IL SISTEMA MUSCOLO SCHELETRICO

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1 IL SISTEMA MUSCOLO SCHELETRICO IL MUSCOLO INSERITO SULLA ARTICOLAZIONE ESPRIME UNA FORZA D AZIONE ED IMPRIME UNA VELOCITA D AZIONE. E EVIDENTE CHE SI POSSA FLETTERE IL BRACCIO PIU RAPIDAMENTE QUANDO LA MANO E VUOTA CHE NON QUANDO ESSA SOSTIENE UN PESO.

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3 FENN HA STABILITO UNA RELAZIONE TRA VELOCITA DI CONTRAZIONE E DIMINUZIONE DI TENSIONE ESPRESSA COME SEGUE: PER UNA VELOCITA DI ACCORCIAMENTO DEL 10% DELLA SUA LUNGHEZZA AL SECONDO IL MUSCOLO PERDE IN MEDIA IL 3,1% DELLA SUA TENSIONE. CIO SIGNIFICA CHE QUANTO PIU VELOCEMENTE IL MUSCOLO SI CONTRAE TANTO MINORE E IL LAVORO ESTERNO CHE PUO SVOLGERE E CHE IL LIMITE VIENE RAGGIUNTO QUANDO LA VELOCITA DI ACCORCIAMENTO E PARI A CIRCA IL 320% DELLA SUA LUNGHEZZA AL SECONDO

4 RELAZIONE TRA LA FORZA E IL RECLUTAMENTO DELLE FIBRE MUSCOLARI

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6 IL MUSCOLO COME FORZA VETTORIALE LA CONTRATTILITA REALIZZA UNO SPOSTAMENTO DELLE ESTREMITA MUSCOLARI (i tendini) DALLA PERIFERIA AL CENTRO. QUESTO SPOSTAMENTO HA TUTTE LE CARATTERISTICHE DELLA FORZA VETTORIALE IN QUANTO E CONTRADDISTINTO DA UNA DIREZIONE, UN VERSO, UN MODULO ED UN PUNTO DI APPLICAZIONE

7 ANALISI VETTORIALE LA CINESIOLOGIA STUDIA GLI EFFETTI DELLA CONTRAZIONE MUSCOLARE ANALIZZANDOLI ANCHE COME FORZA VETTORIALE DI CUI E POSSIBILE CALCOLARE CIASCUNA COMPONENTE E COSTRUIRE LE SCOMPOSIZIONI UTILI A COMPRENDERE L AZIONE NEL SUO COMPLESSO. TRATTANDO DI FORZA VETTORIALE E NECESSARIO DETERMINARE IL PUNTO DI APPLICAZIONE CIOE L INIZIO DEL SEGMENTO FRECCIATO. QUESTO CI FA IMMEDIATAMENTE COMPRENDERE CHE PER CIASCUN MUSCOLO SI POSSONO COSTRUIRE ALMENO DUE VETTORI ( NEL CASO IN CUI LE INSERZIONI MUSCOLARI SIANO PIU DI DUE I VETTORI POSSONO ESSERE ANCHE DI PIU ) UN ALTRO ASPETTO PIU COMPLESSO MA CINESIOLOGICAMENTE PIU SIGNIFICATIVO E RELATIVO ALL ANALISI DELLA DIREZIONE VETTORIALE. ERRONEAMENTE SI E RITENUTO CHE LA DIREZIONE DEL VETTORE DI UN MUSCOLO SIA RICAVABILE CONGIUNGENDO I SUOI PUNTI DI ORIGINE ED INSERZIONE

