Laboratorio di Fisica I - Anno Accademico Relazione esperienza n 1
|
|
- Marco Carboni
- 4 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Laboratorio di Fisica I - Anno Accademico Relazione esperienza n 1 Mario Lauriano, Francesco Giosuè, Flavio Magliozzo, Chiara Coppola, Valeria Principato 19 Novembre 018 Sommario L esperienza svolta, nell ambito del corso di Laboratorio di Fisica I, ha previsto il calcolo della migliore stima della densità di solidi omogenei di forma regolare, nell ipotesi che tutti questi oggetti siano costituiti dallo stesso materiale. 1 Introduzione Al fine di condurre l esperienza: i) con un calibro ventesimale sono state misurate le dimensioni degli oggetti ed è stato stimato l errore associato a ciascuna di esse; ii) con una bilancia elettronica, sono state misurate le masse [M], dei singoli oggetti e sono state stimate le loro indeterminazioni. Obiettivi a) Dai dati ottenuti al punto i), determinare il volume [V] dei singoli oggetti e la corrispondente indeterminazione; b) Fare un grafico della Massa in funzione del Volume e da esso determinare la densità del materiale di cui sono fatti gli oggetti che si hanno a disposizione. 1
2 Indice 1 Introduzione 1 Obiettivi 1 3 Strumentazione 3 4 Ambiente di lavoro 3 5 Analisi e descrizione preliminare dell esperienza 3 6 Prelievo dei dati sperimentali Tabella valori misurati Calcolo X best e δ x dei diametri esterno ed interno e dell altezza Tabella valori calcolati Misura della massa 7 9 Stima dei volumi e delle masse per stimare la densità 8 10 Tabella valori Massa e Volume 9 11 Rappresentazione grafica e conclusioni 11
3 3 Strumentazione Calibro ventesimale Il calibro ha una risoluzione r = 0.05 mm a cui corrisponde un errore di lettura x = 0.05 mm; ai fini dell esperienza di laboratorio, si può assumere che l errore di precisione del calibro sia uguale all errore di lettura. Pertanto, l errore strumentale è x = 0.05 mm. Bilancia elettronica La bilancia elettronica ha un errore di lettura di una unità sull ultima cifra significativa (LSD), che corrisponde a un errore δ x = 0.1g; l errore di precisione della bilancia è 0.% del valore misurato. Pertanto, l errore complessivo introdotto dallo strumento è : δ(x) = 0. V.M g 100 Livella a bolla La livella è uno strumento di misura utilizzato per determinare la pendenza di una superficie rispetto a un piano orizzontale di riferimento 4 Ambiente di lavoro Preliminarmente si osserva che le condizioni ambientali in cui sono avvenute le misure sono state le appresso elencate: Temperatura: 94,15 K Umidità relativa: 55% Illuminamento: 00 lux. La temperatura è stata presa a riferimento in relazione alle possibili variazioni dimensionali degli oggetti e degli strumenti utilizzati le quali variazioni potrebbero essere tra loro diverse. L illuminamento è stato misurato in relazione ai possibili errori derivanti da uno scarso illuminamento durante il rilievo diretto delle quantità (lettura degli strumenti). L umidità è stata presa a riferimento in riferimento alle possibili influenze di questa sulla bilancia elettronica. Non sono state prese in considerazioni la velocità del aria nell ambiente di misura in quanto da ritenere ininfluente rispetto alle misure da effettuare. 5 Analisi e descrizione preliminare dell esperienza I cinque oggetti omogenei, dei quali si vuole conoscere la densità [ρ] sono dei cilindri cavi che presentano visibilmente piccole difformità. Si è proceduto alle misure dal più piccolo degli oggetti al più grande. Il primo obiettivo è determinare la migliore stima del Diametro esterno [D], del diametro interno [d] e dell altezza [h]. Infatti, prima ancora di passare alla determinazione del volume e della densità, sarà necessario, al fine di ottenere dati misure attendibili, cercare di 3
4 desumere, per le misure di D, d ed h, prese in tre punti diversi, ruotando di volta in volta l oggetto di circa 10 i rispettivi valori best [X best ] e le relative incertezze [δ x ]. Per valutare l intervallo di dispersione entro cui saranno desunte le tre grandezze da misurare, si farà riferimento alle rispettive semidispersioni. Al fine di fare delle buone misurazioni sono stati scelti tre punti lungo la circonferenza a 10 = π 3 rad l uno dall altro. Si osserva che l uso dei diametri, in luogo dei raggi, non è casuale; infatti, con l uso dei raggi, a parte la difficoltà intrinseca ad ottenere una misura corretta, dovuta proprio alla tipologia di strumento di misura impiegato (calibro) ed alla forma cava degli oggetti, comporta altresì l inserimento di un ulteriore errore dovuto al fatto che misurato r = r best ± δr avremmo dovuto calcolare r e per la proprietà delle potenze avremmo ottenuto un errore relativo su tale quantità, pari a: ε r = ε r = δr. Invece, misurando direttamente il r diametro si valuterà con esso anche la relativa incertezza di misura che sarà desunta da un unica misurazione/lettura del calibro. Successivamente, al fine di calcolare la misura del volume e della densità per ciascuno dei cinque oggetti, dovranno essere impiegate le seguenti due formule: V = A base Altezza = π 4 (D d ) h ρ = M V 6 Prelievo dei dati sperimentali Come suddetto, per ogni valore di D, d ed h sono state eseguite n. 3 misurazioni ruotando di volta in volta l oggetto di circa 10 al fine di tenere in considerazione ogni variazione della dimensione a seconda della disposizione dell oggetto rispetto allo strumento di misura. Le misure prese sono riportate nella tabella che segue. 4
