Convegno Storia e futuro delle ferrovie della Calabria. 8 febbraio 2011 Archivio di Stato RC

Transcript

1 Convegno Storia e futuro delle ferrovie della Calabria 8 febbraio 2011 Archivio di Stato RC Italia Nostra ha tra i suoi obiettivi, oltre quello della tutela del patrimonio storico e artistico della nazione, anche la salvaguardia del patrimonio naturale. Quindi, ogni azione volta all incremento della sostenibilità, è da noi condivisa ed incoraggiata. La mobilità via treno è sicuramente una scelta nella direzione della compatibilità ambientale dei trasporti ed è per questo che IN la sostiene da sempre. Fa, infatti parte della CO.MO.DO. (Confederazione Mobilità dolce) che ha come obiettivo la realizzazione di una rete nazionale di mobilità dolce attraverso il recupero delle infrastrutture territoriali dismesse (ferrovie, strade arginali, percorsi storici ecc.) e che ogni anno organizza la giornata nazionale delle ferrovie dimenticate. Attraverso questa confederazione si è riusciti a promuovere la presentazione di un disegno di legge nazionale sul recupero delle infrastrutture territoriali in disuso e, in particolare delle ferrovie in abbandono. Per esempio, tra le altre disposizioni previste, la L. propone il riconoscimento del valore storico, ambientale e paesaggistico dei tronchi ferroviari in abbandono e l introduzione della possibilità di vincolarli ai sensi delle leggi sulla protezione del paesaggio. Si vorrebbe, in sostanza, equiparare l Italia agli altri Paesi d Europa (Belgio, Regno Unito, Danimarca ecc.) nei quali la rete della mobilità dolce è ormai equiparata per importanza e funzione alle altre classiche reti infrastrutturali come le autostrade o l alta velocitàˆ ferroviaria. Questa proposta intende far passare l idea che anche una rete fatta di sentieri, alzaie di navigli, antiche ferrovie, può avere una grande utilità sociale con vantaggi abbastanza evidenti: riduzione dell infortunistica stradale con lo spostamento degli utenti deboli su strade a loro dedicate; aumento dello stato di salute e di benessere della popolazione favorendo la mobilità fisica; apertura di percorsi protetti a categorie di persone finora escluse (bambini, anziani, diversamente abili, pedoni, ciclisti ecc.); recupero di aree dismesse e/o degradate con relativo razionale uso del territorio; nuove opportunità per il turismo verde e per il movimento della popolazione in aree urbanizzate; conservazione, per quanto riguarda le ex-ferrovie, di canali fisici potenzialmente riutilizzabili per il servizio ferroviario; mantenimento della memoria storica di percorsi antichi e dotati di pregio paesaggistico. E in questa logica generale che IN si interessa al treno. 1

2 A livello locale, inoltre, siamo fortemente impegnati nell attenzione alle linee ferroviarie della nostra Piana di Gioia Tauro. Da più anni la sezione di RC organizza assieme alle altre associazioni ambientaliste e all associazione treni storici, nell ambito della giornata nazionale delle ferrovie dimenticate, indetta da CO.MO.DO., delle iniziative per sensibilizzare i cittadini rispetto all importanza del mantenimento della presenza delle linee ferroviarie taurensi. In particolare, l anno scorso abbiamo posto all attenzione degli amministratori locali la necessità di realizzare qualcosa di concreto per invertire la tendenza attuale che va verso la dismissione del servizio. In quell occasione abbiamo raccolto l adesione di alcuni sindaci della Piana e delle altre associazioni presenti. Da allora, un anno quasi, abbiamo continuato a lavorare ad un protocollo di intesa che, raccolta l adesione della direzione regionale dei beni culturali, della soprintendenza ai beni Architettonici e paesaggistici della provincia di RC e VV, della Soprintendenza per i beni Archeologici della Calabriadell università Mediterranea e dell Ente Parco Nazionale dell Aspromonte, verrà proposta per la sigla ai sindaci dei comuni attraversati dalle linee taurensi, alla provincia e alla regione. Si pensa poi di procedere alla stesura di un progetto complesso, ma non impossibile, da finanziare con i fondi strutturali, che dovrà vedere protagonisti i comuni interessati. Ma perché ci si deve battere per la salvaguardia di queste linee, quali sono in effetti le ragioni della tutela di questo patrimonio? I motivi sono diversi: a) Ambientali e socio-economici b) Storico-culturali e paesaggistici c) Turistici Motivi ambientali e socio-economici Per gli accordi contenuti nel protocollo di Kyoto ogni Stato deve ridurre l emissione di gas serra in una misura non inferiore al 5% nel periodo , rispetto alle emissioni registrate nel

