Le decisioni nell organizzazione. Prof. Gianfranco Rebora
|
|
- Tommasa Bosco
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Le decisioni nell organizzazione Prof. Gianfranco Rebora
2 Modelli decisionali Normativi Prescrizioni teoriche su come dovrebbero essere prese le decisioni Descrittivi Come le decisioni sono effettivamente prese 2
3 Nel modello razionale-sinottico, i decisori: Conoscono il problema e ne condividono i termini Hanno obiettivi chiari, raggiungibili e condivisi Hanno a disposizione tempo e informazioni in quantità illimitata Possono elaborare tutte le informazioni sulle alternative e i loro esiti Valutano tutte le alternative simultaneamente Scelgono le alternative migliori Elaborano solo i fatti 3
4 Presupposti del modello razionale Logica di ottimizzazione/massimizzazione Passaggi prescrittivi per una persona razionale, (per es. l economista) che cerca la soluzione ottimale Il problema è chiaro e non ambiguo Può essere identificato un singolo obiettivo ben definito Tutte le alternative sono note (e le conseguenze) Le preferenze e i bisogni sono chiari, riconosciuti e immutabili Il tempo e le risorse sono abbondanti e accettabili La decisione sarà implementata con il sostegno di tutti 4
5 Nel modello della razionalità limitata (Simon, 1957), i decisori: Valutano le alternative disponibili in modo sequenziale Scelgono l alternativa che li soddisfa di più (satisficing) anziché quella ottimale Il tempo a disposizione per scegliere è limitato Hanno obiettivi ambigui, contraddittori e non condivisi Le informazioni sono limitate e il loro reperimento è costoso Hanno capacità di elaborazione limitate Elaborano informazioni influenzate dalle percezioni personali 5
6 Presupposti del modello della razionalità limitata Logica di soddisfazione delle aspettative Limitate capacità del decision maker di elaborare le informazioni a fronte di problemi complessi, scarsamente strutturati, che implicano assunzione di rischi Il problema decisionale viene limitato a causa delle difficoltà di considerare tutte le alternative e le informazioni. Poiché la quantità di informazioni che i decisori riescono ad elaborare ha un limite, si punta ad una mole di informazioni gestibile (ancorché subottimale). La decisione viene presa quando il tempo scade o la ricerca di soluzioni e informazioni diventa troppo costosa 6
7 Modelli conflittuali-negoziali Attenzione alle volontà soggettive. Presenza di interessi e obiettivi in contrasto. Interazione di flussi di eventi quasi casuali. La gente reagisce soggettivamente. Sono rilevanti il timing, le opportunità che si presentano, il potere del decisore. Garbage Can Model Modello incrementale 7
8 Garbage Can Model Cohen March Olsen, 1971 Da Problemi in cerca di soluzione A Soluzioni in cerca di problema 8
9 Garbage Can Model 4 correnti di eventi tra loro indipendenti: Le soluzioni (sono diverse dai problemi) I problemi da risolvere Le opportunità (necessità di scelta) I partecipanti al processo e le loro priorità Al di fuori di una sequenza razionale o progettata da qualcuno: casualità dell esito 9
10 Modello incrementale Muddling through: cavarsela alla meno peggio (Lindblom, 1979): Situazione di partenza come riferimento primo Si esplora con la negoziazione la possibilità di scostamenti limitati Es. : decisioni di budget in organizzazioni statiche/ conservative 10
11 La figura del decisore Stile cognitivo Intelligenza Intuizione Razionalità limitata del decisore Personalità Propensione al rischio Valori Livello di aspettative 11
12 IL DECISORE LOCUS INTERNO ESTERNO OGGETTIVO (obiettivo condiviso) FOCUS Tecnico (ingegnere) Stratega (giocatore) SOGGETTIVO (obiettivi plurali) Capitano (psicologo) Negoziatore (politico) 12
13 Rilievo del numero dei decisori DECISIONI INDIVIDUALI DECISIONI COLLETTIVE 1.STILI DECISIONALI 1.COINVOLGIMENTO / PARTECIPAZIONE; 2. RISCHIO GROUPTHINK 3.TECNICHE DI DECISIONE 13
14 Decisione individuale Minore qualità e precisione Maggior velocità Meno creatività Minore accettazione Più efficiente ma meno efficace 14
15 Decision making di gruppo + - Maggiori conoscenze Prospettive differenti Migliore comprensione Maggiore accettazione Momento formativo Pressione sociale Esposizione a giochi politici Rischio del group think 15
16 Groupthink: Il rischio del pensiero di gruppo Gruppi coesi, con leader forti, convinzione di essere nel giusto e di essere invincibili, autoreferenzialità e comportamenti stereotipati: Illusione di invulnerabilità Illusione di moralità Stereotipi negativi condivisi Razionalizzazioni collettive Autocensura Illusione di unanimità Pressione a conformarsi Guardiani del pensiero 16
