TEST AMOS 8-15 ABILITÀ E MOTIVAZIONE ALLO STUDIO: PROVE DI VALUTAZIONE PER RAGAZZI DAGLI 8 AI 15 ANNI

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1 TEST AMOS 8-15 ABILITÀ E MOTIVAZIONE ALLO STUDIO: PROVE DI VALUTAZIONE PER RAGAZZI DAGLI 8 AI 15 ANNI Cesare Cornoldi, Rossana de Beni, Claudia Zamperlin, Chiara Meneghetti Edizioni Erickson

2 TEST AMOS SCOPI Rivolto a studenti che non riescono a trovare competenze motivazionali per l apprendimento Rilevare abilità e motivazioni allo studio Avviare un percorso per rendere gli studenti più efficaci e motivati

3 QUALI ABILITÀ DI STUDIO VALUTARE E SVILUPPARE? Attività di studio comprende: Abilità cognitive: attenzione, memoria, comprensione, lettura Abilità di studio: strategie per pianificare, leggere, capire, memorizzare, monitorare l attenzione Metacognizione: a. conoscenze metacognitive - conoscenze sullo studio - conoscenze di sé come studente - conoscenze sul compito specifico - strategie da utilizzare

4 b. autoregolazione: -autogestione dell attività cognitiva -prevedere i risultati dello studio -pianificare tempi -monitoraggio Motivazione: - Convinzioni che lo studente possiede su se stesso - Obbiettivi che lo studente possiede - Attribuzione di successo/insuccesso

5 Aspetti emotivi e motivazionali: stimolano e sostengono gli sforzi per lo studio Differenza tra: Motivazione intrinseche: aspetti interni (interesse, curiosità, desiderio di accrescere le proprie conoscenze, sentirsi competenti) vs Motivazione estrinseca: aspetti esterni (ottenere buoni voti, essere lodati, raggiungere una posizione) Le convinzioni influenzano la motivazione: Ansia e paura derivano da convinzioni errate Modificando le convinzioni si ottiene un beneficio diretto (maggior autopercezione di successo) e indiretto (ridimensionare gli ostacoli alla libera espressione dei bisogni) Se si lavora sulle convinzioni si incrementa la motivazione

6 Modificabilità dell intelligenza Importanza dell impegno Influenza positiva la motivazione Fiducia nelle proprie risorse Importanza all apprendimeto

7 MOTIVAZIONE Costrutto multidimentsionale Motivazione Personalità Caratteristiche individuali Ambiente esterno Gruppo-classe Insegnanti Famiglia Rapporti scuola/famiglia Contesto culturale

8 Instrinseca vs estrinseca - Oscillazione continua tra i due poli: Come sono motivato? (profilo motivazionale) - Evoluzione del profilo motivazionle a. Autonomia: comportamenti sempre meno dipendenti dal controllo esterno e più autodeterminati b. Competenza: percezione di poter eseguire i compiti grazie all aumento delle proprie capacità c. Relazionalità: percezione che i propri comportamenti hanno un impatto non solo su di sé ma anche sugli altri

9 Valore x aspettativa - Molla che fa scattare la motivazione: valore motivante dei compiti X autoefficacia - È più motivante un compito che: si colleghi all esperienza diretta, ai bisogni, agli interessi, sia orientato ad uno scopo, abbia obiettivi espliciti/condivisi sia evidente l utilità giusto livello di difficoltà: zona di sviluppo prossimale (Vygotsky)

10 Uso di strategie (es. verbali vs visive-immaginative) Compito che stimola l uso di strategie Aspettative positive su di sé e sul compito Aumentare la motivazione Le strategie vengono autovalutate Il successo è attribuito all uso delle strategie

11 Modello metacognitivo: Fattori che incidono sullo studio:

12 Modello metacognitivo: Fattori che incidono sullo studio: Interagisce con la componente strategica 1. Autoregolazione: -autogestione dell attività cognitiva -prevedere i risultati dello studio -pianificare tempi -monitoraggio

13 Modello metacognitivo: Fattori che incidono sullo studio: 2. Conoscenza metacognitiva, uso delle strategie, Corenza tra giudizio di utlità ed uso di strategie

