Valutazione Benessere Organizzativo
|
|
- Romina Gemma Scala
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Valutazione Benessere Organizzativo
2 Valutazione Benessere Organizzativo Nel 2011 si è deciso di abbandonare il vecchio sistema di valutazione del clima aziendale per avviare il Progetto Benessere Organizzativo nella Casa di Cura Villa San Benedetto Menni in collaborazione con il Dipartimento di Medicina del Lavoro con l Università degli Studi di Milano. Il progetto si è concluso quest anno. L indagine che è partita da un questionario distribuito ai lavoratori fornirà indicazioni utili a supportare la definizione di misure preventive e/o correttive del rischio stress lavoro-correlato ai sensi dell art.28 del Decreto Legislativo 81/2008. Modello di riferimento dell indagine L indagine si basa sul modello del benessere organizzativo, costrutto multidimensionale che si riferisce alla capacità dell organizzazione di lavoro di promuovere e mantenere il benessere psicofisico, psicologico e sociale degli operatori. A differenza del modello tradizionale, volto primariamente alla rilevazione e correzione dei fattori di rischio lavorativo associati all insorgenza di malattia, la prospettiva del benessere organizzativo pone l accento sull opportunità di operare scelte di organizzazione e gestione che permettano, da un lato, di porre richieste cui le persone sono in grado di rispondere in maniera efficace e, dall altro, di incrementare la quota di risorse a disposizione dei lavoratori, ai fini sia di facilitare il raggiungimento degli obiettivi di lavoro che di sviluppare e mantenere livelli ottimali di autostima, motivazione ed investimento nel lavoro. Se da una parte, infatti, un efficace adattamento tra persone e richieste di lavoro è in grado di ridurre il rischio di stress occupazionale e l insorgenza di disturbi della sfera psichica e fisica ad esso potenzialmente correlati (per esempio disturbi psichici, del sonno, cardiovascolari e gastrointestinali, esaurimento emotivo, assenteismo), dall altra il potenziamento delle risorse messe a disposizione dall organizzazione sanitaria (per esempio strumenti/attrezzature di lavoro, grado di autonomia, leadership efficace, coesione di gruppo, procedure di lavoro, formazione/aggiornamento, gestione delle carriere, valutazione delle
3 performance, sistemi premianti, ecc.) può stimolare la crescita della soddisfazione lavorativa, del senso di appartenenza all azienda, del coinvolgimento lavorativo, ecc., fattori in grado di migliorare la qualità della vita organizzativa e di incrementare le performance quali-quantitative degli operatori. Il modello del benessere organizzativo si caratterizza dunque per la sua capacità di integrare le finalità proprie della tutela della salute e sicurezza dei lavoratori con le istanze del management (veicolate in particolare dalla funzione Human Resources), tese ad individuare modalità di gestione in grado di stimolare nelle persone livelli sempre maggiori di produttività e qualità del servizio offerto. Fasi preparatorie L indagine mediante questionario è stata preceduta da una fase preparatoria, realizzata nel periodo Giugno-Ottobre 2011, finalizzata a: Informare e formare i responsabili aziendali della salute e sicurezza dei lavoratori e gli operatori della struttura sanitaria in merito alla problematica specifica dello stress lavorativo e ad alle metodologie d indagine impiegate per la sua valutazione. Supportare l individuazione delle potenziali aree critiche connesse al contenuto ed al contesto di lavoro, al fine di permettere la messa a spunto di uno strumento di valutazione delle percezioni (questionario autosomministrato, vedi sotto) il più possibile tarato sulle caratteristiche specifiche dell organizzazione oggetto d indagine. In particolare, sono state realizzate le seguenti azioni: Incontri preliminari, svolti presso la struttura, finalizzati ad illustrare le caratteristiche e le modalità di affronto del
4 problema stress lavoro-correlato, nonché le modalità operative di realizzazione del progetto Benessere organizzativo nella casa di cura Villa San Benedetto Menni. A questi incontri, coordinati dalla parte consulente, hanno partecipato il Datore di Lavoro, l Ufficio Risorse Umane, il Risk Manager, le psicologhe del Gruppo Tecnico (vedi sotto) e i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza. Raccolta di dati aziendali mediante interviste dirette al responsabile dell ufficio Risorse Umane e al Risk Manager e analisi documentale (per esempio organigramma, flussi comunicativi, sistemi di formazione/aggiornamento, gestione risorse umane, assenze per malattia, infortuni, turn-over, ecc.). Istituzione del Gruppo di Coordinamento della struttura, costituito da Datore di Lavoro, Responsabile delle Risorse Umane, Risk Manager, due psicologhe del Gruppo Tecnico (vedi sotto) e i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza. Il Gruppo di Coordinamento ha formalmente assunto la responsabilità di avviare, coordinare e supportare le diverse fasi del percorso di valutazione/gestione del rischio stress lavoro-correlato. Compiti specifici del Gruppo di Coordinamento sono: creazione di condivisione da parte delle varie figure della struttura su finalità e modalità di realizzazione del percorso di valutazione/gestione del rischio. creazione di un elevato commitment da parte del management aziendale e delle rappresentanze lavorative rispetto al problema, in modo da garantire un supporto constante nelle varie attività di valutazione/gestione del rischio.
