sullo spin isotopico
|
|
- Aureliano Quarta
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 sullo spin isotopico definizioni ed utili relazioni: τ x τ ; τ y τ i i ; τ z τ 3 ; t k τ k k,, 3. che sono chiamate matrici di Pauli. p ; n ; t z p τ z p + p ; tz n τ z n n È facile verificare che, definendo si ha: e quindi t ± t x ± it y, t + p t n, t + n p, t n p ; t t x + t y + t z t z + t+ t + t t +. Così si verificano gli autovalori t p t n ovvero con t / t p tt + p t n tt + n. [ ] [ t+ t + t z p + p 4] + p [ ] [ t t + + t z n + n 4] + n
2 Inoltre τ x τ y τ z ˆ, ovvero t 4 consistente col calcolo precedente. L operatore ˆ + τ ˆQ z e e [ τ x + τ y + τ z ] 3 4ˆ ; [ + ] e può essere identificato come operatore di carica, infatti gode delle prorietà ˆQ p e ˆQ n e e e p n, estensibile anche a stati di N, neutroni, Z protoni A N + Z nucleoni A A ˆ + τi ˆQ A ˆQ z i A e i i ˆ + τ z i e A + i Z i N e A ˆ + τ z i A e Z A. L operatote T z A i t z i conta invece la differenza N Z, infatti T z A A t z i A [ N + Z] A N Z A. i
3 regole di commutazione Si noti che i τ x τ y i i i iτ z, i ed inoltre τ y τ x i i i i iτ z, i ovvero il commutatore [τ x, τ y ] τ x τ y τ y τ x i τ z. Una formulazione generale più generale del commutatore è data per mezzo del tensore totalmente antisimmetrico di Ricci ɛ α,β,γ [ τ α, τ β] i ɛ α,β,γ τ γ. 3 Per due particelle gli stati a T e T in tutta analogia con gli stati di + se αβγ è una permutazione pari ɛ αβγ se αβγ è una permutazione dispari se due indici sono uguali Ricordiamo che una permutazione è pari se ottenuta dalla disposizione fondamentale [α, β, γ 3] attraverso un numero pari di scambi di due indici, dispari se il numero di scambi è dispari. Le sole permutazioni pari sono dunque [3], [3], [3], ovvero quelle ottenute attraverso una rotazione ciclica degli indici a partire dalla fondamentale. Dispari quelle ottenute dalle pari attraverso lo scambio di due indici. Con l uso di questo tensore il prodotto vettoriale C A B può essere scritto per le singole componenti C α ɛ αβγ A β B γ dove si sottintendente una somma sugli indici ripetuti β, γ, ovvero C α β γ ɛ αβγa β B γ. Quindi se si vuole trovare ad esempio C x C, questo risulta C ɛ αβ A β B γ ed i soli termini diversi da zero nella somma sono quelli in cui β e γ 3 o β 3 e γ. Quindi C ɛ 3 A B 3 + ɛ 3 A 3 B A y B z A z B y, come noto.. 3
4 spin S, S, si scrivono T z T T ˆQ + pp +e [ p n + n p ] [ p n n p ] +e 4 n n Si può verificare ancora una volta la correttezza di questi stati applicando l operatore di T [ t + t ] t + t + t t + t t ˆ + t z t z + t z t z + t + t + t t +. 5 Si ottiene facilmente T p p T n n [ ] + zero p p p p [ 3 + ] + zero n n n n mentre T p n e T n p [ ] p n + n p p n + n p [ ] n p + p n n p + p n. Se ne deduce [ ] p n + n p T [ ] e p n n p T [ ] [ ] p n + n p p n + n p + [ ] [ ] p n n p p n n p + ;. 4
5 Coerente con quanto sintetizzato nella tabella. Gli stati che si realizzano in natura sono autostati di T z cioè hanno una differenza N Z definita, ma anche T è ben definito autostato. Quindi per due nucleoni N, N, gli stati possibili hanno T o T con autovalori T T + T N, N, T, T z, T T + N, N, T, T z,, uno stato p n o n p è una combinazione di stati a T e T : [ ] p n + n p p n n p p n + [ T ; T z + T ; T z ] [ ] p n + n p p n n p n p [ T ; T z T ; T z ]. 6 Possiamo dimostrare che un operatore del tipo produce uno scambio del tipo P τ ˆ + τ τ P τ p n n p. Come esercizio introduttivo calcoliamo l azione dell operatore τ τ sugli stati a T definito. A questo scopo basta considerare che confronta la 5 T t + t t + t + t t 3 + τ τ e si rammenta che t τ/. Perciò τ τ T, T z T 3 T, T z T T + 3 T, T z 3 T, T z + T, T z. 7 5
6 E quindi: P τ T, T [ + τ τ ] T, T z [ + T 3 ] T, T z [ + T T + 3] T, T z [T T + ] T, T z T, T z + T, T z. 8 Se ora applichiamo l operatotre P τ alla combinazione di stati che forma le coppie p n e n p confronta equazione6, otteniamo P τ p n P τ [ T ; T z + T ; T z ] [+ T ; T z T ; T z ] n p P τ n p P τ [ T ; T z T ; T z ]. [+ T ; T z T ; T z ] p n. 9 L opratore P τ ha la proprietà di scambiare le coppie di due nucleoni ed è detto operatore di scambio. Evidentemente le coppie n n e p p sono autostati di P τ con autovalore + essendo entrambe coppie a T. Tutta la stessa geometria può essere trasferita nella descrizione di stati di spin nella formale analogia n s /, s z / ; p s /, s z +/, e così via... In particolare vale una tabella analoga alla 4, ovvero S z S S + [ + ] [ ]. 6
