Corso di Formazione in preparazione dell Esame di Stato (Sezioni A e B) PROFESSIONE BIOLOGO

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1 Collegio dei Biologi delle Ordine Nazionale dei Università Italiane Biologi Università degli Studi di Roma La Sapienza Università degli Studi di Roma Tor Vergata Università degli Studi Roma Tre - Università degli Studi della Tuscia Università degli Studi di L Aquila Corso di Formazione in preparazione dell Esame di Stato (Sezioni A e B) PROFESSIONE BIOLOGO Roma 6-11 giugno 2011

2 Collegio dei Biologi delle Università Italiane Ordine Nazionale dei Biologi Qualità e Sicurezza dott. Chiara Rogai Libero professionista, Firenze Roma 07 giugno 2011

3 Sommario Unificazione, Normazione, Certificazione Il Sistema della certificazione in Italia Gli schemi di certificazione I sistemi di gestione Consulenti, Auditor e Responsabili dei SG Roma dott. Chiara Rogai 3

4 Unificazione Roma dott. Chiara Rogai 4

5 LOCALE MONDIALE SOVRANAZIONALE NAZIONALE Roma dott. Chiara Rogai 5

6 Norma Documento, prodotto mediante consenso ed approvato da un organismo riconosciuto,che fornisce, per usi comuni e ripetuti, regole, linee guida o caratteristiche, relative a determinate attività o ai loro risultati, al fine di ottenere il miglior ordine in un determinato contesto. UNI CEI EN Roma dott. Chiara Rogai 6

7 Internazionali ISO IEC Europei CEN CENELEC Nazionali F I UNI CEI GB Roma dott. Chiara Rogai 7

8 Normazione e certificazione Il compito della normazione in relazione alla certificazione è la definizione: Roma dott. Chiara Rogai 8

9 Dei requisiti dei prodotti, dei processi, dei servizi o del sistema qualità di un azienda oggetto di certificazione; Dei requisiti per l accreditamento degli schemi (o sistemi) di certificazione, degli organismi che li attuano e dei laboratori di prova; Dei metodi di prova da impiegare per l accertamento della conformità alle norme; Delle modalità di misura, di prova e di taratura delle strumentazioni adottate dai laboratori. Roma dott. Chiara Rogai 9

10 Dalla norma alla certificazione Sistemi Qualità e prodotti CERTIFICATI CERTIFICAZIONE Sistemi Qualità e prodotti ACCREDITAMENTO Organismi di certificazione NORMA Roma dott. Chiara Rogai 10

11 Certificazione Procedura con cui una terza parte dà assicurazione scritta che un prodotto, processo o servizio è conforme a requisiti specificati (UNI CEI EN 45020) Roma dott. Chiara Rogai 11

12 Organismo di certificazione Organismo che effettua la certificazione di conformità (UNI CEI EN 45020) Certificato, cioè documento emesso secondo le regole di un sistema di certificazione Rispondenza di un processo, prodotto o servizio a requisiti specificati Roma dott. Chiara Rogai 12

13 Accreditamento Attestazione da parte di un organismo nazionale di accreditamento che certifica che un determinato organismo di valutazione della conformità soddisfa i criteri stabiliti da norme armonizzate e, ove appropriato, ogni altro requisito supplementare, compresi quelli definiti nei rilevanti programmi settoriali, per svolgere una specifica attività di valutazione della conformità» REG (CE) N. 765/2008 Roma dott. Chiara Rogai 13

14 Organismo nazionale di accreditamento l unico organismo che in uno Stato membro è stato autorizzato da tale Stato a svolgere attività di accreditamento REG (CE) N. 765/2008 Roma dott. Chiara Rogai 14

15 Il Sistema di certificazione in Italia Roma dott. Chiara Rogai 15

16 Enti di accreditamento Italia ACCREDIA Ente unico nazionale di accreditamento, riconosciuto dallo Stato il 22 dicembre 2009 Nato dalla fusione di SINAL e SINCERT come Associazione senza scopo di lucro. Roma dott. Chiara Rogai 16

17 Con ACCREDIA l'italia si è adeguata al Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio n. 765, del 9 luglio 2008, che dal 1 gennaio 2010 è applicato per l'accreditamento e la vigilanza del mercato in tutti i Paesi UE. Roma dott. Chiara Rogai 17

