RELAZIONE FINALE DEL PROGETTO Selezione e gestione del mais per la qualità del suino pesante (MaSPes)

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1 RELAZIONE FINALE DEL PROGETTO Selezione e gestione del mais per la qualità del suino pesante (MaSPes) ARAL Associazione Regionale Allevatori della Lombardia (Angelo Bonù) CRA Unità di ricerca per la maiscoltura (Alberto Verderio) CRA Unità di ricerca per la suinicoltura (Davide Bochicchio, Giacinto Della Casa, Valerio Faeti) Università di Bologna Dipartimento di Morfofisiologia Veterinaria e Produzioni Animali (Nico Brogna, Attilio L. Mordenti, Andrea Panciroli)

2 Indice Pag. 1. ANALISI DEI FABBISOGNI E STATO DELL ARTE La produzione del suino pesante nel bacino padano: incidenza delle 4 anomalie qualitative della frazione adiposa. 1.2 Importanza dell acido linoleico nel determinismo della qualità del grasso 4 del suino pesante Selezione del mais in funzione del contenuto il acido linoleico Utilizzazione del pastone di granella per l ingrasso del suino pesante Impiego della spettroscopia per riflettanza nel vicino infrarosso (NIRS) per la determinazione di indici chimici di ibridi di mais. 9 2 FINALITA DEL PROGETTO 10 3 OBIETTIVI DEL PROGETTO Obiettivo 1) Miglioramento genetico del mais in funzione della qualità 12 della carne del suino pesante. 3.2 Obiettivo 2) Effetti dell insilamento sulla composizione acidica della 12 granella di mais 3.3 Obiettivo 3) Sviluppo di sistemi rapidi di valutazione del contenuto in acido linoleico del mais 12 4 RISULTATI ATTESI Obiettivo Obiettivo Obiettivo INDICATORI DI RISULTATO 13 6 RISULTATI OTTENUTI Obiettivo 1.1 Individuazione di ibridi a basso contenuto di acido linoleico 14 fra quelli attualmente disponibili sul mercato e fra gli ibridi precommerciali Caratteristiche qualitative e performance agronomica degli ibridi 14 commerciali La variabilità per la composizione in grassi ed il contenuto in acido 14 linoleico Le correlazioni tra i parametri qualitativi La scelta degli ibridi per l alimentazione del suino pesante Ibridi di classe FAO Ibridi di Classe FAO Ibridi di classe FAO Gli effetti ambientali sull espressione dei caratteri qualitativi Effetto della concimazione azotata Effetto dell andamento stagionale e della località di coltivazione. 18

3 Campagna Campagna Campagna Individuazione di materiale genetico di base particolarmente favorevole La variabilità per contenuto in acido linoleico delle linee parentali Il contenuto in grassi (%EE/ss) La frazione linoleica degli acidi grassi (% C18:2/ss) Sviluppo di materiali migliorati Caratterizzazione-posizionamento di materiali genetici di base già costituiti 22 o in via di costituzione Formulazione di ibridi commerciali competitivi Selezione di linee parentali di secondo ciclo Conclusioni relative all obiettivo Obiettivo 2) Effetti dell insilamento sulla composizione acidica della 23 granella di mais Valutazione delle modificazioni indotte dalla durata dell insilamento sulla 23 composizione acidica di ibridi a diverso contenuto di acido linoleico Variazioni indotte dall insilamento in situazioni di campo sulle 25 caratteristiche di ibridi a contenuto noto di acido linoleico Campagna Campagna Conclusioni relative all obiettivo Obiettivo 3) Sviluppo di sistemi rapidi di valutazione del contenuto in 27 acido linoleico del mais La calibrazione I parametri analitici oggetto di studio Selezione dei campioni e aggiornamento della curva di calibrazione Conclusioni relative all obiettivo

4 4 1. ANALISI DEI FABBISOGNI E STATO DELL ARTE 1.1 La produzione del suino pesante nel bacino padano: incidenza delle anomalie qualitative della frazione adiposa. L attitudine della coscia suina fresca alla stagionatura per produrre prosciutti a DOP dipende in gran parte dalle caratteristiche del grasso sottocutaneo di copertura (Mordenti et al. 1994). Un grasso troppo ricco di acidi grassi insaturi infatti conferisce caratteristiche indesiderate al prosciutto stagionato risultando molle ed untuoso al tatto; un tessuto adiposo ad alto grado di insaturazione può inoltre andare incontro a processi di ossidazione (irrancidimento) che ne rendono sgradevole le caratteristiche organolettiche o addirittura pregiudicano il consumo dell intero prosciutto. I dati ufficiali dell Istituto Parma Qualità (IPQ) e dell Istituto Nord Est Qualità (INEQ), i due Enti che esercitano il controllo sulla filiera produttiva dei prosciutti a D.O.P., indicano per il 2002 in i suini di produzione nazionale certificati come materia prima per i salumi DOP. L ingrasso di questi animali è concentrato in quattro Regioni: Lombardia (51,5%), Emilia Romagna (18,6%), Piemonte (14,7%) e Veneto (7,6%). In Lombardia vengono dunque ingrassati oltre la metà dei suini pesanti, con una tendenza, negli ultimi anni, all aumento di questa percentuale. Delle cosce prodotte quasi un quarto non viene riconosciuto idoneo, a livello di stabilimento di macellazione o di stagionatura, all ingresso nel circuito di produzione dei prodotti a DOP. Di queste quasi il 20% è rappresentato da cosce con anomalie delle caratteristiche chimico-fisiche del tessuto adiposo di copertura della coscia. Tali Istituti conducono un piano di controlli campionario annuale relativo alla conformità del tessuto adiposo della coscia ai requisiti previsti dai disciplinari che fissano in 70 il valore massimo ammissibile del Numero di Iodio e nel 15% il contenuto massimo in acido linoleico. Nel periodo luglio 2001 giugno 2002 su 247 allevamenti testati circa il 25% non rientrava nella tolleranza ammessa dal sistema di campionamento per il Numero di Iodio. Stessa percentuale di non conformità si rileva dai dati esposti nel corso del 5 Convegno Nazionale del sistema di controllo della filiera italiana delle DOP_IGP: anno 2007, relativi appunto all anno Ciò significa che il problema permane di viva attualità, tant è vero che è in corso il terzo Piano di controllo dei parametri analitici delle cosce suine fresche (anni ). Tale dato trova conferma in indagini condotte nella Regione Emilia Romagna dall Associazione Regionale Allevatori e dall Associazione Suinicoltori dell Emilia-Romagna ( Valutazione e miglioramento della qualità dei processi e dei prodotti della suinicoltura Emiliano-romagnola ) che hanno rilevato come su 90 allevamenti circa il 17% presentasse valori medi del numero di Iodio superiori a 70 e su 45 di questi circa il 13% presentasse valori medi per l acido linoleico superiori al 15%. Indagini condotte nella Regione Lombardia dall Associazione Regionale Allevatori della Lombardia servizio SATA Suini ( La qualità del grasso: la situazione rilevata negli allevamenti Lombardi ) hanno rilevato su 33 allevamenti il 24% di cosce con valori di Numero di Iodio superiore a 70. E dunque ben evidente la gravità del problema e dunque la necessità di dare all allevatore conoscenze e mezzi tecnici idonei a tenere sotto controllo le caratteristiche chimico-fisiche del tessuto adiposo dei suini avviati alla macellazione. 1.2 Importanza dell acido linoleico nel determinismo della qualità del grasso del suino pesante.

5 Fra gli acidi grassi insaturi l acido linoleico (C18:2) è quello che maggiormente influenza le caratteristiche fisiche e chimiche del tessuto adiposo. Esso infatti, pur non essendo l unico acido grasso insaturo presente nel tessuto adiposo del suino, è quello che presenta una maggiore variabilità di concentrazione in dipendenza dall alimentazione adottata. Esso infatti partendo da livelli normali del 9-13% può essere facilmente innalzato al 20% (Della Casa et al 1991). Trattandosi infatti di un acido grasso essenziale, cioè non sintetizzabile da parte del suino, viene tesaurizzato da parte dell animale nel tessuto adiposo, viene cioè preferibilmente concentrato nel tessuto adiposo anziché utilizzato a fini energetici. L altro acido grasso insaturo presente in quantità notevole nel tessuto adiposo del suino, l acido oleico (C18:1), ha caratteristiche fisiche (punto di fusione) ed una suscettibilità all ossidazione molto più favorevoli rispetto all acido linoleico; questo acido grasso deriva in parte dall alimento, ma soprattutto dal processo di sintesi endogena dei lipidi a partire da carboidrati o lipidi a corta e media catena. Per questo motivo le variazioni di concentrazione dell acido oleico ottenibili con l alimentazione sono di ampiezza molto inferiore rispetto a quelle dell acido linoleico e sono meno preoccupanti da un punto di vista della qualità del tessuto adiposo. L acido linolenico (C18:3), pur essendo un acido grasso essenziale ed il più insaturo fra quelli presenti nel tessuto adiposo del suino, è in concentrazioni inferiori all 1% e non ha pertanto una effetto paragonabile a quello dell acido linoleico. Per questi motivi il disciplinare di produzione dei prosciutti a DOP prevede un limite massimo di ac. linoleico nel tessuto adiposo sottocutaneo della coscia fresca (15%), un valore massimo del numero di Iodio nel medesimo tessuto (70) ed un contenuto massimo di ac. linoleico nella razione del suino da 80 kg di peso vivo alla macellazione (2% della sostanza secca). Per evitare il superamento di queste soglie nelle fasi finali dell ingrasso è vietato l uso di lipidi a punto di fusione inferiore a 40 C, cioè di tutti gli oli vegetali e del principale grasso di origine animale (lo strutto) che, pur avendo un contenuto relativamente limitato in acido linoleico (9-15%) può comunque determinare il superamento delle soglie di regolamento a motivo dell effetto di concentrazione dell acido linoleico sopra citato. Gli oli vegetali ad eccezione di quelli di cocco e palma, contengono un grasso estremamente ricco di acido linoleico (50-60%) ed il loro uso anche in modeste quantità (3%) può condurre a effetti eclatanti sulla composizione acidica del grasso di deposito ( Della Casa et al. 1991). 1.3 Selezione del mais in funzione del contenuto in acido linoleico Gli oli vegetali però sono anche costituenti dei più importanti alimenti per i suini, i cereali, la cui quota nella razione del suino all ingrasso, secondo le norme che disciplinano la produzione dei prosciutti a DOP, non può essere inferiore al 55% della sostanza secca. In particolare il mais, l alimento più tradizionale per il suino e che da solo può costituire il 55% della sostanza secca della razione, è fra i cereali il più ricco in estratto etereo nell ambito del quale l acido linoleico rappresenta dal 50 al 60% del totale degli acidi grassi. Il contenuto in lipidi ed in acido linoleico del mais presenta però una notevole variabilità. Indagini preliminari condotte su quasi 200 campioni di granella provenienti dalla sperimentazione S.I.C., appartenenti a linee pure o a ibridi commerciali e coltivati in ambienti diversi hanno mostrato un contenuto lipidico medio sulla sostanza secca del 3,95% ed un contenuto in acido linoleico sulla sostanza secca del 2,28%, ma con variazioni estremamente ampie. 5

6 6 Sostanza secca Estratto etereo % sulla S.S. Acido linoleico % sul totale degli acidi grassi Acido linoleico % sulla S.S. Media 89,52 3,95 57,78 2,28 Dev. Standard 1,33 0,45 3,31 0,27 C. V. 1,49 11,46 5,72 11,80 Minimo 86,64 2,55 43,14 1,57 Massimo 93,08 5,16 64,62 2,91 Queste variazioni sono tali da giustificare il fatto che, pur con la stessa formulazione, l uso di ibridi diverse di mais possa determinare una quantità di acido linoleico nella razione molto diversa. Potrebbe quindi verificarsi il caso che un allevatore che utilizza per la formulazione dati medi si ritrovi inconsapevolmente con una razione non conforme al regolamento o, ancor peggio, con caratteristiche non conformi del tessuto adiposo dei suini al macello. Contenuto in ac. Linoleico della varietà (% sulla S.S.) Estratto etereo del mangime (% sulla S.S.) Acido linoleico nel mangime (% sulla S.S.) Basso 1,73% 2,81 1,51 Intermedio 2,16% 3,57 1,74 Intermedio 2,16% 3,27 1,74 Alto 2,53% 3,72 1,95 Nella tabella è riportato una simulazione ottenuta utilizzando una formulazione costante (mais 55%, orzo 16%, soia f.e 13%, crusca 13%, integrazione oligominerale e vitaminica 3%) dove l apporto in acido linoleico delle materie prime diverse dal mais è tratto dalle tabelle INRA (1989) e quello del mais è determinato prendendo i valori di una varietà a basso contenuto, di due varietà a contenuto intermedio di una ad alto contenuto. Risulta evidente che con una varietà ad alto contenuto di acido linoleico anche utilizzando una formulazione estremamente tradizionale, si raggiunge il limite del 2% di acido linoleico sulla S.S. del mangime che corrisponde, se il mangime viene distribuito a secco o diluito in acqua, alla percentuale di acido linoleico limite sulla S.S. della razione.

7 L uso del siero di latte, uno degli alimenti fondamentali per l ingrasso del suino pesante tradizionalmente legato al caseificio, consente di ridurre in modo significativo l apporto di acido linoleico della razione. Il siero di latte infatti è estremamente povero di lipidi e specialmente di acido linoleico (2-3% sul totale degli acidi grassi). Nella pratica difficilmente una broda contenente significative quantità di siero eccede il limite del 2% di ac. linoleico sulla S.S. A questo proposito però si deve ricordare che le condizioni di mercato del siero di latte fresco sono estremamente mutevoli; specialmente negli ultimi anni si è assistito ad un aumento della richiesta di siero di latte disidratato per alimentazione umana, cosa che fa prevedere che in futuro si potrà far sempre meno ricorso a questo alimento per l ingrasso dei suini ed aumenteranno i rischi di non conformità della qualità del grasso. Contenuto percentuale di acido linoleico sulla sostanza secca della dieta in base alla forma fisica di somministrazione e alla presenza di siero (136 campioni) (Programma di alutazione e miglioramento della qualità dei processi e dei prodotti nella suinicoltura emiliano-romagnola. Indagini condotte negli anni Progetto di assistenza tecnica agli allevatori finanziato dalla Regione Emilia - Romagna e condotto da A.R.A. ed A.S.S.E.R.) n. Media Min. Max. >del 2% sulla s.s. Secco 10 1,63 0,94 2,27 20 % Con acqua 49 1,78 1,08 2,74 22,4 % Con acqua e latticello 1 2, Con latticello 1 1, Con acqua e siero 38 1,42 0,67 2,51 5,3 % Con siero 37 1,23 0,71 1,78 0 % 7 Tutti 136 1,51 0,67 2,74 11,7 % Pertanto esiste un reale rischio per un allevatore che inconsapevolmente acquisti una partita di mais in cui il contenuto di acido linoleico sia particolarmente alto, di eccedere il 2% di acido linoleico sulla S.S. della razione, specialmente se non viene utilizzato siero di latte nella preparazione della broda. A ciò si aggiunga che il contenuto di acido linoleico nel grasso di deposito è inversamente proporzionale allo stato di ingrassamento del suino al momento della macellazione; può verificarsi pertanto il caso di suini alimentati con una razione che rientri (1,8-1,9%) nei limiti del disciplinare, ma che presentino al macello un livello maggiore del 15% di acido linoleico nel grasso di deposito perchè hanno un limitato sviluppo del tessuto adiposo. Questo problema è legato al tipo genetico degli animali, suini a sviluppo muscolare estremamente rapido, e può essere aggravato da situazioni contingenti quali alte temperature estive che deprimono l ingestione di alimento.

8 Da quanto esposto risulta di importanza fondamentale, per la qualificazione della produzione del suino pesante, poter disporre di ibridi di mais a basso contenuto di acido linoleico e, obiettivo che può essere perseguito efficacemente con mezzi di miglioramento genetico tradizionale. Tale selezione deve essere tesa a modificare la composizione acidica dell estratto etereo più che a ridurre il contenuto lipidico delle granelle. Una semplice riduzione del grasso contenuto nel mais porterebbe infatti ad una riduzione del suo valore nutritivo e di conseguenza ad una riduzione del valore nutritivo della razione, evenienza che dovrebbe essere controbilanciata da un aumento dei consumi o dall uso di fonti lipidiche addizionali, cosa che determinerebbe una, sia pur parziale, perdita del vantaggio acquisito con la selezione del mais. Sarà dunque da preferire nella selezione la varietà che, a parità di ac. linoleico, apporta la maggior quantità di olio, e quindi di energia, e comunque la determinazione del valore di una certa varietà andrà fatta tenendo conto di entrambi i fattori. Lo sviluppo di ibridi di mais dedicati all alimentazione del suino pesante consentirà evidentemente di rafforzare il legame fra territorio e prosciutto a DOP e quindi di ribadire la tipicità del prodotto. 1.4 Utilizzazione del pastone di granella per l ingrasso del suino pesante Un aspetto estremamente importante riguarda le modalità di utilizzazione del mais per il suino pesante. Accanto al tradizionale uso sotto forma di farina di granella essiccata al 12-15% di umidità, si va diffondendo, nelle zone a vocazione maidicola quali la Lombardia, l uso del pastone di granella insilato al 28-30% di umidità. Secondo alcune stime a nord del Po circa il 60% delle aziende suinicole utilizza tale tipo di conservazione. Secondo Wood (1981) i vantaggi di tale tecnologia sono ascrivibili a: - minori perdite di prodotto nella fase di raccolta in quanto viene anticipata di giorni; - riduzione di costi, tempo ed inquinamento per la mancata essiccazione; - meccanizzazione delle fasi di raccolta, insilamento, desilamento e distribuzione; - ottima appetibilità. Secondo Piva e Santi (1985) si ha inoltre un valore alimentare superiore o uguale al corrispondente prodotto secco. Migliori performances sono state ottenute in ricerche condotte presso l Istituto Superiore Lattiero Caseario di Mantova (Caleffi e Broccaioli 1978 e 1982) ma non in quelle condotte da Mordenti e Santoro (1979) e Piva et al (1991). Le modificazioni indotte dall insilamento della granella sotto forma di pastone sono ben studiate per quanto riguarda i carboidrati e le proteine. I primi sono soggetti ad una fermentazione (fase aerobica ed anaerobica) che porta alla formazione di acidi grassi volatili; in particolare si formano acido lattico e acido acetico mentre non sempre viene prodotto acido butirrico (Piva et al 1991; Gaspari et al 1977; Parigi Bini 1976). Per quanto riguarda le proteine può venire penalizzata la disponibilità di alcuni aminoacidi (lisina ed AA solforati) (Piva 1984), e si ha comunque sviluppo di azoto ammoniacale. Secondo Mordenti et al. (1992) un pastone di buona qualità deve rispondere alle seguenti caratteristiche: ph da 3,5 a 4,5; acido lattico da 1,0 a 1,85%; acido acetico da 0,1 a 0,35%; acido butirrico massimo 0,04%; azoto ammoniacale da 0,03 a 0,05%; rapporto azoto ammoniacale/azoto totale da 3 a 6; etanolo da 0,4 a 0,7%. La letteratura in materia però non riporta nulla circa le modificazioni a cui potrebbero andare incontro gli acidi grassi. 8

9 E quindi necessario colmare questa lacuna soprattutto per evitare che eventuali vantaggi accumulati con il miglioramento genetico del mais possano essere annullati dall insilamento o viceversa che l insilamento determini una riduzione del contenuto in acido linoleico tale da rendere meno pressante la necessità di scegliere ibridi a basso contenuto di acido linoleico Impiego della spettroscopia per riflettanza nel vicino infrarosso (NIRS) per la determinazione di indici chimici di ibridi di mais. Le metodiche tradizionali per la determinazione del contenuto in estratto etereo e della composizione acidica degli alimenti necessitano di tempi sovente non compatibili con l immediato utilizzo dell alimento stesso. Ne deriva l interesse per l industria di produzione dei mangimi, e per gli allevatori stessi, a disporre di metodi rapidi che consentano di valutare le caratteristiche di partite di mais di provenienza, e quindi di genetica, sconosciute. A questo proposito si ritiene che utili risultati possano essere ottenuti mediante l utilizzo della tecnologia NIRS che già viene utilizzata per l analisi della composizione chimica di numerosi foraggi e mangimi per animali. La spettroscopia nel vicino infrarosso (Near-infrared spectroscopy - NIRS) è la misura dell assorbimento delle radiazioni elettromagnetiche del vicino infrarosso da parte di un campione. Nel vicino infrarosso, le cui radiazioni elettromagnetiche hanno una lunghezza d onda compresa tra 700 e 2500 nm, gli spettri d assorbimento molecolare sono dovuti agli overtone di vibrazione che sono molto meno energetiche delle vibrazioni fondamentali del medio infrarosso. Essendo meno assorbite, le radiazioni elettromagnetiche del vicino infrarosso possono penetrare di qualche millimetro anche nei materiali solidi. Inoltre molti materiali, quali il vetro, sono trasparenti in questa gamma di lunghezze d onda; in questo modo la parte ottica degli spettrofotometri può essere realizzata con materiali robusti e poco onerosi e si possono usare fibre ottiche per fare delle misure in situ. La NIRS è usata tipicamente per la quantificazione di gruppi funzionali C H, C O, O H, N H e C=O. Negli ultimi 30 anni la NIRS è stata ampiamente utilizzata nelle industrie agricole e alimentari, specialmente negli anni più recenti, grazie ai progressi realizzati nel campo della strumentazione e dell analisi multivariata dei dati (chemometria). I primi strumenti commerciali e le prime applicazioni su generi alimentari risalgono alla metà degli anni 70 con la determinazione del contenuto in proteine del mais (Hymowitz, et al. 1974), della soia (Rinne, et al. 1975), e la determinazione dell umidità e del contenuto in proteine di campioni di grano (Williams 1975). A metà degli anni 80 negli Stati Uniti d America divenne il metodo di riferimento per l analisi del contenuto in proteine del grano. Per quanto riguarda il mais Orman et al. (1992) ha sviluppato una calibrazione per la determinazione del contenuto in olio della granella. Ci sono ancora molte aspettative nei confronti di questa tecnica poiché la NIRS è una tecnica analitica molto adatta al controllo qualità nell industria alimentare perché è una tecnica veloce che da risultati con una buona precisione, e che molto spesso può essere eseguita senza distruggere il campione. A questo proposito recentemente Velasco et al.(1999) hanno sviluppato una calibrazione per la determinazione del contenuto in acido oleico ed in acido linoleico dell achenio integrale di girasole.

10 10 2. FINALITA DEL PROGETTO Il presente progetto di ricerca si propone di fornire alla filiera di produzione del suino pesante strumenti decisionali per la scelta degli ibridi di mais più adatti alla produzione del suino pesante in funzione della qualità del grasso di deposito, che è fondamentale per la buona riuscita di tutte le derrate ottenute dalla carcassa del suino, ma in particolare del prosciutto crudo D.O.P. Fra gli acidi grassi insaturi l acido linoleico (C18:2) è quello che maggiormente influenza le caratteristiche fisiche e chimiche del tessuto adiposo. Esso infatti, pur non essendo l unico acido grasso insaturo presente nel tessuto adiposo del suino, è quello che presenta una maggiore variabilità di concentrazione in dipendenza dall alimentazione adottata. Per questo motivo i disciplinari delle DOP Parma e San Daniele prevedono che il contenuto in acido linoleico della razione rappresenti al massimo il 2% sulla sostanza secca. In questo ambito particolare nel mais, l alimento più tradizionale per il suino e che da solo può costituire il 55% della sostanza secca della razione, l acido linoleico rappresenta dal 50 al 60% del totale degli acidi grassi. Il contenuto in lipidi ed in acido linoleico del mais presenta però una variabilità tale che, pur con la stessa formulazione, l uso di varietà diverse di mais può determinare una quantità di acido linoleico nella razione molto diversa. Potrebbe quindi verificarsi il caso che un allevatore che utilizza per la formulazione dati medi si ritrovi inconsapevolmente con una razione non conforme al regolamento o, ancor peggio, con caratteristiche non conformi del tessuto adiposo dei suini al macello. Da quanto esposto risulta di importanza fondamentale, per la qualificazione della produzione del suino pesante, poter disporre di ibridi di mais a basso contenuto di acido linoleico. Questo obiettivo sembra poter essere perseguito efficacemente con mezzi di miglioramento genetico tradizionale; infatti, come sarà esposto in dettaglio nella presente relazione, la mancanza di differenze di qualche significato nei risultati analitici su campioni delle medesime varietà in diverse località in tre successive annate di produzione ci può consentire di considerare trascurabile l effetto ambientale. Tale selezione deve essere tesa a modificare la composizione acidica dell estratto etereo più che a ridurre il contenuto lipidico delle granelle. Una semplice riduzione del grasso contenuto nel mais porterebbe infatti ad una riduzione del suo valore nutritivo e di conseguenza ad una riduzione del valore nutritivo della razione, evenienza che dovrebbe essere controbilanciata da un aumento dei consumi o dall uso di fonti lipidiche addizionali, cosa che determinerebbe una, sia pur parziale, perdita del vantaggio acquisito con la selezione del mais. Sarà dunque da preferire nella selezione la varietà che, a parità di ac. linoleico, apporta la maggior quantità di olio, e quindi di energia, e comunque la determinazione del valore di una certa varietà andrà fatta tenendo conto di entrambi i fattori. Lo sviluppo di ibridi di mais dedicati all alimentazione del suino pesante consentirà evidentemente di rafforzare il legame fra territorio e prosciutto a DOP e quindi di ribadire la tipicità del prodotto. Un aspetto estremamente importante riguarda le modalità di utilizzazione del mais per il suino pesante. Accanto al tradizionale uso sotto forma di farina di granella essiccata al 12-15% di umidità, si va diffondendo, nelle zone a vocazione maidicola quali la Lombardia, l uso del pastone di granella; mentre esiste una letteratura abbondante relativamente alle modificazioni dei carboidrati durante la

11 maturazione del pastone di granella, per nulla indagate sono le modificazioni a cui potrebbero andare incontro gli acidi grassi. E quindi necessario colmare questa lacuna soprattutto per evitare che eventuali vantaggi accumulati con il miglioramento genetico del mais possano essere annullati dall insilamento o viceversa che l insilamento determini una riduzione del contenuto in acido linoleico tale da rendere meno pressante la necessità di scegliere ibridi a basso contenuto di acido linoleico. Le metodiche tradizionali per la determinazione del contenuto in estratto etereo e della composizione acidica degli alimenti necessitano di tempi sovente non compatibili con l immediato utilizzo dell alimento stesso. Ne deriva l interesse per l industria di produzione dei mangimi, e per gli allevatori stessi, a disporre di metodi rapidi che consentano di valutare le caratteristiche di partite di mais di provenienza, e quindi di genetica, sconosciute. A questo proposito si ritiene che utili risultati possano essere ottenuti mediante l utilizzo della tecnologia NIRS che già viene utilizzata per l analisi della composizione chimica di numerosi foraggi e mangimi per animali. 11

12 12 3. OBIETTIVI DEL PROGETTO 3.1) Obiettivo 1) Miglioramento genetico del mais in funzione della qualità della carne del suino pesante. Questa azione si proponeva di individuare fra i materiali commerciali esistenti e di selezionare a partire da linee pure nuovi ibridi di mais a basso contenuto di acido linoleico. L obiettivo è di mettere a disposizione degli allevatori già nel breve e medio periodo, ibridi di mais che consentano di contenere a bassi livelli l apporto di acido linoleico nella razione del suino pesante, senza abbassarne l apporto energetico. 3.2) Obiettivo 2) Effetti dell insilamento sulla composizione acidica della granella di mais Questa azione si propone di studiare gli effetti dell insilamento sulla composizione acidica della frazione lipidica della granella di mais. L obiettivo di questa azione è di mettere a disposizione degli allevatori conoscenze al fine di stimare correttamente il contenuto in acido linoleico della dieta per il suino pesante basata sull utilizzo del pastone di granella. 3.3) Obiettivo 3) Sviluppo di sistemi rapidi di valutazione del contenuto in acido linoleico del mais Questa azione si propone di mettere a disposizione degli allevatori e dei produttori di alimenti un sistema rapido di valutazione del contenuto in acido linoleico in partite di mais di origine non conosciuta in tempi compatibili con un immediato utilizzo.