5 Costituzione del Gruppo Tecnico, formato da due psicologhe della struttura, il Responsabile delle Risorse Umane e il Risk Manager. Il Gruppo Tecnico ha assunto la responsabilità operativa (in supporto alla parte consulente) delle varie fasi inerenti alla preparazione e alla realizzazione del progetto. Comunicazione a tutti gli operatori presenti presso la struttura in merito ad obiettivi, modalità del processo di valutazione/gestione del rischio stress lavoro-correlato, attuata mediante distribuzione di volantini e affissione di cartelli presso punti strategici della struttura. Tale azione comunicativa ha avuto l obiettivo di sensibilizzare i lavoratori a fornire il loro contributo partecipando alla compilazione del questionario. Inoltre, sono stati comunicati i referenti del Gruppo di Coordinamento della struttura, cui i lavoratori possono rivolgersi per qualsiasi chiarimento. Realizzazione di alcune attività formative, a cura della parte consulente, rivolte alle seguenti figure: Dirigenti-Preposti (D.Lgs. 81/08 art. 37 comma 7), Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS; D.Lgs 81/08 all art.7 comma 10), staff P (RLS; D.Lgs 81/08 all art.7 comma 10) e lavoratori. Per tutti queste figure aziendali, la formazione ha riguardato i seguenti temi, con livelli di approfondimento diversi secondo il ruolo specifico: Concetto e definizioni di stress. Statistiche e costi socio-sanitari dello stress lavorativo. Teorie interpretative del fenomeno stress. L'interazione uomo/ambiente e il ruolo dei fattori personali ed extralavorativi (genere, età, provenienza geografica, tipologia contrattuale). L'approccio multidimensionale allo stress. I principali modelli per la valutazione dello stress lavorativo.
6 Gli strumenti per la valutazione dello stress lavorativo e loro applicazione. Effetti dello stress sulla salute fisica e psicologica. Collaborazione all effettuazione della valutazione del rischio specifico. Definizione dei criteri e metodi di valutazione. Individuazione delle procedure di attuazione delle misure preventive. Primi risultati La durata delle sessioni formative è stata di due ore per Dirigenti- Preposti, due ore per Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza, tre ore per il Gruppo Tecnico,45 minuti per i lavoratori, in occasione della somministrazione dei questionari. Il progetto ha consentito di identificare quegli aspetti dell organizzazione su cui sarà necessario attuare interventi migliorativi tesi a promuovere il benessere del personale e la qualità della vita lavorativa nella nostra struttura. La relazione sui risultati dell indagine è stata consegnata ad agosto Tali risultati sono stati inoltre comunicati e messi a disposizione di tutti i dipendenti. Successivamente all indagine, sono stati realizzati, sempre sotto la supervisione dell Università di Milano, una serie di incontri che hanno coinvolto gruppi di lavoratori rappresentativi dei diversi profili professionali insieme alla Direzione, finalizzate ad approfondire i risultati e ad individuare possibili soluzioni delle criticità emerse. Nelle tabelle sotto riportate vengono riproposti i risultati dei Focus Group realizzati con figure afferenti ai diversi gruppi professionali operanti presso la struttura, riportando per ciascun gruppo professionale, le criticità segnalate, le soluzioni proposte dai
7 partecipanti, quelle proposte dalla Direzione e lo stato attuale della singola criticità. Obiettivo di tale attività è fornire indicazioni utili all individuazione di misure idonee alla gestione del rischio stress lavoro-correlato ai sensi del art.28 del Dlgs 81/2008. I Focus Group realizzati hanno infatti permesso di approfondire le criticità presenti e raccogliere proposte e suggerimenti da parte dei lavoratori in merito a possibili soluzioni alle problematiche emerse. I risultati emersi potranno sostenere il Datore di Lavoro nella fase di individuazione, progettazione ed implementazione di interventi migliorativi. A seguito di questa prima analisi sono già stati attuati diversi interventi, altri invece restano ancora aperti poiché prevedono un percorso più complesso e a lungo termine che coinvolge molte figure professionali all interno della struttura. AREA MEDICI Rigidità nel sistema aziendale: gestione delle timbrature 10 minuti di flessibilità in entrata Non si ritiene presente tale rigidità per la figura dei medici Il ritardo viene contestato solo in caso di recidiva risolta Scollamento tra la parte operativa e la direzione / Scarsa efficacia comunicativa 1.Entro l'estate verrà inserito un Primario 2. Programmata una supervisione da parte di un consulente esterno Si sottolinea, in particolare, la difficoltà a ricevere informazioni aggiornate e di avere un punto di riferimento chiaro e rappresentativo. Inadeguatezza degli spazi Dotazione informatica insufficiente Individuare un operatore addetto all'informatica in maniera esclusiva E' stato individuato uno studio solo Problematica particolarmente avvertita in per i medici 2 Censimento hardware-software / Uniformare dotazioni per ciascun centro / Aumentare la dotazione di scanner-stampanti, Si sottolinea che il problema maggiore è correlato alla qualità e non omogeneità delle dotazioni hardware e software risolta Scarso riconoscimento del ruolo del medico da parte degli altri operatori Il gruppo riconosce che, con l'inserimento del nuovo coordinatore, la situazione è in miglioramento Incremento delle attività di tipo burocratico-amministrativo -RSD- Individuare un operatore a cui affidare l'espletamento delle attività burocraticheamministrative Revisione delle funzioni di alcuni operatori IN CORSO Turni di guardia diurna Affidare i turni di guardia ad un medico con competenze anche internistiche PROPOSTA PERCORRIBILE Mancanza di uno specifico sistema premiante per i medici Servizi e spazi per pause di lavoro Servizio mensa/bar - Cibi salutari nei distributori Affinare il sistema di direzione per obiettivi e di assegnazione degli incentivi Inserito distributore in - Valutare la possibilità di inserire cibi salutari risolta