17 Decision making di gruppo Gruppo coeso Sintomi group think -ipervalutazione del gruppo - illusione di invulnerabilità -- illusione di moralità - chiusura mentale - razionalizzazioni collettive - stereotipi negativi condivisi - pressioni per l uniformità - autocensura Sintomi decision making inefficace - Analisi incompleta delle alternative e degli obiettivi -Incapacità di esaminare i rischi della soluzione prospettata -Incapacità di riesaminare le situazioni precedentemente scartate - scarsa ricerca d informazioni Probabile insuccesso - Illusione di unanimità - guardiani del pensiero -Incapacità di definire piani d emergenza 17
18 Tecniche: Nominal Group Gli individui scrivono le proprie considerazioni Procedendo in cerchio ciascuno espone un singolo punto Ciascuno può parlare a favore o contro i punti esposti (30 ) I membri votano la soluzione preferita o una scaletta di preferenze 18
19 Tecniche: Brainstorming Si incoraggia l estrosità, il libero flusso di idee e di associazioni Sospendere il giudizio e ignorare le gerarchie Ridondanza: niente viene scartato a priori (attenzione ai killer) Rielaborare le idee proposte Scrivere tutto Dare importanza alla quantità più che alla qualità 19
20 Tecniche: Wall Paper Distribuire i Paper Appendere al muro i Paper Cancellare i doppioni Scegliere la soluzione 20
21 L essenza ultima della decisione resta impenetrabile all osservatore spesso, in verità, al decisore stesso Ci sarà sempre un oscurità e un aggrovigliarsi di tensioni nel processo decisionale misterioso anche per quelli che sono più intimamente coinvolti John Fitzgerald Kennedy 21
Processi decisionali individuali e di gruppo
Processi decisionali individuali e di gruppo Modelli decisionali In fase decisionale, il modello razionale propone al manager una sequenza razionale articolata in quattro fasi: Identificazione del problema
DettagliLA NEGOZIAZIONE. Dott.ssa Elisabetta Mottino Psicologa
LA NEGOZIAZIONE ARGOMENTI La negoziazione Le fasi della negoziazione Nell ambito organizzativo la negoziazione rappresenta la forma più evoluta e costosa tra i meccanismi di coordinamento degli esseri
DettagliCOME COMUNICARE IN MODO EFFICIENTE? Comunicazione e dinamiche relazionali
COME COMUNICARE IN MODO EFFICIENTE? Comunicazione e dinamiche relazionali Cosa significa comunicare? Informazione A -----------> B Mittente Messaggio Destinatario Cosa significa comunicare? Comunicazione
DettagliIL LIFE SKILLS TRAINING PROGRAM. Progetto regionale di prevenzione delle dipendenze per la Scuola Secondaria di primo grado
IL LIFE SKILLS TRAINING PROGRAM Progetto regionale di prevenzione delle dipendenze per la Scuola Secondaria di primo grado Perché un intervento preventivo dell uso ed abuso di sostanze nelle scuola secondaria
DettagliAUTISMO Un percorso di fede possibile A cura della do+.ssa Daniela Bertozzi
AUTISMO Un percorso di fede possibile A cura della do+.ssa Daniela Bertozzi Psicologa Assistente educa1vo-culturale Specializzanda in Psicoterapia cogni1va autismo L autismo è una sindrome cerebrale complessa
DettagliLa decisione. Claudia Casadio Logica e Psicologia del Pensiero Laurea Triennale - Indirizzo Gruppi A.A. 2004-05. Contents First Last Prev Next
La decisione Claudia Casadio Logica e Psicologia del Pensiero Laurea Triennale - Indirizzo Gruppi A.A. 2004-05 Contents 1 Dimensioni della decisione................................... 3 2 Modalità della
DettagliLezione 10. Leadership e team work: il ruolo del leader e le modalità di gestione del team. I processi decisionali (I)
Lezione 10 Leadership e team work: il ruolo del leader e le modalità di gestione del team I processi decisionali (I) 1 IL LEADER Colui che, nel corso della sua appartenenza alla vita di un gruppo, influenza
DettagliEDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE
EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE QUANTE EDUCAZIONI NELLA SCUOLA ITALIANA? Alla legalità Alle pari opportunità Alla differenza di genere Alla pace Alla salute (droghe, fumo ) Alla mondialità Alla cooperazione
DettagliRIF. CORSO: 2015-GG-39. Scheda progetto
RIF. CORSO: 2015-GG-39 Scheda progetto FIGURA PROFESSIONALE Denominazione corso: TECNICO AMMINISTRAZIONE, FINANZA E CONTROLLO DI GESTIONE Durata: 200 Descrizione della figura professionale: Il Tecnico
DettagliIl viaggio CAF in 9 step
Il viaggio CAF in 9 step Di che cosa parleremo: - i punti di attenzione sul processo di AV - le azioni da realizzare - gli strumenti - le caratteristiche di un buon RAV I punti di attenzione sul processo
DettagliCosa intendiamo per Marketing
Cosa intendiamo per Marketing Il marketing è il processo sociale e manageriale mediante il quale una persona o un gruppo ottiene ciò che costituisce oggetto dei propri bisogni e desideri creando, offrendo