8 LA DIREZIONE VETTORIALE O LINEA DI AZIONE DEL MUSCOLO VARIA IN RAPPORTO A NUMEROSI FATTORI: 1. LE DIVERSE MODALITA D INSERZIONE PROSSIMALE SE UN MUSCOLO POSSIEDE UN AMPIA SUPERFICIE D INSERZIONE LA SUA LINEA DI AZIONE E SCOMPONIBILE IN QUELLA DEI SINGOLI FASCI CHE LO COSTITUISCONO ( es. deltoide) 2. LE DIVERSE MODALITA D INSERZIONE DISTALE SE LA SUPERFICIE D INSERZIONE DISTALE E AMPIA, COME NEI MUSCOLI LARGHI, SI OSSERVANO VARIAZIONI DELLA LINEA D AZIONE IN RAPPORTO ALLA CONTRAZIONE ISOLATA DI SINGOLI FASCI. 3. LE DIVERSE MODALITA DI DECORSO TENDINEO ALCUNI MUSCOLI PRESENTANO DEVIAZIONI O ANGOLATURE NEL DECORSO TENDINEO : IN TALI CASI LA LINEA DI AZIONE E COSTITUITA DALLA LINEA CONGIUNGENTE IL PUNTO D INSERZIONE DISTALE CON IL PUNTO DI DEVIAZIONE CON IL DECORSO TENDINEO (es. quadricipite femorale peroneo lungo) 4. ATTEGGIAMENTI FUNZIONALI DIVERSI ATTEGGIAMENTI CHE L ARTICOLAZIONE PUO ASSUMERE PER L INFLUENZA DI ALTRE FUNZIONI MUSCOLARI MODIFICANO LA TRAIETTORIA DEL MUSCOLO (es. gli adduttori dell anca che sono anche flessori diventano estensori quando l?anca si trova atteggiata in elevato grado di flessione)

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10 INFLUENZA DELLA FORZA DI GRAVITA SULLA CONTRAZIONE MUSCOLARE 1. ATTIVITA TONICO POSTURALE IL CORPO UMANO IN POSIZIONE ERETTA E SOTTOPOSTO ALLA FORZA DI GRAVITA. CIO SIGNIFICA CHE SU OGNI PUNTO DI ESSO AGISCE UNA DETRMINATA FORZA, PROPORZIONALE ALLA MASSA E ALL ACCELERAZIONE DI GRAVITA, CHE TENDE AD ATTIRARLO VERSO IL SUOLO. PERCHE IL CORPO POSSA MANTENERSI ERETTO E NECESSARIO CHE ALLA GRAVITA FACCIA EQUILIBRIO UNA FORZA RESISTENTE UGUALE E CONTRARIA RAPPRESENTATA DAL PIANO D APPOGGIO CONTRO IL QUALE IL COMPLESSO DEI MUSCOLI ANTIGRAVITARI SVILUPPA LA PROPRIA AZIONE. IL COMPLESSO GOCO DI FORZE CHE SI CREA IN TAL MODO SU OGNI PUNTO DEL CORPO UMANO FRA LA GRAVITA E LA FORZA RESISTENTE PUO ESSERE TRASFERITO IN UN SOLO PUNTO CHE VIENE DEFINITO BARICENTRO O CENTRO DI GRAVITA.

11 BARICENTRO UMANO NUMEROSE PROVE SPERIMENTALI HANNO PERMESSO DI LOCALIZZARE IL BARICENTRO DEL CORPO UMANO ALL INCIRCA IN CORROSPONDENZA DEL MARGINE SUPERIORE DELLA III SACRALE. ESSO SI TROVEREBBE AD UNA ALTEZZA DI CIRCA IL56% DELL ALTEZZA DEL CORPO DEL MASCHIO E DEL 55% NELLA FEMMINA. CONDIZIONE INDISPENSABILE AL MANTENIMENTO DELL EQUILIBRIO E CHE LA LINEA DI GRAVITA CIOE LA PERPENDICOLARE AL SUOLO TRACCIATA DAL BARICENTRO CADA NEL POLIGONO DI APPOGGIO

12 POLIGONO DI APPOGGIO PER POLIGONO O BASE DI APPOGGIO SI INTENDE LA SUPERFICIE DELIMITATA DAI PUNTI PIU ESTERNI DELL APPOGGIO AL SUOLO. NEL CASO DELL UOMO IN STAZIONE ERETTA ESSA E DELIMITATA LATERALMENTE DALLA TANGENTE AL MARGINE ESTERNO DEI PIEDI, IN AVANTI DALLA CONGIUNGENTE LE PUNTE, IN DIETRO DALLA CONGIUNGENTE I TALLONI. IN TALE POLIGONO LA LINEA GRAVITARIA CADE IN UN PUNTO EQUDISTANTE DAI MARGINI LATERALI E POSTO 4 Cm DAVANTI LA CONGIUNGENTE LE TIBIOTARSICHE. PIU I PIEDI SONO DIVARICATI, MAGGIORE E LA BASE D APPOGGIO, PIU STABILE L EQUILIBRIO.

