Ridere, Imparare e Realizzare prestazioni sono i tre elementi chiave di ogni attività con i bambini

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1 La filosofia In Svizzera circa bambini in età compresa tra 5 e 10 anni giocano in una società di calcio. Il calcio per bambini può essere considerata la porta d accesso più importante a una vita sportiva attiva. In una società di calcio di dimensioni normali, un quarto di tutti i giocatori e giocatrici attivi sono nell età del calcio dei bambini. Il nostro obiettivo è quello di contribuire ad un costante miglioramento qualitativo del calcio per bambini: Promuovendo un gioco del calcio adeguato ai bambini Offrendo ad ogni bambino il diritto di giocare e di esprimere le proprie emozioni Aiutando il bambino ad acquisire il concetto del Fairplay (comportamento rispettoso degli altri e delle regole) Ridere, Imparare e Realizzare prestazioni sono i tre elementi chiave di ogni attività con i bambini RIDERE sta per divertirsi a fare movimento e a vivere esperienze di gruppo IMPARARE significa fare progressi a livello tecnico, motorio e sociale REALIZZARE PRESTAZIONI vuol dire lo sforzo in sé oppure la valutazione personale delle proprie prestazioni Lo sviluppo della personalità I bambini sono per natura poco indipendenti. Tutte le nostre indicazioni verso essi devono perciò essere intese come stimolo (input) per fare per conto proprio. Solo così potrà crescere la loro autonomia. Per far cresce in maniera ottimale i nostri piccoli calciatori, dobbiamo mettere al centro lo sviluppo globale del bambino prendendo in considerazione e sviluppando al meglio la sua personalità di calciatore. Semplificando, la personalità di un calciatore può essere suddivisa in quattro competenze Agosto 2016: Responsabili FTC calcio dei bambini : Crivelli Tamara e Bulgheroni Manlio 1

2 Competenza di gioco il gioco è un bisogno del bambino il gioco è apprendimento imparare significa fare per conto proprio giocando i bambini imparano in modo persistente (durevole nel tempo) e onnicomprensivo (completo Gli adulti devono creare condizioni generali che motivano il bambino a fare per conto proprio. In tal modo si ottiene e si accresce la sua gioia nel fare le cose (aumentando l autostima) Come tutte le altre competenze, anche la competenza di gioco influenza altri livelli di sviluppo: - ambito sociale: maggior accettazione delle regole, rispetto, fairplay, consapevolezza della collaborazione, - ambito emotivo: riconoscimento ed esperienza dei sentimenti, rielaborazione delle delusioni, - ambito cognitivo: acquisizione di semplici comportamenti tattici (fare finte, smarcarsi, marcare, ) - ambito motorio: movimenti più fluidi, sviluppo delle capacità motorie, di reazione e di equilibrio Competenza di movimento Lo sviluppo di un adulto dipende anche molto dalle esperienze fatte durante la vita, e più in particolare negli anni dell infanzia. Una stimolazione precoce, regolare e vasta porta a un potenziamento delle associazioni nel cervello, che giovano alla competenza di movimento. Migliore e più vasta è la competenza di movimento, più complesse saranno le azioni che si potranno realizzare Competenza di sé Significa agire motivati e saper partecipare attivamente. Sulla base della fiducia i bambini imparano a percepire i propri stati interiori, a esprimerli e a regolarli. Da questo i bambini sviluppano la propria immagine di sé: Chi sono io? Cosa sono capace fare? Cosa so? I bambini sviluppano la competenza di sé partecipando attivamente alla realizzazione di qualcosa Competenza sociale I bambini hanno bisogno di altri bambini per crescere in una comunità sociale ed essere così in grado di assumere responsabilità, funzioni e ruoli. I bambini sviluppano la competenza sociale imparando a cooperare con gli altri e a risolvere i conflitti Agosto 2016: Responsabili FTC calcio dei bambini : Crivelli Tamara e Bulgheroni Manlio 2