3 Pertanto, accertato che il trasporto su gomma è altamente inquinante, e che si registra, quasi sistematicamente, il superamento italiano del tetto di emissione di gas serra assegnato dall UE, ogni governo nazionale o regionale dovrebbe reimpostare i propri piani del trasporto locale in favore di quello via treno risaputamente il meno inquinante. Invece, che cosa accade per quel che ci riguarda? Le decisioni governative a livello nazionale stanno portando le FS allo smantellamento quasi totale del servizio ferroviario in Calabria. Ferrovie dello Stato Spa, ormai indotta ad essere guidata solo dalla logica del profitto (ma probabilmente non solo, anche da un assoluto disinteresse verso la Calabria aggravato dalla inconsistenza della politica locale) mette in atto un susseguirsi di interventi, attuativi di una strategia di soppressione quasi totale del servizio, sia per i passeggeri, che, soprattutto, per le merci con il conseguente dirottamento sull autotrasporto. alcuni dati ufficiali: dal 2005 ad oggi, la Calabria ha perso circa chilometri/treno al giorno: sono stati, infatti, soppressi numerosi TRENI PASSEGGERI a lunga percorrenza: sulla linea tirrenica: il Reggio Calabria - Torino, il Reggio Calabria Milano, l Agrigento Roma e il Siracusa - Roma; sulla linea ionica, poi, particolarmente penalizzata, sono aboliti il Reggio Calabria - Taranto, il Reggio Calabria - Milano, da Reggio a Catanzaro e viceversa, e durante la notte servizio è inesistente: il treno Reggio Calabria - Bari, è stato eliminato e sostituito da pullman. Nello scenario dell immediato futuro (entro il 2011) si paventa, inoltre, l eliminazione totale di tutti i collegamenti notturni per la Calabria e la Sicilia. Si potrebbe pensare che ciò si inquadri in un temporaneo ridimensionamento dovuto alla Nuova articolazione organizzativa in vista del potenziamento dell Alta Velocità anche verso il Sud. Invece, l Alta Velocità arriverà fino a Salerno. Infatti, è stata negata, al personale di Reggio Calabria, anche la possibilità di conseguire l abilitazione all Alta Velocità. Molto più impressionante, è la situazione del TRASPORTO MERCI su rotaia. Mentre fino a novembre 2006, sulle tratte Gioia Tauro - Bologna e Gioia Tauro-Bari si formavano 50 treni merci alla settimana, oggi, è operativa solo la Gioia Tauro- Bari, se ne formano solo 4. Lo Scalo merci di Lamezia Terme è stato chiuso a giugno 2009, dopo quelli di Reggio Calabria, Catanzaro, Crotone e Cosenza. E Villa S. 3

4 Giovanni, che raccoglieva e lavorava tutti i treni merci dal Continente per la Sicilia, dal 2000, ha visto ridursi, gradatamente, il lavoro, del 70%. Un nuovo traffico merci, basato sulla logistica intermodale, proveniente dall Austria e diretto al Porto di Gioia Tauro sta incontrando innumerevoli ostacoli al suo sviluppo per le incomprensioni tra i vari enti interessati (Regione, Autorità Portuale, ASI, RFI) A livello regionale, poi, va ancora peggio: data la dimostrata intenzione del governo centrale di non farsi carico, del potenziamento del trasporto ferroviario in Calabria (anzi!), bisognerebbe puntarvi decisamente a livello regionale, come ormai si sta facendo in molte regioni d Italia. Invece, da noi manca del tutto un piano regionale dei trasporti che viene continuamente annunciato ma che ancora non si vede; non si fa niente per ostacolare i disegni nazionali; si porta alla dismissione la storica linea a scartamento ridotto. Noi pensiamo, invece, che un oculato piano regionale dei trasporti dovrebbe prevedere la realizzazione di un sistema nel quale l anima fondamentale sia rappresentata dal trasporto su rotaia - nella massima razionalizzazione della combinazione tra l infrastruttura di FS e quelle di Ferrovie della Calabria - al quale si dovrebbero collegare gli autotrasporti, che se ben programmati non perderebbero nessuna fetta di mercato. Anzi! E poi, data la difficoltà di comunicazione tra i diversi centri, la intelligente combinazione tra stazioni di linee ferroviarie efficienti e trasporto su gomma, consentirebbe una più agevole mobilità delle persone che è sempre ragione di sviluppo economico oltre che sociale. Perché, muoversi senza difficoltà, facilita gli scambi culturali e delle produzioni locali anche artigianali, oltre a consentire l arresto dell abbandono dei centri interni e dei borghi, la cui causa principale è l isolamento dai grandi agglomerati urbani. Motivi storico-culturali-paesaggistici E sempre più condivisa l opinione che il recupero delle antiche linee ferroviarie abbia una valenza culturale elevata (intendendo, in questo caso, il termine cultura come Motivazione che conduca ad un certo modo di vivere. Ed è proprio nella scelta di una concezione della vita, indirizzata verso stili non impattanti con l ambiente, che si inquadra il concetto di rete della mobilità dolce concepita non come mobilità lenta perchè non è un alternativa a una rete veloce, ma come corretto 4

