P iano. O fferta. F ormativa A.S / 2012

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1 ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA DELL INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA di 1 GRADO "M.L.KING" Viale Radich, GRUGLIASCO (TO) Tel. 011/ Fax 011/ grugliasco@icking.it - ICKING.GRUGLIASCO@PEC.UNONET.IT - TOIC81200N@istruzione.it Sito web: - C.F P iano O fferta A.S / 2012 F ormativa

2 INDICE Dati generali dell Istituto 1. Il contesto sociale, culturale ed economico del territorio aggiornato 2. Bisogni formativi 3. Caratteristiche strutturali del piano dell offerta formativa 3. 1 Finalità generali 3. 2 Obiettivi trasversali 3 3 Obiettivi didattico programmatici 3. 4 Identità educativa e metodologia 3. 5 Identità didattica e strategie 3. 6 Integrazione dei portatori di handicap 3. 7 Rapporti scuola/ famiglia 3. 8 Valutazione 4. Le risorse umane e l identità organizzativa 4. 1 Il Consiglio di Istituto 4. 2 Il Collegio dei Docenti e relative articolazioni 4. 3 Il personale non docente 5. Le risorse ambientali La scuola dell'infanzia Bechis 5. 2 La scuola dell'infanzia Morante 5. 3 La scuola primaria King 5. 4 Il Centro sportivo 5. 5 La scuola primaria Don Caustico 5. 6 La scuola secondaria di I gr. Levi 5 7 La scuola secondaria di I gr. Levi succ. 6. Servizi 6. 1 La mensa 6. 2 Pre e postscuola 6. 3 I rapporti con gli Enti territoriali 7. Offerta Formativa annuale 7.1 Identità culturale e Progetti 7.2 Progetti che caratterizzano i diversi ordini di scuola 7.3 Quadro sintetico dell offerta formativa 7.4 Attività extra scolastiche 7.5 Il personale docente 7.6 Gli/ esperti/e esterni/e 2

3 DATI GENERALI SULL ISTITUTO ANNO SCOLASTICO 2011/2012 L Istituto Comprensivo si è costituito nel settembre del 1997 in seguito all accorpamento della scuola media Levi e della sua succursale di borgata Lesna con il III Circolo Didattico di Grugliasco. NB- Il testo è stato declinato con un linguaggio che dia pari visibilità alla componente femminile e maschile del personale docente e degli allievi/e. Stato Coll.+ Segr. Coop. SCUOLA N CLASSI N ALUNNI N DOCENTI Sc. Materna MORANTE Sc. Materna BECHIS Sc, Primaria DON CAUSTICO La Nuova Cooperativa 4 Sc. Primaria M. L. KING Sc. Media LEVI LESNA segreteria 5+1 docente assegnato Cooperativa sociale Frassati 6+ Cooperativa sociale Cosea 6 Sc. Media LEVI PARADISO SEGRETERIA TOTALI Alunni in situazione di handicap: Scuola infanzia: 4 Scuola primaria: 13 Scuola secondaria I : 14 Gli insegnanti di sostegno sono: Scuola dell infanzia: Coppi Anna Maria, Marotta Mirella Scuola primaria: Colandrea Cosimo, Fioraso Margherita, Mecca Carmela, Pennica Marianna Scuola secondaria I Golia: Giuseppe Stefano, Tonini Bossi Luca, Merello Barbara, Minerva Amelia Anna Maria, Ravera Bruna 3

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5 1. IL CONTESTO SOCIALE, CULTURALE ED ECONOMICO DEL TERRITORIO L Istituto Comprensivo si è costituito nel settembre del 1997 in seguito all accorpamento della scuola secondaria di primo grado Levi e della sua succursale di borgata Lesna con il III Circolo Didattico di Grugliasco. Esso è dislocato nel Comune di Grugliasco che rappresenta uno dei centri della cintura periferica torinese dove, in questi ultimi anni, l incremento degli insediamenti e l espansione demografica, hanno mutato in modo evidente l'aspetto urbanistico del territorio (aumento del 30,55% di alloggi). Una delle zone maggiormente interessate da tali dinamiche risulta essere BORGATA PARADISO che, unitamente alle Borgate Quaglia e Lesna, rappresenta il bacino d utenza scolastica dell Istituto Comprensivo, comprendente le scuole primarie M. L. King e Don Caustico, le scuole dell infanzia Bechis e Morante e la scuola C. Levi (con plesso staccato a Bg. Lesna). La succitata espansione demografica, di natura migratoria, ha fatto sì che i vecchi nuclei abitativi si sviluppassero in breve tempo con costruzioni condominiali di edilizia popolare P.R.U. (Piano di recupero urbano) che li hanno quasi congiunti ai Comuni limitrofi di Torino e di Collegno. In questi ultimi anni sono stati realizzati interventi di riqualificazione del territorio come: recupero urbano del quartiere con edilizia popolare, nuova viabilità e costruzione di nuovi parcheggi, nuovi edifici residenziali e commerciali, parco urbano, passante ferroviario con fermata del treno in corso Adriatico tratta: Torino Susa / Susa-Torino. E inoltre prossima l apertura del nuovo asilo nido gestito in convenzione dalla cooperativa Il Margine. Accanto a situazioni socio-economiche stabili, si presentano casi di: - disoccupazione - nuclei familiari numerosi - separazioni e divorzi - disadattamento ambientale - presenza di portatori di handicap - adulti con analfabetismo primario e di ritorno - nuclei assistiti economicamente - insediamento di famiglie extra-comunitarie BORGATA LESNA è una zona di primo insediamento di edilizia popolare (1968/1975) sul territorio comunale. Questo insediamento si è caratterizzato da subito come quartiere a rischio anche a causa delle delimitazioni urbanistiche (ferrovia caserma zona industriale abitazioni isolate nella campagna circostante) e della carenza di centri di aggregazione. Negli ultimi anni la Parrocchia, il Comune e gruppi di cittadini hanno dato vita ad associazioni ricreative e sportive che si ritrovano periodicamente con l intenzione di migliorare la qualità delle relazioni e impegnare gli adolescenti in attività di gruppo. Sono in atto interventi urbanistici di riqualificazione della borgata. A Grugliasco vi sono insediamenti industriali di alta tecnologia; ma negli ultimi anni le ristrutturazioni delle aziende e la crisi economica hanno provocato un notevole incremento dei tassi di disoccupazione. Tale fenomeno ha drammaticamente colpito molte famiglie di Bg. Paradiso e Bg. Lesna, già portatrici di varie problematiche socio-relazionali e il numero di famiglie assistite dal Cisap è in crescita di anno in anno. 5

