LA SOSTENIBILITÀ PASSA DALL IMPRESA DI DISTRIBUZIONE

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1 LA SOSTENIBILITÀ PASSA DALL IMPRESA DI DISTRIBUZIONE PER UN EDILIZIA CONSAPEVOLE pag. 32 DIFFONDERE LA SOSTENIBILITÀ pag. 34 BIO E GREEN I DUE TREND DELL EDILIZIA pag. 38 a cura di Sabrina Piacenza 31

2 PER UN EDILIZIA CONSAPEVOLE Materiali, rivestimenti, fi niture, tecnologie e impianti: il tema della sostenibilità è dive ntato in questi anni il fi lo conduttore di molti nuovi prodotti, tanto da spingere le aziende produttrici a sviluppare soluzioni specifi che per la bioedilizia e le imprese della distribuzione di materiali edili a promuoverle con sempre maggior effi cacia. Il tema della sostenibilità e della bioedilizia interessa ormai da tempo il mondo dell architettura e delle costruzioni più in generale. Nel corso degli anni la formazione di una coscienza critica attorno a questi temi ha portato al consolidamento di un atteggiamento più responsabile nei confronti dell ambiente e del contesto nel quale interveniamo artificialmente con edifici, infrastrutture e spazi pubblici. Accanto a una maggiore attenzione all utilizzo delle risorse e a una più matura sensibilità sulla riduzione dell inquinamento si è progressivamente rafforzato il binomio che associa al costruire sostenibile un effettivo risparmio economico. Proprio questo aspetto è di fatto l unico in grado di influenzare in modo significativo 32

3 GLI ALTRI ATTORI DELLA FILIERA GREEN Per far percepire concretamente Il valore aggiunto di un prodotto green, un ruolo importante deve essere svolto dalle imprese della distribuzione di materiali edili, che in molti casi, dopo l iniziale diffidenza, hanno puntato decisamente su questi prodotti, completando di fatto la filiera verde. A contribuire alla diffusione di questi materiali hanno provveduto il moltiplicarsi di appuntamenti e occasioni di confronto per addetti ai lavori attorno ai temi della sostenibilità e del costruire intelligente. Come sempre però la vetrina migliore delle best practice della bioedilizia sono stati i progetti realizzati da architetti di fama internazionale che si sono fatti promotori di un messaggio ormai divenuto indispensabile ad ogni livello. LA VITA VERDE DEI PRODOTTI L analisi del ciclo di vita Lca (Life Cycle Assessment) consente di monitorare le interazioni di un prodotto o di un materiale con l ambiente. Dalla sua produzione alla dismissione o al riciclo è possibile valutare e verificare l impatto ambientale in ogni singola fase. La definizione di numerosi parametri di riferimento consente di migliorare continuamente le prestazioni. Materiali da costruzione, intonaci e malte, rivestimenti e superfici, ma anche impianti e componenti tecnologiche, insomma tutto ciò che compone un organismo edilizio, possono diventare tasselli verdi da utilizzare in modo integrato per accrescere il livello di sostenibilità delle proprie costruzioni, rendendole autosufficienti, intelligenti, accattivanti e amiche dell ambiente. le scelte di committenti, progettisti e imprese. Riuscire a quantificare in termini di risparmio l utilizzo di tecnologie innovative, impianti altamente efficienti, prodotti e materiali sostenibili, innesca infatti un comportamento virtuoso che favorisce il loro effettivo impiego anche a fronte di un investimento iniziale più oneroso. Le certificazioni e le classi energetiche introdotte per valutare i consumi degli immobili, non hanno fatto altro che fissare gli obiettivi comuni a cui attenersi. Il valore di un edificio costruito secondo i canoni della bioedilizia sarà quindi più elevato, proprio perché questo tipo di costruzione garantisce nel tempo un ritorno economico significativo. Si è così dato vita a un pensiero verde comune a tutti i protagonisti del settore, che ha visto i produttori di materiali e di tecnologie spingere molto sull innovazione sostenibile dando vita a prodotti riciclabili o riciclati dalle alte performance che, se posati ad opera d arte, consentono all edificio prestazioni eccellenti in termini di isolamento, raffrescamento, salubrità degli ambienti interni. Le stesse aziende hanno poi capito come questi prodotti, sempre più richiesti dal mercato, necessitavano di un processo produttivo green in ogni sua fase, che prevedesse ad esempio il riutilizzo del materiale di scarto o il recupero del calore emesso durante le lavorazioni per riscaldare i luoghi di lavoro. Tutti i componenti principali dell edificio sono stati di fatto interessati dallo sviluppo di soluzioni sostenibili e le tipologie di prodotti offerti si sono moltiplicate in modo esponenziale. Se è infatti vero che sostenibilità fa spesso rima con innovazione, ecco che allora il tema green ha rappresentato per le aziende produttrici uno stimolo forte per ampliare e aggiorna- re la propria gamma di soluzioni, per migliorare le prestazioni e le caratteristiche di sistemi esistenti ma anche per sviluppare processi che consentano di ridurre l impiego di risorse. Tutto prende avvio, ovviamente, dalla scelta e dalla selezione delle materie prime. Le aziende produttrici ricorrono sempre più spesso all utilizzo di materiali naturali o a prodotti riciclati post consumo per dar vita a nuovi prodotti a loro volta facilmente riciclabili. Per ottenerli si mettono a punto processi produttivi a ciclo chiuso, che reimmettono i rifiuti nel processo, trasformano gli scarti in materia prima e si autoalimentano evitando di sottrarre energia utile al pianeta. Molti dei prodotti così ottenuti, mantengono di fatto le caratteristiche prestazionali richieste, anzi migliorano la propria efficacia soprattutto se messi a sistema con altre soluzioni compatibili, concepite con lo stesso approccio green. RIPRODUZIONE RISERVATA 33

