Metodi Dinamici in Economia. Modulo 1

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Metodi Dinamici in Economia. Modulo 1"

Transcript

1 Metodi Dinamici in Economia. Modulo 1 Professor Dipartimento di Scienze Statistiche, Università di Udine Anno Accademico

2 Statica Un semplice modello di equilibrio parziale D(p) = a bp: funzione di domanda S(p) = m + sp: funzione di offerta p: prezzo a, b, s > 0 m 0: costanti D(p) = S(p): condizione di equilibrio

3 Equilibrio p = a m b+s Si tratta di un problema statico: non cé riferimento al tempo La soluzione è data da uno o più valori della variabile che soddisfano un eqazione algebrica Esercizio 1 Trovare le condizioni sui parametri a, b, m, s affinchè: (i) p > 0; (ii) in equilibrio domanda e offerta siano positive.

4 Dinamica. Tempo Discreto Disequilibrio Cosa succede se p p? Bisogna sostituire la condizione di equilibrio D(p) = S(p) con un meccanismo di aggiustamento Meccanismo di Aggiustamento Adattivo p t+h = p t + hϑ[d(p t ) S(p t )] (1) p t : prezzo al tempo t, t Z! h : intervallo di tempo ϑ: coefficiente di reazione (con dimensione: quantità/tempo) D(p t ), S(p t ): funzioni di domanda e offerta come prima

5 L equazione dinamica di base Poniamo h = ϑ = 1 (una delle due puó sempre essere posta uguale a 1, scegliendo opportunamente l unitá di misura del tempo). p t+1 = p t + [D(p t ) S(p t )] (2) ovvero, usando (1) (2) e ponendo α = a m e β = 1 b s, p t+1 = α + βp t (3)

6 L equazione (3) dicesi equazione alle differenze finite. Essa pone una relazione funzionale fra il valore della variabile p al tempo t e quello della stessa variabile a un tempo diverso, t + 1 Nota che (3) è lineare, poiché f (p t ) = α + βp t lo è (a rigori, è affine ) una soluzione di (3) è una funzione del tempo p(t) che soddisfa (3), dato un valore iniziale non necessariamente di equilibrio

7 Soluzione dell equazione (3) 1 Passo. Soluzione della parte omogenea Consideriamo la parte omogenea di (3), cioè quella che non constiene funzioni del tempo o termini costanti: p t+1 = βp t (4) La soluzione di (4) è p(t) = Aβ t, A costante arbitraria. Esercizio 2 Provate che p(t) = Aβ t è una soluzione della (4).

8 2 Passo. Soluzione particolare Cercate una soluzione particolare di (3). Regola del pollice : tentate una forma funzionale simile alla parte non omogenea di (3) Poiché quest ultima é semplicemente una costante, α, ponete p(t) = K con K costante, da cui sostituendo ottenete K = α + βk, ovvero K = α 1 β = a m = p (5) b + s Quindi la soluzione particolare della (3) è stazionaria e altro non è che il valore di equilibrio del problema statico!

9 3 Passo. Soluzione generale Poiché l equazione é lineare, la somma di due soluzioni é ancora una soluzione, ovvero: p(t) = p + Aβ t (6) Esercizio 3 Provare che, nel presente caso lineare, la somma delle due soluzioni è ancora una soluzione.

10 4 Passo. Interpretazione del termine costante Poiché la soluzione vale per un valore qualsisi di t Z, poniamo t = 0, da cui abbiamo: p(0) = p + A (7) e quindi A = p(0) p (8) Interpretazione della soluzione p(t) = p }{{} + [p(0) p] }{{} equilibrio dev.iniz. β t }{{} coeff.diespansione (9)

11 Stabilitá e Instabilità Dipendenza dal parametro β = 1 (b + s) 1 Se β > 1, le deviazioni iniziali esplodono e p(t) ± 2 Se β < 1, le devizioni implodono e p(t) p Esercizio 4 Come possiamo interpretare le condizioni β 1, in termini dei parametri di base, b, s?

12 La tecnica della tela di ragno (cob web) Condizione iniziale / verticalmente fino alla curva / orizzontalmente fino alla bisettrice / verticalmente fino alla curva, e così via

13 Un caso particolare del modello di disequilibrio Il modello h = 1, ϑ = 1/b p t+1 = p t + 1 b [a bp t m sp t ] s b p t = a m b (10)

14 Il modello di equilibrio cob-web Il Modello D(p t ) = a bp t S(pt e) = m + spe t (11) D(p t ) = S(pt e) dove la notazione è come prima, eccetto che pt e denota il prezzo atteso anzichè quello effettivo.

15 Determinazione delle aspettative Aspettative ingenue Possiamo fare molte diverse ipotesi sulla determinazione del presso atteso. Scegliamo qui la più semplice, cioè pt e = p t 1, vale a dire, i produttori si aspettano che i prezzi oggi siano gli stessi di quelli di ieri. Sostituendo e spostando in avanti tutti gli indici temporali, otteniamo: p t+1 = a m s b b p t (12) Questa è la stessa equazione del caso particolare discussa sopra, con lo stesso stato stazionario p = a m b+s.

16 Dinamica di equilibrio e di disequilibrio L equazione del caso particolare h = 1, ϑ = 1/b descrive una dinamica di disequilibrio, mentre il modello cob-web descrive una dinamica di equilibrio (domanda=offerta per tutti i valori di t ma il prezzo di equilibrio e le corrispondenti domanda e offerta possono cambiare nel tempo. nel primo caso, il prezzo converge o meno verso l equilibrio, a seconda che β = 1 (b + s) 1 nel secondo caso l equilibrio converge verso lo stato stazionario ( p), o diverge da esso, a seconda che s/b 1 Esercizio 5 La dinamica (convergente o divergente) del modello cob web è oscillatoria?

17 Tempo Continuo 1 Riscrivete la (1), mantenendo ϑ = 1, ma rendendo esplicito h: p t+h = p t + h[d(p t ) S(p t )] (13) 2 Dividete per h (h 0!) e riarrangiate: p t+h p t h = [D(p t ) S(p t )] (14) 3 Prendete il limite per h 0 e omettete l indice temporale t: p t+h p t lim h 0 h = dp dt = [D(p) S(p)] = (a m) (b + s)p dove ora t R. La (15) si può anche scrivere: (15) ṗ = [D(p) S(p)] = (a m) (b + s)p (16)

18 Equazioni Differenziali Le equazioni(15) (16) sono equazioni differenziali (ordinarie), nelle quali il valore della variabile p rispetto alla (unica) variabile indipendente t è funzionalmente collegata alla sua derivata rispetto al tempo (velocità).

19 Soluzione dell equazione (15) 1 Passo. Soluzione della parte omogenea La parte omogenea della (15) si scrive: dp dt = (b + s)p (17) Separando le variabili si ottiene: dp (b + s)p = dt (18) Da cui si ottiene: ln p = (b + s)t + C (19) dove C è una costante di integrazione arbitraria.

20 Soluz. della parte omogenea (seguito) Dall equazione sopra, si ottiene la funzione del tempo desiderata, ovvero: dove A = e C. Esercizio 6 p(t) = e (b+s)t+c = Ae (b+s)t (20) Provate che la funzione p(t) sopra effettivamente è una soluzione della (15).

