Stato Solido Esperimenti base per i nuclei rari a spin ½

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1 Stato Solido Esperimenti base per i nuclei rari a spin ½ Silvia Borsacchi silvi@ns.dcci.unipi.it Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale, Università di Pisa & INSTM (Consorzio Interuniversitario Nazionale per la Scienza e Tecnologia dei Materiali) Torino, 26 Settembre 2013

2 Schema della lezione I nuclei rari a spin 1/2 Alta o bassa risoluzione? Esperimenti base per l ottenimento di spettri 1D: Eccitazione Diretta e Cross Polarization Il chemical shift isotropo a stato solido Esperimenti di Spectral Editing Esperimenti Selettivi Esperimenti 2D

3 I NUCLEI RARI A SPIN 1/2

4 Nuclei a spin I =1/2 Nuclei a spin I > 1/2 Distribuzione di carica sferica Distribuzione di carica non sferica INTERAZINI DI SPIN Chemical Shift Interazioni Dipolari e Scalari Chemical Shift Interazioni Dipolari e Scalari Interazione Quadrupolare SSTANZIALI DIFFERENZE TERICHE E SPERIMENTALI

5 Elementi con almeno un isotopo con spin nucleare I =1/2 Numero atomico Massa atomica

6 Nuclei rari: una definizione SSNMR Dal punto di vista dell approccio sperimentale si possono definire rari tutti i nuclei per i quali l interazione dipolare omonucleare è trascurabile ˆ H D " 1 r 3

7 Nuclei rari Nuclei con scarsa abbondanza isotopica naturale 13 C (n.a. 1.1 %) 29 Si (n.a. 4.7 %) Nuclei con elevata abbondanza isotopica naturale ma molto diluiti all interno del campione 31 P, 19 F (n.a. 100%) in siti isolati Nuclei isotopicamente arricchiti in siti specifici e isolati 13 C, 15 N,

8 Nuclei abbondanti Nuclei con elevata abbondanza isotopica naturale e abbondanti nel campione 1 H (n.a %) Michele Chierotti 19 F (n.a. 100 %) in sistemi perfluorurati Nuclei isotopicamente arricchiti in modo non selettivo Sistemi completamente arricchiti in 13 C

9 Le tecniche per i nuclei rari: alta o bassa risoluzione? La risposta dipende dal sistema in esame: L elemento di interesse è in un sito isolato ossia non ci sono più siti chimicamente non equivalenti L elemento di interesse non è in un sito isolato ossia ci sono più siti chimicamente non equivalenti

10 L elemento di interesse è in un sito isolato [ 15 N]-Gramicidina arricchita in residui specifici Spettri 15 N statici INTERAZINI DI SPIN Chemical shift Interazione dipolare con nuclei 1 H Disaccoppiamento ad alta potenza Mai, W., Hu, W., Wang, C., Cross, T.A. Protein Science 1993, 2, 532. Possibilità di determinare il tensore di chemical shift dal semplice spettro statico (bassa risoluzione) Informazioni strutturali e dinamiche

11 L elemento di interesse non è in un sito isolato INTERAZINI DI SPIN Chemical shift Interazione dipolare con nuclei 1 H SPETTR PRIV DI RISLUZINE INUTILIZZABILE Anisotropia + Molteplicità di siti chimicamente non equivalenti 100 khz

12 L elemento di interesse non è in un sito isolato INTERAZINI DI SPIN Chemical shift isotropi e anisotropi Interazioni dipolari con nuclei 1 H SPETTR IN ALTA RISLUZINE Nuclei chimicamente diversi sono distinguibili per δ IS MAS (Magic Angle Spinning) + HPD (High Power Decoupling ) δ IS ( 13 C)

