La Business Continuity nei sistemi previdenziali: la realizzazione INPS
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- Marcella Morandi
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1 La Business Continuity nei sistemi previdenziali: la realizzazione INPS Roma, 10 maggio 2006
2 La complessità dell I.N.P.S. oltre il 95% dei processi automatizzati circa Kloc di patrimonio applicativo oltre 5 milioni di contatti annui gestiti tramite il Contact Center oltre 8 milioni di visitatori del sito internet con circa 290 milioni di pagine visionate oltre 40 milioni di servizi on-line erogati a cittadini, aziende ed Enti, tra cui: Estratto contributivo on-line Domande di pensione on-line Servizi per i comuni Dichiarazione contributive aziendali (DM/10) via internet Servizi on-line per le colf (iscrizione, bollettini, ecc.) Rilascio dei PIN perl accesso ai servizi personalizzati 2
3 Il contesto normativo Il contesto normativo nazionale ed internazionale fornisce indicazioni e direttive in fatto di sicurezza informatica e di continuità dei servizi ICT. ISO17799 Code of Practice for Information Security Management Standard europeo per la sicurezza IT, relativo ad Information Backup & Business Continuity Direttiva Min. delle Innovazioni e delle Tecnologie G.U. n.69 del 22/3/2002 Sicurezza Informatica e delle Telecomunicazioni nelle Pubbliche Amministrazioni Statali Centro Tecnico RUPA - 26/11/2002 Raccomandazione per la costituzione di un centro unico di back-up per gli Enti previdenziali e assicurativi Codice della Privacy d.l.196/2003 L integrità, la disponibilità e la privacy dei dati devono essere protette 3
4 Gli obiettivi della soluzione INPS di Business Continuity L Istituto si è posto l obiettivo di garantire la disponibilità dei servizi informatici erogati dalla DCSIT di Roma e la tutela del patrimonio dati. Proteggere da disastro informatico Le normative nazionali, internazionali ed i fatti di cronaca spingono le Pubbliche Amministrazioni ad adottare soluzioni di Disaster Recovery per il ripristino dei servizi informatici a seguito di eventi disastrosi. Tutelare il patrimonio dati dell'istituto Il verificarsi di eventi indesiderati può causare una perdita di dati non recuperabili, con conseguenze giuridiche e sociali. Incrementare la disponibilità dei servizi informatici La soluzione permette di ripristinare in poco tempo i servizi informatici, a seguito di indisponibilità totale o parziale dell'infrastruttura ICT, dovuta ad eventi pianificati o accidentali. Tale circostanza assume particolare importanza anche a seguito dell'accentramento presso la DCSIT dei 216 sistemi IBM AS/400 di sede su 9 sistemi IBM i-series. Preparare l'organizzazione per la gestione delle emergenze Responsabilità e processi predefiniti nel Contingency Plan consentono di reagire prontamente a situazioni di emergenza e di gestire il successivo ritorno alla normalità. Le situazioni di emergenza vengono simulate periodicamente. 4
5 La scelta dell Istituto Il mercato offre soluzioni a caldo e a freddo, accomunate dalla tutela dei dati, ma con livelli di sicurezza e tempi di ripristino differenti. Esclusione di soluzioni a freddo, perché: potenziale perdita dati di ore; tempo di riattivazione del Servizio ICT di alcuni giorni; costo di noleggio dei sistemi i-series comparabile con quello per la loro disponibilità H24 presso un sito di backup di un fornitore, in quanto in Italia non esistono altre realtà con cui condividere sistemi di tale potenza; necessità di raddoppiare comunque lo storage dei sistemi di esercizio per poter sostenere la produzione dei salvataggi quotidiani dei dati vitali. Scelta di soluzioni a caldo, perché: punto di consistenza dei dati garantito automaticamente dal sistema, con potenziale perdita dati tendente a zero; tempi di riattivazione del Servizio ICT contenuti (ore); benefici anche a fronte di eventi non disastrosi ; soluzione utilizzabile per evoluzioni future (servizi H24). Inclusione della Server Farm dopo il completamento del progetto di: Server Consolidation; Storage Consolidation. 5
6 L ambiente informatico dell INPS La DCSIT eroga i servizi ICT avvalendosi di un infrastruttura informatica basata su 3 piattaforme tecnologiche. SISTEMI CENTRALI 3 sistemi z-series 2084-B16: 2 di Produzione in Parallel Sysplex ed 1 di Test e Sviluppo Capacità elaborativa totale di ca MIPS Sottosistemi a disco per ca. 24 TB 1 Unità robotica a nastro SISTEMI DIPARTIMENTALI 9 sistemi i-series partizionati (LPAR): 6 dedicati alla Produzione e 3 a Test e Sviluppo Capacità elaborativa: CPW totali CPW interattiva Sottosistemi a disco per ca. 18 TB 6 Unità robotiche a nastro SISTEMI OPEN 10 servers x-series servers x-series servers HS servers HS-20 Sottosistemi a disco per ca. 16 TB 1 Unità robotica a nastro 6