21 3 Passo. Soluzione Particolare Proviamo una soluzione costante come il termine non omogeneo, cioè poniamo p(t) = K Sostituendo nella (15), otteniamo: dk dt = 0 = (a m) (b + s)k K = a m b+s = p: la soluzione particolare è nientaltro che il valore di equilibrio, cioè a dire quello per cui ṗ = 0

22 4 Passo. Soluzione Generale Sommando le due soluzioni. abbiamo: p(t) = p + Ae (b+s)t (21) Ponendo t = 0, abbiamo p(0) = p + A, donde: A = p(0) p e sostituendo: p(t) = p + [p(0) p]e (b+s)t (22) Interpretazione p(t) = p }{{} + [p(0) p] }{{} equilibrio dev. iniz. e (b+s)t }{{} coeff. di espansione (23)

23 Il Diagramma di Fase

24 Tempo continuo. Un semplice modello di crescita Il Modello di Solow Swan Y = F(K, L): funzione di produzione, Y : output (=reddito) lordo, K :capitale, L: lavoro Ipotesi: F omogenea di grado 1 (=rendimenti costanti di scala) possiamo scrivere la funzione di produzione in termini pro capite, y = f (k) L(t) = L 0 e nt : la forza-lavoro cresce a un tasso proporzionale costante, n S = sy : il risparmio lordo, S, è una quota costante, s, del reddito lordo Y S = I G = K + mk : l investimento lordo I G è uguale al rispamio lordo S che, a sua volta è uguale all investimento netto, K più una quota costante m di deprezzamento del capitale

25 Derivazione dell equazione differenziale del modello k = d dt K L = sy L ( K L ) = L K K L L 2 m K L = K L kn = sy mk = sf (k) (n + m)k k = g(k) = sf (k) (n + m)k (24) un equazione differenziale nella variabile k, nonlineare se lo è la funzione f Caso particolare: funzione di produzione Cobb Douglas, F(K, L) = K α L 1 α, 0 < α < 1 (produttività marginale del capitale e del lavoro descresenti) quindi f (k) = k α e dunque: k = sk α (n + m)k (25)

26 Il diagramma di fase nel piano (k, k) Esercizio 7 Provate che, se la funzione di produzione F(K, L) è omogenea di grado 1, essa può essere espressa come f (k), dove k = K /L, cioè in termini pro capite

27 Tempo Discreto. Modello di Crescita Il Modello di Solow Swan Y t = F(K t, L t ): funzione di produzione (Y t : output (=reddito) lordo al tempo t Z, K t :capitale, L t : lavoro, al tempo t Ipotesi: F omognea di grado 1 (=rendimenti costanti di scala) possiamo scrivere la funzione di produzione in termini pro capite, y t = f (k t ) L t+1 = L t (1 + n): la forza-lavoro cresce a un tasso proporzionale costante, n S t = sy t : il risparmio lordo, S, è una quota costante, s, del reddito lordo Y t S t = IG t = K t+1 K t + mk t : l investimento lordo IG t è uguale al rispamio lordo S t che, a sua volta è uguale all investimento netto, K t+1 K t più una quota costante m < 1 di deprezzamento del capitale

28 Derivazione dell equazione alle differenze finite del modello Dividendo per L t 0 e utilizzando l ipotesi di rendimenti costanti, otteniamo sy t = sf (k t ) = K t+1 L t k t + mk t Consideriamo ora che K t+1 L t = K t+1 L t+1 (1 + n) = k t+1 (1 + n) L equazione alle differenze finite desiderata è dunque: k t+1 = G(k t ) = ( s 1 + n ) f (k t ) + ( 1 m 1 + n ) k t (26)

29 Il diagramma cob web Equilibrio Funzione di produzione Cobb Douglas : f (k) = k α, 0 < α < 1 Condizione di equilibrio: k = G( k) Soluzioni: k 1 = 0, k ( ) 1 2 = s 1 α n+m Esercizio 8 1. Provare che k 1 e k 2 sono i due valori di equilibrio del modello e discutere la loro stabilità. 2. Il fatto che k 1 e k 2 sono valori di equilibrio implica che per tali valori capitale e lavoro sono costanti?

30 Modello di crescita con effetti ambientali Tempo Discreto. Il Modello k t+1 = G(k t ) = ( ) s kt α Ak t (27) 1 + n Il termine Ak t < 0 denota la relazione negativa fra il livello dello stock di capitale e la crescita dello stesso, dovuta a una varietà di fattori, quali l eccessiva densità di strutture produttive, inquinamento, congestione del traffico, ecc. Notate che, per semplicità abbiamo assunto m = 1, cioé lo stock di capitale si deprezza interamente in un solo periodo Equilibri: [ k 2 = k 1 = 0 s (1+A)(1+n) ] 1 1 α (28)

31

32 Il punto massimo della curva G(k) (per il quale G (k) = 0) è uguale a: k 2 k se G( k 2 ) = 0 ( ) 1 ( ) 1 A(1 + n) k α 1 sα 1 α = = sα A(1 + n) A 1+A α E quindi la curva interseca l ascissa per k = k [ ] 1 1 α 2 = > k 2 > 0 s A(1+n)

33 Stabilitá locale dell equilibrio G ( k) 1 Equilibri della mappa G : k 1 = 0 instabile; k 2 stabile

34 lim k 0 G (k) = E dunque l equilibrio nullo k 1 = 0 è localmente instabile G ( k 2 ) = α(1 + A) A 0 se α A 1+A G ( k 2 ) 0 se k 2 k (29)

35 Due casi: 1.[ k 2 < k ] α(1 + A) A = α(1 + A) A < 1 per α < 1 2.[ k 2 > k ] α(1+a) A = A α(1+a) 1 se (A 1)/(1+A) α

36 Figura 3. Equilibri della mappa G: k 1 e k 2 entrambi instabili

37 e:/beamer/growthenv3 Figura 4. Diagramma di biforcazione della mappa G

38 Poiché d/da[a/(1 + A)] = [1/(1 + A) 2 ] > 0, tanto piú forte l effetto ambientale misurato da A, tanto maggiore é la probabilità che l equilibrio k 2 sia alto (maggiore di k ) Poichè d/da[(a 1)/(1 + A)] > 0, tanto piú forte é tale effetto, tanto maggiore é la probabilitá che l equilibrio sia instabile. Un equilibrio relativamente alto ( k 2 > k ) e stabile si ottiene per valori di α e A tali che (A 1)/(1 + A) < α < A/(1 + A) Infine, notate che affiché l intervallo I = [0, k 2 ] sia invariante (cioé, per qualsiasi k I, G(k) I), occorre che G(k ) k 2. Questo fatto é importante per escludere che k diventi negativo.

39 LA MAPPA LOGISTICA Insiemi invarianti. Stabilità x n+1 = G(x n ) = rx n (1 x n ) (30) L intervallo [0, 1] é invariante, cioé G([0, 1]) [0, 1] per 0 < r 4 Equilibrio: x 1 = 0, x 2 = 1 1/r dg dg dx = r(1 2x), dx x=0 = r, dg dx x=1 1/r = 2 r x 1 instabile se r > 1 x 2 { stabile se 1 < r < 3 instabile se r > 3 (31)

40 Orbite periodiche per r > 3, x 1, x 2 sono instabili Dove vanno a finire le orbite che non partono da uno di quei punti?

41 Orbite periodiche di periodo 2 cerchiamo i punti fissi di G 2 : G 2 ( x) = x G 2 è l iterata seconda di G : G 2 ( ) = G(G( )) Attenzione! x 1, x 2 sono punti fissi di G 2 in modo banale, nel senso che essi lo sono anche di G k per qualsiasi k i punti periodici di periodo 2 interessanti sono quelli che soddisfano G 2 (x) = x, ma non G(x) = x

42 Orbite Periodiche di G di periodo 2, non banali G 2 ( x) = G(G( x)) = x, da cui r 3 x 4 2r 3 x 3 + r 2 (1 + r) x 2 + (1 r 2 ) x = 0 Usando le due soluzioni note, abbiamo x 3,4 = 1 + r ± r 2 2r 3 2r (32) (discriminante 0 se r 3) Dalla (31) si ottiene G( x 3 ) = x 4, G( x 4 ) = x 3 Esercizio 9 Provare che x 3, x 4 sono effettivamente soluzioni di x = G 2 ( x)

43 Stabilitá delle orbite periodiche Stabilità dei punti fissi di G 2 = G G dg 2 dx = G (G( x 3 ))G ( x 3 ) = G ( x 4 )G (G( x 4 )) = dg dx x3 x4 (33)

44 dg dx = (1 2 x 3 )(1 2 x 4 ) x3, x 4 se 3 < r < , = r 2 [1 + 4 x 3 x 4 2( x 3 + x 4 )] = r 2 + 2r + 4 dg dx (34) < 1 e quindi il ciclo di x3, x 4 periodo 2 di G è stabile se r > 1 + 6, > 1 e quindi il ciclo-2 di G è x3, x 4 dg dx instabile. Nasce allora un ciclo-4 stabile di G, ovvero G 4 ha 4 punti fissi stabili