13 ESPERIMENTI BASE PER L TTENIMENT DI SPETTRI 1D

14 Esperimenti base per l ottenimento di spettri 1D Eccitazione diretta (Direct Excitation) Cross Polarization (CP)

15 Eccitazione diretta (Direct Excitation) 1 H HPD HPD X 90 x acq time ms recycle delay 90 x tempo z B 0 M z0 (X) Impulso rf a 90 x con ω rf =ω 0 (X) e B=B rf z M x (X) M x (X) decade con T 2 z M x (X) B 0 M z0 (X) recupera con T 1 z M z (X) B 0 y B rf y y y x x Sistema di riferimento ruotante x Sistema di riferimento di laboratorio x Sistema di riferimento di laboratorio

16 Eccitazione diretta (Direct Excitation) 1 H HPD HPD X 90 x acq time ms recycle delay 90 x tempo Il recycle delay (rd) deve in generale essere maggiore di T 1 (X) Per avere spettri quantitativi è necessario che rd sia almeno 5 x T 1 (X) (recupero del 99.3 % di M z0 ) T 1 (X) è spesso dell ordine di s Tempi sperimentali molto lunghi! (giorni )

17 Cross Polarization (CP) 1 H 90 x SL HPD 90 x HPD contact time ms acq time ms recycle delay X CP Impulso rf a 90 x con ω rf =ω 0 ( 1 H) z B 0 Spin-lock su M x ( 1 H) CP su X (B 1X ) z B 0 M x (X) decade con T 2 z M z0 ( 1 H) recupera con T 1 z B 0 M z0 ( 1 H) M x (X) M x (X) M z ( 1 H) x B rf y Sistema di riferimento ruotante B 1X x y x Sistema di riferimento di laboratorio y x y

18 Cross Polarization (CP) 90 x 90 x 1 H SL HPD HPD contact time ms Acq time ms recycle delay X CP Notevole guadagno di sensibilità rispetto alla DE Intrinseco: M(X) CP /M(X) DE γ H /γ X ( 4 per X= 13 C) rd deve essere maggiore di T 1 ( 1 H) che è generalmente dell ordine dei secondi Gli spettri però non sono in generale quantitativi

19 L efficienza del trasferimento di magnetizzazione dipende dalla forza dell accoppiamento dipolare eteronucleare I segnali di nuclei X accoppiati con molti 1 H e/o caratterizzati da un forte accoppiamento (distanze internucleari brevi e rigidità dell intorno) saranno favoriti E tuttavia possibile ottenere informazioni quantitative anche dagli spettri CP: Condizione necessaria è la conoscenza della dinamica di CP

20 La dinamica di CP Il processo di Cross Polarization ha una sua dinamica, ossia l efficienza del trasferimento di magnetizzazione dipende dalla durata del tempo di contatto (ct) 90 x 1 H SL -y ct HPD X CP T XH T1ρ ( 1 Η) ct Nell assunzione, generalmente valida, che T 1ρ (X), T 1ρ ( 1 H) >> T XH " " M(X)(ct) = M 0 (X) $ exp! $ $ # # ct T 1 1! ( H) % " ct! exp! ' $ & # T XH %% '' &' & Stejskal, E.., Schaefer, J., Sefcik, M.D., McKay, R.A. Macromolecules 1981, 14, 275.

21 Nuclei X in intorni diversi (per proprietà strutturali e/o dinamiche) hanno curve di dinamica di CP anche molto diverse A questo ct il CH è sfavorito rispetto a CH(CH 3 ) Uno spettro registrato ad un unico valore di ct non può in generale essere quantitativo Registrando invece spettri a ct diversi e fittando la curva di dinamica di CP ottenuta per ognuno dei segnali, è possibile determinare per ognuno di essi i parametri dell equazione " " M(X)(ct) = M 0 (X) $ exp! $ $ # # ct T 1 1! ( H) % " ct! exp! ' $ & # T XH %% '' &' & Procedura sperimentale lunga Valore che M(X) assumerebbe all equilibrio, ovvero per ct >>T XH e T 1ρ (1 Η) = Dato quantitativo!

