LE PRINCIPALI SINDROMI NEUROLOGICHE

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1 LE PRINCIPALI SINDROMI NEUROLOGICHE SINDROME PIRAMIDALE La sindrome piramidale combina segni negativi, quali il deficit motorio centrale e la scomparsa di alcune forme elaborate di riflettività, come i riflessi addominali, con segni positivi o di liberazione, come l esagerazione del tono muscolare e dei riflessi tendinei, il segno di Babinski ed i riflessi di difesa Il deficit motorio può essere severo e totale in una lesione acuta e recente Viene messo in evidenza dalle manovre di Mingazzini e di Barrè La paralisi faciale centrale è caratterizzata dalla compromissione elettiva del faciale inferiore Prova di Mingazzini

2 L ipotonia grave associata ad un abolizione dei riflessi tendinei, che si osserva nelle lesioni recenti acute, è la prova di un azione facilitatrice delle vie discendenti sui meccanismi riflessi segmentari L ipertonia spastica è la caratteristica fondamentale della sindrome piramidale: i movimenti passivi incontrano una resistenza, la cui intensità si accresce con l aumentare dello stiramento, di tipo elastico, in quanto l arto riprende la posizione iniziale appena viene lasciato libero L ipertonia predomina nei muscoli antigravitari, ed è la conseguenza dell iperattività dei riflessi miotattici

3 Si accompagna all esagerazione dei riflessi tendinei (vivaci, policinetici) e talvolta al clono Il fattore determinante è un iperattività del sistema gamma Iperreflessia rotulea Clono achilleo La distruzione della via piramidale comporta la scomparsa di alcune risposte elaborate in seguito a stimoli cutanei, quali i riflessi cutanei addominali ed il riflesso cutaneo plantare in estensione Il segno di Babinski, il cui valore semeiologico è notevolissimo, può essere assente nel periodo iniziale di una lesione acuta, ma compare precocemente, prima dei riflessi tendinei

4 L ipotonia cerebellare provoca un aumento dei movimenti in seguito alla mobilizzazione passiva, con esasperazione del ciondolamento delle braccia in seguito alla rotazione del tronco SINDROME CEREBELLARE

5 La manovra di Stewart-Holmes consiste nel sollecitare un movimento volontario contro resistenza e poi togliere bruscamente questa resistenza: in caso di lesione cerebellare si ottiene un rimbalzo più ampio ed energico L asinergia cerebellare deriva dall incapacità di adeguare correttamente il livello di contrazione dei vari muscoli nell esecuzione di un movimento complesso, che appare frammentato Nella stazione eretta si manifesta con una distribuzione inadeguata del tono dei muscoli antigravitari Negli adattamenti posturali (chinarsi in avanti o di lato) con una cattiva integrazione delle risposte parziali Nel gesto con la scomposizione del movimento La dismetria cerebellare esprime l incapacità di regolare correttamente l intensità e la durata dell attivazione muscolare in funzione del traguardo da raggiungere Si manifesta massimamente nel gesto volontario (prova indice-naso): il movimento oltrepassa il traguardo, e questo provoca una correzione eccessiva Prova indice-naso

6 Questa dismetria non è aggravata dalla chiusura degli occhi, al contrario dell atassia dovuta a disturbi della sensibilità profonda Prova calcagno-ginocchio L adiadococinesi è l incapacità di effettuare con un ritmo rapido dei movimenti in direzioni opposte: ruotare alternativamente nelle due direzioni la mano tenuta in posizione orizzontale, o battere la coscia alternativamente con il palmo o con il dorso della mano Adiacocinesia Il disturbo dell equilibrio si manifesta con un anormale instabilità dell asse corporeo, che richiede l allargamento della base di appoggio Quando si avvicinano i piedi per la prova di Romberg l instabilità aumenta, ma non è aggravata dalla chiusura degli occhi

7 Nella stazione eretta l equilibrio è mantenuto imperfettamente da un incessante attività dei muscoli tibiali anteriori (danza dei tendini) Se si imprime una spinta antero-posteriore o laterale le risposte toniche non avvengono tempestivamente, e la risposta, anche per una spinta debole, è un passo indietro o di lato L inadeguata ripartizione del tono in rapporto alla verticalità può comparire anche in posizione seduta (atassia del tronco e del capo) La marcia cerebellare è atassica La partenza è esitante e ritardata L arresto è incerto I passi sono disuguali ed irregolari nella successione Talvolta gli arti inferiori sono lanciati in maniera anomala L asinergia compare sotto forma di anomalie dei movimenti delle braccia o di una posizione anormale del tronco, che resta spostato indietro rispetto agli arti Nell atto di accovacciarsi manca il distacco del tallone Manca la flessione delle ginocchia che si osserva nel piegarsi volontariamente indietro

8 Il paziente con lesione cerebellare è esposto ad urtare, rovesciare, lasciare cadere gli oggetti, in particolare quando maneggia oggetti piccoli Il tremore cerebellare è un tremore intenzionale, di grande ampiezza, che si accentua nel corso del movimento La parola è monotona, rallentata, scandita LE SINDROMI DEI LOBI CEREBRALI

9 LOBO FRONTALE Lesioni frontali unilaterali, sia a destra che a sinistra, possono determinare: emiparesi o emiplegia spastica controlaterale anosmia in caso di interessamento delle parti orbito-mediali grasping controlaterale tendenza a scherzare e a parlare, perdita di tatto, perdita di iniziativa, difficoltà di adattamento In caso di lesioni frontali a sinistra si potrà avere afasia di Broca

10 In caso di lesioni prefrontali bilaterali si potrà avere abulia, mutismo, perdita della capacità di mantenere l attenzione o di risolvere compiti complessi, labilità emotiva LOBO TEMPORALE Lesioni del lobo temporale dominante determinano: quadrantopsia omonima superiore afasia di Wernicke

11 Lesioni del lobo temporale non dominante determinano: quadrantopsia omonima superiore incapacità di giudizio sulle relazioni spaziali In caso di lesioni bilaterali degli ippocampi sarà presente amnesia LOBO PARIETALE Lesioni parietali unilaterali, sia a destra che a sinistra, determinano: sindrome sensitiva corticale quadrantopsia inferiore omonima

12 In caso di lesione del lobo dominante si potrà avere: aprassia ideomotoria agnosia tattile In caso di lesione del lobo non dominante si potrà avere: negligenza di metà del proprio corpo e dello spazio extrapersonale anosognosia LOBO OCCIPITALE Lesioni occipitali unilaterali, sia a destra che a sinistra, determinano emianopsia omonima controlaterale

13 In caso di lesioni del lobo occipitale sinistro si potrà avere agnosia per gli oggetti In caso di lesioni del lobo occipitale destro si potrà avere una compromissione dell orientamento visivo In caso di lesioni bilaterali si potrà avere cecità corticale o prosopoagnosia

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