BELLA È LA MENSA E BUONO È IL CIBO

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1 BELLA È LA MENSA E BUONO È IL CIBO Scuola Primaria "E. De Amicis" - Casola Valsenio - Classi IV A e IV B ISTITUTO COMPRENSIVO G. PASCOLI - RIOLO TERME Docenti Coordinatori delle Classi: Rondinini, Pozzi, Dardi, Vellutini Docente Coordinatore di Progetto: Laura Rondinini La situazione di partenza L esperienza è nata da un semplice processo di osservazione del comportamento dei ragazzi. Lavorando a stretto contatto con le colleghe abbiamo notato in molti bambini un rifiuto verso alcune merende che forniva la mensa scolastica. Partendo da questa situazione, abbiamo cercato di affrontare il problema. È così che, menù alla mano, i bambini hanno estrapolato tutti i tipi di merende e hanno dato un punteggio sul loro gradimento. Il sondaggio che è stato proposto a tutti gli alunni del plesso è il seguente. I risultati dei sondaggi sono stati tutti tabulati e si sono messe in evidenza merende che i bambini avrebbero voluto sostituire con altro. La merenda che preferisco Assegna un punteggio ad ogni merenda dell'elenco 5 = mi piace 3 = mi piace poco 0 = non mi piace per niente The e biscotti Wafers alla vaniglia Cioccolatina e grissini Crackers e succo di frutta Pizzetta al rosmarino (conf.) Schiacciatina (conf.) Fette biscottate e succo di frutta Tarallini Tortino Formaggio alla frutta e grissini Crostatina alla frutta Pizzetta salata Banana Yogurt alla frutta Marmellatina e fette biscottate Le tre merende più gradite sono state: Cioccolatine e grissini Pizzette al rosmarino Pizzetta salata Sono state fatte anche proposte alternative e consegnate al responsabile della mensa che le ha trasmesse agli operatori. Ora, benché non siano state accettate le proposte dei bambini, le merende meno gradite sono state sostituite. Contemporaneamente all attuazione di questo percorso, gli insegnanti delle classi, per dare un ulteriore contributo di proposta alle alternative possibili di merenda, hanno aderito al progetto Evviva la merenda, promosso dalla Provincia di Ravenna, Assessorato alle Politiche Agro-Alimentari (Orientamento dei Consumi), in 137

2 collaborazione con l Ufficio Scolastico Provinciale e il pieno impegno delle Fattorie didattiche del territorio. Il progetto consiste nel far sperimentare ai ragazzi l'assaggio di prodotti locali, genuini, alternativi alle merende confezionate, serviti dagli stessi produttori insieme alle maestre. Le merende somministrate sono state: - pane di farro con formaggio - pane o piadina con il salame - pane di farro con saba e zucchero, che a Casola Valsenio sono state proposte dalla responsabile della Fattoria didattica Scania. Ognuna delle merende è stata ripetuta per tre giorni consecutivi, per dare modo ai bambini di familiarizzare con sapori e profumi diversi da quelli abituali. Il percorso è stato accompagnato dalla distribuzione da parte delle Fattorie didattiche di schede di lavoro per docenti che in questo modo hanno potuto implementare e arricchire il percorso sulle merende già avviato con il sondaggio che si è riportato sopra. Si è aperta così la discussione sulle merende di qualità, il cibo sano, l'alimentazione. L esperienza ha consentito ai ragazzi di conoscere il percorso degli alimenti dal campo alla tavola, di valorizzare la cultura e la tradizione del mondo rurale, di gustare alimenti che conoscevano ma che non avevano mai assaggiato. 138 La discussione è diventata coinvolgente e gli alunni hanno chiesto di poter dire qualcosa in rima. Questa attività ha destato grande interesse da parte dei ragazzi. Abbiamo allargato allora, il campo della nostra ricerca, alla relazione bambino - cibo, bambino - tavola imbandita, a casa e a scuola se pur con un approccio non ancora organico e approfondito. L attività svolta in un clima giocoso e rilassato, con l'utilizzo di questionari a risposta aperta (grafica / scritta) aveva l obiettivo di rendere gli alunni consapevoli dei loro comportamenti in una situazione collettiva, dove accanto all'atto necessario del nutrirsi ci dovrebbe essere il piacere di stare insieme, di gustare pietanze. Il brain storming sui cibi che i ragazzi prediligono e quelli che non gradiscono affatto non hanno riservato sorprese. I ragazzi hanno problemi con le verdure, soprattutto cotte e, all'assunzione di questo cibo, associano immagini, colori, espressioni di rifiuto molto efficaci. La pizza, la pasta, soprattutto quella fatta in casa (o che le assomiglia, comperata al negozio della pasta fresca) raccolgono il loro massimo gradimento. La rappresentazione della situazione tavola a casa e a scuola, rivela bisogno di convivialità e di armonia, non sempre raggiunta a causa di un ospite abbastanza costante, la TV. A scuola, prevalgono le rappresentazioni di tavole grandi dove i ragazzi si possono vedere l un l altro, tutti, mentre mangiano. Vi sono però anche rappresentazioni di tavoli piccoli, anche da due persone, che rappresentano ragazzi che si parlano: i colori sono vivaci ed esprimono allegria. Non è il caso qui di spingersi su osservazioni troppo approfondite perché il lavoro non ha caratteristiche strutturali su basi scientifiche. L attività voleva cogliere emozioni, climi, bisogni latenti per migliorare la situazione della ristorazione collettiva scolastica, per avviare percorsi educativi finalizzati a fare di questo momento, un occasione di formazione globale dell alunno. Si riportano qui di seguito alcune rappresentazioni e testimonianze di emozioni dei ragazzi nei momenti del pranzo a casa e a scuola. Non è possibile, per economia di spazio, riportare tutte le loro voci, anche se sarebbe utile e interessante.

3 Come ti piacerebbe fosse la tua tavola a scuola? 139

4 A scuola: la mia tavola apparecchiata 140

5 Fumetti di convitati a scuola 141

6 Come ti piacerebbe fosse la tua tavola a casa? 142

7 A casa: la mia tavola apparecchiata 143

8 I fumetti dei convitati a casa 144