1. Le anemie. 1.1 Definizione. 1.2 Fisiopatologia. Andrea Gallamini, Daniele Mattei
|
|
- Aurelia Natalia Maggio
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 1. Le anemie Andrea Gallamini, Daniele Mattei 1.1 Definizione Anemia viene definita la condizione in cui esiste una insufficiente quantità di globuli rossi per rifornire i tessuti in maniera adeguata di ossigeno. In pratica, vengono valutati i seguenti tre parametri: 1) l emoglobina (Hb), 2) l ematocrito (Ht) e 3) il numero dei globuli rossi (RBC = Red Blood Cells). Con gli attuali strumenti automatici di conteggio elettronico, gli unici valori che vengono effettivamente misurati sono il numero di globuli rossi, le concentrazioni di emoglobina e il volume corpuscolare medio (MCV). Per tale ragione, il valore attualmente più in uso e universalmente accettato è il valore di Hb. La maggior parte degli Autori definisce come valore normale per l uomo e la donna adulti un valore rispettivamente superiore a 14 o 12 g/dl (1). Il range dei limiti superiori o inferiori di normalità tuttavia varia a seconda di età, sesso, razza e regione geografica. Tuttavia, in una analisi condotta su circa soggetti sani, i valori di normalità dimostravano un limite inferiore di 13,2 e 11,5 g/dl per l uomo e la donna, rispettivamente. Circa il 25% dei soggetti anziani (al disopra di 65 anni) dimostra valori normali inferiori a tali limiti, in assenza di qualunque causa nota di anemia, e pertanto, nel valutare un paziente anziano anemico vanno considerati valori soglia di normalità lievemente inferiori (2). Nell età infantile, viceversa, i valori normali di emoglobina alla nascita sono 14 g/dl, discendono a 12 g/dl a un mese di vita, intorno all anno si attestano intorno a 11 g/dl, quindi lentamente risalgono, rimanendo tuttavia a livello inferiore rispetto ai limiti dell adulto fino a circa 15 anni. Tale fenomeno è noto come anemia fisiologica dell infanzia (3). Limitazioni all uso di Hb come criterio per definire l anemia dipendono dalle variazioni del volume plasmatico, come si verifica in corso di gravidanza o di splenomegalia, in cui tale volume aumenta, o di ustione o stress, in cui si riduce. Inoltre le anemie da alterata affinità per l ossigeno sono caratterizzate da variazione di Hb sproporzionale alla reale diminuita capacità di trasporto di ossigeno, mentre nella perdita acuta di sangue, in cui alla perdita di globuli rossi si associa una massiva dispersione di plasma, i valori di emoglobina subito dopo l emorragia sono normali o solo lievemente ridotti 1.2 Fisiopatologia La sintomatologia presentata dai pazienti con anemia dipende in gran parte dalla diminuita disponibilità tessutale di O 2. L ipossia tessutale si verifica quando la pres- 1. Le anemie 1
2 sione arteriosa di O 2 (PaO 2 ) scende al di sotto di una certa soglia, che varia a seconda dei tessuti: il normale trasporto medio di O 2 ai tessuti è 20 ml/dl, con valori di Hb fisiologici compresi tra 14 e 15 g/dl; poiché 1 g di Hb trasporta 1,34 ml O 2, per valori di Hb di 14 g/dl si avrà una disponibilità tessutale di 18,76 ml O 2. Per valori di 7 g/dl si avranno valori di 9,38 ml (<10 ml/dl). Poiché il fabbisogno di O 2 varia tra i diversi tessuti da 5 ml/dl per la cute fino a 20 ml/dl per cuore e cervello, i sintomi legati all anemia si verificheranno al di sotto di una offerta media tessutale di 10 ml di O 2, corrispondenti a 7-8 g Hb/dl (4). Esistono tuttavia meccanismi fisiologici di adattamento alla ipossia che ridistribuiscono il flusso sanguigno privilegiando i tessuti a maggiore estrazione di O 2, quali miocardio e cervello. Molti di questi effetti sono mediati da un fattore chiamato HIF-1 (Hypoxia Inducible Factor). Questo fattore, che in realtà è un complesso di più proteine (HIF-1α, HIF-2α, HIF-3α e HIF-1β), viene liberato dai tessuti in risposta all ipossia, e ne sono state documentate le seguenti attività: incremento della produzione di energia mediante derepressione dei geni codificanti per enzimi glicolitici; derepressione di geni codificanti proteine vasomotorie; incremento della produzione di eritropoietina (EPO) (azione prevalente della sub-unità HIF-2α); blocco del promoter del gene della epcidina a livello epatico: il blocco di epcidina aumenta la disponibilità tessutale di Fe e sta bilizza tutti e tre gli eterodimeri HIF-α (5). Entrambi i peptidi sono prodotti da tutti i tessuti ipossici, sia pure con differenze: per lo più a livello epatico e renale, ma anche del tessuto emopoietico. La degradazione di entrambi i peptidi viene inibita dalla molecola di eme nella forma deossigenata. Altri meccanismi di compenso comprendono l incremento di produzione intracellulare di 2,3 DPG (2-3-difosfoglicerato), con conseguente riduzione della affinità dell emoglobina per O 2 e maggiore disponibilità tessutale di quest ultimo. Inoltre, per valori di Hb inferiori a 7 g/dl, si verifica un incremento della gittata cardiaca e un incremento della frequenza respiratoria per aumentare rispettivamente la portata tessutale di O 2 ai tessuti e la ossigenazione dell emoglobina. 1.3 Epidemiologia Tra le anemie la prevalenza di gran lunga maggiore spetta a tre grandi gruppi di anemie ipoproliferative (da insufficienza midollare): l anemia sideropenica, l anemia da emorragia acuta e l anemia da infiammazione cronica. Le anemie da difetti maturativi (sia congenite che acquisite), le anemie emolitiche (sia congenite che acquisite), le anemie da mieloftisi e da riduzione della EPO costituiscono una evenienza assai più rara. Le anemie sideropeniche costituiscono una della cause più fre quenti 2 Problematiche cliniche in ematologia
3 Anemie iporigenerative Sanguinamento Deficit di ferro Infiammazione Anomalie maturative Emolisi Danno midollare Riduzione eritropoietina Fig. 1.1 Prevalenza dei diversi tipi di anemia. Si stima che oltre il 75% di tutte le anemie sia di tipo iporigenerativo e la maggior parte di queste derivi da un alterata emopoiesi per carenza marziale. (Da Hillman e Finch, 1974). di anemia, specie nell età infantile e adulta, e si valuta che più di due miliardi di persone nel mondo, sia nei Paesi sottosviluppati che nell emisfero occidentale, soffrano di tale affezione. L anemia da infiammazione cronica viceversa riguarda le persone anziane: la prevalenza di tale disturbo è dell 11% negli uomini e del 12% nelle donne, per salire fino al 30-44% sopra gli 85 anni. La prevalenza di tale disturbo in queste fasce di età è correlata alla co-morbidità: con l aumentare delle patologie associate aumenta anche la prevalenza dell anemia. Tra le anemie da difetto maturazionale, la prevalenza maggiore spetta alle talassemie: questo gruppo di disordini rappresentano la malattia genetica più comune, e l incidenza (distribuita in un ampia fascia geografica che tocca il bacino del Mediterraneo, il Medio Oriente, il subcontinente indiano, l Estremo Oriente, la Melanesia e le isole del Pacifico) è sta ta recentemente stimata in quasi 300 milioni di persone affette. 1. Le anemie 3