6 All oggettivo fenomeno di aumento della disoccupazione, e quindi della povertà, si aggiunge quello dei bassissimi livelli di scolarità e scarsità di personale qualificato. Ciò ha portato il Comune di Grugliasco a formulare Patti territoriali con le aziende (che coinvolgeranno anche le scuole) per far sì che un numero maggiore di adolescenti, seguendo percorsi di formazione professionale, trovino più rapidamente lavoro nelle aziende di Grugliasco, rispondendo anche ad una precisa esigenza di queste ultime. Le parrocchie di riferimento sono: 1) S. Antonio da Padova che organizza attività per i/le bambini/e, con risultati di discreto coinvolgimento della fascia d utenza meno problematica; 2) S. Massimiliano Kolbe in Bg. Paradiso, quartiere vecchio. Essa ha una comunità attiva, ben organizzata, con molte offerte per bambini/e e ragazzi/e delle famiglie più coinvolte. Tuttavia le cose popolari del quartiere nuovo sono decisamente lontane da essa e abitualmente gli abitanti si rivolgono invece alla parrocchia di S. Chiara; 3) S. Chiara, di Collegno, ma vicinissima alla zona più problematica di Bg. Paradiso, ha un gruppo attivo di volontari adulti per l assistenza alle emergenze domestiche ed economiche, ma risultano insufficienti le iniziative di coinvolgimento rivolte ai/alle bambini/e e adolescenti. Il contesto che ha portato nel settembre 1997 alla nascita dell Istituto Comprensivo di scuola dell infanzia, scuola primaria e secondaria di primo grado M.L. KING è caratterizzato pertanto da: 1) Bacino d utenza a carattere misto: a) Famiglie con significativo disagio socio - economico nelle quali il prevalere dei problemi di stretta sopravvivenza porta a sminuire il valore dell istruzione e dell educazione, con conseguente demotivazione all apprendimento da parte dei figli. b) Famiglie di extracomunitari recentemente insediatesi nella zona, con problemi di integrazione sia sociali sia linguistici. c) Famiglie di livello medio-basso in cui entrambi i genitori lavorano e spesso delegano totalmente alla scuola i compiti educativi e di formazione della personalità. In questi casi spesso i/le bambini/e si presentano senza regole, con bassa autostima e importanti vuoti affettivi. d) Famiglie culturalmente esigenti, che spesso sono portate a diffidare della resa scolastica in un contesto come quello sopra descritto. È pertanto molto elevato il rischio di ghettizzazione dell utenza più debole, a causa della potenziale fuga di iscrizioni da parte dell ultima categoria di famiglie. 2) Vivacità e ricettività agli stimoli proposti dal Dirigente Scolastico, da parte dei Collegi dei Docenti di scuola dell infanzia, primaria e secondaria di 1 grado: - pronta adesione a tutte le INIZIATIVE del territorio; - sperimentazione delle INNOVAZIONI (anche precorrendo a volte i tempi); - elevata e diffusa richiesta e frequenza di CORSI DI AGGIORNAMENTO organizzati in sede o nel territorio; - APERTURA alle FAMIGLIE (accoglienza, ascolto, corsi culturali e sportivi in orario scolastico ed extrascolastico); - introduzione dell insegnamento della LINGUA STRANIERA nelle due SCUOLE della INFANZIA a partire dal

7 3) Forte e significativa integrazione tra scuola e Comune di Grugliasco attraverso: -PROPOSTE DEI SAPERI TERRITORIALI, un piano di Offerta Formativa Territoriale della città di Grugliasco che è ormai giunta alla quarta edizione e che offre progetti molto articolati. - CORSI DI FORMAZIONE SPORTIVA per alunni/e e genitori nelle scuole a partire dal 1985; - PROGETTO DI PREVENZIONE DEL DISAGIO GIOVANILE (RELAX-ex Grunt) nelle borgate di Grugliasco più a rischio (Lesna, Paradiso e Fabbrichetta). - Allestimento di due LABORATORI MULTIMEDIALI ALL AVANGUARDIA (1 per borgata) per le attività scolastiche e i corsi per gli adulti. Per tutte le suddette ragioni è stato di importanza vitale per i Collegi dei Docenti CONTRASTARE il RISCHIO reale di GHETTIZZAZIONE dell UTENZA più DEBOLE, attraverso l introduzione di organizzazioni didattiche e proposte culturali di elevato livello. Inoltre negli ultimi anni si è investito molto sulla continuità tra scuola primaria e secondaria di 1 grado e sulla modalità di formazione delle classi fatta in modo tale da favorire percorsi individuali sia per potenziare le abilità degli alunni svantaggiati, sia per promuovere le eccellenze Si è cercato in tal modo di offrire alle famiglie più esigenti dal punto di vista culturale la garanzia di elevati risultati di apprendimento e di stimolanti proposte per l armonico sviluppo della personalità, si è riusciti ad arginare l emorragia di iscrizioni che si è verificata negli anni successivi al 1984, in seguito ai massicci insediamenti in case di edilizia pubblica di famiglie fortemente problematiche. Le suddette strategie, tuttavia debbono essere attivate, anno dopo anno, per contrastare fenomeni di riflusso sempre incombenti. 2. I BISOGNI FORMATIVI Dall analisi del contesto socio-culturale da cui proviene la nostra utenza emergono i bisogni formativi, identificabili in affettivi, relazionali e cognitivi dei nostri utenti: BISOGNI AFFETTIVI 1. Accettazione : bisogno di accettare se stessi, accettare gli altri, farsi accettare. 2. Socializzazione: bisogno di far parte di un gruppo, di far esperienze al di fuori della famiglia, di avere un contatto fisico sia con l adulto che con un coetaneo. 3. Guida / sicurezza: bisogno di avere delle regole-guida, rispetto ai comportamenti individuali e collettivi, fondati sulla coerenza di chi li richiede e supportati da modelli stabili ed affidabili. BISOGNI RELAZIONALI 1. Comunicazione: bisogno di essere ascoltati e compresi utilizzando linguaggi anche non verbali, di trovare un ambiente rassicurante, sereno, stimolante e bisogno di esprimere se stessi. 2. Condivisione: bisogno di condividere le situazioni e le esperienze individuali. 3. Riflessione: bisogno di riflettere su se stessi in relazione all età, alle problematiche preadolescenziali e sociali, bisogno di riflettere sui valori fondamentali del vivere civile. BISOGNI COGNITIVI 1. Motivazione: bisogno di essere consapevoli del proprio percorso formativo e di trovare la motivazione per la costruzione del proprio sapere. 2. Valorizzazione delle competenze personali: bisogno di vedere valorizzate e riconosciute le proprie attitudini. 3. Rispetto dei tempi personali di maturazione e di apprendimento. 7

