VISTA E VISIONE: ELEMENTI A CONFRONTO PER UNA BUONA SCRITTURA

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1 CORSO EDUCAZIONE E RIEDUCAZIONE DEL GESTO GRAFICO Modalità FAD + 42 ore di laboratorio in presenza Ottobre 2015 Settembre 2016 VISTA E VISIONE: ELEMENTI A CONFRONTO PER UNA BUONA SCRITTURA Dott.ssa Valeria Tonucci 1

2 1 LA SCRITTURA a. Origine del gesto grafico Il gesto grafico viene definito come un atto psicomotorio complesso e proprio per questo necessita di anni di allenamento per la sua corretta produzione e automatizzazione. Questa attività richiede la mobilitazione di milioni di neuroni in reti specializzate, che operano in modo integrato e armonico al fine di realizzare l atto motorio, che si diversifica dagli altri movimenti proprio per la sua estrema esattezza. Il processo di sviluppo del gesto grafico proprio per la sua multifattorialità, coinvolge numerosi meccanismi neurologici, cognitivi e psicologici. Il movimento del gesto grafico dunque, nel corso stesso del suo sviluppo, modifica i circuiti cerebrali utilizzati per realizzarlo, passando attraverso il circuito cortico-spinale nella fase del controllo conscio e volontario all inizio dell apprendimento, al circuito cerebello-sottocorticale-spinale nella fase dell adolescenza e dell età adulta in cui questo gesto risulta automatizzato e spontaneo. Dando uno sguardo veloce alla neurofisiologia del gesto grafico i livelli attraverso i quali si realizza la scrittura sono principalmente due: un livello centrale e un livello periferico. Il livello centrare si riferisce alla via fonologica-lessicale-semantica, mentre quello periferico è relativo alla traduzione in pattern motori della sequenza grafemica. b. Prerequisiti per la scrittura Come si è descritto nel paragrafo precedente, la scrittura risulta una prassia complessa e in quanto tale necessita di diverse abilità di base per poter essere appresa, abilità che il bambino negli anni che precedono la scolarizzazione - dovrebbe aver appreso grazie ad attività ludiche, psicomotorie e attraverso il disegno. Innanzitutto per poter accedere alla scrittura è necessario possedere dei prerequisiti fondamentali che sono: un adeguato sviluppo del sistema nervoso centrale, importante soprattutto per l acquisizione del linguaggio; un adeguato livello di intelligenza, indispensabile per cogliere il funzionamento della lingua scritta e per realizzarlo nella sua complessità; una adeguata maturazione affettiva e la motivazione ad apprendere, necessarie ed essenziali per garantire l apprendimento della scrittura sia da un punto di vista psicomotorio che rispetto alla funzione principale della scrittura, cioè quella comunicativa ed infine una completa dominanza laterale poiché è importante poter allenare la mano potenzialmente più abile a svolgere un attività così raffinata e veloce. Oltre questi prerequisiti il bambino deve poter sviluppare e automatizzare altre abilità di base, necessarie per un corretto apprendimento della scrittura: -capacità attentive; -organizzazione spaziale; -organizzazione temporale; -coordinazione motoria; -orientamento dx/sn; 2

