ESAME DELLA COORDINAZIONE
|
|
- Isabella Biagi
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 ESAME DELLA COORDINAZIONE Per atassia si intende una compromissione della coordinazione motoria (capacità di eseguire i movimenti con un adeguato livello di accuratezza, ampiezza e velocità), in assenza di disturbi di forza e del tono muscolare, dovuta a deficit cerebellare o a deficit di informazione (da lesioni della via dei cordoni posteriori-lemnisco mediale o da lesioni vestibolari) Si distingue, pertanto, un atassia da deficit cerebellare, e da deficit di informazione, per lesioni della via dei cordoni posteriorilemnisco mediale o vestibolari
2 L'esame della funzione cerebellare è finalizzato al rilievo di eventuali disturbi dell'equilibrio, della coordinazione dei movimenti (atassia), e di alterazioni del tono muscolare
3 Prova di Romberg: valuta il mantenimento della stazione eretta, a piedi uniti e ad occhi aperti e chiusi Nel caso di patologia cerebellare il paziente presenterà già ad occhi aperti oscillazioni, che non saranno significativamente influenzate dalla chiusura degli occhi Prova indice-naso: il paziente viene invitato a toccarsi la punta del naso con l'indice, più volte in sequenza, prima ad occhi aperti, poi ad occhi chiusi Prova indice-naso Prova calcagno-ginocchio: il paziente viene invitato a toccarsi, con precisione, il ginocchio con il calcagno dell'arto inferiore controlaterale La prova può essere effettuata anche chiedendo al paziente di toccare con il calcagno prima il collo del piede, e poi il ginocchio controlaterali, oppure di strisciare con il calcagno lungo la cresta tibiale controlaterale, in senso disto-prossimale Prova della diadococinesia: si chiede al paziente di compiere rapidi movimenti alternati di pronazione-supinazione delle mani (per gli arti inferiori si può chiedere al paziente supino di muovere le gambe come se pedalasse) Prova calcagno-ginocchio
4 Adiadococinesia Prova di Stewart-Holmes: l'esaminatore, che cerca di estendere l'avambraccio del paziente contro la resistenza da lui opposta, lascia improvvisamente la presa Nel soggetto sano si osserva solo una modesta flessione, mentre nel paziente cerebellare l'avambraccio si fletterà violentemente sul braccio rimbalzando più volte (fenomeno del rimbalzo) Sintomi e segni di interessamento cerebellare Atassia: il paziente cerebellare presenterà incoordinazione dei movimenti, che si manifesterà sia in condizioni statiche che dinamiche Nel mantenimento della postura saranno presenti oscillazioni del capo e del tronco (titubazione) Adiadococinesia Tremore intenzionale ed atassia Il paziente non sarà in grado di rimanere seduto (atassia statica) Nella deambulazione si evidenzierà un'andatura incerta, a base allargata, con braccia abdotte "a bilanciere", e frequenti brusche lateropulsioni, che daranno luogo ad un percorso a zig-zag (atassia dinamica)
5 L'andatura, che ricorda quella dell'ubriaco, nel quale si verifica un'acuta inibizione delle funzioni cerebellari, è costellata da frequenti cadute Nelle lesioni cerebellari emisferiche monolaterali si osservano brusche lateropulsioni verso il lato della lesione, sia nel mantenimento della stazione eretta, che nella deambulazione Prova del funambolo Asinergia: rappresenta l'incapacità di adeguare correttamente il livello di contrazione dei vari muscoli nell'esecuzione di un movimento complesso, che appare frammentato Insieme all'atassia interferisce notevolmente con l'esecuzione di numerosi atti motori, incidendo in maniera vistosa sulla precisione dei movimenti Dismetria: è generalmente evidente soprattutto nelle lesioni cerebellari emisferiche Nel corso delle prove indice-naso e calcagnoginocchio il paziente mancherà vistosamente il bersaglio, oppure, nel raggiungere la mira, presenterà un rallentamento del movimento, interrotto da oscillazioni sequenziali (frènage telecinetico)
6 Adiadococinesia: il paziente con una lesione cerebellare non riuscirà a ottenere con gli arti omolaterali alla lesione la stessa velocità nell'alternanza dei movimenti degli arti controlaterali Prova indice-naso Adiadococinesia Tremore: è un tremore intenzionale, in quanto si evidenzia nel tentativo di raggiungere un oggetto, divenendo più vistoso nel progressivo avvicinamento alla mira E' un segno di lesione del nucleo dentato e del peduncolo cerebellare superiore Prova indice-naso
7 Ipotonia: è spesso presente a livello della muscolatura omolaterale alla lesione, per il venir meno dell'azione tonica cerebellare sui motoneuroni gamma Disartria: si presenta come parola scandita, ed esprime il deficit di coordinazione dei muscoli della fonazione L atassia può derivare, oltre che da una lesione cerebellare, da un deficit di informazione, per lesioni della via dei cordoni posteriori-lemnisco mediale o vestibolari In tale caso la sintomatologia presenta un deciso aggravamento con la soppressione del controllo visivo
8 In caso di lesione radicolo-cordonale posteriore vi è l impossibilità a mantenere la stazione eretta a piedi uniti e occhi chiusi (segno di Romberg) Nella marcia vi è una proiezione eccessiva degli arti inferiori, che ricadono pesantemente sui talloni I disturbi aumentano quando la marcia si effettua nell oscurità E presente un ipotonia ed un areflessia Alla prova indice-naso compiuta ad occhi chiusi vi è dismetria POSTURA In alcune patologie il paziente presenta un atteggiamento posturale tipico Nel soggetto emiplegico l arto superiore è flesso al gomito con mano flessa e pronata, mentre l arto inferiore è esteso e intraruotato
