Cinematica di un quadrilatero articolato

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Cinematica di un quadrilatero articolato"

Transcript

1 Cinematica di un quadrilatero articolato Lo studio della cinematica di un quadrilatero articolato per via analitica si può trovare in numerosi testi: si vedano ad esempio (Cleghorn, et al., 05) e (Funaioli, et al., 005). Qui in particolare seguiremo la trattazione del libro di Cleghorn, che introduce alcuni parametri ausiliari. Si cominci considerando un quadrilatero articolato in un piano cartesiano di riferimento, dove (senza perdita di generalità) si è presa l origine O degli assi nella coppia rotoidale O che collega il movente al telaio ; l asse X è rivolto verso l altra coppia rotoidale O, che collega il cedente al telaio. Gli angoli di rotazione θi dei membri sono misurati rispetto all asse X. Si veda Figura (a sinistra). O Y X A B O R θ R θ R θ R (θ =0) Figura : schema generale del quadrilatero articolato (a sinistra) e rappresentazione vettoriale (a destra). Si schematizza ora ciascun membro del quadrilatero con un vettore nel piano (Figura, a destra): ad esempio il membro, che collega la coppia rotoidale A alla coppia B, viene rappresentato come un vettore R avente origine in A ed estremo in B. I quattro membri del quadrilatero corrispondono allora ad altrettanti vettori Ri, inclinati rispetto all asse X di un angolo θi; per la scelta di X, R è in orizzontale (θ = 0). Si scrive ora l equazione di chiusura vettoriale del meccanismo: come si vede dalla figura, deve valere Il vettore Ri, per la notazione usata, ha componenti lungo X e Y R + R = R + R [] R i = (R ix ; R iy ) = (r i cos θ i ; r i sin θ i ) [] dove ri è lo scalare che corrisponde alla lunghezza del membro i; si ha quindi Ri = ri. Ora riscriviamo l equazione vettoriale [] come due equazioni scalari, relative rispettivamente all asse X e all asse Y: R x + R x = R x + R x r cos θ + r cos θ = r cos θ + r cos θ = r + r cos θ R y + R y = R y + R y r sin θ + r sin θ = r sin θ + r sin θ = r sin θ avendo sfruttato il fatto che θ = 0 e dunque cos(θ) =, sin(θ) = 0. [] []

2 Università di Bologna - A.A Prof. Riccardo Rubini Ora conviene ricavare i termini relativi al membro in funzione degli altri termini: r cos θ = r + r cos θ r cos θ [5] r sin θ = r sin θ r sin θ [6] Eleviamo al quadrato le [5] e [6] e sommiamo le due equazioni risultanti, per ottenere la seguente: (r cos θ ) + (r sin θ ) = (r + r cos θ r cos θ ) + (r sin θ r sin θ ) [7] Dopo qualche passaggio algebrico e ricordando la nota identità trigonometrica cos (θ) + sin (θ) = (valida per ogni θ) si arriva a r = r + r + r r r cos θ cos θ r r cos θ + r r cos θ [8] r r sin θ sin θ Così facendo abbiamo eliminato l angolo θ, che non compare nella formula [8]. Ora portiamo al primo membro tutti i termini funzione dell angolo θ, che vorremmo ricavare, e tutti gli altri al secondo; si ottiene cos θ (r r cos θ r r ) + r r sin θ sin θ = r r cos θ + (r + r r + r ) [9] Ora conviene introdurre i seguenti parametri ausiliari: e poi h = r r [0] h = r r [] h = r r [] h = r r r + r r r [] h 5 = r + r r + r r r [] Ora dividiamo entrambi i membri per r r; con le definizioni di h, h e h5 appena viste troviamo cos θ (cos θ h ) + sin θ sin θ = h cos θ + h 5 [5] Nell equazione [5], θ è supposto noto, perché il membro è il movente, di cui si controlla la posizione. Bisogna risolvere l equazione per trovare l incognita θ; questa però appare come argomento sia di una funzione seno che di una funzione coseno. In questi casi conviene esprimere entrambe in funzione della tangente dell angolo metà, ossia t = tan(θ/). Infatti valgono le seguenti identità trigonometriche: sin θ = t + t cos θ = t [6] + t Sostituendo la [6] nella [5] e moltiplicando per il denominatore comune ( + t ) otteniamo ( t )(cos θ h ) + sin θ t = ( + t )( h cos θ + h 5 ) [7] e raccogliendo i termini simili si arriva a

3 Università di Bologna - A.A Prof. Riccardo Rubini 0 = [ h + ( h ) cos θ + h 5 ] t ( sin θ ) t + [h ( + h ) cos θ + h 5 ] [8] Ora, a partire dai parametri hi costanti definiti nelle eq. [0-], definiamo le seguenti variabili accessorie, che sono funzioni dell angolo di ingresso θ: a = h + ( + h ) cos(θ ) + h [9] b = sin(θ ) [0] c = h ( h ) cos(θ ) + h [] d = h + ( h ) cos(θ ) + h 5 [] e = h ( + h ) cos(θ ) + h 5 [] Inserendo nella [8] le definizioni di b, d ed e appena viste si arriva infine a 0 = dt + bt + e [] Siamo così passati da un equazione trigonometrica nell incognita θ a una polinomiale nell incognita t. In particolare la [] è un equazione di secondo grado, che ha in generale due soluzioni: tan ( θ ) = t = b ± b de θ d = arctan ( b ± b de [5] ) d Si è così ricavata θ in funzione di θ. Per ricavare θ si parte sempre dalle eq. [] e [], ma stavolta si isolano i membri relativi a θ, che si semplificano sommando ed elevando al quadrato le equazioni risultanti. Così facendo si ottiene un equazione nella sola incognita θ, che si può poi risolvere analogamente a quanto appena visto; si trova così tan ( θ ) = t = b ± b ac θ a = arctan ( b ± b ac [6] ) a È opportuno notare che il termine sotto radice nella eq. [5] può essere negativo, nullo o positivo. A queste tre eventualità corrispondono rispettivamente, per l analisi di posizione del quadrilatero, le seguenti: a. Nessuna soluzione reale: il quadrilatero non può essere assemblato in questa posizione. Questo accade se il movente ha un arco di movimento limitato e l angolo θ è al di fuori di tale arco; b. Due soluzioni reali e coincidenti: il quadrilatero si può assemblare in un solo modo. c. Due soluzioni reali e distinte, a seconda che si assegni il segno + o - alla radice in [5]. In tal caso, il quadrilatero si può assemblare in due modi diversi, fissata la posizione del movente ; Le tre possibili situazioni sono mostrate in Figura. a. b. c. Figura : l analisi di posizione del quadrilatero può avere zero (a.), una (b.) o due (c.) soluzioni.