DettagliPIANIFICAZIONE STRATEGICA LE SCUOLE DI PENSIERO. 1) DESIGN SCHOOL: intellettuale. 2) PLANNING SCHOOL: formale. 3) POSITIONING SCHOOL: analitico
PIANIFICAZIONE STRATEGICA LE SCUOLE DI PENSIERO La formazione della strategia come processo: 1) DESIGN SCHOOL: intellettuale 2) PLANNING SCHOOL: formale 3) POSITIONING SCHOOL: analitico 4) ENTREPRENEURIAL
DettagliProgetto DSA: Guida al metodo di studio
Progetto DSA: Guida al metodo di studio CESPD - Centro Studi e Ricerche per la Disabilità Scuola di Psicologia Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia Scuola di Ingegneria Dipartimento di
DettagliIL PROCESSO DECISIONALE
IL PROCESSO DECISIONALE SIMONE BUSETTI Riferimenti: Dente, cap. 2 Riferimenti aggiuntivi: Kahneman, Thinking, Fast and slow Simon (1962), The Architecture of complexity Simon, (1947) Il comportamento amministrativo
DettagliMETODOLOGIA PER LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE
METODOLOGIA PER LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE In sede di adeguamento del Regolamento sull ordinamento degli uffici e dei servizi al D.lgs. n. 150/2009, avvenuto con deliberazione G.C. n. 86/2010,
DettagliIL GIOCO DI FINZIONE COME CONTESTO DI INTEGRAZIONE DANIELE FEDELI. Ricercatore di Pedagogia Speciale. Università degli Studi di Udine
IL GIOCO DI FINZIONE COME CONTESTO DI INTEGRAZIONE DANIELE FEDELI Ricercatore di Pedagogia Speciale Università degli Studi di Udine daniele.fedeli@uniud.it Gioco e riabilitazione Il gioco è motivante per
DettagliLeadership 17-2. Leadership Influenzare i collaboratori a perseguire volontariamente i traguardi organizzativi.
Leadership Leadership 17-2 Leadership Influenzare i collaboratori a perseguire volontariamente i traguardi organizzativi. 2 Leadership 17-2 Teorie dei tratti sulle differenze personali tra leader e follower
DettagliSempre più sicuri con EXCHANGE.
Energia e sicurezza. E questa la missione di SIEL group, holding interamente italiana, leader nella progettazione e produzione di UPS - Gruppi Statici di Continuità, Commutatori Statici, Stazioni di Ener-gia,
DettagliOPEN SOURCE. Concetti chiave e implicazioni per le scelte aziendali (fornitori e utenti)
OPEN SOURCE Concetti chiave e implicazioni per le scelte aziendali (fornitori e utenti) OBIETTIVI Cosa sono i sw open source? Cosa li distingue dai sofware non open? Quali implicazioni per: I professionisti
DettagliL importanza delle prescrizioni derivanti dalla valutazione dei rischi
L importanza delle prescrizioni derivanti dalla valutazione dei rischi Lucca 10 0ttobre 2008 relatore Roberto Iacometti Art. 2 comma 1 let. q) D.Lgs 81/08 : valutazione globale
DettagliLEZ 3 I processi decisionali nelle politiche pubbliche Giancarlo Vecchi
POLYTECHNYC OF MILAN CAPP CENTER FOR ADMINISTRATION AND PUBLIC POLICIES LEZ 3 I processi decisionali nelle politiche pubbliche 2 Queste slides riprendono le lezioni di Bruno Dente e sono integrate con
DettagliUNIVERSITA DI PISA FORMAZIONE DI BASE PER IL PASSAGGIO ALLA CONTABILITA ECONOMICO-PATRIMONIALE. Ada Carlesi
UNIVERSITA DI PISA FORMAZIONE DI BASE PER IL PASSAGGIO ALLA CONTABILITA ECONOMICO-PATRIMONIALE PROGRAMMA DI FORMAZIONE Periodo di svolgimento: Maggio-novembre 2012 I fase (Principi base della COEP) Maggio-giugno
Dettagli1. Leadership emozionale 2. Gestire i conflitti e creare
AREA LEADERSHIP 1. Leadership emozionale 2. Gestire i conflitti e creare condivisione 3. Gestire i gruppi di lavoro Leadership emozionale 2 giorni Perché la propria leadership funziona meglio con alcune
DettagliCRM E GESTIONE DEL CLIENTE
CRM E GESTIONE DEL CLIENTE La concorrenza è così forte che la sola fonte di vantaggio competitivo risiede nella creazione di un valore superiore per i clienti, attraverso un investimento elevato di risorse
DettagliLa conciliazione come alternativa al giudizio ordinario
La conciliazione come alternativa al giudizio ordinario ADR Alternative Dispute Resolution procedure non giurisdizionali di risoluzione delle controversie condotte da una parte terza neutrale Libro Verde
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II. Laurea Magistrale in Ingegneria per l Ambiente e il Territorio
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II SCUOLA POLITECNICA E DELLE SCIENZE DI BASE Laurea Magistrale in Ingegneria per l Ambiente e il Territorio DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE, EDILE E AMBIENTALE
DettagliValorizzazione del merito
Valorizzazione del merito Criteri del comitato di valutazione 1 Il comitato di valutazione la composizione c. 129 Il dirigente, che lo presiede Tre docenti, di cui due scelti dal collegio uno dal consiglio