13 RISPOSTE ANTIGRAVITARIE NELLA STAZIONE ERETTA, E, TANTO PIU, IN MOVIMENTO (ATTIVITA DINAMICA), IL BARICENTRO DEL CORPO SUBISCE COSTANTEMENTE OSCILLAZIONI DI VARIA ENTITA SUL PIANO FRONTALE E SAGITTALE IN RAPPORTO ALLE SOLLECITAZIONI DINAMICHE CUI E SOTTOPOSTO. L ATTIVITA MUSCOLARE E COSTANTEMENTE TESA AL MANTENIMENTO DELL EQUILIBRIO ATTRAVERZO LA CONTRAZIONE NON SOLO DEI MUSCOLI DELL ARTO INFERIORE, MA ANCHE DEI MUSCOLI ADDOMINALI,RACHIDEI, DEL CAPO E DEGLI ARTI SUPERIORI.

14 RISPOSTE ANTIGRAVITARIE LA RISPOSTA MUSCOLARE DEVE ESSERE MAGGIORE NEL CASO IN CUI IL CORPO PORTI UN PESO CHE SPOSTI IL BARICENTRO. ES.1 UN PESO MANTENUTO SOLLEVATO IN ALTO DAGLI ARTI SUPERIORI, IL BARICENTRO SI INNALZERA SUL PIANO TRASVERSO PROPORZIONALMENTE AL VALORE DEL PESO. CIO DIMINUISCE LA STABILITA :NELLE OSCILLAZIONI LA LINEA GRAVITARIA ALLUNGATA CADE, CON PIU FACILITA AL DI FUORI DELLA BASE D APPOGGIO (DIVARICANDO LE GAMBE AUMENTA LA BASE D APPOGGIO) ES.2 UN PESO MANTENUTO SOLLEVATO IN ALTO CON UNA SOLA MANO, IL BARICENTRO SI SPOSTA SUL PIANO FRONTALE IN DIREZIONE DEL PESO; LA LINEA DI GRAVITA CADE FUORI DAL P.A. DAL LATO DEL PESO, INTERVIENE UNA DEVIAZIONE DI COMPENSO DEL TRONCO CON FLESSIONE LATERALE DEL RACHIDE IN SENSO OPPOSTO CON COMPARSA DI DISORDINE POSTURALE

15 RISPOSTE ANTIGRAVITARIE ES.3 SE IL PESO VIENE SORRETTO SULL ADDOME, COME SI VERIFICA IN GRAVIDANZA, IL BARICENTRO TENDE A SPOSTARSI IN AVANTI E LA DEVIAZIONE DI COMPENSO SARA UNA RETROPULSIONE DEL TRONCO ED IL DISORDINE UN AUMENTO DELLA LORDOSI LOMBARE.

16 MOMENTO DI FORZA APPLICANDO UNA FORZA SU UN CORPO AD UNA DETERMINATA DISTANZA (d) DA UN PUNTO FISSO (f), SI OTTIENE UN MOVIMENTO ANGOLARE IMPERNIATO SUL FULCRO. QUESTA TENDENZA AL MOVIMENTO ANGOLARE E DATA DAL MOMENTO DI FORZA (M). ( M) E UNA GRANDEZZA FISICA CHE SI CALCOLA MOLTIPLICANDO LA FORZA APPLICATA (f) PER LA DISTANZA DEL FULCRO (BRACCIO DI LEVA). IL VALORE DEL MOMENTO DI FORZA E INDICATIVO DELLA FORZA CON CUI UN OGGETTO TENDE A RUOTARE E DIPENDE DA DUE FATTORI F E d