7 Etc... nel potenziale N N L unico stato legato di due nucleoni presente in natura è lo stato n, p a T deuterio. Lo stato ha T, S, L, in modo che L+S+T per rispettare il principio di Pauli generalizzato i nucleoni sono entro circa l % particelle identiche a spin /, ovvero sono fermioni... L interazione dipende dallo spin totale dei due nucleoni è attrattiva per stati di tripletto visto che il deuterio ha spin totale S, ma non attrattiva in S. Che tipo di interazione può cambiare segno in queste condizioni di spin? Dimostriamo che tale ruolo può essere affidato ad un interazione dl tipo V spin r V s r σ σ, dove le matrici di Pauli sono indicate con σ per lo spin e non τ. La dimostrazione si poggia su quanto già mostrato per le matrici di Pauli nello spazio dell isospin, ovvero il risultato 7. Evidentemente il potenziale dell equazione precedente avrà la proprietà S, S z V spin S, S z 3 S, S z V s r S, S z S, S z V spin S, S z + S, S z V s r S, S z divenendo così attrattivo e repulsivo nei due stati di spin. La fenomenologia della diffusione di neutroni-protoni, mostra che la sezione d urto ha una forte componente dovuta allo scambio di protoni e neutroni, e quindi la presenza di termini del tipo V isospin r V τ r P τ V τ r + V τ τ τ. 7
Tensore degli sforzi di Maxwell. Il campo elettromagnetico nel vuoto è descritto dalle equazioni di Maxwell (in unità MKSA)
Tensore degli sforzi di Maxwell Il campo elettromagnetico nel vuoto è descritto dalle equazioni di Maxwell (in unità MKSA) B 0 (1) E B (2) E ϱ (3) ɛ 0 B µ 0 j + µ 0 ɛ 0 E La forza di Lorentz che agisce
DettagliFigura 7.1: Ipotesi di Heisenberg
Capitolo 7 Isospin nei nuclei Nel 9 Heisenberg scrisse tre articoli sulla forza nucleare, trattando neutrone e protone come due stati della stessa particella, il nucleone, distinti dal valore assunto da
DettagliPARITA. Parità Parità intrinseca Conservazione della Parità
PARITA Parità Parità intrinseca Conservazione della Parità PARITÀ L operatore di inversione spaziale è una trasformazione discreta che inverte il segno delle tre coordinate spaziali: P x, y, z -x, -y,
DettagliInterazioni Elettrodeboli. Lezione n. 16. Proprietà isotopiche della corrente adronica Corrente Adronica: Fattori di Forma
Interazioni Elettrodeboli prof. Francesco Ragusa Università di Milano Lezione n. 16 30.11.2017 Proprietà isotopiche della corrente adronica Corrente Adronica: Fattori di Forma anno accademico 2017-2018
DettagliAtomi a più elettroni
Chapter 7 Atomi a più elettroni 7.1 Lo spin Gli esperimenti indicano che alle particelle si deve associare un momento angolare intrinseco, o spin, indipendentemente dalla loro natura (particelle elementari
DettagliConsideriamo un sistema composto da due particelle identiche. Due particelle sono identiche se hanno le stesse proprietà intrinseche (massa, carica,
Consideriamo un sistema composto da due particelle identiche. Due particelle sono identiche se hanno le stesse proprietà intrinseche (massa, carica, spin, ). Esempi: due elettroni, due protoni, due neutroni,
DettagliA =, c d. d = ad cb. c d A =
Geometria e Algebra (II), 271112 1 Definizione D ora innanzi, al posto di dire matrice quadrata di tipo n n o matrice quadrata n n diremo matrice quadrata di ordine n o in breve matrice di ordine n Il
DettagliMatrici di Dirac. Nicola Cabibbo. 23 Ottobre La dimensionalità delle matrici di Dirac
Matrici di Dirac Nicola Cabibbo 23 Ottobre 1999 1 La dimensionalità delle matrici di Dirac Dimostriamo che la dimensionalità N delle matrici di Dirac deve essere un multiplo di 4. Partiamo dalle relazioni
DettagliInterazioni Elettrodeboli. Lezione n. 15
Interazioni Elettrodeboli prof. Francesco Ragusa Università di Milano Lezione n. 15 28.11.2017 Corrente adronica debole Decadimento del mesone π Decadimento del leptone τ: τ π ν τ Proprietà isotopiche
DettagliANCORA SUL MOMENTO ANGOLARE
Capitolo 15 ANCORA SUL MOMENTO ANGOLARE 15.1 Composizione di momenti angolari Per un sistema quantico costituito da N componenti, ciascuno di momento angolare l i (i=1,n), spesso è il momento angolare
