Castello Motore TEORIA. Valutazione delle forze agenti

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Castello Motore TEORIA. Valutazione delle forze agenti"

Transcript

1 TEORIA Valutazione delle forze agenti Castello Motore Il castello motore è la struttura prodiera adibita a sorreggere il motore ed i suoi annessi più diretti. Si compone di due fiancate distanti tra loro 390 mm ( ), vincolate alla fusoliera in modo tra loro indipendente, da due aste incernierate. Sulla struttura vanno ad agire contemporaneamente le forze dovute: al peso del motore, alla trazione dell elica e agli effetti della coppia di reazione generata dal motore stesso. Sebbene sia possibile analizzare contemporaneamente i tre fenomeni si è deciso di esaminarli separatamente per poi sommarli al termine dei calcoli. Il primo effetto che valutiamo è il peso. La massa del motore è soggetta ad accelerazioni superiori a quella di gravità che vengono a generarsi a causa del fattore di contingenza a cui si trova il velivolo, per questa ragione la struttura deve essere dimensionata per resistere alla massima forza che dovrà reggere, cioè al peso moltiplicato per il fattore di contingenza. Per semplicità d analisi, questa forza si suppone gravi sui nodi A e D (vedi fig.) con intensità pari ad un quarto di quella complessiva ed a bilanciarle vi sia nel nodo C una reazioni vincolare pari a metà del carico totale. In evidente conseguenza questi carichi, essendo bilanciati dal vincolo supposto nel nodo C si ripercuotono sulle due aste (6 e 7) che fissano la parte anteriore della fiancata alla fusoliera generando sempre nel medesimo punto una forza eguale alla precedente ma di verso contrario che si ripercuote sulle dette aste (6 e 7). È evidente che la forza massima che dovrà reggere ogni singola fiancata è pari alla metà della forza massima generata dal peso in quanto essendo due le fiancate il carico viene uniformemente ripartito tra esse.

2 Qm/4 Qm/ Qm/4 Qm/ La trazione dell elica, ovvero la forza generata mediante la portanza ottenuta dalla rotazione della pala, atta a trascinare l aeromobile, si scompone, sempre per semplicità, distribuendosi nella prima parte della struttura, per un quarto sui nodi A e D con forza diretta nella direzione di volo, e al nodo C con intensità mezza della trazione totale rivolta però in senso contrario alle precedenti. Come prima è evidente che nel nodo C della seconda parte del castello motore, si genererà una ennesima forza di intensità pari alla precedente ma di verso concorde alla direzione di volo. T/4 T/ T/4 T/ Pag. 1

3 La coppia di reazione è l effetto che crea ogni corpo in rotazione che trasmette potenza e che consiste nel generare una coppia eguale e contraria a quella trasmessa. La coppia del motore genera infatti un complesso di forze sulla struttura, che andremo a considerare solo sulla fiancata in cui aggravano i carichi dovuti al peso. In questa situazione le forze agiscono con intensità mezza di F rivolta verso il basso nei nodi A e D, e con forza pari ad F diretta in alto in C. F/ F F/ F Pag.

4 Dimensionamento delle aste Il passo successivo all individuazione delle forze agenti nelle varie aste consiste nel dimensionamento delle stesse a seconda delle sollecitazioni che subiscono: trazione o compressione. La scelta del materiale è da compiersi a priori; esso deve essere sicuramente acciaio che possa essere saldato facilmente e che comunque mantenga buone caratteristiche meccaniche. Per queste ragioni ci si può indirizzare subito su un basso legato con modesto contenuto di carbonio; elemento spesso fastidioso in saldatura se contenuto in percentuali troppo elevate. Successivamente deve essere scelta la sezione e quindi il profilato da utilizzare, tenendo conto che sebbene il momento d inerzia sia ininfluente nelle sollecitazioni traenti, è rilevante nel carico di punta dove andando l instabilità elastica ad agire nella sezione più debole, questi si deve mantenere sempre su valori i più alti possibile. Sarebbe inoltre inutile usare una trave a doppio T resistente ottimamente su una direzione e debolissima sull altra. Il dimensionamento a trazione è il più semplice, in esso si ottiene l area della sezione ponendo che la somma di tutti gli sforzi interni unitari (σ), massimi ammissibili, agenti nel corpo devono eguagliare la forza a cui è sottoposta l asta. Per ragione di sicurezza oltre al coefficiente introdotto sulla σ massima si decide di considerare come forze agenti sulla struttura non quelle ottenute dai precedenti calcoli ma dei carichi 1 volta e mezza quelli stimati in precedenza. Il dimensionamento a compressione risulta più complesso in quanto legato strettamente alla snellezza dell asta da cui ne dipende l instabilità elastica. λ è il parametro di snellezza unicamente legato alla lunghezza libera di inflessione dell asta e al raggio d inerzia ovvero, al momento d inerzia della sezione della stessa rapportato alla sua area. La lunghezza libera di inflessione è la lunghezza lungo cui l asta è libera di inflettersi lateralmente a causa di carichi di punta ovvero una parzialità della lunghezza totale variabile a seconda dei vincoli. La variazione avviene tenendo presente che la linea elastica della trave è determinata da una sinusoide per cui se la trave è incernierata ai due estremi essa corrisponde alla lunghezza effettiva, mentre se incastrata, per evidenti ragione, alla metà della stessa. Si tenga in oltre presente che molto spesso, si tiene conto di una minima cedevolezza dei vincoli inserendo un coefficiente nel calcolo della stessa. Il dimensionamento inizia con il calcolo della sezione estraendo il momento d inerzia minimo dalla formula di Eulero e con esso determinando il valore del diametro esterno ed interno del- Pag. 3

5 la sezione. Questo algoritmo ha validità solo in campo elastico ovvero in condizioni di trave snella dove il λ della stessa è superiore a λ lim. Calcolato questo valore caratteristico del materiale (λ lim ), si confronta lo stesso con quello della trave che se risulta inferiore deve essere ridimensionata mediante la formula di Johnson che esegue un dimensionamento plastico ovvero fa si che la trave in fase di utilizzo si troverà ad operare con il materiale di cui è composta ormai snervato. Questo algoritmo determinante una curva di tipo parabolica ed è una sostituzione più precisa del dimensionamento a compressione semplice valido solamente per travi estremamente tozze. Attualmente il dimensionamento di travi compresse si esegue col metodo ω dove ω appunto è un coefficiente per cui viene moltiplicato il carico a cui è soggetta la trave nella formula di compressione semplice. Questo metodo ha come vantaggio che può essere applicato a travi di qualsiasi snellezza ma di contro la necessita del suddetto coefficiente ricavabile solo da grafici caratteristici per ogni materiale e sezione. Pag. 4

6 Dimensionamento delle saldature Le aste, come accennato in precedenza, saranno connesse tra loro mediante saldatura. Come indicato in disegno esse saranno incernierate in ogni nodo ad un perno (rappresentante il nodo stesso) mediante un anello che verrà saldato alle loro estremità. La saldatura sarà dimensionata in relazione al diametro della trave e al carico che dovrà reggere. La dimensione (altezza) del cordone, ottenuta con i successivi calcoli sarà da intendere come la massima misurata perpendicolarmente alla superficie del cordone stesso. Pag. 5

7 Calcoli Valutazione delle forze agenti La prima entità da calcolare è il valore della forza massima che genera la massa del motore al fattore di contingenza indicatoci, cioè: Q max = Q m n In essa Q max è la massima forza che il motore eserciterà sulla struttura per via della sua massa accelerata dalle manovre svolte, Q m è il peso del motore espresso in (N) ed n è il massimo valore di fattore di contingenza garantito. È in secondo luogo necessario risalire alla massima energia disponibile che il motore potrà fornirci, pari a: π = π η η d m r e Cioè alla potenza in Watt del motore moltiplicata per il rendimento del riduttore e per il rendimento dell elica. Conoscendo ciò possiamo ottenere la forza di trazione dell elica pari a: T = π d v Dove T è il valore di trazione ricavato in (N), π d la potenza disponibile in Watt e v la velocità in (m/s) ovvero quella espressa in km/h diviso3,6. Per il calcolo della coppia di reazione è necessario conoscere la velocità di rotazione del motore pari a: ω m = π n m 60 In essa n m sono i giri al minuto compiuti dal motore e ω m la velocità di rotazione dello stesso espressa in rad/s. Ottenuto questo dato ci serve conoscere i giri dell albero in uscita dal riduttore: ω e = m ω τ Dove ω e è la velocità angolare in rad/s in uscita dal riduttore (si mantiene costante fino all elica), ω m la velocità del motore (sempre in rad/s) e τ il rapporto di riduzione del riduttore. Di conseguenza essendo la coppia di reazione contraria e di eguale intensità a quella trasmessa dall albero possiamo definirla come: Pag. 6

