LA FUNZIONE MONETARIA DELLE BANCHE
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- Alessia Lombardi
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1 LA FUNZIONE MONETARIA DELLE BANCHE Lucidi a cura di Marco Di Antonio (che non è il padre di questo bambino) Genova, marzo
2 SI 2
3 BANCA DI DEPOSITO: DEFINIZIONE Istituzione finanziaria che svolge sistematicamente e a proprio rischio un attività di prestito, impiegando mezzi prevalentemente raccolti da terzi, attraverso l emissione di strumenti di debito che possono assolvere alla funzione di mezzi di pagamento 3
4 BANCA DI DEPOSITO: FUNZIONI FUNZIONE DI RACCOLTA DEL RISPARMIO FUNZIONE CREDITIZIA CREDITIZIA FUNZIONE MONETARIA FUNZIONE DI CINGHIA DI TRASMISSIONE DELLA POLITICA MONETARIA 4
5 LE FUNZIONI FUNZIONE CREDITIZIA trasferimento di saldi finanziari, di potere di acquisto, nello spazio e nel tempo; cessione di potere di acquisto presente certo contro potere di acquisto futuri e incerto FUNZIONE MONETARIA sostituzione, nei confronti di certi operatori, di un tipo di moneta con un altro dotato di servizi supplementari (custodia e trasferimento spaziale) 5
6 I DUE ASPETTI DELLA FUNZIONE MONETARIA ASPETTO TECNICO fornire un mezzo di pagamento accettato dal pubblico e compiere tutte le operazioni monetarie ASPETTO MONETARIO concorrere a determinare la quantità complessiva di mezzi di pagamento a disposizione del pubblico 6
7 LE FUNZIONI DELLA MONETA: INTERMEDIARIO DEGLI SCAMBI, UNITA DI CONTO E MISURA DI VALORE, RISERVA DI VALORE 1. INTERMEDIARIO DEGLI SCAMBI Mezzo di scambio: tutto ciò che viene accettato nel circuito economico, in cambio di un bene, al fine di estinguere l obbligazione dell acquirentedebitore verso il venditore-creditore. MONETA-MERCE: bene cui è attribuito un valore intrinseco, legato alle sue caratteristiche fisiche e/o funzionali MONETA-SEGNO: genere monetario privo di valore intrinseco specifico, passività per l emittente. Perché circola? - potere liberatorio, conferito a norma di legge (moneta cartacea convenzionale o legale) - impegno dell emittente a convertirla in moneta legale (moneta scritturale) 7
8 IL VALORE INTRINSECO DELLA MONETA: il caso dei bottoni Quanto ai pezzi metallici da una lira risultano coniati 11 milioni di pezzi del tipo in lega italma nelle casse del Tesoro ne residuano (siamo nel 1968) solo Di fatto non ne circola neanche uno. Dicono che anni fa siano stati incettati da fabbricanti di bottoni, come materia prima molto a buon mercato per la loro attività Cipolla, Le avventure della lira, Bologna, 2000, p. 104
9 Da un economia di baratto ad un economia monetaria Limiti del baratto: - necessaria la presenza fisica delle controparti - costi di custodia dei beni - costo opportunità - costi di reperimento dei beni - necessario interesse, reciproco e concomitante, per i beni scambiati - difficoltà di definizione del rapporto di cambio - tempi lunghi 9
10 2. UNITA DI CONTO e MISURA DI VALORE Unità di misura del valore dei beni e servizi oggetto di compravendita tutti i rapporti di cambio sono riferiti ad un solo bene consente di misurare il valore di un bene in termini assoluti, anziché relativi consente di superare i limiti del baratto 3. RISERVA DI VALORE Serbatoio di potere d acquisto, che il possessore può trasferire oppure conservare. I soggetti economici possono conservare la propria ricchezza, in alternativa alla detenzione di attività reali e in concorrenza con altri strumenti finanziari. 10