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20 SCOMPOSIZIONE DELLA FORZA MUSCOLARE FINORA ABBIAMO CONSIDERATO LA POTENZA E LA RESISTENZA COME DUE FORZE FISICHE CHE AGISCONO PERPENDICOLARMENTE SULL ASSE. IN QUESTE CONDIZIONI L EFFETTO DINAMICO E UN MOVIMENTO DI ROTAZIONE DELLA LEVA ATTORNO AL FULCRO E L INTENSITA DELLA FORZA SI ESAURISCE INTERAMENTE NEL DETERMINARE UN EFFETTO ROTATORIO. DIVERSAMENTE AVVIENE QUANDO LA POTENZA O LA RESISTENZA, O TUTTE E DUE, AGISCONO SULLA LEVA SCHELETRICA SECONDO UNA CERTA OBLIQUITA. CINESIOLOGICAMENTE DOBBIAMO CONSIDERARE CHE LE LEVE SCHELETRICHE UMANE PRESENTANO NELLA QUASI TOTALITA DEI CASI UNA DISPOSIZIONE DI QUESTO GENERE. L EFFETTO CINETICO DI QUESTA DISPOSIZIONE RIVESTE UNA PARTICOLARE IMPORTANZA FUNZIONALE

21 L EFFETTO CINETICO DI QUESTA DISPOSIZIONE RIVESTE UNA PARTICOLARE IMPORTANZA FUNZIONALE L AZIONE MUSCOLARE ( P M) SI DISTINGUE IN DUE COMPONENTI : PX = COMPONENTE ROTATORIA ( EFFETTO DI FLESSIONE DEL GOMITO) PY = COMPONENTE LONGITUDINALE (NESSUN EFFETTO CINETICO, MA STABILIZZAZIONE DELL ARTICOLAZIONE

22 QUANTO PIU IL MUSCOLO SI INSERISCE OBLIQUAMENTE TANTO PIU SI ABBASSA IL VALORE DELLA COMPONENTE ROTATORIA A VANTAGGIO DI QUELLA LONGITUDINALE AL CONTRARIO LA PERPENDICOLARITA DI INSERZIONE CONVERTE TUTTA LA SUA FORZA IN UN EFFETTO ROTATORIO (Es. Gran pettorale sull omero) LA OBLIQUITA DELL INSERZIONE MUSCOLARE CREA UNA CONDIZIONE DI LAVORO SFAVOREVOLE PER IL MUSCOLO ALL INIZIO DEL MOVIMENTO (ESSO INFATTI DEVE FORNIRE UNA NOTEVOLE QUANTITA DI ENERGIA PER OTTENERE UN EFFETTO ROTATORIO PER INIZIARE IL MOVIMENTO). CON LA PROGRESSIVA DIMINUZIONE DELL ANGOLO FORMATO DAI DUE SEGMENTI SCHELETRICI L INSERZIONE SI FA MENO OBLIQUA, IL LAVORO DIVENTA FAVOREVOLE COMPENSANDO, PER ALTRO, LA DIMINUITA VALIDITA CONTRATTILE DEL MUSCOLO CHE IL RIAVVICINAMENTO DELLE SUE INSERZIONI COMPORTA.

23 AZIONE DEL MUSCOLO SULLE LEVE SCHELETRICHE DI PRIMO GENERE O INTERFULCRALE (VANTAGGIOSA QUANDO IL FULCRO SI TROVA PIU VICINO ALLA RESISTENZA)

24 SECONDO GENERE O INTERRESISTENZIALE (SEMPRE VANTAGGIOSA)

25 TERZO GENERE O INTERPOTENZIALE (SEMPRE SVANTAGGIOSA)

26 OGNI MOVIMENTO, ANCHE IL PIU SEMPLICE, SOTTINTENDE QUASI SEMPRE L AZIONE DI DIVERSE LEVE IL CUI GIOCO SI INTEGRA, SI RINFORZA, SI COMPENSA O SI ANNULLA IN QUEL COMPLESSO ARMONICO DI FORZE CHE E LA COORDINAZIONE MUSCOLARE. L INSIEME DEI SEGMENTI ARTICOLATI (corpo umano) SONO SOLLECITATI AL MOVIMENTO ANCHE A DISTANZA NOTEVOLE DAL PUNTO IN CUI UN MUSCOLO SI CONTRAE;IN PIU VI SONO MUSCOLI BI e PLURIARTICOLARI LA CUI CONTRAZIONE HA COME EFFETTO IL MOVIMENTO DI PIU SEGMENTI SCHELETRICI. IN QUESTO COMPLESSO GIOCO DI FORZE ALCUNI MUSCOLI RISULTANO TROVARSI IN CONTRAZIONE CONCENTRICA, ALTRI IN COTRAZIONE STATICA, ALTRI IN CONTRAZIONE ECCENTRICA.