DettagliTEST DI ORIENTAMENTO PER LA SCELTA DELLA SCUOLA SUPERIORE
TEST DI ORIENTAMENTO PER LA SCELTA DELLA SCUOLA SUPERIORE studente FRANCESCO N.B. Ricorda che quanto leggerai e' totalmente riservato, vincolato dal segreto professionale e tutelato dalla legge, e che
DettagliL e Non No Te T c e h c n h ic i a c l a Sk S il i l l s n c o c nt n ri r but u o t all l l aff f i f da d bili l tà
Le Non TechnicalSkills Un contributo all affidabilità nelle organizzazioni complesse Chiara Locatelli 1 Non-technicalSkills Abilità cognitive, comportamentali e interpersonali, complementari alle competenze
DettagliRISCHIO DA STRESS LAVORO CORRELATO
1 RISCHIO DA STRESS LAVORO CORRELATO Formazione sicurezza sul lavoro D.Lgs.81/08 s.m.i. STRESS LAVORO-CORRELATO Reazione avversa ad eccessive pressioni o ad altro tipo di richieste. 2 STRESS LAVORO-CORRELATO
DettagliBottoncino CATALOGO CORSI (SEZIONE FORMAZIONE AZIENDALE) COMUNICAZIONE E RELAZIONALITÀ COMPETENZE MANAGERIALI BENESSERE E PRODUTTIVITÀ
Bottoncino CATALOGO CORSI (SEZIONE FORMAZIONE AZIENDALE) COMUNICAZIONE E RELAZIONALITÀ COMPETENZE MANAGERIALI BENESSERE E PRODUTTIVITÀ FORMAZIONE TECNICA Cliccando tendina COMUNICAZIONE E RELAZIONALITA
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO N 15 BOLOGNA Scuola secondaria di primo grado G.Zappa a.s.2015-2016. PROGRAMMAZIONE PER IL BIENNIO DI L2 E L3 (inglese,spagnolo)
ISTITUTO COMPRENSIVO N 15 BOLOGNA Scuola secondaria di primo grado G.Zappa a.s.2015-2016 PROGRAMMAZIONE PER IL BIENNIO DI L2 E L3 (inglese,spagnolo) Finalità - Sviluppo di competenze pragmatico-comunicative
DettagliLa nave dei folli: la modifica dello stereotipo del malato mentale nell adolescente
La nave dei folli: la modifica dello stereotipo del malato mentale nell adolescente La chiusura dei manicomi, avvenuta nel 1996, ha determinato un apertura nei confronti delle persone affette da malattia
DettagliAREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO 7. TECNICO RIPARATORE DI VEICOLI A MOTORE. Referenziazioni della Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT):
AREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO Denominazione della figura 7. TECNICO RIPARATORE DI VEICOLI A MOTORE Referenziazioni della figura Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT): 6. Artigiani, operai
DettagliTecnico riparatore di veicoli a motore. Standard formativo minimo regionale
Tecnico riparatore di veicoli a motore Standard formativo minimo regionale Denominazione della figura TECNICO RIPARATORE DI VEICOLI A MOTORE Referenziazioni della figura Professioni NUP/ISTAT correlate
DettagliAgenzia Regionale di Protezione Civile &!!
Agenzia Regionale di Protezione Civile!!!"#$ % &!! '()* &+#),) Ascoltiamo un po. Parole chiave di Velasco Motivazione Mentalità vincente Esercizio Impegno Adattamento Flessibilità Punti in comune. Quali
DettagliDocumento di approfondimento. Valutazione dello stress lavoro correlato e benessere organizzativo nella scuola
Documento di approfondimento Valutazione dello stress lavoro correlato e benessere organizzativo nella scuola VALUTAZIONE DELLO STRESS LAVORO CORRELATO E BENESSERE ORGANIZZATIVO NELLA SCUOLA Il Decreto
DettagliMODELLO PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE al termine della scuola primaria e secondaria di 1^ grado. anno scolastico 20 /20
MODELLO PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE al termine della scuola primaria e secondaria di 1^ grado anno scolastico 20 /20 La struttura del documento per la certificazione delle competenze in uscita
DettagliPERCORSO DI TECNICO DEI SERVIZI DI ANIMAZIONE TURISTICO SPORTIVA IeFP - ISIS MAMOLI BERGAMO
PERCORSO DI TECNICO DEI SERVIZI DI ANIMAZIONE TURISTICO SPORTIVA IeFP - ISIS MAMOLI BERGAMO AMBITO COMPETENZE DI BASE N. Abilità del triennio 1A Comprendere testi di diversa tipologia e complessità N.1
DettagliIl Supporto Psicologico nell Alto Rischio per cancro mammella/ovaio Eugenia Trotti Psicologia Clinica Università degli Studi dell Insubria - Varese Facoltà di Medicina e Chirurgia DPT di Medicina e Sanità
DettagliALLEGATO C. Sistema permanente di valutazione valutazione dell apporto individuale
ALLEGATO C Sistema permanente di valutazione valutazione dell apporto individuale SCHEDE DI VALUTAZIONE INDIVIDUALI Il presente allegato rappresenta il risultato della procedura di concertazione di cui
DettagliCONSULENZA E SOSTEGNO PSICOLOGICO Tariffa minima Tariffa massima 1. Seduta di consulenza e/o sostegno psicologico individuale 35,00 115,00
CONSULENZA E SOSTEGNO PSICOLOGICO Tariffa minima Tariffa massima 1. Seduta di consulenza e/o sostegno psicologico individuale 35,00 115,00 2. Seduta di consulenza e/o sostegno psicologico alla coppia e