13 13 4. RISULTATI ATTESI. 4.1 Obiettivo 1 1.1) Individuazione di ibridi a basso contenuto di acido linoleico fra quelli attualmente disponibili sul mercato e fra gli ibridi precommerciali. 1.2) Individuazione di materiale genetico di base particolarmente favorevole. 1.3) Sviluppo di materiali migliorati 4.2 Obiettivo 2 Quantificazione delle variazioni indotte dall insilamento nella composizione acidica della frazione lipidica del mais 4.3 Obiettivo 3 Definizione di una curva di calibrazione NIRS per il contenuto in estratto etereo della granella di mais. Definizione di una curva di calibrazione NIRS per il contenuto in acido linoleico della granella di mais. 5. INDICATORI DI RISULTATO Gli indicatori di risultato del programma misurabili consisteranno in: Obiettivo 1 Stesura di tabelle che classificano i materiali per i parametri nutrizionali analizzati, ad integrazione di altre specifiche che definiscono le partite super commodity funzionali alla alimentazione del suino pesante. Tabelle di classificazione del germoplasma disponibile per basso contenuto di acido linoleico. Gamma di ibridi sperimentali a basso contenuto di acido linoleico ottenuti nei dei primi tre anni di selezione a confronto degli ibridi commerciali e precommerciali testati. Obiettivo 2 Stesura di tabelle di caratterizzazione degli insilati di granella, in funzione delle caratteristiche della granella verde e del tempo di insilamento. Obiettivo 3 Grado di affidabilità statistica delle curve di calibrazione (validazione della calibrazione).

14 14 6. RISULTATI OTTENUTI 6.1 Obiettivo 1)Miglioramento genetico del mais in funzione della qualità della carne del suino pesante Obiettivo1.1) Individuazione di ibridi a basso contenuto di acido linoleico fra quelli attualmente disponibili sul mercato e fra gli ibridi precommerciali Caratteristiche qualitative e performance agronomica degli ibridi commerciali Per questa indagine si sono utilizzate come sources dei campioni per le diverse partite di mais possibili, granelle provenienti dalle prove agronomico-varietali della rete nazionale di sperimentazione del mais. Le prove sono organizzate in località dell areale di coltivazione padano secondo schemi sperimentali a parcella suddivisa con trattamenti agronomici in parcella principale e le varietà nelle subparcelle. La parcella elementare è costituita da quattro file lunghe 10 metri; i rilievi e le determinazioni sono effettuate nelle due file centrali. Questo modo di operare limita l incidenza degli effetti bordo e, nello specifico della nostra indagine, degli effetti xenia sulla determinazione del contenuto lipidico e della composizione in acidi grassi. Nelle prove vengono testati gli ibridi di mais di classe e 700 più diffusi nelle coltivazioni italiane ed i migliori ibridi emergenti di tutte le compagnie sementiere attive sul nostro mercato. I ibridi considerati nelle prove rappresentano la quasi totalità del germoplasma impiegato nella maiscoltura padana dell anno di riferimento. Nelle tabelle da 1 a 5 vengono riportati, per gli ibridi in prova negli anni 2002, 2003, 2004, 2005 e 2006, la composizione in grassi totali (EE/ss), la frazione di acido linoleico (C18:2/EE) e la percentuale di quest ultimo sulla sostanza secca totale della cariosside C18:2/ss). Nelle stesse tabelle viene inoltre riportata la performance agronomica relativa a produzione e caratteristiche agronomiche dell ibrido come valore percentuale rispetto alla media dell esperimento, la effettiva lunghezza del ciclo indicato come umidità della granella alla raccolta ed il peso ettolitrico che misura la proporzione tra parte vitrea e farinosa dell amido nell endosperma. Nelle tabelle 6, 7, 8 vengono riportati i risultati degli ibridi di corta stagione classificabili in classe di precocità FAO 300 che, negli anni considerati (2004, 2005, 2006) trovano un impiego crescente negli areali con irrigazione di soccorso negli ambienti della doppia coltura. Nell attuazione del Progetto MASPES sono stati complessivamente testati 164 ibridi commerciali di classe FAO con campionamenti generalmente ripetuti per più anni e 59 ibridi di classe FAO La variabilità per la composizione in grassi ed il contenuto in acido linoleico Il contenuto medio in C18:2 è risultato, nei cinque anni di indagine pari al 59% del contenuto in acidi grassi totali. Le variazioni tra anni di sperimentazione appaiono modeste ed attribuibili congiuntamente ad effetti dell andamento stagionale, alla gamma degli ibridi in prova e, non ultimo, alla variabilità insita nei metodi analitici. Il range di variazione delle osservazioni è attribuibile sostanzialmente alle differenze genetiche (gli ibridi) senza correlazioni significative con la lunghezza del ciclo (FAO 700 vs 600 vs 500 vs 300): una trattazione più approfondita circa i fattori alla base della variabilità osservata (genotipo, ambiente, interazioni) è riportata in un successivo paragrafo della relazione.

15 Nelle figure 1, 2, 3 è riportata, per il complesso dei campioni analizzati nel periodo , la distribuzione di frequenza per intervalli di variazione discreti per i caratteri: contenuto in olio totale (EE/SS), percentuale di acido linoleico sul totale dei grassi (% C18:2/EE) e, come parametro derivato di grande importanza pratica, la percentuale di acido linoleico sulla sostanza secca totale (C18:2/SS). - Il contenuto in olio (figura 1) Il contenuto medio è risultati pari a 4.4% con intervalli di variazione tra valori minimi intorno al 3% (3.7% delle osservazioni) e valori massimi intorno al 5.4% (2.3% delle osservazioni); detto intervallo risulta cospicuo e di estrema rilevanza ai fini applicativi. Il 70% delle osservazioni presenta valori compresi tra 3.8 e 4.5, valori inferiori sono riportati per il 22% delle osservazioni, valori superiori sono stati ritrovati nel 7.5% dei campioni. - Il contenuto in acido linoleico (figura 2) Il contenuto in acido linoleico presenta negli ibridi commerciali un range di variabilità non estremamente ampio e sostanzialmente compreso tra il 50% ed il 62% del grasso totale. Nella distribuzione di frequenza è comunque separabile una quota di ibridi con contenuti bassi o mediobassi, minoritaria ma significativa, pari ad un 20% rispetto ad un 80% con contenuti decisamente più alti ed oscillanti intorno al valore medio (59%) del grasso totale. - Il rapporto tra acido linoleico e sostanza secca totale (%C18:2/s.s.) (figura 3) E il parametro ultimativo utilizzato nei disciplinari di produzione per regolare la quantità di linoleico somministrata nella razione. Una ricerca collegata al Progetto MASPES e condotta da Della Casa et al., operando in vivo su mandrie alimentate con partite di mais a diverso contenuto di acido linoleico, ha messo in evidenza un effetto diretto della qualità del mais sulla composizione lipidica della coscia da prosciutto, ed inoltre ha evidenziato che differenze relativamente modeste (dell ordine di 0.2 punti percentuali) per il parametro C18:2/ss fossero associate in modo consistente a variazioni significative della composizione finale del grosso suino. Nel nostro studio abbiamo quindi preso in considerazione il valore 0.2% quale differenza minima funzionale per i diversi del parametro C18:2/ss ed abbiamo classificato la variabilità trovata in intervalli di questa grandezza. Osservando la figura si nota come il 42% delle osservazioni-ibridi sono compresi nell intervallo che rappresenta valore modale e media. E tuttavia molto rilevante a fini applicativi far notare come il 35% degli ibridi facciano registrare valori intorno a 2 e siano quindi vantaggiosamente utilizzabili per diminuire la quota di non conformità delle produzioni derivate; è altrettanto interessante, d altra parte, notare come in commercio esistano anche un 23% di ibridi con elevati rischi per l alimentazione del suino pesante Le correlazioni tra i parametri qualitativi E sembrato interessante studiare, nell ambito dell universo degli ibridi commerciali, l esistenza di correlazioni tra le diverse caratteristiche qualitative dei grassi ed inoltre le possibili associazioni tra le caratteristiche qualitative, le performance agronomiche ed alcuni tratti della tessitura della granella. In figura 4 viene visualizzata la variazione di contenuto di acido linoleico sulla sostanza secca totale al variare della percentuale di C18:2/EE. La retta di regressione mostra una associazione molto debole tra i due caratteri, certamente non utilizzabile a fini pratici. Il coefficiente di determinazione R (variabile da 0 a 1) ha valori molto bassi ed indica una grande dispersione dei dati rispetto alla retta teorica. La figura 5 mostra invece una forte correlazione positiva (b=0.48) tra la percentuale di olio (% EE/ss) e (percentuale di linoleico su ss (% C18:2/ss); viene evidenziato inoltre un alto valore del coefficiente di determinazione (R = 0.74) per la forte aderenza dei punti reali alla retta di riferimento. La figura 6 indica che non esiste, sempre nell universo degli ibridi commerciali, nessuna associazione utile tra contenuto in olio e concentrazione in linoleico. 15

16 L esame congiunto delle precedenti analisi della regressione permette alcune considerazioni conclusive: il contenuto in grassi totali è il maggiore determinante del parametro applicativo % C18:2/ss; la composizione del grasso in acido linoleico, per il campo di variabilità più limitato (intervallo 53-62%) appare come un determinante secondario. Tuttavia data la mancanza di associazione tra quantità di grasso e composizione in linoleico, i due caratteri possono entrare in combinazioni favorevoli per modificare vantaggiosamente il parametro qualitativo finale % C18:2/ss. - Altre associazioni Dall analisi complessiva dei dati non emerge alcun tipo di associazione delle caratteristiche qualitative (quantità e composizione degli acidi grassi) con la produzione od il valore agronomico degli ibridi. Anche il peso ettolitrico della granella che indica una particolare composizione dell endosperma in amido farinoso e vitreo non è in nessun modo associabile a diversità relative ai grassi (figura 7) La scelta degli ibridi per l alimentazione del suino pesante Per facilitare la discussione dell argomento i dati della sperimentazione quinquennale relativi a 160 ibridi di mais di classe FAO 500, 600 e 700 ed a 59 ibridi precoci di classe FAO 300 sono stati riportati su grafici a doppia entrata (figure 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15) costruiti ponendo in ascissa valori crescenti del contenuto in grassi totali (% E.E./s.s.), ed in ordinata valori crescenti del contenuto percentuale dell acido linoleico sulla sostanza secca (C18:2/ss). Le figure sono inoltre divise in quattro quadranti (identificati in senso orario come quadranti I, II, III, IV), costruiti con le rette originate dai valori medi dei due parametri in ascissa ed ordinata; nell intorno del valore medio dell ordinata è messa in rilievo una striscia di ampiezza pari a 0.2 punti che indica visivamente la quantità di differenza minima funzionale del parametro percentuale di acido linoleico sulla sostanza secca, perché si abbiano differenze sensibili sulla composizione finale del grasso della coscia. Le informazioni circa il valore agronomico generale (resa, performance, umidità alla raccolta) dei singoli ibridi sono riportati nelle corrispondenti tabelle 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8; nelle stesse viene riportato il contenuto in grassi, l apporto di linoleico sulla sostanza secca e la composizione in linoleico dell estratto etereo, quest ultimo parametro è solo indirettamente desumibile dai grafici a doppia entrata mediante la ricomposizione delle due variabili riportate: a parità del parametro % C18:2/ss l ibrido con più alto valore di % EE/ss conterrà meno % C18:2/EE e viceversa Ibridi di classe FAO 500 Gli ibridi di ciclo medio occupano circa il 35% della superficie a mais granella; vengono utilizzati come ibridi di accompagnamento nei comprensori facilmente irrigabili e come ibridi principali nelle aree con irrigazione di soccorso. In evidenza nelle prove 2006 (tabella 5) gli ibridi NK Famoso e PR33A46 con valori di linoleico/ss di poco superiori a NK Famoso, ibrido di nuova introduzione con la massima performance agronomica, ha un contenuto in grassi pari alla media (3.95 con un apporto molto ridotto in acido linoleico (53% vs una media del 59%). PR33A46 è uno degli ibridi più diffusi nelle coltivazioni italiane e, nella nostra indagine, è stato testato negli anni 2003, 2004, 2005 e 2006 (figure 9, 10, 11, 12). In tutti gli anni/ambienti di prova ha costantemente fatto rilevare valori molto bassi di acido linoleico totale compresi tra 2.05 e 2.15 dovuti ad un basso contenuto in grassi ( %) e composizione in linoleico pari alla media. Sempre nella parte bassa dei vari grafici si posizionano gi ibridi: DK5783 con valori di 2.17 e 4.23 (figura 12); pr34f02 con valori in C18:2/ss, E.E./ss, C18:2/EE, rispettivamente, di 2.24, 4.18 e (figura 11); ed ancora Agrister, Coventry, Geral, Cuartal, PR34643, PR34A92, Bolka e infine Cecilia, uno dei genotipi più diffusi al mondo e capostipite di ibridi di nuova generazione in corso di sviluppo commerciale. Per contro, nella parte alta dei grafici (quadranti II e III) vengono evidenziati i materiali che, per la nostra indagine, appaiono qualitativamente i meno adatti al razionamento del suino pesante: tra gli 16

17 ibridi più popolari o più produttivi ci pare opportuno segnalare Poncho, Tevere, DKC6040, Klim, Helder (in assoluto l ibrido con il più alto contenuto in grassi ed in acido linoleico) e Sammy Ibridi di Classe FAO 600 I materiali con ciclo medio-tardivo ( giorni) vengono utilizzati come ibridi di piena stagione sul 45-50% delle superfici italiane a mais. Kermess, testato in tutti gli anni del periodo è risultato in assoluto l ibrido commerciale con la più bassa percentuale di acido linoleico sulla sostanza secca totale: negli anni e nelle varie situazioni agronomiche sono stati registrati valori costantemente al di sotto di 1.9%. Le sue caratteristiche qualitative sono dovute essenzialmente ad un basso contenuto di olio totale (1.2 punti percentuali in meno rispetto alla media) e non ad una bassa composizione in linoleico all estratto etereo. Altri ibridi provenienti dallo stesso costitutore (KWS) presentano, sia pure con valori meno estremi, analoghe caratteristiche qualitative, tra questi: Grecale, Kubrik, Quadro, Karen, Karate, Kalibo. Tra le genetiche di altri costitutori sono da segnalare alcuni ibridi con buone performances produttive: Helen della Società Syngenta Seeds; PR32G44, uno dei materiali più produttivi della Pioneer Hi-Bred, NK Smeraldo, nuovo ibrido con buone caratteristiche agronomiche; Coventry, rappresentativo di una genetica molto diffusa a livello mondiale; ed ancora. PR33J24, PR31N27, Proxima. Ripetendo ora lo screening nella parte alta della figura (quadrante III) si possono individuare gli ibridi con opposte caratteristiche qualitative che è utile segnalare agli allevamenti con problemi di non conformità delle produzioni conferite. Tra gli ibridi più diffusi o agronomicamente più interessanti ma con apporti elevati in acido linoleico nelle diete sono identificabili: PR32P26 con elevate capacità produttive e posizionamento del costitutore nelle aree più fertili; Mitic e Jeff, materiali molto stabili ed appartenenti ad una famiglia genetica di grande diffusione; Costanza e Lolita, ibridi molto popolari e apprezzati per la produzione di granelle ad alto peso specifico; ed inoltre PR32W86, PR32D12, PR32W92, Varenne, Alipronto, DKC Ibridi di classe FAO 700 i materiali tardivi, pur essendo impiegati su una quota del 15-18% della superficie a granella, sono spesso preferiti dalle aziende suinicole per la produzione di pastoni di granella umida. I migliori ibridi per basso apporto di acido linoleico sono stati individuati in Klaxon con buone caratteristiche agronomiche e produzioni medio-alte; PR31D24 con pianta contenuta ed altissima produttività. Ibridi con medio apporto di C18:2 si sono dimostrati PR31D58, PR31P41, DKC6842, DKC6818, PR31Y43. Tra gli ibridi ad alto apporto di C18:2 è da ricordare senz altro Eleonora che, da molti anni, è il materiale più coltivato nel nostro Paese. Altri ibridi tardivi con valori elevati di C18:2/s.s. sono risultati Arma, Tucson, Pampero, Plinio, PR32F10 e Nikaia.??? Gli effetti ambientali sull espressione dei caratteri qualitativi Nella rassegna dei risultati riportati nel paragrafo risulta evidente come le variazioni osservate per il contenuto in grassi e l apporto di acido linoleico siano essenzialmente attribuibili al genotipo (i diversi ibridi) e solo debolmente siano influenzate dall ambiente di coltivazione, inteso quest ultimo come l insieme degli effetti dovuti all andamento stagionale (temperatura, precipitazioni), alle pratiche agronomiche (irrigazione, concimazione, densità di allevamento) ed alle località (caratteristiche del terreno, fertilità globale, lunghezza della stagione vegetativa, rese finali). Data l importanza dell argomento sia in termini di corretta metodologia della ricerca sia, soprattutto, in termini di rilevanza pratica per l agricoltore, sono stati impostati una serie di esperimenti con disegni sperimentali replicati per i quali è applicabile l analisi statistica dei dati (ANOVA) ed era possibile attribuibe peso e probabilità statistica alle diverse cause di variazione.

18 Effetto della concimazione azotata Gli allevamenti (tabella 10) sono stati condotti a Bergamo nel 2002 utilizzando uno schema fattoriale a parcella suddivisa con due replicazioni. In parcella principale era posto il trattamento (concimazione azotata con 170 e 300 kg di azoto) e nelle sub parcelle gli ibridi di mais. L effetto della concimazione azotata sulla produzione fu molto rilevante: N170 produsse il 40% in meno di N300. L analisi della varianza per i caratteri qualitativi mette in evidenza una forte significatività statistica per l effetto genotipi (ibridi), nessuna significatività per l effetto trattamenti azotati (nonostante la rilevanza agronomica del fattore); nessuna significatività per l interazione (comportamento differenziale) ibridi x trattamento; ed infine nessun effetto dovuto alle repliche. Gli ibridi con minor contenuto in olio sono risultati per i due trattamenti azotati ed in tutte le replicazioni, Kermess e Caledon; ibridi ad alto contenuto sono risultati Tamigi e Nikaia. Per quanto riguarda la composizione dell olio Tamigi e Caledon hanno fatti registrare un contenuto medio in C18:2 del 50 e 55%, senza variazioni fra trattamenti e tra repliche; Kermess e PR32W92 hanno mostrato un contenuto medio del 60%. Le indicazioni dell esperimento sono da considerarsi di grande valore applicativo in quanto dimostrano la totale indipendenza dell espressione dei caratteri quantità di olio e composizione dell olio dal livello di resa dovuto alla disponibilità di azoto Effetto dell andamento stagionale e della località di coltivazione Campagna 2003 Gli allevamenti (tabella 11) sono stati condotti nella campagna 2003 in corrispondenza ad un andamento stagionale anomalo per le altissime temperature che provocarono un accorciamento del ciclo vegetativo ed una drastica riduzione delle rese. Gli ibridi Caledon, Corona, Cotos, Eleonora, Kudos e Tevere sono stati seminati nelle località di Luignano ( loc 1 CR), Spinadesco (loc 2 CR), Montichiari (loc 3 BS), Villachiara (loc 4 BS), Fornovo (loc 5 BG), Piubega (loc 6 MN), Alettone (loc 7 VI), Bovolenta (loc 8 PD), Fossano (loc 9 CN), Chiasso (loc 10 TO), in parcelloni affiancati (strip test) con superficie di mq. L analisi della varianza per il carattere contenuto in olio (% EE/ss) mette in evidenza differenze altamente significative per il fattore ibridi (F = 20.64) e differenze significative anche per il fattore località sia pure con un valore di F (4.17) più basso. Indicazioni analoghe dell analisi della varianza sono stati ottenuti per il carattere % C18:2/EE e per il carattere derivato % C18:2/ss. In sintesi, i risultati dell esperimento sembrerebbero indicare che nelle specifiche condizioni di sperimentazione (accentuato stress evapotraspirativo in grado di esasperare le differenze tra ambienti di prova) è osservabile una certa influenza dell ambiente nell espressione dei caratteri qualitativi, che tuttavia rimane suvvalente rispetto all effetto genotipico (si confrontino i valori F di entry vs valori F di loc : vs 4.17; ) per il contenutp in estratto etereo; vs 2.36 per la percentuale di linoleico sull estratto etereo; 32.3 vs 3.09 per il contenuto di linoleico sulla sostanza secca totale Campagna 2004 Un nuovo esperimento (tabella 12), analogo all esperimento 2, fu impostato nel 2004: 5 ibridi (Tevere, Corona, Eleonora, Pr33A46 e Kermess), scelti sulla base di precedenti analisi per valori di decrescenti di contenuto in olio e di apporto totale di C18:2/ss, furono coltivati nelle stesse 10 località del L analisi della varianza mette in evidenza la non significatività degli effetti ambientali per tutti i caratteri considerati (% EE/ss, % C18:2/EE, % di C18:2/ss); viceversa risultano altamente significativi gli effetti genotipici per % EE/ss e % C18:2/ss. La non significatività dell effetto genotipico per il carattere % C18:2/EE è spiegabile con l uniformità degli ibridi provati per il carattere in questione.