4 ANEMIE RELATIVE 1. MACROGLOBULINEMIA 2. GRAVIDANZA 3. ATLETI ANEMIE ASSOLUTE 1. DA DIMINUITA PRODUZIONE DIFETTO CELLULA STAMINALE DIFETTO CELLULA PROGENITORE DIFETTO CELLULA PRECURSORE { Anemia aplastica Anemia in leucemia acuta (LA) o sindrome mielodisplastica (MDS) Anemia pura Insufficienza renale ACD: anemia da malattia infiammatoria cronica. Endocrinopatia Anemia megaloblastica Anemia da carenza marziale ACQUISITE Talassemia } Emoglobinopaie EREDITARIE Carenze enzimatiche congenite { { 2. DA AUMENTATA DISTRUZIONE O PERDITA { Difetto di membrana EREDITARIE Alterazioni della globina Alterazioni enzimatiche { Microangiopatica Da anticorpi ACQUISITE Ipersplenismo Perdita acuta di sangue Fig. 1.2 Classificazione patogenetica delle anemie. 1.4 Approccio generale al malato Valutazione iniziale In passato, nell inquadramento nosografico delle anemie, il capitolo della classificazione di tale eterogeneo gruppo di disordini si è sempre basato su criteri di tipo fisio - patologico, funzionale o morfologico. Dal punto di vista del clinico che si trova a dover risolvere rapidamente alcuni problemi urgenti al letto del paziente, tuttavia, l inquadramento basato sugli aspetti morfologici risulta il più efficace. Nella valu- 4 Problematiche cliniche in ematologia
5 tazione del paziente anemico molti dettagli possono permettere un orientamento, e pertanto molta attenzione verrà riposta su ciascun indizio che possa emergere nell approcio con il malato. Anamnesi familiare. Da ricercare accuratamente nel sospetto di una malattia emo - litica ereditaria, o in presenza di difetti della coagulazione. Anamnesi personale. L occupazione del paziente, i suoi hobby, il suo tempo libero possono essere importanti per assunzione di farmaci, solventi, bevande alcoliche o tossici ambientali. Anamnesi farmacologica. Per quanto riguarda i farmaci risulta fondamentale escludere l assunzione di FANS nell anziano per patologie di tipo degenerativo osteo-articolare: in tale fascia di età infatti l effetto gastrolesivo di tali farmaci può essere nel contempo più facile e più subdolo. Anche l automedicazione con inibitori della pompa protonica può celare una gastrite cronica o lesioni ulcerative misconosciute, che possono causare microstillicidio ematico cronico e occulto. Anamnesi fisiologica. Nel sesso femminile risultano di estrema importanza il ritmo e l entità dei flussi mestruali. Abitudini alimentari, specie nell anziano, per quanto riguarda l assunzione di alimenti ricchi o privi di vitamina B12, e nell infanzia, viceversa, l assunzione i cibi poveri di ferro (come il latte) dove il rapido accrescimento predispone alla carenza marziale. Le alterazioni dell alvo ricoprono pari importanza: colore delle feci per presenza di sangue vivo o digerito, abbondanza e numero delle evacuazioni per eventuale storia di malassorbimento, intolleranze a diversi tipi di cibo. Una particolare attenzione dovrà essere posta all intolleranza alla gliadina in caso di anemia sideropenica da causa non accertata, prevalentemente in soggetti di giovane età. Anamnesi patologica. Per quanto riguarda la storia clinica, risulta innanzitutto fondamentale conoscere la velocità di insorgenza dei sintomi e precedenti riscontri di anemia nella anamnesi familiare e patologica remota. La presenza di febbre costituisce un indizio molto importante, specie nell anziano, per l ane mia da malattia cronica, dove, insieme all anemia, può costituire l unico sintomo in patologie quali la polimialgia reumatica o alcuni tipi di linfoma, e meno frequentemente l artrite reumatoide, le infezioni croniche, l insufficienza renale. In assenza di febbre e con la sola anemia andranno inoltre indagate le endocrinopatie (in particolare i disturbi della tiroide e dell ipofisi). Disturbi della coagulazione anche lievi possono orientare, specie nel caso di carenza marziale associata, al sospetto di anemia sideropenica associata a malattia di Von Willebrand, specie in donne con storia di iperpolimenorrea o in soggetti con episodi di epistassi recidivanti o di melena. Nel caso di altre citopenie associate, risulta indispensabile valutare la presenza di un sequestro periferico da ipersplenismo, oppure valutare la presenza di una insufficienza midollare, specie nell anziano, da sindrome mielodisplastica. 1. Le anemie 5
6 Esame obbiettivo. Risulta molto importante ricercare la presenza di subittero (ane - mie emolitiche), di epato o splenomegalia (leucemie, linfomi, malattie mieloproliferative croniche), di poliadenopatie (linfomi). Valutazione dei dati ematologici di base Una valutazione ematologica di base deve compre ndere un esame emocromocitometrico completo, con particolare attenzione, oltre al valore di Hb (g/dl) anche al numero di globuli bianchi e di granulociti neutrofili, al numero delle piastrine, ai volumi eritrocitari (MCV), alla curva di distribuzione dei diametri eritrocitari (RDW), e al conteggio dei reticolociti. L anemia è associata ad altre citopenie o alterazioni ematologiche? Sì No Valutazione midollare per: leucemia, mielodisplasia, mielofibrosi, mieloftisi, anemia megaloblastica Vi è una inappropriata risposta reticolocitaria alla anemia? Sì No Vi sono segni di emolisi? ( bilirubina, LDH, emosiderina urinaria, aptoglobina)? Come è il valore di MCV? Sì No > < 80 Valutare cause di emolisi Valutare cause di emorragia Valutare cause di anemia macrocitica Valutare cause di anemia normocitica Valutare cause di anemia microcitica Fig. 1.3 Valutazione di base del paziente anemico. 6 Problematiche cliniche in ematologia
