PER GLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA E NELLA SCUOLA PRIMARIA A.A. 2013/14

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1 LINGUAGGI VERBALI CORSO AGGIUNTIVO PER LE ATTIVITÀ FORMATIVE PER GLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA E NELLA SCUOLA PRIMARIA A.A. 2013/14 Dr.ssa Giusy Gallo Giusy Gallo Assegnista di ricerca in Filosofia del Linguaggio giusy.gallo@unical.it Ricevimento: giovedì, , cubo 18C, VI piano oppure su appuntamento da fissare via mail 1

2 TERZA LEZIONE Elementi di Pragmatica Disturbo semantico - pragmatico - Io credo che in tutto il mondo non ci sia una famiglia più brontolona di questa gridò Jo, perdendo la pazienza, dopo di aver versato un calamaio, rotto due stringhe alle scarpe ed essersi seduta sul cappello, rendendolo una vera schiacciata. E tu sei la persona più brontolona di tutte rispose Amy, cancellando con le lacrime una lunga operazione che aveva sbagliato ancora una volta. Beth, se non levi questi gattacci d intorno te li scaravento fuor della finestra esclamò Meg impaziente, cercando invano dal togliersi di dosso uno dei gattini che le si era arrampicato su per la schiena e che si rifiutava di muoversi. Tratto da LM Alcott, Piccole donne 2

3 ESEMPIO ENUNCIATO 1 La vecchia porta la sbarra Informazioni sulla situazione di discorso ESEMPIO ENUNCIATO 2 Scommetto dieci euro che non verrai a trovarmi L uso del linguaggio ha il potere di modificare la situazione di discorso, può influenzare credenze e azioni degli interlocutori (Bianchi, p. 11) 3

4 Enunciato frase considerata dal punto di vista del suo concreto impiego in una situazione comunicativa, come segmento di discorso in atto; enunciato è dunque il corrispettivo, nel quadro dell uso della lingua, della frase, unità del sistema linguistico (Berruto, p. 214) Significato degli enunciati dal punto di vista pragmatico Cosa si fa, con la produzione di un enunciato, in un determinato contesto situazionale e chiama quindi direttamente causa l intenzionalità del parlante Lingua come modo d agire PRAGMATICA La pragmatica è al disciplina che si occupa dell interpretazione dell azione intenzionale umana in generale. Azione intenzione di cui ci occupiamo è la comunicazione tipicamente umana che avviene per mezzo della lingua I due compiti della pragmatica: -Che cosa viene detto con un enunciato; - Quale atto linguistico è stato compiuto 4

5 INFLUENZA DEL CONTESTO SULLA PAROLA Ora piove. E da te? Qui c è il sole DEISSI Si tratta dell uso di elementi del linguaggio, detti deittici (pronomi personali, aggettivi dimostrativi, avverbi di luogo e di tempo), che si riferiscono direttamente alla dimensione spaziale, o temporale, o alle persone che partecipano allo scambio comunicativo. FARE COSE CON LE PAROLE/1 Ti nomino Cavaliere del Lavoro Ti lascio Mi dimetto Verbi performativi svolgimento di un atto linguistico 5

6 FARE COSE CON LE PAROLE/2 Enunciato performativo - E convenzionale - Dipende dal contesto - Può essere felice o infelice CONDIZIONI DI FELICITA Mi complimento per il brillante risultato raggiunto No regole verocondizionali Condizione di felicità: Le persone e le circostanze sono appropriate. Es. non posso battezzare un bimbo se non sono un sacerdote -> Io ti battezzo 6

7 ATTI LINGUISTICI Atto locutorio: dire qualcosa; espressione ben formata sintatticamente e dotata di significato, oggetto di studio da parte di sintassi e semantica. L aula è piena Atto illocutorio: corrisponde all azione che viene effettivamente compiuta, a ciò che facciamo proferendo un enunciato, alla forza illocutoria che corrisponde al nostro proferimento: affermazione, ordine, minaccia, promessa, avvertimento, ecc. Mi scuso di essere arrivata in ritardo Atto perlocutorio corrisponde agli effetti ottenuti dall atto illocutorio, alle conseguenze psicologiche o comportamentali, intenzionali o meno (Bianchi, pp ) INTENZIONE E SIGNIFICATO Ti serve l auto oggi? Significato dell espressione -> significato letterale Significato del parlante -> il significato con cui il parlante usa l espressione 7

8 SIGNIFICATO DEL PARLANTE - Ciò che il parlante vuole dire - Ciò che il parlante intende comunicare Ho visto spesso Francesca con Paolo Il voler dire o significato del parlante diventa il punto di partenza per una teoria del significato. Lorenzo: Francesca ci ha invitati a cena stasera, ci saremo tutti, come ai vecchi tempi. Le ho detto che non saremmo mancati Giulia: Ho un forte mal di testa 8