5 6.1 Tabella valori misurati n. misura D [mm] δ D [mm] d [mm] δ d [mm] h [mm] δ h [mm] Oggetto n Oggetto n Oggetto n Oggetto n Oggetto n Calcolo X best e δ x dei diametri esterno ed interno e dell altezza Per valutare la miglior misura fra le tre svolte per ciascuna misurazione (tre misure per ciascuna delle tre grandezze - D,d,h - per ciascuno dei cinque oggetti), si sceglie di adottare il metodo della semisomma. Scelta giustificata dal fatto che i valori misurati sono pochi (tre). L X best per ciascuna misura quindi sarà: X best = X i best max + δ X + X i best min δ X = X i best max + X i best min Per ogni misura dovrà essere misurato anche l intervallo di semidispersione, dal momento che le misure in esame sono poche. δ x = x max + δ x (x min δ x ) = x max x min + δ x 5
6 Calcolo valori X best e δ x del Diametro esterno: D 1 = D 1best ± δ D1 = [4.80 ± (0.10/ )]mm = (4.80 ± 0.10)mm D = D best ± δ D = [4.80 ± (0.10/ )]mm = (4.80 ± 0.10)mm D 3 = D 3best ± δ D3 = (4.85 ± 0.05)mm D 4 = D 4best ± δ D4 = (4.85 ± 0.05)mm D 5 = D 5best ± δ D5 = (4.90 ± 0.05)mm Calcolo valori X best e δ x del diametro interno: d 1 = d 1best ± δ d1 = [1.50 ± ( )/ ]mm = [1.50 ± ( )]mm = (1.50 ± 0.1)mm d = d best ± δ d = (1.65 ± 0.1)mm d 3 = d 3best ± δ d3 = (1.65 ± 0.10)mm d 4 = d 4best ± δ d4 = (1.65 ± 0.1)mm d 5 = d 5best ± δ d5 = (1.70 ± 0.05)mm Calcolo valori X best e δ x dell altezza: h 1 = h 1best ± δ h1 = [10.1 ± ( )/ ]mm = (10.1 ± 0.)mm h = h best ± δ h = [0.5 ± ( )/ ]mm = (0.5 ± 0.10)mm h 3 = h 3best ± δ h3 = [36.88 ± ( )/ ]mm = [36.88 ± ( )]mm = ± 0.35 = (36.9 ± 0.3)mm h 4 = h 4best ± δ h4 = [43.85 ± ( )/ ]mm = (43.85 ± 0.10)mm h 5 = h 5best ± δ h5 = [56.48 ± ( )/ ]mm = (56.5 ± 0.5)mm 7.1 Tabella valori calcolati Nella seguente tabella è riportato per ciascuna misura di D, d ed h, per ciascuno dei cinque oggetti, il rispettivo: i) valore best calcolato per ciascuna serie di misure su ciascun oggetto; ii) errore assoluto, dato dalla somma tra l errore strumentale (0.05mm) e l errore di precisione (ove fosse maggiore o uguale all errore strumentale, altrimenti risulta ininfluente) δ x = δ strumentale + δ precisione ; iii) errore relativo percentuale, dato dal rapporto tra l errore assoluto e il modulo del valore best, moltiplicato per cento, ε x = δx X b 100. L errore relativo è consente di determinare quale est 6
7 tra più risultati sia più preciso, tanto più è piccolo, tanto migliore è la misura. Si è preferito riportarlo in percentuale per evitare di aver a che fare con poco pratici numeri decimali. D [mm] δ D [mm] ε D [%] d [mm] δ d [mm] ε d [%] h [mm] δ h [mm] ε h [%] Oggetto n % % % Oggetto n % % % Oggetto n % % % Oggetto n % % % Oggetto n % % % Tutte le misure sono state prese ed indicate in mm ma d altra parte, vista la dimensione degli oggetti e soprattutto preso atto, anche solo a vista, che le masse in gioco sono piccole ha senso, nei calcoli successivi, prendere a riferimento e conseguentemente introdurre gli opportuni fattori di conversione al fine di esprimere la densità ρ in g cm 3 8 Misura della massa Le masse dei cinque oggetti sono state misurate per mezzo della bilancia digitale avuta in dotazione. Il piano di appoggio degli oggetti dei quali deve misurare la densità è stata verificata complanare all orizzontale, attraverso una livella a bolla che accertasse la complanarità dello stesso. Ciò al fine di eliminare o, comunque, ridurre al minimo gli errori sistematici derivanti dalla non complanarità del piano di appoggio della bilancia. Di seguito sono riportati i valori di M best per ciascun oggetto, ottenuti a seguito di dell effettuazione di n. 3 misure: 1a misura a misura 3a misura Oggetto n Oggetto n Oggetto n Oggetto n Oggetto n È chiaro che anche se la misura è stata ripetuta più volte il valore della massa non è cambiato nel 60% del casi, ma questa scelta è stata preferita in modo da cercare di minimizzare la possibilità di commettere errori casuali. È, comunque, dato riscontrare come tale scelta abbia scongiurato la possibilità di commettere due errori (nei casi e 4), dove la prima misura è risultata essere diversa da quella cui effettivamente è risultata essere negli altri due casi. 7
