Indicatori del CAS: efficacia ed efficienza del modello. Dott. A. Capaldi C.A.S I.R.C.C.S. CANDIOLO

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1 Indicatori del CAS: efficacia ed efficienza del modello Dott. A. Capaldi C.A.S I.R.C.C.S. CANDIOLO

2 RIORGANIZZAZIONE DI UN SISTEMA ESEMPIO FIAT FCA MOTIVAZIONI INPUT OUTPUT VENDITE RICAVI INVESTIMENTI SODDISFAZIONE DELL UTENTE

3 Il costsaving: MUDA! Un inconfondibile grido di battaglia: Muda! Nella lingua nipponica Muda significa spreco e dovrebbe suonare come un forte grido d'allarme per imprenditori e dirigenti

4 RIORGANIZZAZIONE DI UN SISTEMA COMPLESSO: SSN

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6 «Se fornissimo a tutti gli uomini quanto la tecnologia ed il progresso terapeutico consentono, saremmo tutti sani ma morti di fame!» Dr Halfdan T. Mahler Direttore Generale WHO ( )

7 RIORGANIZZAZIONE DI UN SISTEMA COMPLESSO: SSN POLITICA INPUT MOTIVAZIONI CONTRAZIONE DELLE RISORSE DIRITTO ALLA SALUTE EQUITA OBIETTIVI - RISULTATI RISPARMIO DI RISORSE SODDISFAZIONE UTENTE «UNIVERSO SANITA» OUTPUT RESISTENZA AL CAMBIAMENTO CITTADINI

8 MOTIVAZIONI DIRITTO ALLA SALUTE EQUITA DEI TRATTAMENTI

9 CAMBIAMENTO: D.M La clinicalgovernance(cg) è una strategia con cui le organizzazioni sanitarie si rendono responsabili del miglioramento continuo della qualità dei servizi e del raggiungimento-mantenimento di elevati standard assistenziali, stimolando la creazione di un ambiente che favorisca l eccellenza professionale (NHS White Paper: A First Class Service, 1998)...è evidente che il principale obiettivo della CG è la valutazione continua e il progressivo miglioramento della qualità dell assistenza.

10 CLINICAL GOVERNANCE L aziendalizzazione del SSN ha progressivamente estremizzato il peso degli indicatori di efficacia e confinato la valutazione della qualità a quella percepita dagli utenti. Oggi, invece, l attuazione della CG impone di integrare gli indicatori di qualità assistenziale nella valutazione e nel finanziamento di servizi e prestazioni sanitarie. In particolare, attraverso la valutazione multidimensionale della qualità dell assistenza che si articola in sei aree: sicurezza, efficacia, appropriatezza, coinvolgimento degli utenti, equità d accesso, efficienza.

11 PROCESSI PER IL CAMBIAMENTO CRITERI SICUREZZA EFFICACIA APPROPRIATEZZA COINVOLGIMENTO DEGLI UTENTI EQUITA DI ACCESSO EFFICIENZA

12 Sicurezza E il grado con cui vengono evitati i potenziali rischi e minimizzati i danni conseguenti all assistenza sanitaria. Pertanto, obiettivo prioritario di tutte le organizzazioni sanitarie è il riskmanagementche, oltre all applicazione degli strumenti, deve essere sostenuto da radicali progressi culturali e organizzativi. In particolare, solo considerando l errore come difetto del sistema e non del singolo professionista è possibile mettere in atto adeguate contromisure per aumentare la sicurezza dei pazienti.

13 Efficacia E la capacità di un intervento sanitario di ottenere gli esiti desiderati: riduzione della mortalità e della morbilità, miglioramento della qualità di vita dei pazienti. In altre parole, l efficacia identifica l entità dei benefici ottenuti dall assistenza sanitaria. Tuttavia, la ricerca sugli esiti (outcomesresearch) è condizionata sia dall affidabilità e completezza dei sistemi informativi, sia da altri determinanti della salute: fattori genetici e ambientali, cultura e condizioni socio-economiche. Inoltre, quando si confrontano gli esiti assistenziali ottenuti in periodi diversi o tra organizzazioni differenti (benchmarking) sono indispensabili appropriate tecniche statistiche (risk adjustment).

