Locali Presentazione GdL consuntivo

Dettagli

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE SICUREZZA E RISPETTO DELLE REGOLE FINALITA e OBIETTIVI DEL PROGETTO Le direttive comunitarie in tema di salute e sicurezza sul luogo di lavoro sottolineano la necessità

Dettagli

CITTA DI BIELLA AGENDA 21 LOCALE REGOLAMENTO DEL FORUM PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

CITTA DI BIELLA AGENDA 21 LOCALE REGOLAMENTO DEL FORUM PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE CITTA DI BIELLA AGENDA 21 LOCALE REGOLAMENTO DEL FORUM PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE 1. Disposizioni generali Il Forum Agenda 21 di Biella è promosso dal Comune di Biella nell ambito della valorizzazione

Dettagli

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007 Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani AA. 2006-2007 PIANO e PIANIFICAZIONE 3 Pianificazione È il Processo con il quale un individuo, una impresa, una istituzione, una collettività territoriale

Dettagli

Manuale di Gestione Integrata POLITICA AZIENDALE. 4.2 Politica Aziendale 2. Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI

Manuale di Gestione Integrata POLITICA AZIENDALE. 4.2 Politica Aziendale 2. Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI Pag.1 di 5 SOMMARIO 4.2 Politica Aziendale 2 Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI. Pag.2 di 5 4.2 Politica Aziendale La Direzione della FOMET SpA adotta e diffonde ad ogni livello della

Dettagli

AGENDA 21 LOCALE DELLE PROVINCE D ABRUZZO

AGENDA 21 LOCALE DELLE PROVINCE D ABRUZZO Regione Abruzzo AGENDA 21 LOCALE DELLE Rete Agende 21 Locali della Regione Abruzzo PIANO DI LAVORO della PROVINCIA DELL AQUILA PREMESSA L Agenda 21 è il documento messo a punto a livello mondiale durante

Dettagli

Protocollo d intesa tra. Regione Toscana e. Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus)

Protocollo d intesa tra. Regione Toscana e. Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus) Protocollo d intesa tra Regione Toscana e Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus) Consolidamento e sviluppo della collaborazione per attività cooperazione internazionale nel settore dell'accesso

Dettagli

OSSERVATORIO ECO-MEDIA

OSSERVATORIO ECO-MEDIA OSSERVATORIO ECO-MEDIA Indice Scenario Istituzione e Missione Organizzazione Attività Ricerca teorica Monitoraggio Divulgazione e promozione Iniziative editoriali Credits Scenario I temi dell ambiente

Dettagli

- Programmi per la scuola elementare. Divisione della scuola, Ufficio delle scuole comunali. Approvati il 22 maggio 1984 dal Consiglio di Stato

- Programmi per la scuola elementare. Divisione della scuola, Ufficio delle scuole comunali. Approvati il 22 maggio 1984 dal Consiglio di Stato 1. Elementi di contesto La revisione dei piani di studio svizzeri avviene all interno di un contesto ben definito che è quello legato all Accordo intercantonale sull armonizzazione della scuola obbligatoria

Dettagli

PER LA SCUOLA COMPETENZE E AMBIENTI PER L APPRENDIMENTO

PER LA SCUOLA COMPETENZE E AMBIENTI PER L APPRENDIMENTO PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE 2014-2020 PER LA SCUOLA COMPETENZE E AMBIENTI PER L APPRENDIMENTO LA STRATEGIA DI COMUNICAZIONE 2014-2020 LA STRATEGIA DI COMUNICAZIONE E GLI OBBLIGHI DI PUBBLICITÀ La Strategia

Dettagli

nell ambito del progetto

nell ambito del progetto FREE PA 2009 Informazione e formazione dei funzionari tecnici ed amministrativi degli Enti Pubblici in materia di fonti rinnovabili di energia, risparmio ed efficienza energetica nell ambito del progetto

Dettagli

PARTNERSHIP Gruppo AS & LIFEGATE

PARTNERSHIP Gruppo AS & LIFEGATE PARTNERSHIP Gruppo AS & LIFEGATE GRUPPO AMBIENTE SICUREZZA Gruppo Ambiente Sicurezza nasce dall esperienza di tecnici, ingegneri, formatori e consulenti. Gruppo offre servizi volti a costruire opportunità

Dettagli

COMUNICAZIONE ESITI RAV PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE CAF. A cura del GAV