45 Raddoppio del periodo o Period doubling Aumentando r da 1 a r : ogni volta che un ciclo di periodo 2 k, k = 0, 1, 2,... della mappa G (convenzione: punto fisso = ciclo di periodo 2 0 = 1), perde la sua stabilitá, nasce un ciclo di periodo 2 k+1 (= nascono due punti fissi della mappa G k+1 ), inizialmente stabile. Per r = r 3.57 c é un infinitá di cicli con periodo 2 k tutti instabili L orbita tipica (escluso un insieme di punti iniziali di misura di Lebesgue zero) converge verso un insieme infinito di punti detto attrattore di Fegeinbaum. r < r 4: Regione Chaotica che include orbite periodiche, quasiperiodiche e chaotiche

46 Esponenti Caratteristici di Lyapunov Tasso di divergenza di orbite vicine. Caso Unidimensionale G : U R, U R x n+1 = G(x n ) (35) ˆx n x n = G n (ˆx 0 ) G n (x 0 ) = T (ˆx 0, x 0 ) (36) Poniamo: x 0 costante, e quindi T funzione di ˆx 0 soltanto; x i = G i (x 0 ) i 1.Espandendo in serie di Taylor attorno a ˆx 0 = x 0 e ignorando per il momento la funzione, otteniamo: ˆx n x n dt d ˆx 0 ˆx0 =x 0 (ˆx 0 x 0 ) = dgn d ˆx 0 ˆx0 =x 0 (ˆx 0 x 0 ) = [G (x 0 )G (x 1 ),, G (x n 1 )](ˆx 0 x 0 )] (37)

47 Divergenza di orbite vicine (continua) L approssimazione (37) può rendersi tanto accurata quanto si vuole prendendo ˆx 0 x 0 sufficientemente piccolo Considerando che: x = e ln x e xyz... = x y z..., possiamo scrivere ˆx 1 x 1 = e ln G (x 0 ) ˆx 0 x 0 ˆx 2 x 2 = e ln G (x 1 ) ˆx 1 x 1 ˆx n x n = e ln G (x n 1 ˆx n 1 x n 1 (38) Sostituendo: ˆx n x n = n 1 i=0( EXP(ln G (x i ) ) ˆx 0 x 0 n 1 ) = EXP i=0 ln G (x i ) ˆx 0 x 0 ( = EXP ln ) n 1 i=0 G (x i ) ˆx 0 x 0 (39)

48 Interpretazione Consideriamo dapprima il caso più semplice in cui G (x) sia costante in ( valore assoluto e ln G (x) = µ. Avremo n 1 ) allora che EXP i=0 ln G (x i ) = e nµ e quindi: ˆx n x n = e nµ ˆx 0 x 0 (40) Questo significa che, per valori di ˆx 0 vicini a x 0, la distanza fra due orbite che partono da ˆx 0 e x 0 diverge a un tasso esponenziale µ 0 se G (x) 1

49 Interpretazione (continua) Consideriamo ora il caso generale in cui G (x) non sia costante in valore assoluto. In tal caso, invece di una costante µ, prendiamo il valore atteso del tasso di espansione della distanza, calcolato lungo l orbita che parte da x 0, cioè: 1 n 1 λ(x 0 ) = lim ln G (x i ) (41) n n i=0 Se il limite esiste, possiamo scrivere ˆx n x n = e nλ(x 0) ˆx 0 x 0 (42)

50 Dipendenza sensibile dalle condizioni iniziali (DSCI) Definition Dipendenza Sensibile dalle Condizioni Iniziali (DSCI) Per una mappa G su uno spazio metrico M (uno spazio dotato di una funzione di distanza d), diciamo che vi é DSCI se un numero reale δ > 0 tale che x M e ɛ > 0, y M, y x e un intero k > 0 tali che d(x, y) < ɛ e d[(g k (x), G k (y)] > δ

51 ECL e DSCI λ(x 0 ) misura il tasso esponenziale di divergenza di orbite vicine, ovvero il tasso di amplificazione degli errori, calcolato in media lungo un orbita che parte da x 0. Esso é chiamato esponente caratteristico di Lyapunov (ECL) Quando λ > 0 c é una forma forte di DSCI (cioé le orbite divergono esponenzialmente) Per sistemi detti ergodici, esiste un valore tipico di λ che é lo stesso per quasi tutti i punti iniziali (nel senso di Lebesgue). Scrivere allora l ECL λ Per una mappa G sull intervallo, come quelle studiate, avremo: λ < 0 : orbita tipica periodica di per. 1 λ > 0 λ = 0 : orbita tipica caotica : caso particolare, ad esempio punti di biforcazione (43)

52 Un caso semplice La mappa a tenda" G Λ (y) = { 2y se 0 y 1/2 2 2y se 1/2 < y 1 (44) G (x) = 2 quasi dovunque. Quindi, per la mappa a tenda: 1 n 1 λ = lim ln G (x i ) = lim n n i=0 n 1 [n ln 2] = ln 2 > 0 (45) n

53 Coniugio Topologico Coniugio fra la mappa logistica e quella a tenda G 4 (x) = 4x(1 { x) 2y se 0 y 1/2 G Λ (y) = 2 2y se 1/2 < y 1 G Λ [0, 1] [0, 1] θ θ [0, 1] G4 [0, 1] (46) (47)

54 Due requisiti del coniugio topologico Le mappe G 4, G Λ si dicono topologicamente coniugate e sono dinamicamente equivalenti quando valgono le seguenti proprietà: 1 la mappa θ è un omeomorfismo (funzione continua con inversa continua) 2 per tutti i valori di y [0, 1], il diagramma (47) è commutativo, cioè a dire: θ[(g Λ (y)] θ G Λ = G 4 [θ(y)] ovvero, in termini di operatori = G 4 θ (48) Le suddette proprietà sono soddisfatte dalla mappa θ : [0, 1] [0, 1], θ(y) = sin 2 ( πy 2 )

55 Amplificazione degli errori e previsione Se lo stato iniziale é osservato che una precisione limitata e anziché un punto esso é un intervallo di lunghezza ɛ 0, dopo un numero di iterate k l incertezza sullo stato del sistema sará uguale a ɛ k = ɛ 0 e kλ Nel caso della mappa a tenda, dopo un numero di iterate k = ln ɛ 0 ln 2 ɛ k = 1 e dunque tutta l informazione contenuta nell osservazione dello stato iniziale sará perduta. Quando l esponente caratteristico di Lyapunov, λ, è maggiore di zero, la previsione possibile solo nel breve periodo

56 Modello a generazioni sovrapposte c 0 (t): consumo dell agente giovane al tempo t c 1 (t + 1): consumo dello stesso agente, vecchio al tempo t + 1 c 1 (t): consumo dell agente vecchio al tempo t w 0 : dotazione assegnata all agente giovane, costante w 1 : dotazione assegnata all agente vecchio, costante ρ t : fattore di interesse=tasso di cambio fra consumo presente e futuro al tempo t U(c 0 (t), c 1 (t + 1)): funzione di utilitá dell agente giovane

57 Problema dell agente giovane Vincoli: vincolo di bilancio max U(c 0(t), c 1 (t + 1)) c 0 (t),c 1 (t+1) c 1 (t + 1) = w 1 + ρ t [w 0 c 0 (t)] c 0 (t), c 1 (t + 1) 0 equilibrio di mercato, domanda = offerta del bene di consumo c 0 (t) + c 1 (t) = w 0 + w 1

58 Quindi ρ t = U( )/ c 0(t) U( )/ c 1 (t + 1) = F 1[c 0 (t), c 1 (t + 1)] (49) Da (1) + vincolo di bilancio abbiamo: F 1 [c 0 (t), c 1 (t + 1)] = w 1 c 1 (t + 1) c 0 (t) w 0 (50) Se possiamo invertire la (2) con rispetto a C t+1, abbiamo c 1 (t + 1) = F 2 [c 0 (t); w 0, w 1 ] (51)

59 Equilibrio del mercato Spostando il tempo in avanti di un unitá), abbiamo c 1 (t + 1) = w 0 + w 1 c 0 (t + 1) donde c 0 (t + 1) = G[c 0 (t)] = w 0 + w 1 F 2 [c 0 (t); w 0, w 1 ] un equazione alle differenze finite in c 0 (t)