DettagliCompetenze, progetti didattici e curricolo. Segnalibri per una lettura di Castoldi, Progettare per competenze
Competenze, progetti didattici e curricolo Segnalibri per una lettura di Castoldi, Progettare per competenze Ancora sulle competenze Le conoscenze Le abilità Le disposizioni ad agire CONOSCENZE DISPOSIZIONI
DettagliLe aree dell informatica
Fondamenti di Informatica per la Sicurezza a.a. 2006/07 Le aree dell informatica Stefano Ferrari UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO DIPARTIMENTO DI TECNOLOGIE DELL INFORMAZIONE Stefano Ferrari Università
DettagliMaria Antonietta CREA MANAGEMENT DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE
1 MANAGEMENT DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE Ci sono diversi modelli di mangement che differiscono per: Obiettivi Struttura organizzativa Strategie di leadership 2 TRA I MODELLI DI MANAGEMENT PIÙ IMPORTANTI
Dettaglie le difficoltà di apprendimento della matematica
e le difficoltà di apprendimento della matematica Mostra una compromissione di queste capacità: 1) comprendere o nominare i termini, le operazioni o i concetti matematici, 2) decodificare i problemi scritti
DettagliScienze e tecniche psicologiche PSICOLOGIA
Scienze e tecniche psicologiche PSICOLOGIA PSICOLOGIA CORSO DI LAUREA Scienze e Tecniche Psicologiche CORSO DI LAUREA MAGISTRALE Psicologia COR Via Sant Agostino, 8 27100 PAVIA - Tel. +39 0382 984218 -
DettagliIISS De Ruggieri - PTOF 15/16 - III La costruzione del curricolo di scuola PdM ISTRUZIONE DI QUALITÀ PER UNA DIMENSIONE EUROPEA DELL EDUCAZIONE
IISS De Ruggieri - PTOF 15/16 - La costruzione del curricolo di scuola PdM ISTRUZIONE DI QUALITÀ PER UNA DIMENSIONE EUROPEA DELL EDUCAZIONE ANNI 2016-18 - La costruzione del curricolo di scuola - dal RAV
DettagliMarketing delle imprese turistiche Lezione 1 prof. Simoni michele.simoni@uniparthenope.it Ricevimento: venerdì ore 12:00 via Acton
Marketing delle imprese turistiche Lezione 1 prof. Simoni michele.simoni@uniparthenope.it Ricevimento: venerdì ore 12:00 via Acton Articolazione del corso Inquadramento concettuale del marketing turistico
Dettagli3.1. Caratteristiche... 11 3.2. Sviluppo delle abilità di coping... 12 3.3. Resilienza... 13 3.4. Locus of Control... 13
Prefazione........................................ Introduzione...................................... V XIII CAPITOLO 1 L ORGANIZZAZIONE 1.1. Teorie di derivazione sistemica....................... 1 1.2.
DettagliDallo stress lavoro correlato allo sviluppo delle persone
Dallo stress lavoro correlato allo sviluppo delle persone A cura di: Prof.ssa Laura Borgogni Ordinario di Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni Facoltà di Medicina e Psicologia 15 luglio 2011 COSA
DettagliSettore Volontariato, Filantropia Beneficienza
Documento Programmatico Previsionale 2014 Settore Volontariato, Filantropia Beneficienza DISAGIO SOCIALE LINEA B) L A L I N E A D I I N T E R V E N T O La Fondazione riconosce nell area della povertà e
DettagliL' affidamento al servizio sociale
1 di 16 04/02/2014 12:16 L' affidamento al servizio sociale Ci sono 46 domande all'interno di questa indagine. Intervistato [1]Qual è il suo ente di appartenenza? (si intende l ente con cui ha un contratto
DettagliEFFICACY. Per la Scuola, per i Docenti, per gli Studenti. In collaborazione con l Università Bocconi
EFFICACY Per la Scuola, per i Docenti, per gli Studenti In collaborazione con l Università Bocconi EFFICACY PROGETTI PILOTA GIÀ SVOLTI SUL DIGITALE Progetti pilota: Marzo Giugno 2014 Set-up Chi: scuole
DettagliCURRICOLO TRASVERSALE SCUOLA PRIMARIA a.s. 2015-16
CURRICOLO TRASVERSALE SCUOLA PRIMARIA a.s. 2015-16 Competenza n 1: Comunicazione nella madrelingua o lingua di istruzione. Utilizza la lingua italiana per comprendere semplici enunciati e raccontare esperienze
DettagliInformation summary: Decision Making
Information summary: Decision Making - Copia ad esclusivo uso personale dell acquirente - Olympos Group srl Vietata ogni riproduzione, distribuzione e/o diffusione sia totale che parziale in qualsiasi
DettagliPresentazione del rapporto finale di valutazione SROI
Progetto "Ritorno al futuro" Fondo UNRRA 2014 Presentazione del rapporto finale di valutazione SROI Padova, Palazzo Moroni 14 Maggio 2015 Il Progetto La Bussola - Ritorno al Futuro Centro Diurno La Bussola
DettagliL INNOVAZIONE COMINCIA DAL PENSIERO
SERVITEC Polo Tecnologico Dalmine Associazione Centro Studi SPAZIO EUROMEDITERRANEO L INNOVAZIONE COMINCIA DAL PENSIERO Corsi di Formazione per addetti alle Tecnologie dell Industrializzazione Michelino
DettagliFormazione, consulenza e comunicazione. In testa.