8 C R π m ηr = ω m Cioè la coppia di reazione ridata in Nm corrisponde alla potenza trasmessa dall albero all uscita dal riduttore ovvero il prodotto della potenza del motore per il rendimento del riduttore, fratto la velocità angolare dell albero. Conoscendo la coppia di reazione è possibile comprendere a che forza è sollecitata ogni fiancata che, sapendo che una coppia sono due forze eguali ed opposte applicate ad un distanza tra loro (braccio), è pari; a: C F = R Nella quale F è la forza a cui ogni fiancata deve resistere, C R è la coppia di reazione e la distanza tra le due fiancate. Conoscendo tutte le forze che vengono ad applicarsi alla struttura ci è ora possibile comprendere a che forza dovrà resistere ogni singola asta. Per ottenere la risoluzione del complesso di travi, che non è altro che una travatura reticolare ci siamo affidati al metodi degli sforzi ridotti, che però ci richiede la posizione di ogni singolo nodo rispetto che ad un riferimento cartesiano avente arbitraria origine nel nodo A. Per questa ragione essendoci ignota la posizione sia in ordinata che in ascissa del nodo B rispetto all origine degli assi di riferimento posti nel nodo A, l unico modo di calcolarla è applicare il teorema di Carnot per cui l angolo che formano l asta 1 e, definito α è pari a: l 1 + l l5 α = ar cos l1 l Dove per l x si intende la lunghezza dell asta indicata in pedice. Conoscendo α deduciamo la posizione di B mediante le funzioni di seno e coseno. Avendo tutti i dati necessari possiamo tranquillamente ottenere gli sforzi lungo le varie aste applicando il sistema di equilibrio in ogni nodo necessario al nostro fine. Pag. 7

9 Dimensionamento delle aste Come detto in precedenza, il primo passo è definire materiale e sezioni usate. Nella nostra situazione si è reputato idoneo un acciaio per strutture S355J0H con carico di rottura pari a 510 N/mm² determinato secondo norme UNI EN e avente una σ di snervamento garantita a 355 N/mm² come indicato in nomenclatura. Si tratta di un acciaio a grano fine per impieghi strutturali con basso tenore di carbonio attestabile sullo 0. % e aggiunta di silicio allo 0.55 % e manganese all 1.6 %. Questa bassa alligazione lo rende idoneo ad impieghi in cui è richiesta una media resistenza meccanica e gli permette al contempo di poter essere facilmente saldato. Il passo successivo è identificare un profilato che venga prodotto nel materiale prescelto e che abbia una sezione con momento d inerzia minimo il più alto possibile. Per queste ragioni si è optato per una sezione circolare cava che come noto ha J costante in tutti i suoi assi baricentrici, con rapporto indicativo χ di 0.8 che verrà poi modificato a seconda dei profilati disponibili. Si è osservato che la normativa UNI di riferimento dei materiali ha una seconda parte denominata UNI EN che definisce proprio dei semilavorati e che noi riteniamo idonei a questa applicazione. Essa designa dei tubi di diametro variabile tra 1.3 mm e 508 mm con spessori variabili tra.3 e 40 mm. I dimensionamenti saranno effettuati considerando le forze agenti aumentate di 1/3 per cui: F CAL = F 1.5 Successivamente quando si parlerà di forze, se non diversamente specificato ci si riferirà alle forze di calcolo. Il primo dimensionamento che svolgeremo sarà quello a trazione dove: F A = σ amm In cui l area A in mm² è pari alla forza agente rapportata alla massima tensione interna ammessa per questo materiale (σ amm ). La σ amm è stata decisa a priori come /3 della σ di rottura per cui pari a 340 N/mm². Per ricondurci al valore di diametro del tubo sappiamo che l area dello stesso può essere e- spresso come: A = π ( D d ) 4 Pag. 8

10 In cui D è il diametro esterno (in mm) e d l interno. Per stimare il valore del diametro esterno introduciamo il parametro χ tale rapporto d/d da cui: D = 4 A π χ ( 1 ) Dove di conseguenza: d = D χ È evidente che tutti i valori che i calcoli ci restituiranno non saranno contemplati tra i diametri di tubi codificati UNI e che di conseguenza decideremo la sezione di volta in volta maggiorandola così da ricondurci a profilati esistenti. Le aste compresse come detto saranno dimensionate secondo la formula di Eulero che ci restituisce il valore del momento d inerzia della sezione come: P CR = π E J l 0 MIN Dove P CR è appunto il carico massimo a cui dovrà reggere ovvero la forza di calcolo, E è il modulo di Young, l 0 la lunghezza libera di inflessione e J MIN il momento d inerzia minimo riscontrato su un asse baricentrico della figura. Questa formula è valida solo se il parametro di snellezza dell asta è maggiore a quello limite del materiale. Il valore del parametro di snellezza della trave è pari a: λ = l 0 J A J Dove è il raggio d inerzia minimo ed l0 la lunghezza libera d inflessione. A Per poterlo confrontare con il λ lim del materiale è necessario calcolare quest ultimo pari a: λ LIM = π E σ p Dove E è il modulo di Young e σ p è la tensione interna di proporzionalità del materiale e che nel nostro caso assume il valore λ lim Come detto, se λ<λlim la formula di Eulero non ha significato e il dimensionamento avviene secondo la formula di Johnson. In caso contrario dalla stessa formula come detto si ottiene il valore di J MIN della sezione da cui estraiamo il valore del diametro come: Pag. 9

11 D = 4 4 A π χ ( 1 ) Avendo il diametro esterno otteniamo l interno e successivamente tra i semilavorati UNI disponibili scegliamo la sezione più idonea e con le dimensioni della stessa rivalutiamo l allungamento dell asta. Nel caso sopraccitato in cui non sia valida la formula di Eulero, Johnson sancisce che: R σ σ = σ R λ 4 π E Ovvero che la tensione interna (σ in N/mm²) equivale alla differenza tra la tensione di rottura (σ R ) ed il rapporto del quadrato della stessa per il quadrato della snellezza fratto quattro pi greco modulo di elasticità normale. In essa sostituendo λ e σ si ottiene il diametro esterno come: D 4 σ R l0 F + σ R π (1 χ ) π E ( 1 χ ) ( ) 1+ χ = Da dove come sopra si ottiene il diametro interno e successivamente si scegli tra i profilati UNI il più idoneo. Pag. 10

12 Dimensionamento delle saldature Il dimensionamento delle saldature è una pedestre applicazione della formula: σ sn = π 4 F [( D + a) + D ] Dove D è il diametro esterno del tubo considerato (mm), F la forza a cui e soggetta la trave (N) e a lo spessore del cordone di saldatura dimensionato secondo la σsn (tensione di snervamento) inserita nell eguaglianza. È chiaro la risoluzione della formula in funzione di a dà origine ad una equazione di secondo grado avente due soluzioni delle quali, una, essendo negativa può essere tranquillamente e- sclusa. Pag. 11