8 3 CARATTERISTICHE STRUTTURALI DEL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA 3.1 FINALITÀ GENERALI Accanto ad allievi/e appartenenti a famiglie attente ed esigenti dal punto di vista culturale, vi è un SIGNIFICATIVO NUMERO DI RAGAZZI/E A RISCHIO o DISADATTATI/E che necessitano di lavoro in piccolo gruppo e di attività diversificate e di breve durata. La FINALITA GENERALE pertanto è quella duplice di offrire in primo luogo un CURRICOLO per tutti gli ordini di scuola con forte valore di ORIENTAMENTO, tale da aiutare ad evidenziare interessi ed attitudini presenti in tutti gli/le alunni/e e capace di sensibilizzare ai principi di pari opportunità; nel contempo la FLESSIBILITÀ dell ORARIO (nella scuola media), e l AMPLIAMENTO dell OFFERTA FORMATIVA (in tutti gli ordini) moltiplica le occasioni di lavoro per livelli in piccolo gruppo, consentendo la realizzazione di un RECUPERO INDIVIDUALIZZATO e MIRATO. Tale linea intrapresa già da DIVERSI ANNI ed ora resa pienamente efficace attraverso questo progetto di AUTONOMIA, ha già dato PRECISE e QUALIFICATE RISPOSTE alle DIVERSE ESIGENZE degli/delle alunni/e e ha consentito così di INCREMENTARE nel tempo le ISCRIZIONI, ponendo fine al fenomeno della fuga da parte delle famiglie giustamente esigenti dal punto di vista culturale. Altro RISULTATO ATTESO, attraverso la progettazione di iniziative di FORMAZIONE e AGGIORNAMENTO (destinate a GRUPPI MISTI di docenti dei tre ordini di scuola) è quello di favorire SERENE ed EFFICACI RELAZIONI tra i/le docenti della scuola dell infanzia, primaria e secondaria di 1 grado. Tale obiettivo, insieme all ACQUISIZIONE di LINGUAGGI COMUNI, dovrebbe permettere una migliore CIRCOLAZIONE delle INFORMAZIONI all interno dell ISTITUTO e una più incisiva efficacia metodologica, didattica e di relazione educativa. La stesura stessa di questo progetto da parte della COMMISSIONE MISTA, ha prodotto ottime sinergie di intenti e di azione tra insegnanti dei tre ordini di scuola. Dall a.s. 1999/2000 è stato avviato un lavoro collegiale (con la partecipazione di TUTTI i docenti) per la revisione dei CURRICOLI di ogni materia con particolare attenzione all individuazione delle tematiche portanti e dei NUCLEI FONDANTI per la semplificazione e lo sfrondamento dei curricoli verticali. Nel corso degli anni scolastici 2002/03 e 2003/2004 si è lavorato per la stesura dei nuovi curricoli verticali di Istituto. In seguito, alla luce anche delle "Indicazioni Nazionali per i Piani di Studio Personalizzati" contenute nella Riforma Moratti e delle "Indicazioni per il curricolo", si è pervenuti alla definizione di detti curricoli. 8

9 3.2 OBIETTIVI TRASVERSALI INCREMENTO DEL SUCCESSO SCOLASTICO PREVENZIONE DELLE DEVIANZE E DELLE DIPENDENZE SVILUPPO DI TUTTE LE POTENZIALITÀ INDIVIDUALI Orientamento SVILUPPO DELLE ABILITÀ TRASVERSALI INCREMENTO DELL AUTOSTIMA attraverso la sperimentazione di attività svolte con successo Coerentemente con scelte educative, organizzative, metodologiche e didattiche, già intraprese da anni nelle nostre scuole, il Collegio dei Docenti si propone di perseguire, attraverso la FLESSIBILITA D ORARIO (nella scuola media) e l ampliamento di diversi LABORATORI nei tre ordini di scuola, i seguenti obiettivi: 1) CONTENIMENTO e PREVENZIONE DEL DISAGIO e DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA (compresa quella occulta del mancato sviluppo delle abilità strumentali e trasversali di base). 2) Incremento delle esperienze di CONTINUITA tra i tre ordini di scuola attraverso la realizzazione di CURRICOLI INTEGRATI e di LABORATORI PONTE negli anni finali e iniziali dei cicli scolastici. 3) Potenziamento e arricchimento delle attitudini individuali attraverso dei PERCORSI FORMATIVI : corporeità e sport, musica e teatro, scienze e informatica, pittura e manipolazione, lingua italiana e lingue comunitarie. 4) Sviluppo delle ABILITA TRASVERSALI sia cognitive che relazionali. 5) 6) Promozione del controllo dei processi al fine del raggiungimento della QUALITA TOTALE in ambito didattico e organizzativo. 6) Acquisizione della sensibilità di genere da parte di alunni e alunne. 9

10 3.3 OBIETTIVI DIDATTICO-PROGRAMMATICI SPERIMENTAZIONE DI UNA VASTA GAMMA DI OFFERTE FORMATIVE RICERCA DI STRATEGIE DI INTERVENTO INDIVIDUALIZZATE COINVOLGIMENTO DELLE FAMIGLIE CONOSCENZA DELL ALUNNO/A (ritmi, motivazioni, capacità ) PROGETTAZIONE CURRIC. DALLA SC.DELL INFANZIA ALLA SECOND. DI 1 GR. INDIVIDUAZIONE LEGAMI TERRITORIALI E SOCIALI Nella scuola secondaria di 1 grado, sulla base delle Finalità generali, i Consigli di Classe individuano obiettivi interdisciplinari comuni alle varie materie. La programmazione delle diverse discipline avviene invece, a partire dall anno scolastico 99/00, per materie e per classi parallele ( obiettivi di italiano di 1^-2^-3^ media). 10

11 INDIVIDUAZIONE LEGAMI TERRITORIALI E SOCIALI Nella scuola primaria, secondaria di I e dell infanzia gli/le insegnanti programmano facendo riferimento agli obiettivi scelti nei nuovi curricoli verticali. I principi generali su cui viene basata la programmazione sono: 1) COLLEGIALITÀ di tutte le operazioni di programmazione 2) VALUTAZIONE dei LIVELLI D INGRESSO dei singoli alunni dei/delle singoli/e alunni/e 3) INDIVIDUALIZZAZIONE degli obiettivi per fasce di livello 4) RAGGIUNGIMENTO DEI MASSIMI RISULTATI da parte dei/delle singoli/e alunni/e utilizzando le risorse e le strutture offerte dalla scuola e dall organizzazione flessibile del tempo 5) UTILIZZAZIONE della valutazione del processo di apprendimento come feed-back per RI- PROGRAMMARE i percorsi I documenti saranno: la programmazione del Consiglio di Classe, di Interclasse, di Intersezione la programmazione disciplinare dei dipartimenti la presentazione della classe e della metodologia per la scuola primaria. 11

