LA FORMAZIONE ATTRAVERSO L E-LEARNING
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- Placido Rossetti
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1 LA FORMAZIONE ATTRAVERSO L E-LEARNING Myriam Santilli * Riassunto. Attualmente sta crescendo l interesse per un fenomeno in espansione: l e-learning. Grazie agli ultimi progressi tecnologici si è passati da una comunicazione didattica face to face, con spazi e tempi limitati, alla possibilità di apprendere virtualmente senza vincoli di spazi e tempi. Questo percorso di formazione a distanza è stao graduale. Il più grande merito è quello di offrire materiale illimitato secondo i tempi individuali. Un ulteriore vantaggio è quello di offrire nuove figure professionali che si occupano della gestione e della costruzione di spazi virtuali e percorsi formativi elettronici. Parole chiave. Distanza, illimitato, individuale. Summary. Actually, there is a growing interest for an expanding phenomenon: the e-learning or eletronic learning. Because of last technological improvements, we have a situation in wich, from a didactics communication in face to face modality (with limited spaces and periods), we arrived to a modality of learning, virtually, without ties (it needs only to have a computer with an internet connection). The best gain of the traditional learning was the possibility to socialize, possibility brought back to phisical presence of partecipants; on the tecnological side, the best aspect is to offer unlimited materials respecting individual measures. Another profit is to create new * Università degli Studi di Cassino QUALE psicologia, 2004, 24 58
2 professional forms that manage and build virtual spaces and learning processes and ways in electronic modality. Key words. Distance, unlimeted, individual. 1. Le tre generazioni della FAD Le risorse umane, intese come capacità di generare nuova conoscenza, sono essenziali per risolvere i problemi complessi della società contemporanea. Internet condivide e costruisce conoscenza, anche perché fornisce un ambiente standardizzato per l'e-learning (Briganti, 2000). Nella teoria della formazione a distanza (FAD) è ormai ampiamente accettata la distinzione compiuta in origine da Garrison (1985) e Nipper (1989) in "tre generazioni" (Keegan, 1994). La prima, nata già nell'ottocento negli Usa e in Canada, è la Scuola per Corrispondenza. Questa aveva il fine di fornire, soprattutto agli adulti, un'istruzione di base ed una preparazione professionale altrimenti impossibili, specialmente per i residenti in zone isolate. La FAD detta "di prima generazione" era basata sull'invio per posta di libri, dispense e test; ai corsisti, inoltre, era richiesto di restituire i moduli compilati per verificare i loro progressi (Keegan, 1994). Negli anni '50 e '60, con la nascita del mezzo televisivo, a queste metodologie sono stati affiancati i cosiddetti sistemi di FAD "di seconda generazione", basati sull'uso di lezioni preregistrate su cassette audio e video e, successivamente, software didattici, cdrom, ed altri supporti. La FAD "di terza generazione", quella in corso, infine, si avvale delle reti telematiche, sfruttando tutte le risorse dell'ict (information & communication technology) attualmente disponibili ed in continua evoluzione (Petrucco, 2002). Proprio per lo sfruttamento delle potenzialità della rete, la FAD di ultima generazione è individuata ormai con una pluralità di termini (on line learning, open learning, distance education, distance training, lifelong learning on line, ecc.), il più usato è sicuramente "e-learning" (electronic learning). QUALE psicologia, 2004, 24 59
3 Infatti, il paradigma che vede l'utilizzo di internet soprattutto come veicolo di pacchetti formativi, in ambienti software appositamente strutturati, ha mostrato i suoi limiti, in particolare per la mancanza di flessibilità. In futuro, quindi, l'utente potrebbe muoversi liberamente all'interno di più sistemi o anche selezionare risorse educative da sistemi differenti. Per raggiungere questo traguardo, è stato necessario pensare a dei modelli modulari e condivisi di rappresentazione della conoscenza e di descrizione dei contenuti: in questo contesto si è affermato il concetto di "oggetto di apprendimento" o "learning object". "Gli attributi essenziali di un learning object (lo) sono la modularità e la riusabilità (alcuni usano la dizione rlo, reusable learning object, per sottolinearlo) e si rifanno ad esigenze di efficienza ed efficacia nel processo didattico on