4 (foto la casa di terra) DIFFONDERE LA SOSTENIBILITÀ Il ruolo del distributore è diventato oggi più che mai decisivo nella commercializzazione e diffusione dei prodotti per la bioedilizia, siano essi materiali da costruzione o finiture. Prodotti innovativi che richiedono una formazione specifica del personale per potere essere spiegati nel miglior modo possibile, per essere capiti, digeriti e scelti dal cliente. I dati dicono sia un trend in forte crescita ma è così per tutti? La bioedilizia nasce con l obiettivo di incentivare un settore innovativo e dinamico che opera con criteri e pratiche rispettose dell ambiente e del benessere dell uomo. Dopo i notevoli passi avanti compiuti negli ultimi anni dalle aziende produttrici di materiali e sistemi per l architettura e l edilizia, ora tocca ai rivenditori dare voce alle innovazioni e ai prodotti più interessanti in questo settore. Solo attraverso il lavoro capillare svolto dai distributori sarà possibile infatti completare questo processo di crescita e di effettiva diffusione delle 34

5 «Crediamo molto nella formazione e investiamo molto nell organizzazione di corsi, convegni e seminari, è solo in questo modo che è possibile sviluppare nuove competenze» NICOLETTA TORRESANI presidente C.R.E. pratiche di costruzione sostenibili anche attraverso i progettisti. Per Nicoletta Torresani, presidente del C.R.E. (Consorzio Rivenditori Edili di Trento), pur nel proliferare di nuove tipologie di prodotto, al primo posto deve sempre rimanere l attenzione alle esigenze dei clienti, di tutti gli operatori del settore e dei suoi fornitori. Così descrive la filosofia del Consorzio: «Il nostro radicamento sul territorio offre, infatti, al mercato il valore aggiunto dell esperienza e della tradizione, accompagnate da un ampia gamma di prodotti all avanguardia e da un accurata consulenza tecnica volta a un collaborazione continua e fidelizzata al cliente». Il panorama dei nuovi prodotti green è davvero molto ampio come ci spiega Luca Dal Lago, contitolare e responsabile acquisti e vendite di Edilberica di Vicenza «Commercializziamo molteplici prodotti per la bioedilizia tra cui gli isolanti in fibra di legno, fibra di canapa, sughero, vermiculite e perlite, disponibili in diversi formati e spessori per qualsiasi esigenza e tipologia di utilizzo. Offriamo poi ai nostri clienti una linea completa di vernici, pitture e impregnanti naturali, oltre alla calce naturale Nhl 5 e ad altri prodotti a base di calce naturale, intonaci di argilla e laterizio con farine di legno. Sicuramente, grazie anche al lavoro dei media, il cliente finale è più sensibile che in passato su questi temi, ed è più disponibile a considerare l aspetto ambientale come componente imprescindibile del progetto, trasferendo di fatto le sue richieste in questo senso all impresa. La nostra missione è quella di contribuire alla diffusione di prodotti e soluzioni che permettano di costruire in modo sano e rispettoso dell ambiente, migliorando la salubrità e il confort delle abitazioni». La Casa di Terra di Como, ha fatto della bioedilizia il proprio credo fin dall inizio della sua attività, come conferma la titolare Grazia Lacchini: «Certamente, quando abbiamo iniziato nel 1999 eravamo una delle poche realtà che credevano veramente nel costruire sostenibile, e le persone non erano in possesso di molte informazioni sulla bioedilizia. Attraverso eventi, fiere e workshop abbiamo creato e alimentato la domanda e oggi siamo sicuramente un punto di riferimento per chi vuole confrontarsi con soluzioni di questo tipo. Commercializziamo pitture vegetali, pitture a calce, pitture in argilla, intonaci naturali a calce o argilla, isolamenti in sughero, fibra di legno, lana di canapa, lana di pecora, pavimenti in argilla, coccio pesto, intonachini di finitura in argilla o calce, prodotti per il trattamento del legno per pavimenti, mobili o infis- Accanto ai singoli prodotti cerchiamo sempre di fornire un sistema completo di soluzioni. Risulta però fondamentale un operazione di posa in opera adeguata per raggiungere le performance sostenibili auspicate» LUCA DAL LAGO contitolare e responsabile acquisti e vendite Edilberica (foto EdilbErica) 35