9 Il paziente affetto da morbo di Parkinson tende ad assumere un atteggiamento in flessione del capo, del tronco e degli arti (atteggiamento camptocormico) E importante anche l osservazione della postura nel decubito, in quanto in alcune patologie il paziente è costretto ad assumere un decubito obbligato Nella sindrome meningea si riscontra il decubito a cane di fucile: il paziente giace in decubito laterale con gambe flesse al ginocchio, cosce flesse all anca e capo in iperestensione ANDATURA Andatura falciante. L arto inferiore, con piede in flessione plantare e intraruotato, è esteso, e viene mosso in avanti con difficoltà, con un movimento di circumduzione caratteristico: la punta del piede viene strisciata sul suolo, mentre tutto l arto compie un movimento di rotazione attorno ad un fulcro costituito dalla pelvi Andatura falciante a sinistra
10 Andatura falciante (2) L andatura falciante è tipica dell emiplegico da lesione capsulare Dopo uno stadio iniziale di shock con paralisi flaccida dell emisoma controlaterale alla lesione, si instaura una paralisi con netta ipertonia muscolare (paralisi spastica) La spasticità prevale nei muscoli ad azione antigravitaria, per cui nell uomo l ipertono assume una distribuzione peculiare, agli estensori degli arti inferiori ed ai flessori degli arti superiori, che spiega la caratteristica postura dell emiplegico Andatura a forbici. E detta anche parapareto-spastica o falciante doppia. Le gambe sono addotte, le ginocchia si toccano e ciascun piede tende ad incrociare l arto ad ogni passo: ne risulta un andatura lenta, difficoltosa, accompagnata da ampi movimenti compensatori del tronco e degli arti superiori Si riscontra nelle lesioni midollari cervicotoraciche
11 Andatura steppante. Il paziente, per l ipostenia dei muscoli della loggia anterolaterale della gamba, non può flettere dorsalmente il piede (piede cadente), per cui, per non inciampare, tende a sollevare tutto l arto, cercando di evitare che la punta del piede strisci contro il pavimento E tipica delle lesioni del nervo peroneo Andatura steppante (2) Andatura anserina o basculante. E caratterizzata da una caduta del bacino dal lato opposto a quello d appoggio, che viene compensata da un inclinazione controlaterale del tronco Si osserva in caso di compromissione dei muscoli glutei Andatura anserina
12 Andatura atassica. Le cause di atassia sono diverse ed il solo esame della deambulazione non sempre consente un corretto inquadramento Nel paziente cerebellare l andatura è incerta, a base allargata, barcollante, con oscillazioni pluridirezionali (andatura da ubriaco), o verso il lato sede di una lesione emisferica-vermiana monolaterale Nelle lesioni dei cordoni posteriori l andatura è estremamente goffa ed incerta, gli arti inferiori sono sollevati eccessivamente e pesantemente battuti al suolo, col tallone invece che con la punta, in quanto il paziente non è consapevole della posizione degli arti nello spazio
13 Tale fenomeno è accentuato dalla chiusura degli occhi o al buio, in quanto viene meno la funzione di controllo della deambulazione operata dalla vista Andatura atassica I pazienti con lesioni vestibolari non compensate presentano oscillazioni e talora lateropulsione verso il labirinto deficitario Sono inoltre presenti vertigini che rendono estremamente difficoltosa la stazione eretta e la deambulazione Andatura atasso-spastica. Risulta dalla combinazione di spasticità ed atassia. La quota relativa di spasticità o di atassia è in relazione al prevalente coinvolgimento delle vie piramidali, dei cordoni posteriori o del cervelletto Andatura parkinsoniana. E un andatura a piccoli passi, lenta (anche se può presentare una progressiva accelerazione, fenomeno noto come festinazione ), in cui i piedi sono strisciati al suolo ed il paziente sembra, a tronco flesso ( camptocormia ), inseguire il proprio centro di gravità.
14 Vi può essere latero o retropulsione per la compromissione dei riflessi posturali Le sincinesie pendolari degli arti superiori sono ridotte o assenti Andatura parkinsoniana (2) Il paziente ha una postura caratteristica, con il capo e le spalle inclinati in avanti, le braccia abdotte, gli avambracci flessi al gomito, la mano estesa con dita flesse all articolazione metacarpo-falangea ed interfalangee estese Aprassia della marcia. E caratterizzata dalla perdita della capacità di usare in maniera corretta gli arti inferiori, prevalentemente nell atto del deambulare, in assenza di dimostrabili deficit di moto e di senso Vi è difficoltà nell iniziare la deambulazione, nel fermarsi su comando, e nel cambiare direzione
15 Il paziente ha difficoltà nel sollevare i piedi dal pavimento, e deambula con difficoltà, strisciando i piedi L aprassia della marcia è tipica dell idrocefalo normoteso Aprassia della marcia (2)
Esame Obiettivo Neurologico 1. Coscienza 2. Parola 3. Sistema di moto 4. Sensibilità 5. Riflessi 6. Marcia e stazione eretta 7.
1. Coscienza 2. Parola 3. Sistema di moto 4. Sensibilità 5. Riflessi 6. Marcia e stazione eretta 7. Nervi cranici www.fisiokinesiterapia.biz Coscienza Vigilanza Contenuti di coscienza -Orientamento - personale
DettagliLE PRINCIPALI SINDROMI NEUROLOGICHE
LE PRINCIPALI SINDROMI NEUROLOGICHE SINDROME PIRAMIDALE La sindrome piramidale combina segni negativi, quali il deficit motorio centrale e la scomparsa di alcune forme elaborate di riflettività, come i
DettagliDisturbi dell equilibrio e della coordinazione
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CASSINO FACOLTA DI SCIENZE MOTORIE Disturbi dell equilibrio e della coordinazione P. W. Gabriele Equilibrio Funzione che permette il mantenimento della stazione eretta e la realizzazione
DettagliLe attitudini descrivono il rapporto che intercorre tra il centro di gravità del corpo e il mezzo di sostegno.
