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- Gianfranco Nigro
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1 Modello di Borkowski e Muthukrishna (1994) Componenti cognitive,motivazionali e di autostima della metacognizione
2 Teorie del sé rapporto fa motivazione e autostima (De Beni, 2004) Teoria incrementale Convinzioni Teoria dell entità Teorie ingenue Sé Autostima Compito Compito Strategie Prestazione Feedback Valutazione Autoefficacia Stile attributivo Motivazione Cognizioni
3 Le attribuzioni Processi attraverso cui ogni individuo analizza i suoi successi o insuccessi per capire chi o che cosa è responsabile della riuscita o meno di compiti di diverso tipo. Principali attribuzioni secondo Weiner (adattata da De Beni e Moè, 2000). Locus interno Instabile controllabile IMPEGNO/DISIMPEGNO Locus esterno Stabile incontrollabile Stabile incontrollabile ABILITA /INCAPACITA FACILITA /DIFFICOLTA Instabile controllabile AIUTO/NON AIUTO Instabile incontrollabile FORTUNA/SFORTUNA
4 Teoria generale delle attribuzioni causali Antecedenti Attribuzioni Conseguenze Informazioni Cause percepite Comportamento Credenze Motivazione Emozioni Aspettative
5 I principali stili attributivi (adattata da De Beni e Moè, 1995) STILE STRATEGICO STILE DEPRESSO STILE NEGATORE STILE PEDINA STILE ABILE Attribuisce principalmente il suo successo all impegno e il suo insuccesso alla mancanza di impegno Attribuisce principalmente il suo successo a cause esterne e il suo insuccesso alla mancanza di abilità Attribuisce principalmente il suo successo all abilità e il suo insuccesso a cause esterne Attribuisce principalmente il suo successo e il suo insuccesso a cause esterne Attribuisce principalmente il suo successo all abilità e il suo insuccesso alla mancanza di abilità
6 AMOS ABILITA E MOTIVAZIONE ALLO STUDIO: PROVE DI VALUTAZIONE E ORIENTAMENTO Rossana De Beni, Angelica Moè e Cesare Cornoldi Edizioni Erickson
7 Le competenze metacognitive (conoscenza strategica e procedure di controllo) sono importanti per regolare la propria attività cognitiva di studio (Cornoldi, 1995; Moè e De Beni, 1995). Gli aspetti strategici dell apprendimento e le caratteristiche del metodo di studio applicato sono elementi fondamentali per il raggiungimento del successo scolastico (Moè e De Beni, 1995; Weinstein e Hume, 1998). L autoregolazione si compone delle abilità di elaborazione, organizzazione e autovalutazione (Moè e De Beni, 2000). Gli studenti autoregolati sono motivati, possiedono una maggiore consapevolezza metacognitiva e riescono a gestirsi autonomamente (Zimmerman, 1990).
8 La motivazione influisce sulla prestazione scolastica sostenendo ed alimentando l attività di apprendimento (Moè e De Beni, 1995; Albaili, 1997). Gli studenti che credono che la propria intelligenza sia una qualità modificabile (teoria incrementale dell intelligenza) tendono a ricercare obiettivi che possano incrementare la loro competenza (obiettivi di padronanza). (Dweck e Legget, 1988; Dweck, 2000) L autoefficacia influenza la motivazione, l apprendimento e il rendimento scolastico in quanto stimola a lavorare più duramente e aumenta la persistenza anche di fronte alle difficoltà (Pajares, 1996; Schunk, 1995). Le credenze di autoefficacia alimentano i processi di autoregolazione (automonitoraggio, autovalutazione e utilizzo di strategie) (Zimmerman, 1989, 1990, 1994; Zimmerman e Bandura, 1994; Zimmerman e Martinez Ponz, 1990)
9 MODELLO CAUSALE (CORNOLDI, DE BENI E FIORITTO 2003) TEORIE INCREMENTALI E OBIETTIVI APPRENDIMENTO ATTRIBUZIONE IMPEGNO AUTOEFFICACIA AUTOREGOLAZIONE SUCCESSO STRATEGIE
10 Perché questa batteria? Gli studenti possono avere una lunga esperienza di studio ma non necessariamente un metodo di studio adeguato (De Beni, Moè e Rizzato, 2003); Possibili fattori che contribuiscono a spiegare l abbandono e la dispersione universitaria Gli studenti in seguito a ripetuti insuccessi possono maturare un sistema di convinzioni non corretto con ripercussioni nel modo di affrontare lo studio e le situazione d esame (Pazzaglia, Moè, Friso e Rizzato, 2002)