22 Riassumendo.. DE o CP? La scelta dipende principalmente dal sistema in esame DE Sistemi con T 1 (X) corti (solidi molto mobili, ad es. elastomeri) 13 C DE/MAS quantitativo rd=2 s, 1000 scans 33 min CP Sistemi con T 1 (X) lunghi (la maggior parte dei solidi organici) & Non necessità di spettri quantitativi 29 Si CP/MAS rd= 3 s, 3600 scans 3 ore 29 Si DE/MAS quantitativo rd=300 s, 480 scans 40 ore Gomma EPR Si 2 -TSPM

23 IL CHEMICAL SHIFT ISTRP A STAT SLID

24 Il parametro nucleare più facilmente ottenibile da spettri 1D in alta risoluzione è il Chemical Shift Isotropo δ iso 13 C-CP/MAS ibuprofen! iso = 1 3 Tr (! ) Tensore di Chemical Shift E il valore di chemical shift mediato su tutte le possibili orientazioni molecolari rispetto a B 0 δ iso è determinato dalla distribuzione di carica elettronica intorno al nucleo Geppi, M., Mollica, G., Guccione, S., Pignatello, R., Veracini, C.A. Pharmaceutical Research 2005, 22, Estremamente sensibile all intorno a breve raggio del nucleo. Nuclei chimicamente non equivalenti danno luogo a segnali distinti.

25 Assegnazione dello spettro 1D Confronto con lo spettro in soluzione, se disponibile Confronto con chemical shift ottenuti per via computazionale Utilizzo di tecniche di spectral editing Applicazione di esperimenti bidimensionali

26 Chemical Shift isotropo Struttura chimica Interazioni inter- e intra-molecolari Proprietà conformazionali Possibilità di estendere studi con finalità analoghe realizzati in soluzione, a: - sistemi insolubili - sistemi di cui sia importante caratterizzare le proprietà a stato solido (materiali innovativi, farmaci, ecc ) Struttura di fase di polimeri Identificazione di diverse forme solide di piccole molecole Proprietà peculiari dello stato solido Proprietà di reticoli cristallini

27 Struttura chimica L esempio del 29 Si I nuclei 29 Si sono spesso indicati con X n X identifica il numero di atomi di legati al Si: Q = 4 T = 3 D = 2 M = 1 n indica il numero di ulteriormente legati ad un altro Si Si Q 4 Q 3 Si Si Q 2 Si Si Si Si Si H/R Si Si H/R Q 1, Q 0 Si Si H/R Si T 3 Si T 2 R Si Si R Si H/R T 1, T 0 Si Si D 2, D 1, D 0, M 1, M 0 Engelhardt, G. Silicon-29 NMR of solid silicates, Encyclopedia of Magnetic Resonance, Edited by R.K. Harris and R.E. Wasylishen, John Wiley & Sons, Ltd.

28 Nuclei 29 Si di tipo diverso hanno chemical shift isotropo diverso Q T ppm ppm D ppm M 0 15 ppm Spettri 29 Si-MAS di Silice modificata con TSPM Q 3! Q 4! Si 2! T 2 TSPM! T 2! T 3! Q 3 Si Q 4 Si H Si Si H Si Si T 3 T 1! Q 2! Si Si Si H Si Si H H Q 2 Borsacchi, S., Geppi, M., Veracini, C.A., Fallani, F., Ricci, L., Ruggeri, G. Journal of Materials Chemistry 2006, 16, 4581.

29 Interazioni inter- e intra-molecolari Le interazioni possono modificare sensibilmente il chemical shift isotropo e la larghezza di riga Spettri 15 N CP/MAS lanzapina 10 5 Legame a idrogeno intermolecolare a forza crescente forma I forma II δ iso (N5)-accettorediminuisce δ iso (N10)-donatoreaumenta forma III Reutzel-Edens, S.M., Bush, J.K., Magee,P.A., Stephenson, G.A., Byrn, S.R. Crystal Growth & Design 2003, 3, 897.