12 3.4 IDENTITÀ EDUCATIVA E METODOLOGIA L impegno di tutto il personale docente e non docente deve essere volto a costruire, nella scuola in generale, e particolarmente in classe un CLIMA SERENO fondato sulla del/della bambino/a, sempre, ma special- mente nella scuola dell infanzia e nel 1 ciclo ACCETTAZIONE dei/delle bambini/e (anche di difficili) quelli ATTENZIONE AI BISOGNI AFFETTIVI atteggiamento di amorevole fermezza COGNITIVI CONCRETEZZA ESPERIENZE CORPOREE - costante riferimento in campo psicomotorio a oggetti e situazioni alimentare - uscite sul territorio pittorico teatrale musicale manipolatorio: - costruzione - giardinaggio CITTADINANZA e COSTITUZIONE EDUCAZIONE alla CONVIVENZA DEMOCRATICA multietnica e pluriculturale alla SOLIDARIETA necessità di abituarsi a condividere GARANTIRE PARI OPPORTUNITA (dando di più a chi ha di meno e trasferendo i saperi con particolare attenzione alla trasversalità dell'ottica di genere, focalizzando l'attenzione dei/delle ragazzi/e sull'importanza e la pregnanza degli stereotipi di genere nella nostra società). 12

13 ETICA DELL INSEGNAMENTO Per affrontare la difficile professione di insegnante occorre sapersi conoscere: apprezzare le proprie qualità positive e le competenze acquisite, ammettere i propri limiti, impegnarsi a migliorare e sentirsi sempre in ricerca, a un anno di insegnamento come a quaranta. Nell entrare a scuola è bene: Lasciare fuori della porta il vaso pieno delle nostre preoccupazioni personali, e sorridere. E già un buon inizio Avvicinarsi all alunno/a con disponibilità, delicatezza e professionalità.. Riconoscere in lui una persona con un bagaglio di emozioni e conoscenze, che dobbiamo per primi rispettare se vogliamo essere rispettati. Partire da come lui è e da ciò che lui sa per programmare l attività educativa e didattica. Riflettere quotidianamente sul nostro modo di rapportarci con gli/le alunni/e e sulle modalità del nostro insegnamento. Se qualcosa non ha funzionato non cercare solo le cause negli/nelle alunni/e, ma verificare prima il nostro operato. Ricordare che quando chiediamo all alunno/a di ascoltare, di riflettere, di procedere con ordine, di esprimersi con chiarezza, di impegnarsi... lui ha davanti noi come modello. Se noi ascoltiamo, riflettiamo, procediamo con ordine nel lavoro, ci esprimiamo con chiarezza, ci impegniamo, la classe è sulla buona strada. Mirare ad obiettivi comuni e al massimo individualmente possibile, riconoscendo in ciascun alunno/a la sua identità e le sue potenzia1ità: noi non siamo l unico modello da imitare. Usare molti incoraggiamenti positivi. Sottolineare quanto di bene l alunno/a ha già in partenza e quanto conquista quotidianamente: questa è la strada per favorire il successo Saper coniugare amorevolezza ed autorevolezza: operare per prevenire l errore e guidare gli/le alunni/e a diventare consapevoli che le regole favoriscono lo star bene individuale e collettivo. Essere prudenti e riflessivi sulla scelta delle eventuali punizioni, ma coerenti nel mettere in pratica ciò che si è deciso e motivato. Tra i colleghi c è chi sa più di noi e chi meno. Bisogna essere pronti a dare e a ricevere, disponibili ad ascoltare le idee altrui, capaci di motivare le proprie, flessibili nel modificare le scelte: si cresce nel confronto e la crescita individuale e collettiva è un benessere per tutti. La famiglia non è una controparte, ma è la parte che con noi è più interessata al bene del/della bambino/a, anche quando non è in grado di comprendere quale sia, e di agire di conseguenza. Siamo noi gli specialisti dell educazione: affiniamo per primi le abilità di comunicare con la famiglia, per promuovere, nella diversità dei ruoli, il meglio possibile per quel/quella bambino/a. E dopo esserci sfogati dicendo: Tanto la famiglia è così, cosa si può fare!,... tiriamoci su le maniche, dimentichiamo la famiglia, guardiamo negli occhi il/la bambino/a, e lavoriamo! I BAMBINI SONO IL FUTURO DELL UMANITA UNA PARTE DI FUTURO E NELLE NOSTRE MANI! 13

14 3.5 IDENTITÀ DIDATTICA E STRATEGIE In campo DIDATTICO SISTEMATICITA rigorosa programmazione - di classe; - di interclasse - giornaliero (diario di bordo) LABORATORI E CLASSI APERTE (informatica, manipolazione, lingue, scienze, falegnameria, musica, recupero e potenziamento FLESSIBILITA Saper rendere funzionali agli OBIETTIVI PREVISTI anche CONTENUTI ESTEMPORANEI quali: - fatti di attualità - eventi personali dei b. - esperienze offerte dal territorio OTTIMIZZAZIONE SPAZI ORARI E FISICI In campo RELAZIONALE INTERVENTI CON ALUNNI/E Organizzare l ambiente educante finalizzato al BENESSERE e alla MOTIVAZIONE ad APPRENDERE Applicare progressivamente la STRATEGIA dell'apprendimento COOPERATIVO INTERVENTI CON I GENITORI promuovere nuove consapevolezze nella sfera della salute FISICA - igiene - alimentazione - pronto soccorso PSICHICA - la relazione - l affettività - le regole 14

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16 3. 6 INSERIMENTO E INTEGRAZIONE DI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Gli obiettivi generali che l Istituto si pone sono: - favorire l integrazione e la socializzazione del singolo portatore di handicap nell ambito scolastico; - favorire il raggiungimento di una maggiore autonomia personale; - sviluppare e potenziare le abilità manifestate dai/dalle singoli/e allievi/e portatori di handicap anche in ambiti predisciplinari ed extracurricolari. A tale scopo si riunisce periodicamente il Gruppo Handicap d Istituto composto da docenti, dalla psicologa dell ASL n. 5 e dalle famiglie. Al di là dei contenuti, la relazione, improntata al contenimento affettivo ed all ascolto dei bisogni dell allievo/a, ha una grande importanza. Essa è possibile grazie alla stretta collaborazione tra insegnanti di classe ed insegnanti di sostegno, i quali, in virtù delle diverse competenze sono in grado di elaborare un reale progetto educativo che tenga conto dei vincoli e delle risorse del/della singolo/a allievo/a in situazione di handicap. Pertanto nella scuola dell infanzia e nella scuola primaria gli/le insegnanti di classe e gli insegnanti di sostegno si affiancano in uno scambio paritetico di ruoli per la piena attuazione della legge 148/90 e per una reale integrazione, ai sensi della legge 104/92. Nella scuola secondaria di primo grado gli/le insegnanti di sostegno sono impegnati in programmazioni comuni ed interdisciplinari ed attivano nel corso dell anno laboratori di falegnameria, manipolazione, videoscrittura e storico-creativo. Essi seguono alunni sia con un handicap certificato, sia con svantaggi di varia natura che provocano problemi comportamentali o di apprendimento. La scelta di operare per laboratori consente di poter sfruttare le competenze specifiche di ogni insegnante di sostegno e di creare un ambiente più favorevole all apprendimento per gli/le allievi/e in difficoltà. Tenendo conto del fatto che i portatori di handicap risultano spesso carenti di autostima e di fiducia di base e carichi di vissuti di insuccesso si intende, attraverso questa metodologia creare le condizioni per il successo, in quanto questo è il prerequisito essenziale da cui discendono le motivazioni, le quali a loro volta stimolano il desiderio di apprendere, altrimenti frustrato o inesistente. Per favorire il passaggio alla scuola superiore viene attivato ogni anno il progetto di orientamento interistituzionale P.O.I (ex Horizon) che prevede l accompagnamento dei/delle ragazzi/e in situazione di handicap verso la scuola media superiore e il mondo del lavoro. 16