11 LA MONETA BANCARIA La moneta bancaria, che soddisfa i precedenti requisiti economici (anche se non quelli legali, perché non ha valore legale e potere liberatorio negli scambi ) è costituita dai depositi in c/c. E detta anche moneta scritturale cioè mezzo di pagamento immateriale che può essere trasferito mediante semplici scritture a debito e a credito dei rispettivi conti, attivate mediante strumenti quali l assegno, il giroconto, il bonifico 11
12 I PROFILI DI QUALITA DELLA MONETA Sicurezza Rapidità Accessibilità/comodità Costo per l utilizzatore 12
13 I PROFILI DI COSTO DELLA MONETA Espliciti (commissioni sui servizi di pagamento) Impliciti (giorni valuta) Costo-opportunità (rendimento cui si rinuncia detenendo moneta interessi corrisposti da attività finanziarie a breve scadenza e prive di rischio) 13
14 UNA PROSPETTIVA DI BUSINESS: il sistema dei pagamenti Quello dei servizi monetari è un business, in cui la banca: - detiene una posizione di particolare forza e, in pratica, si confronta con un solo concorrente (duopolio) - ha l obiettivo di guadagnare quota di mercato per il suo prodotto (depositi in c/c) erodendola al prodotto concorrente (moneta legale) - per conseguire tale obiettivo appronta un processo produttivo complesso e costoso (infrastruttura dei pagamenti, tecnologie, rete degli sportelli ) 14
15 EVOLUZIONE STORICA: prima fase il deposito regolare CONTENUTI: Europa XII secolo: offerta di servizi di custodia valori (moneta metallica) da parte dei mercanti/cambiavalute CAUSE: commissioni + minori costi unitari STRUMENTO: certificato di deposito, scrittura emessa e sottoscritta dal ricevente EFFETTI: indisponibilità da parte del depositario dei valori depositati FORMA GIURIDICA: contratto di deposito regolare: contratto con il quale una parte riceve dall altra una cosa mobile con l obbligo di custodirla e di restituirla in natura (art c.c.) 15
16 EVOLUZIONE STORICA: seconda fase il deposito irregolare CONTENUTI: il depositario acquista la disponibilità dei valori e li concede in prestito a terzi CAUSE: 1. indeterminatezza del rapporto giuridico 2. Approssimativa contabilizzazione dei valori 3. Compatibilità tra uso dei valori (per il depositario) e disponibilità degli stessi (per il depositante) 4. Esistenza di opportunità di investimento offerte dal mercato 16
17 EVOLUZIONE STORICA: seconda fase il deposito irregolare (2) STRUMENTO: certificato di deposito EFFETTI: si afferma la funzione creditizia: il depositario corrisponde interessi passivi al depositante e investe con frutto le risorse raccolte FORMA GIURIDICA: contratto di deposito irregolare: se il deposito ha per oggetto una quantità di denaro o di altre cose fungibili, con facoltà per il depositario di servirsene, questi ne acquista la proprietà ed è tenuto a restituirne altrettante della stessa specie e qualità (art c.c.) 17
18 IL FRACTIONAL RESERVE BANKING Con il passaggio alla fase 2, il rapporto tra l valore della moneta in cassa e quello dei depositi diventa inferiore a 1. Si pone quindi un problema di convertibilità dei depositi in moneta metallica e di decisione intorno alle scorte di moneta (riserva di liquidità) ottimali in tal senso. Tale vincolo è tanto più critico quanto più la scadenza media dei prestiti eccede quella dei depositi (a vista) In caso di inosservanza del vincolo: mancato rimborso dei depositi perdita di fiducia dei depositanti esercizio dei diritti di prelievo consolidamento dello stato di insolvenza 18 del banchiere