8 Si prenderanno in considerazione come M ibest la moda, cioè la misura che si è ripetuta più volte. Di seguito sono riportati i valori M ibest : M 1 = 1.7g M = 3.4g M 3 = 6.0g M 4 = 7.g M 5 = 9.4g Come già affermato nel paragrafo 3 (Pag. 3), la bilancia elettronica ha un errore di lettura di una unità sull ultima cifra significativa (LSD), che corrisponde a un errore δ x = 0.1g; l errore di precisione della bilancia è 0.% del valore misurato. Pertanto, l errore complessivo introdotto dallo strumento è: δ(x) = 0. V.M g Stima dei volumi e delle masse per stimare la densità Pertanto, il gruppo di lavoro ha predisposto i calcoli da effettuare attraverso il foglio di calcolo informatico al fine di ottenere M i e V i e il rapporto ρ min e ρ Max, dato dalla tangente dell angolo d inclinazione della retta M. In particolare, al fine di esplicare la procedura di calcolo adottata, V si riporta il processo. Trattandosi di prodotti e quozienti M = ρ si propagheranno gli errori V relativi e poiché le grandezze in esame sono indipendenti, sarà possibile usare la somma in quadratura, data dalla formula: ε ρ = (ε M + ε V ). Dato V uguale a si determina anche ε V : V = A base Altezza = π 4 (D d ) h ε V = ε π 4 + ε (D d ) + ε h Il primo termine (ε π ) è nullo. Si procede a determinare il secondo e terzo termine: 4 ε (D d ) = δ (D d ) D d = δ + δ D d D d Il secondo termine risulta dal rapporto tra la somma degli errori assoluti dei quadrati dei diametri e il valore assoluto della differenza dei valori best dei quadrati stessi. Infatti, gli errori assoluti sui diametri si sommano nella composizione in quanto trattasi di propagazione di errore nella somma. L errore relativo dei quadrati dei diametri è dato, per le regole delle potenze, dall esponente per l errore relativo della base: da cui: ε D = δ D D = ε D δ D = ε D D = δd D D = δ D D 8
9 e analogamente: δ d = δ d d. ε (D d ) = δ (D d ) D d = δ + δ D d D d = ( δ D D) + δ d d D d Ed in definitiva: da cui ε V = ε (D d ) + ε h = δ D D + δ d d D d δ V = ε V V + δ h h Misurata la Massa: M = M best ± δ M calcolato già (fine paragrafo 8, a pag. 9) il δ M, possiamo stimare l errore relativo [ε M ], utile a definire poi l errore relativo sulla densità [ε ρ ]: ε M = δ M M best A questo punto si stima l errore relativo sulla densità, che sarà poi indispensabile per determinare quello assoluto: ε ρ = ε M + ε V δ ρ = ε ρ ρ A questo punto, è possibile stimare la misura della densità degli oggetti, nell ipotesi che questi siano tutti costituiti dello stesso materiale: ρ = ρ best ± δ ρ 10 Tabella valori Massa e Volume Di seguito si riporta la tabella creata per mezzo del foglio di calcolo Excel, già menzionata nel corso della relazione, che ci ha permesso di svolgere più agevolmente i calcoli nel corso della nostra esperienza. Sono nuovamente riportati, a fine riepilogativo, tutti i valori delle precedenti tabelle, più le stime del Volume e della Massa degli oggetti: 9
10 10
11 11 Rappresentazione grafica e conclusioni Per trovare la relazione tra le grandezze misurate si usa il metodo grafico, che consiste nel determinare la retta che passa per i rettangoli individuati dagli errori massimi dei punti cinque punti individuanti le cinque misure della densità. Su SciDAvis, quindi, su un piano ortogonale, sono state tracciate le due rette che, intersecando tutti i segmenti che rappresentano gli errori, abbiano rispettivamente la minima e la massima pendenza. Il coefficiente di proporzionalità rappresenta la densità del materiale ρ (y = mx M = ρv ). Bisogna determinare per entrambe le rette tangenti, la tangente dell angolo che esse formano con le ascisse, ossia il coefficiente angolare. Da tali rette, che spiccano dall origine degli assi, si sono desunte tg α max = ρ max e tg α min = ρ min cioè l intervallo di dispersione su ρ e pertanto: ρ best = ρ max + ρ min Dopo avere tracciato le rette, abbiamo determinato: δ ρ = ρ max ρ min ρ max = 1.50 ρ min = ρ best = ( ) = 1.43 δ ρ = ( ) Quindi, la misura della densità dei cinque oggetti è risultata essere: = ρ = ρ best ± δ ρ = (1.4 ± 0.08) g cm 3 11
MISURA DELLA DENSITA DI SOLIDI OMOGENEI DI FORMA REGOLARE
LABORATORIO DI FISICA Ⅰ ESPERIENZA n 1 13 Novembre 018 Gruppo N 5: Salvatore Mantia, Rosario Lo Varco, Antonio Lo Varco, Silvia Tomasi, Alfredo Scelsa, Gianluca Pusateri, Alessandro Sanseverino. MISURA
Dettagli5 cilindri cavi omogenei di dimensioni differenti e dello stesso materiale.
RELAZIONE DI LABORATORIO DI FISICA ANNO ACCADEMICO 018/019 Esperienza di laboratorio n 1 19/11/18 Misura della densità di solidi omogenei di forma regolare GRUPPO N 1 Componenti del gruppo: Cirincione
DettagliRELAZIONE DI LABORATORIO DI FISICA
RELAZIONE DI LABORATORIO DI FISICA ANNO ACCADEMICO 017/018 Esperienza di laboratorio n 1 0/11/17 Misura della densità di solidi omogenei di forma regolare GRUPPO N 10 Componenti del gruppo: Cirincione
DettagliMisura della densità di solidi omogenei di forma regolare
Laboratorio di Fisica 1 Modulo 1 Anno Accademico 2018/2019 Esperienza di laboratorio n 1 Misura della densità di solidi omogenei di forma regolare Gruppo 10 Alfano Roberto Broccolo Rita Di Gregorio Giusy
DettagliLaboratorio di fisica I
Laboratorio di fisica I Relazione esperienza n.1 MISURAZIONE DELLA DENSITA DI SOLIDI OMOGENEI DI FORMA REGOLARE 13/11/2018 Bozzotta Riccardo Di Paola Guido Greco Federico Marino Francesco Pennino Pietro
DettagliMisura della densità di solidi omogenei di forma regolare.
Misura della densità di solidi omogenei di forma regolare. Esperienza n. 1 -- 19 Novembre 018 Gruppo 9: Gucciardo Gloria; Mazzola Luca Rosario; Nolfo Gloria; Scordato Iacopo Rosario; Treppiedi Vincenzo.