COMUNICAZIONE ESITI RAV PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE CAF. A cura del GAV COMUNICAZIONE ESITI RAV PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE CAF A cura del GAV 1 Cosa è stato fatto: Il GAV ha : - Somministrato a tutto il personale un questionario per la raccolta di informazioni in merito ai

Dettagli

CENTRO FORMAZIONE REGIONALE

CENTRO FORMAZIONE REGIONALE CENTRO FORMAZIONE REGIONALE ANPAS EMILIA ROMAGNA Istituito ai sensi della delibera Giunta Regionale 44 del 26.1.2009 ACCREDITAMENTO REQUISITI ACCREDITAMENTO RENDICONTAZIONE ACCREDITAMENTO FORMAZIONE Mission

Dettagli

Promozione della salute

Promozione della salute Promozione della salute Azioni di promozione della salute nella scuola Serena Consigli Seminario Divertirsi Guadagnando Salute-Giovani e mondo adulto per scelte salutari:cosa si può fare Lido di Camaiore,

Dettagli

DEOR DISSEMINATION AND EXPLOITATION OF RESULTS

DEOR DISSEMINATION AND EXPLOITATION OF RESULTS DEOR DISSEMINATION AND EXPLOITATION OF RESULTS AGENDA Il contesto la strategia europea Significati e definizioni Disseminazione:quando e come, a beneficio di chi? Youthpass Link e materiali di disseminazione

Dettagli

Centro di Educazione al Consumo Sostenibile

Centro di Educazione al Consumo Sostenibile Centro di Educazione al Consumo Sostenibile Regione Liguria Ferrara, 19 ottobre 2007 - Chiara Scalabrino, ARPAL-CREA 1 Premessa Oggi il consumatore: - con le sue scelte contribuisce a costruire l offerta

Dettagli

Dall evidenza all azione. Politiche di governance per una scuola sana

Dall evidenza all azione. Politiche di governance per una scuola sana Dall evidenza all azione Politiche di governance per una scuola sana Un mandato impegnativo Risulta ormai evidente che per conciliare e soddisfare i bisogni di salute nel contesto scolastico, gli orientamenti

Dettagli

CHE FARE? - Ruolo dei medici e delle sue organizzazioni - Centralità della Formazione - Una rivoluzione culturale

CHE FARE? - Ruolo dei medici e delle sue organizzazioni - Centralità della Formazione - Una rivoluzione culturale CHE FARE? - Ruolo dei medici e delle sue organizzazioni - Centralità della Formazione - Una rivoluzione culturale 1 I Medici come si inseriscono sui temi ambientali oggi? I medici rappresentano per la

Dettagli

VADEMECUM UFFICIO PACE

VADEMECUM UFFICIO PACE VADEMECUM UFFICIO PACE In questi ultimi anni, in molti comuni italiani, si è andata diffondendo la pratica dell istituzione di un ufficio pace. Ma che cosa sono questi uffici? E di cosa si occupano? Attraverso

Dettagli

PROVINCIA DI BERGAMO Bergamo, 22 ottobre 2012

PROVINCIA DI BERGAMO Bergamo, 22 ottobre 2012 PROVINCIA DI BERGAMO Bergamo, 22 ottobre 2012 IL PATTO DEI SINDACI Raccogliere la sfida della riduzione del 20% delle emissioni di CO2 entro il 2020 sul proprio territorio: questo, in estrema sintesi,

Dettagli

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it Bandi 2015 ARTE E CULTURA Protagonismo culturale dei cittadini BENESSERE COMUNITÀ www.fondazionecariplo.it BANDI 2015 1 Bando senza scadenza Protagonismo culturale dei cittadini Il problema La partecipazione

Dettagli

Concorso Premiamo i risultati DOCUMENTO DI PARTECIPAZIONE

Concorso Premiamo i risultati DOCUMENTO DI PARTECIPAZIONE Ministero per la pubblica amministrazione e l innovazione Concorso Premiamo i risultati DOCUMENTO DI PARTECIPAZIONE - 1 - -3 - 't! PRIMA SEZIONE ANAGRAFICA Denominazione del Piano VOIP COMUNICAZIONE TURISMO

Dettagli

Sviluppo di comunità

Sviluppo di comunità Sviluppo di comunità Rendere la comunità locale un attore del cambiamento sociale S e per comunità si intende un gruppo sociale (comunità locale, scuola, organizzazione, associazione), nel quale relazioni,

Dettagli

Proposte di attività con le scuole

Proposte di attività con le scuole In collaborazione con i Comuni di Cismon del Grappa, Valstagna, San Nazario, Campolongo sul Brenta, Solagna, Pove del Grappa, Romano d Ezzelino, Bassano del Grappa OP!IL PAESAGGIO È UNA PARTE DI TE Proposte

Dettagli

CHI SIAMO. BeOn è una società di consulenza italiana ad alta specializzazione in ambito di valutazione, sviluppo e formazione delle risorse umane.

