La palestra per la mente

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1 La palestra per la mente Corso rivolto alla terza età Docenti: Dr.sse E. Pasquali, L. Cretella Associazione UmanaMente

2 La palestra per la mente Corso rivolto alla terza età Funzioni che invecchiano: strategie

3 RICORDIAMOCI e RIFLETTIAMO che. SENILITA NON è sinonimo di demenza E INVECCHIARE NON costituisce di per sé una malattia

4 Come e Perché invecchia il Cervello: per un processo denominato apoptosi (cioè morte cellulare programmata) le cellule del cervello (neuroni), a partire dai 30 anni circa, cominciano a degenerare (ovvero morire): altre cellule possono assumere una funzione di vicarianza di quelle alterate e scomparse.

5 Come e Perché invecchia il Cervello: con l invecchiamento si osserva anche una riduzione delle sinapsi (cioè delle connessioni tra i neuroni) e la comparsa di alcune alterazioni della struttura cerebrale: le placche senili e i grovigli neurofibrillari. CERVELLO, anche quando invecchia, continua ad essere un ORGANO DINAMICO

6 Invecchiamo tutti allo stesso modo? il processo di invecchiamento implica anche la conservazione di alcune strutture ed il perfezionamento di altre; L invecchiamento è estremamente eterogeneo e si svolge con modalità, ritmi, conseguenze, estremamente variabili da un individuo all altro in relazione a fatti preesistenti e a condizioni contingenti.

7 Fattori che influenzano i processi di invecchiamento: Fattori genetici, anche il sesso può essere un fattore predisponente (il maschio invecchia più precocemente). Educazione e livello culturale che consentono di trovare più facilmente delle alternative di vita alla pensione, di creare delle strategie di sopravvivenza.

8 Fattori che influenzano i processi di invecchiamento: Benessere economico Interazione e comunicazione

9 Comparsa di malattie invalidanti: l'anziano vive come intrinseca la sua malattia. Stile personale di vita, cioè subire o vivere la vita.

10 Appartenenza ad un nucleo socio-familiare, cioè il gruppo, mediante atteggiamenti di conferma o svalutativi, evidenzia gli aspetti positivi e negativi della condizione di vecchiaia Eventi drammatici : ad esempio la scomparsa di figure di riferimento. Sradicamento dal proprio luogo di origine

11 Funzioni Mentali dell Anziano SANO Progressivi e graduale decadimento di alcuni funzioni mentali (cognitive): MEMORIA ATTENZIONE Riduzione della Velocità di elaborazione di informazioni Diminuita efficienza Intelligenza FLUIDA (la capacità di risolvere nuovi problemi) risparmiando Intelligenza CRISTALLIZZATA (esperienza, conoscenza e competenza)

12 Disturbi comportamentali (diminuita capacità di adattamento all ambiente, eccessiva preoccupazione per fatti di relativa poca importanza) disturbi cognitivi e comportamentali NON siano di gravità tale da determinare la perdita di AUTONOMIA anche negli atti più semplici della vita quotidiana

13 Perché le nostre funzioni cognitive invecchiano? Tre meccanismi ipotizzati: 1. Il CALO DELLA VELOCITA del PROCESSAMENTO dell informazione: se il tempo disponibile per un determinato processo è limitato, una larga proporzione di questo tempo verrà impiegata per le operazioni iniziali e sottratta alle operazioni più tardive che non potranno quindi essere portate a termine; inoltre i prodotti delle operazioni iniziali tenderanno a decadere, non rendendosi più disponibili per il completamento dei processi: maggior tempo nell apprendimento e nel recupero delle informazioni

14 Meccanismi. 2. Il CALO della RISORSA DISPONIBILE in ogni determinato momento: per il processamento dell informazione tale risorsa, cioè la quantità di energia mentale utile per processare e immagazzinare informazione è minore (Memoria di Lavoro); 3. La RIDOTTA EFFICIENZA dei PROCESSI INIBITORI: progressiva riduzione dell efficienza nel mantenimento dell attenzione sugli stimoli rilevanti unitamente ad una aumentata difficoltà nell inibizione dell interferenza generata dagli stimoli irrilevanti. (maggior distraibilità)