13 Risultati Valutazione delle forze agenti Le sollecitazioni a peso sulle varie aste dovute ai vari effetti sono: Carichi dovuti a Q. n Carichi dovuti a T Carichi dovuti alla CR n l (mm) N (N) n l (mm) N (N) n l (mm) N (N) La cui somma a seconda che si consideri o meno la forza causate dalla coppia di reazione (in base alla fiancata analizzata) sono: Carichi totali con coppia Carichi totali senza coppia n l (mm) N (N) n l (mm) N (N) La situazione dei carichi della prima parte del castello motore, composta dalle aste numerate dalla 1 alla 5 è stata analizzata in separata sede dalla situazione delle rimanenti travi e si può riassumere come indicato. L asta 1 viene caricata, per effetto del peso e della coppia, a sforzi assiali traenti mentre la trazione dell elica non la sollecita in alcun modo essendo questa obliqua ed essendo inoltre la forza considerata (T/) applicata nella stessa direzione dell asse longitudinale dell asta che se ne fa carico totalmente da sola. L asta risulta compressa dal peso e dalla coppia mentre la trazione dell elica riduce le tensioni interne della stessa mediante una modesta sollecitazione traente, questa trave infatti deve bilanciare il momento che i primi due effetti (Q e C R ) creano, tendenti a far ruotare l asta 1 in senso orario se non contrastata appunto dalla reazione di questa trave. L asta 3 si comporta come la 1 venendo però sollecitata in modo inferiore. L asta 4 si nota che è compressa sia da peso che da forze dovute alla coppia che dalla trazione esercitata dall elica. Pag. 1

14 L asta 5 subisce gli effetti di solo peso e coppia in quanto, come le altre oblique non viene condizionata dalla trazione dell aeromobile. La seconda parte della struttura, composta dalle aste 6 e 7, vincolate alla fusoliera per mezzo di due cerniere subiscono, essendo entrambe oblique, sollecitazioni dovute a tutti e tre gli effetti. L asta 6 risulta sollecitata a soli sforzi assiali traenti. L asta 7 viene compressa da peso e forze dovute alla coppia, mentre la trazione dell elica ne alleggerisce i carichi risultando la trave, per solo questo effetto, sottoposta a sollecitazioni traenti. In conclusione è osservabile dai dati ottenuti come la coppia di reazione aggravi notevolmente i carichi a cui le aste devono reggere, definendosi come un elemento fondamentale da considerare in fase di progetto. Pag. 13

15 Dimensionamento delle aste Dai calcoli e dalle valutazioni fatte per il dimensionamento delle aste si è giunti alle conclusioni riportate in tabella. Fiancata soggetta a coppia Progetto Calcolo n l (mm) N (N) Tipo D (mm) s (mm) D (mm) s (mm) σ (N/mm²) λ Peso (N) T 1,3,6,4, 316-5, P 1,3,3 19,8, ,6 4, T 1,3,3 19,3 1,9 60-3, P 1,3,3 17,7 1, ,6 4, P 1,3,3 17, 1, ,0, T 1,3,3 1,6, 38-9, P 6,9 3, 7,6 16, , 16,80 TOTALE: 46,69 Fiancata non soggetta a coppia Progetto Calcolo n l (mm) N (N) Tipo D (mm) s (mm) D (mm) s (mm) σ (N/mm²) λ Peso (N) T 1,3,3 0,4,0 9-5, P 1,3,3 18,4 1, ,6 4, T 1,3,3 17,6 1,8 16-3, P 1,3,3 16,7 1, ,6 4, P 1,3,3 15,8 1, ,0, T 1,3,3 19,8,0 75-9, P 6,9,6 6,4 196, ,9 14,00 TOTALE: 43,9 Come già visibile dall analisi delle forze la struttura si compone di 6 tiranti e 8 puntoni distribuiti sulle due fiancate. La quasi totalità delle aste è dimensionata a trazione o compressione secondo la formula di Johnson e a ragion di ciò l area richiesta per l equazione di equilibrio è estremamente bassa tanto che il loro diametro è il minimo prodotto secondo norme UNI pari a 1.3 mm e il loro è spessore di.3 mm. A ciò fa eccezione l asta 1 della fiancata dimensionata a coppia che richiede un diametro sempre di 1.3 mm ma uno spessore di.6 mm. Le aste 7 sono invece le uniche ad essere dimensionate a carico di punta con la formula di Eulero in quanto di notevole lunghezza e fortemente caricate (estremamente snelle) e ciò richiede infatti un diametro di 6.9 mm e uno spessore di.6 o 3. mm. È interessante sebbene inutile ai fini pratici osservare che dimensioni ci sono state restituite dai calcoli e come per le scelte dei profilati effettuate a priori siamo stati costretti ad un sovradimensionamento esorbitante. È d'altronde impossibile reperire tubi unificati di dimensioni inferiori. Pag. 14

16 Dimensionamento delle saldature I risultati dei calcoli suddivisi in base alle aste sono i seguenti: Fiancata soggetta a coppia Progetto Calcolo n Tipo a (mm) a (mm) 1 T 1,87 P 1,69 3 T 1,5 1,41 4 P 1,5 1,7 5 P 1,54 6 T 1,75 7 P 1,5 1,33 Fiancata non soggetta a coppia Progetto Calcolo n Tipo a (mm) a (mm) 1 T 1,57 P 1,5 1,41 3 T 1,5 1,18 4 P 1,5 1,08 5 P 1,5 1,9 6 T 1,5 1,48 7 P 1,5 1,11 Si nota come la totalità delle aste richiede una saldatura con cordone variabile da 1,5 a mm e come nella fiancata soggetta a coppia a causa dell aumento delle forze agenti si osserva la necessità di saldature più robuste. Pag. 15

Calcolo dei calastrelli e delle diagonali

Calcolo dei calastrelli e delle diagonali 1 Calcolo dei calastrelli e delle diagonali La funzione dei calastrelli e delle diagonali è quella di conferire un elevata rigidità all asta composta, con una notevole limitazione della sua inflessione

Dettagli

-gdl>gdv il sistema è staticamente labile (trave labile, cioè in grado di muoversi);

-gdl>gdv il sistema è staticamente labile (trave labile, cioè in grado di muoversi); Meccanica a trave Trave in equilibrio con due vincoli I gradi di libertà per un corpo sul piano sono 3, mentre quelli di un corpo nello spazio sono 6. Consideriamo un sistema di riferimento formato da:

Dettagli

modulo D L acciaio Le coperture Calcolo della capriata

modulo D L acciaio Le coperture Calcolo della capriata 1 ESERCIZIO SVOLTO Le coperture Calcolare una delle capriate in acciaio S35 relative alla copertura del capannone industriale considerato nell Esercizio svolto 6 del Volume 4 (Modulo D, Unità 4) con la

Dettagli

UNIVERSITÀ DI PISA ANNO ACCADEMICO CORSO DI LAUREA IN ING. ELETTRICA (N.O.) CORSO DI MECCANICA E TECNICA DELLE COSTRUZIONI MECCANICHE

UNIVERSITÀ DI PISA ANNO ACCADEMICO CORSO DI LAUREA IN ING. ELETTRICA (N.O.) CORSO DI MECCANICA E TECNICA DELLE COSTRUZIONI MECCANICHE UNIVERSITÀ DI PIS NNO CCDEICO -3 CORSO DI URE IN ING. EETTRIC (N.O.) CORSO DI ECCNIC E TECNIC DEE COSTRUZIONI ECCNICHE VERIIC INTEREDI 3/6/3 COGNOE E NOE TRICO ESERCIZIO Data la struttura spaziale mostrata

Dettagli

ECM/Applicazioni Numeriche e Teoriche per la Costruzione di Macchine. La lunghezza della molla compattata (lunghezza solida) è:

ECM/Applicazioni Numeriche e Teoriche per la Costruzione di Macchine. La lunghezza della molla compattata (lunghezza solida) è: ESERCIZIO 1 Una molla ad elica a compressione ha le estremità quadrate (L s = (N t + 1) d) ed è fatta con un filo in acciaio al carbonio (G=80 GPa). Il diametro medio della molla è 20 mm mentre il diametro

Dettagli

C F TRACCIA. Dati: α = 45 β= 60 L AB = 1200 mm F = 10 kn. α B. Calcolo della varie distanze e lunghezze. Dalla analisi della figura si ricava:

C F TRACCIA. Dati: α = 45 β= 60 L AB = 1200 mm F = 10 kn. α B. Calcolo della varie distanze e lunghezze. Dalla analisi della figura si ricava: TRI Risolvere la struttura disegnata a lato, calcolando le reazioni vincolari e disegnando i diagrammi delle sollecitazioni. Ipotizzando gli elementi in acciaio e a sezione circolare, calcolare i diametri,

Dettagli

σ R = 360 MPa σ Y = 240 MPa σ La = 190 MPa ESERCIZIO 1

σ R = 360 MPa σ Y = 240 MPa σ La = 190 MPa ESERCIZIO 1 ESERCIZIO 1 La struttura piana rappresentata in figura è formata da tre tronchi di trave (AB, BC e BD) rigidamente connessi tra loro e vincolati al suolo in modo da costituire un sistema isostatico. In

Dettagli

ESERCIZIO 1 (Punti 9)

ESERCIZIO 1 (Punti 9) UNIVERSITA DI PISA - ANNO ACCADEMICO 007-8 CORSO DI LAUREA IN ING. ELETTRICA (N.O.) CORSO DI MECCANICA E TECNICA DELLE COSTRUZIONI MECCANICHE VERIFICA INTERMEDIA DEL 15-06-009 ESERCIZIO 1 (Punti 9) Data

Dettagli

Alcune strutture, seppur adeguatamente dimensionate dal punto di vista della resistenza, raggiungono il cedimento per fenomeni di instabilità.