La terminologia specifica Le parti del corpo Le attitudini Le attitudini descrivono il rapporto che intercorre tra il centro di gravità del corpo e il mezzo di sostegno. Attitudine di appoggio (frontale
DettagliSaper interpretare lo schema del passo dell amputato
«Approfondimenti riabilitativi e tecnologici per il recupero della persona Amputata d arto inferiore» San Maurizio Canavese (To) 10 11 ottobre 2014 Saper interpretare lo schema del passo dell amputato
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL INSUBRIA Scuola di Medicina CORSO DI LAUREA IN FISIOTERAPIA. Presidente Prof. Giuseppe Armocida.
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL INSUBRIA Scuola di Medicina CORSO DI LAUREA IN FISIOTERAPIA Presidente Prof. Giuseppe Armocida Strumento ad uso degli studenti del Corso di Laurea in Fisioterapia a cura di:
DettagliIl linguaggio dell insegnante
Il linguaggio dell insegnante Gli assi e i piani Asse longitudinale: è la linea immaginaria che attraversa il corpo dall alto (vertice della testa) in basso (in mezzo ai talloni). Attorno a questo asse
DettagliDipartimento Neuro-Motorio Medicina Fisica e Riabilitativa Dott. Gian Battista Camurri - Direttore IN... FORMA. Esercizi per la Colonna Vertebrale
Dipartimento Neuro-Motorio Medicina Fisica e Riabilitativa Dott. Gian Battista Camurri - Direttore IN... FORMA Esercizi per la Colonna Vertebrale Medicina Fisica e Riabilitativa 2 Esercizi per la Colonna
DettagliNon viene proposto come allungamento ma come esercizio di mobilità per ridurre le tensioni presenti sulla colonna.
ALCUNE REGOLE: - Prima di tutto insegnare alpaziente come respirare e rilassare la muscolatura addominale: inspirare e poi espirare tirando in dentro l addome (si possono usare comandi verbali facilitanti
DettagliESERCIZI PER IL MIGLIORAMENTO DELLA MOBILITÀ ARTICOLARE E PER L'ALLUNGAMENTO MUSCOLARE Testo e disegni di Stelvio Beraldo
ESERCIZI PER IL MIGLIORAMENTO DELLA MOBILITÀ ARTICOLARE E PER L'ALLUNGAMENTO MUSCOLARE Testo e disegni di Stelvio Beraldo - Articolazioni della caviglia - Articolazione dell'anca - Articolazioni della
Dettagliesercizi fisici di prevenzione per la guida dei mezzi a due ruote
CENTRO RIABILITAZIONE MOTORIA VOLTERRA esercizi fisici di prevenzione per la guida dei mezzi a due ruote Guidare una moto, o un mezzo a due ruote in genere, mette alla prova tutte le nostre articolazioni
DettagliESERCIZI PER IL MIGLIORAMENTO DELLA MOBILITÀ ARTICOLARE E PER L'ALLUNGAMENTO MUSCOLARE
ESERCIZI PER IL MIGLIORAMENTO DELLA MOBILITÀ ARTICOLARE E PER L'ALLUNGAMENTO MUSCOLARE Testo e disegni di Stelvio Beraldo - Articolazioni della caviglia - Articolazione dell'anca - Articolazioni della
DettagliRilassamento del tono: facile/difficile ESECUZIONE
SCALA VALUTATIVA DEL MOVIMENTO DELL'ARTO SUPERIORE NEI PAZIENTI EMIPLEGICI (MESUPES braccio e MESUPES mano) Nome del paziente: Data ed ora del test: Nome dell esaminatore: Durata del test: min Lateralità:
DettagliCriteri quantitativi Ripetizioni Da 8 a 15. Durata totale dell esercizio POSIZIONE INIZIALE DESCRIZIONE DEI MOVIMENTI POSIZIONE FINALE
5 Sollevamento pesi 5 5 5 Seduti su un cassone. Piedi a terra. Schiena eretta. Tenere delle bottiglie PET piene all altezza delle orecchie, ai due lati della testa. I gomiti sono rivolti verso l esterno.
DettagliVERTIGINI: GLI ATTORI
Ignazio Santilli SC Neurologia H Niguarda Ca Granda Milano LE VERTIGINI: DIAGNOSI DIFFERENZIALE E TERAPIA ASL PROVINCIA DI MONZA E BRIANZA 9 giugno 2009 VERTIGINI: GLI ATTORI ORL NEUROLOGO CARDIOLOGO INTERNISTA
DettagliLe Atassie Cerebellari
www.fisiokinesiterapia.biz Le Atassie Cerebellari ATASSIA: alterazione della coordinazione motoria in assenza di disturbi della forza e del tono muscolare TIPI DI ATASSIA ATASSIA CEREBELLARE - lesioni
DettagliNon viene proposto come allungamento ma come esercizio di mobilità per ridurre le tensioni presenti sulla colonna.