60 Esempio da cui U(c 0 (t), c 1 (t + 1)) = ac 0 b/2c 2 0, c 1 0 c 0 a/b, a, b > 0 (w 0, w 1 ) = (0, w), w > a/b c 0 (t + 1) = ac 0 (t)(1 b/ac 0 (t)) (52) con un cambiamento di variabile, si ottiene c 0 = a b x e quindi e a b x t+1 = a2 b x t(1 x t ) x(t + 1) = rx(t)(1 x(t)) r = a la logistica

Crescita. Macroeconomia - a.a. 2017/2018

Crescita. Macroeconomia - a.a. 2017/2018 Crescita Macroeconomia - a.a. 2017/2018 Contenuto Crescita e analisi di lungo periodo Il problema della crescita Il modello neoclassico di crescita (Solow) Produzione Accumulazione di capitale, progresso

Dettagli

ATTRATTORI CAOTICI. Attrattori. Classificazione degli attrattori: equilibri, cicli, tori, caos. Esponenti di Liapunov di attrattori

ATTRATTORI CAOTICI. Attrattori. Classificazione degli attrattori: equilibri, cicli, tori, caos. Esponenti di Liapunov di attrattori ATTRATTORI CAOTICI Attrattori Classificazione degli attrattori: equilibri, cicli, tori, caos Esponenti di iapunov di attrattori Sistemi dissipativi C. Piccardi e F. Dercole Politecnico di Milano - 03/12/2009

Dettagli

IL MODELLO DI CRESCITA DI SOLOW [2.1], [2.2], [2.3]

IL MODELLO DI CRESCITA DI SOLOW [2.1], [2.2], [2.3] IL MODELLO DI CRESCITA DI SOLOW Le ipotesi del modello Supponiamo piena occupazione. In Equilibrio: Y t = C t + I t [2.1] Gli investimenti lordi I t : sono la somma degli ammortamenti e della variazione

Dettagli

CORSO DI POLITICA ECONOMICA AA

CORSO DI POLITICA ECONOMICA AA CORSO DI POLITICA ECONOMICA AA 2016-2017 IL MODELLO SOLOW: FONDAMENTI DOCENTE PIERLUIGI MONTALBANO p.montalbano@dte.uniroma1.it Il modello Solow (1956) Funzione di produzione omogenea di primo grado (offerta):

Dettagli

Esercizi di macroeconomia (a.a. 2014/2015) Secondo modulo

Esercizi di macroeconomia (a.a. 2014/2015) Secondo modulo Esercizi di macroeconomia (a.a. 2014/2015) Secondo modulo Indice 1 Mercato del lavoro 1 2 Il modello AD - AS 3 3 Produzione, inflazione e moneta 7 4 Crescita 9 1 Mercato del lavoro Esercizio 1. Si consideri

Dettagli

IL MODELLO DI CRESCITA DI SOLOW

IL MODELLO DI CRESCITA DI SOLOW IL MODELLO DI CRESCITA DI SOLOW C. SARDONI Indice 1. Introduzione 1 2. La funzione di produzione well-behaved 1 3. La dinamica: il modello di solow 3 4. Il progresso tecnico 6 Appendice A. La distribuzione

Dettagli

CAPITOLO 1 LA FUNZIONE DI PRODUZIONE E LA CRESCITA ECONOMICA

CAPITOLO 1 LA FUNZIONE DI PRODUZIONE E LA CRESCITA ECONOMICA CAPITOLO 1 LA FUZIOE DI PRODUZIOE E LA CRESCITA ECOOMICA 11 La funzione di produzione Data una funzione di produzione in cui la quantità prodotta () dipende dalla quantità di capitale () e di lavoro ()

Dettagli

La teoria neoclassica della crescita economica

La teoria neoclassica della crescita economica La teoria neoclassica della crescita economica La teoria neoclassica della crescita sostiene che la crescita economica è causata da: aumento della quantità di lavoro L utilizzata (crescita della popolazione)

Dettagli

ATTRATTORI CAOTICI. Attrattori. Classificazione degli attrattori: equilibri, cicli, tori, caos. Esponenti di Liapunov di attrattori

ATTRATTORI CAOTICI. Attrattori. Classificazione degli attrattori: equilibri, cicli, tori, caos. Esponenti di Liapunov di attrattori ARAORI CAOICI Attrattori Classificazione degli attrattori: equilibri, cicli, tori, caos Esponenti di Liapunov di attrattori Sistemi dissipativi C. Piccardi e F. Dercole Politecnico di Milano - 06/12/2012

Dettagli

Metodi di Iterazione Funzionale

Metodi di Iterazione Funzionale Appunti di Matematica Computazionale Lezione Metodi di Iterazione Funzionale Il problema di calcolare il valore per cui F() = si può sempre trasformare in quello di trovare il punto fisso di una funzione

Dettagli

I teoremi della funzione inversa e della funzione implicita

I teoremi della funzione inversa e della funzione implicita I teoremi della funzione inversa e della funzione implicita Appunti per il corso di Analisi Matematica 4 G. Mauceri Indice 1 Il teorema della funzione inversa 1 Il teorema della funzione implicita 3 1

Dettagli

Soluzione del Compitino di Sistemi Dinamici del 21 dicembre 2016

Soluzione del Compitino di Sistemi Dinamici del 21 dicembre 2016 Soluzione del Compitino di Sistemi Dinamici del dicembre 06 Esercizio Si consideri il sistema newtoniano con dissipazione ẍ = x cosx γẋ, γ 0, ed il sistema dinamico continuo ad esso associato a Si trasformi

Dettagli

Politica Economica (5 CFU) Studio dell economia reale nel lungo periodo: accenni alla teoria della crescita

Politica Economica (5 CFU) Studio dell economia reale nel lungo periodo: accenni alla teoria della crescita Politica Economica (5 CFU) Il corso è suddiviso in due parti: Studio dell economia reale nel lungo periodo: accenni alla teoria della crescita Il materiale sarà fornito durante il corso Studio dell economia

Dettagli

In questa lezione ci occuperemo di sistemi dinamici in tempo continuo, rappresentati da equazioni differenziali.

In questa lezione ci occuperemo di sistemi dinamici in tempo continuo, rappresentati da equazioni differenziali. Sistemi dinamici In questa lezione ci occuperemo di sistemi dinamici in tempo continuo, rappresentati da equazioni differenziali. Le equazioni differenziali sono delle equazioni in cui le incognite rispetto

Dettagli

DEDUZIONE DEL TEOREMA DELL'ENERGIA CINETICA DELL EQUAZIONE SIMBOLICA DELLA DINAMICA

DEDUZIONE DEL TEOREMA DELL'ENERGIA CINETICA DELL EQUAZIONE SIMBOLICA DELLA DINAMICA DEDUZIONE DEL TEOREMA DELL'ENERGIA CINETICA DELL EQUAZIONE SIMBOLICA DELLA DINAMICA Sia dato un sistema con vincoli lisci, bilaterali e FISSI. Ricaviamo, dall equazione simbolica della dinamica, il teorema

Dettagli

Analisi Matematica A e B Soluzioni prova scritta parziale n. 4

Analisi Matematica A e B Soluzioni prova scritta parziale n. 4 Analisi Matematica A e B Soluzioni prova scritta parziale n. Corso di laurea in Fisica, 08-09 7 aprile 09. Determinare le soluzioni u(x) dell equazione differenziale u + u u = sin x + ex + e x. Soluzione.