18 ACCREDIA valuta la competenza tecnica e l'idoneità professionale degli operatori di valutazione della conformità (Laboratori e Organismi), accertandone la conformità a regole obbligatorie e norme volontarie, per assicurare il valore e la credibilità delle certificazioni. Roma dott. Chiara Rogai 18

19 Le attività dell'ente si articolano in quattro Dipartimenti: Certificazione e ispezione; Laboratori di prova; Laboratori di prova per la sicurezza degli alimenti Laboratori di taratura. Roma dott. Chiara Rogai 19

20 Ogni Paese europeo ha il suo Ente di accreditamento. L'Ente Nazionale è responsabile per l'accreditamento in conformità agli standard internazionali della serie ISO e alle guide e alla serie armonizzata delle norme europee EN Tutti gli Enti operano senza fini di lucro. Roma dott. Chiara Rogai 20

21 Gli schemi di certificazione Roma dott. Chiara Rogai 21

22 Ogni schema di certificazione ha una norma (o più norme) di riferimento che contengono i requisiti del processo, del prodotto, ecc. che si intende certificare o produrre. Ogni standard (norma di riferimento) è identificato in modo univoco con un sistema condiviso a livello internazionale. Roma dott. Chiara Rogai 22

23 Leggere le sigle UNI EN ISO 9004:2008 Anno di pubblicazione ISO/IEC :2001 1:2001 Numero della norma Norma emessa dall ISO Recepita a livello europeo (CEN) Recepita a livello Italiano (UNI) 1:2001 Prima parte Norma internazionale emessa congiuntamente da ISO e da IEC

24 Indice tipo di una norma Premessa (recepimento dello standard) Introduzione Scopo e campo di applicazione Riferimenti normativi Termini e definizioni REQUISITI Appendici Confronto tra norme (es. 9001/14001) Bibliografia Roma dott. Chiara Rogai 24

25 Schemi di certificazione Processo (di Sistema) Prodotto Persone Definizioni da: Roma dott. Chiara Rogai 25

26 Certificazione di sistema assicura la capacità di un'organizzazione (produttrice di beni o fornitrice di servizi) di strutturarsi e gestire le proprie risorse ed i propri processi produttivi in modo da riconoscere e soddisfare i bisogni dei clienti, impegnandosi al miglioramento continuo. È una forma di assicurazione indiretta e riguarda: Roma dott. Chiara Rogai 26

27 SGQ - sistemi di gestione per la qualità - UNI EN ISO 9001 e altri standard SGA - sistemi di gestione ambientale - UNI EN ISO SCR - sistemi di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro - BS OHSAS FSM - sistemi di gestione per la sicurezza alimentare (ISO 22000) Roma dott. Chiara Rogai 27

28 SSI - sistemi di gestione per la sicurezza informazioni - ISO/IEC ITX - sistemi di gestione di servizi informatici - ISO Roma dott. Chiara Rogai 28

29 Certificazione di prodotto E regolata dalle norme settoriali, generiche e specifiche, di prodotto o da riferimenti normativi equivalenti); è una forma di assicurazione diretta, con cui si accerta la rispondenza ai requisiti applicabili di un prodotto tangibile o intangibile (servizio), inteso come risultato di un processo. (PRD - prodotti/servizi ) Roma dott. Chiara Rogai 29

30 Certificazione delle figure professionali attesta che una determinata persona, valutata da una terza parte indipendente, secondo regole prestabilite, possiede i requisiti necessari e sufficienti per operare con competenza e professionalità in un determinato settore di attività (PRS - personale ) Roma dott. Chiara Rogai 30

31 Ispezione consiste nell'esame di un progetto, prodotto, servizio, processo o impianto, con la conseguente determinazione della rispettiva conformità a requisiti specifici o, sulla base di "un giudizio professionale", a requisiti di carattere generale. (ISP - Ispezioni ) Roma dott. Chiara Rogai 31

32 Dichiarazione ambientale di prodotto è tecnicamente un documento che contiene informazioni oggettive, constatabili e credibili, circa l'impatto ambientale di un prodotto (o servizio) dalla "culla alla tomba", dalla concezione/progettazione, attraverso la fabbricazione e l'uso, fino al termine della sua utilizzabilità e relativo smaltimento. È basata sulla valutazione del "ciclo di vita" del prodotto ("life cycle assessment"). (DAP - Dichiarazioni ambientali di prodotto ) Roma dott. Chiara Rogai 32