Alcune strutture, seppur adeguatamente dimensionate dal punto di vista della resistenza, raggiungono il cedimento per fenomeni di instabilità. lcune strutture, seppur adeguatamente dimensionate dal punto di vista della resistenza, raggiungono il cedimento per fenomeni di instabilità. osservazione diretta mostra che il comportamento delle travi

Dettagli

PROGETTO DI UNA TRAVATURA RETICOLARE SPAZIALE IN ACCIAIO:

PROGETTO DI UNA TRAVATURA RETICOLARE SPAZIALE IN ACCIAIO: PROGETTO DI UNA TRAVATURA RETICOLARE SPAZIALE IN ACCIAIO: Si è scelto di progettare una travatura reticolare (fig. 1.1 e fig 1.2) di modulo 3m x 3m (in pianta) con una ripetizione di 9 moduli sia longitudinalmente

Dettagli

SCHEMA DELL' INGRANAGGIO

SCHEMA DELL' INGRANAGGIO ESAME DI STATO DI ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE 1977 1^ Sessione Indirizzo: Meccanica CORSO DI ORDINAMENTO Tema di: meccanica applicata alle macchine e macchine a fluido Una coppia di ruote cilindriche

Dettagli

Uno di questi casi è rappresentato dal cedimento in elementi di strutture soggetti a carichi di compressione che danno luogo ad instabilità elastica

Uno di questi casi è rappresentato dal cedimento in elementi di strutture soggetti a carichi di compressione che danno luogo ad instabilità elastica In alcuni casi una struttura soggetta a carichi statici può collassare con un meccanismo diverso da quello del superamento dei limiti di resistenza del materiale. Uno di questi casi è rappresentato dal

Dettagli

Dimensionamento della trasmissione flessibile a cinghie trapezoidali.

Dimensionamento della trasmissione flessibile a cinghie trapezoidali. SOLUZIONE TRACCIA II PROVA SCRITTA DI MECCANICA E MACCHINE ESAME DI STATO 005/06 Lo schema della trasmissione può essere schematizzato come indicato in figura, ove il motore elettrico è separato dalla

Dettagli

Costruzione di Macchine Verifica a fatica degli elementi delle macchine

Costruzione di Macchine Verifica a fatica degli elementi delle macchine Costruzione di Macchine Verifica a fatica degli elementi delle macchine In figura 1 è rappresentato schematicamente un mescolatore: l albero con la paletta è mosso da un motore elettrico asincrono trifase

Dettagli

CORSO DI TECNICA DELLE COSTRUZIONI ESERCITAZIONE n 5 del 6/12/2017 PARTE 1: CALCOLO DELLE SOLLECITAZIONI SULLA TRAVE RETICOLARE

CORSO DI TECNICA DELLE COSTRUZIONI ESERCITAZIONE n 5 del 6/12/2017 PARTE 1: CALCOLO DELLE SOLLECITAZIONI SULLA TRAVE RETICOLARE CORSO DI TECICA DELLE COSTRUZIOI ESERCITAZIOE n 5 del 6//07 PARTE : CALCOLO DELLE SOLLECITAZIOI SULLA TRAVE RETICOLARE.) TRAVI RETICOLARI Il generico carico concentrato P è ottenuto moltiplicando il carico

Dettagli

SOLUZIONE DELLA TRACCIA N 2

SOLUZIONE DELLA TRACCIA N 2 SOLUZIONE DELLA TRACCIA N La presente soluzione verrà redatta facendo riferimento al manuale: Caligaris, Fava, Tomasello Manuale di Meccanica Hoepli. - Studio delle sollecitazioni in gioco Si calcolano

Dettagli

Calcolo delle aste composte

Calcolo delle aste composte L acciaio. Strutture in acciaio 1 Calcolo delle aste composte Calcolo della snellezza equivalente La snellezza equivalente viene calcolata con le seguenti relazioni: aste calastrellate: λ eq λ y + λ 1

Dettagli

Verifiche di deformabilità e di stabilità degli elementi inflessi

Verifiche di deformabilità e di stabilità degli elementi inflessi modulo D L acciaio Unità Il metodo alle tensioni ammissibili 1 Verifiche di deformabilità e di stabilità degli elementi inflessi Verifica nei confronti dello svergolamento (instabilità laterale) Esaminiamo

Dettagli

modulo D L acciaio Gruppo III

modulo D L acciaio Gruppo III 1 Calcolo dei pilastri composti Pilastri (o aste) composti Calcolo della snellezza equivalente La snellezza equivalente viene calcolata con le seguenti relazioni: aste calastrellate: λ eq = λ y2 + λ 1

Dettagli

CORSO DI TECNICA DELLE COSTRUZIONI ESERCITAZIONE n 7 del 27/02/2018

CORSO DI TECNICA DELLE COSTRUZIONI ESERCITAZIONE n 7 del 27/02/2018 CORSO DI TECNICA DELLE COSTRUZIONI ESERCITAZIONE n 7 del 7/0/018 PROGETTO DELLE MENSOLE DEL CARROPONTE PROGETTO DELLE UNIONI DELLA TRAVE RETICOLARE (SOLUZIONE BULLONATA) 1) PROGETTO DELLE MENSOLE CHE SOSTENGONO

Dettagli

-&3%/ Per quanto riguarda il valore delle portate massime che si intende applicare ai cassetti, la situazione è riassunta dalla seguente tabella;

-&3%/ Per quanto riguarda il valore delle portate massime che si intende applicare ai cassetti, la situazione è riassunta dalla seguente tabella; !"# #$$#"%&'( (##"# )**&)+,)-!./0)*1110,)-!./0)*!"# #$$#"%&'( (##"# *&)23+-0-4--56 %--0.),0-,-%323 -&3%/ La presente relazione ha lo scopo di definire e di verificare la situazione dei carichi e delle

Dettagli

Esercitazione 11: Stato di tensione nella sezione di trave

Esercitazione 11: Stato di tensione nella sezione di trave Meccanica e Tecnica delle Costruzioni Meccaniche Esercitazioni del corso. Periodo I Prof. Leonardo BERTINI Ing. Ciro SNTUS Esercitazione 11: Stato di tensione nella sezione di trave Indice 1 Forza normale

Dettagli

Lezione. Tecnica delle Costruzioni

Lezione. Tecnica delle Costruzioni Lezione Tecnica delle Costruzioni 1 Verifica e progetto di sezioni allo SLU Criteri generali Tensione di snervamento o ultima? f u f y 1.Se la zona plasticizzata è molto piccola, queste hanno scarso effetto

Dettagli

Prova scritta di Tecnica delle Costruzioni, Prof. Fausto Mistretta 16/12/2010 ore 15:00 aula ALFA.