14 Modello metacognitivo: Fattori che incidono sullo studio: 3. Componenti emotivemotivazionali Idee sull apprendimento/ intelligenza; Fiducia verso le proprie abilità

15 Batteria AMOS:

16 Batteria AMOS: Conoscenza metacognitiva

17 QAS: QUESTIONARIO SULL APPROCCIO ALLO STUDIO 49 affermazioni che descrivono comportamenti di studio

18 QS: QUESTIONARIO DI STUDIO: STRATEGICITÀ QS1: Utilità strategica Convinzione di efficacia delle strategie Lista di 32 strategie di studio (funzionali/disfunzionali) QS2: Uso strategico Giudizio d uso delle strategie

19 PS: PROVE DI STUDIO Testo da studiare Domande conseguenti Valuta l aspetto cognitivo dello studio (prestazione)

20 QC: QUESTIONARI SULLE CONVINZIONI QC1: Convinzioni sulle teorie dell intelligenza Entità statica vs abilità incrementale e suscettibile al cambiamento QC2: Convinzioni sugli obbiettivi di apprendimento Risultati (voti) vs Padronanza e acquisizione competenze QCA: Attribuzioni Attribuzioni causa di successo e insuccesso

21 SOMMINISTRAZIONE Iniziare con QAS (Questionario sull approccio allo studio) QC (Questionari sulle convinzioni) Approfondire con gli altri strumenti Tempi di somministrazione batteria totale: 2 ore ½

22 QAS: QUESTIONARIO SULL APPROCCIO ALLO STUDIO 1. Autoregolazione: -autogestione dell attività cognitiva -prevedere i risultati dello studio -pianificare tempi -monitoraggio

23 QAS 49 affermazioni che descrivono comportamenti di studio relativi a: 1. Motivazione 2. Organizzazione del lavoro personale 3. Elaborazione strategica del materiale 4. Flessibilità di studio 5. Concentrazione 6. Gestione dell ansia 7. Atteggiamento verso la scuola

24 QAS Autodescrizione del proprio approccio allo studio Questionario metacognitico: valuta credenze-convinzioniconoscenze soggettive 7 aree legate allo studio: Componente motivazionaleemotiva Motivazione Ansia Atteggiamento verso la scuola Componente strategica/cognitiva Elaborazione strategica del materiale Flessibilità allo studio Componente di pianificazione/auto regolazione Organizzazione del lavoro personale Concentrazione

25 1. Componente motivazionale-emotiva Motivazione: - Perseguire con costanza-interesse-impegno gli obiettivi di studio Ansia: - Auto controllo e regolazione - Individuazione e gestione delle situazioni ansiose Atteggiamento verso la scuola: - Stare bene a scuola: fattori individuali e contestuali

26 EVOLUZIONE NEL ATTEGGIAMENTO VERSO LA SCUOLA Atteggiamento verso la scuola non è costante: elementare 5 elementare Serie 1 1 media 2 media 1 superiore Rischio rispetto all abbandono scolastico, motivazione allo studio

27 2. Componente strategica/cognitiva: Elaborazione strategica del materiale: - collegamenti tra una lezione e l altra - utilizzo di un proprio linguaggio per riesporre Flessibilità: - uso flessibile delle strategie in relazione agli obiettivi da raggiungere 3. Componente di pianificazione/autoregolazione: Organizzazione: - pianificare- informazione sul tipo di verificaidentificare obbiettivi - processi di auto interrogazione: Come/ dove e quando è più conveniente studiare Concentrazione: - allontanamento elementi di disturbo

28 SOMMINISTRAZIONE 7 aree: A. Motivazione allo studio B. Organizzazione del lavoro personale D. Elaborazione strategica del materiale E. Flessibilità di studio N. Concentrazione U. Ansia V. Atteggiamento verso la scuola 49 item - 7 per ogni elemento considerato: - 5 item positivi (esprimono l aspetto considerato) - 2 item negativi (lo esprimono in senso contrario) - Scala likert a 3 punti Punteggio min e max 7-21 (per ogni area) Leggere assieme le istruzioni 15/ 20 minuti