17 ALUNNI CON DSA (DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO) Le recenti normative (L. 170/2010, L. regionale 15/02/2010, D.M. 12/07/2011 e Linee Guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento) riconoscono la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento, denominati «DSA». Disturbi che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali, ma che possono costituire una limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana. La Scuola italiana adotta in via ufficiale tutte le strategie utili e necessarie affinchè gli studenti DSA possano vivere la loro esperienza scolastica nel modo più consono alle loro possibilità. Il nostro Istituto, che si avvale di un referente scolastico DSA (Prof.Golia), uniformandosi a quanto emanato, osserva con attenzione tutto quanto definito, con particolare rilievo alle misure dispensative e strumenti compensativi, adottando un modello di PDP (Piano didattico Personalizzato) per la programmazione annuale individualizzata e personalizzata, utile ai Consigli di Classe in cui sono presenti uno o più allievo DSA L accoglienza rassicurante, l aiuto non solo pedagogico, ma anche pratico che viene offerto giornalmente dagli/dalle insegnanti e dal Dirigente Scolastico ai genitori ha fatto sì che la scuola sia per tutti gli alunni non solo una istituzione, ma anche un sicuro punto di riferimento al quale rivolgersi in caso di necessità. 3.7 RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA La necessità fondamentale, nel nostro Istituto, di un rapporto costruttivo scuola famiglia implica rapporti non istituzionalizzati, improntati alla condivisione di piccoli e grandi problemi e contrasta la formazione di stereotipi e pregiudizi nei confronti di persone e culture, senza peraltro confondere l accoglienza con il permissivismo: attraverso il percorso di richiesta alle famiglie del rispetto delle regole, cerchiamo di indurre la riflessione sulla necessità che anche ai propri figli occorra trasmettere regole positive di vita, con l esempio. Si prevedono momenti di confronto non necessariamente legati al/alla bambino/a, allo scopo di instaurare un rapporto di fiducia e crescita reciproca finalizzata ad affrontare costruttivamente i temi educativi. A tal fine si utilizzeranno: - momenti di conoscenza con famiglia e bambino/a prima dell inizio della scuola; - assemblee di classe e colloqui individuali; - partecipazione delle famiglie ad alcune attività scolastiche e nell organizzazione delle grandi FESTE scolastiche di Natale e fine anno; - esperienze e testimonianze dei genitori e dei nonni nello svolgimento di specifiche unità didattiche (lavoro, tradizioni, usanze diverse); - consultazione periodica delle famiglie per la valutazione della QUALITÀ complessiva delle scuole; 17

18 3.8 VALUTAZIONE a) LA VALUTAZIONE DELL ALUNNO/A E DELL INSEGNAMENTO Nella nostra scuola, prima dell annessione della scuola media, erano già state compiute importanti e generalizzate riflessioni sulle modalità di programmazione e su una prima selezione dei saperi che hanno implicato il coinvolgimento della totalità degli insegnanti nella formulazione del P.E.I. Anche la valutazione è stata oggetto di studio approfondito nel momento dell introduzione della nuova scheda ministeriale di valutazione. Allora si arrivò alla condivisione del concetto che la valutazione deve essere innanzitutto formativa e pro-attiva deve cioè consentire all insegnante, mediante il feed-back proveniente dagli/dalle alunni/e, di regolare le strategie e gli strumenti dell insegnamento. Di ogni alunno/a occorre valutare il processo di sviluppo in relazione al suo punto di partenza, verificando il processo di crescita e di formazione della personalità, tenendo conto delle competenze esistenti, dei talenti, dell impegno e dei progressi registrati (funzione diagnostica). Nel valutare l insegnante - dà importanza all osservazione in classe in quanto egli è osservatore partecipante ; - affronta in positivo il ruolo giocato dagli errori e dagli ostacoli per recuperare l errore, soprattutto negli/nelle alunni/e in difficoltà; - considera anche le abilità di ordine più complesso ed elevato degli/delle alunni/e più competenti. La valutazione di tipo sommativo, si pone a conclusione di una certa attività o unità di lavoro e verifica le conoscenze acquisite e il grado di apprendimento attraverso: prove non strutturate quali interrogazioni, colloqui, questionari, compiti in classe, prove strutturate quali test di profitto e prove oggettive e prove di verifica periodiche. I criteri della valutazione sono coerenti agli obiettivi che si intendono valutare. Periodicamente gli/le insegnanti chiamano i genitori ad un colloquio individuale e al termine di ciascun quadrimestre i risultati della valutazione vengono comunicati alle famiglie mediante la scheda elaborata dal Collegio dei Docenti. Nella scuola dell'infanzia gli/le insegnanti, oltre ai contatti quotidiani con le famiglie, programmano periodicamente delle assemblee ed al termine di ciascun quadrimestre hanno colloqui individuali. Al termine dell anno compilano una scheda di descrizione delle abilità del bambino. 18