Formazione, consulenza e comunicazione. In testa. L u c a G i o v a n n e t t i e. luca@brinc.it m. +39 3496342485 Via Accademia Albertina, 34 10123 Torino (TO) P. IVA 05701680968 Aiutiamo i nostri clienti
DettagliCOMUNE DI LIMBADI Provincia di Vibo Valentia PROPOSTA DI PIANO TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA
PROPOSTA DI PIANO TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014-2014 Articolo 1 TRASPARENZA E ACCESSIBILITA Sulla base delle prescrizioni dettate dalla legislazione più recente la trasparenza
DettagliIl Valore è. Risorse. Performance. La Performance comprende: Esigenze imprenditoriali Qualità Immagine Benefici sociali Incremento dei ricavi
Il Valore è Performance Risorse La Performance comprende: Esigenze imprenditoriali Qualità Immagine Benefici sociali Incremento dei ricavi Le risorse comprendono: Tempi di produzione Tempi di programmazione
DettagliS R E N T R PA I& D N O IM RA
RAIMONDI&PARTNERS Non esiste fallimento, solo feedback. Tu vedi cose e ne spieghi il perché, io invece immagino cose che non sono mai esistite e mi chiedo perché no. (George Bernard Shaw). l impresa, attraverso
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO MEZZOLOMBARDO PIANI DI STUDIO D ISTITUTO SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
Biennio: PRIMO (classe prima e seconda scuola primaria) COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE Traguardi di sviluppo della competenza a fine biennio 1. Conoscere e padroneggiare il proprio corpo (consapevolezza
DettagliPrincipi, strumenti e metodi di programmazione e progettazione. Barbara Chiavarino
Principi, strumenti e metodi di programmazione e progettazione 1 Il Project Cycle Management: principi, terminologia e strumen> La metodologia GOPP: analisi e progecazione con il Quadro logico AGENDA 2
DettagliSCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE STRESS LAVORO-CORRELATO
SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE STRESS LAVORO-CORRELATO AZIENDA C.F./P.IVA INDIRIZZO COMUNE Tel. e-mail SETTORE ATTIVITA ASSETTO ORGANIZZATIVO NOMINATIVO E-MAIL TELEFONO DATORE DI LAVORO come da D.Lgs 81/08
DettagliPREVENZIONE DEI RISCHI DA ALCOL E DROGHE NEI GIOVANI LAVORATORI
PREVENZIONE DEI RISCHI DA ALCOL E DROGHE NEI GIOVANI LAVORATORI S.P.I.S.A.L. AZ. ULSS 19 DI ADRIA INCONTRO DEL 28 DICEMBRE 2015 Il progetto dell ULSS 19 Analisi del contesto L Organizzazione Internazionale
DettagliCorso di Laurea Triennale in Ingegneria Informatica Ingegneria del software. Processo software. Marina Mongiello. il processo
Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Informatica Ingegneria del Processo Sommario 1. Prodotto e processo 2. Ciclo di vita del 3. Modelli del processo di sviluppo 1. Modelli a processo prescrittivo 2.
DettagliCHI SIAMO. I valori fondanti di MFG Consulting sono Integrità, Responsabilità, Flessibilità e Concretezza.
CHI SIAMO MFG Consulting è una società di consulenza strategica in ambito Risorse Umane, Organizzazione e Comunicazione che, grazie all esperienza maturata nella gestione di delicate situazioni di discontinuità
DettagliA N N O S C O L A S T I C O 2012-2013
Scuolla dellll iinfanziia Statalle dii Broglliie I..C.. F,, CHIARLE Dii PESCHIERA dell GARDA PIANO EDUCATIVO PERSONALIZZATO POZZIE e SORGENTI A N N O S C O L A S T I C O 2012-2013 Analisi della situazione
DettagliIl gruppo nella ricerca-azione. azione. Cantù, 24 maggio 2011
Il gruppo nella ricerca-azione azione Cantù, 24 maggio 2011 Life Skills di comunità PAR (Participatory Action Research): Analisi degli Stakeholders Valorizzazione del lavoro in gruppo Focus groups Conference(Tavoli)
DettagliL esperienza dei genitori: dinamiche emotive e familiari
L esperienza dei genitori: dinamiche emotive e familiari Dr. Emanuele Basile Psicologo Terapeuta Familiare Servizio di Psicologia della famiglia IRCCS E. Medea Ass. La Nostra Famiglia Bosisio Parini (Lc)
DettagliIL CORPO LA MENTE LA COMUNICAZIONE 2
IL CORPO LA MENTE LA COMUNICAZIONE 2 www.ani.ac Jared Blackburn, 1997 Cosa pensano dell Autismo le persone che hanno Autismo. I sintomi dell autismo possono variare ampiamente da un individuo all altro.