Dettagli

TEMI D ESAME DI ANALISI MATEMATICA I

TEMI D ESAME DI ANALISI MATEMATICA I TEMI D ESAME DI ANALISI MATEMATICA I Corso di laurea quadriennale) in Fisica a.a. 003/04 Prova scritta del 3 aprile 003 ] Siano a, c parametri reali. Studiare l esistenza e, in caso affermativo, calcolare

Dettagli

CORSO DI POLITICA ECONOMICA AA

CORSO DI POLITICA ECONOMICA AA CORSO DI POLITICA ECONOMICA AA 2014-2015 IL MODELLO SOLOW: FONDAMENTI DOCENTE PIERLUIGI MONTALBANO p.montalbano@dte.uniroma1.it Dall analisi di breve a quella di lungo periodo La crescita di LP: Incremento

Dettagli

Esercizi 2: Curve dello spazio Soluzioni

Esercizi 2: Curve dello spazio Soluzioni Esercizi 2: Curve dello spazio Soluzioni. Esercizio Si consideri la curva (elica circolare): a α(t) = a sin t, t R, bt dove a >. a) Calcolare curvatura e torsione di α nel generico punto t. b) Determinare

Dettagli

Sistemi di equazioni differenziali

Sistemi di equazioni differenziali Capitolo 5 Sistemi di equazioni differenziali Molti problemi sono governati non da una singola equazione differenziale, ma da un sistema di più equazioni. Ad esempio questo succede se si vuole descrivere

Dettagli

Modelli matematici ambientali a.a. 2015/16 Introduzione alle equazioni differenziali

Modelli matematici ambientali a.a. 2015/16 Introduzione alle equazioni differenziali Modelli matematici ambientali a.a. 2015/16 Introduzione alle equazioni differenziali Argomenti trattati Introduzione ai modelli Equazioni differenziali del primo ordine Metodi risolutivi:integrazione diretta

Dettagli

1 PRELIMINARI 1.1 NOTAZIONI. denota l insieme vuoto. a A si legge a appartiene a A oppure a è elemento di A.

1 PRELIMINARI 1.1 NOTAZIONI. denota l insieme vuoto. a A si legge a appartiene a A oppure a è elemento di A. 1 PRELIMINARI 1.1 NOTAZIONI denota l insieme vuoto. a A si legge a appartiene a A oppure a è elemento di A. B A si legge B è un sottoinsieme di A e significa che ogni elemento di B è anche elemento di

Dettagli

19 Marzo Equazioni differenziali.

19 Marzo Equazioni differenziali. 19 Marzo 2019 Equazioni differenziali. Definizione 1. Si chiama equazione differenziale una relazione che coinvolge una o più derivate di una funzione incognita y(x), la funzione stessa, funzioni di x

Dettagli

La trasformata di Laplace

La trasformata di Laplace La trasformata di Laplace (Metodi Matematici e Calcolo per Ingegneria) Enrico Bertolazzi DIMS Universitá di Trento anno accademico 2005/2006 La trasformata di Laplace 1 / 34 Outline 1 La trasformata di

Dettagli

Matematica con elementi di Informatica

Matematica con elementi di Informatica Equazioni differenziali Matematica con elementi di Informatica Tiziano Vargiolu Dipartimento di Matematica vargiolu@math.unipd.it Corso di Laurea Magistrale in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche. () Equazioni

Dettagli

Calcolo delle Differenze

Calcolo delle Differenze Carla Guerrini 1 Calcolo delle Differenze Le differenze finite introdotte nel 17-esimo secolo per il calcolo delle funzioni, si prestano bene ad essere utilizzate in procedimenti e problemi discreti: da

Dettagli

L economia di lungo periodo 1 a p.

L economia di lungo periodo 1 a p. L economia di lungo periodo 1 a p. La crescita: I modelli di Harrod e Domar; Il modello di Solow. Mario Sportelli Dipartimento di Matematica Università degli Studi di Bari Via E. Orabona, 4 I-70125 Bari

Dettagli

Esercizio 1, 6 punti [ ] Sapendo che una grandezza P(t) è caratterizzata dalle seguenti proprietà:

Esercizio 1, 6 punti [ ] Sapendo che una grandezza P(t) è caratterizzata dalle seguenti proprietà: Modellistica Ambientale/Modelli Matematici Ambientali - A.A. 2014/2015 Quinta prova scritta, Appello estivo 23 Settembre 2015 Parte comune a Modellistica Ambientale e Modelli Matematici Ambientali Schema

Dettagli

ANALISI VETTORIALE COMPITO IN CLASSE DEL 8/11/2013

ANALISI VETTORIALE COMPITO IN CLASSE DEL 8/11/2013 ANALISI VETTORIALE COMPITO IN CLASSE DEL 8//3 Premessa (Cfr. gli Appunti di Analisi Vettoriale / del Prof. Troianiello) Nello studio degli integrali impropri il primo approccio all utilizzo del criterio

Dettagli

SOLUZIONE PROBLEMA 1. Punto 1 Osserviamo anzitutto che la funzione

SOLUZIONE PROBLEMA 1. Punto 1 Osserviamo anzitutto che la funzione SOLUZIONE PROBLEMA 1 Punto 1 Osserviamo anzitutto che la funzione g(x) = (ax b)e,-,. è continua e derivabile in R in quanto composizione di funzioni continue e derivabili. Per discutere la presenza di

Dettagli

ANALISI E SIMULAZIONE DI SISTEMI DINAMICI. Lezione XI: Stabilità interna

ANALISI E SIMULAZIONE DI SISTEMI DINAMICI. Lezione XI: Stabilità interna ANALISI E SIMULAZIONE DI SISTEMI DINAMICI Lezione XI: Stabilità interna Stabilità interna e esterna Stabilità alla Lyapunov Stabilità asintotica I sistemi lineari Esempi 11-1 Tipi di Stabilità Idea intuitiva

Dettagli

Inflazione, disoccupazione e moneta

Inflazione, disoccupazione e moneta Macroeconomia (Clamm) - a.a. 2011/2012 Contenuto Curva di Phillips e aspettative 1 Curva di Phillips e aspettative 2 3 4 Curva di Phillips Offerta aggregata: con: P t livello generale dei prezzi; P e t

Dettagli

Sistemi Dinamici Corso di Laurea in Matematica Prova parziale del ẋ = y y 2 + 2x

Sistemi Dinamici Corso di Laurea in Matematica Prova parziale del ẋ = y y 2 + 2x Sistemi Dinamici Corso di Laurea in Matematica Prova parziale del --08 Esercizio. 0 punti Studiare al variare del parametro µ R con µ, la stabilità dell origine per il sistema ẋ = µy + y x 3 x 5 ẏ = x

Dettagli

Equazioni differenziali

Equazioni differenziali Equazioni differenziali Versione da non divulgare. Scritta per comodità degli studenti. Può contenere errori. 1 1 Dipartimento di Matematica Sapienza, Università di Roma Roma, Dicembre 2013 Generalità

Dettagli

NOTE SU VARIABILI AZIONE ANGOLO E TEORIA PERTURBATIVA. Armando Bazzani Dipartimento di Fisica e Astranomia - Meccanica Analitica

NOTE SU VARIABILI AZIONE ANGOLO E TEORIA PERTURBATIVA. Armando Bazzani Dipartimento di Fisica e Astranomia - Meccanica Analitica NOTE SU VARIABILI AZIONE ANGOLO E TEORIA PERTURBATIVA Armando Bazzani Dipartimento di Fisica e Astranomia - Meccanica Analitica 9 Ottobre 13 Consideriamo un sistema dinamico unidimensionale con Hamiltoniana

Dettagli

Analisi Matematica I per Ingegneria Gestionale, a.a Scritto del secondo appello, 5 febbraio 2018 Testi 1

Analisi Matematica I per Ingegneria Gestionale, a.a Scritto del secondo appello, 5 febbraio 2018 Testi 1 Analisi Matematica I per Ingegneria Gestionale, a.a. 7-8 Scritto del secondo appello, 5 febbraio 8 Testi Prima parte, gruppo.. Trovare r > e α [ π, π] per cui vale l identità 3 sin 3 cos = r sin( + α)..

Dettagli

STRADE AL CAOS. Sistemi parametrizzati. Cascata di raddoppi di periodo (cascata di Feigenbaum) Rottura di toro. Caos alla Shilnikov.

STRADE AL CAOS. Sistemi parametrizzati. Cascata di raddoppi di periodo (cascata di Feigenbaum) Rottura di toro. Caos alla Shilnikov. STRADE AL CAOS Sistemi parametrizzati Cascata di raddoppi di periodo (cascata di Feigenbaum) Rottura di toro Caos alla Shilnikov Intermittenza Crisi C. Piccardi e F. Dercole Politecnico di Milano ver.