19 Campagna 2005 L esperimento della campagna 2004 è stato ripetuto nel 2005 (tabella 13) utilizzando gli stessi ibridi e limitando a 6 il numero delle località. L analisi della varianza ha confermato fondamentalmente quanto emerso nella sperimentazione Il confronto fra dati 2005 e dati 2004 è in grado di fornire indicazioni aggiuntive circa l effetto dell annata (dei diversi andamenti stagionali). Il valore medio generale del 2004 è stato, per il carattere % EE/ss, pari a 3.80 vs il valore 2005 pari a 3.81, per l ibrido Tevere è stato di 4.16 vs 4.19 nel 2005, per l ibrido Corona 4.11 vs 4.17, per l ibrido Eleonora 4.09 vs 4.13, per l ibrido PR33A vs 3.42, ed infine per l ibrido Kermess 3.18 vs Anche per il carattere % C18:2/EE i valori degli ibridi sono stati sostanzialmente uguali nei due anni di prova e rispettivamente: vs (Tevere); vs (Corona); vs (Eleonora); vs (PR33A46); vs (Kermess). Le indicazioni conclusive della serie di esperimenti prima illustrati sono univoche: l espressione dei caratteri qualitativi in studio appare essere strettamente sotto controllo genetico; le diversità tra gli ibridi appaiono sempre significative e spiegano la quota preponderante (devianza e varianza del fattore entry) della variabilità osservata; gli effetti delle località ampiamente studiati negli esperimenti appaiono non significativi per i caratteri % EE/ss e % C18:2/ss, oppure, per il carattere % C18:2/EE, significativi qualche volta a livello statistico ma di nessuna rilevanza pratica in termini di differenze reali, gli effetti dell annata (diverso andamento climatico) sono stati rilevati come inesistenti o estremamente limitati; gli effetti delle pratiche colturali di fertilizzazione sono state rilevate come statisticamente non significativi; gli effetti di interazione entry x ambiente, quale misura del comportamento differenziale degli ibridi, non sono direttamente evidenziabili dal tipo di elaborazione applicata; tuttavia la quantità di variazione dovuta all interazione è compresa, insieme alla variabilità di campionamento e di analisi chimica, nella devianza e varianza dell errore. Ora, nei nostri esperimenti, la grandezza dell errore è limitata, il che lascia supporre come trascurabile l entità dell interazione genotipo x ambiente sia di tipo non-crossover che di tipo crossover. Nello sviluppo applicativo della ricerca tutto questo ha una grande importanza in quanto: - la caratterizzazione dell ibrido per apporto di acido linoleico nella razione è facilmente attuabile attraverso l analisi di uno-pochi campioni di granella e senza l applicazione di disegni sperimentali complessi per la derivazione dei campioni: -le caratteristiche qualitative dell ibrido consigliato all agricoltore sono altamente ereditabili e non sono subordinate all uso di particolari disciplinari di produzione né influenzate dall andamento climatico, dall attacco di parassiti o dagli esiti finali della coltivazione Obiettivo 1.2) Individuazione di materiale genetico di base particolarmente favorevole. Il contenuto in olio (% EE/ss) non ha subito sostanziali cambiamenti negli ibridi di mais succedutisi in coltura dal 1930 ai nostri giorni: le variazioni sono risultate in crescita dal 4.2% al 4.9% nel periodo e quindi in diminuzione del 4.9% al 4.3% nel periodo Negli anni 90 sono stati tuttavia sviluppati specifici programmi di miglioramento genetico per incrementare la quantità di grassi nel mais creando ibridi ad alta energia (H.O.) destinati ad ottimizzare i coefficienti conversione in carne negli allevamenti suinicoli e soprattutto avicoli. Nel mais il contenuto in olio ha una base genetica essenzialmente di tipo quantitativo con effetti additivi prevalenti sugli effetti misti, un alto valore di ereditabilità ed una bassa incidenza degli effetti ambientali sull espressione del carattere. Il contenuto in olio è associato positivamente alla

20 dimensione del germe-scutello, alla concentrazione di grassi negli sferosomi, al contenuto in proteina totale, al contenuto in a.a. essenziali (lisina e triptofano), alla dimensione del seme ed alla presenza di β-carotene. Di contro selezioni estreme per alto contenuto in olio provocano una diminuzione della produzione totale, del contenuto in amido, della stabilità produttiva, della velocità di maturazione ed infine del contenuto in acido linoleico. Gli effetti negativi sulla produzione-stabilità sono stati superati attraverso l utilizzazione della tecnologia High Oil Top Cross (H.O.T.C. ) attraverso la quale la versione maschiosterile di un ibrido con buone caratteristiche agronomiche viene impollinata da un ceppo H.O. il quale trasferisce per effetto Xenia la caratteristica di alto contenuto in olio alla cariosside fecondata. Gli ibridi H.O. ottenuti per via tradizionale contengono fino al 7% in EE, gli H.O.T.C. utilizzati commercialmente per l allevamento e per scopi energetici raggiungono concentrazioni in grassi comprese tra l 8 e 10% in grassi. La frazione lipidica del mais è composta per il 13% dagli acidi grassi saturi palmitico (11%) e stearico (2%), dal monoinsaturo acido oleico (24%), dal di insaturo acido linoleico (61%) e da piccole quantità del triinsaturo acido linolenico (1%). Negli ibridi commerciali il contenuto medio in acido linoleico è andato aumentando da 55% a 60% nel periodo ; negli ibridi recenti la variabilità osservata è compresa tra 53 e 62% (vedi tabelle precedenti). Nelle collezioni di germoplasma di mais disponibili per il miglioramento l intervallo di variabilità è estremamente più ampio con valori minimi di 19-21% e valori massimi superiori a 73%; in corrispondenza a questi valori in acido linoleico vengono rilevate concentrazioni del monoinsaturo acido oleico comprese tra il 14 ed il 64%. Agendo su queste differenze sono stati costituiti, con la tecnologia Top Cross materiali H.O.H.O.t.C. (alto olio-alto oleico) con concentrazioni in oleico e linoleico rispettivamente del 58% e del 28%. Questi ibridi, ancora in stadio precommerciale saranno di estremo interesse per i nostri allevamenti La variabilità per contenuto in acido linoleico delle linee parentali Preliminare al lavoro di costituzione di ibridi commerciali utilizzabili nella pratica produttiva è stato lo studio di una collezione di linee pure di mais comprendente il germoplasma di base utilizzato per la formulazione degli ibridi commerciali, le linee ancestrali dei breeding gropus storici, le linee derivate di secondo e terzo ciclo ed alcune linee parentali dei materiali oggi in coltivazione. L eredità del carattere ha una base genetica semplice di tipo qualitativo sotto il controllo di uno o pochi geni principali modificati da geni secondari, le vie metaboliche dei diversi acidi grassi sono contigue ed interdipendenti (forti valori di associazione). L ereditabilità è elevata per la prevalenza degli effetti genotipici sugli effetti ambientali e l assenza di interazione qualitativa genotipo x ambiente. Sono stati quindi raccolti campioni di seme di 276 linee pure da allevamenti condotti nelle nursery dell unità di Bergamo del CRA ed analizzati per il contenuto in olio totale ed acido linoleico. In tabella 15 è riportato l elenco delle linee. Di seguito i risultati e le considerazioni Il contenuto in grassi (%EE/ss) In figura 16 è riportata la distribuzione di frequenza dei campioni per intervalli di variazione del carattere pari a 0.5 punti percentuali. 105 linee hanno valori compresi tra 3.5 e 4%, intervallo che comprende sia il valore medio della collezione che la mediana della distribuzione. Agli estremi della distribuzione gaussiana si collocano 12 linee con valori estremamente bassi del parametro (tra 2 e 3%) e 15 linee con valori alti o molto alti (tra 5 e 5%). Nella figura 19 i risultati dello screening sono riproposti mediante un grafico a doppia entrata con l apporto globale di linoleico (% di C18:2/ss) in ordinata ed il contenuto in grassi in ascissa. Sono in evidenza le caratteristiche della distribuzione e la stretta associazione con il parametro in ordinata La frazione linoleica degli acidi grassi (% C18:2/ss) 20

21 Il valore medio per la percentuale di acido linoleico è risultato pari al 57%, con valore analogo a quello trovato tra gli ibridi commerciali (59%); l intervallo di variazione tra le linee è invece risultato significativamente più ampio (Δ= 26, min 41, max 68) rispetto a quello degli ibridi (Δ = 12, min 50, max 62). In figura 17 è riportata la distribuzione di frequenza dei campioni per intervalli di variazione del carattere pari a 5 punti percentuali: 44 linee hanno valori inferiori al 50%, 37 linee evidenziano valori bassi compresi tra 50 e 55%, 103 linee hanno valori tra 55 e 60%, 82 linee tra 60 e 65% ed infine 10 linee si caratterizzano per valori molto alti intorno al 65-70%. In figura 18 i risultati dello screening vengono riportati su un grafico a doppia entrata con in ascissa il parametro % C18:12/ss ed in ordinata C18:12/EE; in evidenza sono riportate le linee di maggiore interesse come quelle utilizzabili-utilizzate direttamente come parentali di ibridi competitivi, quelle che costituiscono le linee capostipite di ceppi genetici importanti nella storia del miglioramento genetico. Con valori di % C18:12/EE inferiori a 50 sono da evidenziare le linee VA36, VA35, VA59 di origine Virginia, ascrivibili al breeding group Lancaster ed utilizzate negli anni 80 e 90 come parentali di ibridi commerciali di successo (Padano, Ranger, Dekalb 385, ecc.), W374, W117, W153R di origine Wisconsin e con genetica Minnesota 13 largamente utilizzati nella formulazione di ibridi precoci; MBS 847 di origine Minnesota, capostipite del breeding group Iodent, fondamentale nello sviluppo dei materiali per il Nord Europa e per i materiali mid-season con resistenza allo stress; AR218 (Arkansas), T220, T240 (Tennessee), NC230 (North Carolina) come accessioni riconducibili alla genetica Southern Germplasm utilizzata negli ibridi tardivi per la produzione di pastoni umidi; FR13 ed MS57 di provenienza Illinois e Michigan con origine Leaming e Midland, Lo1270 ed Lo1056 selezionate in ambiente italiano ed utilizzabili come linee impollinanti; Lo1095 ed Lo876 selezionate anch esse in Italia a partire dal breeding group Stiff Stalk Synthetic ed utilizzate come parentale portaseme. Nel terzo quadrante del grafico (alti valori di linoleico ed alto valore di grassi) si collocano alcune linee di grande importanza nel miglioramento genetico applicativo: A619 e Oh43 con un comune background genetico, B14 e B37 di origine Iowa SSS e genitori di un grande numero di ibridi commerciali negli anni 70-80, B73 e le derivate LH198, LH132, Lo904, LH198 presenti per se o come derivativi nel germoplasma di quasi tutti gli ibridi da classe 500 a 700; Mo17 ed LH185 di origine Lancaster, e parentali di ibridi molto popolari negli anni 80 e 90. Nel quarto quadrante si evidenziano alcuni genotipi con basso contenuto in olio quali Lo1240 ed Lo1260 che hanno una qualche diffusione nei materiali per consumo diretto (food); Lo1208 con ascendenze Iodent; LH150, LH126 ed LH181 costituite dal polo di ricerca Holden s. L analisi del germoplasma disponibile ha individuato un buon numero di linee interessanti per un utilizzo diretto come parentale o come source genetica per programmi di selezione di linee di secondo ciclo. In conclusione questo lavoro preliminare di screening ha accertato la fattibilità, in termini di variabilità genetica disponibile, tempi di sviluppo, quantità di risorse necessarie e livello di rischio, di un programma di costituzione di ibridi speciali per la filiera del prosciutto DOP dotati di buone caratteristiche in termini di produzione-adattamenti ai nostri ambienti Obiettivo 3.3)Sviluppo di materiali migliorati L Unità di ricerca CRA-MAC di Bergamo conduce un programma di miglioramento genetico del mais iniziato negli anni 30 con l obiettivo di migliorare le varietà locali ad impollinazione libera, riposizionato sull andamento e lo sviluppo degli ibridi in Italia nel primo dopoguerra e rifocalizzato negli anno 70 e 80 sui materiali genetici elite della ricerca internazionale. Attualmente il programma di Bergamo è l unico progetto pubblico operativo in Sud Europa per la costituzione di ibridi di mais

22 competitivi con i prodotti commerciali della ricerca internazione. Le risorse messe a disposizione dal Progetto MASPES sono state utilizzate secondo diverse linee di intervento Caratterizzazione-posizionamento di materiali genetici di base già costituiti o in via di costituzione Risultati di questo intervento è stato il posizionamento di linee lo per le caratteristiche di contenuto e composizione dei grassi. Nelle tabelle 15 e 16 è riportato l elenco delle linee parentali ricaratterizzate o costituite ex novo; tra queste sono menzionate - Lo 1095 ed lo1084 sono linee SSS con prevalenza di B73 utilizzabili come portaseme in ibridi commerciali: hanno buona attitudine combinatoria generale e trasmettono caratteri di stay green, resistenza dello stocco e bassa inserzione della spiga. Per contro hanno scarsa attitudine alla perdita di umidità a fine ciclo ed una certa suscettibilità all invasione dei funghi del marciume della spiga; -Lo876 è una vecchia linea tipo B14 derivata direttamente da una popolazione SSS con caratteristiche dominanti per canopy, stay-green e conformazione della spiga: è stata riutilizzata in popolazioni segreganti per ottenere linee di secondo ciclo con migliori caratteristiche di tenuta delle radici; - Lo1301 è una buona linea di origine SSS/B73 già parentale di ibridi da classe FAO 400 a 700, utilizzabile efficacemente per produrre ibridi di elevata produzione e buone caratteristiche adattative all ambiente padano; - Lo 1270 è un materiale genetico molto originale, derivato da ibrido commerciale e selezionato per A.C. contro SSS. Presenta valori eccezionalmente bassi sia in % linoleico/ee (43.1) sia in % linoleico/ss (= 1.7). Lo 1270 è stata utilizzata sul programma MASPES sia come parentale, sia come source del carattere per nuove ricombinazioni; - Lo1208 è una linea di media precocità ottenuta per ricombinazione di una popolazione F2 derivata da un ibrido commerciale contenente una base genetica Iodent; - Lo1260 è la linea non-sss con la più elevata attitudine combinatoria ed in grado di costituire ibridi produttivamente competitivi con i migliori commerciali del momento; il basso valore di C18:2/ss è dovuto essenzialmente al basso contenuto in grassi totali Formulazione di ibridi commerciali competitivi Nel 2004 è stato posto in registrazione l ibrido Lo1263/Lo1270. dopo due anni di sperimentazione è stato iscritto al Registro Nazionale delle varietà col nome di MASPES701, dopo aver superaro i test di distinguibilità-omogeneità-stabilità ed avendo mostrato performances produttive superiori ai testers di riferimento. Nei successivi anni 2005 e 2006 sono stati individuati altri materiali notevoli. Tra questi Lo1301/Lo1270 di classe FAO 600, Lo1095/Lo1056 di classe FAO 700 e Lo1301/Lo1300 di classe FAO 400 (tabella 17) hanno superato gli screening finali (livello T4 di testing) e sono stati sviluppati a livello precommerciale con moltiplicazione delle linee parentali e produzioni pilota per prove di pieno campo Selezione di linee parentali di secondo ciclo le linee individuate come interessanti (punto ) sono state immediatamente utilizzate come parentali di popolazioni F2 per la selezione di linee migliorate di secondo ciclo. Nel 2006 sono state codificate le nuove linee Lo1414, Lo1416, Lo1418 ed Lo1420 derivative di Lo1270; Lo1446 derivativa di Lo1260; Lo1421, Lo1425, Lo1427 derivative di Lo1301. Nel 2007 sono state codificate le linee Lo1480, Lo1482 e Lo1484 come secondo ciclo di Lo1270, ed inoltre Lo1492 ed Lo1495 come secondo ciclo di Lo1260. Nel 2008 le linee Lo1443, Lo1457, Lo1459 derivate da Lo1301; le linee Lo1502, Lo1514 derivate Lo1260, le linee Lo1504, Lo1506, Lo1516 derivate da Lo1270, ed infine Lo1512 derivate da Lo1208.

23 Le nuove linee sono state incrociate con gli opportuni combiners e nuovi ibridi sono in valutazione agronomica in prove avanzate di livello T3 e T Conclusioni relative all obiettivo 1 Per la caratterizzazione ed il posizionamento degli ibridi commerciali in funzione di un basso contenuto in acido linoleico, sono stati testati 164 ibridi commerciali di classe FAO con campionamenti generalmente ripetuti per più anni e 60 ibridi di classe FAO 300. Il contenuto in estratto etereo (%EE/ss) ha mostrato una notevole variabilità, mentre più contenuta è risultata la variabilità della proporzione dell acido linoleico sul totale degli acidi grassi (%C18:2/EE). Di conseguenza la discreta variabilità riscontrata fra ibridi dipende in massima parte dal loro contenuto in estratto etereo, ed in misura molto minore dalla loro composizione acidica. I diversi ibridi hanno mostrato valori molto costanti nei diversi anni di prova. I fattori ambientali (concimazione azotata, località di coltivazione, annualità, condizioni atmosferiche), hanno mostrato molto spesso un effetto nullo sulla quantità e qualità della frazione lipidica della granella; in alcuni casi il loro effetto, pur significativo, è estremamente limitato rispetto all effetto del genotipo del mais. In sostanza quanto sopra riportato consente di affermare che un opera di miglioramento genetico per il carattere basso linoleico può essere perseguita con successo. L analisi del germoplasma disponibile (276 linee pure) ha messo in evidenza una variabilità molto maggiore rispetto agli ibridi commerciali sia per il contenuto in estratto etereo che per la sua composizione acidica; ciò ha consentito di avviare un lavoro di miglioramento genetico individuando un buon numero di linee interessanti per un utilizzo diretto come parentale o come source genetica per programmi di selezione di linee di secondo ciclo. Nell ambito di tale lavoro di miglioramento genetico un ibrido (MASPES701) è stato iscritto nell anno 2006 al Registro Nazionale delle varietà, altri tre ibridi hanno raggiunto il livello di sviluppo precommerciale e numerose altre nuove linee migliorate di secondo ciclo sono state codificate e sono attualmente in valutazione in prove avanzate. 6.2 Obiettivo 2) Effetti dell insilamento sulla composizione acidica della granella di mais Valutazione delle modificazioni indotte dalla durata dell insilamento sulla composizione acidica di ibridi a diverso contenuto di acido linoleico. Sulla base di performance produttiva, diversità genetica, grado di diffusione e contenuto in acido linoleico sulla sostanza secca totale sono stati scelti 12 ibridi per la semina dei parcelloni destinati a fornire la granella verde destinata all insilamento. Il programma prevedeva l insilamento di 10 ibridi, ma si è ritenuto opportuno disporre di una più ampia gamma di ibridi per eliminare quelli che eventualmente manifestassero irregolarità nella crescita e nella maturazione. Il 10/09/04 la granella è stata trebbiata e macinata in partite separate, ma con un unico molino al fine di garantire l omogeneità della macinazione e la sostanza secca della granella verde (tabella 18) è risultata mediamente del 71,1%, in accordo con quanto previsto nel piano sperimentale. Come da programma per ogni ibrido sono stati preparati tre sili contenenti circa 80 kg l uno di pastone; i sili sono stati posti in un ambiente chiuso e buio al fine di evitare bruschi sbalzi di temperature ed eventuali effetti della luce. I campionamento è stato effettuato, per ogni silo a due, sette e dodici mesi dall insilamento. Sui campioni (complessivamente 11 campioni all insilamento e 33 campioni per ogni tempo di prelievo successivo) sono stati determinati il ph, la sostanza secca, l acido lattico, l azoto

24 ammoniacale e la composizione acidica della frazione lipidica; per i campioni prelevati a 2,7 e 12 mesi dall insilamento sono stati determinati anche gli acidi grassi volatili. I risultati analitici medi relativi alla qualità dell insilato sono riportati in tabella 18, mentre nelle tabelle successive sono riportati i dati relativi ai singoli ibridi (tabella 19 Corona; tabella 20 DK6309; tabella 21 Duende; tabella 22 Eleonora; tabella 23 Hellen; tabella 24 Kalibo; tabella 25 Kermess; tabella 26 Lolita; tabella 27 PR33A46; tabella 28 PR33J24; tabella 29 Sancia). Le caratteristiche dell insilato possono considerarsi buone; il ph è compreso fra 4 e 4,5, la perdita di sostanza secca è estremamente limitata (meno dell 1%) e gli acidi grassi volatili (acetico, propionico e butirrico) sono mediamente al di sotto dei limiti riportati dalla letteratura. L acido lattico e l azoto ammoniacale rientrano, dopo 7 mesi di insilamento nei valori riportati in letteratura, mentre superano tale soglia dopo 12 mesi. I campioni dei sili aziendali hanno valori tendenzialmente più bassi per l acido lattico e sempre superiori per quanto riguarda l azoto ammoniacale; ciò ci conferma la normalità dei risultati ottenuti con i sili sperimentali, anche alla luce della difficoltà di stabilire delle soglie sicuramente affidabili per questi parametri qualitativi del pastone di mais. Per quanto riguarda le caratteristiche della frazione lipidica dei pastoni si nota nei primi due mesi di insilamento un aumento del contenuto in estratto etereo che rimane poi sostanzialmente stabile. Questo può essere legato in parte alla riduzione del contenuto in carboidrati del pastone che vengono utilizzati dai batteri fermentanti ed in parte all aumento della flora batterica la cui membrana è ricca di lipidi. Molto interessante è l andamento della composizione acidica. Prima di tutto non è stata rilevata la presenza di prodotti di bioidrogenazione (transisomeri e CLA), ed anzi la modesta quantità di acido Cis-Vaccenico (C18:1n7) rilevata al momento dell insilamento e dopo due mesi, scompare successivamente. La tendenza, comune a tutti gli ibridi a prescindere dalla loro composizione acidica iniziale, è ad una diminuzione percentuale degli acidi grassi saturi e monoinsaturi ed ad un aumento percentuale dei polinsaturi, in particolare dell acido linoleico che ne costituisce la quasi totalità. La riduzione percentuale degli acidi grassi saturi e monoinsaturi non significa presumibilmente una loro demolizione, ma probabilmente è dovuta all aumento della flora batterica i cui lipidi di membrana sono particolarmente ricchi di acidi grassi polinsaturi come si può dedurre dal contemporaneo aumento dell estratto etereo. Ciò che lascia perplessi sono i valori percentuali dell acido linoleico nei pastoni al momento dell insilamento; essi infatti risultano, per tutti gli ibridi, più bassi dei corrispondenti valori rilevati nelle granelle secche nel corso di ormai tre campagne di analisi, mentre il contenuto in estratto etereo rientra nel range dei valori rilevati, anche se non nella fascia più alta. Al fine di chiarire se tali differenze siano proprie della matrice analizzata o siano dovute a variabili di tipo analitico sono state condotte alcune ulteriori analisi, in quanto le granelle secche sono sempre state sottoposte a metilazione diretta, mentre gli insilati sono stati sottoposti ad etilazione. La metilazione costituisce la metodica ufficiale di preparazione degli acidi grassi per la analisi gascromatografica. Nei prodotti fermentati però, la formazione di alcool etilico rende la metilazione problematica. Infatti durante la derivatizzazione si formano sia esteri etilici che metilici di acidi grassi; il risultato è un acidogramma non utilizzabile in quanto compaiono sia acidi grassi metilati che acidi grassi etilati. Per questo motivo è stata scelta per i pastoni l etilazione diretta, analisi affidabile e riproducibile ma che, in particolare per il mais, presenta il problema di non essere perfettamente sovrapponibile alla metilazione. Per verificare le eventuali differenze, abbiamo analizzato i pastoni prelevati al momento dell insilamento con entrambe le metodiche; l acido linoleico nei campioni metilati è sempre risultato più alto che nei corrispondenti campioni etilati ( mediamente di 2,2 punti percentuali). 24

25 Dunque i valori percentuali degli acidi grassi non dovrebbero essere confrontati direttamente tra etilati e metilati; per questo è stato analizzato con la etilazione anche il campione di pastone al tempo 0 che pure non aveva alcool etilico. A conferma della natura analitica di questa variazione sono stati analizzati 12 campioni appartenenti a 6 ibridi di mais ognuno dei quali è stato raccolto a due diversi tenori di umidità; il primo a circa 28-30% di umidità (ideale per l insilamento), il secondo a 22-24%. Dapprima sono state confrontate le due epoche di raccolta, dalle quali non è emersa nessuna differenza sostanziale; successivamente sono state confrontate le due metodiche di derivatizzazione ; anche in questo caso i campioni etilati mostrano una valore dell acido linoleico minore di circa 2 punti percentuali. Posto che comunque la metodica più corretta per la derivatizzazione degli acidi grassi degli insilati è l etilazione, nella comparazione dei risultati analitici di granelle secche o pastoni si dovrà dunque tenere conto dei diversi risultati dei due metodi al fine di evitare di sottostimare l effettivo contenuto in acido linoleico di una razione a base di pastone di mais Variazioni indotte dall insilamento in situazioni di campo sulle caratteristiche di ibridi a contenuto noto di acido linoleico Campagna 2006 L'Aral attraverso un'indagine di campo tramite l'ausilio dei tecnici delle varie APA, ha cercato e fornito 4 aziende suinicole con differenti ibridi di mais e differenti modi di stoccaggio. L'indagine è stata condotta con l ausilio della seguente scheda: Azienda Ibrido di mais coltivato Superficie seminata (ha) Tipologia silos Capacità silos (q.li-mc) Tipo di carico Tipo di scarico Data insilamento Data apertura silos I risultati dell indagine sono riportati nella tabella 30, nella quale sono anche riportate le date di prelievo dei campioni. Al fine di garantire la massima uniformità analitica e minimizzare l errore legato a diversi momenti e condizioni di prelievo e ad alterazioni di campioni non congelati durante il trasporto si è preferito congelare i campioni e procedere alle analisi una volta che tutti i campioni fossero disponibili.. I risultati delle analisi sui quattro insilati sono riportati nelle tabelle dalla 31 alla 38. Nell azienda 1(tabella 31) sono intercorsi 14 mesi fra l insilamento e l utilizzazione del pastone, che è stato interamente utilizzato nel giro di un mese; quindi i tre prelievi di inizio, metà e fine utilizzazione si possono quasi considerare tre ripetizioni essendo avvenuti a breve distanza fra loro e dopo oltre un anno dall insilamento. Nonostante il lungo tempo di conservazione il ph è risultato inferiore a 4, gli acidi grassi volatili nella norma e l azoto ammoniacale paragonabile a quello degli insilati sperimentali. Anche in questo caso si è verificato un deciso aumento dell estratto etereo ed un deciso aumento della percentuale dell acido linoleico (tabella 35) ancora più marcati di quelli verificati per lo stesso ibrido nei sili sperimentali. Anche nell azienda 2 (tabella 32) l acido linoleico sulla s.s. mostra una tendenza all aumento durante

26 la conservazione dovuta in gran parte all aumento dell acido linoleico sul totale degli acidi grassi ( tabella 36). L azienda 3 (tabella 33) ha un insilato con buone caratteristiche benché la sua utilizzazione sia iniziata ad appena 14 giorni dall insilamento; questo può essere spiegato dall aggiunta di lattobacilli che hanno prodotto un notevole aumento del contenuto in acido lattico. La frazione lipidica non mostra lo stesso andamento dei due precedenti, anzi si evidenzia una tendenziale riduzione sia dell estratto etereo che dell acido linoleico (tabella 37). Ciò non concorda con quanto rilevato per la stessa varietà nei sili sperimentali dove sia l estratto etereo (nei primi due mesi) che l acido linoleico sono aumentati durante la conservazione. Tale fenomeno potrebbe essere spiegato dall effetto dell inoculo batterico che ha permesso di raggiungere valori di ph bassi in tempi molto veloci e con una scarsa proliferazione batterica. Anche nell azienda 4 non si è verificato un mutamento sostanziale della frazione lipidica durante l insilamento. Poiché appare evidente un aumento, di circa il 10%, del contenuto in acido linoleico sulla sostanza secca negli insilati sperimentali, mentre non in tutti gli insilati di campo è stato verificato questo fenomeno, è stata condotta, con le stesse modalità illustrate in precedenza un nuovo ciclo di analisi sugli insilati di campo Campagna 2007 Per il secondo anno consecutivo l Aral, con l'ausilio dei tecnici delle varie APA, ci ha fornito campioni di pastone derivanti da 4 aziende suinicole. Le aziende 1, 3 e 4 sono le medesime della precedente campagna mentre l azienda numero 5 ci ha conferito i campioni per la prima volta. I risultati dell indagine sono riportati nella tabella 39. Al fine di garantire la massima uniformità analitica e minimizzare l errore legato a diversi momenti e condizioni di prelievo e ad alterazioni di campioni non congelati durante il trasporto si è preferito congelare i campioni e procedere alle analisi una volta che tutti i campioni fossero disponibili.. Nell azienda 1, (tabelle 40 e 44 ) sono intercorsi 5 mesi fra l insilamento e l utilizzazione del pastone, che è stato interamente utilizzato in poco più di 20 giorni; quindi i tre prelievi di inizio, metà e fine utilizzazione si possono considerare quasi tre ripetizioni essendo avvenuti a breve distanza fra loro. L acido linoleico sulla sostanza secca risulta aumentato in due campioni su tre per effetto sia dell aumento dell estratto etereo sulla sostanza secca sia dell acido linoleico sul totale degli acidi grassi. Per questa azienda si conferma il risultato dell anno precedente, cioè un aumento dell acido linoleico durante l insilamento. Nell azienda 3 (tabelle 41 e 45), benché sia trascorso solo un mese fra l insilamento e l inizio dell utilizzazione, si nota un netto aumento sia dell estratto etereo che dell acido linoleico sul totale degli acidi grassi e di conseguenza dell acido linoleico sulla sostanza secca. Anche nel ciclo precedente in questa azienda l utilizzazione dell insilato era iniziata a circa un mese dall insilamento, ma non si era registrato un aumento dell acido linoleico. Nell azienda 4 (tabelle 42 e 46) si registra un aumento dell acido linoleico sulla sostanza secca all apertura ed a metà utilizzazione, legato però ad un aumento dell estratto etereo e non a quello dell acido linoleico sul totale degli acidi grassi. Nel ciclo precedente non si era verificato alcun mutamento della componente lipidica dell insilato. Per l azienda 5 (tabelle 43 e 47), non presente l anno precedente, sono stati prelevati solo un campione all insilamento e uno all apertura del silo dopo circa 50 giorni, che ha in ph decisamente alto (4,66). Per quanto riguarda la componente lipidica si rileva un aumento percentuale dell acido linoleico sul totale degli acidi grassi ma una diminuzione dello stesso sulla sostanza secca dovuto ad una notevole riduzione dell estratto etereo Conclusioni relative all obiettivo 2 26