CHI SIAMO. BeOn è una società di consulenza italiana ad alta specializzazione in ambito di valutazione, sviluppo e formazione delle risorse umane. www.beon-dp.com Operiamo in ambito di: Sviluppo Assessment e development Center Valutazione e feedback a 360 Formazione Coaching CHI SIAMO BeOn è una società di consulenza italiana ad alta specializzazione

Dettagli

LA FORMULA. TERZA PARTE: DOVE TROVARLI Indirizzi e recapiti per viaggiare sicuri. I QUADERNI SI ARTICOLANO IN TRE PARTI:

LA FORMULA. TERZA PARTE: DOVE TROVARLI Indirizzi e recapiti per viaggiare sicuri. I QUADERNI SI ARTICOLANO IN TRE PARTI: LA FORMULA PROFILO EDITORIALE: La collana de I Quaderni della Comunicazione nasce come una guida mensile rivolta alle Aziende per aiutarle a orientarsi nei diversi meandri della comunicazione commerciale.

Dettagli

La nuova logica di realizzazione dei progetti. Fabio Girotto Regione Lombardia

La nuova logica di realizzazione dei progetti. Fabio Girotto Regione Lombardia La nuova logica di realizzazione dei progetti Fabio Girotto Regione Lombardia LE SCELTE STRATEGICHE DEL NUOVO PROGRAMMA Obiettivo Tematico 1 Priorità d investimento 1b (rapporti tra imprese e mondo della

Dettagli

PROGETTO TAVOLO GIOVANI

PROGETTO TAVOLO GIOVANI PROGETTO TAVOLO GIOVANI Costituzione di un Tavolo di coordinamento con le associazioni di giovani di Cinisello Balsamo e le organizzazioni sociali che compongono il mondo delle realtà giovanili locali

Dettagli

1. opuscoli informativi di carattere scientifico e divulgativo; 2. azioni di coinvolgimento diretto dei cittadini.

1. opuscoli informativi di carattere scientifico e divulgativo; 2. azioni di coinvolgimento diretto dei cittadini. SCHEDA PROGETTO - A 5 Assessorato della Difesa dell Ambiente Servizio Sviluppo Sostenibile, Autorità Ambientale e Politiche Comunitarie MISURA RIFERIMENTO: Misura 1.6 Energia (Riferimento:Complemento di

Dettagli

Follia è fare quel che si è sempre fatto aspettandosi risultati diversi

Follia è fare quel che si è sempre fatto aspettandosi risultati diversi I Sistemi di gestione Follia è fare quel che si è sempre fatto aspettandosi risultati diversi Jim Kearns Relatore: Sandro Vanin Qualita, Sicurezza, Ambiente Schemi di certificazione. ISO 9001, OHSAS 18001,

Dettagli

Master La pulizia sostenibile come opportunità. I Pilastri della sostenibilità: Ambiente Sicurezza Sviluppo ASSOCASA. FORUM PA Roma, 17-20 maggio 2010

Master La pulizia sostenibile come opportunità. I Pilastri della sostenibilità: Ambiente Sicurezza Sviluppo ASSOCASA. FORUM PA Roma, 17-20 maggio 2010 Master La pulizia sostenibile come opportunità FORUM PA Roma, 17-20 maggio 2010 I Pilastri della sostenibilità: Ambiente Sicurezza Sviluppo ASSOCASA Assocasa e la sostenibilità La sostenibilità è un approccio

Dettagli

Il Patto dei Sindaci e il Piano di Azione per l Energia Sostenibile - PAES -

Il Patto dei Sindaci e il Piano di Azione per l Energia Sostenibile - PAES - Il Patto dei Sindaci e il Piano di Azione per l Energia Sostenibile - PAES - Smart City Comuni in classe A 1 Indice 1. Il Patto dei Sindaci 2. Il Piano di Azione per l Energia Sostenibile PAES 3. Il progetto