Dettagli

Equazioni differenziali Problema di Cauchy

Equazioni differenziali Problema di Cauchy Equazioni differenziali Problema di Cauch Primo esempio - Risolvere l equazione '( ) = g( ) con g( ) :[ a, b] R continua Teor. fondamentale del calcolo integrale ( ) = + g ( t )dt Primo esempio - Osserviamo

Dettagli

PDE lineari primo ordine

PDE lineari primo ordine PDE lineari primo ordine. Introduzione Un equazione lineare alle derivate parziali di primo ordine in R n é, indicato con x = x,..., x n }, un equazione della forma seguente: () n i= a i (x) u x i + b(x)

Dettagli

Istituzioni di Analisi 2 (programma, domande ed esercizi)

Istituzioni di Analisi 2 (programma, domande ed esercizi) Istituzioni di Analisi programma, domande ed esercizi) nona settimana Argomenti trattati Dal libro di testo: 3. punti critici vincolati), 3.3. estremi assoluti), 0.3. e 0.3. solo la definizione di compatto

Dettagli

FM210 - Fisica Matematica I

FM210 - Fisica Matematica I Corso di laurea in Matematica - Anno Accademico 2/4 FM2 - Fisica Matematica I Prima Prova di Esonero [--2]. (2 punti). Si consideri il sistema lineare ẋ = αx + x 2 + α, ẋ 2 = x + 2α, ẋ = α 2 x 2 con α

Dettagli

Analisi Matematica I per Ingegneria Gestionale, a.a Secondo compitino e primo appello, 12 gennaio 2017 Testi 1

Analisi Matematica I per Ingegneria Gestionale, a.a Secondo compitino e primo appello, 12 gennaio 2017 Testi 1 Secondo compitino e primo appello, gennaio 7 Testi Prima parte, gruppo.. Determinare l insieme di definizione della funzione arcsin(e ).. Determinare lo sviluppo di Taylor di ordine 4 (in ) della funzione

Dettagli

Introduciamo il sistema di riferimento indicato in figura b) con F 1 = ( f, 0) ed F 2 = (f, 0). Se P = (x, y) la condizione (1) fornisce

Introduciamo il sistema di riferimento indicato in figura b) con F 1 = ( f, 0) ed F 2 = (f, 0). Se P = (x, y) la condizione (1) fornisce 1 L ellisse 1.1 Definizione Consideriamo due punti F 1 ed F 2 e sia 2f la loro distanza. L ellisse è il luogo dei punti P tali che la somma delle distanze PF 1 e PF 2 da F 1 ed F 2 è costante. Se indichiamo

Dettagli

9. Test del χ 2 e test di Smirnov-Kolmogorov. 9.1 Stimatori di massima verosimiglianza per distribuzioni con densità finita

9. Test del χ 2 e test di Smirnov-Kolmogorov. 9.1 Stimatori di massima verosimiglianza per distribuzioni con densità finita 9. Test del χ 2 e test di Smirnov-Kolmogorov 9. Stimatori di massima verosimiglianza per distribuzioni con densità finita Supponiamo di avere un campione statistico X,..., X n e di sapere che esso è relativo

Dettagli

CIRCUITI IN CORRENTE CONTINUA

CIRCUITI IN CORRENTE CONTINUA IUITI IN ONT ONTINUA Un induttanza e tre resistenze 2 J J 2 L Il circuito sta funzionando da t = con l interruttore aperto. Al tempo t = 0 l interruttore viene chiuso. alcolare le correnti. Per t 0 circola

Dettagli

Raccolta degli Scritti d Esame di ANALISI MATEMATICA U.D. 2 assegnati nei Corsi di Laurea di Fisica, Fisica Applicata, Matematica

Raccolta degli Scritti d Esame di ANALISI MATEMATICA U.D. 2 assegnati nei Corsi di Laurea di Fisica, Fisica Applicata, Matematica DIPARTIMENTO DI MATEMATICA Università degli Studi di Trento Via Sommarive - Povo (TRENTO) Raccolta degli Scritti d Esame di ANALISI MATEMATICA U.D. 2 assegnati nei Corsi di Laurea di Fisica, Fisica Applicata,

Dettagli

Corso di Matematica per la Chimica. Dott.ssa Maria Carmela De Bonis a.a

Corso di Matematica per la Chimica. Dott.ssa Maria Carmela De Bonis a.a Dott.ssa Maria Carmela De Bonis a.a. 2013-14 Risoluzione di Equazioni non lineari Sia F C 0 ([a, b]), cioé F è una funzione continua in un intervallo [a, b] R, tale che F(a)F(b) < 0 1.5 1 F(b) 0.5 0 a

Dettagli

Il modello di Solow. Il modello di Solow. Economia Internazionale Economia dello Sviluppo Lezione 4 Il modello di Solow A.A Stefano Usai

Il modello di Solow. Il modello di Solow. Economia Internazionale Economia dello Sviluppo Lezione 4 Il modello di Solow A.A Stefano Usai Economia Internazionale Economia dello Sviluppo Lezione 4 A.A 2007-2008 Stefano Usai La principale novità del modello di Solow rispetto a quello di Harrod-Domar è l enfasi sul concetto di rendimenti decrescenti

Dettagli

Tutorato di Complementi di Analisi Matematica e Statistica Parte di Analisi 6 e 10 aprile 2017

Tutorato di Complementi di Analisi Matematica e Statistica Parte di Analisi 6 e 10 aprile 2017 Tutorato di Complementi di Analisi Matematica e Statistica Parte di Analisi 6 e 10 aprile 2017 Esercizi: serie di potenze e serie di Taylor 1 Date le serie di potenze a.) n=2 ln(n) n 3 (x 5)n b.) n=2 ln(n)

Dettagli

Equaz. alle differenze - Equaz. differenziali

Equaz. alle differenze - Equaz. differenziali 1 Introduzione Problemi statici: Le quantità e le equazioni comportamentali (e di equilibrio) sono funzioni di un dato periodo. Il prezzo corrente di un bene dipende dalla domanda corrente dei consumatori.

Dettagli

6.3 Equazioni lineari del secondo ordine

6.3 Equazioni lineari del secondo ordine si supponga di conoscerne una soluzione ψ(x). Si verifichi che con la sostituzione y(x) = ψ(x) + 1, l equazione diventa lineare nell incognita v(x) v(x). Utilizzando questo metodo, si risolva l equazione

Dettagli

Analisi Vettoriale - A.A Foglio di Esercizi n. 6 Soluzioni. 1. Esercizio Determinare l integrale generale dell equazione autonoma.

Analisi Vettoriale - A.A Foglio di Esercizi n. 6 Soluzioni. 1. Esercizio Determinare l integrale generale dell equazione autonoma. Analisi Vettoriale - A.A. 23-24 Foglio di Esercizi n. 6 Soluzioni. Esercizio Determinare l integrale generale dell equazione autonoma.. Soluzione. y = y(y )(y 2) y(y )(y 2) dy = Tenuto conto che y(y )(y

Dettagli

Fisica per Medicina. Lezione 2 - Matematica e Cinematica. Dr. Cristiano Fontana

Fisica per Medicina. Lezione 2 - Matematica e Cinematica. Dr. Cristiano Fontana Fisica per Medicina Lezione - Matematica e Cinematica Dr. Cristiano Fontana Dipartimento di Fisica ed Astronomia Galileo Galilei Università degli Studi di Padova 17 ottobre 17 Indice Richiami di matematica

Dettagli

6. La convergenza del reddito e il capitale umano

6. La convergenza del reddito e il capitale umano 6. La convergenza del reddito e il capitale umano Se due economie hanno lo stesso tasso di risparmio, lo stessa cresctia della forza lavoro e la stessa tecnologia, nel lungo periodo hanno lo stesso livello

Dettagli

Appello di Sistemi Dinamici Prova scritta del 22 settembre 2017

Appello di Sistemi Dinamici Prova scritta del 22 settembre 2017 Appello di Sistemi Dinamici Prova scritta del 22 settembre 2017 ẋ = x(µ x 2 )(x µ + 2) 2. Si calcoli la matrice esponenziale della matrice [ ] 2 4. 0 2 3. Dato il sistema differenziale lineare non omogeneo

Dettagli

La crescita economica

La crescita economica La crescita economica Il percorso La crescita economica Il modello di Solow Costruzione Equilibrio di stato stazionario Il risparmio e la regola aurea La crescita della popolazione Obiettivi della teoria

Dettagli

Capitolo 12. Moto oscillatorio

Capitolo 12. Moto oscillatorio Moto oscillatorio INTRODUZIONE Quando la forza che agisce su un corpo è proporzionale al suo spostamento dalla posizione di equilibrio ne risulta un particolare tipo di moto. Se la forza agisce sempre

Dettagli

INSIEMI FRATTALI. Dimensione di un insieme. Insiemi frattali elementari. Dimensioni frattali. Insiemi frattali e sistemi dinamici