33 I sistemi di gestione Roma dott. Chiara Rogai 33

34 Premessa (BS OHSAS adattato da ISO 14001:2004, 3.8) NOTA 1 Un sistema di gestione è un insieme di elementi correlati utilizzato per stabilire la politica e gli obiettivi per conseguire tali obiettivi. NOTA 2 Un sistema di gestione include la struttura organizzativa, le attività di pianificazione (comprese, per esempio, la valutazione dei rischi e l impostazione degli obiettivi), le responsabilità, le prassi, le procedure (3.19), i processi e le risorse. Roma dott. Chiara Rogai 34

35 Sistema di gestione Insieme di elementi tra loro correlati o interagenti Sistema per stabilire politica ed obiettivi e per conseguire tali obiettivi Qualcosa a cui si aspira o si mira Obiettivi ed indirizzi generali espressi formalmente UNI EN ISO 9000 Roma dott. Chiara Rogai 35

36 Roma dott. Chiara Rogai 36

37 Evoluzione del concetto di Qualità Buon artigiano = sistema efficace di qualità Produzione in serie Soddisfazione del cliente = prezzo moderato Assicurazione Qualità = prevenzione e controllo Qualità Totale = Circolo virtuoso Roma dott. Chiara Rogai 37

38 Modello di un SG basato sui processi Roma dott. Chiara Rogai 38

39 Processo Insieme di attività correlate o interagenti che trasformano elementi in entrata in elementi in uscita (UNI EN ISO 9000) Roma dott. Chiara Rogai 39

40 PROCEDURA (può essere documentata o no) EFFICACIA PROCESSO Ingressi Uscite = ( Insieme di attività risultati correlate o interagenti ) OPPORTUNITA DI MONITORAGGIO E MISURAZIONI (prima, durante e dopo il processo) EFFICIENZA Roma dott. Chiara Rogai 40

41 PLAN (Pianificare) ACT (Agire) DO (Attuare) CHECK (Controllare) Roma dott. Chiara Rogai 41

42 Vantaggi di un approccio sistemico e per processi: Maggiore orientamento all utente Miglior controllo sull output Migliore gestione delle interrelazioni funzionali Possibilità di individuare errori trasversali Visione di insieme del percorso da input ad output

43 APPROVVIGIONAMENTO FORMAZIONE Att. di supporto al prelievo Attività di supporto alla fase analitica GESTIONE APPARECCHI Proc. ausiliari: archivi/documenti inventario app. e albo fornitori PRELIEVO CAMPIONE FASE PRE ANALITICA PROCESSAZIONE CAMPIONE FASE ANALITICA FASE POST ANALITICA CONSEGNA REFERTO ALL UTENTE MIGLIORAMENTO CONTINUO Roma dott. Chiara Rogai 43

44 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA ISO 9001:2008 Roma dott. Chiara Rogai 44

45 Sistema di Gestione per la Sistema di gestione Qualità per guidare e tenere sotto controllo un organizzazione con riferimento alla qualità. UNI EN ISO 9000:2000 Roma dott. Chiara Rogai 45

46 Le norme di riferimento UNI EN ISO 9000:2000 Sistemi di gestione per la qualità - Fondamenti e terminologia Coppia coerente UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di gestione per la qualità Requisiti UNI EN ISO 9004:2000 Sistemi di gestione per la qualità Linee guida per il miglioramento delle prestazioni Roma dott. Chiara Rogai 46

47 La ISO 9001 pone al centro della realizzazione di un sistema di gestione: il cliente e la sua piena soddisfazione; la visione dell'azienda come un insieme di processi tra loro in stretta relazione e finalizzati a fornire prodotti che rispondano in modo costante ai requisiti fissati; l'importanza di perseguire il continuo miglioramento delle prestazioni. Roma dott. Chiara Rogai 47

48 Gestire la qualità significa gestire l'efficacia e l'efficienza dei propri processi attraverso: la conoscenza, la gestione e il monitoraggio dei processi; la capacità di coinvolgere le risorse umane; la centralità del ruolo dell'alta Direzione aziendale. Roma dott. Chiara Rogai 48

49 La norma chiede di individuare e misurare i punti dei processi che generano valore verso il mercato, considerando l'azienda come un insieme di clienti-fornitori tra loro concatenati. In questo contesto ciascun processo riceve input da fornitori interni/esterni e fornisce prodotti o servizi a clienti interni/esterni. Roma dott. Chiara Rogai 49