ESERCIZI DI CORE STABILITY DR MAGNI LUCA EMANUELE PARRETTI laureato in Fisioterapia SILVIA FERRARESI Laureata in Fisioterapia ALCUNE REGOLE: - Prima di tutto insegnare alpaziente come respirare e rilassare
DettagliFUNZIONI DEL CERVELLETTO
cervelletto FUNZIONI DEL CERVELLETTO Miglioramento della pianificazione e dell esecuzione degli atti motori attraverso l elaborazione e l integrazione di informazioni sensoriali, motorie, cognitive e
DettagliTRONCO DELL ENCEFALO
TRONCO DELL ENCEFALO Il tronco dell encefalo è costituito dal bulbo, dal ponte e dal mesencefalo. Esso comprende: Raggruppamenti di neuroni che regolano le attività viscerali Neuroni raggruppati nei nuclei
DettagliLA PARALISI CEREBRALE INFANTILE
LA PARALISI CEREBRALE INFANTILE Rappresenta una delle malattie neuromotorie più frequenti in età pediatrica causata da un danno al sistema nervoso centrale Ad esempio per ischemia, emorraggia Con significative
DettagliGli opuscoli di AXIA. Esiti di ictus. Consigli su posture e trasferimenti nella persona emiplegica. - Consigli utili -
Gli opuscoli di AXIA Esiti di ictus Consigli su posture e trasferimenti nella persona emiplegica - Consigli utili - POSTURE Legenda: lato plegico (arti in nero) lato sano(arti nudi) Postura supina Mettere
DettagliEsercizi di ginnastica per tornare in forma in 4 settimane
1 Esercizi di ginnastica per tornare in forma in 4 settimane Di Rossella Ghidelli Ecco alcuni esercizi di riscaldamento e di ginnastica posturale per recuperare la forma fisica dopo lo stress delle strutture
DettagliLA MODIFICA DEI CARICHI INTERNI AGENTI SULLA COLONNA VERTEBRALE
LA MODIFICA DEI CARICHI INTERNI AGENTI SULLA COLONNA VERTEBRALE Lezione 5 A Fondamenti di biomeccanica della colonna vertebrale applicati alla visita medica in azienda Modifica dei carichi interni Nella
DettagliNeurologia pratica Seconda e terza infanzia Esame neurologico
Neurologia pratica Seconda e terza infanzia Esame neurologico L. Pavone S.Salafia U.O. Clinica Pediatrica - Dipartimento di Pediatria Università di Catania Esame neurologico Seconda e terza infanzia Anamnesi
DettagliPrincipi di Riabilitazione e Fisioterapia 2 10/11/2015. Corso di Laurea in Fisioterapia
Corso di Laurea in Fisioterapia Corso integrato di INTRODUZIONE ALLA MEDICINA RIABILITATIVA aa 2015-2016 Prof.ssa Laura Perucca IRCCS Istituto Auxologico Italiano UO Riabilitazione Neuromotoria Milano
DettagliARTROPLASTICA DI RIVESTIMENTO E ARTROPROTESI IBRIDA DELL ANCA IL PERCORSO RIABILITATIVO POST-OPERATORIO. Professor Antonio Moroni
ARTROPLASTICA DI RIVESTIMENTO E ARTROPROTESI IBRIDA DELL ANCA IL PERCORSO RIABILITATIVO POST-OPERATORIO Professor Antonio Moroni Giorno 0 INTERVENTO 2 Giorno 1 Riabilitazione dell anca in posizione supina;
DettagliL'ALLENAMENTO DEI MUSCOLI DELLA REGIONE LOMBARE
L'ALLENAMENTO DEI MUSCOLI DELLA REGIONE LOMBARE Testo e disegni di Stelvio Beraldo Il mantenimento della stazione eretta è garantita soprattutto dalle catene muscolari posteriori dell'apparato scheletrico
DettagliESERCIZIO 1 FLESSO ESTENSIONI DELLA COLONNA. Posizione di partenza Seduti sulla sedia da lavoro, nella posizione normalmente assunta.
Tutti in piedi!! Provare ad eseguire tutti gli esercizi almeno una volta, secondo l ordine e le modalità proposte, poi si potrà fare una scelta personale a seconda del beneficio apportato e del tempo a
Dettagli5 Mobilizzazione e auto massaggio in stazione eretta e seduta. In decubito supino cura della torsione.
AZZURRINA FRIULI VENEZIA GIULIA Allenamento 18 FEBBRAIO Allenatore: Stefano Aristelli Assistenti: Tommaso Passoni, Lorenzo Sannino, Matteo Praticò Preparatore Fisico: Irene Cover Massofisioterapista: Susanna
DettagliPOWER FITNESS IN CASA: ESEMPI DI PROGRAMMI DI ALLENAMENTO CON MANUBRI E CAVIGLIERE Testo e disegni di Stelvio Beraldo
POWER FITNESS IN CASA: ESEMPI DI PROGRAMMI DI ALLENAMENTO CON MANUBRI E CAVIGLIERE Testo e disegni di Stelvio Beraldo - Caratteristiche dei manubri e cavigliere come mezzo di allenamento - Schede esercizi
DettagliSTRECHING ROUTINE E PREVENZIONE MAL DI SCHIENA
STRECHING ROUTINE E PREVENZIONE MAL DI SCHIENA *Importante: per la corretta esecuzione degli esercizi ritagliarsi il tempo necessario affinchè la muscolatura risponda alle stimolazioni proposte. L utilizzo
DettagliOBIETTIVI E METODI DELLE VARIE POSTURE A LETTO
OBIETTIVI E METODI DELLE VARIE POSTURE A LETTO POSTURA SUPINA OBIETTIVO Mantenere il corretto allineamento del rachide, prevenire flessioni e contratture dei muscoli para -cervicali. Ridurre la rotazione
DettagliAppunti dalle lezioni del modulo di mobilizzazione articolare e stretching
Appunti dalle lezioni del modulo di mobilizzazione articolare e stretching anno accademico 2008/2009 Dott.ssa Elisabetta Bacchi Dott.ssa Ilenia Fracca Indice Tratto Cervicale pag. 3 Arti Superiori pag.