7 Il conteggio dei reticolociti viene espresso normalmente in valori per cento o per mille riferiti alla intera popolazione eritrocitaria. I valori normali sono tra 0,5-1,5. Tuttavia tale dato va corretto in presenza di anemia secondo la seguente formula: reticolociti (%) ematocrito del paziente Indice reticolocitario = Impostazione diagnostica Primo screening Le situazioni che si possono incontrare, sulla base dei parametri precedentemente ricordati, nel valutare un paziente anemico, sono le seguenti. 1. L anemia è associata con reticolocitosi e vi è evidenza di emolisi? In caso affermativo saranno presenti dati indicativi di aumentato catabolismo dell eme (iperbilirubinemia, prevalentemente indiretta), di danno eritrocitario (incremento di LDH) e, nei casi più gravi, di aumento di emoglobina libera in circolo (emolisi intravascolare: riduzione di aptoglobina, presenza di emoglobina libera nel plasma, emoglobinuria, emosiderinuria). In tal caso un primo livello di esami comprenderà: a) striscio di sangue periferico, per ricerca di sferociti, schistociti e altri segni di danno microangiopatico e di alterazioni tipiche delle diverse emoglobinopatie (cellule a bersaglio, stomatociti, drepanociti); b) emosiderinuria; c) test di Coombs diretto e indiretto, titolo crioagglutinine. Un secondo livello di esami comprenderà: a) elettroforesi della emoglobina; b) determinazione di G6PD eritrocitaria; c) ricerca dei corpi di Heinz; d) test di stabilità all isopropanolo; e) test di resistenza osmotica o al glicerolo; f) determinazione di P 50 ; g) tipizzazione immunologica su sangue periferico per valutazione dell assenza di antigeni GPI-linked (CD 55, CD 59) su popolazioni linfoidi o granulocitarie; h) ricerca del parassita malarico. In caso di assenza di segni di emolisi la causa dell anemia sarà una emor - ragia acuta o subacuta, che andrà indagata. Nel caso di anamnesi negativa (come avviene nella maggioranza dei casi) andranno indagati i siti occulti di sanguinamento, in primis il tratto gastrointestinale e successivamente il tratto uro-genitale. Per quanto riguarda il sanguinamento gastroenterico, una delle cau se di sanguinamento sub-acuto (e talora cronico) è la angiodisplasia intestinale. Se il sanguinamento è intermittente e/o di piccola entità, la patologia rientra tra le anemie sideropeniche da perdita cronica di sangue. Se viceversa l emorragia è di tipo subacuto, la ricerca della causa di sanguinamento può essere particolarmente difficile per la prevalente localizzazione di tali formazioni displastiche al l inte - stino tenue. L in da gine raccomandata in questi casi è l angiografia. 2. Se l anemia è associata con una risposta reticolocitaria inadeguata come è l MCV? Si possono verificare quattro situazioni: 1) in caso di anemia microcitica vi sono di sturbi 1. Le anemie 7
8 nella sintesi di emoglobina: anemia sideropenica, talassemia o sindromi da HbE; 2) in caso di anemia normocitica la causa di anemia più frequente è la presenza di malattia infiammatoria cronica o neoplastica, o di invasione midollare da parte di patologia linfoproliferativa (linfomi, leucemia linfatica cronica, hairy cell leukemia); meno frequentemente l insufficienza renale cronica o la aplasia pura della serie rossa; 3) in caso di anemia macrocitica la causa più frequente è l anemia da carenza di vitamina B12 e/o di folati, ma anche l anemia refrattaria; 4) in caso di anemia con eritrociti di varia dimensione (caratterizzati da un elevato RDW) possono coesistere difetti carenziali multipli (e il valore di MCV può risultare normale). In questi casi è necessario effettuare uno striscio di sangue periferico e valutare la morfologia eritrocitaria. Dallo striscio di sangue periferico possono emergere numerose situazioni: in primis un quadro di estrema anisocitosi e poichilocitosi, associato a presenza di precursori eritroidi e mieloidi può essere suggestivo di mielofibrosi o mieloftisi da invasione midollare da altra malattia neoplastica non ematologica. Un altro caso che rientra in questa categoria è l anemia associata a presenza di paraproteina sierica e/o crioagglutinine, con formazione di rouleaux eritrocitari. Approccio al paziente con anemia macrocitica La macrocitosi viene definita lieve per valori compresi tra 100 e 110 e grave per valori >120. Una macrocitosi lieve è riscontrabile in una percentuale non trascurabile di soggetti sani (4%) e la causa non è nota. Esistono due grandi categorie di anemia macrocitica: megaloblastica e non megaloblastica. L anemia macrocitica megaloblastica, così inizialmente definita per la presenza di precursori midollari eritrocitari di grandi dimensioni e di peculiare morfologia, in realtà viene definita dalla presenza di granulociti neutrofili giganti e ipersegmentati e macrociti ovali (ovalociti). I primi sono il segno più sensibile e specifico della carenza di vitamina B12: si parla di ipersegmentazione dei granulociti neutrofili in presenza di più di 5 lobi: questo avviene nel 98% dei pazienti con anemia megaloblastica e solo nel 2% dei soggetti sani. Nell anemia megaloblastica il valore di MCV è tra 110 e 130 ma sono stati osservati anche casi con MCV di 160. La macrocitosi è accompagnata da incremento di RDW e può precedere anche di anni l insorgenza dell anemia megaloblastica. Quadro midollare L aspirato midollare nell anemia megaloblastica è estremamente caratteristico: esiste una imponente iperplasia eritroide, con evidente blocco maturazionale a livello basofilo; da questi due fenomeni consegue una predominanza di elementi basofili sulla intera popolazione midollare. Il midollo assume l aspetto del midollo blu. Esistono numerosi altri aspetti morfologici di tipo diseritropoietico aspecifico (ponti interci- 8 Problematiche cliniche in ematologia
9 toplasmatici, punteggiature basofile) e specifico (i corpi di Howell-Jolly). Di particolare rilevanza l asincronia maturativa nucleo-citoplasmatica, che consente di osservare eritroblasti ortocromatici giganti con nucleo non picnotico e con disposizione cromatinica lassa, come quelli di un eritroblasto basofilo. La serie granuloblastica è caratterizzata anch essa da blocco maturativo, con prevalenza di precursori immaturi, di grandi dimensioni (caratteristica è l osservazione di metamielociti giganti ). A livello maturativo terminale (dei granulociti maturi) si riscontra la presenza di nuclei ipersegmentati (>5 lobulazioni), come ulteriore epifenomeno di una disturbata sintesi del DNA. I megacariociti possono avere aspetti giganti, ma di rado. Esistono esami più specifici per definire la carenza di folati, quali il dosaggio sierico di acido metilmalonico (test specifico per carenza di vitamina B12) e il dosaggio della vitamina B12. Il dosaggio della vitamina B12 tuttavia non costituisce un test affidabile per la diagnosi di anemia megaloblastica, dal momento che sono stati osservati casi di anemia megaloblatica franca con normali valori di vitamina B12 e per converso esistono situazioni cliniche caratterizza te da bassi livelli di vitamina B12 in cui non esistono segni di anemia megaloblastica (gastrite atrofica, dieta strettamente vegetariana, età anziana, gravidanza, terapia con anticonvulsivanti ed estroprogestinici, infezione da HIV). Il dosaggio sierico di folati è considerato patologico sotto i 2,5 ng/ml, ma valori inferiori a 4,5 ng/ml sono stati visti in casi di carenza latente di folati. L anemia megaloblastica presuppone cause carenziali e non carenziali nella sua patogenesi. Le cause carenziali sono determinate dall assenza di vitamina B12, di folati o di entrambi. Il quadro ematologico da carenza di folati è indistinguibile da quello di carenza di vitamina B12, mente i quadri clinici delle due carenze sono in parte differenti; le cause non carenziali comprendono