DettagliLa struttura elettronica degli atomi
1 In unità atomiche: a 0 me 0,59A unità di lunghezza e H 7, ev a H=Hartree unità di energia L energia dell atomo di idrogeno nello stato fondamentale espresso in unità atomiche è: 4 0 me 1 e 1 E H 13,
DettagliFunzione d'onda per N elettroni
Funzione d'onda per elettroni Funzione d'onda per più particelle Particelle identiche sono indistiguibili La probabilità deve essere invariante rispetto allo scambio degli indici delle particelle Es.:
Dettaglimisura. Adesso, ad un arbitrario punto P dello spazio associamo una terna di numeri reali x
4. Geometria di R 3. Questo paragrafo è molto simile al paragrafo : tratta infatti delle proprietà geometriche elementari dello spazio R 3. Per assegnare delle coordinate nello spazio, fissiamo innanzitutto
Dettaglimisura. Adesso, ad un arbitrario punto P dello spazio associamo una terna di numeri reali x
4. Geometria di R 3. Questo paragrafo è molto simile al paragrafo : tratta infatti delle proprietà geometriche elementari dello spazio R 3. Per assegnare delle coordinate nello spazio, fissiamo innanzitutto
DettagliLa scoperta delle particelle strane un nuovo numero quantico: la stranezza isospin e stranezza Lo zoo delle particelle SU(3)
La scoperta delle particelle strane un nuovo numero quantico: la stranezza isospin e stranezza Lo zoo delle particelle SU() La scoperta delle particelle strane I lavori pioneristici sulle particelle strane
DettagliProve d esame di Algebra I
Prove d esame di Algebra I aa 2015/2016 Prova scritta 15 gennaio 2016 Esercizio 1 Dimostrare che, per ogni z Z, vale mcd(z 2 + 3, z 2) {1, 7} Determinare gli interi z tali che mcd(z 2 + 3, z 2) = 7 Esercizio
Dettagli25 - Funzioni di più Variabili Introduzione
Università degli Studi di Palermo Facoltà di Economia CdS Statistica per l Analisi dei Dati Appunti del corso di Matematica 25 - Funzioni di più Variabili Introduzione Anno Accademico 2013/2014 M. Tumminello
DettagliModellistica dei Manipolatori Industriali 01BTT Esame del 18/02/2002 Soluzione
Modellistica dei Manipolatori Industriali BTT Esame del 8/2/22 Soluzione Sistemi di riferimento e cinematica di posizione In Figura a) il manipolatore è stato ridisegnato per mettere in evidenza variabili
DettagliInterazioni nucleone-nucleone
Istituzioni di Fisica Nucleare e Subnucleare Prof. A. Andreazza Lezione 6 Interazioni nucleone-nucleone Interazioni nucleone-nucleone (cap. 4 del Krane) Finora abbiamo descritto delle proprietà dei nuclei,
DettagliInterazioni Elettrodeboli. Lezione n. 3. Equazione di Dirac 2 Descrizione relativistica dello spin Interazione elettromagnetica
Interazioni Elettrodeboli prof. Francesco Ragusa Università di Milano Lezione n. 3 10.10.2017 Equazione di Dirac 2 Descrizione relativistica dello spin Interazione elettromagnetica anno accademico 2018-2019
DettagliFondamenti di Matematica del discreto
Fondamenti di Matematica del discreto M1 - Insiemi numerici 25 gennaio 2013 - Laurea on line Esercizio 1. Dire, motivando la risposta, se è possibile scrivere 3 come combinazione lineare di 507 e 2010,
DettagliPARTICELLE IDENTICHE. Per caratteristiche fisiche di una particella intendiamo le sue proprietà fisiche permanenti (quali massa, carica, spin,... ).
11/5 PARTICELLE IDENTICHE bozza 07/08 1 PARTICELLE IDENTICHE Particelle che abbiano le stesse caratteristiche fisiche sono identiche. Per caratteristiche fisiche di una particella intendiamo le sue proprietà
DettagliEsercitazione 05: Trasformata di Laplace e funzione di trasferimento
Esercitazione 05: Trasformata di Laplace e funzione di trasferimento 28 marzo 208 (3h) Fondamenti di Automatica Prof. M. Farina Responsabile delle esercitazioni: Enrico Terzi Queste dispense sono state
DettagliM.P. Cavaliere ELEMENTI DI MATEMATICA E LOGICA MATEMATICA DISCRETA STRUTTURE ALGEBRICHE
M.P. Cavaliere ELEMENTI DI MATEMATICA E LOGICA MATEMATICA DISCRETA STRUTTURE ALGEBRICHE Operazioni in un insieme Sia A un insieme non vuoto; una funzione f : A A A si dice operazione binaria (o semplicemente
DettagliRiassumiamo le proprietà dei numeri reali da noi utilizzate nel corso di Geometria.