DettagliCircuito Allenamento Funzionale
AIA- Stagione 2015-2016 Circuito Allenamento Funzionale Settore Tecnico Arbitrale Modulo per la Preparazione Atletica Metodologia dell Allenamento Carlo Castagna PhD Responsabile Metodologia dell Alleamento
DettagliCRUNCH A TERRA (Addominali)
CRUNCH A TERRA (Addominali) Esecuzione: distesi a terra mani dietro il collo, gambe piegate poggiate sulla spalliera. Nella fase espiratoria flettere lentamente il torace sul bacino. CRUNCH INVERSI (Addominali)
DettagliDalla didattica del bagher alla impostazione delle tecniche di difesa. Corso allievo allenatore Cremona, 04/12/2011 Feroldi Luca
Dalla didattica del bagher alla impostazione delle tecniche di difesa Corso allievo allenatore Cremona, 04/12/2011 Feroldi Luca DALLA DIDATTICA DEL BAGHER ALLA IMPOSTAZIONE DELLE TECNICHE DI DIFESA: IL
DettagliLa tecnica base Gymstick
La tecnica La camminata nordica rappresenta per certi versi la trasposizione su terreno dello sci nordico, con cui condivide diverse analogie, come la coordinazione dei movimenti e la spinta. La prima
DettagliTest di lunghezza muscolare
Università degli Studi di Urbino Carlo Bo Facoltà di Scienze Motorie Corso di Laurea Magistrale in: Scienze motorie per la Prevenzione e la Salute Biomeccanica speciale e Valutazione funzionale L ESAME
DettagliESERCIZI PER LA COLONNA CERVICALE...mmmh...
ESERCIZI PER LA COLONNA CERVICALE..mmmh... Questo opuscolo si propone di essere una guida per l esecuzione in autonomia di alcuni esercizi per permettere la mobilizzazione attiva della colonna cervicale.
DettagliNeurofisiologia dei nuclei della base e del cervelletto
Neurofisiologia dei nuclei della base e del cervelletto Putamen + N. caudato = Striato Nuclei dei gangli della base Flusso di informazioni nei gangli della base Controllo motorio Neurone scuro: - Neurone
DettagliSeconda parte Dott. Giuseppe Muscianisi
Attività fisica e benessere mentale Seconda parte Le possibili tipologie di attività fisica adatte agli over 60 sono innumerevoli Le attività fisiche non sono da attuare esclusivamente nel contesto di
DettagliTecniche strutturale. Ginocchio
Tecniche strutturale Ginocchio Ginocchio La complessità del ginocchio deriva dal bisogno di soddisfare due esigenze meccaniche in contrapposizione tra loro: Grande stabilità Grande mobilità Caratteristiche
DettagliLA VIDEO ANALISI COME STRUMENTO UTILE NELLA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI del MEZZOFONDISTA. Dott. Stefano Fumagalli Dott.
LA VIDEO ANALISI COME STRUMENTO UTILE NELLA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI del MEZZOFONDISTA Dott. Stefano Fumagalli Dott. Matteo Fumagalli PREMESSE VIDEO ANALISI MOLTO IMPORTANTE PERCHE PERMETTE DI ANALIZZARE
DettagliLezione pratica n 6. Le prove di valutazione (test) 1 - IRI Test (Indice di recupero immediato)
Lezione pratica n 6 Le prove di (test) 1 - IRI Test (Indice di recupero immediato) Consiste nel salire e scendere uno scalino di 50 cm d altezza per i maschi adulti, 40 cm per le femmine, 30 cm per i ragazzi
DettagliI SALTI IN ESTENSIONE LUNGO e TRIPLO
Centro Studi e Ricerche I SALTI IN ESTENSIONE LUNGO e TRIPLO Formia CPO, 5-10 settembre 2017 Prof. Claudio Mazzaufo DESCRIZIONE DELLA SPECIALITA 1.RINCORSA 2.STACCO 3.VOLO 4.CHIUSURA LE FASI DEI SALTI
DettagliCircuito di Cross Training n.1 Forza
Circuito di Cross Training n.1 Forza Esercizio a terra N.1 Sedia al muro con Fit Ball dietro la schiena. Cosa ti serve : Fit Ball 2 serie da 30 - Recupero 45 Descrizione : Schiena e parte lombare appoggiata
DettagliLe grandi sindromi motorie
Le grandi sindromi motorie 1. La sindrome piramidale 2. La sindrome del II motoneurone 3. La sindrome extrapiramidale 4. La sindrome cerebellare La sindrome piramidale 1. Sistema piramidale - aree corticali
DettagliPALESTRA FIT FACTORY STRETCHING
PALESTRA FIT FACTORY STRETCHING e CORSA INDICAZIONI PER L ALLUNGAMENTO MUSCOLARE PRE-POST ALLENAMENTO A cura del Dr. Salvadeo Enrico - CHINESIOLOGO Lo stretching nella sua accezione comune prevede che
DettagliAttività motoria: metodologia e storia dell'educazione fisica e dello sport Modulo 1
Attività motoria: metodologia e storia dell'educazione fisica e dello sport Modulo 1, PhD TERMINOLOGIA GINNASTICA 1 Movimento ed ecologia Variazione dei rapporti che intercorrono tra il corpo, o parti
DettagliTecniche strutturali. Perone
Tecniche strutturali Perone Perone Due articolazioni: 1. Malleolo peroneale superficie laterale della testa astragallica 2. Testa peroneale parte laterale del piatto tibiale Chiave osteopatica: È sempre
DettagliAPPENDICE DELLE DIFFICOLTA GRUPPI DI ELEMENTI E VALORI A - FORZA DINAMICA B - FORZA STATICA C - SALTI D - EQUILIBRIO E FLESSIBILITA
