I N D I C E 1 [ INTRODUZIONE ] 2 [ OSSERVATORIO EUROPA ] 3 [ QUALITA E DIFFERENZIAZIONE. SEMPRE ] 4 [ IL PREZZO GENERA VANTAGGI SOSTENIBILI ]

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "I N D I C E 1 [ INTRODUZIONE ] 2 [ OSSERVATORIO EUROPA ] 3 [ QUALITA E DIFFERENZIAZIONE. SEMPRE ] 4 [ IL PREZZO GENERA VANTAGGI SOSTENIBILI ]"

Transcript

1 FARE BUSINESS IN EUROPA OSSERVATORIO I N D I C E 1 [ INTRODUZIONE ] 2 [ OSSERVATORIO EUROPA ] 3 [ QUALITA E DIFFERENZIAZIONE. SEMPRE ] 4 [ IL PREZZO GENERA VANTAGGI SOSTENIBILI ] 5 [ PIONIERI O INSEGUITORI ] 6 [ APPENDICE ]

2 1. [ INTRODUZIONE ] L Europa, prima potenza manifatturiera al mondo, è mercato evoluto e all avanguardia, con progetti infrastrutturali e di R&S mirati a renderlo sempre più competitivo. Molte aziende continuano a percepirne le numerose potenzialità, altre invece lo ritengono poco attraente, causa le attuali difficoltà finanziarie in cui versa, aggravate dalla stagnazione della domanda. Quali prospettive dunque per l Europa? È un paese dove investire? A quali condizioni e con quali modalità? 2. [ OSSERVATORIO EUROPA ] Una panoramica sui dati Fare business in Europa ha dato voce ai vertici aziendali delle principali imprese italiane, industriali e di servizi. Il mercato europeo è definito, da alcuni anni, a crescita debole; è però caratterizzato da una forte domanda rispetto alla qualità della vita e alla autorealizzazione dell individuo che si manifesta con bisogni -espressi o latentisempre più sofisticati. Così, la sfida maggiore per le aziende diviene servire il mercato più difficile, più esigente e più evoluto nell era post-consumista in cui i bisogni si smaterializzano e si identificano negli aspetti qualificanti dell Europa, quelli che l hanno sempre contraddistinta e, che sono stati sovente imitati. Per il 58% delle aziende del nostro osservatorio, il mercato europeo rappresenta una opportunità: la fase del ciclo di vita in cui si trova l Europa è più avanzata rispetto a quelle americana e asiatica. Ed è proprio questo a determinarne la forte attrattività -oggi non del tutto sfruttata- e indicarne i tratti distintivi sui quali costruire l offerta delle aziende. I prodotti e servizi qui apprezzati sono destinati a rappresentare una frontiera che gli altri mercati raggiungeranno, forse, fra alcuni anni. Il restante 42% dei vertici aziendali, invece, non crede che l Europa possa rappresentare il primo mercato di sbocco. A preoccupare sono la scarsa crescita della domanda, la poca spinta all innovazione, l alta incidenza della popolazione anziana e, non da ultimo, un arena competitiva troppo affollata. Indagando ulteriormente si potrebbe scoprire che queste imprese sono 1

3 prevalentemente impegnate in produzioni mature, che soffrono l indifferenziazione del prodotto o servizio e hanno nel prezzo il fattore principale di forza. Questi fattori spingono numerose aziende a rivolgersi ai mercati emergenti con preferenza per Cina, seguita a breve distanza da Brasile e Russia e, con un notevole divario, Turchia ed India. La tipologia dei leader d impresa, che partecipano al rilancio del mercato interno come motore per la crescita e la competitività d Europa, si distinguono in (vedi Immagine 1): cacciatore di sprechi: non esclude che il mercato europeo possa rappresentare un opportunità ma non ha la forza, economica o aziendale, per entrarvi da pioniere. Agire sulla riduzioni di costi, per una competizione basata sul prezzo, resta l unica strada percorribile (2% del campione osservato). esploratore low-cost: sfida il mercato con una proposta di valore che combina innovazione e low cost. Se imbocca la giusta strada, può generare oceani blu capaci di garantirgli un vantaggio competitivo duraturo e profittevole (11%). inseguitore di nuove opportunità: incalzano i pionieri per utilizzarne l esperienza sulle condizioni che portano al successo o all insuccesso, concentrando i propri sforzi sulla differenziazione della propria offerta (17%). sfidante delle nuove utilità: entra nel mercato da pioniere con un offerta caratterizzata da elementi di differenziazione distintivi (70%). 11% 70% Sfidare le nuove utilità combinando differenziazione e innovazione: la via auspicata dai super-eroi di impresa per competere in Europa! strategia di ingresso in un mercato inseguitore pioniere ESPLORATORE LOW COST CACCIATORE DI SPRECHI 2% SFIDANTE DELLE NUOVE UTILITA INSEGUITORE DELLE OPPORTUNITA 17% prezzo differenziazione competizione Fonte: Ceccarelli, opinione di leader d impresa 2

4 Sfidare nuove opportunità è considerata, dai capi azienda del nostro osservatorio, la via più appetibile per rilanciare l economia del continente, l auspicio per i desiderata delle imprese, che intravedono in questa soluzione il modo più promettente per avere successo. Una strada concretamente accessibile per le imprese capaci d intercettare i nuovi bisogni e adattarvi la propria offerta. 3. [ QUALITA E DIFFERENZIAZIONE. SEMPRE ] Rispetto alle nuove economie, l'europa registra uno svantaggio strutturale di costo dei fattori produttivi, soprattutto lavoro e materie prime. Così i settori che tendono verso una indifferenziazione del prodotto sono diventati appannaggio quasi esclusivo delle economie dei paesi emergenti. In questi casi, competere unicamente sul prezzo vedrebbe gli europei sicuramente perdenti. Allora, il vantaggio competitivo va ricercato altrove, per esempio nella differenziazione. Cioè la capacità dell impresa di imporre un prezzo per i propri prodotti superiore al costo sostenuto per differenziarli, dotarli di caratteristiche uniche -cui i consumatori riconoscano un valore tale da spingerli ad acquistare quei prodotti anziché quelli dei concorrenti, anche a fronte di un prezzo più alto. La differenziazione si realizza principalmente attraverso lo sviluppo di nuove utilità piuttosto che su altre letture della psicologia di consumo. Ma, per essere concepita e accettata, ha bisogno di un mercato che veda in essa una risposta a bisogni o desideri, espressi o latenti. L Europa rappresenta il bacino più idoneo, rispetto alle altre grandi aree del pianeta -America e Asia-, per accogliere questo tipo di offerta, legata a una domanda di maggiore qualità della vita. Di fronte all alternativa -competere sulla qualità con un'offerta differenziata oppure sul prezzo?- i capi azienda del nostro osservatorio hanno scelto di indirizzare i propri sforzi verso prodotti a maggiore utilità (85%). Innovando prodotti e processi e puntando su competenze distintive e flessibilità dell offerta. La competizione sul prezzo (15%) viene invece vista dai votanti come una scelta obbligata, legata al settore in cui si opera e all attuale debolezza dei consumi. Una ricerca Pims -banca dati internazionale che offre osservazioni, organizzate nella logica dell'economia industriale, relative a oltre imprese americane, europee e orientali- ha evidenziato una relazione interessante tra crescita del mercato e importanza di prezzo o qualità nel comportamento di acquisto dei clienti. Il fenomeno è stato osservato a partire 3