DettagliEsperienza n 1. Misura della densità di cilindri cavi
Gruppo n 5: Domenico Sabato, Giorgia Di Vara, Vito Vetrano, Luigi Galuffo, Alessandro Crapa. Esperienza n 1 Misura della densità di cilindri cavi Obiettivo dell esperienza - Determinare la densità di cilindri
DettagliRelazione di Laboratorio di Fisica I Anno Accademico 2018/2019
Relazione di Laboratorio di Fisica I Anno Accademico 018/019 Esperienza di laboratorio n 1 19 Novembre 018 Misura delle densità di solidi omogenei di forma regolare Gruppo n 8 Giuseppe A. Motisi Salvatore
DettagliLaboratorio di Fisica I Anno Accademico
Laboratorio di Fisica I Anno Accademico 018-019 Relazione terza esperienza di Laboratorio Giorgio Campione Misura del periodo di oscillazione e della costante elastica della molla di un oscillatore armonico
DettagliLABORATORIO DI FISICA I
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO CORSO DI LAUREA IN SCIENZE FISICHE A.A. 2018/2019 13 Dicembre 2018 LABORATORIO DI FISICA I RELAZIONE TERZA ESPERIENZA DI LABORATORIO GRUPPO 1 Nigrelli Giulia Valenti Giuseppe
DettagliRELAZIONE DI LABORATORIO DI FISICA
RELAZIONE DI LABORATORIO DI FISICA ANNO ACCADEMICO 2017/2018 Esperienza di laboratorio n 3 20/11/17 Misura del periodo di oscillazione e della costante elastica della molla di un oscillatore armonico semplice
DettagliMISURA DELLA DENSITA DI SOLIDI OMOGENEI DI FORMA REGOLARE
MISURA DELLA DENSITA DI SOLIDI OMOGENEI DI FORMA REGOLARE Esperienza di laboratorio di Fisica n 1 GRUPPO n 1 Umberto La Mantia Loredana Alicata Alessio Ilari Alessia La Barbiera Andrea Gambino 0/11/017
DettagliLABORATORIO DI FISICA I A.A ESPERIENZA 1 21/11/2017
LABORATORIO DI FISICA I A.A. 2017-2018 ESPERIENZA 1 21/11/2017 Misura della densità di solidi omogenei di forma regolare Sebastiano Mirabile Eugenio Sapia Fabio Tortora Alberto Ferrara introduzione L'esperimento
DettagliRELAZIONE DI LABORATORIO DI FISICA
RELAZIONE DI LABORATORIO DI FISICA ANNO ACCADEMICO 2017/2018 Esperienza di laboratorio n 3 20/11/17 Misura del periodo di oscillazione e della costante elastica della molla di un oscillatore armonico semplice
DettagliCiò significa che uno strumento molto sensibile riesce a percepire piccole variazioni della grandezza presa in esame.
P a g i n a 1 Taratura di una bilancia dinamometrica Esperienza n, svolta giorno 7/11/017 Gruppo 7: Alessandro Catalano, Gabriele Lo Cascio, Dario Panfalone, Filippo Modica, Santi Macaluso, Gabriel Ingrassia.
DettagliRELAZIONE DI LABORATORIO DI FISICA ANNO ACCADEMICO
RELAZIONE DI LABORATORIO DI FISICA ANNO ACCADEMICO 018/019 Esperienza di laboratorio n 19/11/18 Taratura di una bilancia dinamometrica. GRUPPO N 1 Componenti del gruppo: Cirincione Salvatore Pio Vulcanico
DettagliTARATURA DI UNA BILANCIA DINAMOMETRICA
LABORATORIO DI FISICA Ⅰ ESPERIENZA N 9 Novembre 018 Gruppo N 5: Salvatore Mantia, Rosario Lo Varco, Antonio Lo Varco, Silvia Tomasi, Alfredo Scelsa, Gianluca Pusateri, Alessandro Sanseverino. TARATURA
DettagliMisura del periodo di oscillazione e della costante elastica della molla di un oscillatore armonico semplice
Misura del periodo di oscillazione e della costante elastica della molla di un oscillatore armonico semplice Crisafulli Paride Curseri Federica Raia Salvatore Torregrossa M. Roberto Valerio Alessia Zarcone
DettagliAcquisizione, rappresentazione e analisi di dati sperimentali
Acquisizione, rappresentazione e analisi di dati sperimentali Aurelio Agliolo Gallitto Dipartimento di Fisica, Università di Palermo Introduzione Esperimenti illustrativi, per visualizzare un determinato
DettagliTaratura di una bilancia dinamometrica
Taratura di una bilancia dinamometrica Relazione dell esperienza di laboratorio n del 03/1/018 GRUPPO n 9 Componenti del gruppo: Gucciardo Gloria Mazzola Luca Rosario Nolfo Gloria Scordato Iacopo Treppiedi
DettagliTaratura di una bilancia dinamometrica
Taratura di una bilancia dinamometrica Crisafulli Paride Curseri Federica Raia Salvatore Torregrossa M. Roberto Valerio Alessia Zarcone Dario 30 Novembre 2017 Indice 1 Scopo 1 2 Strumentazione 2 3 Analisi
DettagliMisura del periodo di oscillazione e della costante elastica della molla di un oscillatore armonico semplice.