8 AREA PSICOLOGI Tempi di lavoro estremanente ristretti rispetto al progetto riabilitativo Dotazione informatica insufficiente Aumento dotazione PC Elevati carichi di lavoro incompatibili con ore da dedicare alla ricerca Autorizzazione all'utilizzo programmato degli ambulatori e spazi ala nuova 1 piano Censimento hardware-software / Uniformare dotazioni per ciascun centro / Aumentare la dotazione di scanner-stampanti Colloquio con Dr.Perna/ Dr. ssa Caldirola per valutare le reali possibilità di distacco dalla clinica degli psicologi L'analisi ha messo in evidenza come la criticità sia correlata a gestione inefficace degli spazi e di condivisione degli strumenti informatici Si sottolinea che il problema maggiore è correlato alla qualità e non omogeneità delle dotazioni hardware e software risolta Scarsa trasparenza dei criteri di assegnazione degli incentivi Comunicare anticipatamente i criteri annualmente adottati Comunicazione e oggettivazione dei criteri adottati Precarietà dei contratti di consulenza Servizi e spazi per pause di lavoro Comunicazione anticipata delle decisioni assunte su contratti in scadenza Servizio mensa/bar - Cibi salutari nei distributori - Affidare agli operatori del CD la preprazionedistribuzione di panini o snack Ridefinire anche alla luce delle modifiche normative, gli aspetti contrattuali e normativi degli psicologi non dipendenti. Rendere più Inserito tempestiva distributore la comunicazione in - Valutare la possibilità di inserire cibi salutari - Valutare l'inserimento della pausa pranzo nel modello orario, in attesa di ricevere una proposta dal CD AREA FISIOTERAPISTI Ambiguità e scarso riconoscimento del loro ruolo In particolare si evidenzia l'assegnazione di attività di cambi posturali risolta Rigidità eccessiva degli orari di lavoro In realtà si tratta di un problema individuale PERCORRIBILE Scarsa trasparenza dei criteri di assegnazione degli incentivi Comunicazione anticipata e trasparente dei criteri annualmente adottati Comunicazione e oggettivazione dei criteri adottati Mancanza di comunicazione contnua con un proprio referente Ridefinizione delle modalità di coordinamento del gruppo Istituzione di incontri periodici con il gruppo dei fisioterapisti ed il responsabile Ufficio Inf.co
9 AREA EDUCATORI - ANIMATORI Scarsa valorizzazione del loro ruolo professionale (economico - crescita professionale - gratificazione motivazionale) Assegnazione di compiti aspecifici RSD- RSD Realizzazione di un piano di riconoscimento specifico (economico e professionale) Discussione sulle attività impropriamente assegnate agli edu/ani Estensione della direzione per obiettivi con relativi riconoscimenti Si sottolinea che la criticità è in fase di analisi e di risoluzione (con la collaborazione dei coordinatori) SUL FRONTE ECONOMICO DA AFFRONTARE NELL'UO Integrazione migliorabile tra eduani e infermieri RSD Protocollo dei ruoli Si sottolinea che la criticità è in fase di analisi e di risoluzione (con la collaborazione dei coordinatori) DA AFFRONTARE NELL'UO Piano formativo non congruente con i bisogni professionali Decisioni in tema di formazione affidate ad un gruppo Revisione dell'attuale assetto della struttura di formazione AREA AMMINISTRATIVI Scarsa comunicazione orizzontale e verticale AMM Incontri periodici mensili con il responsabile Si sottolineano i numerosi aspetti operativi che risultano critici a seguito della mancata/incompleta comunicazione Scarsi spazi area accettazione AMM Interruzione continua dell'attività lavorativa a seguito di telefonate esterne Difficoltà di gestione di situazioni telefoniche di richiesta di aiuto da parte dei pazienti AMM AMM Individuare una fascia oraria per l'inoltro delle chiamate Incontri formativi con medici in fase di valutazione in fase di valutazione
10 AREA INFERMIERI Dotazione informatica insufficiente - Aumento dotazione PC Censimento hardware-software / Uniformare dotazioni per ciascun settore / Aumentare la dotazione di scanner-stampanti-lettori SISS Si sottolinea che il problema maggiore è correlato alla qualità e non omogeneità delle dotazioni hardware e software Dilatazione dei tempi legata all'utilizzo di WH Integrazione delle attività con moduli cartacei Dopo analisi la criticità rilevata viene ricondotta al punto 1 REVOCATA Carichi di lavoro elevati e non adeguati sistemi di determinazione dell'organico con necessità di ore in regime straordinario Inefficace sistema di sostituzione degli assenti -RSD- Integrazione di 1 unità infermiere Si ribadisce la necessità di compilare l'apposito modulo per il riconoscimento delle eventuali ore di straordinario Presentazione delle metodologie adottate (di tiopo qualitativo e non quantitativo). Esubero rispetto agli standard Presentazione dei dati oggettivi sulle sostituzioni di personale assente per tempi prolungati. Valutazione sull'impossibilità a garantire tutte le sostituzioni Mancanza di un presidio infermieristico costante 2 Contenuto errato REVOCATO Incongruenza dei ricoveri Valutazione della lista di attesa Progetto di determinazione dei carichi di lavoro assistenziali assorbibili dall'equipe e relativa modifica ai criteri di ricovero IN CORSO Discontinuità di presenza del medico, dello psichiatra e della psicologa Affidamento dei tirocinanti impegnativo e sostitutivo del personale assente Distribuzione non equa dei turni RSD Aumentare le ore di presenza delle figure IN CORSO -RSD- Contenuto errato REVOCATO -RSD- Maggior equità nella distribuzione dei turni durante il Invito a raccogliere, all'interno di ogni reparto, la decisione del gruppo rispetto a: 1) notti week-end - Regolarità degli stessi - consecutive 2) regolarità del turno Assenza di 2 notti consecutive VS flessibilità nel soddisfare richieste personali DA VALUTARE SU RICHIESTE CHE GIUNGERANNO Riconoscimento dell'orario di servizio nei passaggi delle consegne -RSD- Scarsa valorizzazione del loro ruolo professionale (economico - crescita professionale - gratificazione motivazionale). Disparità contrattuale ARIS-UNEBA -RSD- Assenza di un sistema di Studio di un sistema incentivante riconoscimento adeguato rispetto alternativo all'ipm alle prestazioni erogate DA VALUTARE Disparità di trattamento economico per infermieri cooperativa - Assenza di un sistema incentivante Si sottolinea come tale aspetto non è di pertinenza di VSB Elevato carico emotivo Piano di supervisione per infermieri programmata supervisione con consulente esterno