5 dagli anni novanta, quando è stato palesato il rallentamento del tasso di crescita dei grandi mercati di massa insieme alla frammentazione dei mercati stessi fino alla configurazione di vere e proprie nicchie. Il ROI reagisce sempre bene quando le decisioni 47 ROI d'acquisto sono maggiormente influenzate dalla qualità/differen ziazione piuttosto che dal prezzo. La competizione sul prezzo è remunerativa solo nei mercati maturi. > 10% Tasso di crescita del mercato tra -10% e 10% < 10% maggior peso della qualità maggior peso del prezzo Peso di prezzo e qualità nelle decisioni di acquisto Fonte: elaborazione Ceccarelli su banche dati Pims Le imprese che competono sul prezzo, (vedi Grafico 1), trovano una situazione favorevole dal punto di vista della redditività -misurata come ritorno sul capitale investito, ROI- in settori caratterizzati da domanda stabile o in flessione. Al contrario, le imprese che privilegiano la differenziazione hanno sempre prestazioni ben superiori alle altre. E trovano nella crescita del mercato un forte acceleratore dei risultati reddituali. Una azienda di successo coniuga le due strategie di differenziazione e di leadership di costo vincendo il pregiudizio culturale che le vede come antitetiche e incompatibili. Le aziende virtuose non solo offrono al mercato un prodotto/servizio distintivo e differenziato, ma sono anche capaci di avere una struttura dei costi fortemente competitiva. Ciò consente di massimizzare la redditività reinvestendo gli utili in innovazione per continuare a sostenere il proprio posizionamento distintivo. 4

6 4. [ QUANDO IL PREZZO GENERA VANTAGGI SOSTENIBILI ] Come abbiamo già indicato, competere unicamente sul prezzo rappresenta per molte aziende una strada obbligata. I cacciatori di sprechi, del nostro osservatorio, rappresentano una categoria assolutamente residuale, il 2% del campione, che per sopravvivere fa l unica cosa che il difficile mercato consente loro: tagliare i prezzi. Le strategie low-cost, invece, non significano solo ridurre i costi bensì sviluppare una visione nuova e organizzare processi industriali e distributivi profondamente diversi. Le aziende capaci di coniugare un offerta low-cost con un idea di business innovativa, sanno creare un vantaggio competitivo sostenibile e duraturo. Un esempio su tutti. Ikea, il colosso svedese leader mondiale dell arredamento di design a prezzi contenuti, è da anni in cima alla classifica dei marchi più innovativi. Non solo grazie ai propri prodotti, ma anche grazie alle formidabili intuizioni che le hanno permesso di reinventare la distribuzione al dettaglio. A inizio 2014 aprirà a Milano il primo albergo low-cost a insegna Moxy Hotels, nato da un accordo tra la catena statunitense di alberghi Marriott e Inter Hospitality (Ikea). La formula sarà la stessa che ha garantito il successo dei mobili Ikea: prodotti economici ma con un bel design. E gli hotel punteranno proprio ad offrire un accoglienza di stile e calorosa, rinunciando a tutto ciò che è superfluo. Dopo Milano aperture sono previste in Germania, Austria, Belgio, Finlandia, Norvegia e Svezia e poi Danimarca, Paesi Bassi e Regno Unito. Ikea costruirà a Londra il grande quartiere residenziale di Strand East: stabili, tra case e appartamenti, integralmente ammobiliati con soluzioni d arredo della casa svedese. Si tratta di un progetto ambizioso realizzato pensando agli utenti finali, a basso impatto ambientale, prende energia da fonti idroelettriche, e pensato per ridurre al minimo l uso di automobili. Non ci saranno proprietari: tutte le case saranno date in affitto a canone accessibile a tutti. Un progetto che va ben oltre la costruzione e vendita di immobili. Dopo quello di Londra un altro quartiere Ikea sta nascendo ad Amburgo, in Germania, ma ne sono previsti altri in Europa dell Est. Intanto Ikea arreda le stazioni della metropolitana a Miami, New York, Tokyo e Parigi. 5

7 5. [ PIONIERI O INSEGUITORI ] La propensione dell impresa ad entrare in un mercato come pioniere è legata a vantaggi ben conosciuti -fedeltà di marca, rafforzamento dell immagine, crescita della quota di mercato, barriere agli inseguitori-. Ma quanto è difendibile la posizione di un pioniere? Temiamo di più la concorrenza degli europei o dei paesi emergenti? Accettando l idea che il mercato europeo rappresenti il più evoluto e sofisticato in termini di domanda e di caratteristiche del consumatore, le offerte di estrazione europea, innovative e ad alta intensità di servizio, mettono fuori gioco -per un periodo relativamente lungo- le nuove economie che non riescono a intercettare i nuovi bisogni del cliente europeo e a cavalcare i nuovi segmenti di mercato. A livello di concorrenza europea, invece, pur a parità di costo dei fattori, la dinamica pioniere -inseguitore a vantaggio del primo si fa meno prevedibile. Molto dipende dalla specifica offerta e dagli eventuali fattori adiacenti abilitanti che possono generare le successive ondate innovative e rappresentare un vantaggio competitivo per l inseguitore innovativo. La scelta di essere inseguitore, privilegiata dal 21% dei leader del nostro osservatorio, talvolta è obbligata dalla carenza di risorse o dalla mancanza di capacità innovativa. Intenzionale per studiare le reazioni del mercato nei confronti del pioniere, è la scelta di coloro che han cliccato altre, contando su una rapida capacità imitativa e distributiva dei prodotti. 6. [ APPENDICE ] Sono proprio le aziende europee quelle che devono differenziare maggiormente la propria offerta di prodotti e servizi. E per farlo devono concepire nuovi modelli di business, focalizzati sulle nuove utilità. Questa strategia consentirà loro di ottenere e consolidare vantaggi competitivi sostenibili e di lungo periodo. Spostare la competizione dal prezzo alle nuove utilità, differenziando, ha imposto a molte aziende una serie di riconfigurazioni significative del proprio modello di business. Per esempio, un leader su tre ritiene che per poter differenziare la propria offerta può essere vantaggioso stringere alleanze e partnership con clienti e fornitori (vedi Grafico 2). E indubbio che condividere intuizioni e conoscenze con tutti gli attori, interni ed esterni all azienda, non sia impresa facile ma l esperienza dimostra che i vantaggi che ne derivano ripagano appieno lo sforzo. 6