4 Università di Bologna - A.A Prof. Riccardo Rubini Per quanto riguarda l analisi di velocità, si parte di nuovo dalle eq. [] e [] e si deriva rispetto al tempo t: r sin θ ω r sin θ ω = r sin θ ω [7] r cos θ ω + r cos θ ω = r cos θ ω [8] ricordando che i parametri variabili sono gli angoli θi, che derivati rispetto al tempo danno le velocità angolari ωi=dθi/dt. Di qui, moltiplichiamo la [7] per cos(θ), la [8] per sin(θ) e sommiamo: (r sin θ ω + r sin θ ω ) cos θ + (r cos θ ω + r cos θ ω ) sin θ = (r sin θ ω ) cos θ + (r cos θ ω ) sin θ Il secondo membro è nullo: abbiamo così eliminato i termini in ω. Di qui, semplificando, [9] r ω ( sin θ cos θ + cos θ sin θ ) + r ω ( sin θ cos θ + cos θ sin θ ) = 0 [0] Ricordando che, in generale, vale l identità sin(a) cos(b) - sin(b) cos(a) = sin(a - b) si semplifica la [0] come r ω sin(θ θ ) = r ω sin(θ θ ) = r ω sin(θ θ ) [] da cui infine si ricava ω = ω r sin(θ θ ) r sin(θ θ ) con il che si è trovata la velocità di rotazione di, nota la velocità di. [] Per ricavare la ω si procede allo stesso modo, ma dalle eq. [7] e [8] si elimina invece ω; si ottiene ω = ω r sin(θ θ ) r sin(θ θ ) Nelle eq. [-], gli angoli θ e θ sono dati per noti dall analisi di posizione svolta in precedenza. [] Si noti come il rapporto di trasmissione tra il membro e il membro, ossia τ = ω / ω, sia variabile in funzione della posizione del meccanismo: dunque, anche se il movente gira a velocità costante, il membro avrà in generale una velocità variabile e un accelerazione angolare diversa da zero (lo stesso vale per ). Ora consideriamo l analisi di posizione e velocità per un punto C sul membro ; si veda Figura. Y X A C B O R 6 R θ x C R 7 θ 7 = θ +90 θ 6 = θ y C O Figura : schema del quadrilatero con punto di biella (a sinistra) e rappresentazione vettoriale (a destra).

5 Università di Bologna - A.A Prof. Riccardo Rubini Qui, la posizione relativa di C rispetto ad A è data da un vettore R6, parallelo a R, e da un vettore R7 che invece è perpendicolare a R; le lunghezze di questi due nuovi vettori, rispettivamente r6 e r7, sono costanti e supposte note a priori, avendo definito le dimensioni del meccanismo. Gli angoli di questi vettori rispetto all asse X, per quanto appena spiegato, sono θ6 = θ e θ7 = θ L equazione di chiusura da scrivere in questo caso è R C = R + R 6 + R 7 [] dove RC è il vettore che ha origine in O (origine degli assi) ed estremo in C, le cui due componenti, sugli assi di riferimento, sono le coordinate xc e yc del punto C che ci interessa trovare. Avendo già fatto l analisi di posizione del membro, l angolo θ è già noto e i due vettori R6 e R7 sono completamente definiti; allora x C = r cos θ + r 6 cos θ 6 + r 7 cos θ 7 = r cos θ + r 6 cos θ r 7 sin θ [5] y C = r sin θ + r 6 sin θ 6 + r 7 sin θ 7 = r sin θ + r 6 sin θ + r 7 cos θ [6] L analisi di velocità del punto C si completa derivando le equazioni appena ricavate rispetto al tempo, da cui si trovano le seguenti: dove la velocità ω è nota dalla []. x C = r ω sin(θ ) ω [r 6 sin(θ ) + r 7 cos(θ )] [7] y C = r ω cos(θ ) + ω [r 6 cos(θ ) r 7 sin(θ )] [8] Qui non si è svolta l analisi di accelerazione; con il metodo analitico, essa si ottiene derivando le equazioni per θ, θ, xc e yc due volte rispetto al tempo. Bibliografia Cleghorn, William L. e Dechev, Nikolai. 05. Mechanics of machines. New York : Oxford University Press, 05. p Funaioli, Ettore, Maggiore, Alberto e Meneghetti, Umberto Lezioni di meccanica applicata alle macchine. Bologna : Pàtron, 005. p Vol. - Fondamenti di meccanica delle macchine. Quest'opera è stata rilasciata con licenza Creative Commons Attribuzione - Condividi allo stesso modo.0 Internazionale. Per leggere una copia della licenza visita il sito web o spedisci una lettera a Creative Commons, PO Box 866, Mountain View, CA 90, USA. Autore: Giovanni Mottola 5 Data: 09/05/08

Cinematica di un meccanismo articolato

Cinematica di un meccanismo articolato 1. Funzionamento Il meccanismo che verrà analizzato è tratto dal brevetto (Mehlhorn, et al., 1961) riguardante una macchina per il confezionamento di gomme da masticare. In particolare, viene studiato

Dettagli

CENNI DI TRIGONOMETRIA

CENNI DI TRIGONOMETRIA CENNI DI TRIGONOMETRIA Seno Consideriamo una circonferenza C e fissiamo un sistema di riferimento cartesiano in modo che la circonferenza C sia centrata nell origine degli assi e abbia raggio. Dall origine

Dettagli

04 - Numeri Complessi

04 - Numeri Complessi Università degli Studi di Palermo Facoltà di Economia CdS Statistica per l Analisi dei Dati Appunti del corso di Matematica 04 - Numeri Complessi Anno Accademico 2013/2014 M. Tumminello, V. Lacagnina e

Dettagli

Lezione 6 Richiami di Geometria Analitica

Lezione 6 Richiami di Geometria Analitica 1 Piano cartesiano Lezione 6 Richiami di Geometria Analitica Consideriamo nel piano due rette perpendicolari che si intersecano in un punto O Consideriamo ciascuna di queste rette come retta orientata

Dettagli

Cinematica di un meccanismo articolato

Cinematica di un meccanismo articolato 1. Funzionamento Il meccanismo che verrà analizzato è tratto dal brevetto (Mehlhorn, et al., 1961) riguardante una macchina per il confezionamento di gomme da masticare. In particolare, viene studiato

Dettagli

MECCANICA APPLICATA ALLE MACCHINE L

MECCANICA APPLICATA ALLE MACCHINE L Università degli Studi di Bologna II Facoltà di Ingegneria con sede a Cesena MECCANICA ALICATA ALLE MACCHINE L Corso di Laurea in INGEGNEIA MECCANICA Corso di Laurea in INGEGNEIA AEOSAZIALE Anno Accademico