INSIEMI FRATTALI. Dimensione di un insieme. Insiemi frattali elementari. Dimensioni frattali. Insiemi frattali e sistemi dinamici INSIEMI FRATTALI Dimensione di un insieme Insiemi frattali elementari Dimensioni frattali Insiemi frattali e sistemi dinamici C. Piccardi Politecnico di Milano - 03/01/2007 1/1 Caratteristiche tipiche

Dettagli

Lungo periodo. ! La curva di offerta aggregata è quindi verticale in corrispondenza della produzione di equilibrio (Y NAI )

Lungo periodo. ! La curva di offerta aggregata è quindi verticale in corrispondenza della produzione di equilibrio (Y NAI ) CRESCITA ECOOMICA Riferimento manuale: Fotocopie disponibili sul sito Elearning su vecchia edizione Dornbusch, Fischer, Startz (per maggiori dettagli si veda il sito Elearning) Lungo periodo! el lungo

Dettagli

()Probablità, Statistica e Processi Stocastici

()Probablità, Statistica e Processi Stocastici Probablità, Statistica e Processi Stocastici Discretizzazione equazione del calore Per l equazione usiamo lo schema esplicito p tk+1 (x i ) p tk (x i ) h t p t = σ2 2 p 2 x 2 = σ2 2 p tk (x i+1 ) p tk

Dettagli

variabili. se i limiti esistono e si chiamano rispettivamente derivata parziale rispetto ad x e rispetto ad y.

variabili. se i limiti esistono e si chiamano rispettivamente derivata parziale rispetto ad x e rispetto ad y. Funzioni di più variabili Derivate parziali Qui saranno considerate soltanto funzioni di due variabili, ma non c è nessuna difficoltà ad estendere le nuove nozioni a funzioni di n ( > variabili ( Definizione:

Dettagli

n! n n. n=1 an = L [0, + ] Se L = 1 il criterio non dà una risposta e la serie potrebbe sia convergere che divergere. 2 n2. n 1

n! n n. n=1 an = L [0, + ] Se L = 1 il criterio non dà una risposta e la serie potrebbe sia convergere che divergere. 2 n2. n 1 46 Roberto Tauraso - Analisi 2 Esempio 3.6 Determinare il carattere della serie Applichiamo il criterio del rapporto: n n. a n+ a n (n +! nn (n + nn (n + n+ (n + n n n+ (n + ( n + n e. n Dato che e

Dettagli

Q D = quantità domandata di un bene Q S = quantità offerta di un bene p = prezzo del bene

Q D = quantità domandata di un bene Q S = quantità offerta di un bene p = prezzo del bene La matematica che serve per Economia Politica CONCETTO DI FUNZIONE Il concetto di funzione viene utilizzato in analisi matematica per indicare la regola che associa tra loro due o più elementi secondo

Dettagli

Prima prova in Itinere Ist. Mat. 1, Prima parte, Tema ALFA COGNOME: NOME: MATR.:

Prima prova in Itinere Ist. Mat. 1, Prima parte, Tema ALFA COGNOME: NOME: MATR.: Prima prova in Itinere Ist. Mat. 1, Prima parte, Tema ALFA 1) L applicazione lineare f : R 3 R 2 data da f(x, y, z) = (3x + 2y + z, kx + 2y + kz) è suriettiva A: sempre; B: mai; C: per k 1 D: per k 2;

Dettagli

Metodi di Ricerca Lineare

Metodi di Ricerca Lineare Metodi di Ricerca Lineare Stefano Gualandi Università di Pavia, Dipartimento di Matematica email: twitter: blog: stefano.gualandi@unipv.it @famo2spaghi http://stegua.github.com Metodi di Ottimizzazione

Dettagli

Matematica con elementi di Informatica

Matematica con elementi di Informatica Limiti e Funzioni Continue Matematica con elementi di Informatica Tiziano Vargiolu Dipartimento di Matematica vargiolu@math.unipd.it Corso di Laurea Magistrale in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche Anno

Dettagli

Argomento 8 Integrali indefiniti

Argomento 8 Integrali indefiniti 8. Integrale indefinito Argomento 8 Integrali indefiniti Definizione 8. Assegnata la funzione f definita nell intervallo I, diciamo che una funzione F con F : I R è una primitiva di f in I se i) F è derivabile

Dettagli

Corso interno di Matematica compito scritto del n n+1

Corso interno di Matematica compito scritto del n n+1 Corso interno di Matematica compito scritto del 4.07.05 1. Dire se la serie converge e giustificare la risposta. n=1 1 n n+1 n Soluzione: Il criterio della radice o del rapporto falliscono; proviamo col

Dettagli

Modelli discreti di due popolazioni

Modelli discreti di due popolazioni Capitolo 7 Modelli discreti di due popolazioni Analogo del caso di un sistema di equazioni differenziali è un sistema di più successioni. Tale sistema descrive un sistema ecologico di due o più popolazioni

Dettagli

Universita di Napoli Federico II Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche Anno Accademico Corso di Macroeconomia Lezione 12

Universita di Napoli Federico II Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche Anno Accademico Corso di Macroeconomia Lezione 12 Universita di apoli Federico II Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche Anno Accademico 2016-2017 Corso di Macroeconomia Lezione 12 1 Interazioni tra produzione e capitale Il capitale determina

Dettagli

= 2 (64 1) = 42 > 28.

= 2 (64 1) = 42 > 28. 9 LEZIONE 9 Esercizio 9.. Data una funzione y = f() = nell intervallo [, ], calcolare i valori e le aree dei rettangoli y = f(), y = f(), y = f() R = f(), R = f(), R = f(). Utilizzare il metodo dei rettangoli

Dettagli

y retta tangente retta secante y = f(x)

y retta tangente retta secante y = f(x) Retta tangente f(x ) 1 y P 1 retta secante y = f(x) y retta tangente y = f(x) f(x ) 0 P 0 f(x ) 0 P 0 O x 0 x 1 x quando P tende a P 0 1 O x 0 x Consideriamo una funzione continua f. Siano P 0 = (x 0,

Dettagli

Analisi Matematica I

Analisi Matematica I Università degli Studi di Genova Facoltà di Ingegneria - Polo di Savona via Cadorna 7-7 Savona Tel. +39 9 264555 - Fax +39 9 264558 Analisi Matematica I Testi d esame e Prove parziali Analisi Matematica

Dettagli

Universita degli Studi di Ancona Laurea in Ingegneria Meccanica ed Informatica a Distanza Anno Accademico 2005/2006. Matematica 2 (Analisi)

Universita degli Studi di Ancona Laurea in Ingegneria Meccanica ed Informatica a Distanza Anno Accademico 2005/2006. Matematica 2 (Analisi) Universita degli Studi di Ancona Laurea in Ingegneria Meccanica ed Informatica a Distanza Anno Accademico 2005/2006 Matematica 2 (Analisi) Nome:................................. N. matr.:.................................

Dettagli

Equazioni Differenziali

Equazioni Differenziali Università degli Studi di Udine Anno Accademico 2012/2013 Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Corso di Laurea in Matematica Equazioni Differenziali Appello del 5 febbraio 2013 N.B.: scrivere

Dettagli

26 - Funzioni di più Variabili Limiti e Derivate

26 - Funzioni di più Variabili Limiti e Derivate Università degli Studi di Palermo Facoltà di Economia CdS Statistica per l Analisi dei Dati Appunti del corso di Matematica 26 - Funzioni di più Variabili Limiti e Derivate Anno Accademico 2013/2014 M.

Dettagli

1 n 1. n + 1. n=1 N+1. n=1. n=1 N N + 1.