line" (Petrucco, 2002). I learning object, quindi, sembrano offrire una soluzione dal punto di vista sia degli utenti sia degli sviluppatori: per gli utenti, in quanto possono offrire una modalità adattiva per la creazione di courseware "su misura" in base ai bisogni e agli stili di apprendimento propri di ciascuno; per gli autori, in quanto soddisfano le esigenze di condivisione e riutilizzo delle risorse, di facilità di aggiornamento, di risparmio di tempo e di costi (Grosso, 2002). Alcuni si riferiscono ai lo con la metafora dei mattoncini lego, considerando ciascun learning object indipendente dal contesto di creazione e di utilizzo (Grosso, 2002). Tuttavia se da un punto di vista tecnologico, grazie alla creazione di standard internazionali, la interoperabilità e la riusabilità si stanno davvero realizzando, la totale autonomia dei contenuti e quindi la loro riusabilità in contesti diversi è ancora da dimostrare adeguatamente. Il problema è oggi infatti centrato sulla personalizzazione dei percorsi. Il salto di qualità, pertanto, che distingue la "terza generazione" dalle precedenti è lo spostamento dell'attenzione dai contenuti erogati ai processi che realizzano l'apprendimento. Questi ultimi adesso intesi in una dimensione sociale e costruttiva che vede l'allievo protagonista attivo del proprio percorso formativo. Il concetto chiave intorno al quale ruotano tutti gli aspetti del processo è quello dell'interazione, definibile come possibilità che ha il discente, corsista o partecipante, di influire su di un percorso QUALE psicologia, 2004, 24 60
4 didattico ed essere a sua volta influenzato in modo più o meno efficace e rispondente alle proprie necessità. 2. La formazione in aula e la FAD La tradizionale formazione in aula (detta anche "in presenza") presenta alcuni vantaggi indiscutibili: prima di tutto la grande familiarità con questo tipo di situazione sia per il docente che per il discente e la salvaguardia del tempo dedicato alla formazione; in secondo luogo la possibilità per il docente di "correggere il tiro" nel corso della lezione grazie alle reazioni immediate che gli rivelano consciamente o inconsciamente le domande, i gesti e le espressioni dei visi dei discenti; infine, la vicinanza fisica dei discenti che riescono facilmente a creare gruppi di interesse e a collaborare insieme per il perseguimento degli obiettivi formativi. L'aula, però, presenta anche più svantaggi di quanto si pensi, appena si esce dalla condizione ideale di un'aula formata da un piccolo numero di discenti con una disponibilità totale del proprio tempo, come tipicamente avviene nella scuola. In caso di un numero alto di utenti, infatti, la lezione frontale richiede un enorme dispendio di energie e risorse a causa della ripetitività delle azioni dei docenti e dell'impossibilità per il docente di seguire da vicino i propri allievi (ad esempio nelle grandi università, dove spesso gli studenti in aula sono molte centinaia, con la conseguente impossibilità da parte del docente di gestire i feedback che vengono da un uditorio troppo vasto e indistinto). Il processo di formazione a distanza implica che docenti e discenti si trovino in luoghi diversi ovvero che non siano presenti fisicamente e contemporaneamente nello stesso luogo (Trentin, 2001). La distinzione fra i termini è in questo caso importante, perché le nuove tecnologie della comunicazione mostrano con palese evidenza che essere lontani non significa essere irraggiungibili. Dai primi corsi per corrispondenza alle lezioni in videoconferenza, dalle dispense scaricabili via internet ai newsgroup e ai forum di discussione: nel tempo il concetto di formazione in presenza e a distanza si è evoluto e progredisce ogni giorno, perché è legato alla vicinanza e alle possibilità di QUALE psicologia, 2004, 24 61
5 dialogo tra chi insegna e chi apprende, fra chi parla e chi ascolta (Trentin, 2001). Più le tecnologie riusciranno a diminuire le distanze, più la comunicazione e l'apprendimento saranno efficaci: internet è il luogo in cui docenti e studenti, fisicamente lontani, possono incontrarsi e comunicare in modo interattivo, grazie alle possibilità offerte dalle nuove tecnologie multimediali. I messaggi, infatti, viaggiano in modo bidirezionale e la comunicazione può essere del tipo "uno a uno", "uno a molti", "molti a molti" (Guasti, 2000). Tutti possono intervenire e creare il dialogo. La formazione a distanza, inoltre, può svilupparsi sia in modalità sincrona cioè in contemporanea sia asincrona ossia