Misura del periodo di oscillazione e della costante elastica della molla di un oscillatore armonico semplice. Esperienza n.3 13 Dicembre 2018 Gruppo 9: Gucciardo Gloria; Mazzola Luca Rosario; Nolfo Gloria;
DettagliLABORATORIO DI FISICA Ⅰ ESPERIENZA N 3 13 DICEMBRE 2018
LABORATORIO DI FISICA Ⅰ ESPERIENZA N 3 13 DICEMBRE 018 Gruppo N 5: Salvatore Mantia, Rosario Lo Varco, Antonio Lo Varco, Silvia Tomasi, Alfredo Scelsa, Gianluca Pusateri, Alessandro Sanseverino. MISURA
DettagliRELAZIONE LABORATORIO ESPERIENZA I
RELAZIONE LABORATORIO ESPERIENZA I ~MISURAZIONE DELLA DENSITÀ DI CILINDRI CAVI~ ANNO ACCADEMICO 018-019 Gruppo 13 Di Benedetto Enrico, Franzella Elia, Guttilla Mattia, Nicoletti Gabriele, Tumbiolo Emanuele
DettagliRELAZIONE DELL ESPERIENZA DI LABORATORIO N.3
RELAZIONE DELL ESPERIENZA DI LABORATORIO N.3 Gruppo 11: Bilardello Naima, Calvaruso Paolo, Daidone Fabio, Marino Martino, Mortillaro Vincenzo, Napoli Leonardo Titolo: Misura del periodo di un oscillatore
Dettagli1 RELAZIONE DELL ESPERIENZA DI LABORATORIO N.3 DEL DICEMBRE 2017 GRUPPO N.3
1 RELAZIONE DELL ESPERIENZA DI LABORATORIO N.3 DEL 14-18 DICEMBRE 2017 GRUPPO N.3 COMPONENTI DEL GRUPPO: 1. Castronovo Pietro 2. Giuffrè Jasmine 3. Nicoletti Gabriele 4. Palladino Pietro 5. Pellicane Francesco
DettagliLaboratorio di Fisica I - A.A. 2018/2019. Misura della densità di solidi omogenei di forma regolare
Laboratorio di Fisica I - A.A. 2018/2019 Esperienza n. 1 Relazione dell attività didattica e scientifica svolta da Ardito Gabriele, Cangemi Clara, Mastrilli Gabriele, Lagutan Nathaniele, Matranga Giorgio
DettagliElaborazione dei dati sperimentali. Problemi di Fisica
Problemi di Fisica Elaborazione dei dati sperimentali Nella seguente tabella riportiamo alcune regole per esprimere ualunue numero mediante una potenza di 0: 00000000 = 0 9 456789 = 45,6789 0 4 3, = 0,3
DettagliRELAZIONE DELL ESPERIENZA DI LABORATORIO N.2
RELAZIONE DELL ESPERIENZA DI LABORATORIO N. Gruppo 11: Titolo: taratura di un bilancia Finalità: Bilardello Naima, Calvaruso Paolo, Daidone Fabio, Marino Martino, Mortillaro Vincenzo, Napoli Leonardo -
DettagliGruppo 13 ~INDICE~ Di Benedetto Enrico, Franzella Elia, Guttilla Mattia, Nicoletti Gabriele, Tumbiolo Emanuele
RELAZIONE LABORATORIO ESPERIENZA III ~MISURA DEL PERIODO DI OSCILLAZIONE E DELLA COSTANTE ELASTICA DELLA MOLLA DI UN OSCILLATORE ARMONICO SEMPLICE~ ANNO ACCADEMICO 2018-2019 Gruppo 13 Di Benedetto Enrico,
DettagliL errore percentuale di una misura è l errore relativo moltiplicato per 100 ed espresso in percentuale. Si indica con e p e risulta: e ( e 100)%
UNITÀ L ELBORZIONE DEI DTI IN FISIC 1. Gli errori di misura.. Errori di sensibilità, errori casuali, errori sistematici. 3. La stima dell errore. 4. La media, la semidispersione e lo scarto quadratico
DettagliQuesti appunti costituiscono soltanto una traccia sintetica del Corso di Laboratorio di Fisica, a prescindere dalle opportune spiegazioni e dai
Questi appunti costituiscono soltanto una traccia sintetica del Corso di Laboratorio di Fisica, a prescindere dalle opportune spiegazioni e dai necessari chiarimenti forniti a lezione. 1 MISURA DI UNA
DettagliLaboratorio di Fisica I A.A. 2018/ /12/2018
Laboratorio di Fisica I A.A. 2018/2019 13/12/2018 Esperienza N.3 Misura del periodo di oscillazione e della costante elastica della molla di un oscillatore armonico semplice Gruppo n.2 Bozzotta Riccardo
DettagliRelazione di Laboratorio di Fisica I Anno Accademico 2018/2019
Valutazione: A Relazione di Laboratorio di Fisica I Anno Accademico 018/019 Esperienza di laboratorio n 9 Novembre 018 Taratura di una bilancia dinamometrica Gruppo n 8 Giuseppe A. Motisi Salvatore Muratore
DettagliAcquisizione, rappresentazione e analisi di dati sperimentali Aurelio Agliolo Gallitto
Acquisizione, rappresentazione e analisi di dati sperimentali Aurelio Agliolo Gallitto Dipartimento di Scienze Fisiche ed Astronomiche Introduzione Esperimenti illustrativi, per visualizzare un determinato
DettagliLABORATORIO DI FISICA I
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO CORSO DI LAUREA IN SCIENZE FISICHE A.A. 2018/2019 29 Novembre 2018 LABORATORIO DI FISICA I RELAZIONE SECONDA ESPERIENZA DI LABORATORIO GRUPPO 1 Amato Dario Maraventano
DettagliIE FISICA Verifica 10 gennaio 2015 tutti gli esercizi e tutte le domande
1) Per ciascuno dei due casi determinare: portata e sensibilità dello strumento di misura; grandezza fisica misurata, valore della misura, errore assoluto, errore relativo ed errore percentuale; quindi
DettagliLaboratorio di Fisica I A.A. 2018/2019
Laboratorio di Fisica I A.A. 2018/2019 29/11/2018 Esperienza N.2 Taratura di una bilancia dinamometrica Gruppo n.2 Bozzotta Riccardo Di Paola Guido Greco Federico Marino Francesco Pennino Pietro Sacco
DettagliLaboratorio di Fisica I- Modulo I Anno Accademico 2018/2019 Esperienza di laboratorio n 3
Laboratorio di Fisica I- Modulo I Anno Accademico 018/019 Esperienza di laboratorio n 3 Misura del periodo di oscillazione e della costante elastica della molla di un oscillatore armonico semplice GRUPPO
DettagliRELAZIONE DELL ESPERIENZA DI LABORATORIO N.2 DEL 04 DICEMBRE 2017 GRUPPO N.3
RELAZIONE DELL ESPERIENZA DI LABORATORIO N. DEL 04 DICEMBRE 017 GRUPPO N.3 COMPONENTI DEL GRUPPO: 1. Castronovo Pietro. Giuffrè Jasmine 3. Nicoletti Gabriele 4. Palladino Pietro 5. Pellicane Francesco
DettagliLABORATORIO DI FISICA I A.A ESPERIENZA II 30/11/2017 GRUPPO 11. Taratura di una bilancia dinamometrica
LABORATORIO DI FISICA I A.A. 2017-2018 ESPERIENZA II 30/11/2017 GRUPPO 11 Taratura di una bilancia dinamometrica Fabio Tortora Sebastiano Mirabile Eugenio Sapia Alberto Ferrara 1. Obiettivo dell'esperienza
DettagliLaboratorio di Fisica
Laboratorio di Fisica dott. G. Casini ARGOMENTO 1: Misura delle grandezze fisiche LDFM Laboratorio di Fisica presentazione realizzata dal prof. Antonio Covello Schema della relazione di laboratorio Strumenti
DettagliTaratura di una bilancia dinamometrica
Laboratorio di Fisica 1 Modulo 1 Anno Accademico 2018/2019 Esperienza di laboratorio n 2 Taratura di una bilancia dinamometrica GRUPPO 10 Alfano Roberto Broccolo Rita Di Gregorio Giusy Adriana Ingrasciotta
DettagliPropagazione delle incertezze statistiche. Dott. Claudio Verona
Propagazione delle incertezze statistiche Dott. Claudio Verona Propagazione delle incertezze La maggior parte delle grandezze fisiche di solito non possono essere misurate da una misura diretta, ma viene
DettagliTutte le altre grandezze fisiche derivano da queste e sono dette grandezze DERIVATE (es. la superficie e il volume).