27 Il pastone di granella trova una sempre maggiore diffusione come componente di base nell alimentazione del suino pesante. E dunque importante conoscere se il processo di fermentazione cui va incontro il pastone durante l insilamento determina una variazione di qualche tipo della sua componente lipidica sia in termini quantitativi che qualitativi. Entrambi i fattori concorrono infatti a determinare il valore della percentuale dell acido linoleico sulla sostanza secca nella dieta dei suini, che è uno dei parametri di conformità dell alimentazione prescritti nel disciplinare di produzione dei prosciutti a DOP. La presente ricerca ha messo in evidenza prima di tutto che le fermentazioni batteriche che avvengono durante l insilamento non producono acidi grassi diversi da quelli presenti nella granella verde. E interessante invece notare come sia nei sili di piccole dimensioni preparati presso il laboratorio, sia nei campioni prelevati da sili aziendali ci sia nella maggior parte dei casi un tendenza all aumento sia dell estratto etereo sulla sostanza secca, sia della percentuale dell acido linoleico sul totale degli acidi grassi e quindi in definitiva dell acido linoleico sulla sostanza secca del pastone. Poiché tale aumento è in molti casi dell ordine del 20-30% esso potrebbe rivelarsi fondamentale nel determinare la conformità della razione al disciplinare. In casi nei quali si giunga, per caratteristiche di formulazione, vicini al limite del 2% di acido linoleico sulla sostanza secca della razione, anche la variazione avvenuta durante l insilamento, che comunque interessa circa la metà della sostanza secca della razione stessa, potrebbe rivelarsi decisiva per il suo superamento. A conclusione della sperimentazione si ritiene pertanto importante ribadire come l analisi della componente lipidica dei pastoni di granella dovrebbe entrare nella routine delle analisi degli alimenti operata ai fini del controllo della qualità delle carni; gli allevatori dovrebbero essere ben consapevoli che questo è uno dei fattori che devono essere presi in considerazione nel caso sia necessario ridurre il contenuto in acido linoleico del grasso di deposito dei suini Obiettivo 3) Sviluppo di sistemi rapidi di valutazione del contenuto in acido linoleico del mais La Tecnica NIRS (Near Infrared Reflectance Spectroscopy) è un metodo di analisi secondario che sfrutta alcune proprietà fisiche della materia ed in particolare la sua interazione con le radiazioni del vicino infrarosso. Questa tecnica si avvale della specifica capacità di ogni composto chimico di assorbire, trasmettere o riflettere la radiazione luminosa. La combinazione delle proprietà assorbenti, combinate con quelle di dispersione dell energia luminosa, determina la diffusa riflettanza della luce, che contiene informazioni sulla composizione chimica del campione. Il tempo impiegato per una singola analisi varia da pochi secondi a pochi minuti. Questo metodo consente una rapida indagine di numerosi campioni con una notevole diminuzione di tempo e di costi rispetto alle tecniche tradizionali. Ciò si deve principalmente alla semplicità delle operazioni di preparazione e alla varietà di analisi realizzabili. La possibilità di riutilizzare il campione e l assenza di reagenti completa il quadro dei vantaggi. Al contrario, si presentano di notevole complessità la scelta del giusto algoritmo da utilizzare per l interpretazione dei dati e l accurata procedura di calibrazione della sofisticata attrezzatura; è inoltre svantaggiosa la dipendenza dai metodi chimici tradizionali La calibrazione Per lo scopo sono stati utilizzati 582 campioni di granella di mais; si tratta prevalentemente di ibridi commerciali coltivati in diverse aree geografiche, in annate successive ( ), ma anche di linee genetiche pure, il tutto fornito dal CRA Unità di ricerca per la maiscoltura. I campioni sono stati tutti preliminarmente macinati con molino Tecator Cyclotec 1093 Sample Mill (Tecator, Höganäs, Sweden), dotato di griglia da 1 mm, per l acquisizione degli spettri e per preparare il campione (AOAC e ) alla determinazione dei seguenti parametri chimici: Sostanza secca (S.S.%) su 374 campioni, determinata essiccando in stufa ventilata a C fino a peso costante (Martilloti et al., 1987);

28 Estratto etereo (E.E.%), su 374 campioni determinato in duplicato tramite estrattore Soxtec con etere di petrolio (AOAC ); Su tutti i 582 campioni è stata determinata la composizione percentuale in acidi grassi della frazione lipidica con tecnica di gas-cromatografia capillare; La percentuale di acido linoleico sulla sostanza secca (C18:2 S.S.) è stata calcolata sulla base del contenuto lipidico totale (contenuto percentuale di C18:2 sul totale degli acidi grassi, moltiplicato per il contenuto percentuale di estratto etereo); La scansione dei 582 campioni è stata poi realizzata utilizzando moduli a tazzine tonde acquisendo gli spettri tra 400 e 2498 nm e registrando gli assorbimenti ogni 2 nm, utilizzando un Foss NIRSystem 6500; Gli spettri sono stati registrati come log 1/R mediando 25 scansioni del campione dopo 16 scansioni del riferimento interno; Per l acquisizione dei dati spettrali e per lo sviluppo della calibrazione è stato usato il software NIRSystem WinISI II V. 1.5; I trattamenti matematici a cui sono stati sottoposti gli spettri, includono lo scatter correction (standard normal variate e detrending), derivata prima con gaps e smoothing ogni 4 data point. La calibrazione è stata ottenuta utilizzando il sistema MPLS (Modified Partial Least Square), che si basa sulle informazioni dell intero spettro, costruendo fattori che catturano tutta la possibile variabilità dei dati sperimentali. La validazione della calibrazione è stata realizzata tramite metodo interno (cross-validation): questo metodo consiste nel costruire il modello, utilizzando tutti i campioni che sono divisi in quattro gruppi, impiegandone, come vedremo, tre per la predizione del quarto; a questo punto il gruppo di campioni lasciato fuori (che risulta quindi indipendente dal data-set) è utilizzato per calcolare le differenze tra il valore vero e quello predetto di ciascun campione oggetto di predizione. Al termine del test, il gruppo estratto, viene reintrodotto nel data-set e ne viene estratto un altro, che viene sottoposto alla stessa procedura del precedente, e così via per tutti i gruppi di campioni. Tramite questa procedura è stato possibile calcolare l errore standard medio di cross-validazione (SECV: Standard Error of Cross Validation) I parametri analitici oggetto di studio La popolazione di campioni oggetto della calibrazione, mostra, dall analisi per via umida, buona variabilità in termini di E.E.% (circa 3 punti in percentuale), C18:2 che va dal 41.89% al 67.78% sul totale degli acidi grassi e C18:2% S.S. che varia dall 1.01% al 3.46% (figure 20, 21 e 22), i valori limite, riferendoci a tutti i parametri analizzati, sono rappresentati dalle linee pure del CRA-MAC di Bergamo con caratteristiche leggermente diverse dagli ibridi commerciali reperibili normalmente. Ovviamente in fase di sviluppo dell equazione di calibrazione non tutti i campioni analizzati sono stati impiegati, poichè durante la cross-validazione dell equazione, i campioni con i residui più alti, sono stati eliminati usando il criterio T>2.5 (Critical Outlier Value). La calibrazione ottenuta mostra, in relazione ai parametri in oggetto (E.E%, C18:2% e C18:2% S.S.%) buoni coefficienti di correlazione superiori a 0.90, SECV piuttosto bassi e relativi RPD> 3 indicando buone prestazioni dell equazione da utilizzare in fase di predizione. Oltre ai parametri analitici previsti dall Obiettivo 3 (contenuto in estratto etereo e contenuto in acido linoleico della farina di mais) sono stati presi in considerazione anche il contenuto in sostanza secca della farina ottenuta dalla macinazione della granella e del contenuto percentuale di acido palmitico, stearico ed oleico per i quali sono stati ottenuti buoni parametri statistici relativamente alla sostanza secca e all acido oleico, mentre non buoni risultano per i due acidi grassi saturi palmitico e stearico, il che evidenzia cattive prestazioni in fase di predizione come vedremo in tabella 49. Nella tabella 49 sono riportati i valori statistici di predizione, in cui i valori analitici di laboratorio (analisi per via umida) sono stati messi a confronto con quelli ottenuti dall analisi NIR, per i parametri fin qui considerati,utilizzando l equazione ottenuta. I campioni oggetto del confronto sono gli stessi utilizzati per la calibrazione. 28

29 Selezione dei campioni e aggiornamento della curva di calibrazione Inizialmente nella calibrazione erano stati aggiunti gli spettri di tutti i campioni che arrivavano dall ISC di Bergamo, senza nessun criterio di vantaggio per la tecnica NIR. Per la scelta dei campioni realmente utili per lo sviluppo di una calibrazione si è quindi utilizzato il metodo delle componenti principali PCA (Principal Components Analisys), metodo per cui si scelgono i campioni, avente come unica discriminante il loro spettro (figura 28). Gli spettri, sottoposti all analisi PCA, si dispongono in uno spazio tridimensionale secondo una sfera che rappresenta la popolazione dei 582 campioni in calibrazione (figura 29). La selezione si realizza mediante l uso di due algoritmi. Il primo, serve per escludere i campioni con spettro anomalo, così definito perché risultato di una acquisizione problematica o perché non appartenente a questa popolazione (H>3, dove H è la distanza standardizzata di Mahalanobis). Una volta assodato il fatto che tutti i campioni appartengono alla stessa popolazione inizia la vera e propria fase di selezione. Eliminando quindi quelli con spettro troppo simile (H<0.6) si è ottenuta una popolazione selezionata di 321 campioni, ritenendo 261 campioni poco utili per lo sviluppo della calibrazione.(figure 30 e 31). Con questa popolazione di spettri e con i valori analitici corrispondenti già a disposizione per le precedenti calibrazioni, si è proceduto ad elaborare una ulteriore equazione di calibrazione, utilizzando sempre gli stessi criteri, da sottoporre ad ulteriore validazione interna e che ha dato i risultati riassunti nella tabella 50. Attualmente questa rappresenta l equazione di calibrazione utilizzata per l analisi NIR ed è quella trasferita agli strumenti standardizzati delle altre unità sperimentali, come previsto dall obiettivo 3 del progetto. Le prestazioni della calibrazione in oggetto, testimoniano accurate predizioni per l E.E.% e per gli acidi grassi di rilievo. In futuro, per il mantenimento ed aggiornamento della curva NIR, man mano che si procederà con l acquisizione degli spettri a scopo analitico impiegando l equazione di calibrazione precedentemente sviluppata, si individueranno i campioni i cui spettri, attraverso l analisi dei PCA, sono idonei allo sviluppo ulteriore della curva ed in grado di riempire i vuoti geografici nella rappresentazione 3D della popolazione selezionata dei 321 spettri in calibrazione (figura 31). Questo significa riempire vuoti di predizione della nostra calibrazione, migliorandone la robustezza e il potenziale analitico, riducendone l errore. Su questi campioni che verranno così selezionati si dovrà procedere alla determinazione per via umida dei componenti analitici, ed i relativi spettri NIR verranno aggiunti alla calibrazione esistente rielaborando così un equazione che comprende le nuove informazioni Conclusioni relative all obiettivo 3 La calibrazione ottenuta mostra, in relazione ai parametri in oggetto (E.E%, C18:2% e C18:2% S.S.%) buoni coefficienti di correlazione superiori a 0.90, SECV piuttosto bassi e relativi RPD> 3 indicando buone prestazioni dell equazione da utilizzare in fase di predizione. In futuro si potrà migliorare la prestazione della curva di calibrazione ottenuta, individuando campioni in grado di riempire i vuoti di predizione attualmente presenti. In questo modo si potranno migliorarne la robustezza e il potenziale analitico, riducendone l errore.

30 RELAZIONE FINALE DEL PROGETTO Selezione e gestione del mais per la qualità del suino pesante (MaSPes) TABELLE ARAL Associazione Regionale Allevatori della Lombardia (Angelo Bonù) CRA Unità di ricerca per la maiscoltura (Alberto Verderio) CRA Unità di ricerca per la suinicoltura (Davide Bochicchio, Giacinto Della Casa, Valerio Faeti) Università di Bologna Dipartimento di Morfofisiologia Veterinaria e Produzioni Animali (Nico Brogna, Attilio L. Mordenti, Andrea Panciroli)

31 Tabella1: Ibridi di classe FAO 500, 600, 700 considerati nella sperimentazione 2002: caratteri qualitativi e performances agronomiche IBRIDO DITTA classe FAO C18:2 /ss CARATTERI QUALITATIVI PERF. AGRONOMICHE % PERF. H2O% EE/ss C18:2/EE % alla MEDIA raccolta Peso ettolitrico ALIPRES TI LIMAGRAIN 500 2,27 3,97 57, ,9 69 BALKA PIONEER 500 2,07 3,44 60, ,3 73 BUONARROTI CEREALTOSCANA 500 2,16 3,84 56, ,7 70 CECILIA PIONEER 500 2,10 3,70 56, ,9 72 CHALCAO VERNEUIL 500 2,61 4,50 57, ,9 72 CUARTAL APSOVSEMENTI 500 2,26 3,99 56, ,0 70 GERAL DEKALB 500 2,11 3,69 57, ,7 71 GOLDALIN GOLDEN HARVEST 500 2,31 4,05 57, ,4 68 GOLDMAN GOLDEN HARVEST 500 2,19 3,88 56, ,6 71 GOLDREX AGRA 500 2,04 3,65 56, ,8 68 HELDER EMILSEME 500 2,35 4,04 58, ,9 72 KENNEDY RENK VENTUROLI 500 2,37 4,23 56, ,2 73 KULT KWS 500 1,94 3,63 53, ,8 71 MANILA SNACI 500 2,14 3,88 55, ,8 70 MAVERIK NK 500 2,52 4,08 61, ,3 71 NARBONE MAISADOUR 500 2,63 4,40 59, ,5 69 PR34A92 PIONEER 500 2,11 3,94 53, ,9 71 SAVONA CI-ESSE 500 2,24 4,12 54, ,3 69 SENEGAL ASGROW 500 2,41 4,19 57, ,9 70 TEVERE ASGROW 500 2,50 4,32 57, ,4 69 TONACHI SIVAM 500 2,24 3,78 59, ,9 70 MEDIA FAO 500 2,26 3,97 57,06 ALICIA PIONEER 600 2,43 4,00 60, ,5 72 ALIVAL LIMAGRAIN 600 2,64 4,54 58, ,1 70 ANNIBALE SIVAM 600 2,91 5,06 57, ,9 72 ARPER EMILSEME 600 2,58 4,51 57, ,4 71 BARDENAS APSOVSEMENTI 600 2,39 4,20 56, ,4 67 BETTY ORSEM HYBRIDES 600 2,49 4,71 52, ,8 71 BRIAN RENK VENTUROLI 600 2,49 4,51 55, ,3 70 CALEDON DEKALB 600 2,09 3,79 55, ,9 73

32 CEREA CI-ESSE 600 2,49 4,43 56, ,0 67 CORONA ASGROW 600 2,33 3,96 58, ,7 69 COTOS DEKALB 600 2,11 3,62 58, ,5 71 GABRIELE VERNEUIL 600 2,39 4,13 57, ,2 69 GOLDASTE AGRA 600 2,13 3,77 56, ,1 70 GOLDEN GOLDMICHEL HARVEST 600 2,17 3,88 55, ,4 70 KALIBO SIS 600 2,02 3,72 54, ,3 71 Segue Tabella 1 IBRIDO DITTA classe FAO C18:2 /ss CARATTERI QUALITATIVI PERF. AGRONOMICHE % PERF. H2O% EE/ss C18:2/EE % alla MEDIA raccolta Peso ettolitrico KERMESS KWS 600 1,66 2,77 59, ,9 69 NEWPORT MAISADOUR 600 2,70 4,71 57, ,8 70 NIKAIA MAISADOUR 600 2,83 4,88 57, ,2 70 PR31G98 PIONEER 600 2,42 4,06 59, ,0 70 PR31N27 PIONEER 600 2,26 3,78 59, ,0 72 PR32D99 PIONEER 600 2,49 4,45 55, ,3 70 PR32W92 PIONEER 600 2,71 4,49 60, ,8 73 PR33J24 PIONEER 600 2,47 4,02 61, ,1 73 PR33R77 PIONEER 600 2,31 4,15 55, ,8 69 PROXIMA NK 600 2,11 3,55 59, ,0 71 VAN GOGH CEREALTOSCANA 600 2,37 3,98 59, ,0 69 MEDIA FAO 600 2,38 4,14 57,62 ELEONORA PIONEER 700 2,62 4,44 58, ,7 71 FERRER EMILSEME 700 2,61 4,54 57, ,1 70 FRASSINO NK 700 2,19 3,78 57, ,3 70 GARDA CI-ESSE 700 2,32 4,54 51, ,4 67 PLINIO NK 700 2,77 4,85 57, ,7 69 PORDOI KWS 700 1,81 3,48 52, ,7 71 TAMIGI ASGROW 700 2,26 4,54 49, ,1 66 MEDIA FAO 700 2,37 4,31 54,91 MEDIA TOTALE 2,34 4,10 57,05 MIN 1,66 2,77 49,67 MAX 2,91 5,06 61,82

33 Tabella2: Ibridi di classe FAO 500, 600, 700 considerati nella sperimentazione 2003: caratteri qualitativi e performances agronomiche IBRIDO DITTA classe FAO CARATTERI QUALITATIVI PERF. AGRONOMICHE % PERF. H2O% Peso C18:2 /ss EE/ss C18:2/EE % alla ettolitrico MEDIA raccolta ALIS UN LIMAGRAIN 500 2,77 4,74 58, ,5 77 BARLETTA CI-ESSE 500 2,60 4,31 60, ,6 74 CHALCAO VERNEUIL 500 2,52 4,35 57, ,5 78 CUARTAL APSOVSEMENTI 500 2,27 3,98 56, ,8 75 DKC6309 DEKALB 500 2,77 4,49 61, ,3 78 DUENDE NK 500 2,79 4,72 59, ,8 76 EVOLIA APSOVSEMENTI 500 2,31 3,88 59, ,6 75 GERAL DEKALB 500 2,26 3,93 57, ,9 76 HELDER EMILSEME 500 2,69 4,53 59, ,4 78 KAREN KWS 500 2,54 4,16 61, ,6 77 LG3562 LIMAGRAIN 500 2,33 4,05 57, ,7 74 MA-N 0273 EMILSEME 500 2,32 3,99 58, ,5 73 NARBONE MAISADOUR 500 2,33 3,91 59, ,2 74 PR32D12 PIONEER 500 2,50 4,15 60, ,4 78 PR33A46 PIONEER 500 2,17 3,63 59, ,4 77 PR34B19 PIONEER 500 2,33 3,89 59, ,8 78 PR34B23 PIONEER 500 2,45 4,29 57, ,1 78 PR34G13 PIONEER 500 2,30 4,43 52, ,0 78 PR34M94 PIONEER 500 2,36 4,09 57, ,1 77 TEVERE DEKALB 500 2,53 4,28 59, ,4 75 TONACHI SIVAM 500 2,28 3,82 59, ,0 76 MEDIA FAO 500 2,45 4,17 58,73 ANNIBALE SIVAM 600 2,80 4,96 56, ,7 77 CECINA SIVAM 600 2,77 5,09 54, ,3 75 CORONA DEKALB 600 2,46 4,05 60, ,6 75 COSTANZA PIONEER 600 2,64 4,33 61, ,4 79 DKC6530 DEKALB 600 2,46 4,03 61, ,8 78 DKC6610 DEKALB 600 2,57 4,19 61, ,8 79 GOLDASTE AGRA 600 2,51 4,41 57, ,8 75 GOLDEN GOLDECLAT HARVEST 600 2,32 4,14 56, ,0 76 HELEN NK 600 1,96 3,33 58, ,6 75 RENK JEFF VENTUROLI 600 2,47 4,19 59, ,2 76 KALIBO SIS 600 2,02 3,78 53, ,2 76 KELADA PIONEER 600 2,40 4,00 59, ,9 77 KERMESS KWS 600 1,89 3,15 59, ,7 76 COVENTRY LIMAGRAIN 600 2,53 4,40 57, ,3 77 LG65109 LIMAGRAIN 600 2,04 3,46 58, ,7 73

34 Segue Tabella 2 IBRIDO DITTA classe FAO CARATTERI QUALITATIVI PERF. AGRONOMICHE % C18:2 /ss EE/ss C18:2/EE PERF. % MEDIA H2O% alla raccolta Peso ettolitrico LOLITA PIONEER 600 2,73 4,39 62, ,2 79 PR31G98 PIONEER 600 2,26 3,78 59, ,1 77 PR32F10 PIONEER 600 2,55 4,18 61, ,4 79 PR32W92 PIONEER 600 2,61 4,34 60, ,6 78 PR33J24 PIONEER 600 2,37 3,97 59, ,9 79 PROXIMA NK 600 2,41 4,04 59, ,3 76 SAETA APSOVSEMENTI 600 2,42 3,91 61, ,6 77 SANCIA EMILSEME 600 2,34 3,87 60, ,5 76 VAN GOGH CEREALTOSCANA 600 2,44 4,13 59, ,7 75 VARENNE MAISADOUR 600 2,57 4,63 55, ,1 75 MEDIA FAO 600 2,42 4,11 59,03 DKC6818 DEKALB 700 2,34 3,92 59, ,1 77 ELEONORA PIONEER 700 2,46 4,08 60, ,9 77 FRASSINO NK 700 2,42 4,09 59, ,8 75 KLAXON KWS 700 2,01 3,37 59, ,2 76 OROCUE SIS 700 2,55 4,35 58, ,4 73 PAMPERO NK 700 2,68 4,48 59, ,9 76 PARMA CI-ESSE 700 2,31 4,39 52, ,7 74 PLINIO NK 700 2,87 5,11 56, ,4 74 SIMETO DEKALB 700 2,21 4,13 53, ,8 75 MEDIA FAO 700 2,43 4,21 57,74 MEDIA TOTALE 2,43 4,15 58,70 MIN 1,89 3,15 52,01 MAX 2,87 5,11 62,30

35 Tabella3: Ibridi di classe FAO 500, 600, 700 considerati nella sperimentazione 2004: caratteri qualitativi e performances agronomiche IBRIDO DITTA classe FAO CARATTERI QUALITATIVI PERF. AGRONOMICHE % PERF. H2O% Peso C18:2 /ss EE/ss C18:2/EE % alla ettolitrico MEDIA raccolta AGRISTER VERNEUIL 500 2,28 3,98 57, ,0 71 CHALCAO VERNEUIL 500 2,54 4,31 58, ,5 74 CUARTAL APSOVSEMENTI 500 2,38 4,14 57, ,8 71 DKC5783 DEKALB 500 2,38 4,25 56, ,6 73 DKC6040 DEKALB 500 2,30 4,25 54, ,9 73 DKC6309 DEKALB 500 2,43 3,87 62, ,5 75 GERAL DEKALB 500 2,22 3,68 60, ,3 72 HELDER LG 500 2,54 4,35 58, ,7 73 KAREN KWS 500 2,31 3,73 61, KOMPACT KWS 500 2,31 3,68 62, ,3 70 SIV5943 SIVAM 500 2,34 4,25 55, ,2 71 LARIGAL SIS 500 2,44 4,06 60, ,9 70 MAS 613 MAISADOUR 500 2,35 3,81 61, ,5 70 PAOLIS APSOVSEMENTI 500 2,33 4,02 57, ,3 73 PR33A46 PIONEER 500 2,05 3,33 61, ,7 74 PR34B23 PIONEER 500 2,31 4,11 56, ,4 75 PR34W47 PIONEER 500 2,23 3,83 58, ,5 71 SAMMY RENK VENTUROLI 500 2,36 3,94 59, ,9 71 SQUADRA ORSEM HYBRIDES 500 2,07 3,34 61, ,9 71 TEVERE DEKALB 500 2,51 4,13 60, ,6 70 MEDIA FAO 500 2,33 3,95 59,21 CORONA DEKALB 600 2,53 4,17 60, ,1 71 COVENTRY LG 600 2,10 3,65 57, ,4 72 DKC6530 DEKALB 600 2,38 3,86 61, ,1 72 DRAFT AGRA 600 2,33 3,91 59, ,4 70 GOLDASTE AGRA 600 2,34 3,99 58, ,0 71 GOLDIMAX JC ROBINSON SEEDS 600 2,25 3,75 59, ,1 71 GOLDS IX JC ROBINSON SEEDS 600 2,36 3,78 62, ,1 71 GRECALE KWS 600 2,16 3,43 63, ,3 69 HELEN NK 600 2,11 3,46 61, ,0 71 JEFF RENK VENTUROLI 600 2,38 3,97 60, ,6 70 KARATE KWS 600 2,08 3,31 62, ,7 70 KERMESS KWS 600 1,94 3,15 61, ,8 71 KUBRICK SIS 600 2,09 3,87 54, ,9 71 MITIC NK 600 2,41 3,97 60, ,5 70 OH 622 ORSEM HYBRIDES 600 2,62 4,21 62, ,5 70 PR31G98 PIONEER 600 2,44 4,02 60, ,7 72

36 Segue Tabella 3 IBRIDO DITTA classe FAO CARATTERI QUALITATIVI PERF. AGRONOMICHE % PERF. H2O% Peso C18:2 /ss EE/ss C18:2/EE % alla ettolitrico MEDIA raccolta PR32D12 PIONEER 600 2,52 4,02 62, ,5 73 PR32F10 PIONEER 600 2,35 3,85 61, ,7 74 PR33J24 PIONEER 600 2,34 3,81 61, ,2 75 PROXIMA NK 600 2,35 3,92 60, ,0 72 SAETA APSOVSEMENTI 600 2,26 3,67 61, ,9 72 TR614 CEREALTOSCANA 600 2,22 3,89 57, ,2 71 VARENNE MAISADOUR 600 2,68 4,67 57, ,7 71 MEDIA FAO 600 2,32 3,84 60,38 ALIPRONTO LG 700 2,50 4,06 61, ,0 70 DKC6818 DEKALB 700 2,36 3,91 60, ,8 71 DKC6841 DEKALB 700 2,21 3,80 58, ,2 71 ELEONORA PIONEER 700 2,45 3,95 62, ,2 73 FMB FMB 700 2,39 3,96 60, ,7 68 KLAXON KWS 700 2,13 3,42 62, ,4 71 PR31Y43 PIONEER 700 2,34 3,79 61, ,3 72 TUCSON SIVAM 700 2,47 4,13 59, ,5 70 MEDIA FAO 700 2,36 3,87 60,87 MEDIA TOTALE 2,33 3,89 60,00 MIN 1,94 3,15 54,10 MAX 2,68 4,67 63,01