Dettagli

AGGREGAZIONE COMUNI PROVINCIA DI AVELLINO CAPOFILA COMUNE DI FRIGENTO

AGGREGAZIONE COMUNI PROVINCIA DI AVELLINO CAPOFILA COMUNE DI FRIGENTO Stradale. Procedura concorsuale per l'assegnazione di contributi finanziari ai Regione Campania Decreto Dirigenziale 54 del 25/03/2013 COMUNI AZIONI PER LA SICUREZZA STRADALE PREMESSA...3 SETTORE A...3

Dettagli

La rete per la promozione della salute in Lombardia

La rete per la promozione della salute in Lombardia La differenza che vale Gli ospedali di ANDREA: amici del bambino e della sua famiglia Bosisio Parini (LC) - 12-14 Novembre 2009 - IRCCS E. MEDEA La rete per la promozione della salute in Lombardia Giancarlo

Dettagli

SVILUPPO TALENTI PROGETTO CONSEGUIRE OBIETTIVI RICERCARE ECCELLENZA

SVILUPPO TALENTI PROGETTO CONSEGUIRE OBIETTIVI RICERCARE ECCELLENZA SVILUPPO TALENTI PROGETTO CONSEGUIRE OBIETTIVI RICERCARE ECCELLENZA Bologna Aprile 2009 L IMPORTANZA DEL MOMENTO In un mercato denso di criticità e nel medesimo tempo di opportunità, l investimento sulle

Dettagli

COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING

COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING Febbraio Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING COS E UN

Dettagli

PQM-PON Potenziamento degli apprendimenti nell area logico-matematica

PQM-PON Potenziamento degli apprendimenti nell area logico-matematica PQM-PON Potenziamento degli apprendimenti nell area logico-matematica Scuola Secondaria di I grado Progetto realizzato con il contributo del Fondo Sociale Europeo - Programma Operativo Nazionale Competenze

Dettagli

LA FORMAZIONE COME STRUMENTO ELETTIVO PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA, DELLA DIFFUSIONE DELLE CONOSCENZE

LA FORMAZIONE COME STRUMENTO ELETTIVO PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA, DELLA DIFFUSIONE DELLE CONOSCENZE LA FORMAZIONE COME STRUMENTO ELETTIVO PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA, DELLA DIFFUSIONE DELLE CONOSCENZE LA FORMAZIONE COME STRUMENTO DEL MIGLIORAMENTO DEI PROCESSI PRODUTTIVI E LA VALORIZZAZIONE

Dettagli

Percorso di ricerca e innovazione tra Educazione Ambientale ed Educazione alla Salute (2005-2007) (2007-2009)

Percorso di ricerca e innovazione tra Educazione Ambientale ed Educazione alla Salute (2005-2007) (2007-2009) Ambiente e salute per uno sviluppo sostenibile Progetto Regionale di Educazione Ambientale-INFEA Ana María Solís- CEASS L OLMO- Comune di Modena Forum PA, Roma 12 maggio 2008-Stand delle Aziende Sanitarie

Dettagli

Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE

Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE Introduzione Il progetto W.In D. (Women In Development) si inserisce nelle attività previste e finanziate

Dettagli

Sessione: CONTI FISICI, INDICATORI E REPORTING PER LA SOSTENIBILITA LOCALE Introduzione e conclusioni di Maria Berrini (Ambiente Italia)

Sessione: CONTI FISICI, INDICATORI E REPORTING PER LA SOSTENIBILITA LOCALE Introduzione e conclusioni di Maria Berrini (Ambiente Italia) Sessione: CONTI FISICI, INDICATORI E REPORTING PER LA SOSTENIBILITA LOCALE Introduzione e conclusioni di Maria Berrini (Ambiente Italia) Introduzione: Quali indicatori per l attuazione della Strategia

Dettagli

I Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001

I Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001 I Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001 Percorsi di ampliamento dei campi di applicazione gestiti in modo

Dettagli

Figure professionali «Mobilità sostenibile» COMUNICATORE AMBIENTALE. GREEN JOBS Formazione e Orientamento

Figure professionali «Mobilità sostenibile» COMUNICATORE AMBIENTALE. GREEN JOBS Formazione e Orientamento Figure professionali «Mobilità sostenibile» COMUNICATORE AMBIENTALE GREEN JOBS Formazione e Orientamento COMUNICATORE AMBIENTALE Il comunicatore ambientale è una figura professionale che si occupa di tutti

