LA NUTRIZIONE ARTIFICIALE DOMICILIARE NELLA REGIONE LAZIO

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1 LA SALUTE DEL CITTADINO AL CENTRO DELLA GOVERNANCE LE RETI INTEGRATE TERRITORIO-OSPEDALEOSPEDALE ROMA, 12 GIUGNO 2015 LA NUTRIZIONE ARTIFICIALE DOMICILIARE NELLA REGIONE LAZIO A. Francescato

2 NAD in Italia NAD nel Lazio 2

3 Revisione ULTIMA 20 AGOSTO 2006 In Italia vi sono molteplici modelli organizzativi riferiti alla NAD. Appare perciò opportuno che, seppure all interno della totale autonomia prevista per ogni singola Regione, il modello organizzativo di gestione della NAD debba rispettare alcuni criteri di minima. 3

4 LG NAD 2006: Unità Operative dedicate 1. Unità Operative o Servizi di Dietetica e Nutrizione Clinica; UO di Nutrizione Clinica e NAD in stretta interazione con i servizi ADI ed i Distretti; 2. U.O. Ospedaliera che gestisce ed è responsabile di tutto l iter diagnostico/terapeutico. 3. U.O. Territoriale, che gestisce ed è responsabile tutto l iter diagnostico/terapeutico. 4

5 La NAD in Italia N.B. Attualmente solo le 2 isole non hanno regolamentazione! 5

6 Regione Lazio Adozione di un modello integrato di gestione del paziente NAD (DGR 920/2002, mod. e int. DCA 404/2013) UONAD caregiver CAD MMG EQUIPE NAD 6

7 NORMATIVA DI RIFERIMENTO DGR n del 13/5/1993 Erogazione diretta di presidi e prodotti per il trattamento nutrizionale domiciliare Circolare n. 52 del 25/6&1993 Modalità organizzative ed operative del Servizio regionale di Nutrizione Artificiale Domiciliare DGR n del 15/6/1993 Nutrizione parenterale ed entrale domiciliare. Costituzione Commissione tecnico-scientifica DGR n del 11/10/1994 Nutrizione parenterale ed entrale a domicilio Piano operativo della Regione Lazio DGR n del 8/7/1997 per il Erogazione diretta di presidi e prodotti trattamento nutrizionale domiciliare DGR n. 920 del 12/7/2002 artificiale Regolamentazione della nutrizione domiciliare nella Regione Lazio Nota regione prot del 23/8/2007 Nutrizione artificiale domiciliare indicazioni relative alla prescrizione Circolare n del 5/3/08 Regione Lazio Nutrizione Artificiale Domiciliare Indicazioni relative alla prescrizione DGR n. 865/2008 Individuazione delle Unità Operative di Nutrizione Artificiale Domiciliare nella Regione Lazio Allegato DGR n. 865/2008 Elenco delle UO NAD DGR n. 242/2009 Integrazione e sostituzione dell Elenco delle Unità Operative di Nutrizione Artificiale Domiciliare (NAD) della Regione Lazio DCA n. 404/2013 Revisione DGR 920/02

8 Le ASL del Lazio sono di fatto oggi obbligate a fornire una risposta adeguata ai cittadini che necessitano di NAD, esse DEVONO predisporre programmi interni di adeguamento alla norma per la promozione e la qualità dell assistenza. In pillole tali programmi debbono prevedere La verifica dell esistenza di proprie risorse per la costituzione di una Unità Operativa NAD (U.O.NAD) e l adozione degli atti formali di istituzione La costituzione, in ogni caso, delle Equipe NAD (gli interlocutori aziendali delle U.O. NAD: per garantire continuità assistenziale quando si rende necessario avviare un programma di NAD nei confronti di un residente nel proprio ambito territoriale) L adeguamento delle risorse territoriali necessarie per la gestione domiciliare dei pazienti potenziamento dei CAD (ricorso a privati accreditati) La costituzione di un elenco regionale delle U.O. NAD Il rispetto dei protocolli da parte dei diversi livelli organizzativi del sistema 8

9 Equipe NAD (definizione art. 4 DGR n. 920/2002) UO NAD (ospedaliera / territoriale) Reparto ospedaliero X Equipe NAD Farmacia territoriale Secondo domicilio assistito CAD distrettuale Secondo domicilio assistito 9