Prova scritta di Tecnica delle Costruzioni, Prof. Fausto Mistretta 16/12/2010 ore 15:00 aula ALFA. Cognome e Nome: Matricola: Università degli Studi di Cagliari Prova scritta di Tecnica delle Costruzioni, Prof. Fausto Mistretta 16/1/010 ore 15:00 aula ALFA. Quesito N 1 (8 punti) Verificare allo SLU

Dettagli

CORSO DI TECNICA DELLE COSTRUZIONI ESERCITAZIONE n 5 del 4/12/2015 PARTE 1: CALCOLO DELLE SOLLECITAZIONI SULLA TRAVE RETICOLARE

CORSO DI TECNICA DELLE COSTRUZIONI ESERCITAZIONE n 5 del 4/12/2015 PARTE 1: CALCOLO DELLE SOLLECITAZIONI SULLA TRAVE RETICOLARE CORSO DI TECICA DELLE COSTRUZIOI ESERCITAZIOE n 5 del 4//05 PARTE : CALCOLO DELLE SOLLECITAZIOI SULLA TRAVE RETICOLARE.) TRAVI RETICOLARI Il generico carico concentrato P è ottenuto moltiplicando il carico

Dettagli

CALCOLO AGLI S.L.U. DI CAPRIATA IN LEGNO TIPO PALLADIO (ai sensi del D.M. 17/01/2018) P (KN/m) P E N FE N DE N BE N BF N BD

CALCOLO AGLI S.L.U. DI CAPRIATA IN LEGNO TIPO PALLADIO (ai sensi del D.M. 17/01/2018) P (KN/m) P E N FE N DE N BE N BF N BD CALCOLO AGLI S.L.U. DI CAPRIATA IN LEGNO TIPO PALLADIO (ai sensi del D.M. 17/01/2018) Editare descrizione: es. Il solaio di copertura sarà portato da capriate in legno del tipo alla Palladio con estremi

Dettagli

Nome: Cognome: Data: 01/04/2017

Nome: Cognome: Data: 01/04/2017 Esercizio N. 1 Valutazione 5 Un ala, lunga L = 25m, è modellata come una trave in alluminio (E = 72GPa, Iy=2e-4m 4 ) incastrata alla fusoliera in x=0m, come in figura. La sollecitazione che si vuole studiare

Dettagli

Sollecitazioni delle strutture

Sollecitazioni delle strutture Sollecitazioni delle strutture I pilastri e i muri portanti sono tipicamente sollecitati a compressione Le travi e i solai sono sollecitati a flessione L indeformabilità di questi elementi costruttivi

Dettagli

Lezione PONTI E GRANDI STRUTTURE. Prof. Pier Paolo Rossi Università degli Studi di Catania

Lezione PONTI E GRANDI STRUTTURE. Prof. Pier Paolo Rossi Università degli Studi di Catania Lezione POTI E GRADI STRUTTURE Prof. Pier Paolo Rossi Università degli Studi di Catania Verifica e progetto di sezioni allo SLU Criteri generali Tensione di snervamento o ultima? f u f y 1. Se la zona

Dettagli

Prova scritta di Tecnica delle Costruzioni, Prof. Fausto Mistretta 11/11/2010 ore 15:00 aula ALFA.

Prova scritta di Tecnica delle Costruzioni, Prof. Fausto Mistretta 11/11/2010 ore 15:00 aula ALFA. Cognome e ome: Matricola: Università degli Studi di Cagliari Prova scritta di Tecnica delle Costruzioni, Prof. Fausto Mistretta 11/11/010 ore 15:00 aula ALFA. Quesito 1 (8 punti). Verificare allo SLU la

Dettagli

CALCOLO AGLI S.L.U. DI CAPRIATA IN LEGNO TIPO PALLADIO (ai sensi del D.M. 14/01/2008)

CALCOLO AGLI S.L.U. DI CAPRIATA IN LEGNO TIPO PALLADIO (ai sensi del D.M. 14/01/2008) CALCOLO AGLI S.L.U. DI CAPRIATA IN LEGNO TIPO PALLADIO (ai sensi del D.M. 14/01/2008) Editare descrizione: es. Il solaio di copertura sarà portato da capriate in legno del tipo alla Palladio con estremi

Dettagli

Esercitazione 07: Progettazione di strutture meccaniche

Esercitazione 07: Progettazione di strutture meccaniche Meccanica e Tecnica delle Costruzioni Meccaniche Esercitazioni del corso. eriodo II rof. Leonardo BERTINI Ing. Ciro SANTUS Esercitazione 7: rogettazione di strutture meccaniche Indice 1 rogettazione e

Dettagli

ESERCITAZIONE 2.1_Predimensionamento travi, pilastri e mensole

ESERCITAZIONE 2.1_Predimensionamento travi, pilastri e mensole ESERCITAZIONE 2.1_Predimensionamento travi, pilastri e mensole In questa seconda esercitazione si è effettuato il predimensionamento degli elementi di una struttura a telai piani. Essendo un dimensionamento

Dettagli

1 Progettare e verificare la trave di colmo con sezione presunta di mm2, che viene appoggiata sui pilastri prolungati

1 Progettare e verificare la trave di colmo con sezione presunta di mm2, che viene appoggiata sui pilastri prolungati 4 Il legno 4. Elementi strutturali e strutture in legno ESERCIZI SVOLTI 4.. Coperture Progettare e verificare la trave i colmo con sezione presunta i 0 0 mm, che viene appoggiata sui pilastri prolungati

Dettagli

ESAME DI STATO Soluzione. Diagramma del momento motore Velocità angolare di rotazione: n 60 Calcolo della cilindrata 2 2

ESAME DI STATO Soluzione. Diagramma del momento motore Velocità angolare di rotazione: n 60 Calcolo della cilindrata 2 2 ESAE DI STATO 004 ESAE DI STATO DI ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE CORSO DI ORDINAENTO Indirizzo: ECCANICA Tema di: ECCANICA APPLICATA E ACCHINE A LUIDO Una pompa a stantuffo a semplice effetto ha le seguenti

Dettagli

Capitolo 3 SELEZIONE PISTONI

Capitolo 3 SELEZIONE PISTONI Capitolo 3 SELEZIONE PISTONI Moris Italia s.r.l. Via Per Cadrezzate, 1/C 100 Brebbia (VA) Italy Tel. ++39 03398411 Fax ++39 03398480 e mail moris@moris.it www.moris.it MORIS ITALIA S.r.l. si riserva il

Dettagli

-Per prima cosa calcolo l area di influenza del pilastro da dimensionare (campito in rosso).

-Per prima cosa calcolo l area di influenza del pilastro da dimensionare (campito in rosso). Per questa quarta esercitazione si prevede il dimensionamento della sezione di un pilastro nelle tre diverse tecnologie costruttive: legno, acciaio e CLS armato. Mentre nelle prime due tecnologie si considera

Dettagli

3) DIMENSIONAMENTO DI UNA SEZIONE INFLESSA

3) DIMENSIONAMENTO DI UNA SEZIONE INFLESSA 3) DIMENSIONAMENTO DI UNA SEZIONE INFLESSA Quanto segue ci consente di dimensionare l altezza di una trave inflessa con un criterio di imporre che la tensione massima agente sulla sezione della trave sia

Dettagli

Soluzione degli esercizi dello scritto di Meccanica del 08/07/2019

Soluzione degli esercizi dello scritto di Meccanica del 08/07/2019 Soluzione degli esercizi dello scritto di Meccanica del 08/07/2019 Esercizio 1 Un asta rigida di lunghezza L = 0.8 m e massa M è vincolata nell estremo A ad un perno liscio ed è appesa all altro estremo

Dettagli

Giacomo Sacco Appunti di Costruzioni Edili

Giacomo Sacco Appunti di Costruzioni Edili Giacomo Sacco Appunti di Costruzioni Edili Le tensioni dovute a sforzo normale, momento, taglio e a pressoflessione. 1 Le tensioni. Il momento, il taglio e lo sforzo normale sono le azioni che agiscono

Dettagli

Meccanica e Macchine esame 2008 MECCANICA APPLICATA E MACCHINE A FLUIDO

Meccanica e Macchine esame 2008 MECCANICA APPLICATA E MACCHINE A FLUIDO Meccanica e Macchine esame 008 MECCANICA APPLICATA E MACCHINE A FLUIDO Sessione ordinaria 008 Lo schema riportato in figura rappresenta un motore elettrico che eroga una potenza nominale di 0 kw ad un