Dettagli

I numeri complessi. Richiami di teoria. AMA Ing.Edile - Prof. Colombo 1. Esercitazioni: Francesco Di Plinio -

I numeri complessi. Richiami di teoria. AMA Ing.Edile - Prof. Colombo 1. Esercitazioni: Francesco Di Plinio - AMA Ing.Edile - Prof. Colombo 1 Esercitazioni: Francesco Di Plinio - francesco.diplinio@libero.it I numeri complessi. Richiami di teoria. 1.1 Numeri complessi. Un numero complesso è un espressione della

Dettagli

( ) 2. Determina il resto della divisione fra il polinomio P ( x) 2 2x. 3. Per quale valore del parametro m il polinomio P(

( ) 2. Determina il resto della divisione fra il polinomio P ( x) 2 2x. 3. Per quale valore del parametro m il polinomio P( ALGEBRA E ANALITICA. Determina il resto della divisione fra il polinomio P ( ) e il binomio D ( ). [ R ( ) ] + + + ( ) Detto D() il polinomio divisore, Q() il polinomio quoziente, R() il resto, il polinomio

Dettagli

UNITÀ DIDATTICA 5 LA RETTA

UNITÀ DIDATTICA 5 LA RETTA UNITÀ DIDATTICA 5 LA RETTA 5.1 - La retta Equazione generica della retta Dalle considerazioni emerse nel precedente capitolo abbiamo compreso come una funzione possa essere rappresentata da un insieme

Dettagli

Soluzione Compito di Fisica Generale I Ing. Elettronica e delle Telecomunicazioni 12/01/2018

Soluzione Compito di Fisica Generale I Ing. Elettronica e delle Telecomunicazioni 12/01/2018 Soluzione Compito di isica Generale I Ing. Elettronica e delle Telecomunicazioni 12/01/2018 Esercizio 1 1) Scriviamo le equazioni del moto della sfera sul piano inclinato. Le forze agenti sono il peso

Dettagli

Esercitazioni di Matematica Generale

Esercitazioni di Matematica Generale Esercitazioni di Matematica Generale Corso di laurea in Economia e Management Numeri Complessi - Funzioni Reali di Variabile Reale 05 Ottobre 017 Esercizio 1 Scrivere in forma algebrica (z = a + ib, a,

Dettagli

j B Dati: ω1=100 rad/s velocità angolare della manovella (1); l = 250 mm (lunghezza della biella 2); r = 100 mm (lunghezza della manovella 1).

j B Dati: ω1=100 rad/s velocità angolare della manovella (1); l = 250 mm (lunghezza della biella 2); r = 100 mm (lunghezza della manovella 1). j B A l 2 1 ω1 r ϑ i Piede di biella Testa di biella Biella Braccio di manovella Siti interessanti sul meccanismo biella-manovella: http://it.wikipedia.org/wiki/meccanismo_biella-manovella http://www.istitutopesenti.it/dipartimenti/meccanica/meccanica/biella.pdf

Dettagli

Corso di Fisica I per Matematica

Corso di Fisica I per Matematica Corso di Fisica I per Matematica DOCENTE: Marina COBAL: marina.cobal@cern.ch Tel. 339-2326287 TESTO di RIFERIMENTO: Mazzoldi, Nigro, Voci: Elementi d fisica,meccanica e Termodinamica Ed. EdiSES FONDAMENTI

Dettagli

CINEMATICA DEL PUNTO MATERIALE: MOTI RETTILINEI E INTRODUZIONE AL MOTO IN PIÙ DIMENSIONI PROF. FRANCESCO DE PALMA

CINEMATICA DEL PUNTO MATERIALE: MOTI RETTILINEI E INTRODUZIONE AL MOTO IN PIÙ DIMENSIONI PROF. FRANCESCO DE PALMA CINEMATICA DEL PUNTO MATERIALE: MOTI RETTILINEI E INTRODUZIONE AL MOTO IN PIÙ DIMENSIONI PROF. FRANCESCO DE PALMA Sommario INTRODUZIONE ALLA CINEMATICA... 3 MOTO RETTILINEO UNIFORMEMENTE ACCELERATO...

Dettagli

x 4 4 e il binomio x 2.

x 4 4 e il binomio x 2. ALGEBRA E ANALITICA. Determina il resto della divisione fra il polinomio P ( ) e il binomio D ( ). [ R ( ) ] Detto D() il polinomio divisore, Q() il polinomio quoziente, R() il resto, il polinomio P()

Dettagli

Frenatura di un impianto montacarichi

Frenatura di un impianto montacarichi I M f F ω 1 J 1 τ, η, η J ω T M R D = r Figura 1: schema funzionale dell impianto montacarichi. v Q = m g m C Legenda: M = motore, I = innesto, F = freno, R = riduttore, T = tamburo, C = carico. 1. Elenco

Dettagli

Analisi del moto dei proietti

Analisi del moto dei proietti Moto dei proietti E il moto di particelle che vengono lanciate con velocità iniziale v 0 e sono soggette alla sola accelerazione di gravità g supposta costante. La pallina rossa viene lasciata cadere da

Dettagli

Possiamo scrivere le tre precedenti espressioni in un'unica equazione matriciale:

Possiamo scrivere le tre precedenti espressioni in un'unica equazione matriciale: A1. Considerazioni sul cambio di un sistema di riferimento cartesiano ortogonale Sia xyz un sistema di riferimento cartesiano ortogonale di origine O e di riferimento cartesiano pure di origine O. un secondo

Dettagli

1 Funzioni trigonometriche

1 Funzioni trigonometriche 1 Funzioni trigonometriche 1 1 Funzioni trigonometriche Definizione 1.1. Si definisce circonferenza goniometrica la circonferenza centrata nell origine di un piano cartesiano e raggio unitario. L equazione

Dettagli

ESERCIZI SUL CAMPO ELETTRICO 2

ESERCIZI SUL CAMPO ELETTRICO 2 ESERIZI SUL AMPO ELETTRIO 5. Una sfera di massa m possiede una carica q positiva. Essa è legata con un filo ad una lastra piana infinita uniformemente carica con densità superficiale σ, e forma un angolo

Dettagli

Esercitazioni Fisica Corso di Laurea in Chimica A.A

Esercitazioni Fisica Corso di Laurea in Chimica A.A Esercitazioni Fisica Corso di Laurea in Chimica A.A. 2016-2017 Esercitatore: Marco Regis 1 I riferimenti a pagine e numeri degli esercizi sono relativi al libro Jewett and Serway Principi di Fisica, primo

Dettagli

1 Vettori. Formulario. Operazioni tra vettori. Versori. (20 problemi, difficoltà 46, soglia 32) Differenza d = a b d = a 2 + b 2 2abcos (1.