Capitolo 2 Campi 2.1 Introduzione Studiamo ora i campi. Essi sono una generalizzazione dell insieme R dei numeri reali con le operazioni di addizione e di moltiplicazione. Nel secondo paragrafo ricordiamo
DettagliEsercitazioni di Meccanica Quantistica I
Esercitazioni di Meccanica Quantistica I Sistema a due stati Consideriamo come esempio di sistema a due stati l ammoniaca. La struttura del composto è tetraedrico : alla sommità di una piramide con base
DettagliInterazioni Elettrodeboli. Lezione n. 4. Equazione di Dirac 3 Interazione E.M. Scattering di Coulomb
Interazioni Elettrodeboli prof. Francesco Ragusa Università di Milano Lezione n. 4 12.10.2017 Equazione di Dirac 3 Interazione E.M. Scattering di Coulomb anno accademico 2017-2018 Scattering Coulombiano:
DettagliMetalli come gas di elettroni liberi
Metalli come gas di elettroni liberi I metalli sono caratterizzati da elevata conducibilità elettrica e termica. La conducibilità elettrica in particolare (o il suo inverso, la resistività) è una delle
DettagliCorso di Laurea in Chimica e Tecnologie Chimiche - A.A Chimica Fisica II. Esame scritto del 25 Febbraio P = i.
1 Corso di Laurea in Chimica e Tecnologie Chimiche - A.A. 212-213 Chimica Fisica II Esame scritto del 25 Febbraio 213 Quesiti d esame: 1. Definire gli operatori componente del momento cinetico P x e del
DettagliDalle configurazioni ai termini
Dalle configurazioni ai termini Introduzione Nello sviluppare i metodi di Thomas - Fermi, di Hartree e di Hartree - Fock, abbiamo sempre rappresentato gli autostati di un sistema costituito da due o più
Dettagli1 Interazioni tra campi, teorie di Fermi e di Yukawa
1 Interazioni tra campi, teorie di Fermi e di Yukawa Costanti d accoppiamento Le teorie di campo libere che abbiamo analizzato fin qui descrivono la propagazione di particelle ed antiparticelle relativistiche
DettagliMETODI MATEMATICI PER LA FISICA
METODI MATEMATICI PER LA FISICA SECONDO ESONERO - 6 GIUGNO 7 Si risolvano cortesemente i seguenti problemi PRIMO PROBLEMA (PUNTEGGIO: 3/3) Facendo uso delle proprietà della matrici di Pauli, si calcoli
DettagliF x 1 = x 1 + x 2. 2x 1 x 2 Determinare la matrice C associata a F rispetto alla base canonica (equivalentemente,
Corso di Laurea in Fisica. Geometria 1. a.a. 2006-07. Gruppo B. Prof. P. Piazza Esonero del 1/12/06 con soluzione Esercizio. Spazio vettoriale R 2 con base canonica fissata e coordinate associate (x 1,
DettagliModellistica dei Manipolatori Industriali 01BTT Esame del 23/11/2001 Soluzione
Modellistica dei Manipolatori Industriali 1BTT Esame del 23/11/21 Soluzione 1 Sistemi di riferimento e cinematica di posizione In Figura 1 il manipolatore è stato ridisegnato per mettere in evidenza variabili
DettagliPARTICELLE IDENTICHE. Per caratteristiche fisiche di una particella intendiamo le sue proprietà fisiche permanenti (quali massa, carica, spin,... ).
11/4 PARTICELLE IDENTICHE bozza 07/08 1 PARTICELLE IDENTICHE Particelle che abbiano le stesse caratteristiche fisiche sono identiche. Per caratteristiche fisiche di una particella intendiamo le sue proprietà
DettagliALGEBRA 2 - Primo esonero + Appello straordinario 23 aprile 2013
ALGEBRA 2 - Primo esonero + Appello straordinario 23 aprile 2013 1. Sia G = D 5 A 4 il prodotto diretto del gruppo diedrale del pentagono col gruppo alterno su 4 elementi (per intenderci, stiamo parlando
Dettagli10. Il gruppo Speciale Lineare SL(V )
1 2 3 4 5 6 7 8 9 1 10. Il gruppo Speciale Lineare SL(V ) Siano F un campo e V uno spazio vettoriale di dimensione n su F. Indichiamo con GL(V ) l insieme delle applicazioni lineari biiettive di V in sé.