8 Nel suo settore sono in atto riconfigurazioni significative nel modello di business? Grafico 2: per competere è necessario rivedere il proprio modello di business nei rapporti (alleanze, JV, ) con clienti o fornitori nella nascita di nuovi canali distributivi (internet, nuove tipologie di operatori) nella formula commerciale nella natura stessa del prodotto o servizio nelle tecnologie produttive nell approvvigionamento di materie prime nel rapporto con i canali distributivi, accorciando la catena attuale 38% 31% 28% 21% 17% no 0% altro 7% Fonte: Ceccarelli, opinione di leader d impresa Ma le aziende devono anche rivedere la propria formula commerciale, lo pensa il dei capi azienda perchè la proposta di valore non può prescindere dai nuovi canali distributivi (). Certamente non trascurabili sono infine le azioni volte a riconfigurare la natura stessa di prodotti e servizi (31%) e a modificare le tecnologie produttive (28%). Dopo aver messo il cliente al centro della nostra strategia, sono necessari creatività e coraggio per ripensare il modo in cui lo raggiungiamo. Molto spesso non si rende necessaria una vera e propria revisione del modello di business; è sufficiente agire in modo efficace su alcune leve operative: gli acquisti devono e possono raggiungere la flessibilità necessaria le tecniche produttive non devono porre ostacoli con i lotti minimi la distribuzione deve limitare i passaggi attraverso intermediari la ricerca e sviluppo deve proporre innovazioni, in contatto con i clienti, realizzabili in tempi rapidi. L attività di R&S, oggi come ieri, viene per lo più svolta tra le mura aziendali. Con una rappresentatività del 62% delle aziende del nostro osservatorio -in lieve calo rispetto al passato- resta la scelta dominante; mentre l alternativa di esternalizzazione dei servizi di R&S raccoglie solo il 14% delle preferenze. Una parte residuale del campione, invece, destina gli investimenti stanziati per l innovazione non per attività di ricerca bensì per l acquisto di beni strumentali. Ma chi non innova lo fa per mancanza di buone idee o per problemi di risorse? Un paio di anni fa gli imprenditori erano principalmente preoccupati della mancanza di disponibilità finanziarie volte a sostenere la ricerca e l innovazione 7

9 (28% nel 2010 e 14% nel 2011); oggi, invece, la perplessità maggiore riguarda la resistenza al cambiamento da parte dell organizzazione. Ben un leader su quattro, teme infatti di non trovare nella propria azienda un terreno fertile per promuovere l innovazione. L assenza di buone idee ed opportunità preoccupa solo il 7% dei manager, una percezione nettamente migliorata rispetto all opinione dello scorso anno (28%). Da ultimo, I capi azienda lamentano uno scarso supporto delle istituzioni pubbliche (14%) e la difficoltà di ottenere finanziamenti di terzi (7%). Negli ultimi 3 anni, nella sua azienda quanti dei prodotti in catalogo derivano da imitazione di prodotti innovativi di altre aziende? oltre il 50% 3% 25% 50% 10% 10% 25% 21% 1 10% Grafico 3: gli italiani, più imitati che imitatori 0% Negli ultimi 3 anni, la sua azienda quanti dei propri prodotti innovativi ha visto imitati dalle altre aziende? oltre il 50% 7% 31% 25% 50% 14% 10% 25% 45% 1 10% 21% 0% 14% Fonte: Ceccarelli, opinione di leader d impresa Le aziende del nostro osservatorio hanno visto imitati i propri prodotti, più di quanto abbiano esse stesse perseguito strategie emulative (vedi Grafico 3). Questo dovrebbe farci riflettere sull importanza di sfruttare e difendere un innovazione di successo. Le linee guida individuate possono essere così sintetizzate: continuare a investire per dare nuovi vantaggi al consumatore ed ai canali distributivi (lo pensa il 24% dei capi azienda); realizzare un servizio capace di fidelizzare la clientela (21%); ampliare l offerta su segmenti contigui 8

10 senza snaturare il posizionamento distintivo (14%); investire in comunicazione per rafforzare il proprio marchio, non solo il prodotto (14%); estendere rapidamente la formula vincente in tutte le aree geografiche raggiungibili, per consolidarne il presidio ed accelerare la generazione di ricavi e profitti (10%); assicurare una copertura brevettuale il più ampia possibile (7%). Quali sono le principali iniziative operative nelle quali investire nel 2013? (max 3 risposte, grazie) difendere e aumentare la quota di mercato 27% 45% sviluppare le risorse umane 39% Grafico 4: attenzione al mercato e ricerca di efficienza per rilanciare l azienda individuare i segmenti di mercato che crescono lanciare nuovi prodotti modificare il portafoglio di prodotti ridurre le spese generali potenziare il marketing dare più valore ai clienti abituali irrobustire i processi commerciali e di vendita agire sui prezzi 36% 30% 5% 31% 9% 24% 5% 17% 39% 14% 12% 14% 48% conoscere meglio i clienti 10% 30% agire sulla distribuzione 15% 10% proseguire nella disintermediazione dei canali 3% 7% Fonte: Ceccarelli, opinione di leader d impresa L attenzione dei leader aziendali è oggi, più che mai, rivolta al mercato (vedi Grafico 4): attuare strategie per difendere o accrescere la propria quota, con il 45% delle preferenze, è la prima delle iniziative operative. Seguono a breve distanza azioni volte a modificare il portafoglio prodotti, anche con il lancio di nuovi, e a individuare i segmenti di mercato che crescono. Ovviamente con un occhio ai costi: ridurre le spese generali, oggi al 31%, lo scorso anno rappresentava la priorità assoluta con una percentuale del 48%. Questo scenario non stupisce: crescere e rafforzare la propria posizione sui mercati può essere vincente soprattutto nei momenti di crisi, in quanto consente di cogliere le occasioni lasciate scoperte dalle imprese che abbandonano troppo presto business promettenti. Curatrice della ricerca: Dott.ssa Anna Favari Gruppo Ceccarelli S.p.A. Via Cerva 1, Milano Tel (r.a.) Fax favari@ceccarelli.it - 9

LESS IS MORE MODELLO PER LA COMPILAZIONE DEL BUSINESS PLAN PROGETTO D IMPRESA LESS IS MORE

LESS IS MORE MODELLO PER LA COMPILAZIONE DEL BUSINESS PLAN PROGETTO D IMPRESA LESS IS MORE LESS IS MORE MODELLO PER LA COMPILAZIONE DEL BUSINESS PLAN PROGETTO D IMPRESA LESS IS MORE INDICE DEL BUSINESS PLAN 1. SINTESI DEL PROGETTO IMPRENDITORIALE 2. LA COMPAGINE IMPRENDITORIALE 3. LA BUSINESS

Dettagli

INCREMENTARE LE QUOTE DI MERCATO E LA REDDITIVITÀ

INCREMENTARE LE QUOTE DI MERCATO E LA REDDITIVITÀ INCREMENTARE LE QUOTE DI MERCATO E LA REDDITIVITÀ L ANALISI DELLA CONCORRENZA E IL CUSTOMER VALUE MANAGEMENT 1. [ GLI OBIETTIVI ] PERCHÉ ADOTTARE UN PROCESSO DI CUSTOMER VALUE MANAGEMENT? La prestazione

Dettagli

Innovare in Filiere Tradizionali. Federchimica 19-05-2014

Innovare in Filiere Tradizionali. Federchimica 19-05-2014 Innovare in Filiere Tradizionali Federchimica 19-05-2014 Icap Leather chem L Azienda, fondata nel 1944, a seguito di espansione e di variazioni nell assetto societario acquisisce la denominazione di Icap