19 b) LA VALUTAZIONE DEL PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA Sono state predisposte griglie per la rilevazione dei dati. I dati saranno tabulati e discussi in apposite riunioni di verifica del Piano dell Offerta Formativa. La verifica verrà effettuata a più livelli e consisterà nella valutazione delle singole attività, siano esse corsi, spettacoli o laboratori per verificare: - l organicità e la coerenza dei contenuti; - le modalità organizzative (tempi, costi, numero delle persone beneficiarie) ; - il livello di gradimento; - il livello di apprendimento di conoscenze e abilità; - le ricadute sulle competenze dei /delle docenti; - le sinergie per l ottimizzazione delle connessioni tra le varie iniziative; - l annullamento della ripetitività (elaborazione di schemi riassuntivi, verbali delle riunioni) - il livello di accesso e di diffusione delle informazioni e di partecipazioni alle decisioni dei singoli operatori; - le relazioni ossia il grado di conflittualità, armonia e/o disagio fra gli agenti. c) LA VALUTAZIONE DELL ISTITUTO Coerentemente con la scelta di iniziare dalla scuola elementare un lavoro sistematico nella direzione della qualità totale, saranno utilizzati gli strumenti del punto b per allargare progressivamente la riflessione su tutti gli aspetti organizzativi dell Istituto. L analisi compiuta anni fa con l aiuto dell équipe dell IRRSAE Piemonte, ha evidenziato una situazione complessiva, di ECCELLENZA rispetto all AGITO e al PERCEPITO, mentre si può migliorare ancora all interno del Collegio il livello di consapevolezza (PENSATO) e di previsione dei progetti (DICHIARATO). Il nostro Istituto, inoltre, ha collaborato per diversi anni con l Associazione Magistrale Niccolò Tommaseo per sottoporre periodicamente a studenti, genitori e docenti un questionario di autovalutazione d Istituto, che ha consentito, dopo la restituzione dei risultati, di attuare una costruttiva riflessione e di apportare eventuali correttivi. Quest anno si è costituita una commissione VALLUTAZIONE E RICERCA che affronterà i temi della valutazione d Istituto cercando di coniugarli con la ricerca metodologica. d) LA VALUTAZIONE DEI RISULTATI SCOLASTICI Da alcuni anni aderiamo al PROGETTO INVALSI per italiano e matematica per la scuola primaria e secondaria di I grado. 19

20 4. LE RISORSE UMANE E L IDENTITÀ ORGANIZZATIVA 4. 1 IL CONSIGLIO D ISTITUTO Il Consiglio di Istituto, fin dall anno 1987, si è dato un Regolamento molto articolato, relativo al coordinamento delle attività degli OO.CC., alla modalità di verbalizzazione, alla vigilanza sugli/sulle alunni/e, alla frequenza ed assenza degli/delle alunni/e, alle gite e uscite, ai rapporti scuola-famiglia, all utilizzo dei locali e delle attrezzature, alle attività para-extrascolastiche, alla circolazione delle informazioni all interno della scuola. La componente genitori, attenta e sensibile alle problematiche educative, collabora con i docenti nella realizzazione del servizio educativo-sociale della scuola. Nel corso del 2006/ 07 un gruppo di genitori ha chiesto l aiuto di una PSICOPEDAGOGISTA per migliorare nel loro impegno di far studiare a casa i propri figli. I membri del C.d.I. coadiuvati dai rappresentanti di classe si organizzano ogni anno in diverse commissioni, quali: - mensa - feste - libri - aree verdi del quartiere - RELAX - C.T.S. (Comitato Tecnico Scientifico) per il controllo della mensa Le suddette commissioni cooperano, per le rispettive competenze, con le commissioni del Collegio Docenti. Il Consiglio d Istituto è stato rinnovato a novembre IL COLLEGIO DOCENTI E RELATIVE ARTICOLAZIONI Il Collegio si riunisce in forma congiunta ogni qualvolta vengano trattati temi che coinvolgono i tre ordini di scuola per favorire maggior coesione tra gli insegnanti e per promuovere iniziative di continuità. Per gli aspetti didattico-organizzativi i Collegi si riuniscono separatamente. ARTICOLAZIONI DEL COLLEGIO COLLEGIO DEI DOCENTI STAFF DIPARTIMENTI FIGURE STRUMENTALI lingua, matematica, lingue straniere RESPONSABILI DEI PROGETTI GRUPPI DI RICERCA - AZIONE 20

21 CONSIGLI INTERSEZIONE (SCUOLE DELL'INFANZIA) CLASSE (SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO) INTERCLASSE (SCUOLA PRIMARIA) I Consigli sono i veri nuclei PRIMARI di lavoro di gruppo, con precise prerogative e massima autorevolezza in ordine a: 1) dibattito e formulazione di pareri su ogni decisione pratica o delibera da portare in Collegio; 2) elaborazione di proposte operative; 3) espressione di rappresentanti in ogni commissione; 4) programmazione collegiale; 5) semplificazione dei lavori del Collegio dei Docenti. Ogni Consiglio è coordinato da un/a presidente. Lo Staff è costituito dai Presidenti dei Consigli, dai Collaboratori e dalle Figure Strumentali. Periodicamente si riunisce con il Dirigente Scolastico per affrontare problemi di tipo didattico e organizzativo. Le Funzioni Strumentali Sono state attribuite 7 funzioni strumentali. Dopo attenta valutazione della situazione, il Collegio ha individuato gli obiettivi e le funzioni necessariamente diverse per ogni ordine di scuola, tenendo conto dell estrema complessità del nostro Comprensivo (il più grande della Provincia: 9 sezioni di scuola dell infanzia, 22 classi di scuola primaria, 12 classi di scuola secondaria di primo grado). Fondamentale sarà il ruolo delle figure di coordinamento didattico nella scuola secondaria di I grado che affiancherà quello delle F.S. e che sarà volto a migliorare e a potenziare la continuità fra i tre ordini di scuola. Il percorso di individuazione delle funzioni strumentali e delle figure più adatte ad esercitarle è stato sostanzialmente realizzato partendo dalle persone e dalle competenze già esistenti. Pertanto le attività già collaudate e tuttora in corso, l implementazione delle medesime e l attivazione delle procedure per un SISTEMA QUALITA TOTALE (a partire dalla scuola primaria) sono considerate come negli scorsi anni scolastici, e lo saranno per quelli a venire, una PRIORITA ASSOLUTA. 21

22 Le funzioni individuate sono le seguenti: 1) Gestione POF 2) Orientamento rapporto enti esterni 3) Laboratori informatici e sito 4) Sicurezza e privacy, coordinamento ASPP 5) HC - Disagio 6) Ricerca didattica- Valutazione Istituto-Progetti rete 7) Formazione e attività di lettura per alunni e famiglie Il Team Project e i gruppi di RICERCA - AZIONE comprendono i/le docenti maggiormente impegnati nella gestione dei progetti, delle problematiche organizzative e nella ricerca su grandi temi (educazione scientifica e apprendimento cooperativo). I gruppi di lavoro hanno compiti prevalentemente organizzativi e favoriscono la qualità e la produttività nel lavoro, garantendo una effettiva e condivisa collegialità. Il Dipartimento delle materie scientifiche, tecnologiche e matematiche e quelli delle materie letterarie ed espressive, si riuniscono periodicamente per mettere a punto e verificare i curricoli e le strategie per migliorare l'autovalutazione di Istituto. 4.3 IL PERSONALE NON DOCENTE PRINCIPI GUIDA Accoglienza e cortesia verso il pubblico Disponibilità e flessibilità organizzativa Efficienza e celerità a) L UFFICIO DI SEGRETERIA Il personale di Segreteria è costituito da un Direttore Amministrativo e dagli Assistenti Amministrativi. I computer sono largamente usati sia per la gestione sia per l amministrazione. Tutto il personale di Segreteria di buon grado ha condiviso l esigenza primaria di fornire un immagine di efficienza e di disponibilità completa verso il pubblico. La scuola intende offrire un servizio di alta qualità in cui l utente possa sentirsi accolto, apprezzato e rispettato. b) IL PERSONALE AUSILIARIO - nelle scuole dell'infanzia è presente personale statale - nelle scuole primarie è presente oltre al personale statale anche personale della Cooperativa P.G. Frassati, della La Nuova Cooperativa e della Cooperativa COSEA - nelle scuole secondarie di I grado è presente personale statale. 22