50 I Requisiti della ISO RESPONSABILITA DELLA DIREZIONE Impegno della Direzione Attenzione focalizzata al cliente Politica per la qualità Pianificazione Responsabilità, autorità e comunicazione Riesame da parte della direzione 7. REALIZZAZIONE DEL PRODOTTO Pianificazione della realizzazione del prodotto Processi relativi al cliente Progettazione e sviluppo Approvvigionamento Produzione ed erogazione di servizi Tenuta sotto controllo dei dispositivi di monitoraggio e di misurazione 6. GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Risorse umane Infrastrutture Ambiente di lavoro 8. MISURAZIONI, ANALISI E MEGLIORAMENTO Generalità Monitoraggi e misurazioni Tenuta sotto controllo dei prodotti non conformi Analisi dei dati Miglioramento

51 LE NORME ISO 9000 Requisiti REQUISITI PER LA DOCUMENTAZIONE COMPRENDONO: MANUALE E PROCEDURE - il manuale è un documento che deve includere: il campo di applicazione, le eventuali esclusioni (solo per il punto 7), le procedure documentate (o i riferimenti alle stesse), la descrizione dei processi e le loro interazioni LA GESTIONE DELLA DOCUMENTAZIONE LA GESTIONE DELLE REGISTRAZIONI

52 Scopo della documentazione: La replicabilità e la riproducibilità dell erogazione del servizio a fronte di standard dichiarati. La verificabilità delle attività Supporto al Sistema e alla formazione ed informazione SISTEMA DOCUMENTALE NON E SINONIMO DI SISTEMA GESTIONE QUALITA Attenzione! LE NORME ISO 9000 Requisiti 4 Scrivere una procedura non significa mettersi a tavolino e decidere come, dall indomani, dovranno comportarsi tutti i colleghi, ma rappresenta un momento di condivisione tra gli operatori, per trovare insieme modalità di comportamento che saranno documentate e adottate da tutti.

53 SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE ISO 14001:2004 Roma dott. Chiara Rogai 53

54 La famiglia ISO Roma dott. Chiara Rogai 54

55 Sistema di gestione ambientale Parte del sistema di gestione di un'organizzazione utilizzata per sviluppare ed attuare la propria politica ambientale e gestire i propri aspetti ambientali ISO Roma dott. Chiara Rogai 55

56 Norme di riferimento UNI EN ISO 14001:2004 Sistemi di gestione ambientale Requisiti e guida per l uso (Corretta il 30 marzo 2005) UNI ISO 14004:2005 Sistemi di gestione ambientale Linee guida generali su principi, sistemi e tecniche di supporto Roma dott. Chiara Rogai 56

57 Prima di definire il sistema di gestione conforme alla ISO è necessario realizzare un'analisi ambientale, cioè raggiungere un'approfondita conoscenza del contesto in cui opera l'organizzazione. Roma dott. Chiara Rogai 57

58 E' necessario pertanto raccogliere tutte le informazioni di carattere tecnico, scientifico e legislativo utili ad evidenziare le caratteristiche ambientali attuali delle attività, dei prodotti e dei servizi dell' Organizzazione. Roma dott. Chiara Rogai 58

59 Dalla fotografia della situazione aziendale in rapporto all'ambiente, si potrà quindi impostare e mantenere attivo un sistema di gestione ambientale conforme alla ISO Roma dott. Chiara Rogai 59

60 Requisiti del SGA punto 4 norma 4.1 Requisiti generali 4.2 Politica ambientale 4.3 Pianificazione Aspetti ambientali Prescrizioni legali e altre prescrizioni Obiettivi, traguardi e programma/i 4.4 Attuazione e funzionamento Risorse, ruoli, responsabilità e autorità Competenza, formazione e consapevolezza Comunicazione Documentazione Controllo dei documenti Controllo operativo Preparazione e risposta alle emergenze 4.5 Verifica Sorveglianza e misurazione Valutazione del rispetto delle prescrizioni Controllo delle registrazioni Audit interno 4.6 Riesame della Direzione

61 SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA BS OHSAS 18001:2007 Roma dott. Chiara Rogai 61

62 Sistema di Gestione per la Salute e la Sicurezza sul Luogo di Lavoro Parte del sistema di gestione di un organizzazione utilizzata per sviluppare e attuare la propria politica per la SSLL e gestire i propri rischi inerenti la SSLL Roma dott. Chiara Rogai 62

63 Norme di riferimento BS OHSAS 18001:2007 Sistemi di gestione per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro Requisiti Roma dott. Chiara Rogai 63