6 (foto la casa di terra) «Quando abbiamo iniziato eravamo una delle poche realtà che credevano veramente nel costruire sostenibile. Attraverso eventi, fiere e workshop abbiamo alimentato la domanda e oggi siamo un punto di riferimento» GRAZIA LACCHINI titolare La Casa di Terra si». Concordi sulla crescita diffusionale di questi prodotti anche Doriano Pennacchi e Paolo Cimini, rispettivamente presidente e vicepresidente del Consorzio Unirec (Consorzio di Rivendita di Materiali Edili a Roma e dintorni). «Le nostre rivendite contribuiscono ad un edilizia a basso impatto ambientale, più attenta alla salute dell uomo e alle problematiche di risparmio energetico, proponendo prodotti e servizi ecologici ed eco-compatibili. Il tutto aiutando in modo sostanziale la diffusione della sostenibilità nel settore edilizio. I prodotti che il Consorzio Unirec commercializza per rispondere a pieno a questa nuova filosofia bio, vanno dalle malte ai collanti, dalle vernici agli impermeabilizzanti. Materiali naturalmente traspiranti per la salute e il benessere abitativo, che aprono nuove prospettive per migliorare la qualità dell aria, quindi la qualità della vita». In parziale controtendenza Mauro Ghetti di Ghetti Gino Edilizia di Ravenna che sottolineando l esperienza trentennale della propria azienda nella vendita di qualsiasi tipo di materiale da costruzione, nello smaltimento di macerie, nei servizi di noleggio delle macchine, non manca di segnalare quanto la strada da percorrere nel settore della bioedilizia sia ancora molto lunga: «Nel settore della bioedilizia commercializziamo intonaci, isolanti termici e acustici e malte da muro. Non so se in questo momento possiamo contribuire in modo sostanziale alla diffusione della sostenibilità nel settore edilizio perché il mercato è ancora molto lento nel recepire gran parte delle soluzioni proposte. La maggior parte degli investimenti sulla sostenibilità riguarda le nuove tecnologie che consentono di ridurre i consumi energetici delle abitazioni». IL VALORE AGGIUNTO DELLA FORMAZIONE A fronte di un offerta sempre più articolata, diventa essenziale una corretta e dedicata preparazione del personale della rivendita, chiamato ad approfondire i temi della sostenibilità e della bioedilizia per trasmetterne spirito e valori essenziali ai potenziali clienti. Accanto alla formazione interna è importante che i distributori si facciano poi promotori di eventi, corsi e occasioni di confronto con i professionisti, per trasferire queste conoscenze e tradurle in procedure operative. Nicoletta Torresani analizza il grande lavoro svolto in questo senso da C.R.E.: «Stiamo investendo molto sulla nostra ScuolaCre organizzando un percorso tecnico con serate di formazione, aggiornamento e approfondimento per tutti gli addetti vendita del gruppo. Gli appuntamenti sono studiati sia in collaborazione con i nostri partner, sia coinvolgendo relatori esperti e qualificati del settore. Le materie affrontate riguardano principal- mente Materiali edili, Sistemi costruttivi e Metodi di certificazione. Accanto alla scuola, abbiamo attivato la divisione ConvegniCre che, aperta a progettisti e addetti ai lavori, si sviluppa tramite l organizzazione di numerosi convegni specialistici incentrati in particolare sul tema della riqualificazione degli edifici esistenti. Nel 2012 inoltre abbiamo avviato un rapporto di partnership con la Facoltà di Scienze e Tecnologie della Libera università di Bolzano, proponendo e divulgando i loro Manuali e Guide Pratiche per una corretta progettazione. Abbiamo organizzato un incontro tecnico dal titolo Azero energia, la riqualificazione energetica degli edifici storici per offrire un occasione formativa non solo ai professionisti del territorio, ma anche ai nostri associati, beneficiando della presenza di relatori qualificati e del coinvolgimento di aziende leader del settore edile». La formazione e indispensabile anche per Luca dal Lago: «La preparazione è fondamentale per supportare la vendita. Normalmente la otteniamo oltre che con i corsi interni, anche con il supporto diretto del fornitore e con i corsi/meeting che periodicamente organizziamo per i nostri clienti e per i progettisti fidelizzati. Creando e diffondendo cultura e informazione si è poi facilitati nella vendita dei prodotti, perché l interlocutore conosce già di cosa si parla. Per quanto possibile cerchiamo di far partecipare alcuni posatori ai corsi specifici organizzati dai fornitori». Aspetto importante anche per Grazia Lacchini che sottolinea come gli addetti di La Casa di terra abbiano seguito corsi di formazione teorici e pratici, in particolare per l utilizzo di pitture naturali e a calce e per l isolamento. Opinione diversa invece per Unirec secondo cui «Ancora non esiste una vera e propria formazione diretta dai produttori, in quanto le aziende che abbracciano la filosofia Bio sono complessivamente ancore poche e non danno un informazione dettagliata sui benefici di tutto il sistema. Constatiamo purtroppo che ci sono aziende che da un giorno all altro cambiano prodotti, presentando nuove linee Bio solo per uno spirito di convenienza e per seguire un trend, più che per una vera e propria filosofia e cultura. Una cultura che ci vede invece in prima linea nella selezione di prodotti, quindi di fornitori, che rispondono a pieno all innovazione Bio, una cultura che ci spinge verso una 36

