Studio di fattibilità e classificazione dei costi degli impianti industriali

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1 Studio di fattibilità e classificazione dei costi degli impianti industriali Roberto Pinto Dipartimento di Ingegneria Gestionale, dell Informazione e della Produzione (DIGIP) Università di Bergamo Progettazione di un impianto La progettazione di un impianto richiede che vengano formulate risposte alle seguenti domande: Cosa produrre? Quanto produrre? Come produrre? Quali strumenti/attrezzature/risorse servono? Dove produrre? Quanto costa produrre? La risposta a questi interrogativi viene elaborata tramite uno studio di fattibilità 2 1

2 Fasi della progettazione di un impianto industriale STUDIO DI FATTIBILITA Fase 1: Individuazione e scelta dei bisogni da soddisfare Identificazione dei segmenti di mercato da servire Definizione dei prodotti e servizi da offrire (assortimento e quantità) Fase 2: Definizione delle soluzioni impiantistiche possibili Fase 3: Scelta della soluzione più idonea Definizione di massima dei cicli di lavorazione Definizione delle caratteristiche tecnologiche dell impianto Definizione degli impianti di servizio Identificazione delle risorse necessarie Localizzazione Progettazione di massima Selezione sulla base di criteri di costoopportunità Progettazione di dettaglio 3 Studio di fattibilità Insieme di indagini finanziarie, tecniche ed economiche svolte al fine di determinare in maniera chiara e organica il contesto di riferimento e supportare le decisioni di investimento Focus su: Fattibilità tecnica Convenienza economica 4 2

3 Studio di fattibilità esempio di articolazione 1. Individuazione e studio del prodotto: Analisi dei bisogni e dei requisiti (esistenti, potenziali, emergenti, indotti ) Identificazione dei segmenti di clienti di interesse e del «grado di soddisfazione» da raggiungere Analisi della competizione 2. Analisi del mercato: 1. Analisi dell andamento storico e prospettico del mercato del prodotto che si intende realizzare (nel caso di prodotto già esistente sul mercato) 2. Analisi dei possibili scenari di domanda futura, nel caso di prodotto non esistente sul mercato 3. Fondamentali le ricerche di mercato e la previsione della domanda 5 Studio di fattibilità esempio di articolazione 3. Definizione del volume di produzione: Definizione dei possibili mix di produzione Definizione del volume produttivo e conseguentemente della capacità produttiva necessaria sul medio-lungo periodo 4. Analisi ubicazione dell impianto: Definizione della località più opportuna per la realizzazione dell impianto 5. Definizione del processo produttivo: Progettazione del processo produttivo e delle tecnologie da utilizzare Definizione sequenze di lavorazione, tempi, risorse, flussi, stoccaggi 6 3

4 Studio di fattibilità esempio di articolazione 6. Dimensionamento di impianto Definizione del numero di macchine per tipologia 7. Layout di impianto Studio della disposizione planimetrica dell impianto (aree occupate dai singoli macchinari, attrezzature, reparti, sistemi di stoccaggio ) 8. Definizione della struttura degli edifici Per la produzione, la logistica, la gestione (uffici), i servizi (es. cabina elettrica, attrezzeria ) 9. Servizi Definizione degli impianti ausiliari di servizio (impianti elettrici, idraulici, condizionamento, antincendio ) 7 Studio di fattibilità esempio di articolazione 10. Definizione delle qualifiche del personale 11. Preventivo di spesa: Costi di acquisto/noleggio, condizioni di pagamento, modalità di ammortamento Capitale fisso Costo del terreno e sue sistemazioni Costo del fabbricato e opere civili Costo dei macchinari Costo dei servizi (impianti elettrici, idraulici, trasporto ) Costo delle attrezzature e degli arredi 12. Conto economico preventivo Capitale di esercizio Materie prime e di consumo Semilavorati Prodotti finiti Per una prima valutazione della convenienza del progetto 8 4

5 Piano economico e finanziario Piano economico: Analisi di costi e ricavi su un orizzonte di tempo che copre la vita utile dell impianto (o almeno fino al suo completo ammortamento) Include costi di gestione (breve periodo) e per immobilizzazioni (mediolungo periodo) Richiede la stima dei prezzi e delle quantità di vendita Piano finanziario: Determinazione dei capitali necessari per coprire le spese Previsione dei flussi di cassa sulla base dei costi e dei ricavi Analisi di redditività: Valutazione della reale convenienza dell investimento 9 Orizzonte temporale di riferimento La valutazione di un investimento deve essere fatta con riferimento a un determinato orizzonte economico: Durata fisica Periodo di tempo in cui l impianto può mantenere l efficienza originaria (sotto condizioni normali d uso e manutenzione) Durata tecnologica Periodo di tempo in cui l impianto fornisce prestazioni di economicità e competitività sul mercato (legato all obsolescenza dell impianto) Durata tecnico-commerciale Periodo di tempo in cui l impianto realizza un prodotto con utilità economica (legato all obsolescenza del prodotto realizzato) 10 5

6 Tipologie di investimenti In base alla dimensione Con riferimento al patrimonio aziendale si distinguono i piccoli investimenti (di entità trascurabile rispetto al patrimonio aziendale) dai grandi investimenti In base alla distribuzione temporale Investimenti concentrati vs investimenti distribuiti Ritorni concentrati vs ritorni distribuiti In base allo scopo Investimenti di sostituzione, di espansione, di ammodernamento, di innovazione, strategici, infrastrutturali, sociali, ambientali 11 Tipologie di costo Costi storici / costi affondati: Costi sostenuti in passato che non cambieranno nel futuro Costi differenziali: Costi cessanti, costi emergenti Costi figurativi: Costi che non rappresentano un vero e proprio esborso (fitti figurativi, stipendio direzionale, interesse di computo) Costo opportunità: Il valore a cui si rinuncia impiegando alternativamente un determinato fattore produttivo, ossia il costo derivante dal mancato sfruttamento di una opportunità 12 6