23 Tutto il personale ha, nel corso degli anni frequentato corsi di aggiornamento e si adopera al massimo per fornire un immagine di efficienza nell espletare le proprie funzioni di sorveglianza e pulizia e di disponibilità nell accogliere gli/le alunni/e ed i loro genitori. 5.1 scuola dell infanzia A BECHIS 5. LE RISORSE AMBIENTALI Sono attivi: all interno dell edificio - l SALONE DI PSICOMOTRICITA, attrezzato con specchi, palloni, cerchi, materassini e materiale strutturato (utilizzato anche come salone delle feste e per riunioni con genitori) - 7 AULE ALLESTITE PER GIOCO LIBERO E ATTIVITÀ DIDATTICHE - 7 SPAZI allestiti per giochi di ruolo (casette) - 3 DORMITORI - LA CUCINA - L INFERMERIA - L UFFICIO INSEGNANTI all esterno - GIARDINO con giochi strutturati - ORTO, AIUOLE E FIORIERE curati dai bambini nell ambito del Progetto Orti e fioriere. 5.2 scuola dell infanzia E. MORANTE Sono attivi: all interno dell edificio - la PALESTRA, attrezzata con due specchi, palloni di varie misure, cubi di gommapiuma e attrezzature varie per giochi motori e percorsi - il REFETTORIO, con un angolo predisposto per la visione di filmati vari e dotato di impianto stereo che, in occasione delle feste, si trasforma in spazio per le rappresentazioni - il DORMITORIO - le AULE, allestite per gioco libero e attività didattiche e di drammatizzazione - il SALONE, per giochi di socializzazione, attività motorie e di ballo - una SALETTA insegnanti dotata di computer. all esterno - un GIARDINO, con giochi strutturati - l ORTO e le AIUOLE gestiti e curati dai bambini nell ambito del Progetto Orti e fioriere. 23

24 5.3 scuola primaria M.L.KING Sono attivi: all interno dell edificio - 2 LABORATORI DI INFORMATICA, dotati di computer multimediali, altri computer sono dislocati sui piani per essere utilizzati liberamente dalle classi, scanner e stampanti con rispettivi programmi, dei quali usufruiscono anche gli/le alunni/e disabili; l Istituto ha avuto i progetti 1/A e 1/B e gli/le insegnanti da anni ormai, seguono corsi di aggiornamento su tale disciplina. - l AULA SUSSIDI, fornita di due televisori con videoregistratori, uno fisso e l altro itinerante, utilizzati per la visione di documentari, film, favole, cartoni animati, legati all attività didattica programmata - l INFERMERIA - l aula polivalente usata per il pre/post scuola e attività di lavoro - il REFETTORIO - la PALESTRA, nella quale, nella seconda fascia pomeridiana, vengono organizzati corsi di attività sportiva, gestiti da società sportive, e destinati agli/alle alunni/e della scuola - l AULA PER L ATTIVITA MOTORIA, fornita di specchi, alcuni palloni, una decina di cerchi e di bastoni, alcuni mattoncini di spugna, stoffe, corde, un impianto stereo - 3 uffici di SEGRETERIA dotati di computer - la DIREZIONE. - Un laboratorio d Inglese fornito di L.I.M., utilizzato anche per attività in piccoli gruppi - all esterno - un AMPIO GIARDINO ( mq.) a prato con piattaforma lastricata - una ZONA ORTO, coltivata dalle classi nell ambito del Progetto Orti e fioriere. - un secondo GIARDINO, più piccolo, per accogliere i /le bambini/e di classe prima nei primi mesi di scuola. 5.4 scuola primaria DON CAUSTICO La scuola ha sede al 1 piano dell edificio scolastico. Sono attivi: all interno dell edificio - la PALESTRA, per educazione motoria e psicomotoria dotata di attrezzature varie per giochi motori e percorsi (in comune con la scuola media) nella quale, nella seconda fascia pomeridiana, vengono organizzati corsi di attività sportiva, gestiti da società sportive, e destinati agli/alle alunni/e della scuola - il REFETTORIO, in comune con la scuola media - l INFERMERIA - l AULA DEGLI AUDIOVISIVI in cui vi è un televisore con videoregistratore e un angolo allestito per l attività musicale,usata anche per il pre-scuola - la BIBLIOTECA, in cui vi è 1 computer con sistema WINDOW 97, che funziona come aula polifunzionale per riunioni con genitori e con esperti - il LABORATORIO DI FRANCESE e INGLESE dotato di registratore, giochi e libri in lingua straniera - l AULA INSEGNANTI, usata per riunioni di interclasse e di Plesso, in cui vi sono la fotocopiatrice e la cucina usata per attività di interclasse. 24