7 (foto EdilcEramchE) QUALE FUTURO PER I PRODOTTI BIO? Non bisogna fermarsi qui. Le tecnologie sono relativamente nuove, i prodotti sono in continua evoluzione, le imprese della distribuzione hanno bisogno di investire per dare visibilità ai fornitori e alle soluzioni più interessanti ma allo stesso tempo devono consolidare le vendite e il proprio fatturato, all interno del quale la voce Bio è in alcuni casi ancora poco rilevante. Luca dal Lago di Edilberica spiega meglio il momento che sta vivendo la sua rivendita. «Questi prodotti ci permettono di avere una marginalità accettabile anche se a volte il percorso della vendita è un po complesso e deve essere molto seguito, soprattutto nella fase della consulenza. Attualmente abbiamo un ventaglio interessante di prodotti disponibili, ma possono essere ampliati anche in funzione della richiesta del cliente oppure del progetto che ci viene sottoposto». Riscontri positivi anche per Grazia Lacchini: «La commercializzazione dei prodotti Bio ci sta dando soddisfazione perché la nostra clientela ha nel corso del tempo mostrato sensibilità verso questi temi. È sempre più evidente a tutti come sia indispensabile migliorare la condizione di equilibrio precario tra l uomo e il pianeta in cui vive, evitando di utilizzare prodotti noformazione del nostro personale, per una sempre maggior conoscenza della materia». Su una linea più cauta Mauro Ghetti «Sicuramente la formazione è un aspetto importante ma per ora il nostro personale non ha seguito corsi specifici perché il settore dei prodotti Bio ha una valenza ancora non così rilevante per noi». «Distribuiamo prodotti studiati e realizzati all interno di un ciclo produttivo totalmente mirati alla sostenibilità ambientale» DORIANO PENNACCHI presidente Consorzio Unirec civi e inquinanti. In questo senso stiamo ampliando la nostra offerta con detersivi naturali alla spina e alimentazione biologica». Momento di transizione invece per Unirec, come ci racconta lo stesso Doriano Pennacchi : «In alcuni casi i clienti percepiscono i prodotti bio come un importante novità del settore e le rivendite possono conseguentemente trarne un buon profitto, ma occorre segnalare come si debba ancora fare i conti con una scarsa cultura e filosofia bio, la cui diffusione è ostacolata soprattutto dall identità stessa del settore dell edilizia, che oppone spesso difficoltà ai cambiamenti sostanziali. Attraverso la formazione e con l aiuto delle aziende fornitrici, cercheremo di favorire la crescita del settore, di ampliare la nostra gamma prodotti verso una architettura bioclimatica, unita a un design eccellente». Strada ancora lunga anche per Mauro Ghetti: «Il settore della bioedilizia è ancora marginale e le soddisfazioni sono purtroppo ridotte. Siamo sempre pronti ad aumentare l offerta dei nostri prodotti bio e siamo anche sempre pronti a recepire nuove tecnologie ma, in questo momento di stagnazione delle vendite è molto difficile orientare la clientela verso soluzioni più responsabili, ma spesso più costose». RIPRODUZIONE RISERVATA 37