11 Strumenti per individuare il problema Dall analisi delle caratteristiche dello studio degli studenti - Abilità di studio - Abilità strategica - Approccio allo studio - Stili cognitivi - Convinzioni e fiducia AMOS Strumenti per il programma di intervento Alla promozione di un atteggiamento strategico verso l apprendimento attraverso il potenziamento dei processi di controllo e della flessibilità nell uso di strategie Programma di intervento per la promozione delle abilità di studio Imparare a studiare 2 (Cornoldi, De Beni e Gruppo MT, 2001)
12 Strumenti che compongono la batteria AMOS: - Questionario sulle strategie di studio (QSS) - Questionario sull approccio allo studio (QAS) - Questionario sugli stili cognitivi (QSC) - Prova di apprendimento (PA) - Questionario sulle convinzioni (QC)
13 STRUTTUTA GENERALE DELLO STRUMENTO QUESTIONARI AUTOVALUTATIVI QSS QSA QSC QC PROVA OGGETTIVA DI STUDIO PA
14 Obiettivo Fornire un profilo dello studente degli aspetti relativi alle capacità di studio, alle strategie, agli stili cognitivi e alle convinzioni Favorire la conoscenza e l autoconsapevolezza dello studente sul proprio metodo di studio
15 Questionario sulle strategie di studio (QSS) Obiettivo: individuare quanto le strategie di studio sono ritenute utili e quanto sono usate dallo studente Le strategie di studio sono attività orientate a un obiettivo potenzialmente consapevoli e controllabili (Schneider e Pressley, 1997) Lo strumento è stato elaborato a partire dal Questionario di metastudio (Cornoldi,1995)
16 COMPOSIZIONE E ORGANIZZAZIONE DELLO STRUMENTO Lista di 39 strategie che si riferiscono alla: flessibilità, programmazione, concentrazione, lettura, uso di sottolineature o schemi, memorizzazione, ripasso, gestione della situazione d esame - 8 strategie molto efficaci (es: Prendere appunti durante lo studio, Farsi schemi e diagrammi ) - 8 strategie non efficaci (es. Leggere almeno un volta ad alta voce il testo, Studiare in ambienti comuni per farsi ispirare dall esempio altrui e non disperdersi ) Scala di risposta di tipo lickert a 7 punti (da 1: nessuna utilità o mai a 7 massima utilità o sempre )
17 Dal questionario si ricavano 3 indici relativi alla conoscenza e consapevolezza delle strategie di studio: Indice sull efficacia delle strategie quanto uno studente ritiene utile le strategie di studio elencate Sé ideale dello studente: caratteristiche che uno studente attribuisce allo studente efficace Indice sull uso delle strategie quanto uno studente ritiene di usare le strategie di studio elencate Sé reale dello studente: caratteristiche che lo studente attribuisce al proprio approccio allo studio Indice di coerenza strategica quanto distanti sono le valutazioni di efficacia e uso delle strategie Grado di vicinanza tra sé reale e ideale
18 Dalle ricerche è emerso: Uno studente con poca coerenza strategica: Emozioni di delusione e insoddisfazione (Higgins, 1987) Carriere scolastiche stentate e situazioni di disagio psicologico (Cornoldi, De Beni e Moè 1998, 2000)
19 Questionario sull approccio allo studio (QAS) Obiettivo: individuare cinque componenti dell approccio autoregolato allo studio con particolare riferimento agli aspetti di tipo metacognitivo Le 5 aree sono: - Organizzazione - Elaborazione personale - Autovalutazione - Strategie di preparazione a una prova - Sensibilità metacogntiva E stato elaborato a partire dal questionario sul metodo di studio (Cornoldi, De Beni e Gruppo MT, 2001)
20 Dalle ricerche è emerso: Organizzazione: gli studenti più capaci organizzano l attività di studio con un programma di lavoro distribuito nel tempo rispettando impegni e scadenze (Ley e Young, 1998; Moè e De beni, 2000) Elaborazione: lo studente di successo utilizza strategie schema-driven cioè basate sulla schematizzazione, la costruzione di diagrammi e tabelle, prendere appunti ecc. Usa strategie self testing, usa un maggior numero di conoscenze precedenti (Stoynoff, 1997), adotta modalità di elaborazione profonda (O Reilly et al, 1998) e selezione correttamente gli aspetti principali (Moreland, 1997)
21 Autovalutazione: lo studente di successo è consapevole del proprio metodo di studio, sa valutare adeguatamente la propria preparazione, tende a riflettere più spesso sul modo migliore per affrontare lo studio Strategie di preparazione ad una prova e la Sensibilità metacognitiva sono componenti che caratterizzano gli studenti di successo