in tempi differiti (Canalini, 1999). Nel primo caso gli studenti possono, ad esempio, rivolgere domande al docente, durante una videoconferenza in tempo reale via internet (live session), sia in modo testuale (tramite chat) sia via audio (se la postazione dell'utente è dotata di microfono). La formazione è asincrona, invece, nel caso in cui gli studenti comunichino con i docenti, con i tutor o tra di loro, tramite o nei forum di discussione, oppure nel caso in cui consultino materiale e dispense disponibili on line, in tempi diversi, secondo le proprie esigenze. Una delle caratteristiche basilari dell'e-learning è la possibilità che i contenuti siano disponibili e fruibili nei momenti e nei luoghi scelti dagli utenti. Per seguire un corso on line da qualsiasi luogo al mondo è sufficiente essere dotati di un computer e di una connessione ad internet. Studenti che abitano in luoghi isolati e geograficamente svantaggiati, possono ugualmente ricevere una formazione e non venire esclusi dai processi di crescita e arricchimento culturale accessibili ai più fortunati. Un altro fondamentale punto di forza della formazione a distanza, al di là del superamento delle barriere spazio-temporali, è la grande flessibilità nei modi e negli stili di apprendimento, la possibilità di personalizzare il proprio percorso formativo alla luce delle proprie competenze e degli obiettivi specifici da raggiungere, adattandolo anche a chi è in situazioni di partenza svantaggiate. Le tecnologie multimediali forniscono un importante supporto in due ambiti: da un lato l'approfondimento culturale, il materiale didattico e la possibilità di tenersi continuamente aggiornati; dall'altro, ed è l'aspetto più importante, la possibilità di mantenere QUALE psicologia, 2004, 24 62
6 le relazioni tra coloro che frequentano l'aula virtuale, attraverso la posta elettronica, i newsgroup o le videoconferenze. Le tecnologie per la formazione a distanza aprono frontiere ampie ed ancora parzialmente inesplorate, consentendo una riqualificazione continua e flessibile a costi sempre inferiori. Al risparmio aziendale in termini di costi di spostamento, di tempi e di strutture, corrisponde il beneficio del singolo lavoratore che può fruire attraverso la rete, nei momenti più opportuni, delle possibilità di studio e costante aggiornamento. Grazie alle nuove tecnologie, infatti, è possibile stabilire contatti tra lavoratori dislocati in diversi parti dell'italia e del mondo, i quali svolgono le stesse mansioni e possono scambiarsi pareri, esperienze ed informazioni attraverso gli strumenti offerti dalle piattaforme software. I vantaggi della formazione a distanza, pertanto, consistono, innanzitutto, in una flessibilità di spazi e di tempi che non devono più obbligatoriamente corrispondere fisicamente e sincronicamente; la disponibilità, poi, di un patrimonio di sussidi e risorse virtualmente illimitato, a cui si può attingere potenzialmente in tutta la rete; la possibilità di mettere a disposizione di tutti le proprie acquisizioni, pubblicandone i contenuti (Forti, 1991). Inoltre, le tecnologie multimediali hanno ormai superato il limite bimediale testo-immagine del libro tradizionale (Forti, 1991). I continui progressi nel campo della grafica e delle sue applicazioni hanno notevolmente modificato la trasmissione del sapere e hanno arricchito i contenuti con rappresentazioni in grafica 3d, animazioni, simulazioni di micromondi. Gli allievi possono avvalersi degli stessi contenuti con vesti grafiche maggiormente accattivanti, sfruttando non solo il canale visivo, ma tutti i canali in modo integrato, per soddisfare le varie tipologie di utenti alla luce della teoria sulle "intelligenze multiple" (Gardner, 1987). I docenti, infine, grazie ad appositi software di gestione didattica, hanno la possibilità di monitorare costantemente i risultati del loro lavoro ed il livello di ogni studente, e l'opportunità di aggiornare costantemente i documenti (dispense, immagini, contributi video ) condivisi in rete. Un corso di formazione on line, in linea di massima, si struttura secondo alcune fasi che comprendono la progettazione del corso di studi e predisposizione QUALE psicologia, 2004, 24 63