1 Vettori. Formulario. Operazioni tra vettori. Versori. (20 problemi, difficoltà 46, soglia 32) Differenza d = a b d = a 2 + b 2 2abcos (1. 1 Vettori (0 problemi, difficoltà 46, soglia 3) Formulario Operazioni tra vettori Somma s = a + b s = a + b +abcos (1.1) Differenza d = a b d = a + b abcos (1.) Prodotto scalare a b = a b +a +a z b z =abcos

Dettagli

Sistemi e Tecnologie della Comunicazione

Sistemi e Tecnologie della Comunicazione Sistemi e Tecnologie della Comunicazione Complementi 1: numeri complessi I numeri complessi La definizione dei numeri complessi nasce dalla esigenza di trovare una soluzione alla equazione: x 1 che non

Dettagli

, c di modulo uguale sono disposti in modo da formare un triangolo equilatero come mostrato in fig. 15. Si chiarisca quanto vale l angolo formato da

, c di modulo uguale sono disposti in modo da formare un triangolo equilatero come mostrato in fig. 15. Si chiarisca quanto vale l angolo formato da 22 Tonzig Fondamenti di Meccanica classica ta) Un esempio di terna destra è la terna cartesiana x, y, z [34] Per il prodotto vettoriale vale la proprietà distributiva: a ( b c) = a b a c, ma non vale la

Dettagli

CENNI DI TRIGONOMETRIA

CENNI DI TRIGONOMETRIA CENNI DI TRIGONOMETRIA Siano Π il piano e C Π un suo punto. Un circolo (o circonferenza) in Π di centro C e raggio r R + è il luogo gemetrico dei punti P Π che distano r da C. Un circolo possiede due naturali

Dettagli

1 Sistemi di riferimento

1 Sistemi di riferimento Università di Bologna - Corsi di Laurea Triennale in Ingegneria, II Facoltà - Cesena Esercitazioni del corso di Fisica Generale L-A Anno accademico 2006-2007 1 Sistemi di riferimento Le grandezze usate

Dettagli

CINEMATICA DEL PUNTO MATERIALE

CINEMATICA DEL PUNTO MATERIALE CINEMATICA DEL PUNTO MATERIALE Regole di derivazione per il prodotto scalare e per il prodotto vettore Sia v funzione di un parametro reale t, t.c. 5 v : R R 3 t 7 v (t). (1) Proprietà: 1. Limite. Il concetto

Dettagli

Esercizi sul Calcolo Vettoriale 10/10/2014

Esercizi sul Calcolo Vettoriale 10/10/2014 Esercizi sul Calcolo Vettoriale 10/10/2014 Problema 1. Fissata una terna cartesiana eortogonale e dati due vettori a=11 î 7 ĵ +9 k, b=14 î+5 ĵ k determinare modulo, direzione e verso sia della somma a+

Dettagli

x = λ y = λ z = λ. di libertà del sistema ed individuare un opportuno sistema di coordinate lagrangiane.

x = λ y = λ z = λ. di libertà del sistema ed individuare un opportuno sistema di coordinate lagrangiane. 1 Università di Pavia Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Industriale Correzione prova scritta Esame di Fisica Matematica 22 febbraio 2012 1. Determinare, per il seguente sistema di vettori

Dettagli

Modellistica dei Manipolatori Industriali 01BTT Esame del 18/02/2002 Soluzione

Modellistica dei Manipolatori Industriali 01BTT Esame del 18/02/2002 Soluzione Modellistica dei Manipolatori Industriali BTT Esame del 8/2/22 Soluzione Sistemi di riferimento e cinematica di posizione In Figura a) il manipolatore è stato ridisegnato per mettere in evidenza variabili

Dettagli

CENNI DI TRIGONOMETRIA E CENNI SUI NUMERI COMPLESSI PER L ELETTROTECNICA

CENNI DI TRIGONOMETRIA E CENNI SUI NUMERI COMPLESSI PER L ELETTROTECNICA CENNI DI TRIGONOMETRIA E CENNI SUI NUMERI COMPLESSI PER L ELETTROTECNICA (per classi elettrotecnica e automazione) Autore Nunzio Siciliano rev. Nov.2014 Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons

Dettagli

Matematica Domande di Algebra e Geometria Analitica

Matematica Domande di Algebra e Geometria Analitica Matematica Domande di Algebra e Geometria Analitica prof. Vincenzo De Felice 2015 O studianti, studiate le matematiche, e non edificate sanza fondamenti. Leonardo da Vinci (1452-1519). 1 2 Tutto per la

Dettagli

Geometria BAER Canale I Esercizi 11

Geometria BAER Canale I Esercizi 11 Geometria BAER Canale I Esercizi 11 Esercizio 1. Data la retta x = t r : y = t z = 1 si trovi il punto A di r tale che l angolo di r con il vettore AO sia π/2, e il punto B di r tale che l angolo di r

Dettagli

Soluzione degli esercizi dello scritto di Meccanica del 08/07/2019

Soluzione degli esercizi dello scritto di Meccanica del 08/07/2019 Soluzione degli esercizi dello scritto di Meccanica del 08/07/2019 Esercizio 1 Un asta rigida di lunghezza L = 0.8 m e massa M è vincolata nell estremo A ad un perno liscio ed è appesa all altro estremo

Dettagli

Nel Sistema Internazionale l unità di misura dell angolo è il radiante

Nel Sistema Internazionale l unità di misura dell angolo è il radiante Scienze Motorie Grandezze fisiche Il Sistema Internazionale di Unità di Misura 1) Nel Sistema Internazionale il prefisso Giga equivale a a) 10 15 b) 10 12 c) 10 9 d) 10 6 e) 10 3 Nel Sistema Internazionale

Dettagli

Geometria analitica del piano II (M.S. Bernabei & H. Thaler)

Geometria analitica del piano II (M.S. Bernabei & H. Thaler) Geometria analitica del piano II (M.S. Bernabei & H. Thaler) Equazione della retta in forma esplicita Sia data una retta r ax + by + c = 0 con b 0. Svolgendo questa equazione per y otteniamo e ponendo

Dettagli

(x B x A, y B y A ) = (4, 2) ha modulo

(x B x A, y B y A ) = (4, 2) ha modulo GEOMETRIA PIANA 1. Esercizi Esercizio 1. Dati i punti A(0, 4), e B(4, ) trovarne la distanza e trovare poi i punti C allineati con A e con B che verificano: (1) AC = CB (punto medio del segmento AB); ()

Dettagli

LE EQUAZIONI LINEARI LE IDENTITA ( )( ) 5. a Cosa hanno in comune le seguenti uguaglianze? Uguaglianza (1) a