37 Tabella4: Ibridi di classe FAO 500, 600, 700 considerati nella sperimentazione 2005: caratteri qualitativi e performances agronomiche IBRIDO DITTA classe FAO CARATTERI QUALITATIVI PERF. AGRONOMICHE % PERF. H2O% C18:2 Peso EE/ss C18:2/EE % alla /ss ettolitrico MEDIA raccolta AGRISTER LIMAGRAIN 500 2,31 3,93 58, ,7 72 ALINEA MAISADOUR 500 2,49 4,14 60, ,7 75 ANETTA ORSEM HYBRIDES 500 2,76 4,65 59, ,8 71 DKC5783 DEKALB 500 2,42 4,32 55, ,3 73 DKC6040 DEKALB 500 2,45 4,51 54, ,6 73 DKC6309 DEKALB 500 2,74 4,35 62, ,4 75 ES BAILA APSOVSEMENTI 500 2,51 4,24 59, ,2 71 GERAL DEKALB 500 2,37 3,94 60, ,8 73 HELDER LIMAGRAIN 500 2,96 5,03 58, ,7 74 KAREN KWS 500 2,38 3,80 62, ,0 73 KLIMT KWS 500 2,57 4,15 61, ,9 71 KONSOL KWS 500 2,43 3,85 63, ,1 73 LARIGAL SIS 500 2,58 4,30 59, ,6 70 LEOPARD AGRA 500 2,75 4,68 58, ,6 73 MATARO' FITO ITALIA 500 2,60 4,44 58, ,9 72 PAOLIS APSOVSEMENTI 500 2,52 4,36 57, ,3 73 PONCHO LIMAGRAIN 500 2,53 4,33 58, ,5 71 PR33A46 PIONEER 500 2,20 3,52 62, ,1 74 PR34F02 PIONEER 500 2,24 4,18 53, ,1 74 SAMMY RENK VENTUROLI 500 2,59 4,25 60, ,5 71 TEVERE DEKALB 500 2,56 4,28 59, ,0 71 X1083N PIONEER 500 2,49 4,22 59, ,3 74 MEDIA FAO 500 2,52 4,25 59,37 CORONA DEKALB 600 2,58 4,23 61, ,1 72 COSTANZA PIONEER 600 2,66 4,30 61, ,5 73 COVENTRY LG 600 2,30 4,06 56, ,6 72 DKC6661 DEKALB 600 2,50 4,35 57, ,5 71 DKC6530 DEKALB 600 2,63 4,39 59, ,2 73 ES BRONCA APSOVSEMENTI 600 2,60 4,38 59, ,9 71 FMB FONDAZIONE M.B ,59 4,16 62, GOLDASTE AGRA 600 2,44 4,20 58, ,4 72 JC ROBINSON GOLDFERT SEEDS 600 2,13 3,68 57, ,7 72 GRECALE KWS 600 2,19 3,50 62, ,8 70 HELEN NK 600 2,25 3,73 60, ,7 71 JEFF RENK VENTUROLI 600 2,62 4,32 60, ,9 71 KERMESS KWS 600 1,87 3,04 61, ,6 72 KUBRICK SIS 600 2,09 3,93 53, ,7 72

38 segue Tabella 4 IBRIDO DITTA classe FAO CARATTERI QUALITATIVI PERF. AGRONOMICHE % PERF. H2O% C18:2 Peso EE/ss C18:2/EE % alla /ss ettolitrico MEDIA raccolta LACASTA ORSEM HYBRIDS 600 2,90 4,65 62, ,8 70 BENGALI MAISADOUR 600 2,45 3,88 63, ,5 73 MITIC NK 600 2,63 4,30 61, ,0 71 OBOE FITO ITALIA 600 2,45 4,13 59, ,0 71 PR32B33 PIONEER 600 2,50 4,27 58, ,3 73 PR32D12 PIONEER 600 2,42 3,93 61, ,4 74 SIV6418 SIVAM 600 2,47 3,91 63, ,1 74 X1143A PIONEER 600 2,77 4,54 61, ,1 74 X1153K PIONEER 600 2,82 4,72 59, ,4 74 MEDIA FAO 600 2,47 4,11 60,11 DKC6818 DEKALB 700 2,45 4,11 59, ,0 72 DKC6842 DEKALB 700 2,41 4,07 59, ,7 72 ELEONORA PIONEER 700 2,75 4,49 61, ,2 72 KLAXON KWS 700 2,25 3,55 63, ,8 72 MAS 724 MAISADOUR 700 2,49 3,95 63, ,0 73 PR31G66 PIONEER 700 2,52 4,31 58, ,3 72 PR31Y43 PIONEER 700 2,53 4,22 59, ,6 72 PR32W86 PIONEER 700 2,84 4,80 59, ,6 74 TUCSON SIVAM 700 2,48 4,18 59, ,9 70 MEDIA FAO 700 2,53 4,19 60,41 MEDIA TOTALE 2,50 4,18 59,86 MIN 1,87 3,04 53,12 MAX 2,96 5,03 63,28

39 Tabella5: Ibridi di classe FAO 500, 600, 700 considerati nella sperimentazione 2006: caratteri qualitativi e performances agronomiche IBRIDO DITTA classe FAO CARATTERI QUALITATIVI PERF. AGRONOMICHE % PERF. H2O% C18:2 Peso EE/ss C18:2/EE % alla /ss ettolitrico MEDIA raccolta ARMONICO SIS 500 2,34 3,93 59, ,6 73 ES BEGUIN APSOVSEMENTI 500 2,43 4,11 58, ,6 73 DKC5783 DEKALB 500 2,17 4,23 55, ,1 75 DKC5863 DEKALB 500 2,37 3,76 57, ,1 73 DKC6040 DEKALB 500 2,49 4,37 56, ,4 75 DKC6309 DEKALB 500 2,43 4,02 60, ,9 78 GOLDEN GOLDFIRS T HARVEST 500 2,20 3,56 60, ,5 74 KAREN KWS 500 2,29 3,68 61, ,9 76 KLIMT KWS 500 2,44 3,94 61, ,2 74 KONSOL KWS 500 2,37 3,79 61, ,3 77 MATARO' FITO' ITALIA 500 2,40 4,21 57, ,0 75 NK AGRANO NK 500 2,39 3,98 61, ,3 76 NK FAMOSO NK 500 2,15 3,95 53, ,7 73 PONCHO LG 500 2,46 4,12 59, ,9 73 PR33A46 PIONEER 500 2,14 3,52 60, ,5 76 PR34P88 PIONEER 500 2,29 3,96 59, ,2 74 RENK SAMMY VENTUROLI 500 2,43 4,09 59, ,6 74 TEVERE DEKALB 500 2,48 4,23 59, ,6 73 MEDIA FAO 500 2,35 3,97 59,06 ABGARO LG 600 2,30 3,94 58, ,4 76 COSTANZA PIONEER 600 2,42 4,05 60, ,6 76 COVENTRY LG 600 2,25 3,95 57, ,7 75 DKC6530 DEKALB 600 2,30 3,84 60, ,3 75 DKC6666 DEKALB 600 2,32 4,03 57, ,7 74 DKC6677 DEKALB 600 2,25 3,98 55, ,8 75 ES BRONCA APSOVSEMENTI 600 2,34 4,00 58, ,9 73 STRATEGIC GOLDEN HARVEST 600 2,33 3,92 59, ,9 71 GOLDASTE GOLDEN HARVEST 600 2,46 4,27 57, ,4 74 GOLDS IX GOLDEN HARVEST 600 2,28 3,95 57, ,0 74 GRECALE KWS 600 2,06 3,29 61, ,5 73 HELEN NK 600 2,15 3,60 60, ,5 75 RENK JEFF VENTUROLI 600 2,42 4,10 58, ,9 74 KERMESS KWS 600 1,96 3,16 61, ,4 75 KUADRO KWS 600 2,20 3,65 60, ,1 75

40 Segue Tabella 5 IBRIDO DITTA classe FAO CARATTERI QUALITATIVI PERF. AGRONOMICHE % PERF. H2O% C18:2 Peso EE/ss C18:2/EE % alla /ss ettolitrico MEDIA raccolta KUBRICK SIS 600 2,17 3,88 55, ,4 74 MITIC NK 600 2,42 4,08 59, ,9 74 NK TURTOP NK 600 2,39 4,09 58, ,5 71 NK Heroic NK 600 2,41 4,07 58, ,2 75 NK SMERALDO NK 600 2,26 3,84 59, ,9 76 PR31P41 PIONEER 600 2,27 3,98 56, ,0 73 PR32P26 PIONEER 600 2,43 3,98 61, ,1 76 PR32W86 PIONEER 600 2,53 4,35 58, ,3 77 PR33K39 PIONEER 600 2,21 3,73 58, ,4 77 SF 5702 FITO' ITALIA 600 2,56 4,28 60, ,8 75 SIV6450 SIVAM 600 2,34 3,99 58, ,3 74 PR32G44 PIONEER 600 2,25 3,75 59, ,0 75 MEDIA FAO 600 2,31 3,92 58,90 DKC6818 DEKALB 700 2,50 4,18 59, ,0 75 DKC6842 DEKALB 700 2,44 4,10 59, ,0 74 ELEONORA PIONEER 700 2,44 4,03 60, ,6 75 ES COLOSS E APSOVSEMENTI 700 2,38 4,29 54, ,3 71 KLAXON KWS 700 2,09 3,35 61, ,6 74 NK ARMA NK 700 2,51 4,21 59, ,5 73 PR31D58 PIONEER 700 2,24 3,76 58, ,5 73 TUCSON SIVAM 700 2,46 4,09 60, ,3 72 PR31D24 PIONEER 700 2,10 3,47 60, ,2 74 MEDIA FAO 700 2,35 3,94 59,53 MEDIA TOTALE 2,33 3,94 59,06 MIN 1,96 3,16 53,76 MAX 2,56 4,37 61,78

41 Tabella6: Ibridi di classe FAO 300 considerati nella sperimentazione 2004: caratteri qualitativi e performances agronomiche IBRIDO DITTA classe FAO C18:2 /ss CARATTERI QUALITATIVI EE/ss C18:2/ E E PERF. AGRONOMICHE % PERF. % MEDIA H2O% alla raccolta Peso ettolitrico AUCEAN LG 300 2,44 4,11 59, ,6 74 AZZURR SIS 300 2,33 4,22 55, ,6 73 O BELGRA LG 300 2,49 4,26 58, ,8 81 NO BUKARI MAISADOUR 300 2,62 4,62 56, ,7 73 CIS KO NK 300 2,37 4,31 55, ,4 72 COLIN RENK 300 2,49 4,18 59, ,5 72 VENTUROLI DK440 DEKALB 300 2,32 4,13 56, ,2 72 DKC4626 DEKALB 300 2,24 4,00 55, ,2 74 DKC5143 DEKALB 300 2,36 4,01 58, ,6 74 DKC5353 DEKALB 300 2,37 4,21 56, ,6 73 ES APSOVSEM EN 300 2,50 4,18 59, ,8 74 ABOUKIR TI FURIO NK 300 2,10 3,43 61, ,8 74 GRITZ MAISADOUR 300 2,39 4,05 59, ,5 79 KX1393 KWS 300 2,14 3,69 57, ,8 75 KXA 4531 FMB 300 2,23 4,74 47, ,7 81 LG23.06 LG 300 2,57 4,27 60, ,4 77 LG34.40 VERNEUIL 300 2,17 3,79 57, ,8 74 MADERA NK 300 2,41 4,08 59, ,4 74 MAS 473 MAISADOUR 300 2,41 3,93 61, ,0 72 MAS 483 MAISADOUR 300 2,06 3,94 52, ,2 76 OPEN AGRA 300 2,01 3,70 54, ,7 73 PR36B08 PIONEER 300 2,29 4,04 56, ,7 75 SISRED SIS 300 2,75 4,71 58, ,6 82 SIV4547 SIVAM 300 2,21 3,85 57, ,7 73 STERN AGRA 300 2,36 4,27 55, ,7 74 MEDIA FAO 300 2,35 4,11 57,18 MIN 2,01 3,43 47,05 MAX 2,75 4,74 61,35

42 Tabella7: Ibridi di classe FAO 300 considerati nella sperimentazione 2005: caratteri qualitativi e performances agronomiche IBRIDO DITTA classe FAO CARATTERI QUALITATIVI PERF. AGRONOMICHE % PERF. H2O% C18:2 Peso EE/ss C18:2/EE % alla /ss ettolitrico MEDIA raccolta ARRIUS MAISADOUR 300 2,12 3,51 60, ,8 73 ARZANO MAISADOUR 300 2,01 3,91 51, ,1 75 BALTAZAR MAISADOUR 300 1,85 3,15 58, ,0 73 BELGRANO LG 300 2,48 4,35 57, ,3 80 CIS KO NK 300 2,05 3,92 52, ,0 73 CAUSSADE DAUNNI CS 300 SEMENCES 2,47 4,04 61, ,1 77 DK440 DEKALB 300 2,23 4,14 53, ,1 73 DKC4604 DEKALB 300 2,28 4,18 54, ,6 73 DKC4626 DEKALB 300 2,30 4,29 53, ,4 75 DKC4965 DEKALB 300 2,25 3,94 57, ,0 75 EGZ4353 EURALIS SEMENCES 300 2,25 3,95 56, ,2 76 ES APSOVSEMENTI 300 ABOUKIR 2,42 4,19 57, ,0 74 FM FONDAZIONE M.B ,23 3,88 57, ,1 75 FURIO NK 300 2,14 3,52 60, ,9 75 CAUSSADE NAUDI 300 SEMENCES 2,40 4,14 57, ,9 75 KWS1393 KWS 300 2,14 3,76 56, ,8 76 KX2386 KWS 300 2,09 3,62 57, ,1 73 LG34.09 LG 300 2,48 4,29 57, ,9 74 MADERA NK 300 2,18 3,79 57, ,2 75 MAROSO DEKALB 300 2,34 4,57 51, ,4 81 OM0334 OMBRIANELLO 300 2,79 4,73 59, ,4 80 OPEN AGRA 300 1,96 3,68 53, ,6 73 PR36B08 PIONEER 300 2,22 4,03 55, ,6 75 PR36Y03 PIONEER 300 3,15 5,62 56, ,7 80 SANGRIA ORSEM HYBRIDES 300 2,46 4,41 55, ,7 73 SISRED SIS 300 2,98 5,19 57, ,6 80 SIV4845 SIVAM 300 2,07 3,79 54, ,1 72 STERN AGRA 300 2,29 4,32 52, ,4 74 X1043F PIONEER 300 2,14 4,03 53, ,3 74 MEDIA FAO 300 2,30 4,10 56,19 MIN 1,85 3,15 51,18 MAX 3,15 5,62 61,25

43 Tabella8: Ibridi di classe FAO 300 considerati nella sperimentazione 2006: caratteri qualitativi e performances agronomiche IBRIDO DITTA classe FAO CARATTERI QUALITATIVI PERF. AGRONOMICHE % PERF. H2O% C18:2 Peso EE/ss C18:2/EE % alla /ss ettolitrico MEDIA raccolta ARZANO MAISADOUR 300 2,18 4,16 52, ,2 76 BALTAZAR MAISADOUR 300 2,05 3,42 59, ,9 73 BELGRANO LG 300 2,62 4,59 57, ,7 80 CIS KO NK 300 2,24 4,16 53, ,6 73 DK440 DEKALB 300 2,40 4,10 58, ,0 72 DKC4604 DEKALB 300 2,29 4,20 55, ,7 73 DKC5143 DEKALB 400 2,17 3,81 55, ,5 73 DKC5171 DEKALB 300 2,30 4,07 54, ,3 75 DKC5353 DEKALB 400 2,34 3,97 58, ,0 73 DKC5461 DEKALB 400 2,31 4,22 55, ,4 74 GOLDEN DYNAMIC HARVEST 400 2,47 4,05 60, ,7 71 JULIAN ERSA FRIULI 300 2,62 5,24 48, ,6 78 KWS1393 KWS 300 2,18 3,74 58, ,3 76 KXA4380 KWS 300 2,43 4,15 58, ,9 74 LG34.09 LG 300 2,18 3,90 55, ,1 73 RENK MARVIN VENTUROLI 400 2,70 4,74 57, ,8 73 MAS 54.A MAISADOUR 400 2,07 3,60 56, ,2 72 NK GALACTIC NK 400 2,33 3,95 60, ,1 71 NK PAKO NK 400 2,16 3,77 58, ,7 72 NK TIMIC NK 300 2,33 3,78 60, ,1 72 PAOLIS APSOVSEMENTI 400 2,34 4,06 58, ,6 71 PR35A30 PIONEER 400 2,28 3,94 56, ,1 73 PR35Y65 PIONEER 400 2,26 3,69 59, ,0 73 PR36B08 PIONEER 300 2,24 3,95 57, ,5 74 PR36K67 PIONEER 300 2,26 3,83 58, ,5 72 PR37F73 PIONEER 300 2,35 4,23 54, ,5 74 SISRED SIS 300 2,45 4,58 52, ,6 79 SIV4845 SIVAM 300 2,15 3,67 57, ,9 72 GOLDEN STERN HARVEST 300 2,28 4,21 53, ,2 73 MEDIA FAO 300 2,31 4,06 56,84 MIN 2,05 3,42 48,79 MAX 2,70 5,24 60,80

44 Tabella9: Elenco degli ibridi di mais considerati nella ricerca, negli anni IBRIDO DITTA classe FAO Anni 1 ALIPRES TI LIMAGRAIN ABGARO LG AGRISTER VERNEUIL ALICIA PIONEER ALINEA MAISADOUR ALIPRONTO LG ALIS UN LIMAGRAIN ALIVAL LIMAGRAIN ANETTA ORSEM HYBRIDES ANNIBALE SIVAM ARMONICO SIS ARPER EMILSEME BALKA PIONEER BARDENAS APSOVSEMENTI BARLETTA CI-ESSE BENGALI MAISADOUR BETTY ORSEM HYBRIDES BRIAN RENK VENTUROLI BUONARROTI CEREALTOSCANA CALEDON DEKALB CECILIA PIONEER CECINA SIVAM CEREA CI-ESSE CHALCAO VERNEUIL CORONA ASGROW COSTANZA PIONEER COTOS DEKALB COVENTRY LIMAGRAIN CUARTAL APSOVSEMENTI DKC5783 DEKALB DKC5863 DEKALB DKC6040 DEKALB DKC6309 DEKALB DKC6530 DEKALB DKC6610 DEKALB DKC6661 DEKALB DKC6666 DEKALB DKC6677 DEKALB DKC6818 DEKALB

45 IBRIDO DITTA classe FAO Anni 40 DKC6841 DEKALB DKC6842 DEKALB DRAFT AGRA DUENDE NK ELEONORA PIONEER ES BAILA APSOVSEMENTI ES BEGUIN APSOVSEMENTI ES BRONCA APSOVSEMENTI ES COLOSS E APSOVSEMENTI EVOLIA APSOVSEMENTI FERRER EMILSEME FMB FONDAZIONE M.B FMB FMB FRASSINO NK GABRIELE VERNEUIL GARDA CI-ESSE GERAL DEKALB GOLDALIN GOLDEN HARVEST GOLDASTE AGRA GOLDECLAT GOLDEN HARVEST GOLDFERT JC ROBINSON SEEDS GOLDFIRS T GOLDEN HARVEST GOLDIMAX JC ROBINSON SEEDS GOLDMAN GOLDEN HARVEST GOLDMICHEL GOLDEN HARVEST GOLDREX AGRA GOLDS IX JC ROBINSON SEEDS GRECALE KWS HELDER EMILSEME HELEN NK JEFF RENK VENTUROLI KALIBO SIS KARATE KWS KAREN KWS KELADA PIONEER KENNEDY RENK VENTUROLI KERMESS KWS KLAXON KWS KLIMT KWS KOMPACT KWS KONSOL KWS

46 IBRIDO DITTA classe FAO Anni 81 KUADRO KWS KUBRICK SIS KULT KWS LACASTA ORSEM HYBRIDS LARIGAL SIS LEOPARD AGRA LG3562 LIMAGRAIN LG65109 LIMAGRAIN LOLITA PIONEER MA-N 0273 EMILSEME MANILA SNACI MAS 613 MAISADOUR MAS 724 MAISADOUR MATARO' FITO ITALIA MAVERIK NK MITIC NK NARBONE MAISADOUR NEWPORT MAISADOUR NIKAIA MAISADOUR NK AGRANO NK NK ARMA NK NK FAMOSO NK NK HEROIC NK NK S MERALDO NK NK TURTOP NK OBOE FITO ITALIA OH 622 ORSEM HYBRIDES OROCUE SIS PAMPERO NK PAOLIS APSOVSEMENTI PARMA CI-ESSE PLINIO NK PONCHO LIMAGRAIN PORDOI KWS PR31D24 PIONEER PR31D58 PIONEER PR31G66 PIONEER PR31G98 PIONEER PR31N27 PIONEER PR31P41 PIONEER

47 IBRIDO DITTA classe FAO Anni 121 PR31Y43 PIONEER PR32B33 PIONEER PR32D12 PIONEER PR32D99 PIONEER PR32F10 PIONEER PR32G44 PIONEER PR32P26 PIONEER PR32W86 PIONEER PR32W92 PIONEER PR33A46 PIONEER PR33J24 PIONEER PR33K39 PIONEER PR33R77 PIONEER PR34A92 PIONEER PR34B19 PIONEER PR34B23 PIONEER PR34B23 PIONEER PR34G13 PIONEER PR34M94 PIONEER PR34P88 PIONEER PR34W47 PIONEER PROXIMA NK SAETA APSOVSEMENTI SAMMY RENK VENTUROLI SANCIA EMILSEME SAVONA CI-ESSE SENEGAL ASGROW SF 5702 FITO' ITALIA SIMETO DEKALB SIV5943 SIVAM SIV6418 SIVAM SIV6450 SIVAM SQUADRA ORSEM HYBRIDES STRATEGIC GOLDEN HARVEST TAMIGI ASGROW TEVERE ASGROW TONACHI SIVAM TR614 CEREALTOSCANA TUCSON SIVAM VAN GOGH CEREALTOSCANA

48 IBRIDO DITTA classe FAO Anni 161 VARENNE MAISADOUR X1083N PIONEER X1143A PIONEER X1153K PIONEER AUCEAN LG ARRIUS MAISADOUR ARZANO MAISADOUR AZZURRO SIS BALTAZAR MAISADOUR BELGRANO LG BUKARI MAISADOUR CIS KO NK COLIN RENK VENTUROLI DAUNNI CS CAUSSADE SEMENCES DK440 DEKALB DKC4604 DEKALB DKC4626 DEKALB DKC4965 DEKALB DKC5143 DEKALB DKC5171 DEKALB DKC5353 DEKA LB DKC5353 DEKALB DYNAMIC GOLDEN HARVEST EGZ4353 EURALIS SEMENCES ES ABOUKIR APSOVSEMENTI FM FONDAZIONE M.B FURIO NK GRITZ MAISADOUR JULIAN ERSA FRIULI KWS1393 KWS KX1393 KWS KX2386 KWS KXA 4531 FMB KXA4380 KWS LG23.06 LG LG34.09 LG LG34.40 VERNEUIL MADERA NK MAROSO DEKALB MARVIN RENK VENTUROLI

49 IBRIDO DITTA classe FAO Anni 201 MAS 473 MAISADOUR MAS 483 MAISADOUR MAS 54.A MAISADOUR NAUDI CAUSSADE SEMENCES NK GALACTIC NK NK PAKO NK NK TIMIC NK OM0334 OMBRIANELLO OPEN AGRA PAOLIS APSOVSEMENTI PR35A30 PIONEER PR35Y65 PIONEER PR36B08 PIONEER PR36K67 PIONEER PR36Y03 PIONEER PR37F73 PIONEER SANGRIA ORSEM HYBRIDES SISRED SIS SIV4547 SIVAM SIV4845 SIVAM STERN AGRA X1043F PIONEER

50 n.osservazioni (%) figura 1: distribuzione di frequenza per contenuto in grassi totali di 220 ibridi di mais ,8-3,3 3,4-3,7 3,8-4,1 4,2-4,5 4,6-4,8 4,9-5,7 % EE/ss

51 n. osservazioni (%) 30 figura 2: distribuzione di frequenza per percentuale di linoleico nei grassi di 220 ibridi di mais % C18:2/EE

52 n. osservazioni (%) figura 3: distribuzione di frequenza per apporto di linoleico sulla sostanza secca totale di 220 ibridi di mais ,66-2,1 2,1-2,3 2,3-2,5 2,5-2,7 2,7-3,2 % C18:2/ss

53 %linoleico/ss 3,3 figura 4: analisi regressione tra % linoleico/ee e % linoleico/ss 3,1 2,9 2,7 2,5 2,3 2,1 1,9 1,7 y = 0,0162x + 1,4214 R 2 = 0,0445 1, % linoleico/ee

54 %linoleico/ss 3,3 figura 5: analisi della regressione tra % EE/ss e % linoleico/ss 3,1 2,9 2,7 2,5 2,3 2,1 1,9 1,7 1,5 y = 0,4865x + 0,3942 R 2 = 0,7408 2,5 3 3,5 4 4,5 5 5,5 6 %EE/ss

55 % EE/ss 6 figura 6: analisi della regressione tra % linoleico/ee e % EE/ss 5,5 5 4,5 4 3,5 3 2,5 y = -0,0417x + 6,4976 R 2 = 0, % linoleico/ee

56 %EE/ss 6,1 figura 7: analisi della regressione tra peso ettolitrico e % EE/ss 5,6 5,1 4,6 4,1 3,6 3,1 Serie1 Media AG02 Media AG03 Media AG04 Media AG05 Media AG06 Media PR04 Media Pr05 Media Pr06 Lineare (Serie1) y = 0,0242x + 2,2879 R 2 = 0,0304 2, Peso ettolitrico