22 COMPOSIZIONE E ORGANIZZAZIONE DELLO STRUMENTO Composto complessivamente da 50 item 10 item per ogni area considerata Organizzazione (5 positivi, 5 negativi) Elaborazione personale (7 positivi, 3 negativi) Autovalutazione (5 positivi, 5 negativi) Strategie di preparazione a una prova (7 positivi, 3 negativi) Sensibilità metacogntiva (7 positivi, 3 negativi) Scala di risposta di tipo lickert a 5 punti (1 mai a 5 sempre )
23 MODALITA E TEMPI DI SOMMINISTRAZIONE Viene lasciato tempo libero per la somministrazione In genere sono necessari 15 minuti CALCOLO DEI PUNTEGGI Si calcola un punteggio per ogni area del questionario: - item positivi: sommare i valori assegnati ad ogni affermazione - item negativi: invertire i valori assegnati ad ogni affermazione Vedi tabella 2.1, pag. 29 e 31
24 INTERPRETAZIONE DEL PUNTEGGIO Valori normativi per Scuole medie superiori Organizzazione 3.58 (0,62) Elaborazione 3,42 (0,41) Autovalutazione 3,59 (0.37) Strategie 3,54 (0,52) Sensibilità metaco 3,73 (0,47) Università 3.74 (0,53) 3,18 (0,44) 3,78 (0.42) 3,60 (0,48) 3,26 (0,48)
25 Questionario sugli stili cognitivi (QSC) Obiettivo: individuare il tipo di stile cognitivo globaleanalitico o verbale-visivo che lo studente privilegia nell elaborazione del materiale da studiare Stile cognitivo: modo preferenziale nell uso di strategie e percorsi per elaborare l informazione Cioè, la predisposizione ad adottare strategie di apprendimento indipendentemente dalle specifiche richieste del compito Lo stile tende a stabilizzarsi nel tempo ma non è necessariamente rigido Nell apprendimento è opportuno che i ragazzi adottino il proprio stile individuale ma che facciano esperienza di stili alternativi
26 Gli stili considerati dallo strumento Stile globale/analitico - Stile globale cogliere la visione d insieme dell oggetto di studio - Stile analitico privilegiare nello studio aspetti specifici e i dettagli Stile verbale/visivo - Stile verbale privilegiare la codifica verbale, preferisce le parole - Stile visivo privilegiare la codifica per immagini
27 COMPOSIZIONE E ORGANIZZAZIONE DELLO STRUMENTO Stile globale e analitico - Figura che include una configurazione globale ed elementi di dettaglio - Questionario di 9 domande per indagare la preferenza per un approccio globale (5 item) o analitico (4 item) scala lickert a 5 punti Stile verbale e visivo - Lista di 12 item espressi visivamente (disegni) o verbalmente (parole) - Questionario di 9 domande per indagare la preferenza per il codice verbale (4 item) o visivo (5 item) scala lickert a 5 punti
28 Prima parte MODALITA E TEMPI DI SOMMINISTRAZIONE 1. Consegnare la figura con il foglio girato 2. Far girare il foglio 3. Osservare la figura per 30 secondi 4. Coprire la figura e disegnarla 5. Rispondere al questionario Seconda parte 15 minuti 1. Consegnare le figure e la lista di parole con il foglio girato 2. Guardare velocemente la lista di parole e figure e rispondere a una domanda sulla preferenza del codice verbale o visivo 3. Far girare il foglio 4. Studiare la lista di parole e le figure per 1 minuto 5. Scrivere tutte le parole ricordate (1 minuto di tempo) 6. Rispondere alle 8 domande (10 minuti)
29 CALCOLO DEI PUNTEGGI Vengono calcolati due punteggi sulla base delle risposte ai questionari: Sommare le valutazioni assegnate dall alunno alle 9 domande invertendo i punteggi alle domande espressi in senso negativo 1. Stile globale e analitico punteggio più alto esprime un approccio olistico 2. Stile visivo e verbale punteggio più alto corrisponde alla preferenza per il codice verbale Vedi tabella 3.1, pag. 43 INTERPRETAZIONE DEI PUNTEGGI Stile globale-analitico 3,48 (0,45) Stile verbale-visivo 2,90 (0,49)
30 PROVA DI APPRENDIMENTO (PA) Obiettivo: ottenere una misura oggettiva dell abilità di studio Studiare un testo significa leggerlo attentamente e selettivamente con l obiettivo di comprenderlo memorizzarlo per ottenere informazioni specifiche utili per eseguire la prova (Anderson, 1979) L attività di studio può essere suddivisa in 3 fasi: - lettura del materiale di studio e un momento di organizzazione e definizione degli obiettivi - comprensione più approfondita ed elaborazione del testo - fase di memorizzazione: ripasso e dimostrazione del possesso delle informazioni acquisite
31 Le fasi dello studio: SQ4R (Robinson, 1970) - Sfogliare il materiale (Survey) - Porsi delle domande (Question) - Leggere una prima volta (Read) - Rileggere analizzando bene il testo (Reread) - Ripetere appena finito di leggere (Recite) - Ripassare (Review)