LE EQUAZIONI LINEARI LE IDENTITA ( )( ) 5. a Cosa hanno in comune le seguenti uguaglianze? Uguaglianza (1) a LE EQUAZIONI LINEARI 1 LE IDENTITA a b = ( a + b)( a b) () 1 a = a + a ( ) ( a + b) = a + ab + b () 3 Cosa hanno in comune le seguenti uguaglianze? Uguaglianza (1) a b = ( a+ b)( a b) È sempre vera qualunque

Dettagli

Dom. 1 Dom 2 Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Totale. Cognome: Nome: Matricola:

Dom. 1 Dom 2 Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Totale. Cognome: Nome: Matricola: Dom. 1 Dom Es. 1 Es. Es. 3 Es. 4 Totale Analisi e Geometria 1 Primo appello 16 febbraio 016 Docente: Politecnico di Milano Scuola di Ingegneria Industriale e dell Informazione Cognome: Nome: Matricola:

Dettagli

Funzioni. iniettiva se x y = f (x) f (y) o, equivalentemente, f (x) = f (y) = x = y

Funzioni. iniettiva se x y = f (x) f (y) o, equivalentemente, f (x) = f (y) = x = y Funzioni. Dati due insiemi A e B (non necessariamente distinti) si chiama funzione da A a B una qualunque corrispondenza (formula, regola) che associa ad ogni elemento di A uno ed un solo elemento di B.

Dettagli

I numeri complessi. Andrea Corli 31 agosto Motivazione 1. 2 Definizioni 1. 3 Forma trigonometrica di un numero complesso 3

I numeri complessi. Andrea Corli 31 agosto Motivazione 1. 2 Definizioni 1. 3 Forma trigonometrica di un numero complesso 3 I numeri complessi Andrea Corli 3 agosto 009 Indice Motivazione Definizioni 3 Forma trigonometrica di un numero complesso 3 4 Radici di un numero complesso 4 5 Equazioni di secondo grado e il teorema fondamentale

Dettagli

Principi di trigonometria sferica

Principi di trigonometria sferica Appendice B Principi di trigonometria sferica B.1 La Sfera Celeste Per determinare la posizione di un astro in cielo in un certo istante si ricorre alla proiezione di questo su un ideale Sfera Celeste

Dettagli

Il metodo di eliminazione di Fermat.

Il metodo di eliminazione di Fermat. Il metodo di eliminazione di Fermat. Un passo essenziale del metodo delle tangenti di Descartes consiste nell eliminazione della variabile tra due equazioni: quella della curva di cui si vuole trovare

Dettagli

Esercizi svolti. Geometria analitica: rette e piani

Esercizi svolti. Geometria analitica: rette e piani Esercizi svolti. Sistemi di riferimento e vettori. Dati i vettori v = i + j k, u =i + j + k determinare:. il vettore v + u ;. gli angoli formati da v e u;. i vettore paralleli alle bisettrici di tali angoli;

Dettagli

Identità ed equazioni

Identità ed equazioni Matematica e-learning - Identità ed equazioni Prof. erasmo@galois.it A.A. 2009/2010 1 Generalità sulle equazioni Si consideri un uguaglianza tra due espressioni algebriche A = B Se si sostituiscono al

Dettagli

GEOMETRIA ANALITICA NELLO SPAZIO (3D Geometry)

GEOMETRIA ANALITICA NELLO SPAZIO (3D Geometry) GEOMETRIA ANALITICA NELLO SPAZIO (3D Geometry) SISTEMA DI RIFERIMENTO NELLO SPAZIO La geometria analitica dello spazio è molto simile alla geometria analitica del piano. Per questo motivo le formule sono

Dettagli

Geometria BAER Canale I Esercizi 10

Geometria BAER Canale I Esercizi 10 Geometria BAER Canale I Esercizi 10 Esercizio 1. Data la retta x = t r : y = t z = 1 si trovi il punto A di r tale che l angolo di r con il vettore AO sia π/2, e il punto B di r tale che l angolo di r

Dettagli

Funzioni goniometriche di angoli notevoli

Funzioni goniometriche di angoli notevoli Funzioni goniometriche di angoli notevoli In questa dispensa calcoleremo il valore delle funzioni goniometriche per gli angoli notevoli di 30, 45 e 60. Dopo aver richiamato il concetto di sezione aurea

Dettagli

Proprietà dei moti finiti. Ettore Pennestrì Università di Roma Tor Vergata Dipartimento di Ingegneria dell Impresa

Proprietà dei moti finiti. Ettore Pennestrì Università di Roma Tor Vergata Dipartimento di Ingegneria dell Impresa Proprietà dei moti finiti Ettore Pennestrì Università di Roma Tor Vergata Dipartimento di Ingegneria dell Impresa Sommario Il presente documento, redatto per gli allievi dei corsi di Prototipazione Virtuale

Dettagli

Algebra dei vettori OPERAZIONI FRA VETTORI SOMMA DI VETTORI

Algebra dei vettori OPERAZIONI FRA VETTORI SOMMA DI VETTORI Algebra dei vettori Il vettore è un oggetto matematico che è caratterizzato da modulo, direzione e verso. Si indica graficamente con una freccia. Un vettore è individuato da una lettera minuscola con sopra

Dettagli

Anno 2. Equazioni di secondo grado

Anno 2. Equazioni di secondo grado Anno Equazioni di secondo grado 1 Introduzione In questa lezione impareremo a utilizzare le equazioni di secondo grado. Al termine di questa lezione sarai in grado di: descrivere le equazioni di secondo

Dettagli

2 x y x 2 y 2 2p. Le lunghezze dei lati del trapezio sono. BC x y AB 2y y 2 CD 2x x 2 E quindi il suo perimetro è

2 x y x 2 y 2 2p. Le lunghezze dei lati del trapezio sono. BC x y AB 2y y 2 CD 2x x 2 E quindi il suo perimetro è Luglio 935 Primo problema Di un trapezio convesso isoscele, le cui diagonali sono perpendicolari fra loro, si conosce il perimetro p e si sa che è equivalente a un quadrato di lato lungo m. Determinare

Dettagli

x 1 Fig.1 Il punto P = P =

x 1 Fig.1 Il punto P = P = Geometria di R 2 In questo paragrafo discutiamo le proprietà geometriche elementari del piano Per avere a disposizione delle coordinate nel piano, fissiamo un punto, che chiamiamo l origine Scegliamo poi

Dettagli

Soluzioni dei quesiti della maturità scientifica A.S. 2006/2007

Soluzioni dei quesiti della maturità scientifica A.S. 2006/2007 Soluzioni dei quesiti della maturità scientifica A.S. 6/7 Niccolò Desenzani Sunra J.N. Mosconi giugno 7. Chiamiamo A t l area della sezione del solido col piano perpendicolare all asse delle x in x = t.