5 uso delle risorse e attenzione allo spreco di territorio. Quindi concettualmente, molto avanzata, sia sul piano culturale sia su quello sociale. Le soluzioni proposte come mobilità dolce, che puntano al ripristino del servizio ferroviario anche nelle tratte oggi dismesse, hanno anche l obiettivo di preservare il sedime dall abbandono o dalla cementificazione. E le nostre linee, realizzate a partire dalla fine degli anni Venti del Novecento, portano con se la storica funzione di collegamento tra luoghi e per questo sono memoria di percorsi storici che evocano servizi di trasporto della produzione agricola della Piana - di agrumi, olive e olio - che hanno significato, nel passato, un importante supporto all attività economica. Sono, inoltre, opere di un notevole valore tecnico-ingegneristico. Basti pensare al meraviglioso ponte sul Petrace. E sono ricche di pezzi e attrezzature storiche tra cui alcune antiche locomotive che meriterebbero una esposizione museale. La memoria della nostra ferrovia è, quindi, legata alla vita sociale della nostra comunità, alla nostra storia e alle nostre vicende economiche. Si tratta inoltre di una linea che rappresenta un itinerario paesaggistico di grande rilievo: si pensi allo snodarsi del suo percorso tra le distese di ulivi secolari, al suo collegare il paesaggio della Costa Viola, terrazzo sulle Eolie, con il paesaggio montano dell Aspromonte. Il percorso delle linee taurensi è anche un itinerario attraverso siti culturali di notevole interesse. Pensiamo al pianoro di Taureana sul quale sono vistabili il Parco archeologico dell antica Taurianum romana, la chiesa protostorica di S. Fantino, la torre medievale, il sistema delle grotte, oppure a Melicuccà alla grotta di S. Elia lo Speleota e i resti dell antico convento, al borgo ed al castello di S. Giorgio Morgeto, al museo naturalistico di Cittanova, all attraversamento di centri storici carichi di suggestive memorie. Motivi turistici Quanto detto rappresenta, senz altro, anche la valenza turistica di queste linee. Il problema è che spesso i termini turismo e sviluppo sostenibile sono parole vuote. Ma di quale turismo si deve parlare in Calabria.? Di quello dei grandi villaggi turistici? Sono pochissimi e solo nelle zone attorno a Tropea, Capo Vaticano e Scalea Ma è quello il turismo a cui si deve pensare? 5

6 La Calabria ha un altissima densità regionale di aree archeologiche. Solo sulla costa della nostra provincia se ne contano otto ed una, abbiamo visto, lambita dalle taurensi; esistono castelli medioevali e chiesette bizantine sparse su tutto il territorio; sentieri naturalistici fantastici percorsi da botanici ed escursionisti di tutto il mondo che vengono a fare esperienza di una biodiversità unica. E, probabilmente, questo il turismo a cui si deve guardare, ed in questa ottica, le antiche ferrovie della Sila e della Piana di Gioia Tauro non possono che essere uno degli elementi di pregio nel sistema dell attrazione turistica complessiva. Noi crediamo fermamente che queste linee possano svolgere ancora oggi un importante ruolo, soprattutto come itinerario nel paesaggio per la loro capacità di suscitare la fruizione estetica dei luoghi. Il paesaggio visto dal treno, che colpisce e sfugge davanti ai nostri occhi, è una sensazione che ognuno di noi ha sperimentato nel suo intimo e resta una tra le più pregnanti esperienze che ci appartengono. Angela Martino 6