Grandezze fisiche e misure La fisica studia i fenomeni del mondo che ci circonda e ci aiuta a capirli. Tutte le grandezze che caratterizzano un fenomeno e che possono essere misurate sono dette GRANDEZZE
DettagliAnalisi degli Errori di Misura. 08/04/2009 G.Sirri
Analisi degli Errori di Misura 08/04/2009 G.Sirri 1 Misure di grandezze fisiche La misura di una grandezza fisica è descrivibile tramite tre elementi: valore più probabile; incertezza (o errore ) ossia
DettagliIntroduzione all esperienza
Misura della densità di solidi omogenei di forma regolare Gruppo 6: Favitta, Ferrara, Morvillo, Tortorici, Vitale Svolta il 21/11/17 Part I Introduzione all esperienza Fra le tante esperienze che uno studente
DettagliLaboratorio di Fisica I Anno Accademico Relazione esperienza n 2
Laboratorio di Fisica I Anno Accademico 018 019 Relazione esperienza n Mario Lauriano, Francesco Giosuè, Flavio Magliozzo, Chiara Coppola, Valeria Principato 1 dicembre 018 Titolo: Taratura di una bilancia
DettagliCapitolo 2 Le misure delle grandezze fisiche
Capitolo 2 Le misure delle grandezze fisiche Gli strumenti di misura Gli errori di misura Il risultato di una misura Errore relativo ed errore percentuale Propagazione degli errori Rappresentazione di
DettagliGLI ERRORI DI MISURA
Revisione del 26/10/15 ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE V.E.MARZOTTO Valdagno (VI) Corso di Fisica prof. Nardon GLI ERRORI DI MISURA Richiami di teoria Caratteristiche degli strumenti di misura Portata: massimo
DettagliRelazione di Laboratorio di Fisica
1 MISURA DELLA DENSITÀ DI SOLIDI OMOGENEI DI FORMA REGOLARE Relazione di Laboratorio di Fisica 5 10 Esperienza di laboratorio 2: 13/11/18 Gruppo 4: Francesco Caracausi Christian Chiappara Antonio Martino
DettagliTARATURA DI UNA BILANCIA DINAMOMETRICA
Esperienza n. 2 4/12/2017 TARATURA DI UNA BILANCIA DINAMOMETRICA Grupo 4: Vittoria Ciraulo, Federico Billeci, Anna Marretta, Carlotta Miceli, Andrea Lombardo, Gaetano Ciulla. Lo scopo di questa esperienza
DettagliCorso di Fisica generale
Corso di Fisica generale Liceo Scientifico Righi, Cesena Anno Scolastico 014/15 3B Appunti sulla Rappresentazione grafica ed Elaborazione dei Dati Sperimentali Riccardo Fabbri 1 (Dispense ed esercizi su
DettagliCorso di Laboratorio di Misure Fisiche
Corso di Laurea in Ingegneria Civile e per l Ambiente e il Territorio Corso di Laboratorio di Misure Fisiche Prof. G. Ausanio ESERCITAZIONE N.1 Misura del volume e della densità di un solido. Gruppo: Data
DettagliAndrea Gambino Loredana Alicata Umberto La Mantia Alessia La Barbiera Alesso Ilari
ESPERIENZA DI LABORATORIO N 2 Taratura di una bilancia dinamometrica Gruppo n 1 Andrea Gambino Loredana Alicata Umberto La Mantia Alessia La Barbiera Alesso Ilari Introduzione ed obiettivo : L esperimento
DettagliTEORIA DEGLI ERRORI DI MISURA, IL CALCOLO DELLE INCERTEZZE
TEORIA DEGLI ERRORI DI MISURA, IL CALCOLO DELLE INCERTEZZE Errore di misura è la differenza fra l indicazione fornita dallo strumento e la dimensione vera della grandezza. Supponendo che la grandezza vera
DettagliLettura Moto uniformemente accelerato
Moto uniformemente accelerato Le cose che devi già conoscere per svolgere l attività Le definizioni di velocità media e di accelerazione media e la legge oraria del moto uniformemente accelerato. Come
DettagliSCHEDA PER LO STUDENTE DETERMINAZIONE DELLA DENSITÀ DI UN CORPO SOLIDO
SCHEDA PER LO STUDENTE DETERMINAZIONE DELLA DENSITÀ DI UN CORPO SOLIDO I Titolo dell esperienza N 2 DETERMINAZIONE DEL VOLUME E DELLA DENSITÀ DI UN CORPO SOLIDO IRREGOLARE Autori Prof.sse Fabbri Fiamma,
DettagliMISURA DEL PERIODO DI OSCILLAZIONE E DELLA COSTANTE ELASTICA DELLA MOLLA DI UN OSCILLATORE ARMONICO SEMPLICE PRIMA PARTE
Esperienza n.3 MISURA DEL PERIODO DI OSCILLAZIONE E DELLA COSTANTE ELASTICA DELLA MOLLA DI UN OSCILLATORE ARMONICO SEMPLICE PRIMA PARTE Gruppo 4: Vittoria Ciraulo, Carlotta Miceli, Federico Billeci, Anna
DettagliNote su esperienza di misura della densita di un solido
Note su esperienza di misura della densita di un solido 1 Distribuzione di GAUSS Distribuzione Piatta D P(entro ± s G ) = 68% 2 Parallelepipedo Spigoli: a, b, c Volume = V = a b c Massa = M Densità = r
DettagliLaboratorio di Fisica I - A.A. 2017/2018. Relazione dell esperienza N. 3
Laboratorio di Fisica I - A.A. 2017/2018 Relazione dell esperienza N. 3 Titolo Misura del periodo di oscillazione e della costante elastica della molla di un oscillatore armonico semplice Gruppo 9 Faddetta
DettagliGrandezze e Misure 1
Grandezze e Misure 1 Grandezze e Misure Introduzione Il Metodo Sperimentale Unità di Misura Grandezze Fondamentali e Derivate Massa e Densità Misure dirette e indirette Strumenti di misura Errori nelle
DettagliEsperimentazioni di Fisica 1. Prova in itinere del 15 febbraio 2017 SOLUZIONI