Dettagli

Esercizio (tratto dal problema 7.52 del Mazzoldi 2)

Esercizio (tratto dal problema 7.52 del Mazzoldi 2) 1 Esercizio (tratto dal problema 7.5 del Mazzoldi ) Un doppio piano è costituito da due rampe contrapposte, di materiali diversi, inclinate ciascuna di un angolo rispetto all orizzontale. Sulla rampa di

Dettagli

Unità Didattica N 08 I sistemi di primo grado a due incognite 1. U.D. N 08 I sistemi di primo grado a due incognite

Unità Didattica N 08 I sistemi di primo grado a due incognite 1. U.D. N 08 I sistemi di primo grado a due incognite Unità Didattica N 08 I sistemi di primo grado a due incognite 1 U.D. N 08 I sistemi di primo grado a due incognite 01) Coordinate cartesiane 0) I sistemi di primo grado a due incognite 03) Metodo di sostituzione

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA MECCANICA A.A PROVA SCRITTA DI GEOMETRIA DEL Corsi dei Proff. M. BORDONI, A.

CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA MECCANICA A.A PROVA SCRITTA DI GEOMETRIA DEL Corsi dei Proff. M. BORDONI, A. CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA MECCANICA A.A. - PROVA SCRITTA DI GEOMETRIA DEL -- Corsi dei Proff. M. BORDONI, A. FOSCHI Esercizio. E data l applicazione lineare L : R 4 R 3 definita dalla matrice A = 3

Dettagli

Quadro riassuntivo di geometria analitica

Quadro riassuntivo di geometria analitica Quadro riassuntivo di geometria analitica IL PIANO CARTESIANO (detta ascissa o coordinata x) e y quella dall'asse x (detta ordinata o coordinata y). Le coordinate di un punto P sono: entrambe positive

Dettagli

Stabilire se il punto di coordinate (1,1) appartiene alla circonferenza centrata nell origine e di raggio 1.

Stabilire se il punto di coordinate (1,1) appartiene alla circonferenza centrata nell origine e di raggio 1. Definizione di circonferenza e cerchio. Equazione della circonferenza centrata in O e di raggio R. Esercizi. La circonferenza e il cerchio Definizioni: dato un punto C nel piano cartesiano e dato un numero

Dettagli

Modellistica dei Manipolatori Industriali 01BTT Esame del 23/11/2001 Soluzione

Modellistica dei Manipolatori Industriali 01BTT Esame del 23/11/2001 Soluzione Modellistica dei Manipolatori Industriali 1BTT Esame del 23/11/21 Soluzione 1 Sistemi di riferimento e cinematica di posizione In Figura 1 il manipolatore è stato ridisegnato per mettere in evidenza variabili

Dettagli

Geometria analitica del piano pag 32 Adolfo Scimone

Geometria analitica del piano pag 32 Adolfo Scimone Geometria analitica del piano pag 32 Adolfo Scimone CAMBIAMENTI DI SISTEMA DI RIFERIMENTO Consideriamo il piano cartesiano R 2 con un sistema di riferimento (O,U). Se introduciamo in R 2 un secondo sistema

Dettagli

Calcoliamo le componenti lungo gli assi del campo dovuto ad A: 2 C 2 C

Calcoliamo le componenti lungo gli assi del campo dovuto ad A: 2 C 2 C SRIZI. Due cariche e sono poste rispettivamente nei punti (-;0) e (;0). alcolare intensità, componenti e, direzione e verso del campo elettrico nel punto (0;). Dalle coordinate dei punti si ha che, e sono

Dettagli

Programma svolto di fisica Classe II B / IIC I.I.S. via Silvestri Sezione associata Liceo Scientifico Malpighi anno scolastico 2018/19

Programma svolto di fisica Classe II B / IIC I.I.S. via Silvestri Sezione associata Liceo Scientifico Malpighi anno scolastico 2018/19 Programma svolto di fisica Classe II B / IIC Le forze: la forza peso, le forze d attrito, la forza elastica L equilibrio del punto materiale Il moto in due dimensioni. Il moto circolare uniforme. I principi

Dettagli

( ρ, θ + π ) sono le coordinate dello stesso punto. Pertanto un punto P può essere descritto come

( ρ, θ + π ) sono le coordinate dello stesso punto. Pertanto un punto P può essere descritto come Coordinate polari Il sistema delle coordinate cartesiane è uno dei possibili sistemi per individuare la posizione di un punto del piano, relativamente ad un punto fisso O, mediante una coppia ordinata

Dettagli

Teoria dei Segnali Richiami ai numeri complessi; serie e trasformata di Fourier

Teoria dei Segnali Richiami ai numeri complessi; serie e trasformata di Fourier Teoria dei Segnali Richiami ai numeri complessi; serie e trasformata di Fourier Valentino Liberali Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano valentino.liberali@unimi.it Teoria dei Segnali

Dettagli

Esercitazioni di Analisi Matematica FUNZIONI CUBICHE. Effettuare lo studio completo delle seguenti funzioni di terzo grado intere:

Esercitazioni di Analisi Matematica FUNZIONI CUBICHE. Effettuare lo studio completo delle seguenti funzioni di terzo grado intere: FUNZIONI CUBICHE Effettuare lo studio completo delle seguenti funzioni di terzo grado intere: 1) y = fx) = x 3 + 2x 2 + x 2) y = fx) = x 3 + x 2 + x + 2 3) y = fx) = x 3 + 2x 2 + x 4 4) y = fx) = x 3 +

Dettagli

Esercizi svolti sugli integrali

Esercizi svolti sugli integrali Esercizio. Calcolare il seguente integrale indefinito x dx. Soluzione. Poniamo da cui x = t derivando rispetto a t abbiamo t = x x = t dx dt = quindi ( t x dx = ) poiché t = t, abbiamo t dt = = in definitiva:

Dettagli

La retta nel piano cartesiano è rappresentata da un'equazione di primo grado a due incognite del tipo : ax + by + c = 0 ( 1 ) Forma implicita

La retta nel piano cartesiano è rappresentata da un'equazione di primo grado a due incognite del tipo : ax + by + c = 0 ( 1 ) Forma implicita Prof. Marco La Fata La Retta nel piano Cartesiano La retta nel piano cartesiano è rappresentata da un'equazione di primo grado a due incognite del tipo : a + b + c = 0 ( ) Forma implicita Questa è in forma