15 MEMORIA

16 MEMORIA Memoria a Breve Termine: capacità di ritenere fedelmente gli stimoli percepiti per brevi periodi di tempo (fino a circa sec.). È un deposito temporaneo a capacità limitata. (Es: numero di telefono) Memoria di LAVORO: capacità di mantenere, elaborare e organizzare le informazioni Memoria a Lungo Termine: capacità di ritenere in modo stabile gli aspetti salienti degli stimoli percepiti. È un deposito permanente a capacità illimitata

17 MEMORIA A LUNGO TERMINE Memoria a Lungo Termine divisa in varie componenti: 1. Memoria dichiarativa: Episodica, che riguarda gli eventi dotati di specifiche connotazioni spaziali e temporali (autobiografica); Semantica che riguarda il significato delle parole, i fatti, la conoscenza del mondo 2. Memoria Procedurale: che riguarda le abilità e le abitudini apprese (andare in bicicletta)

18 Memoria e Invecchiamento Nell invecchiamento normale le varie componenti della memoria NON subiscono un declino omogeneo: PRESERVATE: Memoria Procedurale e Semantica DEFICITARIE: Memoria a breve termine (Memoria di Lavoro), Memoria Episodica.

19 Come memorizziamo. Percezione Codifica Conservazione Immagazzinamento Oblio/Recupero

20 Deficit nella Memoria a Breve Termine: la capacità di immagazzinare, manipolare e riorganizzare contemporaneamente varie informazioni è ridotta anche perché l attenzione in più funzioni diminuisce Es: Difficoltà a ricordare nomi e azioni già svolte e programmate

21 ATTENZIONE Insieme dei meccanismi che consentono di concentrare le proprie risorse mentali su alcune informazioni piuttosto che su altre, determinando ciò di cui siamo coscienti in ogni dato istante.

22 ATTENZIONE Vari tipi di attenzione: 1.Attenzione Selettiva 2.Attenzione Divisa 3.Attenzione Sostenuta (concentrazione) 4.Allerta

23 Attenzione ATTENZIONE SELETTIVA: la capacità di focalizzare il sistema percettivo (visivo, acustico, tattile) selettivamente su una singola "informazione rilevante" da analizzare, ignorando altre informazioni irrilevanti. Esempi di "compiti" di attenzione selettiva: Supponiamo che più persone parlino contemporaneamente e che noi dobbiamo concentrarci su una conversazione che c interessa ignorando le altre. In tal caso, il nostro sistema d elaborazione opera la selezione di un canale (quello che contiene il messaggio che vogliamo ascoltare) a scapito di tutti gli altri.

24 ATTENZIONE DIVISA: la capacità di focalizzare l'attività mentale contemporaneamente su più di un informazione rilevante o di eseguire contemporaneamente due o più operazioni mentali. E' stato ipotizzato che nell'eseguire contemporaneamente più operazioni mentali un ruolo importante sia svolto dal sistema di memoria a breve termine che ha il compito di integrare informazioni diverse. Nei compiti di attenzione divisa le risorse attentive di dividono quindi tra due o più compiti

25 Esempi di compiti di attenzione divisa in cui è necessario eseguire contemporaneamente più operazioni mentali: a) Guidare l automobile e contemporaneamente parlare al cellulare b) Dover rispondere ad una persona mentre si è impegnati in un altra attività mentale come il rispondere al telefono. c) Prendere appunti mentre si ascolta una persona che parla In questo compito attentivo, è necessario che l'attenzione venga distribuita contemporaneamente fra varie operazioni mentali: (1) ascoltare la persona; (2) memorizzare, almeno temporaneamente (attraverso i sistemi di memoria a breve termine), le informazioni verbali che ci fornisce la persona che ascoltiamo; (3) eventualmente, selezionare le informazioni verbali più importanti e, se necessario, riformularle in forma diversa da quella "originaria" (per chi ascolta talvolta essere utile esprimere un determinato concetto con parole diverse da quelle usate da chi parla); (4) trascrivere le informazioni che sono state ritenute più importanti.