Dettagli

La valutazione dell efficienza aziendale ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE

La valutazione dell efficienza aziendale ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE La valutazione dell efficienza aziendale EFFICIENZA E LA CAPACITA DI RENDIMENTO O L ATTITUDINE A SVOLGERE UNA DETERMINATA FUNZIONE. E MISURATA DAL RAPPORTO TRA I RISULTATI CONSEGUITI E LE RISORSE IMPIEGATE

Dettagli

Evoluzione dei principali mercati: quali sviluppi si prospettano nell internazionalizzazione delle PMI italiane

Evoluzione dei principali mercati: quali sviluppi si prospettano nell internazionalizzazione delle PMI italiane Evoluzione dei principali mercati: quali sviluppi si prospettano nell internazionalizzazione delle PMI italiane Paolo Di Benedetto Responsabile Dipartimento Valutazione Investimenti e Finanziamenti 21

Dettagli

IL BUSINESS PLANNING LO SVILUPPO DI UN BUSINESS PLAN. 1.Definizione della Visione Imprenditoriale e degli obiettivi. Ing. Ferdinando Dandini de Sylva

IL BUSINESS PLANNING LO SVILUPPO DI UN BUSINESS PLAN. 1.Definizione della Visione Imprenditoriale e degli obiettivi. Ing. Ferdinando Dandini de Sylva LO SVILUPPO DI UN BUSINESS PLAN 1.Definizione della Visione Imprenditoriale e degli obiettivi Illustrare con esattezza la vostra vision e gli obiettivi dell iniziativa, può sembrare ovvio.in realtà molti

Dettagli

Le prestazioni della Supply Chain

Le prestazioni della Supply Chain Le prestazioni della Supply Chain L ottenimento dell adattamento strategico e la sua portata Le prestazioni della Supply Chain 1 Linea guida Le strategie Competitiva e della supply chain L ottenimento

Dettagli

RETI D IMPRESA. Un alternativa a società e consorzi per integrare e valorizzare in modo innovativo la propria individualità e le proprie competenze

RETI D IMPRESA. Un alternativa a società e consorzi per integrare e valorizzare in modo innovativo la propria individualità e le proprie competenze 110 BUSINESS & IMPRESE Maurizio Bottaro Maurizio Bottaro è family business consultant di Weissman Italia RETI D IMPRESA Un alternativa a società e consorzi per integrare e valorizzare in modo innovativo

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2013/14] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania) 6-1 Struttura della presentazione Domanda e

Dettagli

Marketing Internazionale

Marketing Internazionale Marketing Internazionale Facoltà di Economia CdL in Economia e Gestione Aziendale II semestre A.A. 2008-2009 Il posizionamento nei mercati internazionali Posizionamento Dopo aver scelto il segmento l impresa

Dettagli

Concetti di marketing turistico

Concetti di marketing turistico Concetti di marketing turistico Introduzione Un impresa, per individuare la linea d azione che ha la maggior probabilità di portare al successo il proprio prodotto, cerca di anticipare i bisogni dei consumatori,

Dettagli

L analisi per la sopravvivenza del sistema vitale

L analisi per la sopravvivenza del sistema vitale Lezione L analisi per la sopravvivenza del sistema vitale prof. ssa Clara Bassano Corso di Economia e Gestione delle Imprese A.A. 2006-2007 Le attività d impresa Il portafoglio prodotti è l insieme delle

Dettagli

Tecniche di Marketing. Parola chiave: Formula imprenditoriale. Formula imprenditoriale coerente

Tecniche di Marketing. Parola chiave: Formula imprenditoriale. Formula imprenditoriale coerente Tecniche di Marketing Progetto F.I.S.I.Agri 7 e 13 dicembre 2007 Luisa Baldeschi Parola chiave: Formula imprenditoriale La formula imprenditoriale è il cuore della pianificazione strategica La coerenza

Dettagli

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE: IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti

Dettagli

Management Game 2011

Management Game 2011 Management Game 2011 La Mobilé Inc 1 Introduzione 1.1 La Mobilé Inc in breve Mobilé Inc è un azienda produttrice di telefonini che ha sede negli Stati Uniti che si è concentrata sulla produzione di telefonini

Dettagli

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale.

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. Gestione e sviluppo richiedono oggi comportamenti diversi

Dettagli

Belowthebiz idee in rete

Belowthebiz idee in rete Le 5 forze di Porter Nella formulazione di una strategia un passo fondamentale è la definizione e lo studio delle principali caratteristiche del settore in cui si opera. Lo schema di riferimento più utilizzato

Dettagli

PROGETTO D IMPRESA. Guida alla Compilazione del Business Plan 1

PROGETTO D IMPRESA. Guida alla Compilazione del Business Plan 1 PROGETTO D IMPRESA Guida alla Compilazione del Business Plan 1 1 Il seguente format si ispira al modello di Business Plan proposto dal progetto Mambo del Comune di Bologna. INDICE DEL BUSINESS PLAN 1.

Dettagli

Cina e India cambiano l economia mondiale. Michela Floris micfloris@unica.it

Cina e India cambiano l economia mondiale. Michela Floris micfloris@unica.it Cina e India cambiano l economia mondiale Michela Floris micfloris@unica.it Una premessa L Asia non è nuova a miracoli economici Giappone, Corea del Sud, Cina e India sono protagonisti di una rapida crescita

Dettagli

Il Marketing Strategico

Il Marketing Strategico Il Marketing Strategico La mente del mercato aspetta solo di essere esplorata Definizione di Marketing Marketing: un processo attuo a definire, prevedere, soddisfare, creare, distribuire, promuovere beni

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale adattamento italiano di Novella Bottini 1 Struttura della presentazione Domanda e offerta relative Benessere e ragioni di scambio Effetti della

Dettagli

Business plan. (schema di riferimento ) DENOMINAZIONE IMPRESA:

Business plan. (schema di riferimento ) DENOMINAZIONE IMPRESA: Business plan (schema di riferimento ) DENOMINAZIONE IMPRESA: 1 Dati progettuali di sintesi Nome impresa Indirizzo (sede legale) Forma giuridica Data di costituzione Numero soci Capitale sociale Attività

Dettagli

L internazionalizzazione del sistema economico milanese

L internazionalizzazione del sistema economico milanese L internazionalizzazione del sistema economico milanese Il grado di apertura di un sistema economico locale verso l estero rappresenta uno degli indicatori più convincenti per dimostrare la sua solidità

Dettagli

Marketing relazionale. Eleonora Ploncher 27 febbraio 2006

Marketing relazionale. Eleonora Ploncher 27 febbraio 2006 Marketing relazionale Eleonora Ploncher 27 febbraio 2006 1. Gli obiettivi Gli obiettivi della presentazione sono volti a definire: 1. I presupposti del marketing relazionale 2. Le caratteristiche principali

Dettagli

Strategia di marketing

Strategia di marketing Strategia di marketing La strategia di marketing è il complesso di azioni coordinate che un impresa realizza per raggiungere i propri obiettivi di marketing Elementi fondamentali della strategia di marketing