3 I principi didattici di formazione Quattro principi didattici che descrivono come dovrebbe essere un allenamento o una formazione di successo 1. Ludico: per stimolare i bambini all apprendimento, dobbiamo far leva sulla loro fantasia e le loro emozioni. Si tratta di stimolare i bambini grazie ad esempi o immagini da imitare (correre come una lepre, dribblare in un bosco di cinesini, ). In tale contesto la sfida non è solamente creare una situazione di concorrenza (chi riesce a fare di più), ma anche trovare dei compiti quantificabili per i singoli partecipanti (in quanto tempo riesci a raggiungere ) 2. Adeguato ai bambini: si intende una metodologia e una didattica che corrisponda allo sviluppo, alle necessità e alle competenze dei bambini. (sviluppo a diverse velocità) 3. Variato: i bambini hanno bisogno di variazioni per sviluppare competenze motorie e maturare conoscenze con l esperienza. Una formazione efficace comprende anche forme di movimento prese in prestito da altri sport 4. Orientato alla situazione di partita: è durante le partite che si impara di più. L allenamento si base su due fasi gioco, a loro volta suddivise in due situazioni L allenamento I bambini entrano in una società di calcio innanzitutto per giocare, non per essere allenati. È però sbagliato pensare che i bambini vogliono solo giocare. Hanno invece la fondata pretesa di imparare a giocare e di fare progressi per aumentare le proprie competenze di gioco. La metodologia adatta ai bambini Formare piccoli gruppi (6-8 giocatori per gruppo / 3-5 per i più piccoli) Numero elevate di ripetizioni (ogni giocatore con palla) Poche organizzazioni e tante varianti (2-4 regole alla volta) Buona possibilità di riuscita (> 50%) e date la possibilità di segnare molte reti Rincuorare i bambini con feedback positivo Mantenere l entusiasmo nei giochi e negli esercizi Lasciare briglia sciolta, evitiamo di fare sempre da guida Pianificare e organizzare postazioni e gruppi prima dell inizio dell attività Stabilire regole e convenzioni (adatte e applicabili ai bambini) Usare le demarcazioni colorate con intelligenza (di facile lettura per i bambini) Utilizzare rituali in modo mirato e coerente Utilizzare una buona messa in scena (storie, immagini da imitare, ) Cambiare le posizioni di gioco e i ruoli (anche il portiere) STOP ai tempi morti STOP alle colonne STOP agli allenatori che fanno quello che potrei fare io Agosto 2016: Responsabili FTC calcio dei bambini : Crivelli Tamara e Bulgheroni Manlio 3

4 Piano di marcia metodologico per giochi ed esercizi Questo piano di marcia è particolarmente adatto per l introduzione dell allenamento e per i punti chiavi dell allenamento Imparare a giocare a calcio e Vivere le molteplicità. (vedi sotto) 1 parte - Inizio aperto: poche indicazioni, libertà ai bambini di presentare le loro idee, scoprire e sperimentare cose nuove 2 parte - Esercizi: gli allenatori forniscono soluzioni, indicazioni e correggono gli errori 3 parte Competizione: tiene alta l attenzione e la motivazione dei bambini. La competizione porta emozione e accresce l intensità nel gioco Lo schema di allenamento L allenamento è costituito da un introduzione, una parte principale con i punti chiave Giocare a calcio, Imparare e giocare a calcio e Vivere le molteplicità, e da una parte finale dedicata al ritorno alla calma. Negli allenamenti si distingue tra organizzazione classica e organizzazione Pool Classica: gruppo unico con pochi bambini che svolgono l attività in modo sequenziale Pool: gruppo numeroso suddiviso in 3 gruppi che svolgono la parte principale a rotazione, vantaggi: o meno materiale e minore superficie di campo utilizzata o organizzazione semplificata, l allenatore prepara e rimane sulla medesima postazione o l allenatore ripete più volte la medesima attività migliorando automaticamente il proprio coaching o ogni allenatore potrà divertirsi con il gruppo dei più bravi e con quello che presenta più difficoltà Introduzione: preparare i bambini a livello fisico e mentale. Ogni bambino ha la palla, in questo modo si sviluppa la destrezza con la palla grazie ai molti contatti. Parte principale: rispetta i 3 punti chiave didattici, libera scelta di sequenza Ritorno alla calma: tutti assieme con un gioco calmante (evitare la competizione ma ricercare la cooperazione e costruire lo spirito di squadra) Agosto 2016: Responsabili FTC calcio dei bambini : Crivelli Tamara e Bulgheroni Manlio 4