26 ATTENZIONE SOSTENUTA: la capacità di focalizzare l'attività mentale su una certa operazione mentale, un certo concetto, o una determinata sequenza logica, per un periodo di tempo prolungato, al fine di determinare una risposta finalizzata. (Concentrazione) Es. Guidare l auto per molte ore in autostrada

27 ALLERTA: la capacità di aumentare la prontezza di risposta in seguito ad un segnale di avvertimento.

28 Esempio di compiti di allerta a) Situazione di pericolo del tipo in cui stiamo attraversando la strada in modo distratto e sentiamo il suono del clackson di una macchina. Il segnale di avvertimento innalza così molto rapidamente le nostre capacità di rispondere allo stimolo.

29 PRINCIPIO di CONSERVAZIONE Con l'avanzare degli anni si affina la capacità di rispondere alla diminuzione di alcune funzioni psicofisiche utilizzando le conoscenze e le esperienze apprese nella vita. IMPORTANTE: Ristrutturare il proprio stile di vita e il proprio ambiente, sviluppando strategie compensatorie e riuscendo, nel complesso, a fronteggiare brillantemente una relativamente modesta compromissione delle funzioni cognitive (memoria, attenzione)

30 METAMEMORIA-STRATEGIE METAMEMORIA: utilizzo di strategie, conoscenze e abilità adeguate che ci portano a controllare i processi di memoria cioè a facilitarci nel ricordo spendendo meno risorse cognitive (mentali) possibili.

31 METAMEMORIA-STRATEGIE Strategie messe in atto, anche inconsapevolmente, in base al: - Caratteristiche compito o situazione (familiare, grado di difficoltà) - Caratteristiche personali (esperienza, motivazione) - Valutazione costi- benefici

32 Strategie più comuni. 1. Reiterazione: ripetizione, anche a bassa voce, di informazioni (es: numero di tel) 2. Mediazione: trasformare qualcosa difficile da ricordare in qualcosa di più facile cercando di formare un legame; uso delle parole chiave, storie con significato 3. Associazione: mettere in relazione qualcosa di nuovo che si vuole ricordare con qualcosa di vecchio (es: collegare numero di tel nuovo con date significative) 4. Immaginazione: utilizzare delle immagini mentali che rappresentano quello che dobbiamo ricordare

33 Proviamo ad usare qualche strategia Lista 1: Lista 2: GONNA PIOGGIA CANE SACCO PERA PRATO CAMICIA MOGLIE UVA TESTA TOPO PULLOVER GATTO

34 INTEVENTI RIABILITATIVI TERAPIA della REMINESCENZA - Life Review Therapy: intervento riabilitativo psicosociale in cui grande importanza assumono i ricordi, considerati spunto per stimolare le risorse mnesiche residue e per recuperare esperienze emotivamente piacevoli. Lo scopo è di integrare i ricordi passati con quelli recenti, ampliare la memoria recente e aumentare le capacità introspettive. TERAPIA di RIMOTIVAZIONE: stimolare a relazionarsi con gli altri, ad interessarsi degli stimoli ambientali, ad affrontare e discutere argomenti contingenti alla realtà circostante.

35 TRAINING COGNITIVI: Stimolazione cognitiva delle capacità di cui solitamente l individuo lamenta il cattivo funzionamento (attenzione, memoria, ragionamento, capacità di giudizio, categorizzazione). Lo scopo è di aiutare ad utilizzare tutte le potenzialità cognitive presenti e residue. Mnemotecniche: insegnare particolari tecniche e strategie per rendere il ricordo facilmente accessibile (associazione nome-faccia, collocazione spaziale oggetti, programmazione attività quotidiane)

36 Fattori condizionanti le performance cognitive 1. Caratteristiche di personalità 2. MOTIVAZIONE 3. Risorse psicosociali (condizioni economiche, contesto familiare, lavoro) 4. Modalità di coping, adattamento e risposta all ambiente 5. Stile di vita (alimentazione, attività fisica, fumo, stress) 6. Condizioni di salute (uso di farmaci)

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