Dettagli

L azienda e la sua gestione P R O F. S A R T I R A N A

L azienda e la sua gestione P R O F. S A R T I R A N A L azienda e la sua gestione P R O F. S A R T I R A N A L azienda può essere considerata come: Un insieme organizzato di beni e persone che svolgono attività economiche stabili e coordinate allo scopo di

Dettagli

Export Development Export Development

Export Development Export Development SERVICE PROFILE 2014 Chi siamo L attuale scenario economico nazionale impone alle imprese la necessità di valutare le opportunità di mercato offerte dai mercati internazionali. Sebbene una strategia commerciale

Dettagli

GUIDA - Business Plan Piano d impresa a 3/5 anni

GUIDA - Business Plan Piano d impresa a 3/5 anni GUIDA - Business Plan Piano d impresa a 3/5 anni 1 Executive summary...2 2 Business idea...2 3 Analisi di mercato...2 4 Analisi dell ambiente competitivo...2 5 Strategia di marketing...3 5.1 SWOT Analysis...3

Dettagli

SERGIO ALABISO TEMPORARY MANAGER

SERGIO ALABISO TEMPORARY MANAGER TEMPORARY MANAGER Il Business Plan Temporary Manager La difficoltà non sta nel credere nelle nuove idee, ma nel fuggire dalle vecchie. John Maynard Keynes Che cosa e e a cosa serve E un documento volto

Dettagli

Capitolo sette. Investimenti diretti esteri. Investimenti diretti esteri nell economia mondiale

Capitolo sette. Investimenti diretti esteri. Investimenti diretti esteri nell economia mondiale EDITORE ULRICO HOEPLI MILANO Capitolo sette Investimenti diretti esteri Investimenti diretti esteri nell economia mondiale 7-3 Il flusso di IDE è l ammontare di investimenti esteri realizzati in un dato

Dettagli

Organizzazione e pianificazione delle attività di marketing

Organizzazione e pianificazione delle attività di marketing Organizzazione e pianificazione delle attività di marketing Il continuum delle strutture tra efficienza ed efficacia Struttura funzionale Struttura divisionale Struttura a matrice Struttura orizzontale

Dettagli

Denominazione/Ragione sociale impresa:..

Denominazione/Ragione sociale impresa:.. ALLEGATO 3 PROJECT PLAN (La domanda di agevolazione non corredata del presente Allegato non sarà presa in considerazione. Il presente Allegato deve essere compilato in ogni sua parte) 1. Beneficiario Denominazione/Ragione

Dettagli

Area Marketing. Approfondimento

Area Marketing. Approfondimento Area Marketing Approfondimento CUSTOMER SATISFACTION COME RILEVARE IL LIVELLO DI SODDISFAZIONE DEI CLIENTI (CUSTOMER SATISFACTION) Rilevare la soddisfazione dei clienti non è difficile se si dispone di

Dettagli

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente

Dettagli

CAPITOLO 11 Innovazione cam i amen o

CAPITOLO 11 Innovazione cam i amen o CAPITOLO 11 Innovazione e cambiamento Agenda Ruolo strategico del cambiamento Cambiamento efficace Cambiamento tecnologico Cambiamento di prodotti e servizi i Cambiamento strategico e strutturale Cambiamento

Dettagli

LE COMPETENZE CHE VALGONO UN LAVORO LE INDICAZIONI FORNITE DALLE IMPRESE ATTRAVERSO IL SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR

LE COMPETENZE CHE VALGONO UN LAVORO LE INDICAZIONI FORNITE DALLE IMPRESE ATTRAVERSO IL SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR Le sfide all'orizzonte 2020 e la domanda di competenze delle imprese LE COMPETENZE CHE VALGONO UN LAVORO LE INDICAZIONI FORNITE DALLE IMPRESE ATTRAVERSO IL SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR Domenico Mauriello

Dettagli

Come sviluppare un marketing plan

Come sviluppare un marketing plan Come sviluppare un marketing plan Fasi del marketing plan 1. analisi della situazione; 2. definizione degli obiettivi; 3. individuazione del target; 4. sviluppo strategia di posizionamento 5. definizione

Dettagli

La potenza di una buona idea: 50 anni di trasmissione idrostatica. Linde Material Handling

La potenza di una buona idea: 50 anni di trasmissione idrostatica. Linde Material Handling La potenza di una buona idea: 50 anni di trasmissione idrostatica. Linde Material Handling 1960 Linde presenta il primo carrello con trasmissione idrostatica nel 1960 il modello Hubtrac. Questo significa

Dettagli

Concetto e sistema di Marketing

Concetto e sistema di Marketing Università degli Studi di Urbino Carlo Bo Facoltà di Economia Corso di Laurea in INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE ECONOMIA, GESTIONE E INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE Prof. Fabio Musso A.A. 2008-09

Dettagli

OLTRE LA BIRRA C E DI PIU : DAL MARKETING AL PACKAGING DI UN BIRRIFICIO ARTIGIANALE

OLTRE LA BIRRA C E DI PIU : DAL MARKETING AL PACKAGING DI UN BIRRIFICIO ARTIGIANALE OLTRE LA BIRRA C E DI PIU : DAL MARKETING AL PACKAGING DI UN BIRRIFICIO ARTIGIANALE Fermo, 31 Gennaio 2015 CHE COS E IL MARKETING? Il marketing può intendersi come il complesso di attività che un azienda

Dettagli

Capitolo 12. La strategia di espansione globale. Caso di apertura

Capitolo 12. La strategia di espansione globale. Caso di apertura EDITORE ULRICO HOEPLI MILANO Capitolo 12 La strategia di espansione globale Caso di apertura 12-3 La Wal-Mart si è rivolta verso altri paesi per tre ragioni - Le opportunità di crescita interna stavano

Dettagli

BCC Business Community Confindustria SVILUPPARE IL BUSINESS RISPARMIARE NEGLI ACQUISTI

BCC Business Community Confindustria SVILUPPARE IL BUSINESS RISPARMIARE NEGLI ACQUISTI BCC Business Community Confindustria SVILUPPARE IL BUSINESS RISPARMIARE NEGLI ACQUISTI RELAZIONE DEL PRESIDENTE ALBERTO SCANU (12 giugno 2008) Ancora una volta Confindustria ci da l'opportunità di presentare

Dettagli

Diventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione.

Diventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione. ISO 9001 Con la sigla ISO 9001 si intende lo standard di riferimento internazionalmente riconosciuto per la Gestione della Qualità, che rappresenta quindi un precetto universale applicabile all interno

Dettagli

NUMANI PER CHI AMA DISTINGUERSI

NUMANI PER CHI AMA DISTINGUERSI NUMANI PER CHI AMA DISTINGUERSI NuMani è una realtà e nasce dall unione d esperienza di persone che da 11 anni si occupano a tempo pieno dell applicazione e decorazione unghie con l ambiziosa idea delle

Dettagli

Information summary: Il marketing

Information summary: Il marketing Information summary: Il marketing - Copia ad esclusivo uso personale dell acquirente - Olympos Group srl Vietata ogni riproduzione, distribuzione e/o diffusione sia totale che parziale in qualsiasi forma

Dettagli

Outlook finanziario dell agricoltura europea

Outlook finanziario dell agricoltura europea Gian Luca Bagnara Outlook finanziario dell agricoltura europea I prezzi agricoli hanno colpito i titoli dei giornali negli ultimi cinque anni a causa della loro volatilità. Tuttavia, questa volatilità

Dettagli

[moduli operativi di formazione] Strategia del prezzo. Il prezzo come leva di marketing: strategie e definizioni.