Esperimentazioni di Fisica 1 Prova in itinere del 15 febbraio 2017 SOLUZIONI 64.4 mm Esp-1 Prova in Itinere - - Page 2 of 7 15/02/2017 1. (12 Punti) Quesito. Le misurazioni delle grandezze X e Y hanno
DettagliLABORATORIO DI CIRCUITI ELETTRICI Nozioni generali e guida agli esperimenti. Rappresentazione grafica dei risultati sperimentali
LABORATORIO DI CIRCUITI ELETTRICI Nozioni generali e guida agli esperimenti Rappresentazione grafica dei risultati sperimentali Uno strumento molto utile per comunicare e leggere risultati sperimentali
Dettagli3 - La misura. Prof. Stefano SPEZIA
3 - La misura Prof. Stefano SPEZIA Errori nelle misure Il pendolo semplice Proviamo a misurare il periodo di un oscillazione! Errori casuali - Errori sistematici Ogni volta che si effettua una misura si
DettagliLezione 6. Tabelle funzionali. Utilizziamo il nostro sistema a portata di mano e ben controllabile
Tabelle funzionali Riguardano dati in cui si vuole verificare una relazione tra più grandezze. Si organizzano le tabelle delle migliori stime delle coppie di grandezze e delle rispettive incertezze totali.
Dettagli3 - Esercizi: strumenti di misura, propagazione degli errori, media, deviazione standard, intervalli
3 - Esercizi: strumenti di misura, propagazione degli errori, media, deviazione standard, intervalli Esercizio 1: Si intende misurare la densità di un fluido tramite misure di massa e di volume. Lo si
DettagliErrori di misura Teoria
Errori di misura Teoria a misura operazione di misura di una grandezza fisica, anche se eseguita con uno strumento precisissimo e con tecniche e procedimenti accurati, è sempre affetta da errori. Gli errori
DettagliLezione 6 Richiami di Geometria Analitica
1 Piano cartesiano Lezione 6 Richiami di Geometria Analitica Consideriamo nel piano due rette perpendicolari che si intersecano in un punto O Consideriamo ciascuna di queste rette come retta orientata
DettagliCapitolo 10. La media pesata Calcolo della media pesata
Capitolo 0 La media pesata Supponiamo che una stessa grandezza sia stata misurata da osservatori differenti (es. velocità della luce) in laboratori con strumenti e metodi di misura differenti: Laboratorio
DettagliUNIVERSITÀ DEL SALENTO
UNIVERSITÀ DEL SALENTO FACOLTÀ DI SCIENZE MMFFNN Corso di Laurea in Fisica CORSO DI LABORATORIO I MISURA DEL PERIODO DI OSCILLAZIONE DI UN PENDOLO SEMPLICE E STIMA DEL VALORE DI g Scopo dell esperienza
DettagliLaboratorio di Fisica-Chimica
Laboratorio di Fisica-Chimica Lezione n.1. Che cos'è la Fisica? La Fisica è una scienza che si occupa dello studio dei fenomeni che avvengono in natura. Questo studio viene compiuto tramite la definizione
DettagliCirconferenza. Domande, problemi, esercizi. 1) Scrivi un equazione per la circonferenza del disegno
Circonferenza Domande, problemi, esercizi 1) Scrivi un equazione per la circonferenza del disegno 2) Scrivi un equazione per la circonferenza del disegno Circonferenza: esercizi e domande pagina 1 3) Scrivi
DettagliCome errore prendo la semidispersione o errore massimo, cioè il valore più grande meno quello più piccolo diviso 2.
Compito di Fisica Classe 1C 9/10/010 Alunno ispondi alle seguenti domande: 1) Cosa significa misurare isurare vuol dire confrontare una grandezza con un altra grandezza omogenea scelta come unità di misura.
DettagliAppendice 1: Verifiche scritte
ANNO SCOLASTICO 2015-2016 CLASSE 1 LB DISCIPLINA: FISICA DOCENTE: Romio Silvana A. PROGRAMMA Le misure delle grandezze. Introduzione alla fisica: la Fisica come scienza, limiti e validità di una teoria
DettagliPropagazione delle incertezze statistiche. Dott. Claudio Verona
Propagazione delle incertezze statistiche Dott. Claudio Verona Propagazione delle incertezze La maggior parte delle grandezze fisiche di solito non possono essere misurate da una misura diretta, ma viene
DettagliMisure di velocità con la guidovia a cuscino d aria (1)
Misure di velocità con la guidovia a cuscino d aria (1) Obiettivo: Riprodurre un moto con velocità costante utilizzando la guidovia a cuscino d aria. Ricavare la tabella oraria e il grafico orario (grafico
DettagliAnalisi statistica delle incertezze casuali. Dott. Claudio Verona
Analisi statistica delle incertezze casuali Dott. Claudio Verona Errori casuali Errori casuali e sistematici Un errore si dice casuale se viene commesso per semplice casualità (esso può essere trattato
DettagliRelazione di fisica ESPERIMENTO N 1
ISTITUTO SUPERIORE "B. RUSSELL" DI ROMA Relazione di fisica ESPERIMENTO N 1 1.TITOLO Misurazione indiretta della massa di un cilindretto metallico mediante i metodi della tara di J.C. Borda e della doppia
DettagliInterferenza da doppia fenditura
Corso di Fisica per Scienze Biologiche A.A. 2016-17 Esperienza di laboratorio: OTTICA - ESPERIMENTO DI YOUNG Interferenza da doppia fenditura Nomi degli studenti:......... Data:... Introduzione L'obiettivo
DettagliGrandezze e Misure.