7 dei materiali didattici o courseware, solitamente generato con il supporto di un sistema autore; la predisposizione di una piattaforma in internet, configurata in funzione delle esigenze del corso, su cui il courseware viene depositato; l inserimento del courseware in un percorso formativo flessibile e gestione del corso di studio. Per fare questo ci si avvale di una componente tecnologica di gestione del corso, il cosiddetto learning management system o lms, uno strumento di supporto per facilitare la fase di apprendimento dello studente ad opera degli altri soggetti (tutor, esperti, docente, ecc.) (Briganti, 2000). Ogni attività di apprendimento (risposte, tempo di permanenza su di una pagina, altre interattività) viene registrata sul lms che garantisce funzioni di archivio. I facilitatori della formazione vi possono accedere e valutare se il soggetto in formazione ha effettivamente raggiunto gli obiettivi prefissati. La consapevolezza dei vantaggi apprenditivi connessi alla formazione on line non ne riduce i limiti. È, infatti, più conveniente puntare su di un modello misto di formazione, integrando l'insegnamento tradizionale all'insegnamento on line, dal momento che l'insegnamento on line non può completamente sostituire l'insegnamento tradizionale. L'ideale è, appunto, una soluzione mista (blended learning), in grado di coniugare la duttilità delle nuove tecniche con la funzionalità dei vecchi strumenti (dall'aula in presenza ai tradizionali materiali cartacei), delegando all'insegnamento on line studio, esercizio e collaborazione con il gruppo dei pari. L'obiettivo di tali percorsi formativi è quello di utilizzare le diverse caratteristiche degli strumenti didattici a disposizione, unendo e alternando momenti di formazione collegiale (per rafforzare la motivazione e socializzare l'apprendimento), momenti individuali (di approfondimento personale a seconda delle necessità), interazioni a due e tutoring da parte degli esperti. La componente umana, del resto, è sempre necessaria e qualificante. L'interazione con un cd oppure con un corso su internet ha sempre caratteri di freddezza e solitudine. Sempre più quindi in futuro si potrà disporre di servizi di insegnamento sincrono caratterizzate dall'azione del tutor che a distanza raccoglie le domande e fornisce le risposte in tempo reale, il ruolo del docente quindi non scompare. QUALE psicologia, 2004, 24 64
8 3. Il tutor e gli allievi Gli strumenti tipici delle comunità on line funzionali ad assicurare l'interattività e, quindi, ad alimentare la motivazione ad apprendere sono: i forum on line che costituiscono un momento di approfondimento in cui i soggetti in formazione scambiano informazioni su argomenti specifici; il moderatore del forum deve evitare che lo scambio di idee ed opinioni si allontani dagli obiettivi e dai temi della discussione; le chat e le mailing list che, collocati al di fuori dei tempi e degli spazi del corso, rappresentano momenti di socializzazione; il responsabile di una chat o di una mailing deve fornire le indicazioni per gli incontri periodici, svolgendo una funzione di filtro rispetto alle richieste informali di feedback formativo che si pongono nel corso della comunicazione; chat e mailing list concorrono ad attivare e cementare le comunità virtuali intorno a interessi comuni o a progetti da sviluppare in gruppo; gli approfondimenti che possono scaturire da richieste spontanee o guidate che si manifestano in qualsiasi situazione, formale o informale, in presenza e a distanza (Petrucco, 2002). Il rischio della mancanza d'interesse e della demotivazione nel seguire il percorso formativo è reale anche durante lo sviluppo temporale del processo. È per questo che occorre elaborare ed attuare interventi di monitoraggio periodico per verificare l'efficacia del programma predisposto. L'idea di fondo è che il progressivo miglioramento del processo formativo si compie attraverso un proprio rimodellamento continuo che trae spunti di cambiamento dagli errori pregressi. Nella formazione a distanza accade un fenomeno molto interessante: fin dal primo contatto virtuale con il tutor e con gli altri partecipanti, si sviluppa negli allievi una serie di riflessi emotivi in grado di dare un valore aggiunto al processo di formazione (Rossi, 1999). L'incontro delle persone attraverso una nuova tecnologia crea, infatti, dinamiche sociali fino a quel momento sconosciute che rappresentano un'importantissima qualità emergente della relazione. Favorire lo sviluppo armonico delle relazioni sociali all'interno di un gruppo di allievi è il miglior sistema per creare partecipazione e motivazione nei partecipanti. "Tecnologia" è un termine che di norma viene correlato a un'idea di efficienza fredda, rigorosa e QUALE psicologia, 2004, 24 65
