Tassonomia. Dispensa a uso interno
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- Franco Filippi
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1 Tassonomia La tassonomia (dal greco ταξις, taxis, "ordinamento", e νομος, nomos, "norma" o "regola") è, nel suo significato più generale, la disciplina della classificazione. Essa stabilisce i criteri con cui si ordinano gli organismi viventi in un sistema di classificazione composto da una gerarchia di gruppi detti taxa. Le piante, come ogni altro organismo vivente, sono classificate secondo precise regole e identificate, oltre che con il loro nome comune, anche con un nome scientifico costituito da due termini latini (nomenclatura binomia). Entrambi questi termini sono riportati in corsivo: il primo, con l iniziale maiuscola, indica il Genere; il secondo è l epiteto specifico. Entrambi i termini indicano la Specie a cui appartiene l organismo (ad esempio il nome latino del frassino è Fraxinus excelsior). Organismi differenti devono possedere nomi scientifici differenti. L importanza di conoscere anche il nome scientifico di una pianta è data dal fatto che, mentre il nome comune cambia con la lingua e può variare da zona a zona anche all interno dello stesso Stato, il nome latino attribuito è lo stesso in ogni parte del mondo, indipendentemente dalla lingua parlata. 37 La Specie rappresenta il raggruppamento (taxon) più piccolo (fondamentale). Le specie a loro volta si raggruppano in taxa superiori, ognuno in una categoria più alta: Genere, Famiglia, Ordine, Classe, Divisione, Regno. Ad esempio la Specie Fraxinus excelsior si ascrive al Genere Fraxinus, Famiglia Oleaceae, Ordine Scrophulariales, Classe Magnoliopsida, Divisione Magnoliophyta, Regno Piante. Prof. Daniele Galli 38 1
2 Principali regole di nomenclatura La nomenclatura scientifica usa la lingua latina. Il taxon (o categoria) fondamentale della tassonomia è la specie. La specie viene indicata con un binomio (due nomi), secondo l uso introdotto da Carlo Linneo nel 1753 (Species Plantarum). Il primo dei due nomi è un sostantivo: esso indica il genere cui la specie appartiene. Il nome del genere va scritto con la prima lettera a carattere maiuscolo. Il secondo dei due nomi è per lo più un aggettivo: esso rappresenta l epiteto specifico. L epiteto specifico va scritto con la prima lettera a carattere minuscolo. 39 Carl Nilsson Linnaeus, noto ai più semplicemente come Linneo (dalla forma latinizzata del nome, Carolus Linnaeus) (NatoaRåshultil23maggio1707emortoa Uppsala il 10 gennaio 1778), è stato un medico, botanico e naturalista svedese, considerato il padre della moderna classificazione scientifica degli organismi 40 viventi. 2
3 SOLO LA COMBINAZIONE DI GENERE + EPITETO SPECIFICO CONSENTE DI INDICARE IN MANIERA CORRETTA E COMPLETA UNA SPECIE. Ad esempio: Medicago sativa L. Avena sativa L. Vicia sativa L. Castanea sativa Miller Per ulteriore completezza, al binomio che indica una specie va poi aggiunto il nome (talora abbreviato) dell autore che per primo ha validamente descritto quella 41 specie (ad esempio: L. sta proprio per Linneo). Le principali categorie sistematiche superiori alla specie sono, in ordine gerarchico crescente: il genere; la famiglia; l ordine; la classe; la divisone (o stipite). Prof. Daniele Galli 42 3
4 Magnoliophyta Liliopsida Lilium bulbiferum Prof. Daniele Galli 43 Il nome della famiglia deriva dal nome del genere tipo che ne fa parte. Ugualmente, il nome dell ordine deriva dal nome della famiglia tipo che ne fa parte. Ogni taxon superiore al genere possiede una propria desinenza caratteristica. Prof. Daniele Galli 44 4
5 DESINENZE DEI PRINCIPALI TAXA TAXON Divisione Sottodivisione Classe Sottoclasse Ordine Famiglia Sottofamiglia DESINENZA -ophyta -ophytina -opsida -idae -ales -aceae -oideae Prof. Daniele Galli 45 AD ESEMPIO: TAXON DESINENZA Divisione Sottodivisione Classe Sottoclasse Ordine Famiglia Sottofamiglia Genere Specie Magnoliophyta - Magnoliopsida Rosidae Rosales Rosaceae Rosoideae Rosa Rosa canina 46 5
6 Nomenclatura degli ibridi Ibridi intragenerici L ibrido deriva dall incrocio di due individui appartenenti a due specie diverse dello stesso genere. Esempio: Calystegia sepium e Calystegia sylvatica. Il nome dell ibrido sarà: Calystegia sepium x Calystegia sylvatica oppure: Calystegia x lucana Prof. Daniele Galli 47 Ibridi intergenerici L ibrido deriva dall incrocio di due individui appartenenti a due specie diverse, appartenenti a generi diversi. Esempio: Coeloglossum viride e Gymnadenia conopsea. Il nome dell ibrido sarà: Coeloglossum viride x Gymnadenia conopsea oppure: x Gymnaglossum jacksonii Il nome del genere ibrido sarà: Coeloglossum x Gymnadenia oppure: x Gymnaglossum 48 6
7 CATEGORIE (o TAXA) DIRANGO INFERIORE ALLA SPECIE Le categorie di rango inferiore alla specie sono: la sottospecie (abbreviato con subsp.); la varietà (abbreviato con var.); la forma (abbreviato con f.); la sottoforma (abbreviato con subf.). Ad esempio: Rosa canina subsp. canina var. lutetiana f. lasiostylis Prof. Daniele Galli 49 Le regole per la nomenclature delle specie botaniche non coltivate sono riportate nel Codice Internazionale di Nomenclatura Botanica (ICBN), aggiornato periodicamente ogni 5 anni, in un apposita sessione che precede il Congresso Internazionale di Botanica (mondiale). Cultivar: termine introdotto in occasione del XIII Congresso di Orticoltura, tenutosi a Londra nel 1952, nell ambito delle convenzioni di nomenclatura regolamentate dal Codice Internazionale per la Nomenclatura delle Piante Coltivate (CINPC). Cultivar deriva da cultivated variety (varietà coltivata) e si abbrevia con cv. Prof. Daniele Galli 50 7
8 La cultivar è un particolare genotipo, ottenuto per miglioramento genetico in condizioni di coltivazione, caratterizzato da un insieme di specifici caratteri morfologici, fisiologici, agronomici e merceologici di particolare interesse, trasmissibili sia per riproduzione sessuata (per seme) sia per propagazione vegetativa (per parti di pianta). Da un punto di vista pratico la cultivar è analoga alla razza di una specie animale, ottenuta con la domesticazione e la selezione In agronomia si usa spesso, impropriamente, il termine di varietà al posto di cultivar. Il termine varietà va invece utilizzato per indicare entità di rango sottospecifico, con riferimento a specie selvatiche, non coltivate. 51 Esempio di tassonomia delle Gymnospermae DIVISIONE CYCADOPHYTA GYNKGOPHYTA PINOPHYTA CLASSE CYCADOPSIDA GYNKGOPSIDA PINOPSIDA ORDINE CYCADALES GYNKGOALES PINALES TAXALES FAMIGLIA CYCADACEAE GYNKGOACEAE TAXACEAE TAXODIACEAE CUPRESSACEAE ARAUCARIACEAE CEPHALOTAXACEAE PINACEAE Prof. Daniele Galli 52 8
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