11 AREA ASA-OSS Carichi di lavoro elevati e non adeguati sistemi di determinazione dell'organico Inefficace sistema di sostituzione degli assenti. Spostamenti frequenti tra reparti Mancanza di personale infermieritico nel turno notturno Distribuzione non equa dei turni - Limitazioni nel numero dei cambi turno in alcuni reparti/gruppi professionali -RSD- Integrazione di 1 unità ASA-OSS Reperibilità con operatori cooperativa Presentazione delle metodologie adottate (di tiopo qualitativo e non quantitativo). Esubero rispetto agli standard Presentazione dei dati oggettivi sulle sostituzioni di personale assente per tempi prolungati. Valutazione sull'impossibilità a garantire tutte le sostituzioni Inserimento infermieri nel turno Si analizzano gli standard per gli infermieri RSD notturno in RSD e la differenza con la RSD di VSB Maggior equità nella Invito a raccogliere, all'interno di distribuzione dei turni durante il ogni reparto, la decisione del -RSD- Risolta la criticità riferita al turno P17 week-end - Regolarità degli stessi - gruppo rispetto a: 1) notti Assenza di 2 notti consecutive - consecutive 2) regolarità del turno DA VALUTARE SU RICHIESTE CHE GIUNGERANNO Generale insoddisfazione per il trattamento economico. Disparità contrattuale ARIS-UNEBA -RSD- Scarsa valorizzazione da parte di colleghi o dei reponsabili agli aspetti relazionali dell'assistenza -RSD- Legittimizzazione della componente relazionale dell'assistenza Si sottolinea l'impegno organizzativo ed economico che VSB ha profuso negli anni per valorizzare la componente relazionale dell'assistenza anche attraverso corsi di formazione ad hoc
La valutazione dello stress lavoro-correlato nell ASS N. 1 Triestina
La valutazione dello stress lavoro-correlato nell ASS N. 1 Triestina ANALISI DELLO STRESS LAVORO-CORRELATO E IMPLEMENTAZIONE DEGLI STANDARD HPH 1 e 4 Maria Peresson Medico del lavoro Marco Rizzo Tecnico
DettagliCreare valore dalla valutazione del rischio stress lavoro-correlato
IL PUNTO SULLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESSLAVORO-CORRELATO: OPPORTUNITA E CRITICITA Milano, 10 Febbraio 2012 Creare valore dalla valutazione del rischio stress lavoro-correlato Psicologo della salute
DettagliMODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.
ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico
DettagliDOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS DA LAVORO CORRELATO
«DVR _ STRESS LAVORO CORRELATO» Pagina 1 di 9 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS DA LAVORO CORRELATO (Art. 28 comma 1 D. Lgs. 9 aprile 2008 n.81 così come modificato dal D.Lgs. 106/09) conforme
DettagliLA FORMAZIONE COME STRUMENTO ELETTIVO PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA, DELLA DIFFUSIONE DELLE CONOSCENZE
LA FORMAZIONE COME STRUMENTO ELETTIVO PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA, DELLA DIFFUSIONE DELLE CONOSCENZE LA FORMAZIONE COME STRUMENTO DEL MIGLIORAMENTO DEI PROCESSI PRODUTTIVI E LA VALORIZZAZIONE
DettagliCOMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA
COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1
DettagliPremessa. Di seguito le nostre principali aree aree di intervento
Premessa Ad Meliora è anche Sicurezza. Ci rivolgiamo principalmente ad aziende operanti nel settore del terziario erogando: corsi di adempimento normativo: in funzione della tipologia di azienda e dei
DettagliCRITICITA, PRIORITA E PUNTI DI FORZA NELL AVVIO DELLA GESTIONE ASSOCIATA DEL PERSONALE a cura di Andrea Pellegrino
CRITICITA, PRIORITA E PUNTI DI FORZA NELL AVVIO DELLA GESTIONE ASSOCIATA DEL PERSONALE a cura di Andrea Pellegrino In un contesto normativo e sociale caratterizzato da una costante evoluzione, al Comune,
DettagliStress - Panorama legislativo
Lo Stress lavoro-correlato La valutazione del rischio stress lavoro correlato Stress - Panorama legislativo Accordo- quadro Europeo 8 ottobre 2004 Art. 28 del D.Lgs. n.81/2008 Valutazione del rischio stress
DettagliArea Disabilita. Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS
Area Disabilita Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS OBIETTIVI Come recita l articolo 12 della legge 104/92, scopo generale dell
DettagliI Tirocini nella Cooperazione Sociale Trentina. Tirocini formativi del Master in Gestione di Imprese Sociali
I Tirocini nella Cooperazione Sociale Trentina Tirocini formativi del Master in Gestione di Imprese Sociali Premessa Con. Solida ed Euricse condividono un approccio e un metodo per la realizzazione ed
DettagliAzione Disabilità. Per raggiungere gli obiettivi enunciati si perseguiranno sue punti: Le attività previste verranno realizzate in tre fasi:
Azione Disabilità Num. Scheda 2 TITOLO AZIONE o o Assistenza domiciliare per disabili LIVEAS OBIETTIVI Scopo dell intervento è consentire alle persone disabili la permanenza nell abituale contesto di vita
DettagliSISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE
SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Dicembre, 2014 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance... 3 Il Ciclo di gestione della performance... 5 Il Sistema di misurazione e valutazione
DettagliDOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI ART. 17 e 28 D. LGS. 81/08
DOCUMENTO DI ART. 17 e 28 D. LGS. 81/08 MCDONALD S AGGIORNAMENTO DEL PROGRAMMA PER LA REALIZZAZIONE DELLE ATTIVITA PER LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA STRESS LAVORO CORRELATO RIFERIMENTI: D. Lgs. 9 Aprile
DettagliAndrea Petromilli Ordine degli Psicologi del Veneto. andrea.petromilli@psyveneto.it
L Ordine degli Psicologi del Veneto ed il processo di valutazione del rischio stress nella prospettiva delle azioni di miglioramento e lo sviluppo del benessere organizzativo. Andrea Petromilli Ordine
DettagliL integrazione dell Operatore Socio Sanitario nel processo assistenziale Ruolo dell O.S.S nell ambito del piano assistenziale
L integrazione dell Operatore Socio Sanitario nel processo assistenziale Ruolo dell O.S.S nell ambito del piano assistenziale Vito Petrara Principi di riferimento per l assistenza I principi di riferimento
DettagliIL MOBBING. Alcune considerazioni per inquadrare il problema anche alla luce delle normative su salute e sicurezza sul lavoro
IL MOBBING Alcune considerazioni per inquadrare il problema anche alla luce delle normative su salute e sicurezza sul lavoro Paola Cenni GdL: Mobbing and Diversity Management Comitato Pari Opportunità,