DettagliFisica Quantistica III Esercizi Natale 2009
Fisica Quantistica III Esercizi Natale 009 Philip G. Ratcliffe (philip.ratcliffe@uninsubria.it) Dipartimento di Fisica e Matematica Università degli Studi dell Insubria in Como via Valleggio 11, 100 Como
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE Corso di Laurea in Matematica GE110 - Geometria 1 a.a Prova scritta del TESTO E SOLUZIONI
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE Corso di Laurea in Matematica GE110 - Geometria 1 a.a. 2011-2012 Prova scritta del 28-1-2013 TESTO E SOLUZIONI 1. Per k R considerare il sistema lineare X 1 X 2 + kx 3 =
Dettaglix 1 Fig.1 Il punto P = P =
Geometria di R 2 In questo paragrafo discutiamo le proprietà geometriche elementari del piano Per avere a disposizione delle coordinate nel piano, fissiamo un punto, che chiamiamo l origine Scegliamo poi
DettagliStruttura del sistema periodico Stato fondamentale degli elementi
Struttura del sistema periodico Stato fondamentale degli elementi Singolo elettrone: 1)Numero quantico principale n 2)Numero quantico del momento angolare orbitale l = 0, 1,, n-1 3)Numero quantico magnetico
Dettagli20 giugno La sezione d urto invariante impolarizzata per il processo (1) è
20 giugno 2002 e (p 1 ) + e + (p 2 ) γ(k) + Z 0 (q) (1) (i tetra-impulsi delle particelle sono indicati in parentesi). 1. Si scrivano i diagrammi di Feynman rilevanti per il processo, e si scriva l espressione
DettagliClassificazione delle coniche.
Classificazione delle coniche Ora si vogliono studiare i luoghi geometrici rappresentati da equazioni di secondo grado In generale, non è facile riconoscere a prima vista di che cosa si tratta, soprattutto
DettagliSoluzione del secondo Esonero di Meccanica Quantistica
1 Soluzione del secondo Esonero di Meccanica Quantistica 1/3/007 Compito A Osserviamo che l hamiltoniana è separabile nella forma H = H x1 + H y1 + H x + H y dove si è posto H x1 = p x 1 m + U(x 1), H
DettagliEsame scritto (parte di Meccanica Quantistica) 19/06/2017. Esercizio 1. Si consideri l oscillatore armonico descritto dalla Hamiltoniana
Corso di Fisica Matematica 3 a.a. 06/7 Esame scritto (parte di Meccanica Quantistica) 9/06/07 Esercizio. Si consideri l oscillatore armonico descritto dalla Hamiltoniana H 0 = p m + mω x, e siano n (n
DettagliCorso di Laurea in Fisica. Geometria 1. a.a Gruppo B. Prof. P. Piazza Soluzioni compito a casa del 17/11/06 B =
Corso di Laurea in Fisica. Geometria. a.a. 26-7. Gruppo B. Prof. P. Piazza Soluzioni compito a casa del 7//6 Soluzione esercizio. Sia B {e, e 2 } e sia B {v, v 2 }. La matrice B del cambiamento di base
DettagliRiassumiamo le proprietà dei numeri reali da noi utilizzate nel corso di Geometria.
Capitolo 2 Campi 2.1 Introduzione Studiamo ora i campi. Essi sono una generalizzazione dell insieme R dei numeri reali con le operazioni di addizione e di moltiplicazione. Nel secondo paragrafo ricordiamo
DettagliGeometria analitica del piano pag 12 Adolfo Scimone
Geometria analitica del piano pag 12 Adolfo Scimone Fasci di rette Siano r e r' due rette distinte di equazioni r: ax + by + c r': a' x + b' y + c' Consideriamo la retta combinazione lineare delle due
DettagliMomento angolare. l = i h ( x ) li = i h ε ijk x j x k. Calcoliamo le relazioni di commutazione tra due componenti del momento angolare
1 Momento angolare. Il momento della quantitá di moto (momento angolare) é definito in fisica classica dal vettore (nel seguito usiamo la convenzione che gli indici ripetuti vanno intesi sommati) l = x
DettagliProposizione 1 Sia (G, ) un gruppo, g G. delle seguenti possibilità: Allora si ha una. 1. h, k Z g h g k < g > è infinito
Proposizione 1 Sia (G, ) un gruppo, g G. delle seguenti possibilità: Allora si ha una 1. h, k Z g h g k < g > è infinito 2. h, k Z g h = g k < g > è finito. Definizione 2 Sia (G, ) un gruppo, g G. Si dice
DettagliCorso di Geometria BIAR, BSIR Esercizi 2: soluzioni
Corso di Geometria 2- BIAR, BSIR Esercizi 2: soluzioni Esercizio Calcolare il determinante della matrice 2 3 : 3 2 a) con lo sviluppo lungo la prima riga, b) con lo sviluppo lungo la terza colonna, c)
DettagliIstituzioni di Matematiche Modulo A (ST)
Istituzioni di Matematiche Modulo A (ST V II foglio di esercizi ESERCIZIO. Nei seguenti sistemi lineari, discutere l insieme delle soluzioni al variare del parametro t, o dei parametri t e τ, in R. 5 x
DettagliFONDAMENTI DI ALGEBRA LINEARE E GEOMETRIA INGEGNERIA CHIMICA E DEI MATERIALI 27 GIUGNO 2016
FONDAMENTI DI ALGEBRA LINEARE E GEOMETRIA INGEGNERIA CHIMICA E DEI MATERIALI 7 GIUGNO 06 MATTEO LONGO Ogni versione del compito contiene solo due tra i quattro esercizi 6-7-8-9. Esercizio. Considerare
DettagliALGEBRA C. MALVENUTO
ALGEBRA CANALE A-L ESAME SECONDA PARTE SECONDO ESONERO 27 GENNAIO 22 C. MALVENUTO Istruzioni. Completare subito la parte inferiore di questa pagina con il proprio nome, cognome e firma. Scrivere solamente
DettagliEsempio. alla sua. un altro. estremità. giunto 2
Esempio 0 Si consideri il sistema illustrato in Figura ; esso è composto da una slitta che si muove lungo una rotaia orizzontale con attrito, vincolata ad un muro tramite una molla; sulla slitta è presente
DettagliEccitazioni nucleari
1 Spettro rotazionale Lezione 28 Eccitazioni nucleari Consideriamo un nucleo pari pari, con spin zero, che abbia però una deformazione permanente. Supponiamo inoltre che il nucleo goda di una simmetria
DettagliGli accoppiamenti di spin. e i sistemi di spin nucleari
Gli accoppiamenti di spin e i sistemi di spin nucleari l momento magnetico di un nucleo interagisce con i momenti magnetici dei nuclei vicini. sistono due tipi di interazioni: nterazione diretta, anisotropa
DettagliFONDAMENTI DI ALGEBRA LINEARE E GEOMETRIA INGEGNERIA CHIMICA E DEI MATERIALI GENNAIO 2015 DOCENTE: M. LONGO
FONDAMENTI DI ALGEBRA LINEARE E GEOMETRIA INGEGNERIA CHIMICA E DEI MATERIALI GENNAIO 2015 DOCENTE: M. LONGO 1. Domande Domanda 1. Dire quando una funzione f : X Y tra dee insiemi X ed Y si dice iniettiva.