14 APPROPRIATEZZA Un intervento sanitario è appropriato se viene erogato al paziente giusto, nel momento giusto e per la giusta durata (appropriatezza professionale), nonché nel settingadeguato e dal professionista giusto (appropriatezza organizzativa). Il miglioramento dell appropriatezza professionale dovrebbe massimizzare la probabilità di effetti favorevoli (efficacia) e minimizzare quella di effetti avversi (sicurezza), oltre che ottimizzare le risorse, obiettivo primario dell appropriatezza organizzativa.

15 Coinvolgimento degli utenti Gli utenti hanno il diritto di partecipare alle modalità di erogazione e valutazione dei servizi sanitari e il loro coinvolgimento può apportare numerosi vantaggi: definire un linguaggio comune, migliorare l appropriatezza della domanda, identificare priorità, aspettative e bisogni, fornire informazioni sugli esiti a breve e lungo termine, offrire opportunità per risolvere i problemi in partnership, sviluppare la conoscenza della percezione sociale di salute.

16 Equità d accesso Si riferisce alla possibilità che ha il singolo utente di accedere ai servizi sanitari. L equità è condizionata da numerose variabili: appropriatezza degli interventi assistenziali, capacità dell utente a raggiungere le sedi di erogazioni dei servizi, forme di rimborso delle prestazioni sanitarie. Un sistema sanitario equo e solidale dovrebbe garantire servizi essenziali a tutti i cittadini, indipendentemente da età, genere, razza, religione, residenza, grado d istruzione, livello socio-economico.

17 EFFICIENZA Un sistema sanitario efficiente deve ottenere dalle risorse investite il massimo beneficio in termini di salute della popolazione. L impossibilità di offrire tutto a tutti richiede la definizione di priorità per allocare le risorse in relazione a due dimensioni dell efficienza economica: l efficienza tecnica ha l obiettivo di fornire la massima qualità dei servizi al costo più basso; l efficienza allocativa definisce le modalità per ottenere dalle risorse disponibili il mix ottimale di servizi e prestazioni per massimizzare i benefici di salute. In altre parole, se l efficienza allocativa influenza le decisioni di programmazione sanitaria, l efficienza tecnica consente di minimizzare i costi. L efficienza allocativa -estremamente complessa -è poco utilizzata nel SSN, rispetto alla ragionieristica efficienza tecnica di cui si fa ampio esercizio, spesso in maniera impropria.

18 LA BALANCED SCORECARD Attraverso l uso della balancedscorecardè possibile valutare la perfomacedella azienda in un ottica sia strategica sia operativa, riflette l equilibrio raggiunto fra Obiettivi a breve e lungo termine, fra misure finanziarie e non, fra indicatori ritardati e di tendenza, fra prospettive di performance interna e esterna;.., insieme di Indicatori che consentano una valutazione globale dei risultati SODDISFAZIONE CLIENTE RISULTATO FINANZIARO MIGLIORAMENTO DEI PROCESSI /ORGANIZZAZIONE RISORSE UMANE

19 PROCESSO DI COSTRUZIONE DELLA BALANCED SCORECARD VISION OBIETTIVI E STRATEGIE PROSPETTIVA FINANZIARIA IMPERATIVI DI CREAZIONE DEL VALORE PROSPETTIVA DEI CLIENTI PROSPETTIVA PROCESSI INTERNI FATTORI CRITICI DI SUCCESSO PROSPETTIVA APPRENDIMENTO E CRESCITA INDICATORI DI PERFORMANCE VALORI TARGET E PIANI DI AZIONE DEL MANAGER

20 Oncologia: siamo un tassello di un puzzle ( SSN)

21 CREAZIONE DELLE RETI ONCOLOGICHE RETE ONCOLOGICA PIEMONTE E VALLE D AOSTA ( ) DOCUMENTO TECNICO DI INDIRIZZO PER RIDURRE IL CARICO DI MALATTIA DA CANCRO ; D.G.R. n Giunta regionale Piemonte RETE ONCOLOGICA Obbiettivi Criteri-Raccomandazioni