7 Tipologie di costo Costi diretti: Direttamente imputabili al prodotto/attività (es. materiali, manodopera diretta, energia ) Costi indiretti: Non direttamente imputabili al prodotto/attività (es. manutenzione, manodopera indiretta, costi amministrativi, costi di ammortamento ) Costi fissi (CF): Non cambiano al variare del volume produttivo Costi variabili (CV): Cambiano al variare del volume produttivo con monotona crescente 13 Tipologie di costo Costi variabili Materie prime e materiali Manodopera a cottimo Lavorazioni esterne Trasporti Energia Provvigioni Costi fissi Ammortamenti Manodopera indiretta Manutenzione programmata Costi generali e amministrativi Riscaldamento Affitti / noli 14 7

8 Tipologie di costo Costi variabili in modo diretto 15 Tipologiedi costo attenzione! Costo fisso totale Costo fisso unitario medio Costo variabile totale Costo variabile unitario 16 8

9 Tipologie di costo Costi variabili in modo progressivo Costi variabili in modo degressivo 17 Analisi di redditività e punto di equilibrio Conoscendo la struttura dei costi fissi e variabili è possibile valutare il punto di equilibrio (break even point) tra costi e ricavi totali Ipotesi monoprodotto / 0 BEP 18 9

10 Analisi di redditività e punto di equilibrio / 0 BEP 0 19 Analisi di redditività e punto di equilibrio La break-even analysis permette di conoscere: Il risultato economico relativo a un determinato livello di produzione e a un dato prezzo di vendita Il livello di produzione necessario per ottenere un certo risultato economico con un determinato prezzo di vendita Il prezzo che deve essere fissato per ottenere un certo risultato economico in presenza di un dato livello di produzione Limiti: Ipotesi di linearità delle funzioni di costo e ricavo (prezzo e costo variabile unitario costanti) 20 10

11 Tipologie di costo Costi semi-variabili (CSV): Costo minimo + componente variabile Costi semi-fissi (CSF): Costi fissi «a tratti» Componenti fissa (costo minimo) 21 Tipologie di costo Costi pluriennali (o immobilizzazioni): Costi riferiti ai beni pluriennali, ossia che erogano la propria utilità nell arco di più anni (impianti, edifici, terreni ) I costi di acquisto dei beni pluriennali sono solitamente anticipati, ma concorrono alla determinazione del risultato di esercizio solo per una quota (detta quota di ammortamento) ogni anno (principio della competenza economica) Costi di ammortamento: L ammortamento è il procedimento tecnico-contabile di ripartizione di un costo pluriennale in più esercizi, facendolo partecipare per quote alla determinazione del reddito dei singoli esercizi. Se così non fosse il costo verrebbe imputato interamente nell'esercizio in cui viene acquistato E un costo fisso di esercizio, ma non costituisce un esborso finanziario, solo una scrittura contabile a bilancio 22 11

12 Tipologie di costo Costi di primo impianto: Capitale necessario a dare inizio all attività. Si compone di: o o Capitale fisso: valore delle immobilizzazioni e dei beni durevoli. Recuperato tramite gli ammortamenti Capitale circolante: differenza tra le attività e passività correnti (rimanenze, crediti, debiti, attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni, cassa ) Costi di esercizio: Costi che l azienda deve sostenere per far funzionare l impianto. Somma di: o o Costi di produzione: somma dei costi variabili e fissi Costi dell inefficienza del servizio: mancati introiti dovuti alla mancata produzione per fermo impianto. Non corrisponde ad un reale esborso di denaro 23 Fattori che incidono sui costi: le economie di scala Diminuzione dei costi medi unitari di produzione in relazione alla crescita della dimensione degli impianti Costo medio unitario di produzione " Possono essere contro-bilanciate dalle diseconomie di scala! 24 12

13 Fattori che incidono sui costi: le economie di scopo Possibilità di realizzare, nella medesima unità produttiva, beni diversi, ottenuti dalle stesse materie prime e semilavorati ovvero con gli stessi processi intermedi. L aumento del numero di articoli realizzati simultaneamente nel medesimo stabilimento, dati questi presupposti, consente quindi di ridurre i costi unitari di ogni singolo prodotto # $ && # $ #& #! = Costo di produzione prodotto x 25 Fattoricheincidonosui costi: le economiedi apprendimento Differenziale competitivo che deriva dalla diminuzione dei costi di un certo prodotto in virtù della maggiore esperienza acquisita dall impresa nella sua produzione In termini più generali, la diminuzione dei costi di produzione legati alla manodopera diretta in virtù della ripetizione nel tempo della produzione di un determinato prodotto viene ad essere identificato con il termine economia di apprendimento 26 13

14 Principi guida nella progettazione Principio di sistema: un insieme di elementi integrati e interagenti Principio dell antropometrismo: considerare il rapporto uomo-macchina-ambiente Principio dell economia e morale:ottimizzare il bilancio economico lungo tutto il ciclo di vita dell impianto. Considerare vincoli di natura morale, sociale o giuridica Principio del traffico: ottimizzare i flussi di materiali, risorse e informazioni 27 Riferimenti Falcone, F., De Felice, F., Progettazione e gestione degli impianti industriali, Hoepli 28 14

15 Credits CELS University of Bergamo Roberto Pinto Ph.D Logistics and Supply Chain

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