Dettaglia + 2b + c 3d = 0, a + c d = 0 c d
SPAZI VETTORIALI 1. Esercizi Esercizio 1. Stabilire quali dei seguenti sottoinsiemi sono sottospazi: V 1 = {(x, y, z) R 3 /x = y = z} V = {(x, y, z) R 3 /x = 4} V 3 = {(x, y, z) R 3 /z = x } V 4 = {(x,
DettagliALGEBRA E GEOMETRIA Esercizi Corso di Laurea in Chimica - anno acc. 2015/2016 docente: Elena Polastri,
ALGEBRA E GEOMETRIA Esercizi Corso di Laurea in Chimica - anno acc. 05/06 docente: Elena Polastri, plslne@unife.it Esercizi 3: SPAZI VETTORIALI e MATRICI Combinazioni lineari di vettori.. Scrivere il vettore
DettagliProblemi di Fisica. Elettromagnetismo. La Carica Elettrica e la Legge di Coulomb
Problemi di isica Elettromagnetismo La arica Elettrica e la Legge di oulomb Data la distribuzione di carica rappresentata in figura, calcolare la forza totale che agisce sulla carica Q posta nell origine
DettagliMetodo dei minimi quadrati e matrice pseudoinversa
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Dipartimento Tecnologie Innovative Metodo dei minimi quadrati e matrice pseudoinversa Algebra Lineare Semestre Estivo 2006 Metodo dei minimi quadrati
DettagliFisica dei mesoni. Mesoni sono particelle con spin intero e interagisce coi barioni (nucleoni) attraverso le forze forti, elettromagnetiche e deboli
Fisica dei mesoni Mesone π e quello piu leggero nella famiglia dei mesoni E la particella che viene scambiato nell interazione forte nucleone-nucleone ed e quindi responsabile della maggiore componente
DettagliFunzioni implicite - Esercizi svolti
Funzioni implicite - Esercizi svolti Esercizio. È data la funzione di due variabili F (x, y) = y(e y + x) log x. Verificare che esiste un intorno I in R del punto di ascissa x 0 = sul quale è definita
DettagliTeoria dello scattering
Istituzioni di Fisica Nucleare e Subnucleare Prof. A. Andreazza Lezione 7 Teoria dello scattering Teoria dello scattering Abbiamo già usato la regola d oro di Fermi per calcolare delle sezioni d urto:
DettagliPrincipi di Base di MR
Principi di Base di MR Spin Proprietà fondamentale come la massa e la carica elettrica Protoni, elettroni e neutroni hanno tutti spin ½ Quando posta in un campo magnetico B 0, una particella con spin può
DettagliEnrico Silva - diritti riservati - Non è permessa, fra l altro, l inclusione anche parziale in altre opere senza il consenso scritto dell autore
Particelle della presente identiche. opera. Principio di Pauli. 1 Particelle identiche: sommario Finora: proprietà di particella singola. Volendo ottenere il comportamento di più particelle, è necessario
DettagliAUTOVALORI, AUTOVETTORI, AUTOSPAZI
AUTOVALORI, AUTOVETTORI, AUTOSPAZI. Esercizi Esercizio. Sia f : R 3 R 3 l endomorfismo definito da f(x, y, z) = (x+y, y +z, x+z). Calcolare gli autovalori ed una base per ogni autospazio di f. Dire se
DettagliProblemi di Meccanica Quantistica. Capitolo IX. Spin. a cura di Fedele Lizzi, Gennaro Miele e Francesco Nicodemi
Problemi di Meccanica Quantistica Capitolo IX Spin a cura di Fedele Lizzi, Gennaro Miele e Francesco Nicodemi http://people.na.infn.it/%7epq-qp Problema IX.1 Un sistema consiste di due particelle distinguibili
DettagliCompito di recupero del giorno 27/11/2015
Compito di recupero del giorno 27/11/2015 Esercizio n. 1 Una particella di massa m e spin 1/2 si muove in due dimensioni nel piano xy ed è soggetta alla seguente Hamiltoniana: H = 1 2m (p2 x + p 2 y) +
DettagliI. Foglio di esercizi su vettori linearmente dipendenti e linearmente indipendenti. , v 2 = α v 1 + β v 2 + γ v 3. α v 1 + β v 2 + γ v 3 = 0. + γ.