disordini ereditari della sintesi di DNA come la oroticoaciduria, la omocistinuria ed altri. Infine esistono le anemie megaloblastiche indotte da farmaci, quali gli antagonisti dei folati (metotrexate e pralatrexate), gli antagonisti purinici (6-mercaptopurina), gli antagonisti pirimidinici (citosina arabinoside), gli agenti alchilanti (ciclofosfamide), la zidovudina, la idros siurea, i contraccettivi orali, l arsenico. L anemia macrocitica è causata principalmente da stati di aumentato turnover eritrocitario, quali l anemia emolitica e l anemia post-emorragica. In tali disturbi la macrocitosi potrebbe essere definita spuria per la presenza in circolo di numerosi reticolociti, neociti e macroreticolociti, che hanno un diametro assai maggiore rispetto a quello degli eritrociti maturi. I macroreticolociti poi sono reticolociti originanti da eritroblasti ortocromatici che hanno saltato una divisione mitotica e per tanto presentano un diametro doppio dei reticolociti normali. In condizioni di aumentato fabbisogno e allattamento si può avere una carenza relativa di folati e quindi macrocitosi. L alcolismo è una causa molto frequente di anemia macrocitica. Questo disturbo è stato imputato in passato ad una interferenza dell alcol sull assorbimento dei folati dall intestino, o su una deplezione dei depositi epatici. Tuttavia, molto frequentemente in casi di alcolismo si ritrovano valori normali di folati e il 1. Le anemie 9
10 disturbo può essere imputato ad una azione diretta dell alcol sulla eritropoiesi. Anche le malattie epatiche possono essere complicate da anemia macrocitica. La macrocitosi è di solito lieve, l anemia ha un eziolgia multifattoriale, e una certa importanza ha il sovraccarico di lipidi sulla membrana eritrocitaria. L anemia macrocitica infine è la caratteristica costante di tutte le sindromi mielodisplastiche e dipende dai difetti di maturazione del DNA che accompagnano queste sindromi. Algoritmo diagnostico all anemia macrocitica Anemia megaloblastica Striscio di sangue periferico per ricerca di macrociti e neutrofili ipersegmentati Anemia non megaloblastica Presente Assente Riduzione di uno o entrambi Normale Conta reticolociti (corretta) vit. B12, ac. folico carente Farmaco-indotta o idiopatica Basso/ normale Alto Terapia sostitutiva Valutazione per patologia epatica o ipotiroidismo Anemia emolitica, emorragia acuta, ipersplenismo Sospensione del farmaco ed eventule visita ematologica Assente Anemia aplastica 10 Problematiche cliniche in ematologia
ESAMI EMATOCHIMICI E ESAMI STRUMENTALI IN EMATOLOGIA
ESAMI EMATOCHIMICI E ESAMI STRUMENTALI IN EMATOLOGIA ESAMI EMATOCHIMICI e STRUMENTALI esame emocromocitometrico completo formula leucocitaria conta dei reticolociti striscio di sangue periferico esami
DettagliAnemie non rigenerative
Anemie non rigenerative Le anemie non rigenerative si osservano meno frequentemente rispetto alle anemie rigenerative nel cane Il contrario avviene, invece, nel gatto Le anemia non rigenerative generalmente
DettagliTerapia Medica Malattie del sangue Anemie
Inquadramento della anemia Definire: Causa Grado Rapidità di comparsa (acuta e cronica) Parametri fondamentali: Hb Hct (ematocrito) VCM (volume corpuscolare medio) Reticolociti Esame dello striscio periferico
DettagliANEMIE: ESEMPI PRATICI CASI CLINICI SIMULATI
ANEMIE: ESEMPI PRATICI CASI CLINICI SIMULATI CASO N. 1 Uomo di 72 anni, lamenta anoressia, calo ponderale di 2 kg in 2 mesi. Hb 8.8 g/dl, GB 3.900/ul, Piastrine 311.000/ul. MCV 75 fl. CASO N. 2 Donna di
DettagliL ANEMIA. Dott.ssa Livia Masi Pronto Soccorso e Medicina d Urgenza Policlinico S. Orsola Malpighi Bologna
L ANEMIA Dott.ssa Livia Masi Pronto Soccorso e Medicina d Urgenza Policlinico S. Orsola Malpighi Bologna Bologna, 17 aprile 2012 DEFINIZIONE Ridotta concentrazione di Hb nel sangue periferico : Hb < 12,5
DettagliInquadramento Diagnostico delle Anemie in Pediatria
Inquadramento Diagnostico delle Anemie in Pediatria Coordinatore C. Dufour Responsabile U.O.S. Ematologia clinica e di laboratorio C. Dufour M. Calvillo, M. Miano IRCCS Gaslini 30 Giugno 2009 La presentazione
DettagliWritten by Tuesday, 12 August :26 - Last Updated Sunday, 21 November :45
Anemia Aplastica acquisita Rara malattia ematologia, non oncologica Sua caratteristica è una netta riduzione di globuli bianchi, rossi e piastrine nel sangue (pancitopenia periferica) a volte gravissima
DettagliAnemie carenziali da fattori che regolano la sintesi del DNA Anemia con megaloblastosi midollare Iperbilirubinemia ed incremento della LDH per eritropoiesi inefficace Incremento sensibile dal volume corpuscolare
DettagliCon Il patrocinio di ASL Salerno-AORN G. Rummo Benevento. SIBioC SIMeL
SCUOLA DI FORMAZIONE IN EMATOLOGIA I Edizione Con Il patrocinio di ASL Salerno-AORN G. Rummo Benevento SIBioC SIMeL Professioni interessate: MEDICI E BIOLOGI Sede del Corso: Aula Magna Presidio Ospedaliero
DettagliANEMIE : slidetube.it
ANEMIE : Condizioni in cui il numero dei GR o il contenuto di Hb diminuiscono a causa di perdita ematica, eritropoiesi insufficiente, emolisi eccessiva o una combinazione di queste modificazioni. Una difettosa
DettagliLe dimensioni ingannano
Le dimensioni ingannano Natalia Scaramellini Centro Malattie Rare Università degli Studi di Milano Fondazione Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico Milano Cosa c è di nuovo per trattare l anemia Milano
DettagliStriscio di formazione HD
Febbraio 2012 Striscio di formazione 11-11-HD Ha ricevuto gratuitamente, con l inchiesta 11-11-HD, uno striscio supplementare di formazione. Trova qui sotto il commento dell esperto, il Dott. Keller dell
DettagliFISIOPATOLOGIA DEL SANGUE
FISIOPATOLOGIA DEL SANGUE SANGUE COMPONENTE LIQUIDA (55-60% 60%) COMPONENTE CORPUSCOLATA (40-45% 45%) FISIOPATOLOGIA della COMPONENTE CORPUSCOLATA: - Alterazioni degli Eritrociti - Alterazioni dei Leucociti
DettagliDiagnosi & Terapia delle Anemie
A P R2008 SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Rimini I L E Diagnosi & Terapia delle Anemie Quaderni ASRI 108 a cura di: gruppo di studio aziendale AUSL RIMINI
DettagliRiscontro di uno stato anemico: che fare? Ovvero diagnosi etiologica di anemia in medicina di famiglia
Riscontro di uno stato anemico: che fare? Ovvero diagnosi etiologica di anemia in medicina di famiglia Dott. Fabrizio Trotta MMG Spec. In Medicina Interna Malattie Infettive Potrebbe trattarsi di anemia?
DettagliLEUCEMIA LINFATICA CRONICA
LEUCEMIA LINFATICA CRONICA NEOPLASIE (SINDROMI) LINFOPROLIFERATIVE CRONICHE Le sindromi linfoproliferative croniche sono malattie monoclonali neoplastiche prevalenti nell adulto anziano caratterizzate
DettagliPROGRAMMA DEL CORSO DI MALATTIE DEL SANGUE Per gli studenti del Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia. Titolare Prof.