27 NEI LORO RAPPORTI CINETICI CON LE ARTICOLAZIONI I MUSCOLI POSSONO ESSERE PERCIO SUDDIVISI IN: 1. MUSCOLI MOTORI SONO QUELLI ALLA CUI CONTRAZIONE UNO SPECIFICO MOVIMENTO DEVE ESSERE RIFERITO VI SONO QUASI SEMPRE PIU MUSCOLI MOTORI CHE ENTRANO SIMULTANEAMENTE IN CONTRAZIONE MOTORI PRINCIPALI (FORNISCONO LA MAGGIOR PARTE DEL MOVIMENTO) MOTORI SECONDARI (CONCORRONO AL MOVIMENTO AUMENTANDONE LA VELOCITA, L INTENSITA O COMPLETANDONE L AMPIEZZA) AUSILIARI (PARTECIPANO SOLO IN DETERMINATE CIRCOSTANZE) DI EMERGENZA (INTERVENGONO IN CONDIZIONI DEL TUTTO SPECIALI)

28 2.MUSCOLI STABILIZZATORI FISSANO UN DETERMINATO SEGMENTO SCHELETRICO O UNA DETERMINATA ARTICOLAZIONE ELIMINANDO I MOVIMENTI PARASSITI CHE LA CONTRAZIONE ISOLATA DI UN MUSCOLO DI PER SE COMPORTEREBBE. - OGNI MUSCOLO SI CONTRAE IN CORRISPONDENZA DEL SUO VENTRE E TENDE AD AVVICINARE ENTRAMBE LE ESTREMITA :GLI STABILIZATORI FISSANDO UNA ESTREMITA IMPEDISCONO IL MOVIMENTO DI UNA PARTE CONSENTENDO QUINDI IL MASSIMO ACCORCIAMENTO ALLA ESTREMITA OPPOSTA. - NEI MUSCOLI BI- E PLURIARTICOLARI L AZIONE STABILIZZATRICE SU DETERMINATE ARTICOLAZIONI E INDISPENSABILE (LA FLESSIONE COMPLETA E VALIDA DELLE DITA DELLA MANO E POSSIBILE SOLO SE L ARTICOLAZIONE DEL POLSO E MANTENUTA IN ESTENSIONE.

29 3. MUSCOLI SOSTENITORI AGISCONO IN CONTRAZIONE STATICA SIA NEI CONFRONTI DEI MUSCOLI AGONISTI SIA DELLA FORZA DI GRAVITA ( NEL GESTO DI SALUTO L ARTO SUPERIORE VIENE MANTENUTO ABDOTTO E INNALZATO MENTRE IL POLSO VIENE ALTERNATIVAMENTE FLESSO ED ESTESO)

30 4. MUSCOLI NEUTRALIZZATORI L AZIONE DEI MUSCOLI NEUTRALIZZATORI CONSISTE NELL ELIMINARE L AZIONE SECONDARIA NON VOLUTA DEL MUSCOLO AGONISTA. E UN PARZIALE ANTAGONISTA DEL MUSCOLO MOTORE (IL PRONATORE ROTONDO NEUTRALIZZA L AZIONE SUPINATORIA DEL BICIPITE RESTRINGENDO L ATTIVITA DEL BICIPITE ALLA SOLA FLESSIONE DEL GOMITO) PUO ACCADERE CHE DUE MOTORI SI NEUTRALIZZINO A VICENDA NELLA LORO AZIONE SECONDARIA E SI POTENZINO NELL AZIONE PRINCIPALE ( IL FLESSORE RADIALE ED IL FLESSORE ULNARE DEL CARPO SONO FLESSORI DEL POLSO, MA,SECONDARIAMETE DETERMIANO ANCHE L INCLINAZIONE RADIALE E ULNARE. LA LORO CONTRAZIONE SIMULTANEA ESTINGUE IL MOVIMENTO SECONDARIO E POTENZIA QUELLO PRINCIPALE.