APPENDICE DELLE DIFFICOLTA GRUPPI DI ELEMENTI E VALORI A - FORZA DINAMICA B - FORZA STATICA C - SALTI D - EQUILIBRIO E FLESSIBILITA 1 GRUPPO A FORZA DINAMICA FAMIGLIA A Famiglia Nome Base N Descrizione
DettagliCorso di Neurologia. Prof. Fabio Cirignotta U.O. Neurologia Policlinico S.Orsola-Malpighi Università di Bologna
Corso di Neurologia Prof. Fabio Cirignotta U.O. Neurologia Policlinico S.Orsola-Malpighi Università di Bologna Corso di Neurologia Prof. Fabio Cirignotta U.O. Neurologia Policlinico S.Orsola-Malpighi Università
Dettagliemminile ESERCIZI PRATICI ESERCIZI PRATICI per il benessere fisico Con il supporto istituzionale di
La orza al emminile ESERCIZI PRATICI ESERCIZI PRATICI per il benessere fisico Con il supporto istituzionale di Da seduta spalle rilassate, tronco e capo allineati L attività fisica è fondamentale per sentirsi
DettagliFEDERAZIONE GINNASTICA D ITALIA Sezione di Ginnastica per Tutti
FEDERAZIONE GINNASTICA D ITALIA Sezione di Ginnastica per Tutti ESERCIZIO COLLETTIVO OBBLIGATORIO PER LA GOLDEN AGE a corpo libero per moduli di ginnasti/e FINALITÀ Mantenimento e miglioramento della mobilizzazione
DettagliCORSO ALLIEVO ALLENATORE PRIMO LIVELLO GIOVANILE CREMONA 2010
MODULO 11 DIDATTICA TECNICA 6 G. Pietro Bellini 21 novembre 2010 CORSO ALLIEVO ALLENATORE PRIMO LIVELLO GIOVANILE CREMONA 2010 DALLA DIDATTICA DEL BAGHER ALLA IMPOSTAZIONE DELLE TECNICHE DI DIFESA: IL
DettagliEsercizi per la Prevenzione degli Infortuni
Esercizi per la Prevenzione degli Infortuni Settore Tecnico Arbitrale Modulo per la Preparazione Atletica Dipartimento per la Metodologia dell Allenamento Stagione Sportiva 2013-2014 Esercizi per la Prevenzione
DettagliPROGRAMMA PER CONFERIRE MOBILITA E FORZA AL TRATTO CERVICALE
PROGRAMMA PER CONFERIRE MOBILITA E FORZA AL TRATTO CERVICALE 1- DA SEDUTO SCALDARE LA ZONA CON LENTE E PROFONDE ROTAZIONE DELLE SPALLE APPOGGIANDO LE MANI SULLE GINOCCHIA 2-DA SEDUTO LENTE E PROFONDE ROTAZIONI
DettagliEquilibrio. Secondo incontro P.O.M.S. Relatore Averoldi Michele. Venerdi 7 Aprile 2017
Equilibrio Secondo incontro P.O.M.S. Relatore Averoldi Michele Il sistema dell equilibrio equilibrio Definizione e funzionamento Equilibrio - Definizione La capacitàdi equilibrio èdata dalla possibilitàper
DettagliLa semplice serie di esercizi di seguito suggerita costituisce
4. Esercizi raccomandati La semplice serie di esercizi di seguito suggerita costituisce una indicazione ed un invito ad adottare un vero e proprio stile di vita sano, per tutelare l integrità e conservare
DettagliCyclette. acti vdis pens.ch IN GENERALE. Variabili di carico Ritmo da lento a moderato. Attività di resistenza. Da 10 a 20 minuti Nessuna pausa
3 Cyclette Variabili di carico Intensità Ritmo da lento a moderato Attività di resistenza Durata Da 10 a 20 minuti Nessuna pausa Possibile da 3 a 4 volte a settimana IN GENERALE 3 Da 10 a 20 minuti di
DettagliESERCIZI PER LO STRETCHING
ESERCIZI PER LO STRETCHING PERCHE ESEGUIRE LO STRETCHING A fine seduta d allenamento, sarà opportuno dedicare 10-15 minuti allo stretching dei muscoli sollecitati. Questa prassi eviterà fastidiose contratture
DettagliMuscolo retto dell addome Esercizio di base
Muscolo retto dell addome Esercizio di base Posizione supina con le ginocchia piegate, contrarre i muscoli dell addome. Tra il mento e lo sterno c è lo spazio di un pugno. Incurvare la parte superiore
DettagliESERCIZI DA EFFETTUARSI DAL 15 GIORNO DOPO L INTERVENTO
Dipartimento Neuro-Motorio Medicina Fisica e Riabilitativa Dott. Giovanni B. Camurri - Direttore ESERCIZI DA EFFETTUARSI DAL 15 GIORNO DOPO L INTERVENTO Chirurgia e Riabilitazione del Rachide - Agosto
DettagliMotilità volontaria, automatica e riflessa. - Controllo segmentale del movimento (unità motoria) - Controllo encefalico del movimento
Sindromi motorie Motilità volontaria, automatica e riflessa. - Controllo segmentale del movimento (unità motoria) - Controllo encefalico del movimento CONTROLLO SEGMENTALE Tono muscolare Trofismo muscolare
DettagliLe posture incongrue e faticose, le posture mantenute a lungo, il lavoro ripetitivo, movimentare carichi pesanti rappresentano un sovraccarico per il
Le posture incongrue e faticose, le posture mantenute a lungo, il lavoro ripetitivo, movimentare carichi pesanti rappresentano un sovraccarico per il sistema muscolo scheletrico, ne provocano l affaticamento,
DettagliVuoi mantenere in forma la tua colonna vertebrale? Agenda Esercizi
Vuoi mantenere in forma la tua colonna vertebrale? Agenda Esercizi Introduzione Quante volte ci siamo detti: quanto è fastidioso questo mal di schiena; devo fare qualcosa! Questo qualcosa che può aiutarci,