57 % linoleico/ss figura 8: Ibridi medio-tardivi - sperimentazione ,9 2,8 2,7 2,6 2,5 2,4 2,3 2,2 2,1 2,0 1,9 1,8 1,7 1,6 +/- 0,1 KERMESS ANNIBALE NIKAIA PLINIO PR32W92NEWPORT NARBONE ALIVAL ELEONORA CHALCAO FERRER ARPER MAVERIK TEVERE PR32D99 BETTY PR33J24 BRIAN ALICIA CEREA PR31G98 SENEGAL GABRIELE VAN BARDENAS HOLDER GOGHKENNEDY CORONA GARDA ALIPRESTI GOLDALIN PR33R77 PR31N27 TONACHI CUARTAL SAVONA TAMIGI FRASSINO GOLDMAN BUONARROTI GOLDMICHEL PROXIMA COTOS GERALGOLDASTE MANILA CALEDON BALKA CECILIA PR34A92 GOLDREX KALIBO PORDOI KULT 2,7 3,2 3,7 4,2 4,7 % EE/ss

58 %linoleico/ss figura 9: Ibridi medio-tardivi - sperimentazione ,9 2,8 2,7 2,6 2,5 2,4 2,3 2,2 2,1 2 1,9 1,8 PLINIO DKC6309 DUENDE ALISUN ANNIBALE CECINA LOLITA PAMPERO HELDER COSTANZA DKC6610 BARLETTA PR32W92 KAREN PR32F10 OROCUE VARENNE CHALCAO TEVERE COVENTRY DKC6530 PR32D12 GOLDASTE CORONA ELEONORA JEFF FRASSINO PR34B23 SAETA VAN GOGH +/- 0,1 KELADA PROXIMA DKC6818 PR33J24 SANCIA PR34M94 PR34B19 MA-N0273 LG3562 EVOLIA NARBONE GOLDECLAT PARMA TONACHI PR31G98 GERAL CUARTAL PR34G13 SIMETO PR33A46 LG65109 KLAXON KALIBO HELEN KERMESS 3 3,5 4 4,5 5 5,5 %EE/ss

59 %linoleico/ss 2,7 2,6 Figura 10: Ibridi medio-tardivi - sperimentazione 2004 OH622 VARENNE 2,5 2,4 2,3 2,2 2,1 2 1,9 +/-0,1 KERMESS GRECALE KLAXON KARATE HELEN SQUADRA PR33A46 PR32D12CORONA HELDER CHALCAO ALIPRONTO TEVERE ELEONORA TUCSON LARIGAL DKC6309PR31G98 MITIC DKC6530 FMB04-72 GOLDSIX DKC6818JEFF CUARTAL DKC5783 MAS613 PR31Y43 PR32F10 PROXIMA SAMMY GOLDASTE SIV5943 KOMPACT PR33J24 DRAFTPAOLIS KAREN PR34B23DKC6040 AGRISTER SAETA GOLDIMAX GERAL PR34W47 DKC6841 TR614 COVENTRY KUBRICK 3 3,2 3,4 3,6 3,8 4 4,2 4,4 4,6 %EE/ss

60 %linoleico/ss figura 11: ibridi medio-tardivi - sperimentazione ,05 2,95 2,85 2,75 2,65 2,55 2,45 2,35 2,25 2,15 2,05 1,95 1,85 KERMESS HELDER LACASTA X1153K PR32W86 ELEONORA X1143A ANETTA DKC6309 LEOPARD FMB0471 COSTANZA SAMMY MITIC CORONA JEFF ES DKC6530 BRONCA KLIMT LARIGAL MATARO' X1083N PR31G66 TEVERE MAS724 ES BAILA ALINEA PR31Y43 PONCHO SIV6418 DKC6661 PAOLIS MAS614 OBOE TUCSON PR32B33 KONSOLPR32D12 DKC6818 GOLDASTE DKC6842 DKC5783 DKC6040 KAREN GERAL AGRISTER COVENTRY PR33A46 KLAXON HELEN PR34F02 GRECALE GOLDFERT KUBRICK 3 3,5 4 4,5 5 5,5 % EE/ss

61 % linoleico/ss 2,6 2,5 2,4 2,3 2,2 2,1 2 1,9 figura 12: ibridi medio-tardivi - sperimentazione /- 0,1 KERMESS SF5702 PR32W86 DKC6818 NK ARMA TUCSON TEVEREDKC6040 PONCHO ELEONORA GOLDASTE KLIMT DKC6842 PR32P26 DKC6309 MITIC ES BEGUIN SAMMY JEFF COSTANZA NK HEROIC MATARO' NK AGRANO ES COLOSSE KONSOL NK TURTOP DKC5863 ARMONICO SIV6450 STRATEGIC ES DKC6530 ABGARO DKC6666 BRONCA KAREN GOLDSIX PR34P88 PR31P41 PR NK SMERALDO DKC6677 PR31D58 32G44 COVENTRY GOLDFIRST QUADROPR33K39 KUBRICK DKC5783 PR33A46 HELEN NK FAMOSO PR31D24 KLAXON GRECALE 3 3,2 3,4 3,6 3,8 4 4,2 4,4 4,6 % EE/ss

62 %linoleico/ss 2,8 2,7 figura 13: ibridi precoci - sperimentazione 2004 SISRED 2,6 2,5 2,4 2,3 2,2 2,1 2 FURIO LG23.06 ES ABOUKIR COLIN BELGRANO AUCEAN MAS473 MADERA GRITZ DKC5353 CISKO DKC5143 STERN DK440 AZZURRO PR36B08 DKC4626 SIV4547 LG34.40 KX1393 MAS483 OPEN BUKARI KXA4531 1,9 3 3,5 4 4,5 5 %EE/ss

63 %linoleico/ss Figura 14: Ibridi precoci - sperimentazione ,2 3,1 3 2,9 2,8 2,7 2,6 2,5 2,4 2,3 2,2 2,1 2 1,9 1,8 +/- 0,1 PR36Y03 SISRED OM0334 DAUNNI CSLG34.09 BELGRANO SANGRIA NAUDI ES ABOUKIR EGZ4353 STERN MAROSO DKC4626 FM04-34 DKC4965DKC4604 DK440 MADERA PR36B08 FURIO KWS1393 X1043F ARRIUS KX2386 SIV4845 CISKO ARZANO OPEN BALTAZAR 3 3,5 4 4,5 5 5,5 %EE/ss

64 %linoleico/ss 2,8 2,7 2,6 figura 15: ibridi precoci - sperimentazione 2006 MARVIN BELGRANO JULIAN 2,5 2,4 2,3 2,2 2,1 2 DYNAMIC KXA4380 DK440 NK TIMIC DKC5353 PAOLISPR37F73 NK GALACTIC DKC5171 DKC5461 PR36K67 DKC4604 PR35Y65 PR35A30 STERN PR36B08 CISKO KWS1393 DKC5143 SIV4845 LG34.09 ARZANO NK PAKO BALTAZAR MAS 54.A SISRED 1,9 3 3,5 4 4,5 5 5,5 %EE/ss

65 Tabella 10: anno 2002; anova per le variabili EE/SS, C18:2/EE; 10 Ibridi, due livelli N di azoto e due repliche Variabile: % EE/ss Entrate N170 Medie (FAC A*FAC B) N300 Medie (FAC A* FAC B) Medie ibrido (FAC B) 1 CALEDON 3,69 3,32 3,50 3,77 3,61 3,69 3,60 2 COTOS 3,75 3,50 3,62 3,66 3,50 3,58 3,60 3 ELEONORA 4,04 4,23 4,13 4,28 3,89 4,09 4,11 4 FRASSINO 3,75 3,71 3,73 3,74 3,70 3,72 3,72 5 HELDER 3,83 3,73 3,78 3,77 4,41 4,09 3,93 6 KERMESS 2,89 2,90 2,90 2,92 2,82 2,87 2,88 7 NIKAIA 3,91 4,93 4,42 4,59 4,63 4,61 4,52 8 PR32W92 3,98 3,85 3,91 3,58 4,01 3,79 3,85 9 TAMIGI 4,53 4,14 4,33 4,30 4,01 4,16 4,25 10 TEVERE 4,03 4,07 4,05 4,03 3,89 3,96 4,00 Medie Dosi N (FAC A) 3,84 3,86 3,85 ANOVA Source df SS MS F- value Pr> F Total 39 8,508 Bloc 1 0,001 0,001 0,01 0,9055 n.s. FAC A 1 0,003 0,003 0,04 0,8368 n.s. FAC B 9 7,095 0,788 12,63 0,0000 ** FAC A by FAC B 9 0,224 0,025 0,4 0,9205 n.s. Residual 19 1,186 0,062 Grand mean 3,85 R-squared 0,8607 C.V. 6,49% LSD for FAC A 0,1653 LSD for FAC B 0,3697 LSD for FAC A* FAC B 0,5228 S.E.D. 0,08 S.E.D. 0,1766 S.E.D. 0,2498 R 20,00 r 4 r 2 t (2-sided a = 0,050, 19 df) 2,0930 t (2-sided a = 0,050, 19 df) 2,093 t (2-sided a = 0,050, 19 df) 2,093 MSE 0,06240 MSE 0,0624 MSE 0,0624

66 Tabella 10: anno 2002; anova per le variabili EE/SS, C18:2/EE; 10 Ibridi, due livelli N di azoto e due repliche Variabile: % C18:2/EE Entrate N170 Medie (FAC A*FAC B) N300 Medie (FAC A* FAC B) Medie ibrido (FAC B) 1 CALEDON 54,56 55,21 54,89 55,48 55,14 55,31 55,10 2 COTOS 59,00 60,76 59,88 59,67 57,83 58,75 59,32 3 ELEONORA 59,62 58,98 59,30 59,99 57,86 58,92 59,11 4 FRASSINO 57,89 58,31 58,10 57,75 58,05 57,90 58,00 5 HELDER 57,22 57,77 57,49 58,58 56,96 57,77 57,63 6 KERMESS 60,13 59,88 60,00 60,92 59,70 60,31 60,16 7 NIKAIA 55,81 56,76 56,28 55,09 56,03 55,56 55,92 8 PR32W92 60,53 60,95 60,74 60,17 60,03 60,10 60,42 9 TAMIGI 51,85 51,07 51,46 50,32 50,28 50,30 50,88 10 TEVERE 59,63 58,52 59,08 58,16 58,53 58,34 58,71 Medie Dosi N (FAC A) 57,72 57,33 57,52 ANOVA Source df SS MS F-value Pr> F Total ,131 Bloc 1 0,352 0,352 0,67 0,4235 n.s. FAC A 1 1,564 1,564 2,98 0,1007 n.s. FAC B 9 301,174 33,464 63,68 0,0000 ** FAC A by FAC B 9 3,056 0,34 0,65 0,745 n.s. Residual 19 9,985 0,526 Grand mean 57,53 R-squared 0,9684 C.V. 1,26% LSD for FAC A 0,4798 LSD for FAC B 1,0729 LSD for FAC A* FAC B 1,5173 S.E.D. 0,2292 S.E.D. 0,5126 S.E.D. 0,7249 R 20,00 r 4 R 2 t (2-sided a = 0,050, 19 t (2-sided a = 0,050, 19 t (2-sided a = 0,050, 19 df) 2,0930 df) 2,093 df) 2,093 MSE 0,52553 MSE 0,52553 MSE 0,52553

67 Tabella11:Anno 2003; anova per le variabili EE/SS, C18:2/EE, C18:2/SS; 6 ibridi e 10 località, parcelle strip test Variabile: % EE/ss Entrate Loc1 Loc2 Loc3 Loc4 Loc5 Loc6 Loc7 Loc8 Loc9 Loc10 MEDIE Ibridi 1 CALEDON 3,24 3,82 3,59 3,49 2,93 3,35 3,60 3,79 3,56 3,79 3,52 2 CORONA 3,37 4,24 3,89 4,27 3,97 3,87 4,25 4,37 4,11 4,16 4,05 3 COTOS 3,50 3,84 3,86 3,77 3,48 3,40 3,64 3,77 3,71 3,65 3,66 4 ELEONORA 4,00 4,40 3,97 4,62 3,77 3,99 3,99 4,06 3,88 4,07 4,08 5 KUDOS 4,48 4,06 4,08 3,85 3,62 4,06 4,41 4,04 4,19 4,21 4,10 6 TEVERE 4,13 4,46 4,14 4,53 3,95 3,97 4,22 4,18 4,36 4,33 4,23 MEDIE Loc 3,79 4,14 3,92 4,09 3,62 3,77 4,02 4,03 3,97 4,03 3,94 ANOVA Grand mean 3,94 t (2-sided a Source df SS MS F- value Pr> F R-squared = 0,050, 45 0,7577 df) 2,0141 Total 59 7,115 Loc 9 1,438 0,16 4,17 0,0006** S.E.D. 0,0875 0,0000 Entry 5 3,953 0,791 20,64 ** r 10 Residual 45 1,724 0,038 Herit. 0,663 C.V. 4,97% MSE 0,0383 LSD for Entry 0,1763 Variabile: % C18:2/EE Entrate Loc1 Loc2 Loc3 Loc4 Loc5 Loc6 Loc7 Loc8 Loc9 Loc10 MEDIE Ibridi 1 CALEDON 56,40 55,81 54,37 56,26 56,77 55,50 55,51 55,52 54,43 55,95 55,65 2 CORONA 61,22 61,04 61,39 61,92 61,47 61,80 61,13 61,85 61,05 61,05 61,39 3 COTOS 60,67 59,68 60,48 60,49 61,16 60,74 60,10 59,74 60,02 61,47 60,45 4 ELEONORA 60,80 60,91 60,89 60,71 60,48 61,93 59,98 60,53 62,18 60,32 60,87 5 KUDOS 59,97 57,67 57,52 58,00 59,30 59,41 56,75 58,43 59,09 58,76 58,49 6 TEVERE 59,65 59,04 59,11 59,27 60,39 59,00 59,22 59,08 59,59 60,01 59,44 MEDIE Loc 59,79 59,02 58,96 59,44 59,93 59,73 58,78 59,19 59,39 59,59 59,38 ANOVA Grand mean 59,38 t (2-sided a Source Df SS MS F- value Pr> F R-squared = 0,050, 45 0,9313 df) Total ,159 Loc 9 7,995 0,888 2,36 0,0277* S.E.D. 0,2741 Entry 5 221,26 44, ,8 0,0000** r 10 Residual 45 16,904 0,376 Herit. 0,921 2,0141 C.V. 1,03% MSE 0,37565 LSD for Entry 0,5521

68 Tabella11:Anno 2003; anova per le variabili EE/SS, C18:2/EE, C18:2/SS; 6 ibridi e 10 località, parcelle strip test Variabile: % C18:2/ss Entrate Loc1 Loc2 Loc3 Loc4 Loc5 Loc6 Loc7 Loc8 Loc9 Loc10 MEDIE Ibridi 1 CALEDON 1,83 2,13 1,95 1,97 1,66 1,86 2,00 2,10 1,94 2,12 1,96 2 CORONA 2,07 2,59 2,39 2,64 2,44 2,39 2,60 2,70 2,51 2,54 2,49 3 COTOS 2,12 2,29 2,33 2,28 2,13 2,07 2,19 2,25 2,23 2,24 2,21 4 ELEONORA 2,43 2,68 2,42 2,80 2,28 2,47 2,39 2,46 2,41 2,46 2,48 5 KUDOS 2,69 2,34 2,35 2,23 2,15 2,41 2,50 2,36 2,48 2,47 2,40 6 TEVERE 2,46 2,63 2,44 2,68 2,38 2,34 2,50 2,47 2,60 2,60 2,51 MEDIE Loc 2,27 2,45 2,31 2,43 2,17 2,26 2,36 2,39 2,36 2,40 2,34 ANOVA Source Df SS MS F- value Pr> F Grand mean R-squared 0,808 2,34 t (2-sided a = 0,050, 45 df) 2,0141 C.V. 5,17% MSE 0,01467 Total 59 3,438 LSD for 0,1091 Entry Loc 9 0,408 0,045 3,09 0,0057** S.E.D. 0,0542 Entry 5 2,371 0,474 32,32 0,0000** r 10 Residual 45 0,66 0,015 Herit. 0,758

69 Tabella12: Anno 2004; anova per le variabili EE/SS, C18:2/EE, C18:2/SS; 5 ibridi e 10 località, parcelle strip test Variabile: % EE/ss Entrate Loc1 Loc2 Loc3 Loc4 Loc5 Loc6 Loc7 Loc8 Loc9 Loc10 MEDIE Ibridi 1 TEVERE 4,49 3,97 4,07 4,19 4,06 4,50 4,00 4,32 3,90 4,14 4,16 2 PR33A46 3,21 3,48 3,56 3,42 3,23 3,50 3,44 3,70 3,95 3,35 3,48 3 KERMESS 2,96 3,15 3,24 3,22 3,01 2,99 3,25 3,18 3,77 3,02 3,18 4 ELEONORA 4,32 3,89 4,18 3,92 4,09 3,90 4,16 4,08 4,30 4,05 4,09 5 CORONA 4,23 3,26 4,04 4,00 3,95 4,17 4,27 4,38 4,04 4,72 4,11 MEDIE Loc 3,84 3,55 3,82 3,75 3,67 3,81 3,82 3,93 3,99 3,85 3,80 ANOVA Grand mean 3,804 t (2-sided a Source Df SS MS F- value Pr> F R-squared = 0,050, 36 0,8054 df) Total 49 10,756 Loc 9 0,712 0,079 1,36 2,0281 C.V. 6,34% MSE 0,05814 LSD for Entry 0,2187 0,2417 n.s. S.E.D. 0,1078 Entry 4 7,951 1,988 34,19 0,0000 ** r 10 Residual 36 2,093 0,058 Herit. 0,768 Variabile: % C18:2/EE Entrate Loc1 Loc2 Loc3 Loc4 Loc5 Loc6 Loc7 Loc8 Loc9 Loc10 MEDIE Ibridi 1 TEVERE 59,80 59,67 58,74 58,39 59,74 56,49 58,97 58,76 60,95 60,25 59,18 2 PR33A46 61,35 60,66 60,16 60,96 62,68 61,44 59,13 60,26 59,07 60,46 60,62 3 KERMESS 62,99 60,17 61,03 60,89 62,81 60,85 59,42 59,48 58,82 60,10 60,66 4 ELEONORA 60,36 61,06 61,39 60,15 59,48 60,87 59,60 60,35 59,44 60,40 60,31 5 CORONA 62,10 59,65 60,72 61,54 63,76 61,11 61,11 60,73 61,27 54,91 60,69 MEDIE Loc 61,32 60,24 60,41 60,39 61,69 60,15 59,65 59,92 59,91 59,22 60,29 ANOVA Grand mean 60,29 t (2-sided a Source Df SS MS F- value Pr> F R-squared = 0,050, 36 0,3761 df) Total ,962 Loc 9 24,56 2,729 1,45 Entry 4 16,423 4,106 2,17 2,0281 C.V. 2,28% MSE 1,88832 LSD for Entry 1,2464 0,2061 n.s. S.E.D. 0,6145 0,0916 n.s. r 10 Residual 36 67,979 1,888 Herit. 0,105

70 Tabella12: Anno 2004; anova per le variabili EE/SS, C18:2/EE, C18:2/SS; 5 ibridi e 10 località, parcelle strip test Variabile: % C18:2/ss Entrate Loc1 Loc2 Loc3 Loc4 Loc5 Loc6 Loc7 Loc8 Loc9 Loc10 MEDIE Ibridi 1 TEVERE 2,68 2,37 2,39 2,44 2,43 2,54 2,36 2,54 2,38 2,49 2,46 2 PR33A46 1,97 2,11 2,14 2,08 2,02 2,15 2,03 2,23 2,33 2,03 2,11 3 KERMESS 1,86 1,89 1,98 1,96 1,89 1,82 1,93 1,89 2,22 1,81 1,93 4 ELEONORA 2,60 2,37 2,57 2,35 2,43 2,37 2,48 2,46 2,55 2,45 2,46 5 CORONA 2,63 1,94 2,45 2,46 2,52 2,55 2,61 2,66 2,48 2,59 2,49 MEDIE Loc 2,35 2,14 2,31 2,26 2,26 2,29 2,28 2,35 2,39 2,27 2,29 ANOVA Grand mean 2,29 t (2-sided a Source df SS MS F- value Pr> F R-squared = 0,050, 36 0,8388 df) Total 49 3,426 Loc 9 0,222 0,025 1,61 2,0281 C.V. 5,41% MSE 0,01534 LSD for Entry 0,1124 0,1494 n.s. S.E.D. 0,0554 Entry 4 2,651 0,663 43,19 0,0000 ** r 10 Residual 36 0,552 0,015 Herit. 0,808

71 Tabella13:Anno 2005; anova per le variabili EE/SS, C18:2/EE, C18:2/SS; 5 ibridi e 6 località, parcelle strip test Variabile: % EE/ss Entrate Loc1 Loc2 Loc3 Loc4 Loc5 Loc6 MEDIE Ibridi 1 CORONA 4,14 4,14 4,19 4,15 4,10 4,29 4,17 2 ELEONORA 4,08 4,15 4,12 4,21 4,22 4,02 4,13 3 KERMESS 2,97 3,03 3,17 2,97 3,27 3,42 3,13 4 PR33A46 3,38 3,31 3,48 3,50 3,52 3,34 3,42 5 TEVERE 4,30 4,06 4,22 4,25 4,15 4,19 4,19 MEDIE Loc 3,77 3,74 3,83 3,81 3,85 3,85 3,81 ANOVA Source df SS MS F- value Pr> F Grand mean 3,81 Total 29 6,191 R-squared 0,9614 Bloc 5 0,054 0,011 0,9 0,5025 n.s. C.V. 2,87% Entry 4 5,899 1, ,41 0,0000 ** LSD for Entry 0,1316 Residual 20 0,239 0,012 S.E.D. 0,0631 r 6 MSE 0,01195 t (2-sided a = 0,050, 20 Herit. 0,953 df) 2,086 Variabile: % C18:2/EE Entrate Loc1 Loc2 Loc3 Loc4 Loc5 Loc6 MEDIE Ibridi 1 CORONA 59,71 60,10 61,33 61,27 61,42 59,72 60,59 2 ELEONORA 60,69 60,19 62,03 60,41 60,45 58,63 60,40 3 KERMESS 61,36 60,57 61,37 60,41 61,27 59,56 60,76 4 PR33A46 60,16 60,90 61,20 60,61 61,99 57,70 60,43 5 TEVERE 58,37 57,76 58,95 58,44 60,49 58,77 58,79 MEDIE Loc 60,06 59,90 60,98 60,23 61,13 58,87 60,19 ANOVA Source df SS MS F- value Pr> F Grand mean 60,194 Total 29 42,206 R-squared 0,7518 Bloc 5 16,586 3,317 6,33 0,0011** C.V. 1,20% Entry 4 15,143 3,786 7,23 0,0009** LSD for Entry 0,8716 Residual 20 10,476 0,524 S.E.D. 0,4179 r 6 MSE 0,52381 t (2-sided a = 0,050, 20 Herit. 0,509 df) 2,086

72 Tabella13:Anno 2005; anova per le variabili EE/SS, C18:2/EE, C18:2/SS; 5 ibridi e 6 località, parcelle strip test Variabile: % C18:2/ss Entrate Loc1 Loc2 Loc3 Loc4 Loc5 Loc6 MEDIE Ibridi 1 CORONA 2,47 2,49 2,57 2,54 2,52 2,56 2,52 2 ELEONORA 2,47 2,50 2,56 2,54 2,55 2,36 2,50 3 KERMESS 1,82 1,83 1,94 1,79 2,00 2,03 1,90 4 PR33A46 2,03 2,02 2,13 2,12 2,18 1,93 2,07 5 TEVERE 2,51 2,34 2,48 2,48 2,51 2,46 2,46 MEDIE Loc 2,26 2,24 2,34 2,30 2,35 2,27 2,29 ANOVA Source df SS MS F-value Pr> F Grand mean 2,291 Total 29 2,117 R-squared 0,9535 Bloc 5 0,051 0,01 2,09 0,1096 n.s. C.V. 3,06% Entry 4 1,967 0,492 99,94 0,0000** LSD for Entry 0,0845 Residual 20 0,098 0,005 S.E.D. 0,0405 r 6 MSE 0,00492 t (2-sided a = 0,050, 20 Herit. 0,943 df) 2,086

73 Tabella14: Caratteristiche qualitative 276 linee pure di mais ENTRY Linee % EE/ss % C18:2/ss C18:2/EE ,14 2,62 49,86 2 A619 5,14 3,34 64,00 3 A632 3,61 2,23 61,76 4 A632o2 3,22 2,18 58,50 5 A634 3,35 2,20 66,39 6 A641 3,82 2,33 58,18 7 A69y 5,28 3,08 58,98 8 A73 4,20 2,53 57,08 9 AR218 5,48 2,66 45,94 10 AR266 3,84 2,28 58,02 11 B14 4,25 2,70 62,72 12 B3 4,03 2,29 53,74 13 B37 4,07 2,38 59,65 14 B37 4,46 2,68 60,09 15 B37spb 4,27 2,53 59,22 16 B52 4,58 2,74 60,45 17 B64 3,55 2,24 56,51 18 B68 3,75 2,33 61,65 19 B73 3,94 2,29 55,58 20 B73 3,80 2,21 58,29 21 B84 3,41 2,05 61,63 22 B86 5,53 3,26 58,34 23 C.I.21E 4,01 2,50 65,14 24 C103 3,90 1,84 45,04 25 C103B 4,24 2,02 42,56 26 C123 3,94 2,21 49,25 27 CD1 4,41 2,61 56,93 28 CM105 4,07 2,63 62,65 29 CM174 4,43 2,87 63,70 30 DSP1771D 3,78 2,06 54,52 31 DSP1771F 4,02 2,34 55,20 32 DSP5008C13 4,59 2,78 58,54 33 DSP5040B1 4,16 2,43 60,59 34 DSP5044F 3,52 2,21 64,04 35 F2 3,21 1,57 48,76 36 F522 4,25 2,52 57,27 37 F7 4,02 2,19 54,38 38 FR1041 3,61 2,28 58,97 39 FR1064 4,38 2,50 56,16 40 FR13 4,40 2,12 43,55 41 FR13A 4,46 2,14 42,81 42 FR16 4,01 2,28 54,88 43 FR18 4,00 2,39 57,57 44 FR20A 4,71 2,66 52,75 45 FR27 4,01 2,34 55,34 46 FR3 4,13 2,28 54,70 47 FR801w 3,45 2,11 55,76 48 FR802w 4,48 2,61 54,66 49 FR992 3,83 2,41 59,39 50 FRB14A 4,23 2,64 62,07 51 FRB37 3,92 2,30 56,82