Grandezze e Misure www.fisicaxscuola.altervista.org Grandezze e Misure Introduzione Il Metodo Sperimentale Unità di Misura Grandezze Fondamentali e Derivate Massa e Densità Strumenti di misura Misure dirette
DettagliSintesi degli argomenti di fisica trattati (parte uno)
Sintesi degli argomenti di fisica trattati (parte uno) La grandezza fisica è una proprietà dello spazio o della materia che può essere misurata. Fare una misura vuol dire confrontare la grandezza fisica
Dettaglifenomeni na- turali grandezze fisiche principi leggi metodo scientifico modello
La fisica è la scienza che studia i fenomeni naturali (ossia tutti gli eventi che possono essere descritti, o quantificati, attraverso grandezze fisiche opportune) al fine di stabilire principi e leggi
DettagliDati sperimentali Nella serie di 10 misurazioni di tempo effettuate, si sono ottenuti i seguenti valori espressi in secondi:
ESPERIMENTO DI LABORATORIO DI FISICA MISURE DI TEMPO Obiettivo L obiettivo dell esperimento, oltre che familiarizzare con le misure di tempo, è quello di rivelare gli errori casuali, elaborare statisticamente
DettagliInterferenza da doppia fenditura
Corso di Fisica per Scienze Biologiche A.A. 2017-18 Esperienza di laboratorio: OTTICA - ESPERIMENTO DI YOUNG Interferenza da doppia fenditura Introduzione Lo scopo di questa esperienza di laboratorio consiste
DettagliMISURAZIONE DEL PERIODO DI OSCILLAZIONE E DELLA COSTANTE ELASTICA DELLA MOLLA DI UN OSCILLATORE ARMONICO. Prima parte
MISURAZIONE DEL PERIODO DI OSCILLAZIONE E DELLA COSTANTE ELASTICA DELLA MOLLA DI UN OSCILLATORE ARMONICO Prima parte Umberto La Mantia Scopo: Lo scopo di questa prima parte dell'esperienza è determinare
DettagliErrori e loro propagazione
Errori e loro propagazione Introduzione al problema Quando effettuiamo delle misure è inevitabile incorrere in errori: non possiamo liberarcene peró possiamo controllarli. IMMAGINIAMO: un carpentiere che
DettagliCapitolo 2. La misura
Capitolo 2 La misura 1 Gli strumenti di misura Possono essere digitali o analogici: la risposta di uno strumento digitale varia con discontinuità (a scatti) al variare della grandezza misurata e appare
DettagliScheda La legge di Boyle e Mariotte
Scheda La legge di Boyle e Mariotte PREREQUISITI Per affrontare la prova devi sapere: Qual è la relazione tra massa e peso Quali sono la definizione e l unità di misura della pressione Come si legge un
DettagliFISICA. Elaborazione dei dati sperimentali. Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica
FISICA Elaborazione dei dati sperimentali Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica LA MISURA GLI STRUMENTI DI MISURA Gli strumenti di misura possono essere analogici o digitali.
DettagliAppunti di statistica ed analisi dei dati
Appunti di statistica ed analisi dei dati Indice generale Appunti di statistica ed analisi dei dati...1 Analisi dei dati...1 Calcolo della miglior stima di una serie di misure...3 Come si calcola μ...3
DettagliOsservazioni e Misura. Teoria degli errori
Osservazioni e Misura ella misura di una grandezza fisica gli errori sono inevitabili. Una misura non ha significato se non viene stimato l errore. Teoria degli errori La teoria degli errori cerca di trovare
DettagliGrandezze e Misure.
Grandezze e Misure www.fisicaxscuola.altervista.org Grandezze e Misure Introduzione Il Metodo Sperimentale Unità di Misura Grandezze Fondamentali e Derivate Massa e Densità Strumenti di misura Misure dirette
DettagliVisione d insieme DOMANDE E RISPOSTE SULL UNITÀ
Visione d insieme DOMANDE E RISPOSTE SULL UNITÀ Quali sono le grandezze fisiche? La fisica si occupa solo delle grandezze misurabili. Misurare una grandezza significa trovare un numero che esprime quante
DettagliNel Sistema Internazionale l unità di misura dell angolo è il radiante
Scienze Motorie Grandezze fisiche Il Sistema Internazionale di Unità di Misura 1) Nel Sistema Internazionale il prefisso Giga equivale a a) 10 15 b) 10 12 c) 10 9 d) 10 6 e) 10 3 Nel Sistema Internazionale
Dettagli(ANDREA PIPITONE, BENEDETTO LUCIANO, DAVIDE LUCIANO, ALEX FRUSTERI) ESPERIENZA III: Misura del periodo di oscillazione e della costante elastica
GRUPPO 2 (ANDREA PIPITONE, BENEDETTO LUCIANO, DAVIDE LUCIANO, ALEX FRUSTERI) ESPERIENZA III: Misura del periodo di oscillazione e della costante elastica della molla di un oscillatore armonico semplice
DettagliEsperimentazioni di Fisica 1. Prova scritta del 5 luglio 2016 SOLUZIONI
Esperimentazioni di Fisica 1 Prova scritta del 5 luglio 2016 SOLUZIONI Esp-1 Prova di Esame Primo appello - Page 2 of 6 10/09/2015 1. 12 Punti) Quesito. Nella misura della costante di una molla con il
DettagliDistribuzione Normale. Dott. Claudio Verona
Distribuzione Normale Dott. Claudio Verona Rappresentazione di valori ottenuti da misure ripetute Il primo problema che si riscontra nelle misure ripetute più volte è trovare un metodo conveniente per
DettagliFisica Generale Misure di grandezze fisiche e incertezze di misura Lezione 2 Facoltà di Ingegneria Livio Lanceri
Fisica Generale Misure di grandezze fisiche e incertezze di misura Lezione 2 Facoltà di Ingegneria Livio Lanceri Misura ed errori di misura Tutte le misure sono affette da incertezze ( errori ) Una misura
Dettagli