PROGRAMMA DEL CORSO DI MALATTIE DEL SANGUE Per gli studenti del Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia Titolare Prof. Arcangelo LISO FISIOPATOLOGIA DEL SANGUE E DEGLI ORGANI EMATOPOIETICI Ematopoiesi
DettagliERITRONE PROERITROBLASTO, ERITROBLASTO BASOFILO, POLICROMATOFILO, ORTOCROMATICO, ERITROCITA
ERITRONE PROERITROBLASTO, ERITROBLASTO BASOFILO, POLICROMATOFILO, ORTOCROMATICO, ERITROCITA EMAZIE NORMALI Struttura del globulo rosso 7 μ Disco biconcavo Rapporto S/V ottimale Massima plasticità Metabolismo
DettagliMETABOLISMO DEL FERRO NEL PAZIENTE NEOPLASTICO
METABOLISMO DEL FERRO NEL PAZIENTE NEOPLASTICO METABOLISMO DEL FERRO (I) Il ferro partecipa a numerose funzioni come il trasporto di ossigeno (emoglobina e mioglobina) e di elettroni ed è parte della molecola
DettagliFisiopatologia dell emolisi. I GR normalmente sopravvivono 120 giorni
Fisiopatologia dell emolisi I GR normalmente sopravvivono 120 giorni Fisiopatologia dell emolisi GR senescenti Perdita di H 2 O ed enzimi La membrana si impoverisce di acido sialico, galattosamina e aminoacidi
DettagliSindromi Mieloproliferative
Sindromi Mieloproliferative Sindr. Mieloproliferative croniche Sindr. Mieloprolifer. Sub-acute o Mielodisplasie Sindr. Mieloproliferative Acute o Leucemie Acute Mieloidi SINDROME MIELODISPLASTICA Patologia
DettagliLAB-NEWS Anno 1 n 4 Aprile 2006
1 FAVISMO (DEFICIT G6PD) Cos è il deficit di G6PD? Il deficit di G6PD o favismo è una condizione determinata dalla carenza dell enzima glucosio-6-fosfatodeidrogenasi (G6PD), importante in una via metabolica
DettagliFISIOPATOLOGIA DEL SANGUE
FISIOPATOLOGIA DEL SANGUE SANGUE COMPONENTE LIQUIDA (55-60% 60%) COMPONENTE CORPUSCOLATA (40-45% 45%) FISIOPATOLOGIA della COMPONENTE CORPUSCOLATA: - Alterazioni degli Eritrociti - Alterazioni dei Leucociti
DettagliProf AM Vannucchi AA2009 10
LEUCEMIE ACUTE 1 DEFINIZIONE Leucemia Acuta Sangue bianco decorso rapido, aggressivo Malattia clonale a carico dei progenitori emopoietici caratterizzata da alterate differenziazione e proliferazione con
DettagliQUALE È LA COMPOSIZIONE DEL SANGUE?
QUALE È LA COMPOSIZIONE DEL SANGUE? 1/2 COMPOSIZIONE DEL SANGUE 45% FORMATO DA CELLULE 55% FORMATO DAL PLASMA IL SANGUE CHE CIRCOLA NELL ORGANISMO CORRISPONDE ALL 8% CIRCA del PESO CORPOREO 1/3 IL PLASMA
DettagliL esame emocromocitometrico in pediatria Principi generali e valori di normalità
FIMPAGGIORNA 2005 12 maggio 2005 L esame emocromocitometrico in pediatria Principi generali e valori di normalità Luciano Pinto Dipartimento di Pediatria A.O.R.N. Santobono-Pausilipon Ma come è pallido.
DettagliPossibilità terapeutiche attuali nelle sindromi mielodisplastiche
Possibilità terapeutiche attuali nelle sindromi mielodisplastiche Luca Malcovati, Professore Associato di Ematologia, Dipartimento di Ematologia e Oncologia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo & Dipartimento
DettagliIl Pediatra ed il laboratorio: nuovi e vecchi esami, nuove interpretazioni. Luciana Biancalani. Pediatra di Famiglia Prato
Il Pediatra ed il laboratorio: nuovi e vecchi esami, nuove interpretazioni. Luciana Biancalani Pediatra di Famiglia Prato Perché prescrivo un esame? Per ottenere la conferma diagnostica di uno stato morboso
DettagliFENILCHETONURIA. Adattarsi ad una nuova realtà
FENILCHETONURIA Adattarsi ad una nuova realtà 9 Che cosa è la fenilchetonuria? Per capire la fenilchetonuria bisogna partire dal concetto che tutti gli alimenti, in quantità variabile, contengono una sostanza
DettagliTALASSEMIE (ANEMIA MEDITERRANEA)
TALASSEMIE (ANEMIA MEDITERRANEA) Difetti genetici della sintesi di una o più catene globiniche normali Inadeguata produzione di emoglobina Anemia ipocromica-microcitica Sintesi bilanciata di catene globiniche,
DettagliAnemie emolitiche: caratteristiche generali Anemie emolitiche autoimmuni Anemie emolitiche da farmaci
www.fisiokinesiterapia.biz Anemie emolitiche: caratteristiche generali Anemie emolitiche autoimmuni Anemie emolitiche da farmaci ANEMIE EMOLITICHE aumentata distruzione (emolitica) difetto intrinseco difetto
DettagliL INTERPRETAZIONE DELL EMOCROMO NELLE ANEMIE. Torino, 30 novembre 2007 Dr.ssa Maddalena Saitta
L INTERPRETAZIONE DELL EMOCROMO NELLE ANEMIE Torino, 30 novembre 2007 Dr.ssa Maddalena Saitta DEFINIZIONE DI ANEMIA RIDUZIONE DEL LIVELLO DI EMOGLOBINA NEL SANGUE con o senza Riduzione del numero dei globuli
DettagliTubo digerente Ferro Depositi Sangue Tf Tf insat Tf Tf s Ferritina Ferritina Midollo TfR GR (midollo, milza, fegato) Fleming, R. E. et al. N Engl J Med 2005;352:1741-1744 10-30 mu/ml 4-7 mg/dl Deve
DettagliFISIOPATOLOGIA DEL SANGUE
FISIOPATOLOGIA DEL SANGUE LEUCOCITI Granulociti: Neutrofili Eosinofili Basofili Linfociti Monociti LEUCOCITI 8-15 x 10 3 /μl Distribuzione Percentuale Cane, Gatto, Cavallo: 60-65% 65% Neutrofili 20-30%
Dettagli20 Giugno L inquadramento diagnostico delle anemie Bruno Nobili
20 Giugno 2008 L inquadramento diagnostico delle anemie Bruno Nobili First approach for a correct diagnosis of anemia Age at onset Anemia of newborns and infants Anemia of childhood Gender Race/ethnicity
DettagliDELL ATLETA. Acqui Terme Centro Sportivo Mombarone
L ANEMIA DELL ATLETA Acqui Terme 18.05.2016 Centro Sportivo Mombarone DR. MAURIZIO MONDAVIO MEDICO SOCIALE ATLETICA ACQUI TERME Specialista in Scienze e tecniche avanzate nello Sport 1 DEFINIZIONE DI ANEMIA
DettagliSi manifesta con i segni e sintomi Infettivi Emorragici Necessità di supporto trasfusionale per la anemia
APLASIA significa carenza di elementi figurati del sangue con riduzione delle cellule progenitrici e dei precursori midollari Si manifesta con i segni e sintomi Infettivi Emorragici Necessità di supporto
DettagliIL SANGUE. Funzioni: Trasporta O 2 e CO 2, ormoni, sostanze nutritizie e di. rifiuto, cellule immunocompetenti; partecipa alla
IL SANGUE Struttura: È un tessuto formato da una parte corpuscolata: gli elementi figurati (globuli rossi, globuli bianchi e piastrine) immersi in una componente fluida, il plasma. Funzioni: Trasporta
DettagliREGISTRO DELLE LEZIONI 2005/2006. Tipologia. Addì Tipologia. Addì Tipologia. Addì
Strumentazione di laboratorio:dotazione minima, principi di funzionamento. di referenza e certificazione di qualità. Accuratezza e precisione dei risultati. pratica con il contaglobuli ad impedenza elettrica/laser
DettagliOsteoporosi Post Menopausale. Ruolo degli estrogeni ed attuali orientamenti di condotta clinica sul loro
Osteoporosi Post Menopausale Ruolo degli estrogeni ed attuali orientamenti di condotta clinica sul loro utilizzo. OSTEOPOROSI: DEFINIZIONE Affezione caratterizzata da riduzione della massa ossea E alterazione
DettagliPROGRAMMA VEQ MORFOLOGIA CELLULARE CICLO 2016
PROGRAMMA VEQ MORFOLOGIA CELLULARE CICLO 2016 Alessandra Fanelli Firenze 15 maggio 2017 Laboratorio Generale Dipartimento dei Servizi CICLO 2016 ESAME MORFOLOGICO SU STRISCIO DI SANGUE PERIFERICO CAMPIONE
DettagliIl disturbo primario del morbo celiaco è l intolleranza al glutine, ad una componente proteica, gliadina, presente nel grano, orzo e segale.