30 Proprietà conformazionali Nuclei uguali in molecole con conformazione diversa risuonano a δ iso diverso Spettro 13 C CP/MAS Polietilene CH 2 CH 2 n All-trans 33 ppm Trans-gauche 31 ppm 30 ppm 30 ppm 33 ppm Media = 31 ppm

31 Surfattanti intercalati in argille Fasi stazionarie cromatografiche Si 2 Catene alchiliche Proprietà conformazionali Meccanismo di separazione All-Trans (CH 2 ) n Trans-Gauche (CH 2 ) n 13 C CP/MAS Diverso rapporto all-trans/trans-gauche al 13 C CP/MAS variare della spaziatura tra i dischi di argilla All-Trans Trans-Gauche Borsacchi, S., Geppi, M., Ricci, L., Ruggeri, G., Veracini, C. A. Langmuir 2007, 23, Pursch, M., Jager, A., Schneller, T., Brindle, R., Albert, K., Lindner, E. Chemistry of Materials 1996, 8, 1245.

32 Struttura di fase di polimeri Spettro 13 C CP/MAS Polietilene CH 2 CH 2 n FASE All-trans Trans-gauche FASE CRISTALLINA 33 ppm 31 ppm AMRFA

33 Struttura di fase di polimeri Spettri 15 N CP/MAS Nylon-6 Spettro 31 P DE/MAS Polidimetilfosfazene Forma cristallina α n Forma cristallina γ Fase cristallina A Fase amorfa Fase cristallina B Diverso rapporto α/ γ in nylon-6 e nanocompositi nylon-6/argilla al variare di composizione e trattamenti Panziera, N., Pertici, P., Barazzone, L., Caporusso, A.M., Vitulli, G., Salvadori, P., Borsacchi, S., Geppi, M., Veracini, C.A., Martra, G., Bertinetti, L. Journal of Catalysis 2007, 246, 351. Mathias, L.J., Davis, R.D., Jarrett, W.L. Macromolecules 1999, 32, 7958.

34 Identificazione di forme solide diverse di piccole molecole organiche Molti composti organici a basso peso molecolare allo stato solido possono esistere in forme diverse. Polimorfi Solvati Forme Amorfe Forme cristalline, ossia caratterizzate da un ordinato reticolo ottenuto dalla ripetizione nelle tre dimensioni dello spazio della cella unitaria Caratterizzate dall assenza di qualsiasi ordine a lungo raggio Strutture cristalline diverse dello stesso composto Molecole di solvente sono incorporate nel reticolo cristallino In tutti questi casi l intorno locale di uno stesso nucleo è in generale diverso Il chemical shift isotropo è sensibile a tali differenze Il nucleo più usato è il 13 C ma il fenomeno è generale per tutti i nuclei Lo spettro 13 C diventa una sorta di impronta digitale della forma solida Il riconoscimento di forme solide diverse è un problema fondamentale in campo farmaceutico, in cui l SSNMR ha assunto un ruolo molto importante

35 lanzapina Spettri 13 C CP/MAS Indometacina Form-I Forma cristallina γ Form-II Form-III Forma amorfa Dihydrate B Dihydrate D Dihydrate E Higher Hydrate Reutzel-Edens, S.M., Bush, J.K., Magee,P.A., Stephenson, G.A., Byrn, S.R. Crystal Growth & Design 2003, 3, 897. Allargamento delle righe caratteristico delle fasi amorfe Il disordine della fase genera una distribuzione di chemical shift isotropi Apperley, D.C., Forster, A.H., Fournier, R., Harris, R.K., Hodgkinson, P., Lancaster, R.W., Rades, T. Magnetic Resonance in Chemistry 2005, 43, 881.