19 EVOLUZIONE STORICA: terza fase la funzione monetaria CONTENUTI: i depositi bancari iniziano a circolare ed essere scambiati come mezzo di pagamento CAUSE: - assunzione di caratteristiche idonee: accettabilità e fiducia nella convertibilità + incorporazione in documenti trasferibili - affermazione della domanda di un nuovo genere monetario da parte della collettività STRUMENTO: il biglietto di banca (convertibile in moneta metallica) EFFETTI: - affermazione della funzione monetaria - attenuazione del vincolo di liquidità della gestione e potenziamento della funzione creditizia 19
20 EVOLUZIONE STORICA DELLA FUNZIONE MONETARIA NASCITA Biglietti di banca convertibili in moneta metallica (moneta-merce) ACCENTRAMENTO DELLA FUNZIONE DI EMISSIONE Depositi convertibili in biglietti di stato convertibili in moneta metallica CORSO FORZOSO Depositi convertibili in biglietti di stato non convertibili (moneta segno, a valore liberatorio e legale) 20
21 Intermediario creditizio Banca.. crediti. debiti. cassa debiti 21
22 LE INTERRELAZIONI TRA FUNZIONE MONETARIA E CREDITIZIA La funzione monetaria esalta la funzione creditizia, poiché riduce il vincolo di convertibilità dei depositi; le passività della banca sono accettate come moneta e quindi sono stabili Non è necessario disporre di risorse per fare prestiti loans make deposits; overdraft credit: si danno a credito risorse non ancora generate; si anticipano le risorse future La banca crea/espande il credito pagandolo/mettendo in circolo proprie passività, collocando consensi di credito sperati, contando sulla chiusura dei circuiti e sul riafflusso delle risorse 22
23 UN SUGGESTIVA VISIONE DEL CREDITO: E DELLA BANCA Possiamo definire il nucleo centrale del fenomeno del credito nella maniera seguente: il credito è essenzialmente creazione di potere di acquisto al fine di cederlo all imprenditore, e non semplicemente trasferimento di potere di acquisto esistente. La creazione di potere di acquisto caratterizza, in linea di principio, il metodo col quale si realizza lo sviluppo di un economia caratterizzata dalla proprietà privata e dalla divisione del lavoro. Attraverso il credito si apre agli imprenditori l accesso al flusso di beni della società, prima che abbiano acquisito il normale diritto su di essi. La concessione del credito, in questo senso, agisce come un ingiunzione al sistema economico di subordinarsi agli scopi dell imprenditore, come un ordine ai beni di cui egli ha bisogno, come un affidamento a lui di forze produttive Il banchiere fondamentalmente non è tanto un intermediario della merce potere di acquisto ma un produttore di questa merce Egli rende possibile l introduzione di nuove combinazioni, in certo qual modo emette a nome della società il mandato necessario per introdurle. E l eforo dell economia di scambio. J. Schumpeter
24 L adattamento del credito alla funzione monetaria La banca espande la propria attività di finanziamento collocando consensi di credito sperati : La banca accorda credito utilizzando non mezzi raccolti in precedenza, ma anche mezzi ritratti da consensi di credito solo sperati (U. Caprara, La Banca ) 24
25 LO STRUMENTO CHE ESALTA L INTERRELAZIONE TRA FUNZIONI MONETARIA E CREDITIZIA 25
26 Con l uso dell assegno bancario l impresa assume la veste di alleata della stessa banca nella immissione nel circuito monetario del suo debito a vista come mezzo di pagamento e quindi anche per la stessa banca di raccolta di consensi di credito (Ugo Caprara, La Banca ) Nell accordare credito ad un impresa, nel consentirle di spendere il suo nome come titolare di assegni emessi dall impresa affidata, la banca non ha fatto che trasformare una capacità di credito a ristretto margine di spendibilità in un altra capacità: la sua (ibidem) 26