Dettagli

Fisica per Medicina. Lezione 2 - Matematica e Cinematica. Dr. Cristiano Fontana

Fisica per Medicina. Lezione 2 - Matematica e Cinematica. Dr. Cristiano Fontana Fisica per Medicina Lezione - Matematica e Cinematica Dr. Cristiano Fontana Dipartimento di Fisica ed Astronomia Galileo Galilei Università degli Studi di Padova 17 ottobre 17 Indice Richiami di matematica

Dettagli

(trascurare la massa delle razze della ruota, e schematizzarla come un anello; momento d inerzia dell anello I A = MR 2 )

(trascurare la massa delle razze della ruota, e schematizzarla come un anello; momento d inerzia dell anello I A = MR 2 ) 1 Esercizio Una ruota di raggio R e di massa M può rotolare senza strisciare lungo un piano inclinato di un angolo θ 2, ed è collegato tramite un filo inestensibile ad un blocco di massa m, che a sua volta

Dettagli

Capitolo 2. Cenni di geometria analitica nel piano

Capitolo 2. Cenni di geometria analitica nel piano Capitolo Cenni di geometria analitica nel piano 1 Il piano cartesiano Il piano cartesiano è una rappresentazione grafica del prodotto cartesiano R = R R La rappresentazione grafica è possibile se si crea

Dettagli

Esercizi geometria analitica nello spazio. Corso di Laurea in Informatica. Docente: Andrea Loi. Correzione

Esercizi geometria analitica nello spazio. Corso di Laurea in Informatica. Docente: Andrea Loi. Correzione Esercizi geometria analitica nello spazio Corso di Laurea in Informatica Docente: Andrea Loi Correzione 1. Denotiamo con P 1, P 13, P 3, P 1, P, P 3, P i simmetrici di un punto P rispetto ai piani coordinati

Dettagli

Dom. 1 Dom 2 Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Totale. Cognome: Nome: Matricola:

Dom. 1 Dom 2 Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Totale. Cognome: Nome: Matricola: Dom. 1 Dom Es. 1 Es. Es. 3 Es. 4 Totale Analisi e Geometria 1 Primo appello 16 febbraio 16 Docente: Politecnico di Milano Scuola di Ingegneria Industriale e dell Informazione Cognome: Nome: Matricola:

Dettagli

x : p x,i = 2 MV 0 = MV 3 cosθ MV 4 cosθ 4 = p x,f y : p y,i = 0 = MV 3 sinθ 3 3 MV 4 sinθ 4 = p x,f

x : p x,i = 2 MV 0 = MV 3 cosθ MV 4 cosθ 4 = p x,f y : p y,i = 0 = MV 3 sinθ 3 3 MV 4 sinθ 4 = p x,f Esercizio 1 Il corpo 1 e il corpo 2, entrambi considerabili come puntiformi, si trovano su un piano orizzontale xy privo di attrito. Inizialmente, rispetto al sistema di riferimento inerziale x y, il corpo

Dettagli

A: L = 2.5 m; M = 0.1 kg; v 0 = 15 m/s; n = 2 B: L = 2 m; M = 0.5 kg; v 0 = 9 m/s ; n = 1

A: L = 2.5 m; M = 0.1 kg; v 0 = 15 m/s; n = 2 B: L = 2 m; M = 0.5 kg; v 0 = 9 m/s ; n = 1 Esercizio 1 Un asta di lunghezza L e massa trascurabile, ai cui estremi sono fissati due corpi uguali di massa M (si veda la figura) giace ferma su un piano orizzontale privo di attrito. Un corpo di dimensioni

Dettagli

Vettori e geometria analitica in R 3 1 / 25

Vettori e geometria analitica in R 3 1 / 25 Vettori e geometria analitica in R 3 1 / 25 Sistemi di riferimento in R 3 e vettori 2 / 25 In fisica, grandezze fondamentali come forze, velocità, campi elettrici e magnetici vengono convenientemente descritte

Dettagli

I dati di alcuni esercizi sono differenziati secondo il numero di matricola. u rappresenta l ultima cifra del numero matricola.

I dati di alcuni esercizi sono differenziati secondo il numero di matricola. u rappresenta l ultima cifra del numero matricola. I Prova in Itinere del orso di MENI PPLIT LLE MHINE L - nno ccademico 009-00 ognome Nome Matricola I dati di alcuni esercizi sono differenziati secondo il numero di matricola u rappresenta l ultima cifra

Dettagli

EQUAZIONE DELLA RETTA

EQUAZIONE DELLA RETTA EQUAZIONE DELLA RETTA EQUAZIONE DEGLI ASSI L equazione dell asse x è 0. L equazione dell asse y è 0. EQUAZIONE DELLE RETTE PARALLELE AGLI ASSI L equazione di una retta r parallela all asse x è cioè è uguale

Dettagli

Un quaternione è un numero complesso con quattro componenti anziché due. Si scrive così :

Un quaternione è un numero complesso con quattro componenti anziché due. Si scrive così : Un quaternione è un numero complesso con quattro componenti anziché due. Si scrive così : Q = q r + q i i + q j j + q k k ove le quantità q sono numeri reali e i, j e k sono tre unità immaginarie. Quando

Dettagli

Analisi Matematica 1 Ingegneria Informatica Gruppo 4, canale 6

Analisi Matematica 1 Ingegneria Informatica Gruppo 4, canale 6 Analisi Matematica Ingegneria Informatica Gruppo 4, canale 6 Argomenti 5 ottobre 07 I simboli i, j, k, m, n indicano sempre numeri naturali variabili. I simboli p, q, r, s, t,..., x, y, z indicano numeri

Dettagli

Il Corso di Fisica per Scienze Biologiche

Il Corso di Fisica per Scienze Biologiche Il Corso di Fisica per Scienze Biologiche Ø Prof. Attilio Santocchia Ø Ufficio presso il Dipartimento di Fisica (Quinto Piano) Tel. 075-585 2708 Ø E-mail: attilio.santocchia@pg.infn.it Ø Web: http://www.fisica.unipg.it/~attilio.santocchia/

Dettagli

Quaderno per il recupero del debito MATEMATICA ANNO SCOLASTICO 2016/2017 Prof.ssa Migliaccio Gabriella CLASSE III

Quaderno per il recupero del debito MATEMATICA ANNO SCOLASTICO 2016/2017 Prof.ssa Migliaccio Gabriella CLASSE III Quaderno per il recupero del debito MATEMATICA ANNO SCOLASTICO 016/017 Prof.ssa Migliaccio Gabriella CLASSE III Gli esercizi vanno svolti e consegnati, anche su un quaderno, il giorno dell esame per il

Dettagli

Facsimile di prova d esame Esempio di svolgimento

Facsimile di prova d esame Esempio di svolgimento Geometria analitica 18 marzo 009 Facsimile di prova d esame Esempio di svolgimento 1 Nello spazio, riferito a coordinate cartesiane ortogonali e monometriche x,y,z, è assegnata la retta r di equazioni