36 Proprietà di reticoli cristallini Una delle informazioni più facilmente accessibili è il numero di molecole contenute nella cella unitaria Spettri 13 C CP/MAS Finasteride Lo stesso nucleo in due molecole indipendenti della cella unitaria risuona a un diverso chemical shift Forma II Quasi tutti i segnali sono sdoppiati Nella cella unitaria sono presenti 2 molecole indipendenti Forma I I segnali sono singoletti La cella unitaria contiene 1 molecola thman,a., Evans, J.S.., Radosavljevic Evans, I., Harris, R.K., Hodgkinson, P. Journal of Pharmaceutical Sciences 2007, 96, NMR crystallography: insieme di metodi SSNMR che permettono la determinazione quantitativa di parametri strutturali

37 TECNICHE DI SPECTRAL EDITING E ESPERIMENTI SELETTIVI

38 Tecniche di Spectral Editing e Esperimenti Selettivi Sono in generale esperimenti che permettono di ottenere sotto-spettri selettivi contenenti solo segnali di nuclei appartenenti a specifici intorni chimici o a domini caratterizzati da una data mobilità La selezione viene fatta sfruttando diverse proprietà: PRPRIETA NUCLEARE Accoppiamento Scalare 1 H-X Accoppiamento Dipolare 1 H-X Accoppiamento Dipolare 1 H- 1 H J ( 1 H-X) T XH T 2 (X) T 1 (X) T 2 ( 1 H) Diverso per nuclei X accoppiati con un diverso numero di 1 H Corti per X fortemente accoppiati con nuclei 1 H e appartenenti a domini rigidi Lunghi per X debolmente accoppiati con nuclei 1 H o appartenenti a domini mobili Generalmente corto (s) per nuclei in domini mobili Corti per 1 H fortemente accoppiati con nuclei 1 H e appartenenti a domini rigidi Lunghi per 1 H debolmente accoppiati con nuclei 1 H o appartenenti a domini mobili

39 Tecniche di Spectral Editing Esperimenti Selettivi Sono generalmente dette di spectral editing le tecniche che permettono di selezionare segnali di nuclei 13 C sulla base del numero di protoni ad essi direttamente legati Sono detti tali gli esperimenti che permettono di selezionare segnali di nuclei X sulla base del grado di mobilità dell intorno a cui appartengono NQS CPPI SS-APT Delayed CP CP a ct corto DE a rd corto

40 Tecniche di Spectral Editing

41 NQS : Non-Quaternary Suppression (anche nota come Dipolar Dephasing o Interrupted Decoupling) 90 x 1 H SL -y HPD Durante il delay i nuclei 13 C rilassano per T 2 principalmente per effetto dell accoppiamento dipolare 1 H- 13 C I CH 2 e CH decadranno più rapidamente dei C quaternari 13 C CP I loro segnali vengono soppressi! Inserimento di un delay ( 40 µs) prima dell inizio dell acquisizione e del disaccoppiamento N.B.: I segnali dei CH 3 non vengono soppressi perchè l interazione dipolare è mediata dalla loro rapida rotazione CP NQS pella, S.J., Frey, M.H. Journal of the American Chemical Society 1979, 101, 5854.

42 CPPI : Cross Polarization-Polarization Inversion 90 CP PI Le popolazioni degli stati di spin vengono ripetutamente e opportunamente invertite fino ad arrivare a: 1 H Y -Y Y -Y HPD - annullamento segnali CH - selezione segnali CH 2 13 C Y -Y -Y Y Questa tecnica permette di distinguere i nuclei 13 C appartenenti a gruppi CH 2 da quelli di gruppi CH sulla base del diverso tempo di Cross-Polarization T CH T CH (CH 2 )< T CH (CH) CPPI CP CH CH 2 Wu, X., Zilm, K.W. Journal of Magnetic Resonance 1993, 104, 119. Burns, S.T., Wu, X.L., Zilm, K.W. Journal of Magnetic Resonance 2000, 143, 352. Geppi, M., Mollica, G., Guccione, S., Pignatello, R., Veracini, C.A. Pharmaceutical Research 2005, 22, 1544.