Dettagli

RISOVERE IL SVILUPPARE LE CAPACITÀ DI TEAM WORKING E PROBLEM SOLVING IN GRUPPO

RISOVERE IL SVILUPPARE LE CAPACITÀ DI TEAM WORKING E PROBLEM SOLVING IN GRUPPO Valorizzare competenze, potenziale e motivazione per il successo personale e aziendale RISOVERE IL SVILUPPARE LE CAPACITÀ DI TEAM WORKING E PROBLEM SOLVING IN GRUPPO www.ecfconsulenza.it Percorso Formativo:

Dettagli

ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA

ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA VISTO l art. 3 comma 4 del D.P.R. 275/1999 come modificato dall art. 1, comma 14, della Legge

Dettagli

Otto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005

Otto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005 Questionario di Autovalutazione di un Sistema di Gestione per la Qualità verso: Otto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005 newsletter TECSE N. 02- Febbraio 2012 (Allegato

Dettagli

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA Caratteristiche generali 0 I R M 1 Leadership e coerenza degli obiettivi 2. Orientamento ai risultati I manager elaborano e formulano una chiara mission. Es.: I manager

Dettagli

Il menù l ho fatto io Percorso partecipato sull Educazione Alimentare Proposta rivolta alle Scuole a.s. 2013/14

Il menù l ho fatto io Percorso partecipato sull Educazione Alimentare Proposta rivolta alle Scuole a.s. 2013/14 Città di Torino Provincia di Torino Lab. CCIAA ASL Dip. Int. Prevenzione Il menù l ho fatto io Percorso partecipato sull Educazione Alimentare Proposta rivolta alle Scuole a.s. 2013/14 PREMESSA Sulla base

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE

PROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA AGENZIA NAZIONALE PER I GIOVANI PROTOCOLLO D INTESA Tra la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e l Agenzia Nazionale per i Giovani in relazione alle attività e

Dettagli

LA RESPONSABILITÀ SOCIALE DELLE IMPRESE CORPORATE SOCIAL RESPONSABILITY

LA RESPONSABILITÀ SOCIALE DELLE IMPRESE CORPORATE SOCIAL RESPONSABILITY Attenzione: la Guida che state stampando è aggiornata al 10/10/2007. I file allegati con estensione.doc,.xls,.pdf,.rtf, etc. non verranno stampati automaticamente; per averne copia cartacea è necessario

Dettagli

LA FORMULA. TERZA PARTE: DOVE TROVARLI Indirizzi e recapiti per viaggiare sicuri. I QUADERNI SI ARTICOLANO IN TRE PARTI:

LA FORMULA. TERZA PARTE: DOVE TROVARLI Indirizzi e recapiti per viaggiare sicuri. I QUADERNI SI ARTICOLANO IN TRE PARTI: LA FORMULA PROFILO EDITORIALE: La collana de I Quaderni della Comunicazione nasce come una guida mensile rivolta alle Aziende per aiutarle a orientarsi nei diversi meandri della comunicazione commerciale.

Dettagli

Verso l autonomia I nostri servizi per le organizzazioni non profit

Verso l autonomia I nostri servizi per le organizzazioni non profit Verso l autonomia I nostri servizi per le organizzazioni non profit gennaio 13, Milano Il vostro bisogno, la nostra proposta L economia italiana attraversa una fase di generale difficoltà, all interno

Dettagli

POLITICA DI COESIONE 2014-2020

POLITICA DI COESIONE 2014-2020 INVESTIMENTO TERRITORIALE INTEGRATO POLITICA DI COESIONE 2014-2020 A dicembre 2013, il Consiglio dell Unione europea ha formalmente adottato le nuove normative e le leggi che regolano il ciclo successivo

Dettagli

PROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A

PROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A PROTOCOLLO D'INTESA TRA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE (di seguito denominato Ministero) E DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A (di seguito denominata Casa Editrice) VISTO il decreto legislativo 16 aprile 1994, n.