31 RAPPORTI CINETICI FRA MUSCOLO ED ARTICOLAZIONI L AZIONE CHE IL MUSCOLO ESERCITA SULL ARTICOLAZIONE CHE INCROCIA VIENE DEFINITA DIRETTA MENTRE INDIRETTA E L AZIONE CHE ESSO SVOLGE SU ARTICOLAZIONI VICINORI CHE LO STESSO MUSCOLO NON INCROCIA. 1. AZIONE MUSCOLARE DIRETTA IN LINEA TEORICA UN MUSCOLO CHE AD ENTRAMBI GLI ESTREMI PRESENTI LA MEDESIMA OBLIQUITA DI INSERZIONE E LA MEDESIMA DISTANZA DAL CENTRO ARTICOLARE DETERMINA UN AVVICINAMENTO SIMMETRICO DEI SEGMENTI SCHELETRICI (IL SEGMENTO PROSSIMALE E QUELLO DISTALE SI AVVICINANO IN EGUALE MISURA). CINESIOLOGICAMENTE CIO NON AVVIENE MAI - L INSERZIONE DISTALE E SEMPRE PIU VICINA AL CENTRO DI QUELLA PROSSIMALE. - I SEGMENTI SCHELETRICI PRESENTANO NEI CONFRONTI DEL MOVIMENTO INERZIE DIVERSE ( dipende dalla massa corporea alla quale il segmento prossimale è collegato ed a quale resistenza tale massa presenta :es se il segmento prossimale è collegato al tronco,sarà il segmento distale ad offrire meno resistenza).

32 Rapporti cinetici fra muscolo ed articolazioni 2. AZIONE MUSCOLARE INDIRETTA E L AZIONE CHE LA CONTRAZIONE DI UN MUSCOLO ESERCITA SU ARTICOLAZIONI VICINIORI DA ESSO NON INCROCIATE. ES. IL MS ILIACO,MONOARTICOLARE DELL ANCA, FLETTE L ANCA (AZIONE DIRETTA) E DETERMINA L INDIRETTA FLESSIONE DEL GINOCCHIO. L AZIONE INDIRETTA E INFLUENZATA DA: 1) MODIFICAZIONI DELL ANGOLO ARTICOLARE (variazioni dell angolo articolare si riflettono sull azione indiretta del muscolo; per ogni articolazione esiste un atteggiamento ottimale nel quale l azione indiretta si estrinseca con la massima evidenza nelle articolazioni contigue. Esso è abbastanza costante circa 30 di rotazione dall atteggiamento di descrizione funzionale variando tale atteggiamento l azione indiretta si affievolisce sempre più fino ad annullarsi)

33 RAPPORTI CINETICI TRA MUSCOLO ED ARTICOLAZIONE 2) MODIFICAZIONI DELL INERZIA DEL MOVIMENTO ( aumenta la sua azione indiretta dove le resistenze sono minori: il brachiale anteriore flette il gomito e può determinare una retropulsione della spalla azione indiretta se aumentiamo la massa del segmento distale su cui il muscolo si inserisce,ponendo ad esempio un peso sulla mano, l omero viene più decisamente retroposto.