1 n 1. n + 1. n=1 N+1. n=1. n=1 N N + 1. 44 Roberto Tauraso - Analisi 2 e quindi la somma parziale s N è uguale a N N s N n(n + ( n n + n N n n N+ n n N +. n2 N n N n n + dove nell ultimo passaggio si sono annullati tutti i termini opposti tranne

Dettagli

()Probablità, Statistica e Processi Stocastici

()Probablità, Statistica e Processi Stocastici Probablità, Statistica e Processi Stocastici Riassunto Abbiamo introdotto le equazioni differenziali stocastiche, equazioni del tipo dx t = b (t, X t ) dt + σdb t (o un po più generali) dove B t è il moto

Dettagli

Retta Tangente. y retta tangente. retta secante y = f(x) f(x )

Retta Tangente. y retta tangente. retta secante y = f(x) f(x ) Retta Tangente f(x ) 1 y P 1 retta secante y = f(x) y retta tangente y = f(x) f(x ) 0 P 0 f(x ) 0 P 0 O x 0 x 1 x quando P tende a P 0 1 O x 0 x Consideriamo una funzione continua f. Siano P 0 = (x 0,

Dettagli

Elementi di Teoria dei Sistemi

Elementi di Teoria dei Sistemi Parte 2, 1 Elementi di Teoria dei Sistemi Parte 2, 2 Definizione di sistema dinamico Parte 2, 3 Sistema dinamico a tempo continuo Ingresso Uscita Parte 2, 4 Cosa significa Dinamico?? e` univocamente determinata?

Dettagli

Derivata di una funzione

Derivata di una funzione Derivata di una funzione Prof. E. Modica http://www.galois.it erasmo@galois.it Il problema delle tangenti Quando si effettua lo studio delle coniche viene risolta una serie di esercizi che richiedono la

Dettagli

Funzione derivabile. La derivata.

Funzione derivabile. La derivata. Funzione derivabile. La derivata. Dati: f I R funzione; I R intervallo aperto ; x 0 I. Definizione (Derivata come limite del rapporto incrementale) Se esiste finito (cioè, non + o ) il limite del rapporto

Dettagli

Teoria Economica della produzione e dei costi.

Teoria Economica della produzione e dei costi. Teoria Economica della produzione e dei costi. (1 a parte) Tecnologia e funzione di produzione. Mario Sportelli Dipartimento di Matematica Università degli Studi di Bari Via E. Orabona, 4 I-70125 Bari

Dettagli

Cognome:... Nome:... Matricola:

Cognome:... Nome:... Matricola: Cognome:... Nome:... Matricola: Università di Milano - Bicocca Corso di laurea di primo livello in Scienze statistiche ed economiche Corso di laurea di primo livello in Statistica e gestione delle informazioni

Dettagli

Microeconomia - Problem set 4 - soluzione

Microeconomia - Problem set 4 - soluzione Microeconomia - Problem set 4 - soluzione (Prof Paolo Giordani - TA: Pierluigi Murro) 2 Maggio 2015 Esercizio 1 Calcolare i prodotti marginali di ciascun fattore produttivo (P M 1, P M 2 ) e il saggio

Dettagli

Vettori applicati. Capitolo Richiami teorici. Definizione 1.1 Un sistema di vettori applicati Σ è un insieme

Vettori applicati. Capitolo Richiami teorici. Definizione 1.1 Un sistema di vettori applicati Σ è un insieme Capitolo 1 Vettori applicati 1.1 Richiami teorici Definizione 1.1 Un sistema di vettori applicati Σ è un insieme {(P i,v i ), P i E, v i V, i = 1,...,N}, (1.1) dove P i è detto punto di applicazione del

Dettagli

0.1 Arco di curva regolare

0.1 Arco di curva regolare .1. ARCO DI CURVA REGOLARE 1.1 Arco di curva regolare Se RC(O, i, j, k ) è un riferimento cartesiano fissato per lo spazio euclideo E, e se v (t) = x(t) i + y(t) j + z(t) k è una funzione a valori vettoriali

Dettagli

14 febbraio Soluzione esame di geometria - 12 crediti Ingegneria gestionale - a.a COGNOME... NOME... N. MATRICOLA...

14 febbraio Soluzione esame di geometria - 12 crediti Ingegneria gestionale - a.a COGNOME... NOME... N. MATRICOLA... COGNOME.......................... NOME.......................... N. MATRICOLA............. La prova dura ore. ISTRUZIONI Ti sono stati consegnati tre fogli, stampati fronte e retro. Come prima cosa scrivi

Dettagli

Metodo di separazione di variabili e applicazione delle serie di Fourier alle soluzioni di alcune EDP

Metodo di separazione di variabili e applicazione delle serie di Fourier alle soluzioni di alcune EDP Metodo di separazione di variabili e applicazione delle serie di Fourier alle soluzioni di alcune EDP Docente:Alessandra Cutrì Equazione delle onde unidimensionale non omogenea u tt (x, t = a 2 u xx (x,

Dettagli

Elementi di Teoria dei Sistemi. Definizione di sistema dinamico. Cosa significa Dinamico? Sistema dinamico a tempo continuo

Elementi di Teoria dei Sistemi. Definizione di sistema dinamico. Cosa significa Dinamico? Sistema dinamico a tempo continuo Parte 2, 1 Parte 2, 2 Elementi di Teoria dei Sistemi Definizione di sistema dinamico Parte 2, 3 Sistema dinamico a tempo continuo Cosa significa Dinamico? Parte 2, 4? e` univocamente determinata? Ingresso

Dettagli

Corso di Modelli Matematici in Biologia Esame del 6 Luglio 2016

Corso di Modelli Matematici in Biologia Esame del 6 Luglio 2016 Corso di Modelli Matematici in Biologia Esame del 6 Luglio 206 Scrivere chiaramente in testa all elaborato: Nome, Cognome, numero di matricola. Risolvere tutti gli esercizi. Tempo a disposizione: DUE ORE.

Dettagli

Equazioni differenziali

Equazioni differenziali Equazioni differenziali Lorenzo Pareschi Dipartimento di Matematica & Facoltá di Architettura Universitá di Ferrara http://utenti.unife.it/lorenzo.pareschi/ lorenzo.pareschi@unife.it Lorenzo Pareschi (Univ.

Dettagli

Esame di Fisica Matematica 2, a.a (5/6/2012)

Esame di Fisica Matematica 2, a.a (5/6/2012) Esame di Fisica Matematica 2, a.a. 2-22 (5/6/22) Tempo a disposizione: TRE ORE. Svolgere tutti gli esercizi. Scrivere chiaramente nome, cognome e numero di matricola. Non e consentito l uso di libri, appunti

Dettagli

1.2.3 Lacrescitauniforme La regola d oro dell accumulazione del capitale e l inefficienzadinamica

1.2.3 Lacrescitauniforme La regola d oro dell accumulazione del capitale e l inefficienzadinamica INDICE Presentazione dell edizione italiana... Premessa... Prefazione... vii xxi xxiii Introduzione.... 1 I.1 L importanzadellacrescita... 1 I.2 Fatti stilizzati riguardanti la crescita economica...........

Dettagli

Il modello di Barro. Politica economica e crescita endogena

Il modello di Barro. Politica economica e crescita endogena Il modello di Barro Politica economica e crescita endogena 1 Spesa pubblica produttiva e crescita Il modello di Barro è un modello con tecnologia di tipo AK in cui A può essere visto come un coefficiente

Dettagli

Probabilità e Statistica per l Informatica Esercitazione 4

Probabilità e Statistica per l Informatica Esercitazione 4 Probabilità e Statistica per l Informatica Esercitazione 4 Esercizio : [Ispirato all Esercizio, compito del 7/9/ del IV appello di Statistica e Calcolo delle probabilità, professori Barchielli, Ladelli,

Dettagli

11.1. Esercizio. Dato il numero complesso z = 2 + i 2, calcolare z, z, scrivere la rappresentazione trigonometrica di z, calcolare z 8.

11.1. Esercizio. Dato il numero complesso z = 2 + i 2, calcolare z, z, scrivere la rappresentazione trigonometrica di z, calcolare z 8. ANALISI Soluzione esercizi gennaio 0.. Esercizio. Dato il numero complesso z = + i, calcolare z, z, scrivere la rappresentazione trigonometrica di z, calcolare z 8. z = i ( ) + ( ) =, π z = arg(z) = 4

Dettagli

Minimi quadrati vincolati e test F

Minimi quadrati vincolati e test F Minimi quadrati vincolati e test F Impostazione del problema Spesso, i modelli econometrici che stimiamo hanno dei parametri che sono passibili di interpretazione diretta nella teoria economica. Consideriamo

Dettagli

Serie numeriche e serie di potenze

Serie numeriche e serie di potenze Serie numeriche e serie di potenze Sommare un numero finito di numeri reali è senza dubbio un operazione che non può riservare molte sorprese Cosa succede però se ne sommiamo un numero infinito? Prima

Dettagli