ESERCIZI SVOLTI DI ALGEBRA LINEARE (Sono svolti alcune degli esercizi proposti nei fogli di esercizi su vettori linearmente dipendenti e vettori linearmente indipendenti e su sistemi lineari ) I. Foglio
DettagliUniversità degli Studi di Palermo Facoltà di Economia Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali e Statistiche. Appunti del corso di Matematica
Università degli Studi di Palermo Facoltà di Economia Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali e Statistiche Appunti del corso di Matematica 19 - Determinante Anno Accademico 2015/2016 M. Tumminello,
DettagliInterazioni Elettrodeboli. Lezione n. 2. Equazione di Dirac 1 Soluzioni di onde piane Invarianza relativistica
Interazioni Elettrodeboli prof. Francesco Ragusa Università di Milano Lezione n. 2 4.10.2018 Equazione di Dirac 1 Soluzioni di onde piane Invarianza relativistica anno accademico 2018-2019 Equazione di
DettagliEsercizi di Geometria 1 - Foglio 3bis
Esercizi di Geometria - Foglio 3bis Alessandro Rubin (alex.rubin@outlook.com) Si ringrazia Ricardo Tzantzoglou per il codice L A TEX condiviso dicembre 7 Esercizio. Sia f : V W un applicazione e G = {(v,
Dettagli11 luglio Soluzione esame di geometria - Ing. gestionale - a.a COGNOME... NOME... N. MATRICOLA... ISTRUZIONI
COGNOME.......................... NOME.......................... N. MATRICOLA............. La prova dura ore. ISTRUZIONI Ti sono stati consegnati tre fogli, stampati fronte e retro. Come prima cosa scrivi
DettagliSviluppi e derivate delle funzioni elementari
Sviluppi e derivate delle funzioni elementari In queste pagine dimostriamo gli sviluppi del prim ordine e le formule di derivazioni delle principali funzioni elementari. Utilizzeremo le uguaglianze lim
DettagliGiuseppe Accascina. Note del corso di Geometria e Algebra
Giuseppe Accascina Note del corso di Geometria e Algebra Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Gestionale Anno Accademico 26-27 ii Istruzioni per l uso Faremo spesso riferimento a ciò che è stato
DettagliEccitazioni nucleari. Capitolo Spettro rotazionale
Capitolo 1 Eccitazioni nucleari 1.1 Spettro rotazionale Consideriamo un nucleo pari pari, con spin zero, che abbia però una deformazione permanente. Supponiamo inoltre che il nucleo goda di una simmetria
Dettagli14 Spazi metrici completi
54 2006-apr-26 Geometria e Topologia I 14 Spazi metrici completi (14.1) Definizione. Una successione {x n } n in uno spazio metrico si dice di Cauchy se per ogni ɛ > 0 esiste un intero N = N(ɛ) per cui
DettagliInversa di una matrice
Geometria Lingotto. LeLing: La matrice inversa. Ārgomenti svolti: Inversa di una matrice. Unicita e calcolo della inversa. La inversa di una matrice. Il gruppo delle matrici invertibili. Ēsercizi consigliati:
DettagliCorso di Geometria Meccanica, Elettrotecnica Esercizi 11: soluzioni
Corso di Geometria 0- Meccanica Elettrotecnica Esercizi : soluzioni Esercizio Scrivere la matrice canonica di ciascuna delle seguenti trasformazioni lineari del piano: a) Rotazione di angolo π b) Rotazione
Dettaglied infine le interazioni nucleari forte e debole? dove E rappresenta l energia cinetica della particella α, e K è: K = e2 2Z
Introduzione 1. Stima il valore delle energie dei fotoni necessarie per risolvere distanze atomiche, e poi nucleari. 2. Per quali ragioni fisiche le interazioni fondamentali sono state storicamente identificate
DettagliPolitecnico di Milano Corso di Analisi e Geometria 1. Federico Lastaria
Politecnico di Milano Corso di Analisi e Geometria 1 Federico Lastaria federico.lastaria@poi.it Limiti di derivate. Punti angolosi e di cuspide. Ottobre 2012 Indice 1 Limiti della derivata e punti di non
DettagliANALISI DI FOURIER. 2πk. è periodica di periodo T. Più precisamente, essendo. T x + 2π = cos. s(x) = s x + T ) T +α. f(x) dx
ANALISI DI FOURIER Sia >. Una funzione f, definita per x R, si dice periodica di periodo, se f(x + = f(x, x R. ( Se una funzione è periodica di periodo, essa è anche periodica di periodo, 3,..., k,....