22 OBIETTIVI DELLA RETE 1) GENERALI EFFICACIA: la rete consente di migliorare la performance in oncologia mediante la promozione di una relazione strutturata di varie istituzioni complementari che condividono la casistica regionale. Si fa carico di un intero territorio garantendo prestazioni omogenee e di qualita ; rende fruibili in maniera condivisa e governata,l alta specializzazione,l innovazione tecnologica e la ricerca indipendentemente dall area geografica in cui si determina il bisogno EFFICIENZA: grazie a un governo riconosciuto,con disponibilita di strumenti di condivisione e alla creazione di infrastrutture di sistema,la rete consente una organizzazione competitiva rispetto a modelli mono istituzionali ; favorisce sinergie di percorso, condivisione di ampia casistica, continuita di cura,fruibilita dell alta specializzazione, economia di scala e volumi critici di casistica per la complessita,l adesione pluriistituzionalealla rete e la individuazione di un unico sistema di coordinamento per l oncologia consentono un piu ampio governo dell appropriatezza e una razionalizzazione degli investimenti; grazie a casisitichedi vasta portata facilita l adesione a sperimentazioni sia accademiche che sponsorizzate

23 OBIETTIVI DELLA RETE 2) SPECIFICI Dare risposte ai bisogni dei pazienti Potenziare e strutturare le collaborazioni inter - istituzionali Ottimizzare gli interventi di alta specializzazione Aumentare la capacita del sistema di modularsi in base alla viariabilita della domanda Aumentare la capacita di fornire informazioni al paziente e ai suoi familiari Perseguire la sostenibilita istituzionale delle reti (flessibilita ) Perseguire la sostenibilita economica delle reti

24 CRITERI Garantire la molteplicita di accessi Garantire un sistema centralizzato di informazione Garantire le gerarchie di percorso [Definire pecorsibasati sulla forza delle evidenza scientifiche, competenze tecnico professionali, bacini di utenza di riferimento, risorse disponibili, scelte strategiche regionali (breast unit)] Garantire l integrazione con l assitenza distrettuale Garantire la partecipazione attiva delle associazioni dei pazienti Garantire l integrazione inter-istituzionale Garantire l integrazione interregionale Garantire lo sviluppo della ricerca Garantire la qualita mediante programmi di miglioramento continuo della qualita, site visit, accreditamento dell eccellenza, clinical risk management Garantire il miglioramento della logistica mediante reingegnerizzazione dei servizi

25 Iniziative di «disinvestment»

26 C.A.S.: siamo un tassello di un puzzle ( rete oncologica)

27 MOTIVAZIONI DIRITTO ALLA SALUTE RIDUZIONE DELLA SPESA E DEGLI SPRECHI SODDISFAZIONE UTENTE

28 C.A.S. CONSIDERIAMO IL C.A.S. COME UNO STRUMENTO CON IL QUALE E POSSIBILE L INTERAZIONE APPROPRIATA, EFFICACE, EFFICIENTE TRA LA RETE ONCOLOGICA E IL PAZIENTE

29 C.A.S. ABBIAMO UN STRUMENTO FUNZIONANTE? AS IS Nel 2006 su dimissioni oncologiche: 12% visite CAS 9% visite GIC Dati dott.ssa Appiano

30 C.A.S. COME FUNZIONA IN NOSTRO STRUMENTO? AUTOREFERENZIALITA? INDICATORI: STRUTTURA PROCESSO ESITO VERIFICA ESTERNA

31 DEFINIZIONE DI INDICATORE Un indicatore è una misura sintetica, in genere espressa in forma quantitativa, coincidente con una variabile o composta da più variabili, in grado di riassumere l'andamento del fenomeno cui è riferito.

32 Per quanto possa esser bella la strategia, occasionalmente si dovrebbe poter guardare ai risultati. Winston Churchill

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