25 All esterno - un AMPIO GIARDINO a prato con alcuni grandi alberi - una ZONA ORTO coltivato dalle classi nell ambito del progetto Orti e fioriere.annesso all edificio vi è uno spazio teatrale normalmente utilizzato dal Comune, usufruibile dalla scuola durante le feste scolastiche. 5.5 scuola secondaria di primo grado C. LEVI Sono attivi: all interno dell edificio - IL LABORATORIO LINGUISTICO e MULTIMEDIALE ALLESTITO DAL COMUNE : con 10 postazioni per gli/le alunni/e + 1 per l insegnante, stampante, scanner e collegamento a Internet utilizzabile anche dalla scuola elementare - IL LABORATORIO DI INFORMATICA: con 7 computer, stampanti, scanner, televisore, masterizzatore, fotocamera digitale e collegamento a Internet + 1 computer multimediale ad accesso facilitato, scanner e software specifici su CD-rom specifico per alunni portatori di hc - IL LABORATORIO DI FALEGNAMERIA con banconi ed attrezzature - IL LABORATORIO DI MUSICA con strumenti musicali di vario genere - IL LABORATORIO DI SCIENZE con banconi, attrezzature ecc... - UNA SALA AUDIOVISIVI dotata di telecamera, videocassette e proiettore - UN LOCALE attrezzato per attività teatrali - UNA GRANDE PALESTRA - UNA PALESTRINA per la psicomotricità - UNA BIBLIOTECA per gli/le alunni/e e UNA per i/le docenti con testi specifici per le problematiche didattiche - UN TEATRO con palcoscenico e illuminazione all esterno - UN AMPIO GIARDINO per attività all aperto. 5.6 scuola secondaria di primo grado C. LEVI succursale La scuola ha sede al piano terra dell edificio scolastico di B.ta Lesna. Sono attivi: all interno dell edificio - IL LABORATORIO LINGUISTICO e MULTIMEDIALE ALLESTITO DAL COMUNE : con 10 postazioni per gli/le alunni/e + 1 per l insegnante, stampante, scanner e collegamento a Internet utilizzabile anche dalla scuola elementare - la PALESTRA dotata delle attrezzature per l attività di educazione fisica (in comune con la scuola elementare) - il REFETTORIO in comune con la scuola elementare - il LABORATORIO POLIVALENTE (BIBLIOTECA SCIENZA CUCINA) - il LABORATORIO DI ATTIVITA TECNICHE - n.3 AULE - una SALETTA INSEGNANTI. 25

26 All esterno - un AMPIO GIARDINO in comune con la scuola elementare Annesso all edificio vi è uno spazio teatrale, concesso dal Comune in uso al GRUNT, usufruibile dalla scuola durante per le feste scolastiche. 6.1 MENSA 6. SERVIZI Fin dal 1989 è in atto a Grugliasco un progetto di educazione alimentare che coinvolge insegnanti, genitori, bambini/e, medici, Amministrazione Comunale e che ha prodotto cambiamenti tangibili nel menù scolastico e una nuova sensibilità per la buona alimentazione sul territorio. Dal gennaio 1993 infatti sono stati introdotti nel servizio di refezione scolastica alimenti di origine biologica, attraverso un modello di menù ispirato alla dieta mediterranea. La mensa fornisce ai bambini della scuola primaria anche la colazione, per evitare l introduzione delle classiche merendine di tipo industriale. La partecipazione delle famiglie viene sollecitata attraverso incontri con i medici, organizzati a cadenza periodica, con proiezione di diapositive sonorizzate. Nelle scuole vengono inoltre istituiti corsi di cucina naturale per genitori ed insegnanti, su richiesta. Tali corsi sono caratterizzati da attività pratiche che prevedono la preparazione, la cottura nonché la degustazione dei cibi cucinati. Per le classi sono stati predisposti dei percorsi didattici che prevedono anche visite alla cucina centralizzata. Il Comune ha organizzato anche un corso di formazione per gli insegnanti per fornire utili strumenti alla didattica in modo di permettere loro di trasmettere ai bambini la gioia di mangiare bene. Nella commissione mensa è stata incoraggiata la partecipazione dei genitori al fine di renderle più rappresentative. Ai suddetti genitori è stato riservato un percorso privilegiato di informazione attraverso la partecipazione ad incontri periodici con la dietista e il Dirigente scolastico. 6.2 PRESCUOLA E POSTSCUOLA Per venire incontro alle esigenze dei genitori che hanno particolari esigenze di orario l Istituto ha organizzato, affidandone la gestione a SPAZIOMNIBUS, un servizio a pagamento ; pre scuola dalle ore 7,30 all inizio delle lezioni post scuola dalle ore 16,30 alle ore 17,30 ( per la sc.dell infanzia BECHIS 16,25/17,30) Durante queste ore i bambini hanno la possibilità di fare giochi, attività creative e di movimento. 26

27 6.3 RAPPORTI CON ENTI TERRITORIALI A.S.L. Azienda Sanitaria Locale I rapporti che intercorrono tra la scuola e l A.S.L. nel nostro Istituto sono attualmente regolati dalle consuete visite di prevenzione sanitaria in ordine al monitoraggio dell indice tubercolinico, delle anomalie della vista e delle vaccinazioni obbligatorie. Queste visite si effettuano nelle prime classi della scuola primaria attraverso il Tine-test, nella scuola dell'infanzia con la visita oculistica e nelle classi prime della scuola secondaria di I grado. Dal 1998 la nostra A.S.L. ed il Provveditorato agli Studi di Torino hanno redatto un protocollo d intesa per gli interventi di educazione e promozione alla salute rivolti alla popolazione scolastica con l intento di assicurare ai/alle destinatari/e un maggior controllo della loro salute, raccordando così la prevenzione dell insuccesso scolastico e del disagio con la promozione della salute e del benessere. C.I.S.A.P. Consorzio Intercomunale Servizi Alla Persona Il Consorzio eroga prestazioni per affrontare problemi causati da difficoltà personali, familiari e sociali. In specifico interviene in favore di minorenni che si trovano in condizione di rischio per una crescita serena e un normale sviluppo o in stato di abbandono. La scuola offre le prime informazioni sui servizi erogati e sul diritto ad ottenere prestazioni sociali ed assistenziali del Consorzio: - Assistenza sociale territoriale, economica, domiciliare - Educativa individuale - Inserimenti lavorativi in favore di minori, giovani a rischio, disabili - Intervento per minori in collaborazione con l Autorità Giudiziaria - Affidamento diurno e residenziale dei minori - Inserimento di minori in difficoltà Al termine di ogni anno il Consorzio invia alla scuola la relazione di consuntivo sull attività quantificando il numero di utenti che ha usufruito dei diversi servizi. 27

28 7. OFFERTA FORMATIVA ANNUALE TEMI FONDANTI DEL POF D ISTITUTO Attenzione alla persona Accoglienza di alunni e famiglie Accoglienza alunni HC e DSA Accoglienza nuovi insegnanti Attenzione alla relazione educativa Intelligenza emotiva Empatia Inclusione (alunni con HC, DSA, EES) Prevenzione al bullismo Prevenzione al disagio Educazione all affettività e alla sessualità Flessibilità oraria Pre e Post scuola Tempo pieno scuola primaria Apertura di tutti i pomeriggi scuola media con odfferta di attività sportive, laboratoriali, studio assistito Innovazione tecnologica Didattica con la LIM Laboratorio di Informatica Multimedialità Corsi di informatica per i genitori Continuità o Curricolo verticale o Programmazione collegiale o Lavoro in team Rapporto con il territorio Adesione a progetti e attività del Pof territoriale Educazione alla salute e prevenzione a cura dell ASL territoriale Collaborazione con il C.I.S.A.P. Metodologie didattiche *Cooperative learning *Didattica laborattoriale *Utilizzo di strumenti multimediali Adesione a progetti Lettura e incontro con autori Cibo e Scuola Educazione all affettività ed emotività Le parole della scienza 28

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