La malattia celiaca è una condizione infiammatoria della mucosa del piccolo intestino che regredisce in seguito all eliminazione dalla dieta di alimenti contenenti glutine. Il disturbo primario del morbo
DettagliIpereosinofilie e Mastocitosi: problematiche cliniche
Prima Giornata Fiorentina dedicata ai pazienti con malattie mieloproliferative croniche Venerdì 15 aprile 2011 Ipereosinofilie e Mastocitosi: problematiche cliniche Lisa Pieri Università degli Studi di
DettagliIl Sangue e il Plasma FGE
Il Sangue e il Plasma FGE 2016-17 Obiettivi 1. Funzioni e composizione del sangue 2. Sedimentazione e concentrazione: VES ed ematocrito 3. Ematocrito ed indici eritrocitari (principali e derivati) 4. Ematocrito
DettagliLEUCEMIE DEFINIZIONE PROLIFERAZIONE CLONALE E INCONTROLLATA DI CELLULE EMOPOIETICHE IMMATURE
LEUCEMIE DEFINIZIONE PROLIFERAZIONE CLONALE E INCONTROLLATA DI CELLULE EMOPOIETICHE IMMATURE LEUCEMIE CLASSIFICAZIONE MIELOIDE Acuta Cronica LINFOIDE Acuta Cronica LEUCEMIE MIELOIDI ACUTE DEFINIZIONE GRUPPO
DettagliAPLASIA. significa carenza di elementi figurati del sangue con. Infettivi Emorragici. anemia. Prof AM Vannucchi-AA
APLASIA significa carenza di elementi figurati del sangue con riduzione i delle cellule l progenitrici i i e dei precursori midollari i Si manifesta con i segni e sintomi Infettivi Emorragici Necessità
DettagliAnemia nell adulto: approccio alla diagnosi e classificazione
Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche Materno-Infantili e dell Adulto - UOC Ematologia Direttore Prof. Mario Luppi Anemia nell adulto: approccio alla diagnosi e classificazione Dott.ssa Elisabetta
DettagliMETABOLISMO DELL EME 2. CATABOLISMO ED ITTERO
METABOLISMO DELL EME 2. CATABOLISMO ED ITTERO 1 2 ERITROCITI Emoglobina Stercobilina Feci Urobilina Urine Globina Eme O 2 Eme ossigenasi CO Urobilinogeno (batteri) INTESTINO Riassorbita nel sangue RENE
DettagliPOLICITEMIA VERA E SECONDARIA
Pag. 1 di 5 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE Scopo della presente procedura è quello di descrivere il protocollo diagnostico terapeutico assistenziale per la Policitemia Primitiva e Secondaria. 2. MODALITA
DettagliTalassemie ed Emoglobinopatie
Talassemie ed Emoglobinopatie Corso di formazione professionale per Medici e Pediatri di famiglia Dott. Antonio Amato Centro Studi Microcitemie di Roma Fiumicino, 28 Settembre 2013 Ferrara, estate
DettagliTest di laboratorio nelle malattie epatiche e pancreatiche
Parte 2a. Colestasi Test di laboratorio nelle malattie epatiche e pancreatiche Fiumicino, 16 aprile 2016 www.cos.it/mediter Dr. Ugo Montanari Alterazioni dei test enzimatici indicative di colestasi sono
DettagliI TUMORI EMATOLOGICI schede operative
XV Corso di aggiornamento per operatori dei Registri Tumori Modena, 6-8 ottobre 2015 I TUMORI EMATOLOGICI schede operative Francesca Roncaglia Registro Tumori Reggio Emilia Sommario - razionale del progetto
DettagliPotere ossiforico del sangue ci indica i ml di O2 che possono essere trasportati da 1 dl (100 ml) di sangue
Potere ossiforico del sangue ci indica i ml di O2 che possono essere trasportati da 1 dl (100 ml) di sangue Il potere ossiforico dipende dalla concentrazione ematica di: Globuli rossi Hg Ematocrito Ematocrito:
DettagliSINDROME DA ANTICORPI ANTI-FOSFOLIPIDI
SINDROME DA ANTICORPI ANTI-FOSFOLIPIDI Malattia caratterizzata da trombosi arteriose e/o venose ricorrenti, aborti ripetuti, trombocitopenia,, in associazione a titoli medio-alti di anticorpi anti-fosfolipidi
DettagliOsmometria ed Emolisi
Osmometria ed Emolisi 1 ADE: MISURA DELLA RESISTENZA OSMOTICA DEI GLOBULI ROSSI (2/12/08). Il globulo rosso è una piccola cellula del sangue deputata al trasporto dell'ossigeno e priva di nucleo e di organelli.