29 SCORING Calcolare separatamente i punteggi per ognuno dei 7 aspetti Per gli item che esprimono negativamente il costrutto (2 e 5) invertire i punteggi (se è stato segnato il valore 3 cambiarlo in 1 e viceversa) Sommare i punteggi di ciascun area

30 COME INCIDERE SULLA MOTIVAZIONE? 1. La teoria del rinforzo (teoria comportamentale) Fa leva sugli aspetti estrinseci della motivazione Un soggetto è portato ad impegnarsi in un compito se tale comportamento in passato è stato premiato (con lodi, complimenti, un buon voto, un regalo, l'approvazione sociale) o se un comportamento alternativo è stato punito (con un rimprovero, un segno palese di disapprovazione, un voto insufficiente). Il comportamento desiderato tende a mantenersi stabile se il rinforzo è dato in maniera continuativa. La modalità più efficace è quella del rinforzo intermittente (dato alcune volte), a caso, senza regola fissa (ad esempio lodare alcune ma non tutte le risposte corrette di un soggetto);

31 Gli effetti del rinforzo ad una risposta si generalizzano a risposte simili: il rinforzo per un particolare comportamento influenza una classe di comportamenti; Un rinforzo associato ad una conseguenza desiderabile può aumentare i suoi effetti. Es. se uno studente a cui è stato assegnato un ottimo voto viene a casa lodato dai genitori, quel risultato diventerà ancora più desiderabile, indipendentemente dai premi a cui è stato inizialmente associato; Quando un comportamento non viene più rinforzato, diminuisce la frequenza del suo verificarsi e progressivamente esso tende ad estinguersi.

32 Per essere motivante, il rinforzo deve essere: - Contingente alla prestazione: temporalmente vicino al comportamento; - Specifico: relativo ad un preciso e determinato aspetto della prestazione. (Rinforzi generici, come le lodi "Bravo", "bene", disorientano il soggetto, il quale non comprende quale aspetto del suo comportamento ha soddisfatto l'insegnante;) - Credibile: non contraddetto da atteggiamenti paraverbali o non verbali: (è inefficace una lode se, contemporaneamente, l'insegnante aggrotta le ciglia o assume un'espressione di disapprovazione; è inefficace una punizione se contemporaneamente l'insegnante sorride o esprime affetto con lo sguardo o la mimica facciale, o con la posizione); - Appropriato: dato quando la risposta è veramente quella desiderata (sono inefficaci come rinforzi un buon voto o un elogio ad una relazione scritta male o a un test di verifica in cui lo studente ha sbagliato una percentuale piuttosto alta di risposte.)

33 Un rinforzo è demotivante quando: - pone l'accento non sull'impegno del soggetto ma sull'approvazione dell'insegnante (es. "Bene, hai risposto proprio come volevo io", oppure "Sono contento di te" o "Mi hai dato una grande soddisfazione ); - viene dato a tutti, indipendentemente dalle prestazioni e dal risultato; - viene accompagnato da confronti tra il risultato del soggetto e quello dei compagni (es."bene, hai analizzato bene il testo proposto, anche se avresti potuto aggiungere considerazioni personali come ha fatto Giovanni ); - a parità di prestazione e di risultato, alcuni studenti vengono elogiati ed altri no.

34 2. La teoria della motivazione intrinseca (teoria cognitivista) La motivazione intrinseca nasce da due bisogni primari: il bisogno di conoscenza: curiosità, coscienza dei limiti del sapere già posseduto, volontà di risolvere le contraddizioni e le lacune degli schemi già consolidati; bisogno di successo: inteso come capacità di padroneggiare e controllare l'ambiente, di sentirsi competenti ed efficaci Aumentano la motivazione informazioni sulla bontà e correttezza del lavoro svolto. Apprendimento che stimoli: - le competenze piuttosto che i contenuti, la scoperta, modalità immersiva piuttosto che trasmissiva del sapere e del saper fare maestro considerato come modello, e non come depositario di verità e di esperienza spingere verso l autoregolazione dei comportamenti

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