9 PRINCIPIO DI COOPERAZIONE Le nostre interazioni comunicative sono rette da regole. Per agire con qualcuno è necessario coordinarsi. La comunicazione è retta dal principio di cooperazione IMPLICATURE CONVERSAZIONALI Una implicatura conversazionale rivela qualcosa che non viene detto, ma viene fatto intendere utilizzando il contesto della conversazione Il contesto è la situazione in cui le frasi vengono usate e dipende dall ambiente fisico, dai parlanti, dai loro scopi, intenzioni, credenze, desideri e conoscenze che condividono, 9

10 MASSIME CONVERSAZIONALI Massima di quantità Massima di qualità Massima di relazione Massima di modo (Bianchi, pp ) CORTESIA Puoi prestarmi i tuoi colori? Buongiorno, casa Rossi? Salve. No, ha sbagliato numero Mi scusi. Buona giornata Cortesia intesa come un insieme di strategie comunicative che hanno lo scopo di stabilire, conservare, alterare le relazioni tra interlocutori (Bianchi, p. 91) 10

11 FACCIA Reputazione Cortesia come insieme di mezzi impiegati da un parlante per mostrare consapevolezza della faccia dell altro (p. 92) FACCIA POSITVA NEGATIVA REGOLE DI CONVERSAZIONE E REGOLE DI CORTESIA Regole della conversazione Sii chiaro Regole della cortesia Sii cortese Non ti imporre Offri delle alternative Metti l interlocutore a suo agio 11

12 LA CONVERSAZIONE - Cooperazione - Controllo della parola - Due o più partecipanti che si alternano nel prendere la parola - Assenza di lunghi silenzi MPC Modello ingegneristico della comunicazione/ Modello postale della comunicazione (MPC) 12

13 LE INFERENZE In un modello inferenziale la comunicazione è produzione e interpretazione di indizi. Il parlante produce un indizio del senso che intende comunicare, un indizio che può anche essere non verbale. L interlocutore deve inferire il senso dell indizio prodotto dall emittente. La comprensione dipende da un complesso meccanismo di processi Inferenziali che partono dall enunciato pronunciato e tengono conto del contesto (p. 108). LE METARAPPRESENTAZIONI La comprensione inferenziale è resa possibile da una capacità cognitiva propria degli esseri umani, la capacità di attribuire stati mentali ai nostri simili, il fatto cioè che vediamo gli altri come mossi da credenze, desideri, speranze, paure, ipotesi, convinzioni La comunicazione umana costituirebbe solo un effetto secondario di tale capacità, detta di metarappresentazione (la capacità di rappresentarsi mentalmente gli stati mentali altrui), che costituisce il vero tratto distintivo degli umani e consente loro un intenzione ricca e complessa (Bianchi, p. 109) 13

14 DISTURBO SEMANTICO-PRAGMATICO E un disturbo prevalente dell uso e del contenuto del linguaggio malgrado una produzione fonologica e sintattica poco compromessa Stella GA (2001), in Camaioni L, Psicologia dello sviluppo del linguaggio, Bologna, Il Mulino, Linguaggio sintatticamente ben formato Linguaggio fonologicamente corretto Difficoltà nel seguire le conversazioni Incapacità di impegnarsi in una conversazione a scopo comunicativo CONSEGUENZA SOCIALE Si segnalano ricerche sulle preferenze tra coetanei, in cui già nella scuola materna i bambini con DSL sono meno desiderati di altri come compagni per i giochi. Fujiki, Brinton e Todd segnalano che i bambini con DSL hanno contatti con un numero più ridotto di coetanei e hanno in genere meno amici rispetto ai bambini di pari età linguisticamente normosviluppatti Stella GA (2001), in Camaioni L, Psicologia dello sviluppo del linguaggio, Bologna, Il Mulino, p

15 TROVARE LE PAROLE PUO ESSERE DIFFICILE -Dire cose inadeguate ( diffcoltà s cegliere le parole) - Entrare nella conversazione nel momento sbagliato - Lunghi monologhi - Discorsi ripetitivi ABILITA DI COMUNICAZIONE/1 3-5 Anni Sviluppo linguaggio verbale attorno ai 18 mesi. I bambini ricordano frasi intere senza comprendere sempre ciascuna parola che le compone. I bambini con DSP utilizzano la loro ottima memoria per ricordare frasi e discorsi. Ripetizione meccanica di frasi 15

16 CRITICITA -Assumere alternativamente il ruolo del parlante e dell ascoltatore - Usiamo la lingua per richiamare l attenzione di qualcuno ABILITA DI COMUNICAZIONE/2 6-8 anni Produzione frasi ben formate Vocabolario ben sviluppato Eloquio ripetitivo Enunciati adeguati o completamente fuori contesto (ad es. Piove, mentre fuori è solo nuvoloso). Confusione uso nomi/pronomi adeguati 16

17 CRITICITA -Consapevolezza regole della conversazione - Dire cose pertinenti - Abilità di inferenza 17

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