DettagliDISORDINI DELLE SENSIBILITA (somato estesia)
DISORDINI DELLE SENSIBILITA (somato estesia) Enrico Granieri Direttore della Clinica Neurologica Università di Ferrara. Corso di Laurea in Educazione Professionale Rovereto Anno Accademico 2015-2016 l
DettagliESERCIZI CONSIGLIATI IN CASO DI DIASTASI MUSCOLI RETTI
ESERCIZI CONSIGLIATI IN CASO DI DIASTASI MUSCOLI RETTI ESERCIZIO 1 - CORE STABILITY POSIZIONE : decubito supino Colonna ben allungata, muscolo retto dell addome rilassato, mento leggermente retratto (
DettagliFISIOLOGIA E BIOMECCANICA DELLA POSTURA SEDUTA NORMALE E PATOLOGICA
FISIOLOGIA E BIOMECCANICA DELLA POSTURA SEDUTA NORMALE E PATOLOGICA ONTOGENESI CONTROLLO POSTURALE Meccanismi interni di controllo Meccanismi esterni (s. postura) REQUISITI COMFORT FUNZIONALITA STABILITA
DettagliDipartimento: Area delle cure Geriatriche, Ortogeriatria e Riabilitazione. Il post intervento: ARTROPROTESI D ANCA
Dipartimento: Area delle cure Geriatriche, Ortogeriatria e Riabilitazione S.C. Recupero e riabilitazione funzionale S.S.D Ortogeriatria per intensità di cure Il post intervento: ARTROPROTESI D ANCA Informazioni
Dettaglimassamagra.com Programmi per pedane vibranti DKN
Programmi per pedane vibranti DKN PRO Evolve - Extreme PRO - Exclusive PRO N.Esercizi 24. Durata profilo A principiante 15 min circa senza recuperi Durata profilo B intermedio 21 min circa senza recuperi
DettagliINDICE GENERALE. Prefazione Introduzione
III INDICE GENERALE Prefazione Introduzione VII IX CAP. 1 PRINCIPI DI BIOMECCANICA 1 1.1. Cinematica e Cinetica 1 1.1.1 Concetto di forza 1 1.1.2 Conposizione di forze 2 1.1.3 Coppia 3 1.1.4 Scomposizione
DettagliL analisi posturale. il piano orizzontale o trasversale ( i segmenti del corpo ruotano).
L analisi posturale da Kendall L'analisi posturale permette al terapeuta di valutare visivamente il paziente al fine di stabilire la sua posizione rispetto ad una posizione ideale. La posizione ideale
DettagliLA PROPRIOCEZIONE. giugno Metodi tecnica e didattica dell'attività motoria : Prof. R. Colli e Dr.ssa E. Padua 1
LA PROPRIOCEZIONE Metodi tecnica e didattica dell'attività motoria : Prof. R. Colli e Dr.ssa E. Padua 1 Dal punto di vista motorio, ogni essere vivente deve essere in grado di adattarsi all ambiente in
Dettaglifisiologici patologici
RIFLESSI NERVOSI Arco Riflesso Elementare 1. Neurone centripeto, sensitivo 2. Centro di riflessione 3. Neurone centrifugo, motore RIFLESSI NERVOSI superficiali fisiologici profondi superficiali patologici
DettagliPROGRAMMA DEL CORSO MODULO LOMBARE Settembre Giorno I
PROGRAMMA DEL CORSO MODULO LOMBARE 22-23 Settembre 2018 Giorno I 8.30 Registrazione partecipanti 9.00 Introduzione al corso 9.10 Revisione regole di Ragionamento Clinico 9.20 Presentazione Diagramma di
DettagliMETODO MEZIERES. Programma corso formazione. Riabilitazione Morfologico Posturale
Programma corso formazione Moduli base ed avanzato Contenuti: obiettivi generali del Metodo Mézières METODO MEZIERES Riabilitazione Morfologico Posturale la perdita della simmetria corporea: cause fisiologiche
Dettagli*** 1 - RESPIRAZIONI QUESTO ESERCIZIO VA CONSIDERATO IL PIU IMPORTANTE.
Esercizi supplementari giornalieri Questi esercizi sono stati sviluppati per mantenere ed aumentare la forza vitale ed intrinseca nel corpo umano. Eseguiti giornalmente, questi esercizi consentiranno di
DettagliBuone Vacanze e Buon Divertimento
SEDUTA 1 Calciare per effettuare un Passaggio (Corto/Lungo Rasoterra) Calciare per effettuare un Passaggio (Corto/Lungo a Parabola) corsa a ritmo costante su percorso con saliscendi SEDUTA 2 Esercitazioni
DettagliScienze e tecniche dell'attività motoria preventiva e adattata. Anno Accademico
Scienze e tecniche dell'attività motoria preventiva e adattata Anno Accademico 2015-2016 Enrico Granieri PROGRAMMA di Scienze Motorie Teoria, tecnica e didattica dell esercizio nelle malattie neurologiche
DettagliLeggi fisiche dell'equilibrio
Leggi fisiche dell'equilibrio Il corpo umano, come tutti gli altri corpi sulla Terra, è soggetto alle leggi della gravità e dell'equilibrio. Esse stabiliscono che per qualunque oggetto l'equilibrio è possibile
DettagliPRINCIPI GENERALI DEL TRATTAMENTO RIABILITATIVO NELLA FASE SUCCESSIVA AL RISVEGLIO
PRINCIPI GENERALI DEL TRATTAMENTO RIABILITATIVO NELLA FASE SUCCESSIVA AL RISVEGLIO OBIETTIVI 1) Raggiungimento di una vita di relazione stabile 2) Presa di coscienza dei disturbi neurologici Variabilità
DettagliESERCIZI CON TRX. In questo articolo proporremo una scheda di esercizi per tutto il corpo tramite l utilizzo del TRX.