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN ING. ELETTRICA CORSO DI MECCANICA E TECNICA DELLE COSTRUZIONI MECCANICHE VERIFICA INTERMEDIA DEL 16/01/08

CORSO DI LAUREA IN ING. ELETTRICA CORSO DI MECCANICA E TECNICA DELLE COSTRUZIONI MECCANICHE VERIFICA INTERMEDIA DEL 16/01/08 CORSO DI LAUREA IN ING. ELETTRICA CORSO DI MECCANICA E TECNICA DELLE COSTRUZIONI MECCANICHE VERIFICA INTERMEDIA DEL 16/1/8 Quesito 1 (Punti 7) Data la travatura reticolare mostrata nella Figura 1, determinare:

Dettagli

Instabilità elastica

Instabilità elastica . Intro La progettazione degli elementi meccanici soggetti a compressione differisce significativamente da torsione e flessione. A B P Quando una struttura come quella rappresentata in figura è soggetta

Dettagli

ESERCIZI SVOLTI O CON TRACCIA DI SOLUZIONE SU STRUTTURE IPERSTATICHE

ESERCIZI SVOLTI O CON TRACCIA DI SOLUZIONE SU STRUTTURE IPERSTATICHE ESERCIZI SVOLTI O CON TRACCIA DI SOLUZIONE SU STRUTTURE IPERSTATICHE 1 PROVA SCRITTA 11 gennaio 2013 - Esercizio 2 Data la struttura di figura, ricavare le equazioni delle azioni interne (M, N, T) e tracciarne

Dettagli

STATICA FORZE NEL PIANO

STATICA FORZE NEL PIANO MECCANICA E MACCHINE I MODULO - Capitolo Statica Forze nel piano Capitolo STATICA FORZE NEL PIANO Esercizio : Due forze, F = 330 N e F 2 = 250 N, sono applicate nel punto A e formano tra loro l'angolo

Dettagli

P: potenza in kw, n: numero di giri R: raggio puleggia in metri B = 1,1 b + 10 mm dove: B: larghezza corona l = B dove l : lunghezza mozzo puleggia

P: potenza in kw, n: numero di giri R: raggio puleggia in metri B = 1,1 b + 10 mm dove: B: larghezza corona l = B dove l : lunghezza mozzo puleggia ESERCIZIO Si deve provvedere all accoppiamento, con un riduttore a ruote dentate cilindriche a denti diritti, tra un motore asincrono trifase e un albero, rappresentato nello schema, che a sua volta trasmette

Dettagli

Soluzione del Secondo Esonero A.A , del 28/05/2013

Soluzione del Secondo Esonero A.A , del 28/05/2013 Soluzione del Secondo Esonero A.A. 01-013, del 8/05/013 Primo esercizio a) Sia v la velocità del secondo punto materiale subito dopo l urto, all inizio del tratto orizzontale con attrito. Tra il punto

Dettagli

Esercitazione 1_Trave reticolare spaziale

Esercitazione 1_Trave reticolare spaziale Studente: Emanuele Porco Esercitazione 1_Trave reticolare spaziale Per l esercitazione ipotizzo un edificio multipiano adibito ad uffici il quale è sorretto da una struttura reticolare spaziale di modulo

Dettagli

La resistenza dei materiali può essere misurata facendo ricorso a prove normalizzate.

La resistenza dei materiali può essere misurata facendo ricorso a prove normalizzate. La resistenza dei materiali può essere misurata facendo ricorso a prove normalizzate. Segui attentamente il video relativo ad una prova normalizzata di trazione LA PROVA DI TRAZIONE Molte sono le prove

Dettagli

UNIVERSITA DI PISA - ANNO ACCADEMICO CORSO DI LAUREA IN ING. ELETTRICA (N.O.) CORSO DI MECCANICA E TECNICA DELLE COSTRUZIONI MECCANICHE

UNIVERSITA DI PISA - ANNO ACCADEMICO CORSO DI LAUREA IN ING. ELETTRICA (N.O.) CORSO DI MECCANICA E TECNICA DELLE COSTRUZIONI MECCANICHE UNIVERSITA DI PISA - ANNO ACCADEMICO 6-7 CORSO DI LAUREA IN ING. ELETTRICA (N.O.) CORSO DI MECCANICA E TECNICA DELLE COSTRUZIONI MECCANICHE VERIFICA INTERMEDIA DEL 3-5-7 COGNOME E NOME MATRICOLA QUESITO

Dettagli

MECCANICA APPLICATA E MACCHINE A FLUIDO

MECCANICA APPLICATA E MACCHINE A FLUIDO Meccanica e Macchine ese 01 MECCNIC PPLICT E MCCHINE FLUIDO Sessione ordinaria 01 Lo schema di fig. 1 rappresenta un albero per motore elettrico che deve trascinare una puleggia calettata ad una estremità.

Dettagli

ESERCIZIO 1 SOLUZIONI

ESERCIZIO 1 SOLUZIONI - ESERCIZIO - Un corpo di massa m = 00 g si trova su un tavolo liscio. Il corpo m è mantenuto inizialmente fermo, appoggiato ad una molla di costante elastica k = 00 N/m, inizialmente compressa. Ad un

Dettagli

La Meccanica dei Materiali si occupa del comportamento di corpi solidi sottoposti all azione di forze e momenti.

La Meccanica dei Materiali si occupa del comportamento di corpi solidi sottoposti all azione di forze e momenti. Stato di sforzo La Meccanica dei Materiali si occupa del comportamento di corpi solidi sottoposti all azione di forze e momenti. Questo comportamento include deformazioni, fratture e separazione di parti,

Dettagli

Equilibrio di un punto materiale (anelli, giunti ecc.)

Equilibrio di un punto materiale (anelli, giunti ecc.) Equilibrio di un punto materiale (anelli, giunti ecc.) Per l equilibrio di un punto basta Obiettivo: verificare che Σ F i 0 Determinare le forze trasmesse al nodo da tutti gli elementi concorrenti, e

Dettagli

SALDATURE A CORDONI D ANGOLO (secondo le NCT di cui al D.M ) CRITERI UTILIZZATI PER IL CALCOLO DEI CANCELLI A DUE ANTE

SALDATURE A CORDONI D ANGOLO (secondo le NCT di cui al D.M ) CRITERI UTILIZZATI PER IL CALCOLO DEI CANCELLI A DUE ANTE SALDATURE A CORDONI D ANGOLO (secondo le NCT di cui al D.M. 14.01.2008) CRITERI UTILIZZATI PER IL CALCOLO DEI CANCELLI A DUE ANTE Le saldature a cordone d angolo rispetto alle altre saldature, specie quelle

Dettagli

Scienza delle Costruzioni: Tracce d esami. Claudio Franciosi

Scienza delle Costruzioni: Tracce d esami. Claudio Franciosi Scienza delle Costruzioni: Tracce d esami Claudio Franciosi 19 aprile 2018 2 Claudio Franciosi unedì 12 gennaio 2009 - ore 9.30-11.30 Assegnata la trave di Figura 1, vincolata con due incastri alle estremitá,

Dettagli

Efesto Production srl

Efesto Production srl Efesto Production srl Relazione di Calcolo trave serie SS30A Serie Modulare Tralicci in Alluminio Lato 29 cm 1 Indice: 1. Caratteristiche tecniche della struttura.3 2. Materiali impiegati 3 3. Ipotesi

Dettagli

3. PREDIMENSIONAMENTO DEGLI ELEMENTI STRUTTURALI

3. PREDIMENSIONAMENTO DEGLI ELEMENTI STRUTTURALI 7 3. PREDIMENSIONAMENTO DEGLI ELEMENTI STRUTTURALI Il predimensionamento degli elementi strutturali è effettuato con riferimento alla condizione di carico relativa al peso proprio più i carichi accidentali

Dettagli

Trave reticolare spaziale di progetto: dimensioni (in metri) 2,

Trave reticolare spaziale di progetto: dimensioni (in metri) 2, Trave reticolare spaziale di progetto: dimensioni (in metri) 35 2,5 10 25 45 Importazione: Importazione del file dxf della struttura in SAP2000 delle aste perpendicolari Importazione: Importazione delle