DettagliCOMUNE DI CASTEL RITALDI. SISTEMA PERMANENTE DI VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI DEL PERSONALE DIPENDENTE (Sintesi)
COMUNE DI CASTEL RITALDI SERVIZIO PERSONALE AREA FINANZIARIA SISTEMA PERMANENTE DI VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI DEL PERSONALE DIPENDENTE (Sintesi) Il sistema vigente è previsto all art. 24 del Contratto
DettagliCURRICOLO DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Scuola Primaria CLASSE 1 ^ (MONOENNIO) COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ
CURRICOLO DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Scuola Primaria CLASSE 1 ^ (MONOENNIO) COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZA 1 CONOSCERE E RICONOSCERE LE VARIE PARTI DEL CORPO, LA LORO FUNZIONALITÀ E POTENZIALITÀ
DettagliRIM RELAZIONI IINTERNAZIONALI PER IL MARKETING
RIM RELAZIONI IINTERNAZIONALI PER IL MARKETING CLASSE TERZA RIM CONOSCENZE ABILITA' ECONOMIA AZIENDALE GEOPOLITICA Organizzazione aziendale e analisi del fabbisogno finanziario. Regole e tecniche di contabilità
DettagliModello di Borkowski e Muthukrishna (1994) Componenti cognitive,motivazionali e di autostima della metacognizione Teorie del sé rapporto fa motivazione e autostima (De Beni, 2004) Teoria incrementale Convinzioni
Dettagli----------------------------- SISTEMA DI VALUTAZIONE INTEGRATO per la Dirigenza Medica, Sanitaria, Professionale, Tecnica e Amministrativa.
Servizio Sanitario Nazionale Regione Umbria Direzione per l Amministrazione del Personale Ufficio Relazioni Sindacali ----------------------------- SISTEMA DI VALUTAZIONE INTEGRATO per la Dirigenza Medica,
DettagliLa salute come costruzione sociale
La salute come costruzione sociale La salute è una realtà inventata, ovvero storicamente costruita e ridefinita nel corso del tempo da parte degli osservatori, tramite il loro stesso operare, rappresentare
DettagliServizi Tecnici nel settore
Servizi Tecnici nel settore Finanziario e del Terziario Presentazione attività Indice pag. - Chi siamo e cosa facciamo [ 2 ] - Servizi tecnici nel settore Finanziario e del Terziario [ 3 ] - Servizi tecnici
DettagliPROGETTO SCUOLA CALCIO TUTTI INSIEME NEL PALLONE: COMUNICAZIONE, COLLABORAZIONE E RISOLUZIONE DEI CONFLITTI NEI GIOVANI CALCIATORI
PROGETTO SCUOLA CALCIO TUTTI INSIEME NEL PALLONE: COMUNICAZIONE, COLLABORAZIONE E RISOLUZIONE DEI CONFLITTI NEI GIOVANI CALCIATORI Dott. Aldo Grauso, psicologo dello sport PRESENTAZIONE DEL PROGETTO Questo
DettagliMetodologia per la programmazione, il monitoraggio e la valutazione della formazione nelle PPAA
Metodologia per la programmazione, il monitoraggio e la valutazione della formazione nelle PPAA Prof. Guido CAPALDO Roma, 21 maggio 2013 Sala Polifunzionale PCM Come è stata costruita la metodologia Messa
DettagliGli 8 principi della Qualità
LA QUALITA NEL TEMPO Qualità Artigianale fino al ventesimo secolo; Ispezione e Collaudo - fino alla prima guerra mondiale; Controllo Statistico sui prodotti - fino al 1960; Total Quality Control fino al
DettagliPIANO DI LAVORO ANNO SCOLASTICO 2015-2016 I.T.S. '' C. E. GADDA FORNOVO TARO MATERIA DI INSEGNAMENTO: ITALIANO ANDREA CORSINI
PIANO DI LAVORO ANNO SCOLASTICO 2015-2016 I.T.S. '' C. E. GADDA FORNOVO TARO MATERIA DI INSEGNAMENTO: ITALIANO PROF. ANDREA CORSINI CLASSE 2A INFORMATICO n alunni 17 LIVELLI DI PARTENZA STRUMENTI UTILIZZATI
DettagliGroupthink IL PENSIERO DI GRUPPO
Groupthink IL PENSIERO DI GRUPPO Che cosa è il pensiero di gruppo? Il fenomeno di groupthink rientra nella più ampia serie di processi invocati per rispondere alla fondamentale domanda se il gruppo sia
DettagliL analisi preliminare
1 5 2 L analisi preliminare 4 3 1 Unità Didattiche 1, 2 Alla fine del modulo sarai in grado di Elaborare un documento di analisi preliminare del piano formativo OBIETTIVI DIDATTICI Descrivere le variabili
DettagliA che gioco giochiamo? di Alessandra Campitelli Psicologa, counselor Associazione Ama Frentania Onlus