DettagliAnalizzare e gestire il CLIMA e la MOTIVAZIONE in azienda
Analizzare e gestire il CLIMA e la MOTIVAZIONE in azienda tramite lo strumento e la metodologia LA GESTIONE DEL CLIMA E DELLA MOTIVAZIONE La spinta motivazionale delle persone che operano in azienda è
DettagliVALeS Valutazione e Sviluppo Scuola
Premessa VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola progetto sperimentale per individuare criteri, strumenti e metodologie per la valutazione delle scuole e dei dirigenti scolastici Le precedenti sperimentazioni
DettagliLe competenze per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nelle università e negli enti di ricerca
Scuola di Management per le Università, gli Enti di ricerca e le Istituzioni Scolastiche Le competenze per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nelle università e negli enti di ricerca Dott. William
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliArea Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS
Area Persone Anziane Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS OBIETTIVI Scopo del servizio è permettere agli anziani, parzialmente o totalmente non
DettagliLa rete per la promozione della salute in Lombardia
La differenza che vale Gli ospedali di ANDREA: amici del bambino e della sua famiglia Bosisio Parini (LC) - 12-14 Novembre 2009 - IRCCS E. MEDEA La rete per la promozione della salute in Lombardia Giancarlo
DettagliArea Infanzia, Adolescenti, Giovani, Famiglia. Assistenza domiciliare socio-educativa per minori LIVEAS
Area Infanzia, Adolescenti, Giovani, Famiglia Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Assistenza domiciliare socio-educativa per minori LIVEAS OBIETTIVI Scopo dell intervento è promuovere un processo di cambiamento
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliComune di San Martino Buon Albergo
Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE
DettagliSostegno e Accompagnamento Educativo
Sostegno e Accompagnamento Educativo 1. Definizione La prestazione sostegno e accompagnamento educativo consiste nel fornire sia un supporto e una consulenza ai genitori nello svolgimento della loro funzione
DettagliA.O. MELLINO MELLINI CHIARI (BS) GESTIONE DELLE RISORSE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE...2 2. RISORSE UMANE...2 3. INFRASTRUTTURE...
Pagina 1 di 6 INDICE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE...2 2. RISORSE UMANE...2 2.1. GENERALITÀ... 2 2.2. COMPETENZA, CONSAPEVOLEZZA E ADDESTRAMENTO... 2 3. INFRASTRUTTURE...3 4. AMBIENTE DI LAVORO...6
DettagliPROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE
PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE SICUREZZA E RISPETTO DELLE REGOLE FINALITA e OBIETTIVI DEL PROGETTO Le direttive comunitarie in tema di salute e sicurezza sul luogo di lavoro sottolineano la necessità
DettagliPROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera
PROVINCIA DI MATERA Regolamento per il funzionamento dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni dell Ufficio Relazioni
DettagliObiettivi, contenuti, durata dei corsi per le specifiche categorie di destinatari prioritari SCHEDA A - LAVORATORI STRANIERI
Allegato 1 Obiettivi, contenuti, durata dei corsi per le specifiche categorie di destinatari prioritari SCHEDA A - LAVORATORI STRANIERI Obiettivi specifici Contribuire alla riduzione degli infortuni dei
DettagliVSQ. Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle scuole
Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali VSQ Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle scuole 1 VSQ Progetto sperimentale per un sistema di
DettagliNell anno duemilacinque del mese di nel giorno, nella sede della Direzione Sicurezza Sociale del Comune di Firenze sono presenti i Signori:
ATTO DI ACCORDO TRA IL COMUNE DI FIRENZE DIREZIONE SICUREZZA SOCIALE E L UNIVERSITA DEGLI STUDI DI FIRENZE DIPARTIMENTO DI SCIENZE NEUROLOGICHE E PSICHIATRICHE Nell anno duemilacinque del mese di nel giorno,
DettagliProgramma ICO Interventi Coordinati per l Occupazione
Programma ICO Interventi Coordinati per l Occupazione Programma ICO Interventi Coordinati per l Occupazione 2 Premessa In.Sar. Spa, nell assolvere alle sue finalità istituzionali volte a supportare l Amministrazione
DettagliREGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 466 DEL 22/04/2015
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 466 DEL 22/04/2015 OGGETTO: Approvazione "Progetto di Sviluppo delle cure domiciliari
DettagliIL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Come indicato nel Piano Annuale della Performance (P.A.P.), predisposto a partire dall anno 2015, l Azienda annualmente esplicita gli obiettivi,
DettagliPROGETTO A SCUOLA DI DISLESSIA
PROGETTO A SCUOLA DI DISLESSIA Bando per la presentazione di progetti finalizzati alla realizzazione in ambito scolastico di strategie didattiche, metodologiche e valutative nei confronti degli studenti
DettagliValutazione dello Stress Lavoro Correlato: cosa fare se
Valutazione dello Stress Lavoro Correlato: cosa fare se I suggerimenti che seguono fanno riferimento al documento regionale Decreto Direzione Generale Sanità Regione Lombardia n 10611 del.15/11/2011 -
DettagliPartecipare all organizzazione di convegni ed eventi
Area di Riferimento 1 Gestione POF Riscrittura del POF alla luce delle innovazioni normative e dei bisogni formativi attuali, sia interni che del territorio Monitoraggio in itinere dell attuazione del
DettagliSOMMARIO. Art. 8 Conoscenza dei bisogni e valutazione del gradimento dei servizi
Regolamento per il funzionamento dell Ufficio relazioni con il Pubblico Approvato con deliberazione della Giunta Provinciale N.128 del 15.09.2005 SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni
DettagliVSQ Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle scuole
Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali VSQ Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle scuole 1 VSQ Progetto sperimentale per un sistema di
DettagliRilevazione dell opinione degli Studenti e dei Docenti sugli insegnamenti Linee guida
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI Presidio della Qualità di Ateneo Polo Centrale Rilevazione dell opinione degli Studenti e dei Docenti sugli insegnamenti Linee guida 13 novembre 2014 Sommario 1. Premessa...