[moduli operativi di formazione] Strategia del prezzo. Il prezzo come leva di marketing: strategie e definizioni. [moduli operativi di formazione] Strategia del prezzo Il prezzo come leva di marketing: strategie e definizioni. LA STRATEGIA DEL PREZZO Stupisce il fatto che, molti manager ritengano che non si possa

Dettagli

Il marketing dei servizi. La gestione degli intermediari

Il marketing dei servizi. La gestione degli intermediari Il marketing dei servizi La gestione degli intermediari Gli intermediari nei servizi: canali diretti Le imprese di servizi distribuiscono la propria offerta in alcuni casi direttamente, in altri casi si

Dettagli

Capitolo 7. Strategia di marketing orientata al cliente Creare valore per il cliente obiettivo. Capitolo 7- slide 1

Capitolo 7. Strategia di marketing orientata al cliente Creare valore per il cliente obiettivo. Capitolo 7- slide 1 Capitolo 7 Strategia di marketing orientata al cliente Creare valore per il cliente obiettivo Capitolo 7- slide 1 Strategia di marketing orientata al cliente Creare valore per il cliente obiettivo Obiettivi

Dettagli

Le funzioni di gestione dell impresa: il marketing (1)

Le funzioni di gestione dell impresa: il marketing (1) Economia e gestione delle imprese Le funzioni di gestione dell impresa: il marketing (1) dott. Matteo Rossi Benevento, 18 aprile 2007 Gli argomenti del primo corso PROPRIETA GOVERNO GESTIONE LE TEORIE

Dettagli

Le strategie di marketing

Le strategie di marketing Stampa Le strategie di marketing admin in Professione Consulente Con l analisi di mercato è possibile mettere a punto i prodotti o servizi corrispondenti alle esigenze di ogni segmento di mercato. Essa

Dettagli

IL VANTAGGIO COMPETITIVO NEI SETTORI MATURI

IL VANTAGGIO COMPETITIVO NEI SETTORI MATURI IL VANTAGGIO COMPETITIVO NEI SETTORI MATURI Cap. XII di R. Grant A cura di: Paola Bisaccioni INDICE Maturità e peculiarità dei settori maturi I fattori critici di successo L implementazione strategica

Dettagli

U.V.P. la base del Marketing U. V. P. Non cercare di essere un uomo di successo. Piuttosto diventa un uomo di valore Albert Einstein

U.V.P. la base del Marketing U. V. P. Non cercare di essere un uomo di successo. Piuttosto diventa un uomo di valore Albert Einstein U.V.P. la base del Marketing U. V. P. Non cercare di essere un uomo di successo. Piuttosto diventa un uomo di valore Albert Einstein U.V.P. la base del Marketing U. V. P. Unique Value Propositon U.V.P.

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2015/16 ] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania, Margherita Scoppola e Francesco Aiello) 6-1

Dettagli

CHI SIAMO. Viale Assunta 37 20063 Cernusco s/n Milano 02-92107970 info@cimscarl.it

CHI SIAMO. Viale Assunta 37 20063 Cernusco s/n Milano 02-92107970 info@cimscarl.it CHI SIAMO C.I.M. non è un comune consorzio ma una società consortile creata dopo approfonditi studi ed esperienze maturate da un gruppo di specialisti in grado di operare in molte aree geografiche del

Dettagli

nuove dimensioni della performance aziendale: la Balanced Scorecard

nuove dimensioni della performance aziendale: la Balanced Scorecard nuove dimensioni della performance aziendale: la Balanced Scorecard Prospettiva conoscenza e competenze Prospettiva dei processi Prospettiva dei clienti Prospettiva economico finanziaria le relazioni causa-effetto

Dettagli

Come ottenere un nuovo prodotto

Come ottenere un nuovo prodotto Capitolo 9 Lo sviluppo dei nuovi prodotti e le strategie del ciclo di vita del prodotto Capitolo 9- slide 1 Come ottenere un nuovo prodotto Acquisizione ossia acquisto di imprese, brevetti o licenze per

Dettagli

UNITED COLORS OF BENETTON. DOTT. FRANCESCO BARBARO

UNITED COLORS OF BENETTON. DOTT. FRANCESCO BARBARO UNITED COLORS OF BENETTON. DOTT. FRANCESCO BARBARO 1 INDICE 1/2 1. IL GRUPPO BENETTON: COMPANY OVERVIEW 2. LA STRATEGIA D AREA 2.1 IL POSIZIONAMENTO COMPETITIVO 2.2 LA CONFIGURAZIONE DELLE ATTIVITA 3.

Dettagli

I FATTORI CRITICI DI SUCCESSO NEGLI ACCORDI TRA BANCHE E RETI DISTRIBUTIVE DI MUTUI IMMOBILIARI

I FATTORI CRITICI DI SUCCESSO NEGLI ACCORDI TRA BANCHE E RETI DISTRIBUTIVE DI MUTUI IMMOBILIARI I FATTORI CRITICI DI SUCCESSO NEGLI ACCORDI TRA BANCHE E RETI DISTRIBUTIVE DI MUTUI IMMOBILIARI Roma, 22 novembre 2011 Direzione Retail Funzione C.A.E. L EVOLUZIONE DEL SETTORE Gli ultimi cinque anni hanno

Dettagli

Percorsi per l Innovazione L Innovazione come vantaggio competitivo: metodi, strumenti e tecniche per promuovere l Innovazione in Azienda

Percorsi per l Innovazione L Innovazione come vantaggio competitivo: metodi, strumenti e tecniche per promuovere l Innovazione in Azienda Percorsi per l Innovazione L Innovazione come vantaggio competitivo: metodi, strumenti e tecniche per promuovere l Innovazione in Azienda Perchè innovare Innovare significa acquisire la capacità di adattarsi

Dettagli

EasyMACHINERY ERPGestionaleCRM. partner

EasyMACHINERY ERPGestionaleCRM. partner ERPGestionaleCRM partner La soluzione software per le aziende di produzione di macchine Abbiamo trovato un software e un partner che conoscono e integrano le particolarità del nostro settore. Questo ci

Dettagli

Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna

Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna Gian Carlo Sangalli Presidente Camera di Commercio di Bologna IL SISTEMA ECONOMICO PRODUTTIVO BOLOGNESE E E IN UNA FASE

Dettagli

Capitolo 1. Il marketing: costruire una relazione profittevole con il cliente. Capitolo 1- slide 1

Capitolo 1. Il marketing: costruire una relazione profittevole con il cliente. Capitolo 1- slide 1 Capitolo 1 Il marketing: costruire una relazione profittevole con il cliente Capitolo 1- slide 1 Obiettivi di apprendimento Che cos è il marketing? Comprendere il mercato e i bisogni del consumatore Obiettivi