7 Architettura della soluzione Disponibilità di un polo di backup a caldo con seconda attestazione R.U.P.A. Connessione in fibra ottica ridondata per la duplicazione on-line dei dati ed il tunneling del traffico tra il centro di produzione ed il polo di backup. Produzione ESCD DWDM R.U.P.A. DWDM SAP ASN PC ESCD PC PC Sedi Backup 7
8 La soluzione per la piattaforma i-series La soluzione prevede la distribuzione degli ambienti di produzione su 9 sistemi partizionati (LPAR). Il polo di backup ospita 6 sistemi partizionati sempre attivi + 1 sistema dormiente. Mirroring dati continuo con l ambiente di produzione. ATTIVITA QUOTIDIANE Mirroring delle configurazioni e dei dati IN EMERGENZA Attivazione del processo di Role-swap Eventuale attivazione del sistema in "Dropshipment ATTIVITA PERIODICHE Test ed adeguamento della soluzione nel tempo Centro produzione Tipologia di sedi A B C Polo di backup C C Sistema aggiuntivo di Disaster Recovery 8
9 I livelli di servizio per i-series Sono state definite 3 tipologie di eventi indesiderati (indisponibilità partizione, sistema, disastro) e 3 tipologie di Sede (A,B,C). La combinazione evento/tipologia evidenzia i tempi di ripristino associati. Tempi di ripristino medi: 156 Sedi di tipo A, le sedi più importanti: indisponibilità del sistema di una Sede (partizione): indisponibilità di un sistema i-series (24-25 sedi): disastro informatico: 30 Sedi di tipo B : indisponibilità del sistema di una Sede (partizione): indisponibilità di un sistema i-series (24-25 sedi): disastro informatico: 30 Sedi di tipo C : indisponibilità del sistema di una Sede (partizione): indisponibilità di un sistema i-series (24-25 sedi): disastro informatico: 2 ore 2,5 ore 4 ore 2 ore 4,5 ore 6,5 ore 12 ore 24 ore 96 ore Perdita dati tendente a zero per tutte le Sedi. 9
10 La soluzione per la piattaforma i-series Essendo in corso un progetto di migrazione delle applicazioni AS/400 verso una piattaforma.net, la soluzione per la piattaforma i-series deve ritenersi ormai superata. La continuità operativa relativa a tali applicazione rientro ora nella soluzione dell ambiente open descritta appresso. 10
11 Le soluzione per la piattaforma z-series La soluzione prevede la duplicazione on-line dei dati di produzione sul polo di backup, utilizzando la tecnologia XRC (dasd) e PtP VTS (tape). La consistenza dei dati è avviene tramite GDPS-XRC. Il polo di backup dispone di potenza elaborativa dormiente. ATTIVITA QUOTIDIANE Mirroring dei dati DM e PN c/o centro di prod. SVA c/o polo di backup IN EMERGENZA Chiusura attività nel polo di backup e attivazione della potenza dormiente I dati nel polo di backup diventano i primari ATTIVITA PERIODICHE Test ed adeguamento della soluzione nel tempo Centro di Produzione (Sala A) 1a 1b 1a 1 REMOTE COPY DATI A DISCO Intercettazione degli aggiornamenti sui dischi primari mediante software che ripropone gli aggiornamenti anche sui secondari in modalità asincrona. 1b Risorse non impiegate nelle attività quotidiane 2 A 2 A 2 Polo di Backup (Sala B) REMOTE COPY DATI A NASTRO Aggiornamento reciproco immediato dei due robot nastri dedicati alla gestione dei dati vivi mediante l utilizzo di due Peer to Peer.(A e B). Risorse impiegate nelle attività quotidiane 11
12 I livelli di servizio per z-series In caso di indisponibilità della Sala A, l esercizio passa in Sala B. In caso di indisponibilità della Sala B, lo SVA (Sviluppo Appl.) viene attivato in Sala A. Livelli di servizio: attivazione dell infrastruttura informatica entro attivazione del sistema SVA (c/o DCSIT) entro 2 ore 72 ore Adottabile a fronte di: disastro informatico qualsiasi evento fisico (infrastruttura, hardware) in grado di generare indisponibilità dei servizi superiore alle 2-4 ore Prerequisiti: separazione ambiente SVA da PN e DM consolidamento storage (riduzione n. CU, canali FICON) adozione del virtualizzatore nastri (IBM VTS) 12
13 La soluzione per la Server Farm IBM x445 SAN EAP (Esercizio Applicazioni Periferiche) COMPAQ GS320 SAP IBM Shark NetFinity, Siemens Servizi di Infrastruttura ed altri applicativi VIRTUALIZZAZIONE DELLO STORAGE Approntamento nel sito primario L ambiente non necessita di predisposizione per soddisfare i requisiti della soluzione Unico prerequisito: il boot deve avvenire da dischi in SAN Approntamento nel sito primario I dischi hanno collegamenti Fiber Channel e quinpossono essere connessi alla SAN Approntamento nel sito primario Consolidamento dello storage in SAN Consolidamento Server e Sistemi Operativi 13
14 La soluzione per la Server Farm 14
15 La Rete di telecomunicazione Il centro di produzione ed il polo di backup sono connessi tramite un anello in fibra ottica dedicato. Il traffico R.U.P.A. è distribuito sui 2 centri. PRODUZIONE BACKUP 15