ESERCIZI CON TRX In questo articolo proporremo una scheda di esercizi per tutto il corpo tramite l utilizzo del TRX. Che cos è il TRX? Il TRX è un attrezzo composto da cinghie e maniglie che permette di
DettagliLa cosa più pericolosa da fare è rimanere immobili. William Burroughs
ESERCIZI DI RISCALDAMENTO E STRETCHING La cosa più pericolosa da fare è rimanere immobili. William Burroughs Tutti gli esercizi devono essere condotti con la necessaria lentezza. È opportuno che ognuno
DettagliEsercizio #1 circonduzioni della testa. Esercizio #2 circonduzioni delle spalle. Riscaldamento
Riscaldamento Questi esercizi utilizzati come riscaldamento e preparazione ai riti servono come rilassamento, allungamento e tonificazione generalizzata delle varie parti del corpo Iniziare eseguendo ogni
DettagliFIPCF FEDERAZIONE ITALIANA PESISTICA E CULTURA FISICA. Programma Tecnico/Base degli esercizi fondamentali della Pesistica/BodyBuilding
FIPCF FEDERAZIONE ITALIANA PESISTICA E CULTURA FISICA Programma Tecnico/Base degli esercizi fondamentali della Pesistica/BodyBuilding LENTO AVANTI Lo scopo è di sviluppare la muscolatura del deltoide anteriore,
DettagliPAZIENTI CON PROBLEMI AL GINOCCHIO
H H H Settore di Medicina Riabilitativa DIPARTIMENTO DI NEUROSCIENZE/RIABILITAZIONE - San Giorgio - Direttore: Prof. Nino Basaglia MODULO DIPARTIMENTALE ATTIVITÀ AMBULATORIALE Responsabile: Dott. Efisio
DettagliBuone Vacanze e Buon Divertimento
SEDUTA 1 : da eseguirsi possibilmente Venerdì 17 Agosto Calciare per effettuare un Passaggio (Corto/Lungo Rasoterra) Calciare per effettuare un Passaggio (Corto/Lungo a Parabola) corsa a ritmo costante
DettagliPci - Paralisi Cerebrale Infantile
discinesia encefalica precoce non evolutiva nozioni di base dott. D.Pallecchi Superare il Burnout 1 Cos è. Durante la gestazione, alla nascita o subito dopo la nascita possono verificarsi eventi che danneggiano
DettagliIN... FORMA. Esercizi per il dorso curvo. Esercizi per il dorso curvo
Esercizi per il dorso curvo Dipartimento Neuro-Motorio Medicina Fisica e Riabilitativa Dott. Gian Battista Camurri - Direttore IN... FORMA Esercizi per il dorso curvo 1 Medicina Fisica e Riabilitativa
DettagliALLENAMENTO ALLA FORZA
ALLENAMENTO ALLA FORZA Prof. Rocca Marcello L'obiettivo è lo sviluppo della forza nelle tre direzioni; FORZA GENERALE DI BASE FORZA ESPLOSIVA MANTENIMENTO E' importante conoscere le principali qualità
DettagliUniversità degli Studi di Urbino Carlo Bo. Facoltà di Scienze Motorie. Corso di Laurea Magistrale in: Scienze motorie per la Prevenzione e la Salute
Università degli Studi di Urbino Carlo Bo Facoltà di Scienze Motorie Corso di Laurea Magistrale in: Scienze motorie per la Prevenzione e la Salute Biomeccanica speciale e Valutazione funzionale L ESAME
DettagliControllo Motorio SNC
Controllo Motorio SNC seconda FGE aa.2016-17 OBIETTIVI Correlati anatomo funzionali del cervelletto: lobi cerebellari localizzazione topografica delle funzioni cerebellari Nuclei profondi del cervelletto;
DettagliANATOMIA FUNZIONALE DELL EQUILIBRIO E DEL MOVIMENTO
ANATOMIA FUNZIONALE DELL EQUILIBRIO E DEL MOVIMENTO Alessandro Silvani, MD PhD Laboratory of Physiological Regulation in Sleeping Mice DIBINEM Dip. di Scienze Biomediche e Neuromotorie Alma Mater Studiorum
Dettagli1) Respirazione e attivazione del traverso
Il metodo Pilates vanta oggi molte scuole che arricchiscono le possibilità di proporre questa disciplina ad un pubblico vario, numeroso e con obiettivi non forse così ben chiari. Molti si avvicinano al
DettagliCORSO DI FORMAZIONE ASSISTENTI FAMILIARI
Assistenza Domiciliare 2012 CORSO DI FORMAZIONE ASSISTENTI FAMILIARI L ATTIVITA FISICA E IMPORTANTE PERCHE Migliora globalmente la salute fisica e psicologica Aiuta a conservare l autosufficienza Riduce
DettagliCONTROLLO MOTORIO SNC
CONTROLLO MOTORIO SNC PRIMA FGE aa.2015-16 OBIETTIVI Funzioni del tronco encefalico nel controllo della postura Vie del tronco encefalico Localizzazione, organizzazione somatotopica, cellulare e topografica
DettagliLA RIABILITAZIONE MOTORIA NELL ISTITUTO ASSISTENZA ANZIANI PRESA IN CARICO ED OBIETTIVI
LA RIABILITAZIONE MOTORIA NELL ISTITUTO ASSISTENZA ANZIANI PRESA IN CARICO ED OBIETTIVI LA PRESA IN CARICO DEL PAZIENTE Anamnesi patologica remota Valutazione diretta cognitivo motoria Visita fisiatrica
DettagliESAME DEL NERVO TRIGEMINO
ESAME DEL NERVO TRIGEMINO Il trigemino è un nervo misto, con funzione prevalentemente sensitiva, in quanto conduce la sensibilità della cute della faccia attraverso tre branche periferiche: oftalmica,
Dettagli