10 UO NAD (definizione art. 5 DGR n. 920/2002) E il livello organizzativo completo, in grado di assicurare assistenza medica, infermieristica, farmaceutica e dietistica attraverso figure esperte in NA per curriculum formativo professionale. La completezza organizzativa è raggiungibile anche attraverso il coinvolgimento di figure non appartenenti ad una sola UO aziendale, secondo un modello dipartimentale atto ad ottimizzare l utilizzo delle risorse all interno dell Area Sistema Ospedale e/o fra quest ultima e l Area Sistema Territorio. 10

11 il protocollo contempla la individuazione di tutte le situazioni tipo che si possono realizzare Assistito ricoverato in ospedale che deve essere dimesso, (due variabili) Assistito che potrà frequentare l ambulatorio Assistito che non potrà frequentare l ambulatorio Assistito non ospedalizzato (domicilio proprio o RSA) Assistito che potrà frequentare l ambulatorio Assistito che non potrà frequentare l ambulatorio 11

12 Paz. Non ricoverato Paz. ricoverato Proposta di dimissione U.O. NAD Fornitura prodotti PROTOCOLLO Sec. Regol. reg. DGR n. 920/2002 Fornitura prodotti + A.D.I. p. ambulatoriale Equipe NAD Asl residenza p. domiciliare CAD EROGATORE CONVENZIONATO Appropriatezza Scelta modalità Verifica disponibilità e consenso Verifica capacità autogestione Addestramento autogestione Prescrizione nutrienti Contatto equipe ASL residenza Coordinamento fase di avvio 12

13 IL PROTOCOLLO Steps e specifici compiti di ogni livello coinvolto nel percorso assistenziale sono identificati in 4 tabelle (1) di facile consultazione e riassunti in un algoritmo (1) A. Francescato, G. Sandri, M. Gambarara, M. Marcelli, M. Muscaritoli. Un modello di gestione integrata della NAD. RINPE N. 3,

14 14

15 I compiti.. Compiti della Equipe NAD Punto di riferimento per le altre ASL/AO quando cittadini che hanno domicilio nel territorio di competenza debbono fare la NA a casa propria Acquisire le prescrizioni Fornire i prodotto Attivare il CAD territorialmente competente Attivare (al bisogno) le consulenze della UONAD con cui la ASL ha stilato un contratto di collaborazione Compiti del CAD Agire come rinforzo della fase di addestramento del paziente e/o dei familiari per una autogestione del programma di NA Verificare che questo sia stato ben appreso e comunicare i risultati alla UONAD Sorveglianza periodica Rilevazione periodica peso e altre misure antropometriche Effettuazione esami di controllo Sostituzione sonde Sostituzione aghi Huber Gestione altre problematiche secondo un approccio olistico 15

16 In ogni caso di Dimissione protetta IN-PATIENT stabilization ipotesi di dimissione protetta Valutazione di fattibilità + Home Care Planing Contatto con i servizi territoriali dimissione Gestione domiciliare Example: discharge of a patient with amyotrophic lateral sclerosis (ALS) / modified. A. Francescato, M. Cozzolino. - Care processes: hospital-territory relations in Home Care course on respiratory home care. 16 Roma, Public Health Agency of Lazio. Genuary 2005

17 FEASIBILITY ASSESSMENT A. Francescato, M. Cozzolino. - Care processes: hospital-territory relations in Home Care course on respiratory home care. Roma, Public Health Agency of Lazio. Genuary 2005 Patient suitability: stable life parameters No severe malnutrition No pressure ulcers No respiratory and/or urinary complications Familiars suitability Motivation Availability to active managing co-operation Learning assessment about necessary co-operation Local suitability Home care resources Home hygiene Possible welfare home support Electrical installations conformity Cost-efficacy assessment Coordination between hospital and home care unit (care plan) Protocols Coherent professional behaviour into the network 17

18 Continuità di cura = Miglioramento continuo del processo assistenziale in ambito organizzativo e tecnico-professionale centralità del paziente e dei suoi bisogni di salute integrazione multiprofessionale criteri di appropriatezza, efficacia e responsabilità 18

19 Clinical Governance It is essential to make a system of relationships which permits the promotion of virtuous professional behaviour (good quality) R. Grilli,