43 SS-APT : Solid State-Attached Proton Test H CP FSLG FSLG HPD C quaternari e CH 2 segnali positivi 180 CH e CH 3 segnali negativi 13 C CP τ τ Applicando opportunamente MAS, disaccoppiamento omonucleare (FSLG) e impulsi a 180, M C viene fatta evolvere solo per effetto dell accoppiamento scalare isotropo J 1 H- 13 C. CP SS-APT Lesage, A., Steuernagel, S., Emsley, L. Journal of the American Chemical Society, 1998, 120, 7095.

44 Esperimenti Selettivi

45 Delayed CP Inserimento di un delay ( 100 µs) sul canale 1 H prima della CP Fase amorfa 90 x 1 H SL -y HPD Fasi cristalline 31 P-Delayed CP X CP Durante il delay la magnetizzazione degli 1 H con T 2 più corto (tipico di domini rigidi) decade 31 P-DE Lo spettro contiene solo segnali di nuclei X appartenenti a domini mobili (accoppiati con nuclei 1 H con T 2 lungo) Cudby, M.E.A., Harris, R.K., Metcalfe, K., Packer, K.J., Smith, P.W.R., Bunn, A. Polymer 1985, 26, 169. Panziera, N., Pertici,P., Barazzone,L., Caporusso, A.M., Vitulli, G., Salvadori, P., Borsacchi, S., Geppi, M., Veracini, C.A., Martra,G., Bertinetti, L. Journal of Catalysis 2007, 246, 351.

46 CP a tempo di contatto (ct) corto rigido Nuclei X in domini più rigidi hanno tipicamente accoppiamenti dipolari 1 H-X più forti e conseguentemente T XH corti mobile Spettri acquisiti con ct corti ( µs ) possono quindi contenere selettivamente segnali di nuclei X in domini rigidi PEG amorfo PE cristallino PE amorfo 90 x 13 C-CP/MAS SL -y HPD 1 H ct = 5 ms X CP ct = 50 µs PEG cristallino PE cristallino ct µs Geppi, M., Mollica, G., Borsacchi, S., Marini, M., Toselli, M., Pilati, F. Journal of Materials Research, 2007, 22,3516.

47 DE con recycle delay (rd) corto PE cristallino 1 H HPD HPD PE amorfo X recycle delay 13 C-CP/MAS ct= 1 ms Utilizzando un recycle delay corto (dell ordine di qualche secondo) è possibile sopprimere i segnali di nuclei X con T 1 lunghi (dell ordine delle decine di secondi), poichè la loro M Z non riesce a recuperare. 13 C-DE/MAS r.d.= 1 s In sistemi eterofasici o eterogenei si può ottenere il sottospettro dei soli nuclei X in intorni più mobili, i cui T 1 sono generalmente corti. 13 C-CP/MAS ct= 10 µs Geppi, M., Forte, C., Passaglia, E., Mendez, B. Macromolecular Chemistry and Physics, 1998, 199,1957.

48 ESPERIMENTI 2D

49 L utilizzo di due dimensioni in generale permette di estendere le informazioni ottenibili Allo stato solido l utilizzo di una seconda dimensione permette spesso di reintrodurre l anisotropia delle interazioni e di sfruttarla per ottenere informazioni strutturali e dinamiche sul sistema in esame SCHEMA GENERALE DI UN ESPERIMENT 2D t 1 t 2 FT in t 1 e t 2 ω 2 t 1 Creazione di M Evoluzione per effetto di un interazione A Creazione di una M osservabile Evoluzione per effetto di un interazione B ω 1 ω 2

50 Alcuni esperimenti 2D 13 C CSA SUPER Δν ( 1 H) WISE δ IS ( 1 H) D: HETCR J: MAS-J-HMQC δ IS (X) δ IS (X)

51 δ IS 1 H D ( 1 H-X) HETCR (HETeronuclear CRrelation) Nuclei 1 H e X accoppiati dipolarmente danno luogo a cross-peaks in corrispondenza dei rispettivi δ IS D " 1 r 3 δ IS X van Rossum, B. J., Forster, H., de Groot, H. J. M. Journal of Magnetic Resonance 1997, 124, CH 3 5 δ IS 13 C Si possono individuare coppie di nuclei 1 H e X spazialmente vicini (qualche Å) 5 CH 3 CH C Informazione Conformazionale! F H δ IS 1 H Geppi, M., Guccione, S., Mollica, G., Pignatello, R., Veracini, C.A. Pharmaceutical Research 2005, 22,1544.