Dettagli

ROI, WACC e EVA: strumenti di pianificazione economico finanziaria Di : Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato

ROI, WACC e EVA: strumenti di pianificazione economico finanziaria Di : Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Articolo pubblicato sul n 22 / 2004 di Amministrazione e Finanza edito da Ipsoa. ROI, WACC e EVA: strumenti di pianificazione economico finanziaria Di : Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Premessa

Dettagli

Corso di Marketing Industriale

Corso di Marketing Industriale U N I V E R S I T A' D E G L I S T U D I D I B E R G A M O Corso di Prof Ferruccio Piazzoni ferruccio.piazzoni@unibg.it La scelta della strategia di marketing I Mktg-L04 Principali scenari di sviluppo

Dettagli

MONDADORI PERIODICI DOTT. FRANCESCO BARBARO

MONDADORI PERIODICI DOTT. FRANCESCO BARBARO DOTT. FRANCESCO BARBARO 1 INDICE 1. FOCUS SUL BUSINESS DEI PERIODICI 2. LA STRUTTURA DEL BUSINESS DEI PERIODICI 3. IL POSIZIONAMENTO DI MONDADORI NEL BUSINESS DEI PERIODICI 3.1 ARTICOLAZIONE/SEGMENTAZIONE

Dettagli

Le funzioni di gestione dell impresa: il marketing (1) Gli argomenti del corso. Gli obiettivi del corso. Economia e gestione delle imprese

Le funzioni di gestione dell impresa: il marketing (1) Gli argomenti del corso. Gli obiettivi del corso. Economia e gestione delle imprese Economia e gestione delle imprese Le funzioni di gestione dell impresa: il marketing (1) dott. Matteo Rossi Benevento, 7 gennaio 2008 Gli argomenti del corso ANALISI DELLE FUNZIONI PRIMARIE DELL IMPRESA

Dettagli

COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING

COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING Febbraio Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING COS E UN

Dettagli

L assicurazione auto come elemento strategico nello sviluppo della bancassicurazione danni

L assicurazione auto come elemento strategico nello sviluppo della bancassicurazione danni L assicurazione auto come elemento strategico nello sviluppo della bancassicurazione danni Forum Bancassicurazione 2015 Roma, 8 ottobre 2015 BNL ha iniziato a vendere prodotti «non vita» nel 2007; nel

Dettagli

LE SCELTE STRATEGICHE DI MKTG

LE SCELTE STRATEGICHE DI MKTG LE SCELTE STRATEGICHE DI MKTG IL PROCESSO DI PIANIFICAZIONE STRATEGICA LA PIANIFICAZIONE STRATEGICA DI MTKG È LA SEQUENZA LOGICA DI ATTIVITÀ CHE CONSENTE DI: Stabilire gli obiettivi di mtkg, Formulare

Dettagli

Le strategie di prodotto

Le strategie di prodotto Le strategie di prodotto Strategia Gamma Michela Floris micfloris@unica.it Le strategie di prodotto Strategia Prodotto Valutazione del mercato Alfa Stesso prodotto del mercato di origine Il mercato di

Dettagli

Channel Assicurativo

Channel Assicurativo Intermedia Channel Channel Assicurativo La soluzione per essere protagonisti di una nuova stagione della consulenza assicurativa Il mercato Assicurativo 2007 Il decreto Bersani Nel giro di qualche mese

Dettagli

CRM: IL FUTURO DEL MARKETING ATTRAVERSO LA CONOSCENZA DEL CLIENTE

CRM: IL FUTURO DEL MARKETING ATTRAVERSO LA CONOSCENZA DEL CLIENTE UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI UDINE FACOLTÁ DI ECONOMIA Corso di Laurea in Economia Aziendale Esame di Laurea CRM: IL FUTURO DEL MARKETING ATTRAVERSO LA CONOSCENZA DEL CLIENTE Tutore: Prof. Maria Chiarvesio

Dettagli

REALIZZARE UN BUSINESS PLAN

REALIZZARE UN BUSINESS PLAN Idee e metodologie per la direzione d impresa Ottobre 2003 Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. REALIZZARE UN

Dettagli

,/0(5&$72',&216802,/0(5&$72 '(//(25*$1,==$=,21,,7$/,$12(' (67(52(/(/252&$5$77(5,67,&+(

,/0(5&$72',&216802,/0(5&$72 '(//(25*$1,==$=,21,,7$/,$12(' (67(52(/(/252&$5$77(5,67,&+( ,/0(5&$72',&216802,/0(5&$72 '(//(25*$1,==$=,21,,7$/,$12(' (67(52(/(/252&$5$77(5,67,&+( 6(/(=,21('(,3$(6, Nella precedente ricerca si sono distinti, sulla base di indicatori quali la produzione, il consumo

Dettagli

Corso di Marketing Industriale

Corso di Marketing Industriale U N I V E R S I T A' D E G L I S T U D I D I B E R G A M O Facoltà di Ingegneria Corso di Marketing Industriale Prof Ferruccio Piazzoni ferruccio.piazzoni@unibg.it Pianificazione e sviluppo di un nuovo

Dettagli

Domanda e offerta di credito

Domanda e offerta di credito 2/5/2013 Domanda e offerta di credito La situazione registrata nel 2012 in provincia di Nel 2012 si è registrata una contrazione della domanda di credito. Rispetto alla media regionale le imprese modenesi

Dettagli

profilo dna team clienti

profilo dna team clienti CONSULENZA Organizzativa e Direzionale MS Consulting è una società di consulenza organizzativa e direzionale che, dal 1985, fornisce servizi legati alla valutazione dell efficienza aziendale e allo sviluppo

Dettagli

Il marketing nel processo di pianificazione strategica dell impresa

Il marketing nel processo di pianificazione strategica dell impresa Il marketing nel processo di pianificazione strategica dell impresa Obiettivi della lezione Il marketing nell organizzazione e nella pianificazione d impresa Gli strumenti di analisi strategica Competitività

Dettagli

PRESENTARE UN IDEA PROGETTUALE

PRESENTARE UN IDEA PROGETTUALE PRESENTARE UN IDEA PROGETTUALE LINEE GUIDA PER UNA EFFICACE PRESENTAZIONE DI UN BUSINESS PLAN INTRODUZIONE ALLA GUIDA Questa breve guida vuole indicare in maniera chiara ed efficiente gli elementi salienti

Dettagli

Imprese multinazionali e outsourcing

Imprese multinazionali e outsourcing Economia Internazionale Alireza Naghavi Capitolo 9 (a) L outsourcing di beni e servizi 1 Imprese multinazionali e outsourcing Gli investimenti diretti all estero rappresentano quegli investimenti in cui

Dettagli

Indice di rischio globale

Indice di rischio globale Indice di rischio globale Di Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Introduzione Con tale studio abbiamo cercato di creare un indice generale capace di valutare il rischio economico-finanziario