DettagliCorso di Tecniche diagnostiche in ematologia
Corso di Tecniche diagnostiche in ematologia Struttura e funzione del sistema emopoietico Inquadramento fisiopatologico Tecniche di studio, cliniche e sperimentali Trapianto di cellule staminali Principali
DettagliDEFINIZIONI GAMMOPATIE MONOCLONALI PARAPROTEINEMIE Prima descrizione a metà dell ottocento Solo dopo più di 100 anni è stato riconosciuto che le parap
I DATI DI LABORATORIO NELLA PRATICA CLINICA DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE LE GAMMOPATIE MONOCLONALI Alessandro Montanelli 31 marzo 2011 DEFINIZIONI GAMMOPATIE MONOCLONALI PARAPROTEINEMIE Prima descrizione
DettagliL EMOFILIA. Che cos è
L EMOFILIA Che cos è L emofilia è una malattia rara di origine genetica che colpisce soprattutto i maschi. Se in un individuo sano la fuoriuscita di sangue dai vasi sanguigni si arresta rapidamente, chi
DettagliFattori di rischio per Aterosclerosi: IPERTENSIONE ARTERIOSA E DISLIPIDEMIE
Fattori di rischio per Aterosclerosi: IPERTENSIONE ARTERIOSA E DISLIPIDEMIE Definizione L ipertensione arteriosa è definita da un aumento dei livelli pressori al di sopra dei valori che sono comuni nella
DettagliIL TRATTAMENTO DI UNA LESIONE CRONICA CUTANEA E MULTIDISCIPLINARE E RICHEDE LA COLLABORAZIONE DI NUMEROSI
TERAPIA GENERALE IL TRATTAMENTO DI UNA LESIONE CRONICA CUTANEA E MULTIDISCIPLINARE E RICHEDE LA COLLABORAZIONE DI NUMEROSI SPECIALISTI, DEL PERSONALE INFERMIERISTICO, DEL PAZIENTE E/O DEL NUCLEO FAMILIARE
DettagliAnemie macrocitiche. Luciano Masini. Maria Brini. Scuola Formazione Medicina Generale 14/03/2012. Ematologia ASMN/IRCCS Reggio Emilia
Anemie macrocitiche Luciano Masini Ematologia ASMN/IRCCS Reggio Emilia Maria Brini Ordine dei Medici Reggio emilia 14/03/2012 Scuola Formazione Medicina Generale CLASSIFICAZIONE EZIOPATOGENETICA DELLE
DettagliTIBC Total iron binding capacity UIBC Unsatured Iron-Binding Capacity Sideremia La sideremia è soggetta ad un ritmo circadiano, con valori più bassi in serata (determinazioni al mattino, dopo 12 h di
DettagliSindromi da malassorbimento
Sindromi da malassorbimento Definizione Patologia causata da diversi fattori che riducono l assorbimento di grassi, carboidrati, proteine, lipidi Malassorbimenti primitivi : - difetto di assorbimento dovuto
DettagliTab. VII - Protocollo per le indagini di laboratorio e strumentali consigliate nella gravidanza fisiologica
Per gli esami di laboratorio, presentiamo il protocollo della regione Toscana (Tab. VII) per vedere se c'è stato un adeguamento alla gravidanza (Tab. VIII); i segni della emodiluizione dovrebbero essere
DettagliCaso clinico. Emocromo: Hb 14,5 g/dl; PLT 230000/mmc; GB 7700/mmc; formula N45 E1 B0 L50 M4; (Linfociti 4350/mmc)
Caso clinico Sesso: M Età: 55 anni Professione: insegnante APR: muta APP: riscontro occasionale di inversione della formula con lieve linfocitosi assoluta Emocromo: Hb 14,5 g/dl; PLT 230000/mmc; GB 7700/mmc;
DettagliMALATTIE EMATOLOGICHE: Casi clinici da 1 a 5
CAPITOLO 3-4 MALATTIE EMATOLOGICHE: Casi clinici da 1 a 5 CASO CLINICO 1 Una donna di 26 anni, con un anamnesi di cardiopatia perdurante da tutta la vita, è venuta inizialmente all osservazione con un
DettagliSINDROME DI BERNARD-SOULIER. STUDIO CLINICO-EMATOLOGICO E ULTRASTRUTTURALE DI UN CASO.
SINDROME DI BERNARD-SOULIER. STUDIO CLINICO-EMATOLOGICO E ULTRASTRUTTURALE DI UN CASO. Introduzione. I disordini ereditari delle piastrine giganti sono classicamente suddivisi in 4 gruppi: quello con alterazioni
DettagliClassificazione delle anemie
Emoglobina L emoglobina è una proteina coniugata ad un gruppo prostetico (l eme) essenziale alla funzione di trasporto e cessione di O 2 e CO 2 degli eritrociti. L emoglobina è formata da: 4 Catene globiniche
DettagliSemeiotica e Metodologia Clinica. L Anamnesi. A cura di FV Costa & C.Ferri
Semeiotica e Metodologia Clinica L Anamnesi A cura di FV Costa & C.Ferri la sintesi sublime della diagnosi clinica va intesa non come un etichetta atta a catalogare le malattie nel casellario provvisorio
DettagliMALATTIE DEI GLOBULI ROSSI. www.slidetube.it
MALATTIE DEI GLOBULI ROSSI Cellule normali del sangue Maturazione degli eritrociti Early Intermediate Late Proerythroblast (Pronormoblast) Basophilic Normoblast Polychromatophilic Normoblast Orthochromatophilic
DettagliLA TERAPIA TRASFUSIONALE NEL PAZIENTE ANEMICO CRONICO. Corrado Matacena U.O. Geriatria
LA TERAPIA TRASFUSIONALE NEL PAZIENTE ANEMICO CRONICO Corrado Matacena U.O. Geriatria A chi? Dove? Come? Perché? Quando? Quale alternativa? Definizione Per anemia si intende una riduzione della quantità
DettagliIl sangue è un tessuto connettivo. La caratteristica inusuale del sangue è che la matrice extracellulare è un liquido, per cui i sangue è un tessuto
Il sangue è un tessuto connettivo. La caratteristica inusuale del sangue è che la matrice extracellulare è un liquido, per cui i sangue è un tessuto connettivo fluido. Costituisce l 8% del peso corporeo
DettagliV = vascolari * I = infiammatorie **** T = traumi * A = anomalie congenite ** M = malattie metaboliche *** I = idiopatiche ** N = neoplastiche * D =
MALATTIE DEL PANCREAS ESOCRINO Prof. Carlo Guglielmini Funzioni del pancreas esocrino Secrezione enzimi digestivi (lipasi, proteasi, amilasi) in forma inattiva (zimogeni) Secrezione di bicarbonati Facilitazione
DettagliAnemia dell infiammazione
Anemia dell infiammazione Sant Angelo Lodigiano Novembre 2012 Contesto clinico Anemia dell infiammazione o anche anemia della malattia cronica Può insorgere in corso di infezioni di ogni tipo In corso
DettagliIPERTRIGLICERIDEMIA E PANCREATITE ACUTA
SCUOLA REGIONALE DI FORMAZIONE SPECIFICA IN MEDICINA GENERALE, CORSO 2010/2013. PATOLOGIA DEL PANCREAS IPERTRIGLICERIDEMIA E PANCREATITE ACUTA Elisabetta Ascari Fabio Bassi Medicina III Gastroenterologia
DettagliB SANGUE ED ORGANI EMOPOIETICI
1/25 B SANGUE ED ORGANI EMOPOIETICI B01 Antitrombotici B02 Antiemorragici B03 Farmaci antianemici B03A Preparati a base di ferro B03B Vitamina B12 ed acido folico B03BA Vitamina B12 (cianocobalamina e
DettagliCASO CLINICO: UOMO DI 48 ANNI 29/08/2014 PRONTO SOCCORSO FEBBRE
CASO CLINICO: UOMO DI 48 ANNI 29/08/2014 PRONTO SOCCORSO FEBBRE 28/08/2014 WBC: 10.43 x10^9/l RBC: 2.73 x10^12/l HB : 89 x10^9/l MCV: 95,MCH:32.6,MCHC:344 PLT: 117 x10^9/l LUC: 1.29 x10^9/l ALLARME ADVIA:MDS
DettagliFISIOPATOLOGIA DEL SANGUE: ESAME EMOCROMOCITOMETRICO
FISIOPATOLOGIA DEL SANGUE: ESAME EMOCROMOCITOMETRICO Dr.ssa Marta Greco Scienze Infermieristiche Il sangue è un tessuto fluido costituito da cellule sospese nella parte liquida (plasma) attraverso il quale
DettagliEMATOLOGIA VETERINARIA DI BASE CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AGLI EMOPARASSITI.