27 LE INTERRELAZIONI TRA FUNZIONE MONETARIA E CREDITIZIA PROCESSO PRODUTTIVO autogenesi dei mezzi amministrati EFFETTI aumento del moltiplicatore (e delle opportunità di business) CONDIZIONE AGEVOLANTE corso forzoso + esistenza del lender of last resort 27
28 Il moltiplicatore dei depositi BM = BMp + BMb (1) BMp/DEP = l, coefficiente di preferenza per il contante del pubblico (2) BMb / DEP = r, coefficiente di riserva (3) Sostituendo la (1) con la (2) e la (3) BM = (l x DEP) + (r x DEP) BM = (l + r) x DEP DEP = BM / (l + r) 1 / (l + r), che è > 1, è il moltiplicatore (genera DEP che sono un multiplo di BM) 28
29 Caratteristiche del processo di moltiplicazione 1. Minori sono l e r, maggiore è il moltiplicatore (cioè maggiore è il business della banca) 2. Il valore effettivo del moltiplicatore dipende dai comportamenti degli operatori economici: scelte di portafoglio dei depositanti e domanda di credito delle imprese 3. Si possono individuare particolari concetti di efficienza (riduzione di r minimizzazione delle scorte di liquidità) ed efficacia (riduzione di l qualità e accettabilità della moneta bancaria) caratterizzanti il processo bancario 4. A ciascuno stadio, l incremento dei depositi è inferiore, rispetto al precedente, di un importo pari alla quantità di BM trattenuta dalle banche e dal pubblico; 5. Alla fine del processo, tutta la nuova moneta entrata nel circuito si è distribuita tra pubblico e banche (secondo i rispettivi coefficienti) 6. Le autorità possono condizionare il moltiplicatore, e quindi la massa monetaria (M1), imponendo vincoli su r (riserva obbligatoria) 29
30 GESTIRE IL MOLTIPLICATORE: ridurre r
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32 GESTIRE IL MOLTIPLICATORE : ridurre r ATTENZIONE!!! 32
33 GESTIRE IL MOLTIPLICATORE: ridurre r ATTENZIONE!!! 33
34 GESTIRE IL MOLTIPLICATORE: ridurre l Sììììììììììììì!!!!!!!!!!!!!! Guerra al contante! Cashless society Chiudere tutte le filiali e gli ATM! 34
35 L ULTIMA FASE EVOLUTIVA: il corso forzoso della moneta scritturale Moneta bancaria come moneta principale che ha in pratica sostituito la moneta legale Moneta bancaria che sta assumendo in pratica la natura di corso forzoso per via della regolamentazione che ne impone l uso anche per importi bassi (per evitare anonimato e garantire tracciabilità nei pagamenti, a fini di contrasto del riciclaggio e dell evasione fiscale)
36 L ULTIMA FASE EVOLUTIVA: CONSEGUENZE del corso forzoso della moneta scritturale - deve sussistere non solo precisa equivalenza, ma anche certa convertibilità, fra moneta bancaria e moneta legale; - si afferma la necessità che il portatore di moneta bancaria sia totalmente garantito dal rischio di controparte, cioè dal rischio di insolvenza-illiquidità del debitore di quella moneta. Se l Autorità statale impone al destinatario-esecutore di pagamenti l uso della moneta bancaria che comporta un rischio di controparte, essa stessa deve farsene carico. Il concetto attuale di garanzia dei depositi a vista appare superato: tale garanzia assume necessariamente natura pubblicistica e non può che essere totale; - in prospettiva, la banca non può più essere considerata produttore privato di moneta privata ma tende ad assumere lo status di emittente privato di moneta bene di interesse pubblico su licenza dello Stato. In questo aspetto si vede che il carattere di specialità della banca assume oggi valenza assai maggiore, e rilievo pubblicistico. Ne consegue che per certi versi la moneta emessa dalle banche può essere considerata, di fatto se non ancora in diritto, debito pubblico.