52 δ IS 1 H MAS-J-HMQC MAS-J-Heteronuclear Multiple Quantum Coherence X Nuclei 1 H e X accoppiati scalarmente (J) danno luogo a cross-peaks in corrispondenza dei rispettivi δ IS J ( 1 H- 13 C) δ IS 13 C Informazioni dettagliate sulla struttura chimica δ IS 13 C δ IS 1 H Lesage, A., Sakellariou, D., Steuernagel, S., Emsley, L. Journal of the American Chemical Society 1998, 120,

53 D ( 1 H- 1 H) WISE (WIdeline SEparation) X Per ogni X chimicamente diverso (distinguibile per δ IS ), nella seconda dimensione si osserva la forma di riga dei nuclei 1 H più vicini (generalmente direttamente legati), la cui larghezza di riga diminuisce all aumentare della mobilità. δ IS X PS PDMS Informazioni sulla dinamica molecolare Copolimero PDMS-PS: i domini di PDMS sono molto mobili, quelli di PS molto rigidi δ IS 13 C Δν 1 H Schmidt-Rohr, K., Clauss, J., Spiess, H.W. Macromolecules 1992, 25, 3273.

54 SUPER (Separation of Undistorted Powder patterns by Effortless Recoupling) X Per ogni X chimicamente diverso (distinguibile per δ IS ) nella seconda dimensione si osserva la forma di riga dovuta alla sua anisotropia di chemical shift. δ IS X CSA X L analisi delle forme di riga permette la determinazione dei tensori di chemical shift. 13 C CSA δ IS 13 C Liu, S.F., Mao, J-D., Schmidt-Rohr, K. Journal of Magnetic Resonance 2002, 155, 15.

55 Riferimenti bibliografici di utilità generale Duer, M. J., Ed.; Solid-State NMR Spectroscopy-Principles and Applications; Blackwell Science: xford, McBrierty, V. J., Packer, K. J. Nuclear Magnetic Resonance in Solid Polymers; Cambridge University Press: Cambridge, Harris, R.K., Wasylishen R.E. (Eds.) Encyclopedia of Magnetic Resonance, [online], JohnWiley & Sons, LTD Levitt, M.H. Spin Dynamics: Basics of Nuclear Magnetic Resonance, Second Edition, JohnWiley & Sons, LTD, 2008 Bryce, D. L., Bernard, G. M., Gee, M., Lumsden, M. D., Eichele, K., Wasylishen, R. E. Practical aspects of modern routine solid-state multinuclear magnetic resonance spectroscopy: one-dimensional experiments Canadian Journal of Analytical Sciences and Spectroscopy, 2001, 46, Brown, S.P., Emsley, L. Solid-State NMR in Handbook for Spectroscopy, Vo-Dinh, Gauglitz (Eds.), Volume : Methods 2: NMR Spectroscopy; Wiley. Harris, R.K. NMR studies of organic polymorphs and solvates, Analyst 2006, 131, Harris, R.K. Applications of solid-state NMR to pharmaceutical polymorphism and related matters Journal of Pharmacy and Pharmacology 2007, 59, Geppi, M., Mollica, G., Borsacchi, S., Veracini C.A. Solid-state NMR studies of pharmaceutical systems, Applied Spectroscopy Reviews 2008, 43, Geppi, M., Borsacchi, S., Mollica, G., Veracini, C.A. Applications of solid-state NMR to the study of organic/ inorganic multicomponent materials, Applied Spectroscopy Reviews 2009, 44, 1-89.

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