DettagliSTRESS LAVORO-CORRELATO
CORSO DI FORMAZIONE 9 maggio 2013 Maria Teresa Riccio medico SPISAL STRESS LAVORO-CORRELATO PROCEDURE STANDARDIZZATE PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI AI SENSI DELL ART. 29 d.lgs. N 81 Decreto Interministeriale
DettagliCOMUNE DI MONTESPERTOLI
OGGETTO: Questionario sul benessere organizzativo 2012 - Report Il presente documento è finalizzato all analisi dei dati scaturiti dalla compilazione dei questionari in oggetto, da parte dei dipendenti
DettagliRegolamento di disciplina della misurazione, della valutazione e della trasparenza delle performance.
Regolamento di disciplina della misurazione, della valutazione e della trasparenza delle performance. Art. 1 OBIETTIVI Il sistema di misurazione, valutazione e trasparenza delle performance viene applicato
DettagliIl manuale per la valutazione e gestione del rischio stress lavoro correlato
Il manuale per la valutazione e gestione del rischio stress lavoro correlato Benedetta Persechino INAIL Dipartimento Medicina del Lavoro ex ISPESL Bologna, 5 maggio 2011 DIBATTITO/RICERCA/ PROPOSTE METODOLOGICHE
DettagliBenessere Organizzativo
Benessere Organizzativo Grazie per aver scelto di partecipare a questa indagine sul benessere organizzativo. Rispondere alle domande dovrebbe richiedere non più di 15-20 minuti. Attraverso il questionario
DettagliProgetto benessere organizzativo MODALITA DI COINVOLGIMENTO DEI DIPENDENTI
Progetto benessere organizzativo MODALITA DI COINVOLGIMENTO DEI DIPENDENTI Documento approvato dai dirigenti e dagli incaricati di posizione organizzativa nell incontro del 13.1.2006 PREMESSA Si è conclusa
DettagliL esperienza dell Università di Bologna
PON GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA ASSE E Capacità Istituzionale Obiettivo specifico 5.1 Performance PA Linea 2 WEBINAR Ciclo delle Performance nelle Università: La programmazione della formazione e il
DettagliEA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1
UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA Fase 1: Analisi iniziale L analisi iniziale prevede uno studio dello stato attuale della gestione interna dell Ente. Metodo: si prevede l individuazione dei referenti
DettagliIstituto Nazionale di Statistica Dipartimento per i censimenti e gli archivi amministrativi e statistici
Circolare n. 1/SCU Protocollo n. Al Dirigente scolastico Indirizzo email Roma, Oggetto: 9 Censimento generale dell industria e dei servizi e Censimento delle istituzioni non profit. Rilevazione sulle istituzioni
DettagliPROGETTO ALCOL E LAVORO SAN PELLEGRINO SpA : LA VALUTAZIONE DELL INTERVENTO FORMATIVO
PROGETTO ALCOL E LAVORO SAN PELLEGRINO SpA : LA VALUTAZIONE DELL INTERVENTO FORMATIVO Bruna Allievi (1), Andrea Noventa (2) (1) psicologa Glasor srl, (2) psicologo, Ref. U.O. Prevenzione - Dipartimento
DettagliAZIONI A SOSTEGNO DELLE POLITICHE DI CONCILIAZIONE TRA FAMIGLIA E LAVORO
AZIONI A SOSTEGNO DELLE POLITICHE DI CONCILIAZIONE TRA FAMIGLIA E LAVORO PREMESSO: - che occorre una azione sinergica, a tutti i livelli, tra le iniziative legislative, le politiche sociali e quelle contrattuali
DettagliComune di Bracciano. Regolamento per la pubblicazione di atti e documenti amministrativi sul sito Internet Istituzionale
Comune di Bracciano Regolamento per la pubblicazione di atti e documenti amministrativi sul sito Internet Istituzionale (approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. del ) Indice Art. 1 Oggetto...
DettagliRegolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica.
Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Art. 1 Ambito di applicazione 1. Il presente Regolamento è adottato ai sensi della normativa
DettagliPROFESSIONISTI DELL'AIUTO E SICUREZZA SUL LAVORO: IL RISCHIO DI VIOLENZA E AGGRESSIONE VERSO GLI ASSISTENTI SOCIALI II EDIZIONE
PROFESSIONISTI DELL'AIUTO E SICUREZZA SUL LAVORO: IL RISCHIO DI VIOLENZA E AGGRESSIONE VERSO GLI ASSISTENTI SOCIALI II EDIZIONE 24 maggio 2013 Il contributo dell Ordine dell Emilia Romagna Report dei questionari
DettagliIl Benessere organizzativo nel Comune di Bolzano. Sylvia Profanter Modena, 02.04.2009
Il Benessere organizzativo nel Comune di Bolzano Sylvia Profanter Modena, 02.04.2009 DEFINIZIONE Con il termine di benessere organizzativo si intende l'insieme dei nuclei culturali, dei processi e delle
DettagliTitolo XII. Il Sistema di valutazione, misurazione e trasparenza della Performance Merito e Premi
Titolo XII Il Sistema di valutazione, misurazione e trasparenza della Performance Merito e Premi CAPO I IL SISTEMA DI VALUTAZIONE MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Art. 63 Le disposizioni contenute nel presente
DettagliREGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con delibera di Giunta Comunale n. 22 del 20.04.2011 in vigore dal 26.05.2011 TITOLO
DettagliRisultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014
Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014 (art. 14 comma 5 - d.lgs 150/2009) sintesi dati Generali, per Area e tipologia di dipendente Le Amministrazioni pubbliche, nella prospettiva di
DettagliREGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA
REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA (Emanato con D.R. n. 1215 del 28 giugno 2007, pubblicato nel Bollettino Ufficiale n. 69) Sommario
DettagliIl catalogo MARKET. Mk6 Il sell out e il trade marketing: tecniche, logiche e strumenti
Si rivolge a: Forza vendita diretta Agenti Responsabili vendite Il catalogo MARKET Responsabili commerciali Imprenditori con responsabilità diretta sulle vendite 34 di imprese private e organizzazioni
DettagliPROGETTO DI INTEGRAZIONE FRA SISTEMI DI GESTIONE NELLE STRUTTURE SANITARIE DEL VENETO SUL TEMA SALUTA E SICUREZZA
Verona, 15 dicembre 2008 PROGETTO DI INTEGRAZIONE FRA SISTEMI DI GESTIONE NELLE STRUTTURE SANITARIE DEL VENETO SUL TEMA SALUTA E SICUREZZA Risultati di implementazione del modello Sistemi di Gestione per
DettagliI convegno regionale su Stress Lavoro Correlato: Nuove Normative, Valutazione e Intervento nelle aziende e Istituzioni
I convegno regionale su Stress Lavoro Correlato: Nuove Normative, Valutazione e Intervento nelle aziende e Istituzioni Valutazione dello Stress L. C. A cura della Dott.ssa Broccolini Oriana Psicologa-psicoterapeuta
DettagliLa sicurezza e salute sui luoghi di lavoro in Regione Toscana
La sicurezza e salute sui luoghi di lavoro in Regione Toscana Consultazione e partecipazione degli RLS D.Lgs. 626/94 Ruolo RLS Introduce novità per la tutela del lavoratore che ha adesso anche maggiori
DettagliFunzionigramma Comunità Panta Rei
Funzionigramma Comunità Panta Rei Sanitario Psicoterapia/Psichiatra: In collaborazione con la Psicoterapeuta/Psicologa/NPI si occupa della valutazione clinica degli utenti nella fase del preingresso e
DettagliSchema metodologico per la valutazione del personale del comparto addetto agli uffici di diretta collaborazione
Schema metodologico per la valutazione del personale del comparto addetto agli uffici di diretta collaborazione Sommario Premessa... 2 1. Introduzione... 3 2. Criteri generali della metodologia di valutazione...
DettagliSalute, sicurezza e antirapina
PIANO FORMATIVO OGGETTO DI RICHIESTA DI FINANZIAMENTO Fondo Banche Assicurazioni Avviso 1/09 Piani aziendali e Piani individuali in materia di Salute, Sicurezza e Antirapina Salute, sicurezza e antirapina
DettagliQUESTIONARIO 1: PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE
QUESTIONARIO 1: PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE Step 1 - Decidere come organizzare e pianificare l autovalutazione (AV) 1.1. Assicurare l impegno e il governo del management per avviare il processo. 1.2. Assicurare
DettagliContatto Provincia CPI Visita congiunta CPI / SIL in azienda. sensibilizzazione e di promozione del progetto,
! "#$%&'()(&&*&"+" Il progetto prevedeva la formazione dei job coach, operatori che svolgono la funzione di mediazione e accompagnamento dei soggetti svantaggiati nel percorso di integrazione lavorativa.
DettagliPolicy. Le nostre persone
Policy Le nostre persone Approvato dal Consiglio di Amministrazione di eni spa il 28 luglio 2010 LE NOSTRE PERSONE 1. L importanza del fattore umano 3 2. La cultura della pluralità 4 3. La valorizzazione
DettagliApprofondimenti e-book: I laboratori come strategia didattica autore: Antonia Melchiorre
Approfondimenti e-book: I laboratori come strategia didattica autore: Antonia Melchiorre Breve excursus delle risoluzioni giuridiche introdotte per garantire il diritto al Successo formativo nella scuola
DettagliIntranet e risorse umane. Un portale per: - Apprendere - Conoscere - Comunicare. - erogare Servizi in rete
Il Personale.in informa Un portale per: - Apprendere - Conoscere - Comunicare - erogare Servizi in rete La rete Intranet è uno straordinario mezzo tecnologico di comunicazione e informazione di cui la
DettagliLinee guida per le Scuole 2.0
Linee guida per le Scuole 2.0 Premesse Il progetto Scuole 2.0 ha fra i suoi obiettivi principali quello di sperimentare e analizzare, in un numero limitato e controllabile di casi, come l introduzione
DettagliLIBERA UNIVERSITÀ DI BOLZANO
LIBERA UNIVERSITÀ DI BOLZANO MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE DEL PERSONALE AMMINISTRATIVO ALLEGATO AL PIANO DELLA PERFORMANCE 2014-2016 Approvato con Decreto del Presidente n. 27
DettagliI percorsi con la scuola dei bambini e dei ragazzi adottati e delle loro famiglie
L impegno per le famiglie adottive in Toscana. Lavorare insieme per favorire l inserimento e l accoglienza a scuola I percorsi con la scuola dei bambini e dei ragazzi adottati e delle loro famiglie 1 Adottare
DettagliMANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA
Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento
DettagliSVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007
Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,
DettagliREGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE
REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE Adottato con deliberazione del Consiglio comunale n. 40 del 30 ottobre 2012 1 REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE
Dettagli1. Team coaching e valorizzazione delle risorse umane
RISORSE UMANE 1. Team coaching e valorizzazione delle risorse umane Gli obiettivi strategici della proposta L approccio del team coaching alla gestione delle risorse umane si fonda sugli stessi principi
DettagliPROGETTO BASE 2011-2012 MIGLIORARE LA QUALITÀ DEL SERVIZIO CON L ASCOLTO DELL UTENTE III FASE DEL PIANO OPERATIVO
MIGLIORARE LA QUALITÀ DEL SERVIZIO CON L ASCOLTO DELL UTENTE III FASE DEL PIANO OPERATIVO LINEE GUIDA PER LA SOMMINISTRAZIONE DEL QUESTIONARIO CONDIVISIONE. FORMAZIONE E INFORMAZIONE Per l attuazione dell
DettagliCapitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile
Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile Obiettivi specifici Per il generale, si individuano
DettagliELABORAZIONE QUESTIONARIO DI GRADIMENTO FORMAZIONE DIRIGENTI E DOCENTI
ELABORAZIONE QUESTIONARIO DI GRADIMENTO FORMAZIONE DIRIGENTI E DOCENTI Premessa La Campagna Straordinaria rivolta alle Scuole ha previsto anche la realizzazione di interventi formativi rivolti a docenti
DettagliMENTORING MENTORING MENTORING FOR SALES & MARKETING B2B
I programmi di Mentoring sono un approccio multidisciplinare allo sviluppo del Leader al fine di aumentare la performance manageriale, acquisire e ampliare competenze di ruolo. MENTORING MENTORING FOR
DettagliDipartimento Salute e Sicurezza LA FORMAZIONE OBBLIGATORIA PER I LAVORATORI QUALCHE UTILE SUGGERIMENTO PER GLI RLS E RLST
Dipartimento Salute e Sicurezza LA FORMAZIONE OBBLIGATORIA PER I LAVORATORI QUALCHE UTILE SUGGERIMENTO PER GLI RLS E RLST 1 Formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti (art.37 d.lgs.81/08) 1. Il
DettagliBENESSERE ORGANIZZATIVO IN UN AZIENDA SANITARIA
BENESSERE ORGANIZZATIVO IN UN AZIENDA SANITARIA Analisi integrata dello stress lavoro-correlato e degli Standard 1 e 4 HPH Marco Rizzo 1, Maria Peresson 1, Fabio Aizza 1, Francesca Larese Filon 2 1. ASS
DettagliSISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE del personale amministrativo dell Avvocatura dello Stato
SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE del personale amministrativo dell Avvocatura dello Stato PREMESSA. Il presente Sistema di misurazione e valutazione della performance del personale
DettagliRACCOLTA ABSTRACT E PUBBLICAZIONI
Indice PREFAZIONE INTRODUZIONE La Consulta dei Medici in Formazione Specialistica SItI L attività della Consulta Normativa MATERIALI E METODI Studi inclusi RISULTATI Competenze teoriche - Attività didattica
DettagliSCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento
SCELTA DELL APPROCCIO A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento 1 SCELTA DELL APPROCCIO l approccio all autovalutazione diffusa può essere normale o semplificato, a seconda delle
DettagliSISTEMA QUALITA (3) ISO 9001-9004
a cura di: Ivano Franco Colombo Presidente Pragma Service srl SISTEMA QUALITA (1) CENTRALITA DEL SISTEMA CLIENTE ANALISI DEL BENESSERE ORGANIZZATIVO Servizio Lavoro e Politiche Sociali della Provincia
DettagliVSQ. Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle scuole
Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali VSQ Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle scuole 1 VSQ Progetto sperimentale per un sistema di
DettagliBenessere Organizzativo. 17-18-20-21-26 novembre 2014
Benessere Organizzativo 17-18-20-21-26 novembre 2014 Benessere Organizzativo cos è «la capacità di un organizzazione di promuovere e di mantenere il più alto grado di benessere fisico, psicologico e sociale
DettagliIl Direttore DISCIPLINARE DEL PROCESSO DI BUDGET 2015
Il Direttore DISCIPLINARE DEL PROCESSO DI BUDGET 2015 DEFINIZIONE DI BUDGET Il Budget è lo strumento per attuare la pianificazione operativa che l Istituto intende intraprendere nell anno di esercizio
DettagliSISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO
AUTOANALISI D ISTITUTO SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO RAV A partire dal corrente anno scolastico tutte le scuole del Sistema Nazionale di Istruzione, statali e paritarie,
DettagliFigura Professionale codice FP175 RESPONSABILE QUALITA'
settore Comparto descrizione ATTIVITÀ IMMOBILIARI, NOLEGGIO, INFORMATICA, RICERCA, SERVIZI ALLE IMPRESE ATTIVITÀ DI SERVIZI ALLE IMPRESE Figura di responsabile che, all interno di un azienda, è in grado
DettagliCOMUNE DI GONNOSNO PROVINCIA DI ORISTANO PIANO TRIENNALE DELLE AZIONI POSITIVE 2013/2015
COMUNE DI GONNOSNO PROVINCIA DI ORISTANO PIANO TRIENNALE DELLE AZIONI POSITIVE 2013/2015 Approvato con Deliberazione di Giunta Comunale n. 64 del 18/10/2013 Fonti Normative: La parità tra donne e uomini
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ
MANUALE GESTIONE QUALITÀ SEZ. 5.1 REV. 02 pagina 1/5 MANUALE DELLA QUALITÀ Rif.to: UNI EN ISO 9001:2008 PARTE 5: RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA
DettagliALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità:
ALLEGATO B Il modello di monitoraggio Il gruppo di Progetto di PQM, nell anno scolastico 2010-2011 ha costituito un gruppo di lavoro tecnico composto dal gruppo di progetto stesso e dai ricercatori dei
DettagliMiglioramento continuo dell assistenza infermieristica in ambito chirurgico attraverso la discussione dei casi
MODULO DI PRESENTAZIONE per la valutazione e l accreditamento di progetti di AUDIT CLINICO GENERALITÀ Titolo del Miglioramento continuo dell assistenza infermieristica in ambito chirurgico attraverso la
Dettagli154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363
154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 Protocollo d intesa Costituzione di un Centro regio nale per la promozione e lo sviluppo dell auto
Dettagli