34 RAPPORTI CINETICI TRA MUSCOLO ED ARTICOLAZIONI AZIONE DEI MUSCOLI BI- E PLURIARTICOLARI I MUSCOLI BIARTICOLARI, NEI RIGUARDI DELLE ARTICOLAZIONI CHE INCROCIANO, POSSONO ESTRINSECARE LA PROPRA ATTIVITA IN DUE MODI: 1) CONTRAZIONE ISOLATA HA LE CARATTERISTICHE DELLA CONTRAZIONE CONCENTRICA CHE AVICINA I SEGMENTI SCHELETRICI SU CUI IL MUSCOLO SI INSERISCE; IL SENSO DEL MOVIMENTO DIPENDE a) DAI RAPPORTI ANATOMICI CON LE SINGOLE ARTICOLAZIONI, b) DALL APERTURA IN SENSO ANTERIORE O POSTERIORE DELL ANGOLO ARTICOLARE SECONDO IL QUALE SI EFFETTUA IL MOVIMENTO. COSI IL SARTORIO CONTRAENDOSI FLETTE SIA L ANCA CHE IL GINOCCHIO ; IL RETTO ANTERIORE FLETTE L ANCA ED ESTENDE IL GINOCCHIO.

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36 MUSCOLI BI-ARTICOLARI cotrazione isolata E DA NOTARE CHE IN CONTRAZIONE CONCENTRICA IL MUSCOLO BIARTICOLARE NON POSSIEDE MAI COSI AMPIE POSSIBILITA DI ACCORCIAMENTO DA DETERMINARE UN MOVIMENTO COMPLETO E VALIDO NELLE DUE ARTICOLAZIONI CHE INCROCIA. PERCHE CIO SI ATTUI E NECESSARIO CHE LA SUA CONTRAZIONE SIA SOSTENUTA DA QUELLA DI UN MUSCOLO MONOARTICOLARE SATELLITE : ES. L AZIONE FLESSORIA DELL ANCA RETTO ANTERIORE E INTEGRATA DAL MUSCOLO ILIACO, QUELLA ESTENSORIA DEI FLESSORI DEL GINOCCHIO E POTENZIATA DAL GRANDE GLUTEO ECC.

37 2) CONTRAZIONE COMBINATA COMPORTA PER IL MUSCOLO BIARTICOLARE UN TIPO DI CONTRAZIONE CONCENTRICA ED ECCENTRICA ASSOCIATE LE ARTICOLAZIONI DELL ARTO INFERIORE, DECISAMENTE INTERESSATO AI FINI DELLA STATICA, PRESENTANO SUL PIANO SAGITTALE ANGOLI DI MOVIMENTO APERTI IN SENSO OPPOSTO. ALL ANCA L ANGOLO E APERTO IN AVANTI, AL GINOCCHIO ALL INDIETRO, ALLA TIBIOTARSICA ANCORA IN AVANTI. LA FORZA DI GRAVITA TENDE A CHIUDERE QUESTI ANGOLI AVICINANDO LA COSCIA ALLA GAMBA E LA GAMBA AL PIEDE.

38 MUSCOLI BI-ARTICOLARI CONTRAZIONE COMBINATA IL RETTO ANTERIORE ESTENDE IL GINOCCHIO E FLETTE L ANCA. ISOLATAMENTE QUINDI ED IN CONTRAZIONE CONCENTRICA, IL SUO EFFETTO ANTIGRAVITARIO SI LIMITA ALL ESTENSIONE DEL GINOCCHIO, MENTRE LA SUA AZIONE FLESSORIA SULL ANCA ASSECONDA L INFLUENZA DELLA FORZA DI GRAVITA. IN QUESTA SITUAZIONE ( l arto inferiore è vincolato al suolo) IL BACINO SI FLETTE SULLA COSCIA INNALZANDO D ALTRA PARTE LA TUBEROSITA ISCHIATICA CHE DA INSERZIONE AI FLESSORI DEL GINOCCHIO. TALI MUSCOLI (VINCOLATI A LIVELLO DEL GINOCCHIO DALL APPOGGIO AL SUOLO E DALL AZIONE ESTENSORIA DEL QUADRICIPITE ) VENGONO SOVRADISTESI E SI CONTRAGGONO IN CONDIZIONE DI NOTEVOLE TENSIONE RIPORTANDO IL BACINO IN ESTENSIONE SULLA COSCIA. IN PRATICA I MUSCOLI FLESSORI NON CONTRASTANO L AZIONE ESTENSORIA DEL RETTO ANTERIORE SULLA GAMGA MA INDUCONO SOLO UN RITABILIMENTO DELL EQUILIBRIO DEL BACINO

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