Dettagli

Geometria BATR-BCVR Esercizi 9

Geometria BATR-BCVR Esercizi 9 Geometria BATR-BCVR 2015-16 Esercizi 9 Esercizio 1. Per ognuna delle matrici A i si trovi una matrice ortogonale M i tale che Mi ta im sia diagonale. ( ) 1 1 2 3 2 A 1 = A 2 1 2 = 1 1 0 2 0 1 Esercizio

Dettagli

Sviluppo in Serie di Fourier

Sviluppo in Serie di Fourier Capitolo Sviluppo in Serie di Fourier. Proprietà della Serie di Fourier Un segnale reale tempo continuo e periodico di periodo, per il quale sono valide le condizioni di Dirichlet vedi pag. 4 [], può essere

Dettagli

CORSO ZERO DI MATEMATICA

CORSO ZERO DI MATEMATICA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO FACOLTÀ DI ARCHITETTURA CORSO ZERO DI MATEMATICA GONIOMETRIA E TRIGONOMETRIA Dr. Erasmo Modica erasmo@galois.it RADIANTI E CIRCONFERENZA GONIOMETRICA Definizione: Si dice

Dettagli

Piano cartesiano e Retta

Piano cartesiano e Retta Piano cartesiano e Retta 1 Piano cartesiano e Retta 1. Richiami sul piano cartesiano 2. Richiami sulla distanza tra due punti 3. Richiami punto medio di un segmento 4. La Retta (funzione lineare) 5. L

Dettagli

Correzione 1 a provetta del corso di Fisica 1,2

Correzione 1 a provetta del corso di Fisica 1,2 Correzione 1 a provetta del corso di Fisica 1, novembre 005 1. Primo Esercizio (a) Indicando con r (t) il vettore posizione del proiettile, la legge oraria del punto materiale in funzione del tempo t risulta

Dettagli

Definizione: Due equazioni si dicono equivalenti se ammettono le stesse soluzioni.

Definizione: Due equazioni si dicono equivalenti se ammettono le stesse soluzioni. Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso Zero di Matematica Gruppi: MC-MF3 / PS-MF3 II Lezione EQUAZIONI E SISTEMI Dr. E. Modica erasmo@galois.it www.galois.it IDENTITÀ ED EQUAZIONI Si consideri un uguaglianza

Dettagli

Problema (tratto dal 7.42 del Mazzoldi 2)

Problema (tratto dal 7.42 del Mazzoldi 2) Problema (tratto dal 7.4 del azzoldi Un disco di massa m D e raggio R ruota attorno all asse verticale passante per il centro con velocità angolare costante ω. ll istante t 0 viene delicatamente appoggiata

Dettagli

Prova del 6 Marzo, Traccia della soluzione. Problema n. 1. BDA = α 2. sin α α = 1 e che analogamente si dimostra l altro limite notevole tan α

Prova del 6 Marzo, Traccia della soluzione. Problema n. 1. BDA = α 2. sin α α = 1 e che analogamente si dimostra l altro limite notevole tan α IIASS International Institute for Advanced Scientific Studies Eduardo R. Caianiello Circolo di Matematica e Fisica Dipartimento di Fisica E.R. Caianiello Università di Salerno Premio Eduardo R. Caianiello

Dettagli

S.Barbarino - Appunti di Fisica - Scienze e Tecnologie Agrarie. Cap. 2. Cinematica del punto

S.Barbarino - Appunti di Fisica - Scienze e Tecnologie Agrarie. Cap. 2. Cinematica del punto SBarbarino - Appunti di Fisica - Scienze e Tecnologie Agrarie Cap 2 Cinematica del punto 21 - Posizione, velocitá e accelerazione di una particella La posizione di una particella puó essere definita, ad

Dettagli

Analisi Matematica 1 e Matematica 1 Geometria Analitica: Coniche

Analisi Matematica 1 e Matematica 1 Geometria Analitica: Coniche Analisi Matematica 1 e Matematica 1 Geometria Analitica: Coniche Annalisa Amadori e Benedetta Pellacci amadori@uniparthenope.it pellacci@uniparthenope.it Università di Napoli Parthenope Contenuti Coniche

Dettagli

Meccanica Razionale 1: Primo parziale Cognome e nome:...matricola:... es.1 es.2 es.3 somma

Meccanica Razionale 1: Primo parziale Cognome e nome:...matricola:... es.1 es.2 es.3 somma Meccanica Razionale 1: Primo parziale 15.04.010 Cognome e nome:....................................matricola:......... es.1 es. es.3 somma 9 1 9 30 1. Consideriamo il seguente moto di un punto P : x =

Dettagli

Esercizio (tratto dal problema 7.36 del Mazzoldi 2)

Esercizio (tratto dal problema 7.36 del Mazzoldi 2) Esercizio (tratto dal problema 7.36 del Mazzoldi 2) Un disco di massa m D = 2.4 Kg e raggio R = 6 cm ruota attorno all asse verticale passante per il centro con velocità angolare costante ω = 0 s. ll istante

Dettagli

4. a quale distanza d l oggetto cade rispetto alla posizione orizzontale del punto di lancio;

4. a quale distanza d l oggetto cade rispetto alla posizione orizzontale del punto di lancio; 1 Esercizio Un oetto viene lanciato dal balcone di una finestra con velocità iniziale di modulo v 0 15 m/s, ad un anolo θ 60 o rispetto all orizzontale. La finestra si trova ad un altezza h di 8 m dal

Dettagli

CORSO DI BIOFISICA IL MATERIALE CONTENUTO IN QUESTE DIAPOSITIVE E AD ESCLUSIVO USO DIDATTICO PER L UNIVERSITA DI TERAMO

CORSO DI BIOFISICA IL MATERIALE CONTENUTO IN QUESTE DIAPOSITIVE E AD ESCLUSIVO USO DIDATTICO PER L UNIVERSITA DI TERAMO CORSO DI BIOFISICA IL MATERIALE CONTENUTO IN QUESTE DIAPOSITIVE E AD ESCLUSIVO USO DIDATTICO PER L UNIVERSITA DI TERAMO LE IMMAGINE CONTENUTE SONO STATE TRATTE DAL LIBRO FONDAMENTI DI FISICA DI D. HALLIDAY,

Dettagli

Grandezze scalari e vettoriali

Grandezze scalari e vettoriali VETTORI Grandezze scalari e vettoriali Tra le grandezze misurabili alcune sono completamente definite da un numero e da un unità di misura, altre invece sono completamente definite solo quando, oltre ad

Dettagli