A che gioco giochiamo? di Alessandra Campitelli Psicologa, counselor Associazione Ama Frentania Onlus I messaggi che ci arrivano Che cos è il gambling patologico È una dipendenza comportamentale ( dipendenza
DettagliInformatica. Progettazione ed implementazione di un tool per il supporto al debug nella pratica di sviluppo Test Driven
Tesi di laurea in Informatica Progettazione ed implementazione di un tool per il supporto al debug nella pratica di sviluppo Test Driven Relatore Ch.mo Prof. Giuseppe Trautteur Candidato Gioacchino Del
DettagliSommario. a cura di T.Federici. Definizioni Il processo decisionale
Introduzione alla Teoria delle decisioni a cura di T.Federici T.Federici Definizioni Il processo decisionale Sommario Il processo decisionale è meno lineare di quanto supposto già a livello individuale
DettagliIl Brevetto & Il Mercato
Il Brevetto & Il Mercato Ferrara, 16 Aprile 2015 Emanuele Acconciamessa Chief Operating Officer @Emacconciamessa La rilevanza strategica del brevetto Il brevetto è lo strumento giuridico con il quale viene
DettagliTecniche di Vendita 17 Giugno 2013
Tecniche di Vendita 17 Giugno 2013 AGENDA le tecniche di vendita La tua strategia di vendita 2 Le slide di questo corso puoi scaricarle nel sito: www.wearelab.com www.brunobruni.it 3 BREVE RIEPILOGO Cambio
DettagliIL PIANO MARKETING. www.impresaefficace.it
IL PIANO MARKETING IL PIANO MARKETING IN 7 PASSI 1. INDIVIDUA UNA NICCHIA DI MERCATO 2. DEFINISCI IL TARGET DEI CLIENTI 3. DEFINISCI LA TUA IDENTITA 4. DEFINISCI GLI OBIETTIVI 5. DEFINISCI IL POSIZIONAMENTO
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO MOZZECANE. Dirigenza ed Uffici amministrativi:
ISTITUTO COMPRENSIVO MOZZECANE Dirigenza ed Uffici amministrativi: Via Dante Alighieri, 39 37060 Mozzecane (Vr) Italy Tel. +39 0458240025 Fax +39 0458240026 email (PEC): vric895002@pec.istruzione.it (link
DettagliLA TECNICA NEL MINI- TENNIS APPRENDIMENTO TECNICO RACCHETTA AZZURRA
LA TECNICA NEL MINI- TENNIS APPRENDIMENTO TECNICO RACCHETTA AZZURRA LA TECNICA NEL MINI- TENNIS 2 LA TECNICA NEL MINI- TENNIS 3 APPRENDIMENTO TECNICO APPRENDIMENTO TECNICO UTILIZZANDO RACCHETTE ADATTE
DettagliContesti Regionali. HTA in Italia
WORKSHOP: "Implementazione di un modello regionale di HB-HTA: istruzioni per l'uso " Contesti Regionali Emanuela Foglia 16 settembre 2015 HTA in Italia Riferimenti normativi Piano Sanitario 2006-2008 HTA
DettagliPROCEDURA OPERATIVA PER L ANALISI E LA GESTIONE DEL RISCHIO
28/06/2011 Pag. 1 di 9 PROCEDURA OPERATIVA PER L ANALISI E LA GESTIONE DEL RISCHIO 1 SCOPO... 2 2 APPLICABILITÀ... 2 3 DOCUMENTI DI RIFERIMENTO... 2 3.1 Moduli... 2 4 RESPONSABILITÀ... 2 5 MODALITÀ OPERATIVE...
DettagliIL MONDO DELLE PAROLE & INDIVIDUAZIONE PRECOCE DELLE DIFFICOLTÀ DI LETTO-SCRITTURA
IL MONDO DELLE PAROLE & INDIVIDUAZIONE PRECOCE DELLE DIFFICOLTÀ DI LETTO-SCRITTURA Avvio indagine sulle difficoltà di apprendimento (98/99) Presupposti: Aumento esponenziale delle segnalazioni di bambini
DettagliINDICE. Presentazione alla nuova edizione: Psicologia e criminologia clinica nel sistema. (di GAETANO DE LEO e PATRIZIA PATRIZI)...
Presentazione alla nuova edizione: Psicologia e criminologia clinica nel sistema penale (di GAETANO DE LEO e PATRIZIA PATRIZI)... Introduzione alla prima edizione: La psicologia clinica nel sistema penale
DettagliVALORE P.A. AVVISO ALLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI CORSI DI FORMAZIONE 2016
VALORE P.A. AVVISO ALLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI CORSI DI FORMAZIONE 2016 INDICE PREMESSA 1. IL PROGETTO 2. ADESIONE E RILEVAZIONE DEL FABBISOGNO FORMATIVO 3. RICERCA E SELEZIONE DEI CORSI DI FORMAZIONE
DettagliPROGETTAZIONE FORMATIVA ANNUALE PROGETTAZIONE ANNUALE DIDATTICA:
PROGETTAZIONE FORMATIVA ANNUALE Docente PICCHI MARIA LETIZIA Plesso Scuola dell'infanzia Giuseppe Giusti Classe.. Sezione A e B (anni 5) Disciplina/Macroarea/Campo d esperienza I DISCORSI E LE PAROLE Tavola
Dettagli