64 Norme di riferimento A livello nazionale sono riconosciute importanti linee guida che rappresentano un ulteriore strumento per garantire la sicurezza in azienda: Roma dott. Chiara Rogai 64

65 Norme di riferimento * Linee guida per un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (S.G.S.L.) INAIL, 2001 * Linee Guida per l'integrazione dei sistemi di gestione dell'ambiente e della Sicurezza e Salute sul Lavoro (S&SL) nelle Piccole e Medie Imprese ISPESL, 2005 * Linea Guida per l Organizzazione di un Sistema Prevenzionale nelle Piccole e Medie Imprese ISPESL, 2007 Roma dott. Chiara Rogai 65

66 La OHSAS permette di implementare nell azienda un SGSL (sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro) che definisce le modalità per individuare all interno dell azienda le responsabilità, le procedure, i processi e le risorse per la realizzazione della politica aziendale di prevenzione, nel rispetto delle norme di salute e sicurezza vigenti Roma dott. Chiara Rogai 66

67 Anche il SGSL opera sulla base della sequenza ciclica delle fasi (pianificazioneattuazione-monitoraggio-riesame del sistema) con un processo dinamico. I contenuti delle fasi possono essere più o meno complessi in ogni singola azienda o unità produttiva in funzione di: dimensione, natura, attività e relativa complessità dell organizzazione; significatività dei pericoli e rischi presenti, potenziali o residui; soggetti potenzialmente esposti. Roma dott. Chiara Rogai 67

68 Requisiti dei SGSSLL punto 4 norma 4.1 Requisiti generali 4.2 Politica per la SSLL 4.3 Pianificazione Identificazione dei pericoli, valutazione dei rischi e determinazione dei controlli Requisiti legali e altri requisiti Obiettivi e programmi 4.6 Riesame della Direzione 4.4 Attuazione e funzionamento Risorse, ruoli, responsabilità e autorità Competenza, formazione e sensibilizzazione Comunicazione, partecipazione e consultazione Documentazione Controllo dei documenti Controllo operativo Preparazione e risposta alle emergenze 4.5 Verifica Misurazione e monitoraggio delle prestazioni Valutazione del rispetto delle prescrizioni Indagini sugli incidenti, non conformità, azioni correttive e preventive Controllo delle registrazioni Audit interni

69 Modelli organizzativi e di gestione richiamati dal Dlgs 231/01 e Dlgs 81/08 In sede di prima applicazione, i modelli di organizzazione aziendale definiti conformemente alle Linee guida UNI- INAIL per un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (SGSL) del 28 settembre 2001 o al British Standard OHSAS 18001:2007 si presumono conformi ai requisiti detti per le parti corrispondenti. Sempre in sede di prima applicazione, la Commissione Consultiva Permanente, (art. 6), può indicare ulteriori modelli di organizzazione e gestione. Roma dott. Chiara Rogai 69

70 SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA IN CAMPO ALIMENTARE ISO Roma dott. Chiara Rogai 70

71 Obiettivi armonizzare i differenti standard specifici riguardanti la sicurezza alimentare fornire uno strumento per sviluppare il metodo HACCP in tutto il sistema produttivo del settore alimentare. Roma dott. Chiara Rogai 71

72 Destinatari tutti gli attori coinvolti nella catena alimentare: aziende agricole, mangimifici, allevamenti, aziende agroalimentari, supermercati, rivenditori al dettaglio e all'ingrosso, aziende di trasporto, produttori di packaging e macchinari alimentari, aziende fornitrici di prodotti per la pulizia e sanificazione, fornitori di servizi. Roma dott. Chiara Rogai 72

73 Norme di riferimento ISO "Food safety management systems- Requirements" Roma dott. Chiara Rogai 73

74 Punti salienti comunicazione interattiva, tra l'azienda interessata e i diversi attori a monte e a valle della catena di fornitura; sistema di gestione aziendale; controllo di processo; Roma dott. Chiara Rogai 74

75 Punti salienti la metodologia HACCP, applicata secondo quanto previsto dal documento FAO/OMS Codex Alimentarius, con particolare attenzione rivolta all'analisi dei pericoli che diventa lo strumento guida per la politica di sicurezza alimentare aziendale; la gestione dei pericoli per la sicurezza igienica tramite misure di controllo operative. Roma dott. Chiara Rogai 75