32 COMPOSIZIONE E ORGANIZZAZIONE DELLO STRUMENTO 1) PROVA DI STUDIO - Testo La protostoria dell Africa: Etiopia e Nubia (è composto da descrizioni, informazioni, dati numerici, elementi concettuali e di riflessione e dal titolo); - Elenco di 14 titoli (per prova di Scelta titoli ); - 40 affermazioni che possono essere vere o false (per la prova di ricordo ); 2) PROVA DI MEMORIA DI FIGURE - Matrice 6 x 6 all interno della quale sono rappresentati figurativamente 36 oggetti concreti (adattato da Cornoldi e Caponi, 1991) - Matrice 6x 6 bianca come foglio di risposta
33 Questionario sulle convinzioni (QC) Obiettivo: individuare il tipo di convinzioni che lo studente ha di sé Il tipo di convinzione è in stretta relazione con la motivazione ad apprendere Gli aspetti motivazionali dell apprendimento sono componenti in grado di stimolare e sostenere lo studio strategico Le componenti motivazionali dell apprendimento sono in stretta relazione con le componenti strategiche e di metodo di studio analizzati negli strumenti precedentemente descritti (Moè e De Beni, 2002)
34 Componenti motivazionali analizzate dal QC Teorie implicite: convinzioni personali circa la staticità o la modificabilità dei costrutti considerati (personalità e intelligenza) Teoria dell intelligenza: quanto lo studente ritiene di modificare la propria intelligenza Teoria della personalità: quanto la personalità può essere cambiata Teoria incrementale: l idea di poter sviluppare la propria intelligenza o di poter cambiare la personalità è associata ad un superiore atteggiamento strategico e a maggiori aspettative di riuscita, a livelli superiori di motivazione espressi dalla tendenza alla padronanza e da un maggior riconoscimento dell impegno Teoria dell entità: l idea di non poter sviluppare la propria intelligenza o di non cambiare la personalità porta ad affrontare solo situazioni verso le quali ci si sente portati e ad evitare le altre
35 Fiducia individuale: quanta certezza-incertezza la persona esprime nei propri livelli intellettivi o nelle proprie abilità o nella personalità (fiducia nella propria intelligenza e fiducia nella propria personalità) Se bassa fiducia (lo studente si interroga sulla propria intelligenza) + possibilità di sviluppare una teoria incrementale Percezione di abilità: valutazione soggettiva della propria capacità di affrontare con successo le attività di studio
36 Obiettivi di apprendimento: mete che l alunno si prefigge Obiettivi di prestazione si affronta un compito per imparare tendenzialmente associati a un teoria incrementale della propria intelligenza Obiettivi di padronanza si affronta il compito per dimostrare le propria abilità tendenzialmente associati a un teoria statica della propria intelligenza
37 COMPOSIZIONE E ORGANIZZAZIONE DELLO STRUMENTO Lo strumento si compone di 6 parti: 1) Teoria della propria intelligenza (8 item- 4 item basati sulla teoria incrementale, 2 teoria staticascala lickert 1-6) Es. Tu ha un certo grado di intelligenza e puoi fare ben poco per cambiarla Puoi sempre cambiare in misura notevole la tua quantità di intelligenza 2) Teoria della propria personalità (6 item, - 2 item basati sulla teoria incrementale, 4 teoria staticascala lickert 1-6) Es. Alcune persone hanno una buona personalità, altre no e non possono cambiarla molto La gente può sempre cambiare la propria personalità
38 3) Fiducia nella propria intelligenza (3 item) es.: a) Di solito penso di essere intelligente b) Mi domando se sono intelligente Indica quanto è vera per te l affermazione che hai scelto molto vera vera vera fino ad un certo punto 4) Fiducia nella propria personalità (3 item) a) Sono sicuro/a che alla gente piaccia la mia personalità b) Non sono sicuro/a che alla gente piaccia la mia personalità Indica quanto è vera per te l affermazione che hai scelto molto vera vera vera fino ad un certo punto
39 5) Percezione di abilità (5 item, scala lickert 1-5) Es. Esprimi una valutazione delle seguenti dimensioni: 1. La tua abilità di studio 2. La personale facilità di studio 6) Obiettivi di apprendimento (3 item) Es. In una situazione di studio preferisci affrontare: a) Compito che sono difficili, anche se c è il rischio di sbagliare, b) Compiti che sono facili, così non fai molto errori
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