9 inflessibile (Moro, 1998). Niente di quanto detto è più lontano dal concetto di e-learning o di formazione a distanza intesa come sistema di condivisione di un sapere distribuito, perché l'apprendimento è un processo che si realizza pienamente in un contesto sociale (Guasti, 2000). È però doveroso tenere sempre presenti alcune variabili determinanti quando si parla di e-learning ovvero elementi in grado di migliorare la modalità di fruizione della formazione. Si tratta di criteri qualitativi e intersoggettivi che permettono di distinguere le qualità, nell'e-learning come in qualsiasi altra innovazione tecnologica della comunicazione, di un prodotto eccellente da quelle di uno mediocre. Le virtù della formazione a distanza emergono con chiarezza quando vi è una vera partecipazione al processo formativo. Per arrivare a questo risultato che rende esaltante l'esperienza della formazione, tramutandola in qualcosa di più della semplice somma di un insieme di soluzioni tecnologiche, si devono percorrere tutte le tappe evolutive di un ipotetico incontro tra componenti di un gruppo che ancora non si conoscono. Le dinamiche che si instaurano fin dal primo contatto virtuale fra tutor e allievi rappresentano, in questo senso, importanti presupposti per il buon esito dell'intero processo. Le simpatie e le amicizie, come anche le antipatie e le competizioni o le sfide reciproche tra i singoli componenti di un gruppo che sta per nascere, possono riproporsi anche nella "separazione" dei processi di formazione a distanza, nella forma di nuove modalità dialettiche, dal momento che la natura stessa della comunicazione mediata dal computer crea nuove condizioni e risposte inattese, non assimilabili ai normali processi di comunicazione face to face (Elia, 2003). L'idea stessa di distanza non viene svincolata totalmente dai riferimenti geografici. Le barriere geografiche e le distanze fisiche assieme al più importante tra i vincoli della comunicazione a distanza, le barriere culturali, influenzano notevolmente la modalità di incontro e la performance complessiva dell'e-learning, anche quando le distanze sono rappresentate dai semplici muri o piani della stessa organizzazione aziendale (Calvari,1999). Fin dal primo istante diventa fondamentale creare un "terreno comune" tra le persone che partecipano a un progetto di formazione a distanza. Il common ground tra persone che ancora QUALE psicologia, 2004, 24 66
10 non si conoscono viene realizzato reciprocamente attraverso sottili e continui adattamenti e riadattamenti della comunicazione che si costruisce momento per momento attraverso la transazione continua della comunicazione. La bravura del tutor o del progettista della formazione consiste, quindi, nel dare l'opportunità ai partecipanti di contribuire a costruire questa sottile trama logica, in grado di creare le condizioni ideali per legare le singole personalità attorno a un progetto condiviso, dando quindi molto spazio alla comunicazione tra i partecipanti, pur mantenendo ben saldo il timone del percorso formativo. L'interdipendenza dei singoli personaggi, tutor compreso, impedirà a ciascuno di isolarsi o disaffezionarsi al percorso comune della formazione a distanza. La modalità di comunicazione sincrona o asincrona costituirà, poi, un importante filtro di mediazione tra gli attori in gioco, in grado di creare nuove dinamiche di fruizione del medium che non sarebbero possibili in una normale comunicazione in aula. Comunicare in maniera sincrona con tutti o solo alcuni dei partecipanti permette, infatti, un efficace feedback delle dinamiche di gruppo, importantissimo a livello motivazionale, senza precludersi la possibilità di ricavare modalità di partecipazione in tempi e luoghi del tutto personali e indipendenti, attraverso le forme alternative (e maggiormente riflessive) della comunicazione asincrona. Bibliografia Briganti, A., 2000, On Line Education: formare in rete, Milano, Franco Angeli. Elia, G.2003, La valutazione nel processo di insegnamento apprendimento, Milano, Franco Angeli. Grosso, M., 2002, Scrivere il Web, Milano, Franco Angeli. Guasti, L., 2000, Valutazione degli apprendimenti e didattica tra modelli a confronto, Milano, Franco Angeli. Petrucco, C., 2002, Learning Objects: aiuto per l e-learning, Informazione e Scuola. Rossi, L., 1999, Comunicazione didattica e tecnologie dell istruzione, Paravia. Trentin, G., 2001, Dalla formazione a distanza all apprendimento in rete, Milano, Franco Angeli. QUALE psicologia, 2004, 24 67
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