Dettagli

IMBOZZAMENTO. ν = modulo di Poisson = 0.3 per l acciaio

IMBOZZAMENTO. ν = modulo di Poisson = 0.3 per l acciaio IMBOZZAMENTO Le lastre, che costituiscono le pareti degli elementi strutturali, possono instabilizzarsi localmente, cioè uscire dal proprio piano formando delle bozze. Se l asta è semplicemente compresso

Dettagli

Compito di Meccanica Razionale

Compito di Meccanica Razionale Compito di Meccanica Razionale Corso di Laurea in Ingegneria Aerospaziale 5 Giugno 018 (usare fogli diversi per esercizi diversi) Primo Esercizio In un piano si fissi un sistema di riferimento Oxy e si

Dettagli

OTTIMIZZAZIONE DI UNA TRASMISSIONE FINALE A CATENA PER UN VELIVOLO

OTTIMIZZAZIONE DI UNA TRASMISSIONE FINALE A CATENA PER UN VELIVOLO UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BOLOGNA Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica OTTIMIZZAZIONE DI UNA TRASMISSIONE FINALE A CATENA PER UN VELIVOLO Tesi di Laurea di: Renzo Sermenghi Dimensionamento di massima

Dettagli

Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca M552 ESAME DI STATO DI ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE

Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca M552 ESAME DI STATO DI ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE Pag. 1/1 Sessione ordinaria 2010 Seconda prova scritta Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca M552 ESAME DI STATO DI ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE CORSO DI ORDINAMENTO Indirizzo: MECCANICA

Dettagli

Compito 21 Giugno 2016

Compito 21 Giugno 2016 Compito 21 Giugno 2016 Roberto Bonciani e Paolo Dore Corso di Fisica Generale 1 Università degli Studi di Roma La Sapienza Anno Accademico 2015-2016 Compito di Fisica Generale I per matematici 21 Giugno

Dettagli

Programmazione modulare a.s

Programmazione modulare a.s Programmazione modulare a.s. 2014-2015 Disciplina: Meccanica applicata alle macchine e macchine a fluido Docenti prof.rinaldi Angelo, prof Spinelli Raniero Classe: 4 Meccanica Ore settimanali previste:

Dettagli

Università di Pavia Facoltà di Ingegneria Esame di Meccanica Razionale Appello del 22 luglio 2004 Soluzioni: parte II

Università di Pavia Facoltà di Ingegneria Esame di Meccanica Razionale Appello del 22 luglio 2004 Soluzioni: parte II Università di Pavia Facoltà di Ingegneria Esame di Meccanica Razionale ppello del luglio 4 Soluzioni: parte II Q1. Trovare la curvatura κ della curva p(t) = sin t + e t + cos te z t [, π] nel punto corrispondente

Dettagli

ove f td è la resistenza a trazione di progetto del materiale in esame. Dalla (1) si ricava che:

ove f td è la resistenza a trazione di progetto del materiale in esame. Dalla (1) si ricava che: 1) DIMENSIONAMENTO DI UNA SEZIONE SOGGETTA A TRAZIONE In un elemento strutturale, soggetto a sforzo normale centrato di trazione, le fibre si deformano di una quantità l, definita allungamento in quanto

Dettagli

PROVA SCRITTA DI MECCANICA RAZIONALE (12 gennaio 2018) (Prof. A. Muracchini)

PROVA SCRITTA DI MECCANICA RAZIONALE (12 gennaio 2018) (Prof. A. Muracchini) PRV SRITT DI MENI RZINLE (12 gennaio 2018) Il sistema in figura, mobile in un piano verticale, è costituito di un disco rigido D, omogeneo (massa M, raggio R) vincolato in modo che il punto del suo bordo

Dettagli

Soluzione degli esercizi dello scritto di Meccanica del 17/06/2019

Soluzione degli esercizi dello scritto di Meccanica del 17/06/2019 Soluzione degli esercizi dello scritto di Meccanica del 17/06/2019 Esercizio 1 Un corpo rigido è formato da un asta di lunghezza L = 2 m e massa trascurabile, ai cui estremi sono fissati due corpi puntiformi,

Dettagli

Fisica Generale per Ing. Gestionale e Civile (Prof. F. Forti) A.A. 2010/2011 Prova in itinere del 4/3/2011.

Fisica Generale per Ing. Gestionale e Civile (Prof. F. Forti) A.A. 2010/2011 Prova in itinere del 4/3/2011. Cognome Nome Numero di matricola Fisica Generale per Ing. Gestionale e Civile (Prof. F. Forti) A.A. 00/0 Prova in itinere del 4/3/0. Tempo a disposizione: h30 Modalità di risposta: scrivere la formula

Dettagli

Soluzioni Esonero di Fisica I - Meccanica Anno Accademico

Soluzioni Esonero di Fisica I - Meccanica Anno Accademico Soluzioni Esonero di Fisica I - Meccanica Anno Accademico 006-007 Esercizio n.: Un punto materiale di massa m e vincolato a muoversi lungo un binario orizzontale scabro. Siano µ s e µ d i coefficienti

Dettagli

Corso di Fondamenti di Meccanica - Allievi MECC. II Anno N.O. II prova in itinere del 31 gennaio 2006 Esercizio di Meccanica Razionale

Corso di Fondamenti di Meccanica - Allievi MECC. II Anno N.O. II prova in itinere del 31 gennaio 2006 Esercizio di Meccanica Razionale Cognome, nome, matricola e firma.............................. Corso di Fondamenti di Meccanica - Allievi MECC. II Anno N.O. II prova in itinere del 31 gennaio 2006 Esercizio di Meccanica Razionale Un

Dettagli

PROVA SCRITTA DI MECCANICA RAZIONALE (21 gennaio 2011)

PROVA SCRITTA DI MECCANICA RAZIONALE (21 gennaio 2011) PRV SRITT DI MENI RZINLE (21 gennaio 2011) Il sistema in figura, posto in un piano verticale, è costituito di un asta rigida omogenea (massa m, lunghezza 2l) i cui estremi sono vincolati a scorrere, senza

Dettagli

ACCIAIO Calcolo Strutturale

ACCIAIO Calcolo Strutturale ISTITUTO TECNICO COSTRUZIONI AMBIENTE TERRITORIO Appunti per il corso di PROGETTAZIONE COSTRUZIONI IMPIANTI ACCIAIO Calcolo Strutturale Aggiornamento: Aprile 2016 Prof. Ing. Del Giudice Tony GENERALITA

Dettagli

VII ESERCITAZIONE. Soluzione

VII ESERCITAZIONE. Soluzione VII ESERCITAZIONE 1. MOMENTO DI INERZIA DEL CONO Calcolare il momento di inerzia di un cono omogeneo massiccio, di altezza H, angolo al vertice α e massa M, rispetto al suo asse di simmetria. Calcoliamo

Dettagli

DINAMICA DI SISTEMI AEROSPAZIALI

DINAMICA DI SISTEMI AEROSPAZIALI DINAMICA DI SISTEMI AEROSPAZIALI Esercizio 1. Un corsoio di massa m scorre su un piano orizzontale con attrito radente di coefficiente f d. Al corsoio, in C, è collegata la biella B C, di lunghezza b e

Dettagli

VII ESERCITAZIONE - 29 Novembre 2013

VII ESERCITAZIONE - 29 Novembre 2013 VII ESERCITAZIONE - 9 Novembre 013 I. MOMENTO DI INERZIA DEL CONO Calcolare il momento di inerzia di un cono omogeneo massiccio, di altezza H, angolo al vertice α e massa M, rispetto al suo asse di simmetria.