DettagliSpazi vettoriali euclidei.
Spazi vettoriali euclidei Prodotto scalare, lunghezza e ortogonalità in R n Consideriamo lo spazio vettoriale R n = { =,,, n R}, n con la somma fra vettori e il prodotto di un vettore per uno scalare definiti
DettagliEsame di Geometria e Algebra Lineare
Esame di Geometria e Algebra Lineare Esame scritto: 28 Luglio 2014 Esame orale: Cognome: Nome: Matricola: Tutte le risposte devono essere motivate. Gli esercizi vanno svolti su questi fogli, nello spazio
DettagliELEMENTI DI CALCOLO VETTORIALE
ELEMENTI DI CALCOLO VETTORIALE Vettori liberi e vettori applicati o Vettore libero: - individuato da una direzione orientata ed una lunghezza - non ha un'ubicazione fissa nello spazio: - puo' essere traslato
DettagliV V I 1 R 21 I 1 + R 12 I 2
ESECZO 6.0: Assegnata la rete lineare passiva Due - porta di figura 6.0, nota come doppio bipolo, si determini il Quadripolo equivalente a parametri (equivalente Thévenin) detto anche formulazione controllata
DettagliScattering inelastico con neutrini
Fenomenologia del Modello Standard Prof. A. Andreazza Lezione 6 Scattering inelastico con neutrini Deep Inelastic Scattering con neutrini I neutrini sono delle sonde eccezionali per studiare il nucleone:
DettagliCORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA MECCANICA A.A PROVA SCRITTA DI GEOMETRIA DEL Compito A Corso del Prof.
CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA MECCANICA A.A. 202-203 PROVA SCRITTA DI GEOMETRIA DEL 8-02-3 Compito A Corso del Prof. Manlio BORDONI Esercizio. Sia W il sottospazio vettoriale di R 4 generato dai vettori
DettagliCapitolo 5 Campi finiti
Capitolo 5 Campi finiti Definizione 5.1. Un campo finito K (cioè composto da un numero finito di elementi) si dice campo di Galois. Il numero dei suoi elementi si dice ordine e si denota con K. Un campo
DettagliSoluzioni di alcuni esercizi degli esoneri e di due esercizi dei fogli di esercizi. 1 2 n + 5 n 10 n n + 1.
Soluzioni di alcuni esercizi degli esoneri e di due esercizi dei fogli di esercizi NOTA: PER FARE PIÚ ALLA SVELTA NON HO SCRITTO TUTTI I DETTAGLI DELLE SOLUZIONI. HO CERCATO DI SPIEGARE LE IDEE PRINCIPALI.
DettagliFormulazione covariante dell equazione di Schroedinger
Capitolo 7 Formulazione covariante dell equazione di Schroedinger La meccanica quantistica si applica a sistemi che si muovono con velocità non piccole rispetto alla velocità della luce sicchè le correzioni
DettagliInterazioni Elettrodeboli. Lezione n. 2. Equazione di Dirac 1 Introduzione
Interazioni Elettrodeboli prof. Francesco Ragusa Università di Milano Lezione n. 2 5.10.2017 Equazione di Dirac 1 Introduzione anno accademico 2017-2018 Rappresentazione di Pauli-Dirac Nella Rappresentazione
DettagliNote per il corso di Geometria Corso di laurea in Ing. Edile/Architettura. 4 Sistemi lineari. Metodo di eliminazione di Gauss Jordan
Note per il corso di Geometria 2006-07 Corso di laurea in Ing. Edile/Architettura Sistemi lineari. Metodo di eliminazione di Gauss Jordan.1 Operazioni elementari Abbiamo visto che un sistema di m equazioni
Dettagli(f g)(x) = f(g(x)), (f (g h))(x) = f(g(h(x))) = ((f g) h)(x).
Trasformazioni geometriche di R In questo paragrafo studiamo alcune trasformazioni geometriche del piano R Per trasformazioni si intendono sempre delle applicazioni bigettive f : R R Le trasformazioni
DettagliProdotto scalare e ortogonalità
Prodotto scalare e ortogonalità 12 Novembre 1 Il prodotto scalare 1.1 Definizione Possiamo estendere la definizione di prodotto scalare, già data per i vettori del piano, ai vettori dello spazio. Siano
DettagliCAPITOLO 20 LA CHIMICA NUCLEARE
CAPITOLO 20 LA CHIMICA NUCLEARE 20.5 (a) La soma dei numeri atomici e la somma dei numeri di massa, da entrambi i lati dell equazione nucleare, deve coincidere. Dalla parte sinistra di questa equazione
DettagliUniversità degli Studi di Bergamo Modulo di Geometria e Algebra Lineare (vecchio programma) 2 settembre 2013 Tema A
Università degli Studi di Bergamo Modulo di Geometria e Algebra Lineare (vecchio programma) settembre 013 Tema A Tempo a disposizione: ore. Calcolatrici, libri e appunti non sono ammessi. Ogni esercizio
Dettagli