20 Problema comunicazione!

21 Effetti del mancato coordinamento / collaborazione 21

22 L Ospedale con porta girevole (REVOLVING DOOR) Ospedale Home Care 22

23 Quali investimenti sulla Home Care? Poche risorse strumentali Poche risorse umane 23

24 E quindi?..c è da fidarsi? 24

25 UONAD della Regione Lazio

26 26

27 UO Capo Fila Cure Domiciliari (anche UONAD identificata con del DGR n. 865/2008 e n. 242/2009) 27

28 FUNZIONI UOSD ASSISTENZA DOMICILIARE (MACROAREA DI AFFERENZA: DISTRETTO H3) 1. Supporto Tecnico alla Direzione Aziendale e alle Direzioni Distrettuali nella Organizzazione delle Cure Domiciliari 2. Coordinamento funzionale delle UOS di Assistenza Domiciliare 3. Funzioni Operative interdistrettuali di elevato livello professionale per la NAD (la UOSD è nell elenco regionale delle UO NAD (DGR n. 920/2002 e s. m. ed i.) Sinteticamente esse consistono in consulenza specialistica per gli altri livelli aziendali, comprese le visite domiciliari degli assistiti verifica indicazione e fattibilità della NAD, prescrizione e monitoraggio delle NAD coordinamento con i CAD per l erogazione integrata delle prestazioni, compresa la reperibilità del personale infermieristico censimento di tutte le NAD, anche di quelle prescritte da altre UO NAD della Regione Lazio. 4. Funzioni Operative di Assistenza Domiciliare generica in ambito Distrettuale Locale (CAD-H3) 28

29 Funzioni HUB e funzioni Spoke UO - HUB consulenza specialistica (nutrizionista e dietista) per gli altri livelli aziendali, comprese le visite domiciliari degli assistiti verifica indicazione e fattibilità della NAD, prescrizione delle NAD monitoraggio delle NAD coordinamento con i CAD per l erogazione integrata delle prestazioni censimento di tutte le NAD, anche di quelle prescritte da altre UO NAD della Regione Lazio Coordinamento del servizio reperibilità infermieristica (personale selezionato dei CAD) Funzione di Equipe NAD secondo la DGR n. 920/02 (assicura la erogazione della NAD agli assistiti che sono monitorati da altre UONAD regionali) UOS Cure Domiciliari (Spoke) Gestione ordinaria Case manager 29

30 Proposte di NAD dagli ospedali 30

31 PERCORSO TERRITORIO OSPEDALE NE = SNG INIZIO NAD (domicilio) NP = Vena Periferica (sol. Bassa osmolarità) Prenotazione DH o ricovero breve x creazione accesso stabile (PEG CVC) Esecuz. Analisi, ECG, etc. RITORNO A DOMICLIO INDUZIONE NA GESTIONE ACCESSO PROGRAMMA di MONITORAGGIO RICOVERO PER CREAZIONE ACCESSO 31

32 1

33 2

34 Ausl Roma H U.O. Assistenza Domiciliare, Senescenza, Disabilità / Nutrizione Artificiale Domiciliare Manuale di istruzioni per la gestione della Nutrizione Parenterale a Domicilio Ausl Roma H U.O. Assistenza Domiciliare, Senescenza, Disabilità / Nutrizione Artificiale Domiciliare Manuale di istruzioni per la gestione della Nutrizione Enterale a Domicilio A. Francescato D. Francescato A. Anglani M.G. Castellucci Edizione 1 (Giugno 2006) A. Francescato D. Francescato A. Anglani L.Paese SAPER ADDESTRARE BENE! Edizione 2 (dicembre 2008)

35

36 SAPER FARE BENE!!

37 informazioni Chi ha diritto alla nad Dove rivolgersi Cosa è erogabile Cosa debbono contenere le prescrizioni (Piano nutrizionale) Quali prescrizioni sono valide Accertamenti del farmacista su prescrizioni esterne Quali documenti presentare in farmacia 37

38 ACCERTAMENTI DEL FARMACISTA IN CASO DI PRESCRIZIONI PROVENIENTI DA UONAD ESTERNE ALLA ASL ROMA H accertare che la struttura di provenienza ne abbia facoltà (vedi: prescrizioni valide); accertare che i prodotti prescritti siano fra quelli erogabili; accertare che la prescrizione contenga i requisiti formali anzidetti accertare che il soggetto sia residente nella ASL RM H o abbia presso la stessa la domiciliazione sanitaria. Per i prodotti dietetici dell infanzia, se la prescrizione si riferisce solo al 50% del fabbisogno ovvero al fabbisogno globale (deve essere indicato dal prescrittore) In tal caso i prodotti possono essere erogati direttamente, senza NO della UONAD aziendale; occorre tuttavia inoltrare copia della prescrizione alla UONAD aziendale per il censimento di tutti i casi in trattamento (registro aziendale della NAD).

39 Per eventuali contatti: La NAD quale paradigma di integrazione e di dimissione protetta 39

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