5 I punti centrali dell allenamento Vivere la molteplicità Tenendo in considerazione i principi didattici di formazione e lo sviluppo delle personalità, sono stati definiti 3 punti centrali dell allenamento Imparare a giocare a calcio Giocare a calcio Imparare a giocare a calcio La trasmissione, graduale e adeguata all età, dell ABC del calcio è il cuore di ogni allenamento. Per prima cosa al bambino deve essere consentito un elevato numero di contatti con la palla. Da un iniziale giocare uno accanto all altro si sviluppa un giocare insieme cooperativo Ogni bambino deve potersi esercitare con la propria palla. Il principio dello sviluppo del gioco è: io, tu e io, noi Orientarsi nello spazio e Bilateralità sono temi fondamentali in tutti gli stadi di formazione Noi abbiamo la palla (fase offensiva) NOI TU e IO IO Orientarsi nello spazio Bilateralità IO 1- Segnare delle reti (tiro in porta) 2- Condurre palla 3- Destrezza con la palla (es: metodo Coerver) 4- Finte (Dribbling) 5- Cambio direzione con la palla 6- Difendere la palla (protezione) TU e IO 7- Ricevere palla (controllo orientato) 8- Passaggi 9- Prepararsi a ricevere NOI 10- Ottenere la superiorità numerica 11- Liberarsi dell avversario 12- Riconoscere e sfruttare i buchi (tagli) Nella tabella seguente, i temi sono associati alle due fasi di gioco Noi abbiamo la palla e L avversario ha la palla. Le stelle indicano la rilevanza dei temi in funzione della categoria (età del bambino). Agosto 2016: Responsabili FTC calcio dei bambini : Crivelli Tamara e Bulgheroni Manlio 5

6 Vivere la molteplicità Durante ogni allenamento, sia nell introduzione che nella parte principale, i bambini devono vivere la molteplicità (vedi capitolo Competenze di movimento ). Punto chiave ben ancorato nella parte principale e suddivisa in 3 ambiti tematici Coraggioso e forte, Ritmico e abile e Agile e svelto. Un apparato sensoriale ben sviluppato (vista, udito e tatto), il senso di movimento e di equilibrio, influenzano positivamente la velocità d esecuzione. Il cambio d ambiente (per es. la palestra) aumenta la possibilità di vivere le molteplicità. Giocare a calcio Durante ogni allenamento, i bambini devono avere l opportunità di fare delle esperienze di gioco spontanee per provare con coraggio quanto appreso. Gli allenatori intervengono solo se le regole vengono infrante, se i bambini non riescono a risolvere i conflitti da soli o se si presentano situazioni difficilmente affrontabili in autonomia I principi di gioco rappresentano una componente importante anche nell allenamento. Nel calcio dei bambini la tattica non ha molta importanza. Tuttavia è utile cercare di avere un ordine di base per gettare le basi del calcio e permettere uno sviluppo di gioco. Le formazioni di gioco a triangolo o a rombo hanno dati buoni risultati Disposizione raccomandata: 5 contro 5 (1-2-1) / 7 contro 7 (2-3-1) Agosto 2016: Responsabili FTC calcio dei bambini : Crivelli Tamara e Bulgheroni Manlio 6

7 Pianificazione scuola calcio (proposta) Il tre per tre è l attuazione pratica del concetto di calcio per bambini. Questa formula contiene esercizi e giochi per ogni punto centrale dell allenamento (giocare a calcio, imparare a giocare a calcio, vivere la molteplicità). Ogni punto centrale dell allenamento contiene obiettivi diversi: La stagione è suddivisa in due periodi di 15 settimane, uno in autunno e uno in primavera. (vedi direttive G+S). Ogni periodo è composto da 4 cicli, 3 formativi e uno di approfondimento (verifica). Obiettivi cicli di formazione: Segnare reti, Preparare reti da soli e Preparare reti in gruppo Il ciclo comprende 3 settimane di allenamenti sul campo e una di gioco (tornei interni, giochi extra-calcio) o di attività in un altro ambiente (palestra, ) Gli obiettivi Coraggioso e forte, Ritmico e abile e Agile e svelto saranno presenti in ogni ciclo. 1 ciclo 2 ciclo 3 ciclo Segnare reti Evitare reti Preparare reti da soli Conquistare la palla da soli Preparare reti in gruppo Conquistare la palla in gruppo Bibliografia: ASF Calcio per bambini Teoria e pratica Agosto 2016: Responsabili FTC calcio dei bambini : Crivelli Tamara e Bulgheroni Manlio 7

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