EMATOLOGIA VETERINARIA DI BASE CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AGLI EMOPARASSITI. seminario organizzato nell'ambito del corso di Diagnostica cito-istologica veterinaria a.a. 2004-2005 Udine, Martedì 13 settembre
DettagliFONTE :
FONTE : http://www.msd-italia.it/altre/manuale/sez01/0040059e.html MALATTIA DI WILSON Tossicosi da rame Il morbo di Wilson è una malattia progressiva e costantemente fatale del metabolismo del rame che
DettagliIntolleranza al Lattosio e al Glutine: scopri come stare meglio con un semplice esame.
Intolleranza al Lattosio e al Glutine: scopri come stare meglio con un semplice esame. L identità di un essere vivente risiede nel suo patrimonio genetico. (Edoardo Boncinelli) COS È LA NUTRIGENENTICA?
DettagliITTERO. Colorazione gialla della cute e delle mucose visibili per valori di bilirubina superiori a 2,5 mg/dl (vn. < 1) Subittero <2,5
ITTERO Colorazione gialla della cute e delle mucose visibili per valori di bilirubina superiori a 2,5 mg/dl (vn. < 1) Subittero
DettagliCLASSI DI PRIORITÀ. Visita Gastroenterologica
Visita Gastroenterologica CLASSI DI PRIORITÀ Classe U Urgente Accesso diretto al PSA o DEA Emorragia digestiva in atto Dolori addominali ricorrenti e/o sindrome clinica per sospetto addome acuto Corpi
DettagliRISK MANAGEMENT DEL PAZIENTE A RISCHIO TROMBOEMBOLICO
PREVENZIONE DEL TROMBOEMBOLISMO VENOSO E UTILIZZO DELLA RELATIVA SCHEDA DI VALUTAZIONE: INTEGRAZIONE OSPEDALE-TERRITORIO RISK MANAGEMENT DEL PAZIENTE A RISCHIO TROMBOEMBOLICO ACIREALE 7 DICEMBRE 2013 GENERALITA
DettagliCAUSE DI STRESS CELLULARE
CAUSE DI STRESS CELLULARE STRESS CELLULARE PERTURBAZIONE DELL OMEOSTASI CELLULARE =DANNO DIFESA ADATTAMENTO EVOLUZIONE CAUSA DI PERDITA DI INTEGRITA /FUNZIONE NELLE MACROMOLECOLE CELLULARI CAUSA CHIMICA
DettagliTRASPORTO DI OSSIGENO
SISTEMA EMOPOIETICO TRASPORTO DI OSSIGENO polmoni!! meccanica respiratoria:!!!!!- alte vie!!! - medie vie!!! - basse vie!!! - diffusione!!! - gabbia toracica!!!! ossa/articolazioni!!!! muscoli!!! - circolo
DettagliAppunti del corso di Genetica e citogenetica umana
Anno Accademico 2004-2005 Appunti del corso di Genetica e citogenetica umana Prof.ssa Anna Maria Rossi Corso di studio Scienze Biologiche Molecolari Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Università
DettagliPROGRAMMA VEQ MORFOLOGIA CELLULARE CICLO 2015
PROGRAMMA VEQ MORFOLOGIA CELLULARE CICLO 2015 Alessandra Fanelli Firenze 24 ottobre 2016 Laboratorio Generale Dipartimento dei Servizi CICLO 2015 ESAME MORFOLOGICO SU STRISCIO DI SANGUE PERIFERICO CAMPIONE
DettagliLEUCEMIE DEFINIZIONE PROLIFERAZIONE CLONALE E INCONTROLLATA DI CELLULE EMOPOIETICHE IMMATURE
LEUCEMIE DEFINIZIONE PROLIFERAZIONE CLONALE E INCONTROLLATA DI CELLULE EMOPOIETICHE IMMATURE LEUCEMIE CLASSIFICAZIONE MIELOIDE Acuta Cronica LINFOIDE Acuta Cronica Cellula staminale emopoietica Cellula
DettagliUtilizzazione dei dati di monitoraggio biologico
Utilizzazione dei dati di monitoraggio biologico a livello individuale: valutazione del livello di di esposizione in in funzione dei valori di di riferimento e dei valori limite biologici health based
DettagliLEUCEMIE MIELOIDI CRONICHE
LEUCEMIE MIELOIDI CRONICHE La Leucemia Mieloide Cronica (LMC) è una malattia neoplastica relativamente rara (1-2 casi/100.000 abitanti/anno) prevalente nell adulto-anziano. Le cellule leucemiche sono caratterizzate
DettagliAnticorpi antigliadina, anti endomisio ed anti-transglutaminasi di classi IgA ed IgG. Anticorpi anti gliadina (AGA) Anticorpi anti endomisio (EMA)
La malattia celiaca La malattia celiaca è un intolleranza alimentare permanente nei confronti del glutine, contenuto in alcuni cereali (in particolare frumento, segale,orzo), in grado di determinare, in
DettagliAnemie macrocitiche. Luciano Masini. Maria Brini. Scuola Formazione Medicina Generale 16/4/2010. Ematologia ASMN Reggio Emilia
Anemie macrocitiche Luciano Masini Ematologia ASMN Reggio Emilia Maria Brini Ordine dei Medici Reggio emilia 16/4/2010 Scuola Formazione Medicina Generale CLASSIFICAZIONE EZIOPATOGENETICA DELLE ANEMIE
DettagliMaria Antonietta Lepore Indagini sperimentali sui nuovi anticoagulanti orali. Meccanismo di azione e interazioni farmacologiche
A06 Maria Antonietta Lepore Indagini sperimentali sui nuovi anticoagulanti orali Meccanismo di azione e interazioni farmacologiche Copyright MMXV Aracne editrice int.le S.r.l. www.aracneeditrice.it info@aracneeditrice.it
DettagliCONOSCERE LA CELIACHIA
CONOSCERE LA CELIACHIA CORSO DI FORMAZIONE PER DIRIGENTI SCOLASTICI, DOCENTI, ATA, REFERENTI DEI COMUNI E DITTE DI RISTORAZIONE E ALTRO PERSONALE COINVOLTO NELLA DISTRIBUZIONE DEI PASTI Dr. Armando Franceschelli
DettagliFunzioni: Trasporta O2 e CO2, ormoni, sostanze nutritizie e di. rifiuto, cellule immunocompetenti; partecipa alla
IL SANGUE Struttura: È un tessuto formato da una parte corpuscolata: gli elementi figurati (globuli rossi, globuli bianchi e piastrine) immersi in una componente fluida, il plasma. Funzioni: Trasporta
DettagliScambi gassosi e regolazione del respiro
Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia Biofisica e Fisiologia I Scambi gassosi e regolazione del respiro Ruolo del Sistema Respiratorio: - fornire O 2 - rimuovere CO 2 Scaricato da www.sunhope.it
DettagliDIAGNOSI DIFFERENZIALE INTEGRATA
DIAGNOSI DIFFERENZIALE INTEGRATA SINTOMI GENERALI Variazioni ponderali Affaticamento e debolezza Sudorazioni e variazioni termiche Dolore VARIAZIONI PONDERALI Chiedere se ha seguito una dieta specifica,
DettagliNefropatia Diabetica
Nefropatia Diabetica Defne complicanza tardiva di diabete tipo I e II segni iniziali dopo 10 anni di diabete da quel momento progressiva che in circa 10 anni porta ad uremia Epidemiologia causa più comune
Dettagli