76 Punti di forza obiettivo chiaro e concreto del modello gestionale: sicurezza alimentare e non qualità in senso lato; compatibilità e integrabilità completa con la norma UNI EN ISO 9001 ed altri modelli gestionali simili (UNI EN ISO 14001, ecc.); integrazione del metodo HACCP e dei principi del Codex Alimentarius all'interno del modello gestionale; soddisfazione di tutte le parti interessate: autorità preposte al controllo dei requisiti di legge, consumatore, intermediari commerciali, altre aziende alimentari Roma dott. Chiara Rogai 76

77 IN SINTESI Roma dott. Chiara Rogai 77

78 GESTIRE Tenere sotto controllo tutti i fattori in gioco Accorgersi per tempo che qualcosa non funziona Attuare misure correttive Dove possibile: immaginare i possibili scenari problematici e decidere prima come affrontare tali eventualità Roma dott. Chiara Rogai 78

79 SISTEMA DI GESTIONE AZIENDALE Luogo (dove agisco) Mezzi (con cosa agisco) Procedure (come agisco) Uomini (gli attori) processo Roma dott. Chiara Rogai 79

80 PLAN (Pianificare) ACT (Agire) DO (Attuare) CHECK (Controllare) Roma dott. Chiara Rogai 80

81 SGQ (ISO 9001) Sistema di gestione per guidare e tenere sotto controllo un organizzazione con riferimento alla qualità SGA (ISO 14001) Parte del sistema di gestione di un'organizzazione utilizzata per sviluppare ed attuare la propria politica ambientale e gestire i propri aspetti ambientali SGSSLL (BS OHSAS 18001) Parte del sistema di gestione di un organizzazione utilizzata per sviluppare e attuare la propria politica per la SSLL e gestire i propri rischi inerenti la SSLL Roma dott. Chiara Rogai 81

82 CLIENTE SGQ Chi chiede il servizio Cliente interno SGA Ambiente Vicinato Vicinato OO.VV OO.VV. Istituzioni Locali Cliente interno SGSSLL Cliente interno OO.VV OO.VV. Vicinato Vicinato Roma dott. Chiara Rogai 82

83 Consulenti, Auditor e Responsabili del SG Roma dott. Chiara Rogai 83

84 CONSULENTE Professionista (iscritto al proprio Albo) Conosce la legislazione di riferimento (regionale, nazionale, europea) Conosce le norme di riferimento (nazionali, europee, internazionali) Roma dott. Chiara Rogai 84

85 CONSULENTE Conosce e sa applicare i metodi di analisi e valutazione Conosce il ciclo produttivo Sa leggere ed interpretare nella pratica la letteratura scientifica e la documentazione Roma dott. Chiara Rogai 85

86 CONSULENTE Agisce nel rispetto del Codice Deontologico Agisce nel rispetto della Legge Agisce nel rispetto della Privacy Roma dott. Chiara Rogai 86

87 AUDITOR Interno Verificatore dell OdC Roma dott. Chiara Rogai 87

88 AUDITOR INTERNO E la figura che ha il compito di svolgere gli Audit all interno dell Organizzazione per verificare la corretta attuazione del SG Può essere dipendente dell organizzazione o professionista esterno Roma dott. Chiara Rogai 88

89 AUDITOR INTERNO Possedere i requisiti stabiliti dalla norma di riferimento Conseguire la qualifica attraverso un corso con esame finale svolto presso un OdC o organizzazione accreditata per questo tipo di corsi Roma dott. Chiara Rogai 89

90 VERIFICATORE OdC Possedere i requisiti stabiliti dalla norma di riferimento Conseguire la qualifica attraverso un corso con esame finale svolto presso l OdC Svolgere il tirocinio secondo le procedure dell OdC Qualifiche conseguibili: - Auditor - Lead Auditor Roma dott. Chiara Rogai 90

91 RESPONSABILE DEL SG Possedere i requisiti stabiliti dalla norma di riferimento Conseguire la qualifica attraverso un corso con esame finale (tipicamente di 40 ore) svolto presso un OdC o organizzazione accreditata per questo tipo di corsi (Nota: il percorso è simile a quello di Auditor ma, di norma, prevede approfondimenti) Roma dott. Chiara Rogai 91

92 Riferimenti bibliografici UNI EN ISO 9001:2008 UNI EN ISO 14001:2004 BS OHSAS 18001: Roma dott. Chiara Rogai 92

93 Se mi volete contattare Roma dott. Chiara Rogai 93

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