Dettagli

LA CARTA DEI PRINCIPI PER LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE: CONTESTO ED OBIETTIVI DELL INIZIATIVA CONFEDERALE

LA CARTA DEI PRINCIPI PER LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE: CONTESTO ED OBIETTIVI DELL INIZIATIVA CONFEDERALE LA CARTA DEI PRINCIPI PER LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE: CONTESTO ED OBIETTIVI DELL INIZIATIVA CONFEDERALE Annalisa Oddone, Confindustria Confindustria Sardegna Meridionale 12 giugno 2012 CARTA DEI PRINCIPI

Dettagli

LA NOSTRA PARTECIPAZIONE

LA NOSTRA PARTECIPAZIONE ha interpretato e sostenuto negli anni lo sviluppo della mutualità, l affermazione dei principi solidaristici e la responsabilità sociale dell Impresa Cooperativa che ottiene benefici tramite la costituzione

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ MANUALE GESTIONE QUALITÀ SEZ. 5.1 REV. 02 pagina 1/5 MANUALE DELLA QUALITÀ Rif.to: UNI EN ISO 9001:2008 PARTE 5: RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2012/2014

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2012/2014 COMUNE DI BORORE Provincia di Nuoro PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2012/2014 (Art. 11, comma 2, del D. Lgs. 27.10.2009, n. 150) Allegato alla Deliberazione Giunta Comunale

Dettagli

Il Green Public Procurement a Cinisello Balsamo

Il Green Public Procurement a Cinisello Balsamo COMUNE DI CINISELLO BALSAMO Il Green Public Procurement a Cinisello Balsamo Green Public Procurement a Cinisello Balsamo Definizione: Sistema di acquisti di prodotti e servizi ambientalmente preferibili

Dettagli

La scuola italiana è inclusiva?

La scuola italiana è inclusiva? Napoli 7 aprile 2014 La scuola italiana è inclusiva? Relatore: BES DSA - DVA ICF PEI PDP PAI : INCLUSIONE SUCCESSO FORMATIVO : Il termine "integrazione" scolastica è stato racchiuso e sostituito dal termine

Dettagli

Figure Professionali «Eco-innovazioni»

Figure Professionali «Eco-innovazioni» Figure Professionali «Eco-innovazioni» FACILITATORE DI PROGETTI GREEN IN PARTNERSHIP MULTISTAKEHOLDER GREEN JOBS Formazione e Orientamento FACILITATORE DI PROGETTI GREEN IN PARTNERSHIP MULTISTAKEHOLDER

Dettagli

IL LAVORO IN RETE NEI SERVIZI EDUCATIVI SPECIALISTICI

IL LAVORO IN RETE NEI SERVIZI EDUCATIVI SPECIALISTICI CI SONO ANGELI IN CITTA Tutte le Aree dell Autismo IL LAVORO IN RETE NEI SERVIZI EDUCATIVI SPECIALISTICI San Salvo 25-05-2013 PALMA MONICA AREA DISABILITA L. 104/92 Legge Quadro per l assistenza, l integrazione

Dettagli

PROGETTO INTERCULTURALE DI RETE

PROGETTO INTERCULTURALE DI RETE CENTRO DI ALFABETIZZAZIONE IN ITALIANO L2 Istituto Comprensivo C. Angiolieri Siena Centro di Alfabetizzazione Italiano L2 C. Angiolieri Scuola Secondaria di II grado Scuola Secondaria di I grado Scuola

Dettagli

Idee per la prosecuzione del Progetto CSR Veneto

Idee per la prosecuzione del Progetto CSR Veneto Idee per la prosecuzione del Progetto CSR Veneto Valentina Montesarchio Vice Segretario Generale Unioncamere del Veneto Unioncamere del Veneto e Regione del Veneto stanno definendo le attività per la prosecuzione

Dettagli

Deliverable 5.10 Comunication & Exploitation Plan Piano di comunicazione dei cluster

Deliverable 5.10 Comunication & Exploitation Plan Piano di comunicazione dei cluster Deliverable 5.10 Comunication & Exploitation Plan Piano di comunicazione dei cluster Introduzione La comunicazione nei progetti finanziati dalla Commissione europea svolge sempre un ruolo rilevante in

Dettagli

LA CERTIFICAZIONE ENERGETICA NELLE REGIONI ITALIANE

LA CERTIFICAZIONE ENERGETICA NELLE REGIONI ITALIANE LA CERTIFICAZIONE ENERGETICA NELLE REGIONI ITALIANE CONTESTO ISTITUZIONALE OMS, rete delle città sane (carta di Ottawa 1997): gli amministratori delle città hanno il dovere di tutelare la salute dei propri

Dettagli

ISMENE TRAMONTANO Le iniziative per la diffusione della qualità

ISMENE TRAMONTANO Le iniziative per la diffusione della qualità ISMENE TRAMONTANO Le iniziative per la diffusione della qualità Il Reference Point italiano sulla qualità dei Sistemi di Istruzione e Formazione professionale A cura di Ismene Tramontano Ricercatrice Isfol