Dettagli

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI GENOVA - Polo di La Spezia FISICA GENERALE 1 - Prova parziale di meccanica del 10/02/2015

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI GENOVA - Polo di La Spezia FISICA GENERALE 1 - Prova parziale di meccanica del 10/02/2015 FISICA GENERALE 1 - Prova parziale di meccanica del 10/02/2015 Lo studente descriva brevemente il procedimento usato e inserisca i valori numerici solo dopo aver risolto il problema con calcoli simbolici,

Dettagli

Disegno, Progettazione ed Organizzazione Industriale esame 1983 DISEGNO, PROGETTAZIONE ED ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE

Disegno, Progettazione ed Organizzazione Industriale esame 1983 DISEGNO, PROGETTAZIONE ED ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE DISEGNO, PROGETTAZIONE ED ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE Sessione ordinaria 1983 Un autoveicolo il cui motore sviluppa la potenza di 22 kw al regime di 5100 giri/min, deve essere munito di innesto a frizione

Dettagli

Il collasso per instabilità

Il collasso per instabilità Il collasso per instabilità 1 o studio delle travi si è sviluppato facendo l ipotesi l di piccoli spostamenti: cosϑ 1 (1) linearizzazione delle relazioni cinematiche (ad es. per piccoli ) ϑ () equilibrio

Dettagli

TekSet. Rental S.r.l. PEDANE TETRART RENT: PEDANE TETRART

TekSet. Rental S.r.l. PEDANE TETRART RENT: PEDANE TETRART TekSet Rental S.r.l. PEDANE TETRART RENT: PEDANE TETRART Informazioni Dimensioni: 2 x h 1 m / 1 x 1 m Portata: 800 Kg / m2 Struttura di sostegno: Struttura spaziale in alluminio Piano di calpestio: Telaio

Dettagli

Il Problema del De Saint Venant

Il Problema del De Saint Venant Il Problema del De Saint Venant Tema 1 Si consideri una trave di acciaio di lunghezza L = m e con sezione retta a corona circolare di raggio esterno R = 30 cm e raggio interno r = 0 cm, che rispetti le

Dettagli

DINAMICA DI SISTEMI AEROSPAZIALI

DINAMICA DI SISTEMI AEROSPAZIALI DINAMICA DI SISTEMI AEROSPAZIALI Tema d esame 28-02 - 22 Esercizio 1. Un asta di lunghezza 2L e massa m uniformemente distribuita scorre senza attrito in una guida incernierata nel punto O. L estremo A

Dettagli

Calcolo profili in acciaio - N.T.C. 2018

Calcolo profili in acciaio - N.T.C. 2018 Calcolo profili in acciaio - N.T.C. 2018 Project - Data 22/11/18 Utente Ing. Alessandro Angelini GEOMETRIA IPE 300 Sigla del profilo metallico selezionato per la progettazione h 300 [mm] Altezza della

Dettagli

Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria Facoltà d Ingegneria Meccanica Razionale A.A. 2005/ Appello del 04/07/2006

Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria Facoltà d Ingegneria Meccanica Razionale A.A. 2005/ Appello del 04/07/2006 Facoltà d Ingegneria Meccanica Razionale A.A. 2005/2006 - Appello del 04/07/2006 In un piano verticale Oxy, un sistema materiale è costituito da un disco omogeneo, di centro Q, raggio R e massa 2m, e da

Dettagli

Esame di Meccanica Razionale (Dinamica) Allievi Ing. Edile II Anno Prova intermedia del 23 novembre 2012 durata della prova: 2h

Esame di Meccanica Razionale (Dinamica) Allievi Ing. Edile II Anno Prova intermedia del 23 novembre 2012 durata della prova: 2h Prova intermedia del 23 novembre 2012 durata della prova: 2h CINEMTIC E CLCL DI QUNTITÀ MECCNICHE Nelsistemadifiguraildiscodicentro ruoy ta intorno al suo centro; il secondo disco rotola senza strisciare

Dettagli

Stati di tensione triassiali e criteri di snervamento. Bibliografia per la lezione. Esercizio 1

Stati di tensione triassiali e criteri di snervamento. Bibliografia per la lezione. Esercizio 1 Sistemi di Produzione Stati di tensione triassiali e criteri di snervamento Bibliografia per la lezione Sistemi di Produzione D. Antonelli, G. Murari C.L.U.T. Editrice, 2008 capitolo 3 Tecnologia meccanica

Dettagli

1.6. Momenti di forze parallele rispetto a un asse. Ricerca grafica e analitica 16

1.6. Momenti di forze parallele rispetto a un asse. Ricerca grafica e analitica 16 Prefazione Avvertenze 1 Elementi di teoria dei vettori...i I.1. Generalità...I 1.2. Composizione delle forze...2 Risultante di forze aventi la stessa retta d'applicazione 3 Risultante di forze concorrenti

Dettagli

Trasmissione con cinghie

Trasmissione con cinghie Trasmissione con cinghie La flessibilità e la leggerezza delle cinghie sono sfruttate per trasmissioni tra alberi distanti tra loro e comunque disposti. I tipi di cinghie adoperati oggi sono le cinghie

Dettagli

Struttura ed equilibrio statico (1)

Struttura ed equilibrio statico (1) Struttura ed equilibrio statico (1) Nel campo delle costruzioni il termine struttura è spesso usato per indicare qualcosa di più specifico di un sistema di relazioni. Con tale termine si indica il complesso

Dettagli

Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi)

Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi) Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi) Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742 http://www.itcgfermi.it E-mail: mail@itcgfermi.it PIANO DI LAVORO Prof. RICCARDO

Dettagli

Lezione VII Calcolo del volano. Forze alterne d inerzia

Lezione VII Calcolo del volano. Forze alterne d inerzia Lezione VII Forze alterne d inerzia Dalla relazione ( cos cos ) = = ω α + λ α con m a pari alla massa totale del pistone, prima definita, più la massa m 1 che rappresenta quella parte della biella che,

Dettagli

Meccanica 15Aprile 2016

Meccanica 15Aprile 2016 Meccanica 15Aprile 2016 Problema 1 (1 punto) Una pallottola di massa m= 20 g arriva con velocità V= 300 m/s, inclinata verso il basso di un anglo = 15 rispetto al piano orizzontale, su un blocco di massa

Dettagli

Esame di Fisica Data: 18 Febbraio Fisica. 18 Febbraio Problema 1

Esame di Fisica Data: 18 Febbraio Fisica. 18 Febbraio Problema 1 Fisica 18 Febbraio 2013 ˆ Esame meccanica: problemi 1, 2 e 3. ˆ Esame elettromagnetismo: problemi 4, 5 e 6. Problema 1 Un corpo di massa M = 12 kg, inizialmente in quiete, viene spinto da una forza di

Dettagli

LEZIONE N 14 ELEMENTI STRUTTURALI COMPRESSI

LEZIONE N 14 ELEMENTI STRUTTURALI COMPRESSI LEZIONE N 14 ELEMENTI STRUTTURALI COMPRESSI Gli elementi strutturali compressi sono presenti in numerosi componenti strutturali, quali le colonne degli edifici, le travi reticolari, le strutture di controvento,

Dettagli

Esercizi aprile Sommario Conservazione dell energia e urti a due corpi.

Esercizi aprile Sommario Conservazione dell energia e urti a due corpi. Esercizi 2.04.8 3 aprile 208 Sommario Conservazione dell energia e urti a due corpi. Conservazione dell energia. Esercizio Il motore di un ascensore solleva con velocità costante la cabina contenente quattro

Dettagli

ESERCITAZIONE 01_DIMENSIONAMENTO TRAVATURA RETICOLARE SPAZIALE

ESERCITAZIONE 01_DIMENSIONAMENTO TRAVATURA RETICOLARE SPAZIALE ESERCITAZIONE 01_DIMENSIONAMENTO TRAVATURA RETICOLARE SPAZIALE L'esercitazione ha come scopo il dimensionamento, tramite il programma SAP 2000 ed il foglio di calcolo Excel, dei profilati metallici di

Dettagli

STUDIO DI MASSIMA DI UNA STRUTTURA TRASPORTABILE PER UN AEROGENERATORE DI CONCEZIONE INNOVATIVA

STUDIO DI MASSIMA DI UNA STRUTTURA TRASPORTABILE PER UN AEROGENERATORE DI CONCEZIONE INNOVATIVA Università degli Studi di Bologna FACOLTA DI INGEGNERIA Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Laboratorio di CAD STUDIO DI MASSIMA DI UNA STRUTTURA TRASPORTABILE PER UN AEROGENERATORE DI CONCEZIONE INNOVATIVA

Dettagli