74 ENTRY Linee %EE/ss %C18:2/ss C18:2/EE 52 FRH96 3,89 2,39 59,82 53 FRN28 3,05 1,83 54,40 54 FRW 153 4,21 2,21 46,18 55 GA224 5,00 2,88 58,57 56 H84 4,19 2,34 53,24 57 H93 4,56 2,80 58,39 58 H96 4,32 2,77 60,69 59 Hy 3,07 2,16 64,34 60 Iso2002 3,58 2,03 56,54 61 K41w 4,38 2,51 54,48 62 K64w 3,44 1,75 51,87 63 L1058 5,73 3,17 56,52 64 L1058 4,75 2,66 55,92 65 LH119 3,74 2,33 58,01 66 LH119 3,82 2,16 56,52 67 LH126 3,24 2,06 63,21 68 LH132 3,98 2,42 60,83 69 LH150 3,35 1,95 59,11 70 LH181 3,35 2,02 62,16 71 LH181 3,56 2,08 58,27 72 LH185 3,80 2,38 63,98 73 LH185 3,41 2,07 60,72 74 LH185 3,41 2,10 61,71 75 LH195 4,33 2,59 59,91 76 LH198 3,73 2,37 59,05 77 LH198 3,51 2,30 60,12 78 LH217 4,36 2,53 56,47 79 LH224 3,51 2,09 59,86 80 LH224 4,19 2,55 59,31 81 LH224 3,15 1,61 51,02 82 LH235 3,87 2,31 61,02 83 LH235 3,95 2,28 57,50 84 LH38 3,61 2,16 58,11 85 LH51 4,14 2,29 55,37 86 LH74 4,06 2,55 58,63 87 Lo1010 4,13 2,26 56,29 88 Lo1016 3,66 1,98 53,36 89 Lo1055 4,84 3,15 63,42 90 Lo1056 3,89 2,04 46,40 91 Lo1058 3,63 2,08 52,25 92 Lo1059 3,70 2,29 62,78 93 Lo1059 3,90 2,38 60,95 94 Lo1061 3,47 2,19 60,13 95 Lo1062 3,80 2,47 63,20 96 Lo1066 3,01 1,70 52,28 97 Lo1067 3,70 2,08 53,04 98 Lo1077 3,86 2,48 63,86 99 Lo1077 3,65 2,28 62, Lo1077ae 4,50 2,89 62,28

75 ENTRY Linee % EE/ss % C18:2/ss C18:2/EE 101 Lo1084 3,35 1,64 50, Lo1088 3,77 2,46 62, Lo1090 5,41 3,01 53, Lo1094 4,16 2,54 61, Lo1095 4,00 2,15 48, Lo1096 3,43 2,18 61, Lo1101 4,61 2,97 62, Lo1106 4,33 2,87 63, Lo1115 3,95 2,49 60, Lo1123 3,01 1,92 64, Lo1124 4,00 2,59 67, Lo1125 3,82 2,45 60, Lo1126 3,76 2,18 53, Lo1127 3,79 2,38 60, Lo1127 3,81 2,11 55, Lo1130 3,91 2,41 60, Lo1137 4,85 2,98 55, Lo1143 4,01 2,37 59, Lo1149o2 4,61 2,08 45, Lo1154 4,42 2,83 66, Lo1158 3,98 2,40 57, Lo1159 3,68 2,41 65, Lo1159 3,51 2,24 63, Lo1162 4,53 2,86 64, Lo1173 3,88 2,31 58, Lo1180 5,57 3,31 55, Lo1183 3,95 2,59 64, Lo1187 3,58 2,20 60, Lo1187 3,86 2,22 57, Lo1187A 3,69 2,25 61, Lo1189 2,96 1,77 58, Lo1189 3,24 1,67 48, Lo1193 3,89 2,30 51, Lo1199 4,43 2,67 59, Lo1202 3,87 2,28 61, Lo1203 3,72 2,41 67, Lo1206 3,49 2,04 52, Lo1208 3,50 1,97 55, Lo1208 3,62 1,93 53, Lo1219 3,94 2,58 64, Lo1221 3,51 2,14 60, Lo1223 4,27 2,59 59, Lo1226 3,84 2,44 59, Lo1230 3,94 2,36 59, Lo1238 3,82 2,46 64, Lo1240 3,62 2,15 62, Lo1240 3,04 1,81 59, Lo1242 4,03 2,72 67, Lo1245 4,39 2,77 63,62

76 ENTRY Linee % EE/ss % C18:2/ss C18:2/EE 150 Lo1255 3,65 2,34 63, Lo1260 2,94 1,87 63, Lo1260 2,55 1,64 64, Lo1263 4,42 2,78 60, Lo1263 3,94 2,36 59, Lo1264 4,21 2,76 62, Lo1264 3,94 2,47 62, Lo1266 2,89 1,80 62, Lo1270 4,33 2,30 48, Lo1270 3,94 1,70 43, Lo1271 3,89 2,38 63, Lo1279 4,08 2,40 59, Lo1279 3,93 2,27 57, Lo1280 3,57 2,26 63, Lo1285 3,76 2,24 59, Lo1286 3,55 2,13 58, Lo1288 4,27 2,80 65, Lo1290 3,18 1,95 60, Lo1290 3,77 2,31 61, Lo1291 3,00 1,75 62, Lo1293 3,25 1,83 59, Lo1293 3,24 1,82 56, Lo1294 3,37 1,97 58, Lo1294 3,19 1,85 60, Lo1295 3,70 2,18 59, Lo1296 3,55 1,76 45, Lo1298 4,30 2,38 53, Lo1298 4,33 2,30 53, Lo1300 3,62 2,28 63, Lo1301 5,08 2,98 56, Lo1301 5,11 3,00 56, Lo1301 4,33 2,38 55, Lo1303 2,09 1,48 59, Lo1306wx 3,85 2,49 55, Lo1310ae 4,74 2,75 57, Lo1311wx 4,46 2,68 56, Lo1311wx 4,33 2,46 56, Lo1312 3,09 1,67 44, Lo1318 3,67 2,06 54, Lo1321 4,73 2,70 57, Lo1323 4,59 2,62 58, Lo1324 3,57 2,35 62, Lo1326 2,77 1,77 61, Lo1327 3,89 2,30 58, Lo1328 3,38 2,13 61, Lo1331 4,66 2,81 61, Lo1335 3,25 1,96 60, Lo1337 3,66 2,03 55, Lo1338 4,77 2,55 50, Lo1344 3,88 2,28 58, Lo1345 3,93 1,90 44, Lo1347 3,82 2,33 55,42

77 ENTRY Linee % EE/ss % C18:2/ss C18:2/EE 202 Lo1348 3,45 1,77 43, Lo1349 4,60 2,99 67, Lo1350 3,42 2,03 60, Lo1351 3,99 2,32 58, Lo1353 4,31 2,70 61, Lo1355 3,49 2,25 63, Lo1362 2,97 1,79 56, Lo1368 3,93 2,51 65, Lo1370 3,71 2,35 62, Lo1371 4,19 2,63 60, Lo1372 3,20 2,07 65, Lo1374 3,84 2,07 49, Lo1375 4,30 2,72 62, Lo1377 5,15 3,23 63, Lo1396 3,85 2,59 66, Lo1398 3,65 2,34 61, Lo1400 3,37 2,01 58, Lo1404 3,15 1,86 56, Lo1408 3,58 2,32 60, Lo1410 3,42 2,26 64, Lo38 4,71 2,35 49, Lo863 4,73 2,41 48, Lo863 3,30 1,60 48, Lo870 5,65 3,05 52, Lo872 3,90 2,40 62, Lo876 3,24 1,74 50, Lo881 4,50 2,35 47, Lo903 4,30 2,71 61, Lo904 4,45 2,73 58, Lo904 3,55 2,03 57, Lo906 4,10 2,64 63, Lo916 4,03 2,52 57, Lo924 4,03 2,80 67, Lo930 3,80 2,54 62, Lo950 4,49 2,69 58, Lo951 4,39 2,76 59, Lo964 4,50 2,82 62, Lo976 3,32 1,98 55, Lo999 4,34 2,61 57, MBS847 4,02 2,36 53, Mo17 3,73 2,51 62, Mo17 3,39 2,16 63, Mp305w 3,92 1,90 45, MS57 5,74 3,18 50, MS57 5,16 2,70 52, MS71 4,45 2,71 57, N28 3,42 2,19 60, NC230 5,27 2,71 48, NC242 4,35 2,47 55, NC246 4,43 2,28 49, NC294 4,45 2,70 57, NC430 4,68 2,90 59, ND230 4,51 3,07 65,95

78 ENTRY Linee % EE/ss % C18:2/ss C18:2/EE 255 Oh07A 4,69 2,94 60, Oh43 4,43 2,92 63, Pa91 4,63 2,47 52, T220 4,03 1,97 45, T222 4,08 2,12 48, T234 4,26 2,13 49, T240 3,72 1,88 46, T248 4,37 2,26 48, Va17 4,78 2,36 48, Va22 4,12 2,08 45, Va35 4,40 2,19 43, Va36 4,10 1,91 41, Va59 4,24 2,20 45, Va85 4,93 2,97 54, Va93 3,23 1,66 49, W117 5,02 2,72 48, W117 3,83 2,21 57, W153R 3,94 2,16 47, W22 4,16 2,47 57, W374 4,77 2,49 44, W64A 3,92 2,57 62, WF9 4,01 2,54 60,55

79 numero osservazioni (%) figura 16: 276 linee Vs 351 Ibridi linee (%) ibridi (%) ,5 2, ,5 3, ,5 4, ,5 5,5-6 EE/ss (%)

80 numero osservazioni (%) figura 17: 276 linee Vs 351 Ibridi linee (%) ibridi (%) % linoleico / EE

81 % C18:2/ ss 3,4 3,2 fig 18: contenuto di C18:2/EE Vs C18:2/ss in 276 linee di mais MS57 A619 3,0 2,8 2,6 2,4 2,2 2,0 1,8 1,6 W117 NC230 AR218 W374 Va35 FR13 C103B Va36 Lo1270 Va59 W153R Lo1095 Lo1056 T220 T240 Lo1296 Lo876 Pa91 MBS847 Lo1206 Oh07A Oh43 Lo1288 Lo904 B14 C.I.21E Lo1124 WF9 Mo17 W22 Lo1238 Lo1301 LH132 Lo1203 LH198 B37 LH185 B73 LH38 Hy B84 LH126 Lo1208 LH150 LH181 Lo1260 Lo1240 1, % C18:2 / EE

82 %C18:2/ss figura 19: contenuto di % EE/ss Vs %C18:2/ss in 276 linee di mais 3,4 3,2 3,0 2,8 2,6 2,4 2,2 2,0 1,8 1,6 1,4 2,00 2,50 3,00 3,50 4,00 4,50 5,00 5,50 6,00 %EE/ss

83 Tabella15: Linee Lo selezionate come parentali per basso valore di C18:2/EE Linea Genetica C18:2/EE Lo 1270 Lanc/UR 43,1 Lo 1348 ID/UR 43,3 Lo 1312 Lanc/UR 44,2 Lo 1345 B73/B14 44,5 Lo 1149o2 B73/Lo876 45,0 Lo 1296 MID/UR 45,6 Lo 1056 Lanc/UR 46,4 Lo 1095 SSS/B37 48,5 Lo 1189 SSS/UR 48,8 Lo 1084 SSS/B37 50,1 Lo 876 SSS/B14 50,2 Lo 1338 NSS/CH 50,6 Lo 1206 Leoming/ID 52,2 Lo 1298 ID/Lanc 53,3 Lo 1090 Lanc/UR 54,0 Lo 1301 SSS/B73 55,1 Tabella16: Linee Lo selezionate come parentali per basso contenuto in grassi Linea Genetica % C18:2/ss Lo 1270 Lanc/UR 1,7 Lo 876 SSS/B14 1,74 Lo 1296 MID/UR 1,76 Lo 1240 Lanc/UR 1,81 Lo 1260 Leoming/Lanc 1,87 Lo 1208 ID/Lanc 1,97 Lo 1056 Lanc/Leoming 2,04 Lo 1206 Leoming/ID 2,04 Lo 1085 SSS/ID 2,15 Tabella17: Ibridi di nuova formulazione ibridizzabili nella filiera del prosciutto DOP Ibrido Classe FAO Pedigree Status C18:2/EE MASPES /1270 Registrato 52,8 FMB /1300 Precommerciale 53,2 FMB /1270 Precommerciale 53,7 FMB /1056 Precommerciale 52,3

84 Tabella 18 Variazioni delle caratteristiche del pastone durante l insilamento. (media di 11 ibridi) Tempo Insilamento 2 mesi 7 mesi 12 mesi ph n 6.48 A 4.26 B 4.2 6B 4.19 C Sostanza secca A B B B Estratto etereo % s. s C 3.94 A 3.93 A 3.81 B Acido linoleico sulla sostanza secca Azoto ammoniacale (N-NH 3 ) % 1,91 C 2,16 B 2,25 A 2,25 A p. p. m. sulla s. s. 88 D 733 C 845 B 1037 A Acico acetico % s.s. n. d B 0.27 C 0.33 A Acido propionico % s.s. n. d. tr. tr. tr. Acido isobutirrico % s.s. n. d Acido norbutirrico % s.s. n. d A 0.01 A 0.02 B Acido lattico % s.s. n. d C 3.99 B 4.42 A Acido grassi sul totale degli acidi grassi Ac. Caprico (C10 :0) % A tr 0,04 B 0,04 B Ac. Laurico (C12 :0) % 0.52 A 0,20 B 0,12 C 0,05 D Ac. Miristico (C14 :0) % 0.06 A 0,05 B 0,03 C 0,02 D Ac. Palmitico (C16 :0) % B 15,40 A 14,32 C 13,39 D Ac. Palmitoleico (C16 :1) % 0.18 A 0,21 A 0,11 B 0,07 C Ac. Stearico (C18 :0) % 2,32 A 2,18 B 2,03 C 1,91 D Ac. Oleico (C18 :1n9) % 23,78 A 23,05 B 23,71 A 23,25 B Ac. Cis Vaccenico (C18 :1n7) % 0,60 B 0,64 A tr. tr. Ac. Linoleico (C18 :2n6) % 55,34 D 56,12 C 57,78 B 59,44 A Ac. Linolenico (C18:3n3) % 1,58 B 1,71 A 1,50 C 1,52 C Ac. Gadoleico (C20:1n9) % 0,25 B 0,32 A 0,25 B 0,23 B Sommatoria saturi % 18,23 A 17,92 A 16,61 B 15,47 C Sommatoria monoinsaturi % 24,84 A 24,25 B 24,12 B 23,57 C Sommatoria polinsaturi % 56,93 D 57,83 C 59,27 B 60,95 A

85 Tabella 19 Variazioni delle caratteristiche del pastone durante l insilamento. (ibrido Corona ) Tempo Insilamento 2 mesi 7 mesi 12 mesi ph n 6,52 4,44 4,40 4,28 Sostanza secca 71,56 70,11 70,48 70,64 Estratto etereo % s. s. 4,02 4,45 4,47 4,28 Acido linoleico sulla sostanza secca Azoto ammoniacale (N-NH 3 ) % 2,26 2,44 2,58 2,56 p. p. m. sulla s. s Acico acetico % s.s. n. d. 0,28 0,27 0,33 Acido propionico % s.s. n. d. tr tr tr Acido isobutirrico % s.s. n. d. 0,12 0,13 0,14 Acido norbutirrico % s.s. n. d. tr tr tr Acido lattico % s.s. n. d. 2,67 3,62 4,04 Acido grassi sul totale degli acidi grassi Ac. Caprico (C10 :0) % 0,22 0 0,06 0,03 Ac. Laurico (C12 :0) % 0,50 0,27 0,12 0,05 Ac. Miristico (C14 :0) % 0,06 0,05 0,03 0,02 Ac. Palmitico (C16 :0) % 14,24 15,65 14,30 13,10 Ac. Palmitoleico (C16 :1) % 0,12 0,14 0,08 0,02 Ac. Stearico (C18 :0) % 2,39 2,38 2,32 2,19 Ac. Oleico (C18 :1n9) % 22,17 22,26 22,92 22,62 Ac. Cis Vaccenico (C18 :1n7) % 0,50 0, Ac. Linoleico (C18 :2n6) % 57,67 56,36 58,21 60,04 Ac. Linolenico (C18:3n3) % 1,73 1,82 1,61 1,65 Ac. Gadoleico (C20:1n9) % 0,22 0,33 0,23 0,20 Sommatoria saturi % 17,52 18,45 16,91 15,45 Sommatoria monoinsaturi % 23,08 23,37 23,27 22,86 Sommatoria polinsaturi % 59,40 58,18 59,82 61,69

86 Tabella 20 Variazioni delle caratteristiche del pastone durante l insilamento. (ibrido DK6309 ) Tempo Insilamento 2 mesi 7 mesi 12 mesi ph n 6,58 4,43 4,42 4,35 Sostanza secca 73,54 74,59 72,23 73,18 Estratto etereo % s. s. 3,83 4,09 4,14 3,72 Acido linoleico sulla sostanza secca Azoto ammoniacale (N-NH 3 ) % 2,18 2,29 2,43 2,22 p. p. m. sulla s. s Acico acetico % s.s. n. d. 0,26 0,24 0,28 Acido propionico % s.s. n. d. tr tr tr Acido isobutirrico % s.s. n. d. 0,06 0,07 0,07 Acido norbutirrico % s.s. n. d. 0,01 tr 0,01 Acido lattico % s.s. n. d. 3,51 4,11 4,23 Acido grassi sul totale degli acidi grassi Ac. Caprico (C10 :0) % 0,21 0 0,04 0,06 Ac. Laurico (C12 :0) % 0,63 0,11 0,07 0,06 Ac. Miristico (C14 :0) % 0,09 0,04 0,03 0,02 Ac. Palmitico (C16 :0) % 13,17 13,86 13,15 12,92 Ac. Palmitoleico (C16 :1) % 0,13 0,15 0,09 0,09 Ac. Stearico (C18 :0) % 2,51 2,59 2,35 2,14 Ac. Oleico (C18 :1n9) % 22,51 22,98 23,35 22,60 Ac. Cis Vaccenico (C18 :1n7) % 0,54 0, Ac. Linoleico (C18 :2n6) % 58,24 57,33 58,97 60,1 Ac. Linolenico (C18:3n3) % 1,70 1,80 1,57 1,65 Ac. Gadoleico (C20:1n9) % 0,13 0,34 0,26 0,22 Sommatoria saturi % 16,71 16,68 15,71 15,26 Sommatoria monoinsaturi % 23,36 24,19 23,75 22,94 Sommatoria polinsaturi % 59,93 59,13 60,54 61,79

87 Tabella 21 Variazioni delle caratteristiche del pastone durante l insilamento. (ibrido Duende ) Tempo Insilamento 2 mesi 7 mesi 12 mesi ph n ,29 4,15 4,21 Sostanza secca 74,40 73,47 73,49 73,66 Estratto etereo % s. s. 4,18 4,27 4,41 4,33 Acido linoleico sulla sostanza secca Azoto ammoniacale (N-NH 3 ) % 2,26 2,29 2,49 2,55 p. p. m. sulla s. s Acico acetico % s.s. n. d. 0,30 0,25 0,27 Acido propionico % s.s. n. d. tr tr tr Acido isobutirrico % s.s. n. d. 0,09 0,09 0,11 Acido norbutirrico % s.s. n. d. tr tr 0,01 Acido lattico % s.s. n. d. 2,20 3,53 3,72 Acido grassi sul totale degli acidi grassi Ac. Caprico (C10 :0) % 0,17 0 0,06 0,04 Ac. Laurico (C12 :0) % 0,40 0,17 0,09 0,03 Ac. Miristico (C14 :0) % 0,05 0,04 0,03 0,02 Ac. Palmitico (C16 :0) % 14,07 15,02 13,98 12,76 Ac. Palmitoleico (C16 :1) % 0,16 0,16 0,11 0,06 Ac. Stearico (C18 :0) % 2,35 2,34 2,12 1,82 Ac. Oleico (C18 :1n9) % 25,10 24,77 25,00 24,21 Ac. Cis Vaccenico (C18 :1n7) % 0,48 0, Ac. Linoleico (C18 :2n6) % 55,06 54,70 56,63 59,20 Ac. Linolenico (C18:3n3) % 1,73 1,85 1,62 1,59 Ac. Gadoleico (C20:1n9) % 0,27 0,27 0,24 0,20 Sommatoria saturi % 17,13 17,64 16,35 14,72 Sommatoria monoinsaturi % 26,07 25,81 25,40 24,49 Sommatoria polinsaturi % 56,79 56,55 58,25 60,79

88 Tabella 22 Variazioni delle caratteristiche del pastone durante l insilamento. (ibrido Eleonora ) Tempo Insilamento 2 mesi 7 mesi 12 mesi ph n 6,48 4,17 4,20 4,10 Sostanza secca 68,76 68,19 68,52 68,63 Estratto etereo % s. s. 4,00 4,40 4,20 4,14 Acido linoleico sulla sostanza secca Azoto ammoniacale (N-NH 3 ) % 2,10 2,42 2,40 2,51 p. p. m. sulla s. s Acico acetico % s.s. n. d. 0,33 0,30 0,37 Acido propionico % s.s. n. d. tr tr tr Acido isobutirrico % s.s. n. d. 0,08 0,08 0,07 Acido norbutirrico % s.s. n. d. 0,02 0,02 0,03 Acido lattico % s.s. n. d. 4,73 5,04 5,61 Acido grassi sul totale degli acidi grassi Ac. Caprico (C10 :0) % 0,18 0 0,03 0,04 Ac. Laurico (C12 :0) % 0,51 0,14 0,16 0,06 Ac. Miristico (C14 :0) % 0,08 0,04 0,03 0,03 Ac. Palmitico (C16 :0) % 15,53 15,26 14,67 13,10 Ac. Palmitoleico (C16 :1) % 0,14 0,18 0,12 0,06 Ac. Stearico (C18 :0) % 2,13 1,98 1,85 1,38 Ac. Oleico (C18 :1n9) % 24,35 23,39 23,91 22,93 Ac. Cis Vaccenico (C18 :1n7) % 0,63 0, Ac. Linoleico (C18 :2n6) % 54,62 56,41 57,52 60,92 Ac. Linolenico (C18:3n3) % 1,40 1,56 1,35 1,20 Ac. Gadoleico (C20:1n9) % 0,28 0,25 0,24 0,20 Sommatoria saturi % 18,52 17,51 16,80 14,67 Sommatoria monoinsaturi % 25,46 24,51 24,33 23,21 Sommatoria polinsaturi % 56,02 57,98 58,87 62,12

89 Tabella 23 Variazioni delle caratteristiche del pastone durante l insilamento. (ibrido Hellen ) Tempo Insilamento 2 mesi 7 mesi 12 mesi ph n 6,44 4,21 4,27 4,18 Sostanza secca 69,74 70,73 69,34 69,54 Estratto etereo % s. s. 3,25 3,54 3,39 3,36 Acido linoleico sulla sostanza secca Azoto ammoniacale (N-NH 3 ) % 1,77 2,03 2,00 2,09 p. p. m. sulla s. s Acico acetico % s.s. n. d. 0,26 0,25 0,32 Acido propionico % s.s. n. d. tr tr tr Acido isobutirrico % s.s. n. d. 0,19 0,18 0,17 Acido norbutirrico % s.s. n. d. 0,03 0,03 0,03 Acido lattico % s.s. n. d. 4,53 4,62 5,03 Acido grassi sul totale degli acidi grassi Ac. Caprico (C10 :0) % 0,17 0 0,03 0,03 Ac. Laurico (C12 :0) % 0,60 0,25 0,14 0,16 Ac. Miristico (C14 :0) % 0,10 0,06 0,04 0,03 Ac. Palmitico (C16 :0) % 13,94 13,91 13,15 11,74 Ac. Palmitoleico (C16 :1) % 0,4 0,16 0,11 0,08 Ac. Stearico (C18 :0) % 2,12 1,95 1,88 1,63 Ac. Oleico (C18 :1n9) % 23,97 22,39 23,36 22,26 Ac. Cis Vaccenico (C18 :1n7) % 0,63 0, Ac. Linoleico (C18 :2n6) % 56,42 58,51 59,49 62,15 Ac. Linolenico (C18:3n3) % 1,49 1,66 1,46 1,60 Ac. Gadoleico (C20:1n9) % 0,26 0,24 0,23 0,22 Sommatoria saturi % 17,02 16,26 15,30 13,66 Sommatoria monoinsaturi % 25,07 23,57 23,75 22,59 Sommatoria polinsaturi % 57,91 60,17 60,95 63,75

90 Tabella 24 Variazioni delle caratteristiche del pastone durante l insilamento. (ibrido Kalibo ) Tempo Insilamento 2 mesi 7 mesi 12 mesi ph n 6,38 4,08 4,19 4,07 Sostanza secca 68,30 67,25 66,84 67,26 Estratto etereo % s. s. 3,66 3,94 4,01 3,85 Acido linoleico sulla sostanza secca Azoto ammoniacale (N-NH 3 ) % 1,70 1, ,12 p. p. m. sulla s. s Acico acetico % s.s. n. d. 0,29 0,19 0,31 Acido propionico % s.s. n. d. tr tr tr Acido isobutirrico % s.s. n. d. 0,08 0,08 0,08 Acido norbutirrico % s.s. n. d. tr tr tr Acido lattico % s.s. n. d. 3,36 4,01 5,09 Acido grassi sul totale degli acidi grassi Ac. Caprico (C10 :0) % 0,15 0 0,03 0,4 Ac. Laurico (C12 :0) % 0,47 0,12 0,06 0,04 Ac. Miristico (C14 :0) % 0,07 0,05 0,03 0,02 Ac. Palmitico (C16 :0) % 16,23 15,77 14,56 13,20 Ac. Palmitoleico (C16 :1) % 0,14 0,15 0,09 0,08 Ac. Stearico (C18 :0) % 2,86 2,48 2,36 2,30 Ac. Oleico (C18 :1n9) % 29,09 27,03 28,23 27,12 Ac. Cis Vaccenico (C18 :1n7) % 0,55 0, Ac. Linoleico (C18 :2n6) % 48,50 51,72 52,79 55,29 Ac. Linolenico (C18:3n3) % 1,45 1,67 1,47 1,57 Ac. Gadoleico (C20:1n9) % 0,29 0,27 0,26 0,23 Sommatoria saturi % 19,88 8,52 17,12 15,67 Sommatoria monoinsaturi % 30,16 28,10 28,63 27,47 Sommatoria polinsaturi % 49,95 53,38 54,26 56,86