Dettagli

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy n. 022 - Martedì 31 Gennaio 2012 Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy Questo breve report dell Agenzia Europea per l'ambiente prende in esame il ruolo del riciclo nella

Dettagli

PIANO DEGLI INTERVENTI

PIANO DEGLI INTERVENTI DEL. CIPE N. 7/2006 PROGRAMMI OPERATIVI DI SUPPORTO ALLO SVILUPPO 2007-2009 ADVISORING PER LO SVILUPPO DEGLI STUDI DI FATTIBILITA E SUPPORTO ALLA COMMITTENZA PUBBLICA PIANO DEGLI INTERVENTI ALLEGATO 1

Dettagli

Monitoraggio dell attuazione della legge 440/97 Analisi di contesto e Gantt delle operazioni

Monitoraggio dell attuazione della legge 440/97 Analisi di contesto e Gantt delle operazioni Monitoraggio dell attuazione della legge 440/97 Analisi di contesto e Gantt delle operazioni A cura del referente dell USR per la Campania 1 1.0) Contesto di riferimento Il ruolo centrale della valutazione

Dettagli

SOSTENIBILITÀ & MACCHINE UTENSILI. Enrico Annacondia Direzione Tecnica UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE

SOSTENIBILITÀ & MACCHINE UTENSILI. Enrico Annacondia Direzione Tecnica UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE SOSTENIBILITÀ & MACCHINE UTENSILI Enrico Annacondia Direzione Tecnica UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE Sostenibilità La sostenibilità ha 3 aspetti che ricadono sul manifatturiero Ambientale il più conosciuto,

Dettagli

IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE

IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE Relatore: LIFE 04 ENV/IT/494 AGEMAS Obiettivi del sistema di gestione ambientale Prevenzione, riduzione dell inquinamento Eco-efficienza nella gestione delle

Dettagli

LIFE09ENVIT000188-EnvironmentalCOoperation model for Cluster - Acronimo: ECO-CLUSTER

LIFE09ENVIT000188-EnvironmentalCOoperation model for Cluster - Acronimo: ECO-CLUSTER -EnvironmentalCOoperation model for Cluster - Acronimo: ECO-CLUSTER Linee Guida Modello di gestione ambientale ECO-CLUSTER: sistema gestione ambientale Comune di Collagna Responsabile dell azione Istituto

Dettagli

A.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti

A.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti L AINI ( ) è un Associazione di artigiani e di piccole e medie imprese appartenenti ai diversi settori merceologici i cui proprietari sono appartenenti alla Comunità Nazionale Italiana in Croazia (CNI),

Dettagli

PROF. Silvia Tiribelli MATERIA: GEOGRAFIA CLASSE: II E

PROF. Silvia Tiribelli MATERIA: GEOGRAFIA CLASSE: II E PROGRAMMAZIONE INDIVIDUALE DOCENTE ANNO SCOLASTICO 2013-14 PROF. Silvia Tiribelli MATERIA: GEOGRAFIA CLASSE: II E DATA DI PRESENTAZIONE: 30/11/2013 FINALITÀ E OBIETTIVI FORMATIVI DELLA DISCIPLINA La geografia

Dettagli

PROGETTO LEGALITÁ - Io, cittadino nel Mondo

PROGETTO LEGALITÁ - Io, cittadino nel Mondo PROGETTO LEGALITÁ - Io, cittadino nel Mondo Premessa Educare alla legalità significa elaborare e diffondere un'autentica cultura dei valori civili (Circolare Ministeriale n 302/93) Con tale progetto la

Dettagli

Linee guida per le Scuole 2.0

Linee guida per le Scuole 2.0 Linee guida per le Scuole 2.0 Premesse Il progetto Scuole 2.0 ha fra i suoi obiettivi principali quello di sperimentare e analizzare, in un numero limitato e controllabile di casi, come l introduzione

Dettagli

Protocollo d Intesa. tra

Protocollo d Intesa. tra Allegato 1 delib. As n. 2_2015 Protocollo d Intesa tra l Associazione ONLUS La vita oltre lo specchio, il Comune di Pisa, la Società della Salute di Pisa e l Azienda USL 5 di Pisa. PREMESSO - che nel Gennaio

Dettagli