Dettagli

LOCAL BUSINESS MANAGER

LOCAL BUSINESS MANAGER Da venti anni promozione e sviluppo d impresa LOCAL BUSINESS MANAGER IL BUSINESS DEL PROMUOVERE BUSINESS E SVILUPPO LOCALE Aiutare gli aspiranti imprenditori a creare una nuova attività, supportare gli

Dettagli

REALIZZARE PROCESSI DI VENDITA CHE SOSTENGANO UNA CRESCITA PROFITTEVOLE

REALIZZARE PROCESSI DI VENDITA CHE SOSTENGANO UNA CRESCITA PROFITTEVOLE REALIZZARE PROCESSI DI VENDITA CHE SOSTENGANO UNA CRESCITA PROFITTEVOLE SALESFORCE EFFECTIVENESS 1. [ GLI OBIETTIVI ] PERCHÉ DISPORRE DI PROCESSI COMMERCIALI PIÙ COMPETITIVI? Realizzare nel tempo una crescita

Dettagli

DIFFERENZIARE LE CAMPAGNE DI MARKETING La scelta del canale adeguato

DIFFERENZIARE LE CAMPAGNE DI MARKETING La scelta del canale adeguato Via Durini, 23-20122 Milano (MI) Tel.+39.02.77.88.931 Fax +39.02.76.31.33.84 Piazza Marconi,15-00144 Roma Tel.+39.06.32.80.37.33 Fax +39.06.32.80.36.00 www.valuelab.it valuelab@valuelab.it DIFFERENZIARE

Dettagli

Introduzione al Marketing Mix

Introduzione al Marketing Mix Introduzione al Marketing Mix Relatore: Andrea Baioni (abaioni@andreabaioni.it) Il Marketing Mix Le 4 P Product Price Promotion Place È la combinazione delle variabili controllabili di marketing che l

Dettagli

Mentore. Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario

Mentore. Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario Mentore Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario Vision Creare un futuro migliore per le Nuove Generazioni Come? Mission Rendere quante più persone possibili Libere Finanziariamente Con

Dettagli

Il Marketing Definizione di marketing cinque fasi

Il Marketing Definizione di marketing cinque fasi 1 2 3 Definizione di marketing: il marketing è l arte e la scienza di conquistare, fidelizzare e far crescere clienti che diano profitto. Il processo di marketing può essere sintetizzato in cinque fasi:

Dettagli

LA GESTIONE DELL ATTIVITÀ FIERISTICA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO FIERE A MEDIDA A CURA DELLA CCI - BARCELLONA

LA GESTIONE DELL ATTIVITÀ FIERISTICA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO FIERE A MEDIDA A CURA DELLA CCI - BARCELLONA LA GESTIONE DELL ATTIVITÀ FIERISTICA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO FIERE A MEDIDA A CURA DELLA CCI - BARCELLONA L evento fieristico si presenta come momento imprescindibile in modo particolare per le piccole

Dettagli

Corso di Marketing Industriale

Corso di Marketing Industriale U N I V E R S I T A' D E G L I S T U D I D I B E R G A M O Corso di Marketing Industriale Prof. Ferruccio Piazzoni L analisi di attrattività dei segmenti I Mktg-L05 L ANALISI DI ATTRATTIVITA In ciascuna

Dettagli

LA SEGMENTAZIONE DEL MERCATO

LA SEGMENTAZIONE DEL MERCATO LA SEGMENTAZIONE DEL MERCATO Perché segmentare? I mercati sono numerosi, dispersi geograficamente ed eterogenei nelle loro esigenze d'acquisto. Un'impresa che decide di operare in un certo mercato non

Dettagli

leaders in engineering excellence

leaders in engineering excellence leaders in engineering excellence engineering excellence Il mondo di oggi, in rapida trasformazione, impone alle imprese di dotarsi di impianti e macchinari più affidabili e sicuri, e di più lunga durata.

Dettagli

effetto evento Indagine conoscitiva sulla diffusione degli strumenti di comunicazione nelle aziende italiane Focus sull organizzazione di eventi

effetto evento Indagine conoscitiva sulla diffusione degli strumenti di comunicazione nelle aziende italiane Focus sull organizzazione di eventi effetto evento Indagine conoscitiva sulla diffusione degli strumenti di comunicazione nelle aziende italiane Focus sull organizzazione di eventi INTRODUZIONE I risultati che riportiamo nelle pagine seguenti

Dettagli

La gestione del cliente in un ottica di marketing

La gestione del cliente in un ottica di marketing La gestione del cliente in un ottica di marketing La soddisfazione del cliente Intuitivamente semplice, ma implica un esatta definizione dei parametri misurabili, in base ai quali un cliente si può definire

Dettagli

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA Caratteristiche generali 0 I R M 1 Leadership e coerenza degli obiettivi 2. Orientamento ai risultati I manager elaborano e formulano una chiara mission. Es.: I manager

Dettagli

Università di Macerata. L internazionalizzazione delle PMI: problemi e prospettive

Università di Macerata. L internazionalizzazione delle PMI: problemi e prospettive Università di Macerata Facoltà di Giurisprudenza Dipartimento di Studi Giuridici ed Economici L internazionalizzazione delle PMI: problemi e prospettive Francesca Spigarelli spigarelli@unimc.it Tecnologia,

Dettagli

Capitolo XVII. La gestione del processo innovativo

Capitolo XVII. La gestione del processo innovativo Capitolo XVII La gestione del processo innovativo Il ruolo dell innovazione nell economia dell immateriale L innovazione ha assunto un ruolo particolarmente significativo come variabile esplicativa della

Dettagli

LA NATURA E LE FONTI DEL VANTAGGIO COMPETITIVO. CAPITOLO SETTIMO Grant R. L analisi strategica per le decisioni aziendali, Il Mulino, Bologna, 1999 1

LA NATURA E LE FONTI DEL VANTAGGIO COMPETITIVO. CAPITOLO SETTIMO Grant R. L analisi strategica per le decisioni aziendali, Il Mulino, Bologna, 1999 1 LA NATURA E LE FONTI DEL VANTAGGIO COMPETITIVO CAPITOLO SETTIMO Grant R. L analisi strategica per le decisioni aziendali, Il Mulino, Bologna, 1999 1 IL VANTAGGIO COMPETITIVO E la capacità dell impresa

Dettagli

Carlo Bartolomeo Novaro - Studio di Coaching. Executive Team & Business Coaching NPL Training

Carlo Bartolomeo Novaro - Studio di Coaching. Executive Team & Business Coaching NPL Training Carlo Bartolomeo Novaro - Studio di Coaching Executive Team & Business Coaching NPL Training Il Coaching: allenarsi a vivere meglio Chi è un Coach? Il "coach" un professionista che aiuta le persone a prendere

Dettagli

Emmebi srl. Strategie di marketing urbano per i. Centri Commerciali Naturali

Emmebi srl. Strategie di marketing urbano per i. Centri Commerciali Naturali Emmebi srl Strategie di marketing urbano per i Centri Commerciali Naturali IL NETWORK DEI "CENTRI COMMERCIALI NATURALI" E LE NOSTRE STRATEGIE Partendo dalla considerazione che è in atto un profondo cambiamento

Dettagli