37 Da qui all affermazione che ormai la moneta emessa dalle banche è, di fatto se non ancora in diritto, debito pubblico il passo è breve, anzi infinitesimale, e soprattutto logico e conseguente. Gli economisti della moneta e della banca non lo hanno ancora fatto. Il farlo implicherebbe che la natura pubblicistica della moneta bancaria attrarrebbe fatalmente il suo produttore nella sfera pubblica, cioè del controllo pubblico, ben oltre il concetto attuale di regolamentazione. Il problema vero, a prescindere da elaborate disquisizioni, sta piuttosto nella costatazione, per così dire psicoantropologica, che il titolare di moneta bancaria questo passo lo ha già inconsapevolmente compiuto, poiché esso dà ormai per scontato che lo Stato si surroghi al debito monetario della banca qualora questo assumesse valore di liquidazione inferiore al valore nominale, nel caso di dissesto della banca emittente. Lo Stato ha comunque primario interesse, e responsabilità, a che le banche siano buoni, e perciò solvibili, debitori e quindi difende strenuamente la distinzione e separatezza formali fra il proprio debito e il debito monetario delle banche, mediante la loro intensiva regolamentazione. Occorre perciò interrogarsi sull efficacia di quest ultima Mottura, 2012
38 Le fasi economiche del pagamento OGNI OPERAZIONE DI PAGAMENTO REALIZZATA NON CON MONETA LEGALE IMPLICA: LO SCAMBIO DELLE INFORMAZIONI RELATIVE AL PAGAMENTO IL REGOLAMENTO (O SETTLEMENT) LA COMPENSAZIONE (O CLEARING) DELLE POSIZIONI DI DEBITO RECIPROCHE TRA DUE BANCHE 38
39 Regolamento A FLUSSI LORDI (IN TEMPO REALE) = scambio e regolamento sono contestuali e per l importo integrale Di solito avviene quando i pagamenti sono di importo rilevante (pagamenti all ingrosso) BI-REL e TARGET A FLUSSI NETTI e cioè previa loro compensazione BI-COMP 39
40 Regolamento a flussi lordi Pro: Si riducono i rischi di regolamento e il rischio sistemico Contro: È necessaria molta moneta e possono verificarsi temporanee situazioni di illiquidità Code e liste di attesa Prestiti presso la banca centrale 40
41 Compensazione DI TIPO BILATERALE (per pagamenti tra due intermediari) cc di corrispondenza tra due banche di diversa nazionalità DI TIPO MULTILATERALE (nell ambito di accordi di compensazione tra piu intermediari). La fase di compensazione e successiva allo scambio con regolamento differito (a fine giornata) dei soli saldi Di solito quando i pagamenti sono di importo unitario ridotto e omogenei 41
42 La compensazione multilaterale Tra le varie banche interviene un AGENTE REGOLATORE che provvede a: Calcolare il saldo multilaterale (debito/credito) di ciascuna banca Trasferire il saldo (utilizzando moneta legale dei conti presso la banca centrale) Agente regolatore= solitam. Banche centrali (stanze di compensazione) 42
43 Compensazione e Regolamento BANCA 1 BANCA 2 COMPENSAZIONE BANCA 3 BANCA 1 AGENTE DI REGOLAMENTO BANCA 4 BANCA 2 FINE GIORNATA CONTI DELLA BANCA CENTRALE BANCA 3 BANCA 4 43
44 Il sistema dei pagamenti PRODUTTORI BANCA CENTRALE BANCHE TESORO POSTE Altri PRIVATI IMPRESE UTILIZZATORI MONETA LEGALE ASSEGNI CARTE DI PAGAMENTO STRUMENTI PROCEDURE ORDINI DI PAGAMENTO (BONIFICI E GIROCONTI) RETI DI TRASMISSIONE (SCAMBIO DI INFORMAZIONI) SISTEMI DI COMPENSAZIONE INFRASTRUTTURE RAPPORTI DI CONTO (REGOLAMENTO OPERAZIONI) CON LA BANCA CENTRALE E TRA BANCHE 44
45 Near Field Comunication Vedi anche: 45
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