91 Tabella 25 Variazioni delle caratteristiche del pastone durante l insilamento. (ibrido Kermess ) Tempo Insilamento 2 mesi 7 mesi 12 mesi ph n 6,40 4,03 4,13 4,09 Sostanza secca 68,56 69,14 67,91 67,65 Estratto etereo % s. s. 2,80 3,24 3,37 3,31 Acido linoleico sulla sostanza secca Azoto ammoniacale (N-NH 3 ) % 1,49 1,70 1,92 1,95 p. p. m. sulla s. s Acico acetico % s.s. n. d. 0,32 0,24 0,31 Acido propionico % s.s. n. d. tr tr tr Acido isobutirrico % s.s. n. d. 0,07 0,08 0,09 Acido norbutirrico % s.s. n. d. 0,03 0,02 0,03 Acido lattico % s.s. n. d. 5,72 5,56 6,22 Acido grassi sul totale degli acidi grassi Ac. Caprico (C10 :0) % 0,20 0 0,03 0,02 Ac. Laurico (C12 :0) % 0,57 0,18 0,10 0,06 Ac. Miristico (C14 :0) % 0,04 0,04 0,03 0,02 Ac. Palmitico (C16 :0) % 14,48 14,77 14,03 12,73 Ac. Palmitoleico (C16 :1) % 0,12 0,14 0,09 0,06 Ac. Stearico (C18 :0) % 2,88 2,58 2,52 2,36 Ac. Oleico (C18 :1n9) % 24,51 23,06 24,02 23,73 Ac. Cis Vaccenico (C18 :1n7) % 0,57 0, Ac. Linoleico (C18 :2n6) % 54,72 56,53 57,38 59,31 Ac. Linolenico (C18:3n3) % 1,55 1,66 1,45 1,40 Ac. Gadoleico (C20:1n9) % 0,20 0,31 0,24 0,25 Sommatoria saturi % 18,28 17,66 16,78 15,24 Sommatoria monoinsaturi % 25,45 2,15 4,39 24,05 Sommatoria polinsaturi % 56,27 58,19 58,83 60,72

92 Tabella 26 Variazioni delle caratteristiche del pastone durante l insilamento. (ibrido Lolita ) Tempo Insilamento 2 mesi 7 mesi 12 mesi ph n 6,44 4,13 4,14 4,12 Sostanza secca 71,39 70,23 70,74 71,01 Estratto etereo % s. s. 3,21 3,94 3,79 3,66 Acido linoleico sulla sostanza secca Azoto ammoniacale (N-NH 3 ) % 1,73 2,23 2,20 2,17 p. p. m. sulla s. s Acico acetico % s.s. n. d. 0,30 0,28 0,37 Acido propionico % s.s. n. d. tr tr tr Acido isobutirrico % s.s. n. d. 0,12 0,10 0,11 Acido norbutirrico % s.s. n. d. 0,03 0,03 0,02 Acido lattico % s.s. n. d. 5,09 4,89 5,04 Acido grassi sul totale degli acidi grassi Ac. Caprico (C10 :0) % 0,19 0 0,03 0,05 Ac. Laurico (C12 :0) % 0,51 0,14 0,09 0 Ac. Miristico (C14 :0) % 0,04 0,05 0,03 0,02 Ac. Palmitico (C16 :0) % 16,12 15,53 14,74 14,05 Ac. Palmitoleico (C16 :1) % 0,14 0,15 0,08 0,05 Ac. Stearico (C18 :0) % 1,89 1,83 1,73 1,73 Ac. Oleico (C18 :1n9) % 22,13 21,52 22,70 22,63 Ac. Cis Vaccenico (C18 :1n7) % 0,72 0, Ac. Linoleico (C18 :2n6) % 56,22 57,84 58,67 59,63 Ac. Linolenico (C18:3n3) % 1,55 1,65 1,44 1,45 Ac. Gadoleico (C20:1n9) % 0,32 0,42 0,35 0,29 Sommatoria saturi % 18,84 17,63 16,69 15,90 Sommatoria monoinsaturi % 23,38 22,88 23,19 23,02 Sommatoria polinsaturi % 57,78 59,48 60,11 61,08

93 Tabella 27 Variazioni delle caratteristiche del pastone durante l insilamento. (ibrido PR33A46 ) Tempo Insilamento 2 mesi 7 mesi 12 mesi ph n 6,47 4,35 4,27 4,22 Sostanza secca 72,12 69,94 70,94 70,62 Estratto etereo % s. s. 2,97 3,35 3,41 3,26 Acido linoleico sulla sostanza secca Azoto ammoniacale (N-NH 3 ) % 1,6 1,81 2,01 1,89 p. p. m. sulla s. s Acico acetico % s.s. n. d. 0,31 0,27 0,31 Acido propionico % s.s. n. d. tr tr tr Acido isobutirrico % s.s. n. d. 0,17 0,17 0,19 Acido norbutirrico % s.s. n. d. tr 0,01 0,02 Acido lattico % s.s. n. d. 2,66 2,92 3,34 Acido grassi sul totale degli acidi grassi Ac. Caprico (C10 :0) % 0,16 0 0,06 0,3 Ac. Laurico (C12 :0) % 0,48 0,34 0,21 0,04 Ac. Miristico (C14 :0) % 0,05 0,06 0,04 0,03 Ac. Palmitico (C16 :0) % 17,34 17,81 15,94 16,33 Ac. Palmitoleico (C16 :1) % 0,15 0,20 0,09 0,04 Ac. Stearico (C18 :0) % 1,76 1,71 1,39 1,53 Ac. Oleico (C18 :1n9) % 21,03 21,22 21,10 21,87 Ac. Cis Vaccenico (C18 :1n7) % 0,66 0, Ac. Linoleico (C18 :2n6) % 56,35 55,72 59,36 58,38 Ac. Linolenico (C18:3n3) % 1,55 1,61 1,40 1,40 Ac. Gadoleico (C20:1n 9) % 0,28 0,44 0,28 0,29 Sommatoria saturi % 19,89 20,01 17,70 18,00 Sommatoria monoinsaturi % 22,20 22,66 21,54 22,2 Sommatoria polinsaturi % 57,90 57,33 60,76 59,78

94 Tabella 28 Variazioni delle caratteristiche del pastone durante l insilamento. (ibrido PR33J24) Tempo Insilamento 2 mesi 7 mesi 12 mesi ph n 6,50 4,35 4,34 4,25 Sostanza secca 72,47 71,54 71,29 71,81 Estratto etereo % s. s. 3,69 4,18 4,05 4,03 Acido linoleico sulla sostanza secca Azoto ammoniacale (N-NH 3 ) % 1,96 2,30 2,33 2,33 p. p. m. sulla s. s Acico acetico % s.s. n. d. 0,31 0,30 0,38 Acido propionico % s.s. n. d. tr tr tr Acido isobutirrico % s.s. n. d. 0,13 0,13 0,13 Acido norbutirrico % s.s. n. d. tr 0,01 0,03 Acido lattico % s.s. n. d. 2,67 2,76 3,19 Acido grassi sul totale degli acidi grassi Ac. Caprico (C10 :0) % 0,17 0 0,03 0,03 Ac. Laurico (C12 :0) % 0,52 0,16 0,09 0,02 Ac. Miristico (C14 :0) % 0,04 0,05 0,04 0,03 Ac. Palmitico (C16 :0) % 16,06 16,33 15,00 4,51 Ac. Palmitoleico (C16 :1) % 0,15 0,18 0,15 0,10 Ac. Stearico (C18 :0) % 2,18 1,99 1,78 1,87 Ac. Oleico (C18 :1n9) % 23,22 22,12 22,79 23,02 Ac. Cis Vaccenico (C18 :1n7) % 0,68 0, Ac. Linoleico (C18 :2n6) % 54,93 56,26 58,22 58,47 Ac. Linolenico (C18:3n3) % 1,62 1,74 1,52 1,57 Ac. Gadoleico (C20:1n9) % 0,24 0,32 0,22 0,23 Sommatoria saturi % 19,08 18,64 17,03 16,54 Sommatoria monoinsaturi % 24,37 23,36 23,23 23,42 Sommatoria polinsaturi % 56,55 58,00 59,74 60,04

95 Tabella 29 Variazioni delle caratteristiche del pastone durante l insilamento. (ibrido Sancia ) Tempo Insilamento 2 mesi 7 mesi 12 mesi ph n 6,46 4,41 4,35 4,24 Sostanza secca 71,34 69,32 69,92 70,40 Estratto etereo % s. s. 3,61 3,91 3,95 3,94 Acido linoleico sulla sostanza secca Azoto ammoniacale (N-NH 3 ) % 1,96 2,14 2,28 2,35 p. p. m. sulla s. s Acico acetico % s.s. n. d. 0,35 0,35 0,37 Acido propionico % s.s. n. d. tr tr tr Acido isobutirrico % s.s. n. d. 0,20 0,18 0,18 Acido norbutirrico % s.s. n. d. tr 0,03 0,03 Acido lattico % s.s. n. d. 2,38 2,84 3,12 Acido grassi sul totale degli acidi grassi Ac. Caprico (C10 :0) % 0,19 0 0,04 0,07 Ac. Laurico (C12 :0) % 0,47 0,29 0,17 0,05 Ac. Miristico (C14 :0) % 0,04 0,05 0,03 0,03 Ac. Palmitico (C16 :0) % 14,59 15,53 14,06 1,82 Ac. Palmitoleico (C16 :1) % 0,14 0,20 0,10 0,09 Ac. Stearico (C18 :0) % 2,30 2,17 1,98 2,05 Ac. Oleico (C18 :1n9) % 23,49 22,81 23,43 22,72 Ac. Cis Vaccenico (C18 :1n7) % 0,70 0, Ac. Linoleico (C18 :2n6) % 56,04 55,97 58,28 60,28 Ac. Linolenico (C18:3n3) % 1,65 1,75 1,56 1,59 Ac. Gadoleico (C20:1n9) % 0,25 0,32 0,24 0,22 Sommatoria saturi % 17,69 18,14 16,34 15,08 Sommatoria monoinsaturi % 24,61 24,13 23,82 23,05 Sommatoria polinsaturi % 57,69 57,73 59,85 61,88

96 Tabella 30.Campionamenti dei sili di campo. azienda località apa ibrido aggiunte tipo silo capacità silo tipo campione superficie seminata data raccolta campione all'insilamento apertura silo metà silo fine silo 1 Brescia bs J24 Pioneer paver 10000q farina 60 ha agosto ottobre ottobre ottobre Genivolta cr A46 pioneer lactobacilli trincea 6500q farina 40 ha 01/09/ /11/ /01/ Cremona cr lolita lactobacilli samarani 10000q granella 140 ha 01/09/ /09/ /11/ /11/ Mantova mn eleonora samarani 7500q granella 120 ha 10/09/ /11/ /01/2005

97 Tabella 31. Caratteristiche dell insilato dell azienda 1. azienda 1 ph S.S. E.E C18:2 s.s. Azoto ammoniacale Ac. acetico Ac. propionico Ac Isobutirrico Ac. Norbutirrico Ac. Lattico n. % % s.s. % p. p. m. sulla s.s. % s. s. % s. s. % s. s. % s. s. % s. s. Insilamento (25-28/8/04) 6,32 70,25 3,46 1, Apertura (8/10/05) 3,79 69,06 4,04 2, ,22 0,04 0,01 tr. 2,67 Metà utilizzazion e (22/10/05) 3,80 69,51 4,06 2, ,12 0,16 0,004 tr 2,79 Fine silo (30/10/05) 3,77 69,99 3,95 2, ,30 0,05 0,009 tr 3,36

98 Tabella 32. Caratteristiche dell insilato dell azienda 2. azienda 2 ph S.S. E.E C18:2 s.s. Azoto ammoniacale Ac. acetico Ac. propionico Ac Isobutirrico Ac. Norbutirrico Ac. Lattico n. % % s.s. % p. p. m. sulla s.s. % s. s. % s. s. % s. s. % s. s. % s. s. Insilamento (01/9/04) 5,36 69,82 3,02 1, Apertura (22/11/04) 3,95 68,67 3,13 1, ,13 0,01 0,022 0,012 2,05 Fine silo (30/10/05) 3,93 69,49 3,17 1, ,1 0,001 0,015 0,002 2,74

99 Tabella 33. Caratteristiche dell insilato dell azienda 3. azienda 3 ph S.S. E.E C18:2 s.s. Azoto ammoniacale Ac. acetico Ac. propionico Ac Isobutirrico Ac. Norbutirrico Ac. Lattico n. % % s.s. % p. p. m. sulla s.s. % s. s. % s. s. % s. s. % s. s. % s. s. Insilamento (01/9/04) n.d. 72,86 3,90 2,38 n.d Apertura (16/9/04) 4,08 73,37 3,79 2, ,11 0,001 0,014 tr 3,79 Metà utilizzazion e (02/11/04) 4,01 71,75 3,75 2, ,09 0,001 0,007 tr 5,73 Fine silo (22/11/04) 3,97 70,43 3,73 2, ,10 0,001 0,014 tr 6,19

100 Tabella 34. Caratteristiche dell insilato dell azienda 4. azienda 4 ph S.S. E.E C18:2 s.s. Azoto ammoniacale Ac. acetico Ac. propionico Ac Isobutirrico Ac. Norbutirrico Ac. Lattico n. % % s.s. % p. p. m. sulla s.s. % s. s. % s. s. % s. s. % s. s. % s. s. Insilamento (10/9/04) n.d. 73,81 3,80 2,26 n. d Apertura (23/11/04) 4,11 73,70 3,71 2, ,14 0,03 0,009 0,002 1,87 Fine silo (27/01/05) 4,07 73,79 3,88 2, ,19 0,03 0,0072 tr 2,74

101 Tabella 35. Composizione acidica dei pastoni aziendali.. Azienda 1 azienda 1 C16:0 C18:0 C18:1n9 C18:2n6 C18:3n3 C20:1 Sommatoria saturi Sommatoria monoinsaturi Sommatoria polinsaturi % t.a.g % t.a.g % t.a.g % t.a.g % t.a.g % t.a.g % t.a.g % t.a.g % t.a.g Insilamento (25-28/8/04) 19,12 2,42 25,77 51,14 1,32 0,23 21,54 26,00 52,46 Apertura (8/10/05) 13,20 2,10 22,86 60,24 1,37 0,23 15,30 23,10 61,61 Metà utilizzazione (22/10/05) 14,74 1,59 21,3 60,60 1,59 0,18 16,33 21,48 62,19 Fine silo (30/10/05) 15,03 1,87 21,86 59,38 1,63 0,23 16,90 22,10 61,01

102 Tabella 36. Composizione acidica dei pastoni aziendali.. Azienda 2 Azienda 2 C16:0 C18:0 C18:1n9 C18:2n6 C18:3n3 C20:1 Sommatoria saturi Sommatoria monoinsaturi Sommatoria polinsaturi % t.a.g % t.a.g % t.a.g % t.a.g % t.a.g % t.a.g % t.a.g % t.a.g % t.a.g Insilamento (01/9/04) 19,67 1,90 23,64 53,20 1,28 0,32 21,57 23,95 54,48 Apertura (22/11/04) 17,62 1,77 21,75 57,22 1,34 0,30 19,39 22,06 58,55 Fine silo (30/10/05) 16,88 1,62 21,03 58,69 1,48 0,30 18,50 21,33 60,17

103 Tabella 37. Composizione acidica dei pastoni aziendali.. Azienda 3 azienda 3 C16:0 C18:0 C18:1n9 C18:2n6 C18:3n3 C20:1 Sommatoria saturi Sommatoria monoinsaturi Sommatoria polinsaturi % t.a.g % t.a.g % t.a.g % t.a.g % t.a.g % t.a.g % t.a.g % t.a.g % t.a.g Insilamento (01/9/04) 14,23 1,68 21,22 61,13 1,45 0,30 15,91 21,52 62,58 Apertura (16/9/04) 15,37 1,86 23,46 57,70 1,31 0,30 17,23 23,76 59,01 Metà utilizzazione (02/11/04) 14,25 1,64 21,69 60,67 1,44 0,30 15,89 22,00 62,11 Fine silo (22/11/04) 14,49 1,77 22,09 59,96 1,39 0,30 16,25 22,39 61,36

104 Tabella 38. Composizione acidica dei pastoni aziendali.. Azienda 4 Azienda 4 C16:0 C18:0 C18:1n9 C18:2n6 C18:3n3 C20:1 Sommatoria saturi Sommatoria monoinsaturi Sommatoria polinsaturi % t.a.g % t.a.g % t.a.g % t.a.g % t.a.g % t.a.g % t.a.g % t.a.g % t.a.g Insilamento (10/9/04) 14,19 1,71 22,74 59,58 1,50 0,29 15,90 23,03 61,07 Apertura (23/11/04) 14,73 1,87 23,87 57,84 1,42 0,27 16,59 24,15 59,26 Fine silo (27/01/05) 14,42 1,63 22,64 59,67 1,43 0,20 16,06 22,84 61,10

105 Tabella 39. Secondo ciclo di campionamento dei sili di campo. azienda località apa ibrido aggiunte tipo silo capacità silo tipo campione superficie seminata data raccolta campione all'insilamento apertura silo metà silo fine silo 1 Brescia bs K 39 - paver 9000q granella 55 ha 13/09/ /02/ /02/ /03/ Cremona cr eleonora - paver 10000q granella 130 ha 28/08/ /09/ Senza data 4 Mantova mn eleonora - samarani 7500q pastone 70 ha 05/09/ /11/ /01/ /02/ Cremona cr Pionier A 46 - samarani pastone 110 ha 05/09/ /10/

106 Tabella 40. Caratteristiche dell insilato dell azienda 1. azienda 1 ph S.S. E.E C18:2 s.s. Azoto ammoniacale Ac. acetico Ac. propionico Ac Isobutirrico Ac. Norbutirrico Ac. Lattico n. % % s.s. % p. p. m. sulla s.s. % s. s. % s. s. % s. s. % s. s. % s. s. Insilamento (13/09/2006) n.d. 78,57 3,61 1,86 n.d Apertura (15/02/2007) 3,88 70,77 3,91 2, ,29 0,02 0,009 tr. 1,63 Metà utilizzazione (24/02/2007) 3,94 72,28 4,18 2, ,45 0,04 0,014 tr 4,52 Fine silo (07/03/2007) 3,86 71,16 3,35 1, ,37 0,03 0,002 tr 8,40

107 Tabella 41. Caratteristiche dell insilato dell azienda 3. azienda 3 ph S.S. E.E C18:2 s.s. Azoto ammoniacale Ac. acetico Ac. propionico Ac Isobutirrico Ac. Norbutirrico Ac. Lattico n. % % s.s. % p. p. m. sulla s.s. % s. s. % s. s. % s. s. % s. s. % s. s. Insilamento (28/08/2006) n.d. 74,72 2,95 1,73 n.d Apertura (30/09/2006) 4,03 72,92 3,28 2, ,62 0,29 0,026 tr. 9,71 Fine silo 4,00 73,97 3,99 2, ,37 0,04 0,010 tr. 10,57

108 Tabella 42. Caratteristiche dell insilato dell azienda 4. azienda 4 ph S.S. E.E C18:2 s.s. Azoto ammoniacale Ac. acetico Ac. propionico Ac Isobutirrico Ac. Norbutirrico Ac. Lattico n. % % s.s. % p. p. m. sulla s.s. % s. s. % s. s. % s. s. % s. s. % s. s. Insilamento (05/09/2006) n.d. 70,73 3,32 2,02 n.d Apertura (06/11/06) 4,07 74,51 3,64 2, ,28 0,01 0,005 tr n.d. Metà utilizzazione (22/01/07) 4,01 70,81 4,25 2, ,41 0,04 0,006 tr n.d. Fine silo (20/02/07) 4,04 69,44 3,77 2, ,49 0,12 0,016 0,009 n.d.

109 Tabella 43. Caratteristiche dell insilato dell azienda 5. azienda 5 ph S.S. E.E C18:2 s.s. Azoto ammoniacale Ac. acetico Ac. propionico Ac Isobutirrico Ac. Norbutirrico Ac. Lattico n. % % s.s. % p. p. m. sulla s.s. % s. s. % s. s. % s. s. % s. s. % s. s. Insilamento (05/09/2006) n.d. 73,63 4,17 2,38 n. d Apertura silo (28/10/2006) 4,66 73,55 2,96 1, ,58 0,28 0,026 0,

110 Tabella 44. Composizione acidica dei pastoni aziendali.. Azienda 1 azienda 1 C16:0 C18:0 C18:1n9 C18:2n6 C18:3n3 C20:1 Sommatoria saturi Sommatoria monoinsaturi Sommatoria polinsaturi % t.a.g % t.a.g % t.a.g % t.a.g % t.a.g % t.a.g % t.a.g % t.a.g % t.a.g Insilamento (13/09/2006) 21,42 2,47 22,85 51,66 0,89 0,39 23,89 23,57 52,55 Apertura (15/02/2007) 16,65 2,70 26,71 52,12 0,73 0,30 19,55 27,60 52,85 Metà utilizzazione (24/02/2007) 12,21 1,92 23,64 60,57 1,22 0,28 14,15 24,06 61,79 Fine silo (07/03/2007) 16,50 2,45 25,21 55,05 0,78 0,00 18,95 25,21 55,83

111 Tabella45. Composizione acidica dei pastoni aziendali.. Azienda 3 azienda 3 C16:0 C18:0 C18:1n9 C18:2n6 C18:3n3 C20:1 Sommatoria saturi Sommatoria monoinsaturi Sommatoria polinsaturi % t.a.g % t.a.g % t.a.g % t.a.g % t.a.g % t.a.g % t.a.g % t.a.g % t.a.g Insilamento (28/08/2006) 13,89 2,00 24,02 58,71 1,07 0,16 15,88 24,33 59,79 Apertura (30/09/2006) 14,55 1,66 21,48 61,41 0,90 0,00 16,20 21,48 62,32 Fine silo Senza data 11,46 1,94 25,08 60,33 1,18 0,00 13,40 25,08 61,52

112 Tabella 46. Composizione acidica dei pastoni aziendali.. Azienda 4. azienda 4 C16:0 C18:0 C18:1n9 C18:2n6 C18:3n3 C20:1 Sommatoria saturi Sommatoria monoinsaturi Sommatoria polinsaturi % t.a.g % t.a.g % t.a.g % t.a.g % t.a.g % t.a.g % t.a.g % t.a.g % t.a.g Insilamento (05/09/2006) 13,09 1,81 22,68 60,99 1,13 0,15 14,91 22,97 62,12 Apertura (06/11/06) 16,87 1,49 19,89 60,37 1,07 0,15 18,46 20,10 61,43 Metà utilizzazione (22/01/07) 12,12 1,72 23,53 61,36 1,14 0,10 13,85 23,66 62,49 Fine silo (20/02/07) 16,06 2,29 25,74 54,57 0,84 0,14 18,39 26,21 55,40

113 Tabella 47. Composizione acidica dei pastoni aziendali.. Azienda 5 azienda 5 C16:0 C18:0 C18:1n9 C18:2n6 C18:3n3 C20:1 Sommatoria saturi Sommatoria monoinsaturi Sommatoria polinsaturi % t.a.g % t.a.g % t.a.g % t.a.g % t.a.g % t.a.g % t.a.g % t.a.g % t.a.g Insilamento (05/09/2006) 11,50 1,85 27,73 57,21 0,97 0,05 13,65 28,16 58,18 (28/10/2006) 14,73 1,43 20,93 61,17 1,18 0,29 16,24 21,41 62,35

114 Fig. 20 Curva di distribuzione del conteunto lipidico (estratto etereo) dei campioni analizzati per via umida

115 Fig. 21 Curva di distribuzione del conteunto in acido linoleico (in percentuale sul totale degli acidi grassi) dei campioni analizzat i per via umida

116 Fig.22 Curva di distribuzione del contenuto in acido linoleico (in percentuale sulla sostanza secca) dei campioni analizzati per via umida

117 Tab 48 - parametri statistici della calibrazione Constituent N Mean SD Es t. Min Es t. Max SEC RSQ SECV 1-VR RPD SS% EE% C16:0% C18:0% C18:1% C18:2% C18:2 %SS SEC (Errore standard di calibrazione) = differenze tra i valori di laboratorio (analisi per via umida) e i valori NIRS di calibrazione SECV (Errore standard di cross-validazione) = differenze tra i valori di laboratorio (analisi per via umida) e i valori NIRS di cross -validazione R² o RSQ (Coefficiente di correlazione) = rapporto tra i valori di laboratorio (analisi per via umida) e valori NIRS. 1-VR (1 minus variance ratio ) = rappresenta quellla porzione della varianza totale, spiegata in fase di cross-validazione; è comparabile con il coefficiente di determinazione R² RPD ( Ratio Performance Deviation ) = SD/SECV, rappresenta un parametro di controllo delle performance della calibrazione in fase di cross-validazione; in funzione dell applicazione, valori superiori a 3 in concomitanza di R² >0.90 indica buone prestazioni dell equazione di calibrazione sviluppata.

118 Tab 49 Valori statistici di predizione Constituent SS% EE% C16:0% C18:0% C18:1% C18:2% C18:2 %SS N RSQ SEP: Media Lab SD Lab Media Nir pred SD Nir pred Bias SEP(C) Slope R² o RSQ (Coefficiente di correlazione) = rapporto tra i valori di laboratorio (analisi per via umida) e valori NIRS. SEP (Errore standard di predizione) = differenze tra i valori di laboratorio (analisi per via umida) e i valori NIRS di predizione SEP(C) (Errore standard di predizione corretto) = differenze tra i valori di laboratorio (analisi per via umida) e i valori NIRS di predizione corretto per il Bias Bias = media delle differenze tra i valori di laboratorio (analisi per via umida) e i valori NIRS di predizione

119 Fig.23 Retta di regressione tra valori predetti e valori analitici del contenuto in sostanza secca

120 Fig.24 Retta di regressione tra valori predetti e valori analitici del contenuto di lipidi (estratto etereo)

121 Fig.25 Retta di regressione tra valori predetti e valori analitici del contenuto in acido oleico (percentuale sul totale degli acidi grassi)

122 Fig. 26 Retta di regressione tra valori predetti e valori analitici del contenuto in acido linoleico (percentuale sul totale degli acidi grassi)

123 Fig.27 Retta di regressione tra valori predetti e valori analitici del contenuto in acido linoleico (percentuale sulla sostanza secca)

124 Fig.28 Spettri NIR di tutti i 582 campioni analizzati

125 Fig. 29 Popolazione di 582 campioni in calibrazione

126 Fig. 30 Selezione della popolazione di 582 campioni (321 selezionati in azzurro e 261 ridondanti in verde)

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