16 I servizi fondamentali del progetto Il progetto prevede i servizi necessari per la realizzazione ed l adeguamento nel tempo della soluzione. Progettazione della soluzione Housing delle risorse elaborative presso il polo di backup Risorse elaborative e capacità storage di backup Postazioni di lavoro utilizzabili durante le situazioni di emergenza Presidio operativo H24 presso il polo di backup Sviluppo e mantenimento del Contingency Plan Simulazioni periodiche della soluzione Training per il personale addetto alla gestione delle emergenze informatiche Training sulle nuove funzionalità introdotte (XRC, PtP VTS, Vision Suite, ) 16
17 Il Contingency Plan - obiettivi Descrive il processo di contenimento degli effetti conseguenti a eventi eccezionali ed il ripristino dei servizi informatici interrotti. L efficace gestione della crisi richiede il coinvolgimento di tutta l'organizzazione aziendale. CRISI RECOVERY RIENTRO Allarme Allarme Ispezioni e sopralluoghi Ispezioni e sopralluoghi Valutazione entità del danno Valutazione entità del danno Stima indisponibilità Stima indisponibilità Dichiarazione di Disastro Dichiarazione di Disastro Comunicazioni dipendenti Comunicazioni dipendenti Istruzioni per reparto Istruzioni per reparto Attivazione di processi Attivazione di processi alternativi alternativi Invio dati a centro alternativo Invio dati a centro alternativo Trasferta personale Trasferta personale Organizzazione turni di lavoro Organizzazione turni di lavoro Logistica per dipendenti Logistica per dipendenti Servizi IT da centro alternativo Servizi IT da centro alternativo Ripristino centro primario Ripristino centro primario Predisposizione uffici Predisposizione uffici Predisposizione sistemi Predisposizione sistemi Predisposizione connettività Predisposizione connettività Produzione da centro Produzione da centro primario primario CRISI RECOVERY RIENTRO Conoscere l'intero processo di recovery Conoscere l'intero processo di recovery Formalizzare le procedure e le responsabilità Formalizzare le procedure e le responsabilità Garantire efficacia ed efficienza del Piano Garantire efficacia ed efficienza del Piano Ricevere la segnalazione di allarme Ricevere la segnalazione di allarme Valutare l evento Valutare l evento Dichiarare il disastro (Manager) Dichiarare il disastro (Manager) Decidere le contromisure Decidere le contromisure Attivare le contromisure Attivare le contromisure Coordinare le attività di ripristino Coordinare le attività di ripristino Predisporre e coordinare il rientro Predisporre e coordinare il rientro Gestione Gestione Immobili Immobili Comunicazioni Comunicazioni e e Immagine Immagine Sicurezza Sicurezza e e Prevenzione Prevenzione Amministrazione Amministrazione del del Personale Personale Direzione Direzione Affari Affari Legali Legali Ufficio Ufficio Tecnico Tecnico Area Area Informatica Informatica 17
18 Gestione della crisi struttura organizzativa La gestione delle situazioni di emergenza è responsabilità del Comitato di Crisi, al quale si affiancano i rappresentanti delle Direzioni impattate dalla crisi. Comitato di Crisi Responsabile Comitato di Crisi Segreteria In caso di indisponibilità parziale o totale dell infrastruttura tecnologica, la struttura organizzativa dell Istituto opera in accordo con lo specifico funzionigramma predisposto per la gestione della crisi. Sorveglianza Comitato di Coordinamento Assessment Immobili ed Infrastrutture Squadre di Intervento Sistemisti Operatori Call Center Supporto Applicativo 18
19 Il collaudo Simulazione della indisponibilità di tutte le apparecchiature TLC nella DCSIT impedimento delle connessioni dalla rete RUPA, verso la sede DCSIT e verso il polo di backup, da parte delle Sedi; disconnessione del collegamento tra la sede DCSIT ed il polo di backup; abilitazione della connessione RUPA con la Sede prescelta per il test. Simulazione della indisponibilità dei soli sistemi z-series di produzione impedimento delle connessioni dalla rete RUPA, verso la sede DCSIT e verso il polo di backup, da parte delle Sedi; riconnessione del collegamento tra la sede DCSIT ed il polo di backup; abilitazione della connessione RUPA con la Sede prescelta per il test. Verifiche effettuate connessioni alla Rete allineamento dei dati tra i due centri test delle applicazioni sia centrali che dipartimentali 19
20 Per ulteriori informazioni Dott. Renzo Ferrucci Direttore dell Area Pianificazione, Gestione e Capacity Planning I.N.P.S. Direzione Centrale Sistemi Informativi e Telecomunicazioni Viale Civiltà del lavoro, 46 ROMA Tel renzo.ferrucci@inps.it 20
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