3 -percezione; -coordinazione occhio-mano; -schema corporeo; -memoria; -ritmo; -capacità linguistiche. La scrittura è il risultato della sinergia di tutte queste abilità, che ci permettono di poter mettere in atto una serie di azioni in modo rapido ed efficiente e, una volta automatizzate, di ottenere il massimo risultato con il minimo dispendio di risorse attentive. 2 VISTA E VISIONE a. Definizione e figure di riferimento La motricità grafica si basa su due livelli: quello visivo e quello motorio. In questo capitolo ci soffermeremo sull analisi del livello visivo per il quale possiamo distinguere due funzioni: -la vista intesa come senso innato a riconoscere e discriminare lo stimolo luminoso; -la visione attraverso la quale l individuo attribuisce un significato a ciò che vede, non è un senso innato ma è una elaborazione di informazioni ricevute attraverso la vista, dalle quali nascono le competenze visuopercettive e visuo-spaziali. Con il termine visuo-percettive si intendono le capacità di elaborazione, analisi e selezione degli stimoli visivi (primo strumento di interazione con la realtà esterna); mentre con il termine visuo-spaziali ci si riferisce alle capacità di percepire, agire e trasformare le immagini mentali alla base del movimento secondo dei criteri e delle coordinate spaziali (fondamentale nella scrittura). Nella tabella sottostante (fig. 1) si esemplificano i principali componenti delle funzioni visive sopra definite. Acquisizione dell informazione Acuità visiva Controllo del movimento oculare Abilità di focalizzazione Coordinazione binoculare Visione periferica Elaborazione dell informazione Concetti direzionali e visuo-spaziali Percezione della forma Integrazione visuo-motoria Memoria visiva e visualizzazione Percezione cromatica Fig. 1 Abilità visuo-spaziali, visuo-percettive e l apprendimento (Martina Cambiano) 3

4 La complessità delle funzioni sopra descritte e le loro eventuali anomalie, sono oggetto di studio da parte di vari specialisti che vanno a costituire una equipe riabilitativa. Le figure principali di detta equipe sono: il neuropsichiatra infantile; il neuropsicomotricista; il logopedista; l oculista; l ortottista, l optometrista, lo psicologo. b. Problematiche relative alla vista La vista è la funzione alla base dell atto grafico, eventuali disturbi ne compromettono l apprendimento. Le anomali più ricorrenti sono quelle a carico dei movimenti oculari, dell accomodazione e della binocularità. I movimenti oculari devono essere integrati, accurati e rapidi in quanto hanno la funzione di scorrere la riga durante la lettura e la scrittura, passare da una riga ad un altra e spostare lo sguardo dal banco alla lavagna per copiare un testo. Le anomalie dei suddetti movimenti possono manifestarsi con: movimento eccessivo della testa durante la lettura; perdita del segno; uso del dito per mantenere il segno; salto delle parole; scarsa comprensione del testo; difficoltà nella gestione dello spazio del foglio. L accomodazione ha, invece, la funzione di rendere le immagini nitide quando si guarda da vicino, mantenere la nitidezza e variare la messa a fuoco. Le anomalie per questa funzione possono essere: visione sfocata, instabile, fatica durante la lettura, strofinio degli occhi, difficoltà a copiare dalla lavagna, attenzione ridotta e abbandono del compito. Infine per quanto riguarda la funzione della binocularità si deve fare riferimento all integrazione delle informazioni provenienti dai due occhi, ad una visione singola e alla percezione della profondità. Le anomalie in questo caso si evidenziano attraverso un affaticamento visivo, ad una distanza di lettura e scrittura ridotta o instabile, ad una difficoltà di copiare dalla lavagna o alla necessità di chiudere o coprire un occhio con la mano. c. Problematiche relative alla visione Le competenze a carico della visione (visuo-percettive e visuo-spaziali) hanno anch esse un ruolo fondamentale nell apprendimento della scrittura, in quanto ci permettono di comprendere le direzioni, di riconoscere e localizzare gli stimoli nello spazio, di manipolare le informazioni visive, di riconoscere il diverso orientamento dei grafemi e l utilizzo dei numeri e il loro incolonnamento, di distinguere la figura dallo sfondo e di riconoscere le immagini. Difficoltà a carico di queste abilità possono comportare problemi nell orientamento, nelle abilità di organizzazione spazio-temporale e nel movimento. Nel primo caso il bambino potrebbe avere difficoltà nel percepire le caratteristiche dello spazio, nella comprensione dei concetti topologici, nell incolonnamento, nelle proporzioni di grafemi e nel distinguere le lettere speculari; nel secondo caso si potranno riscontrare difficoltà nel mantenimento di una sequenza 4

5 ritmica e dunque nel mantenere il ritmo nella scrittura; inoltre si avranno difficoltà nella regolarità degli spazi di scrittura e nelle sequenze temporali. Infine si possono riscontrare problemi nel movimento in quanto si avrà un alterazione della coordinazione oculo-manuale e della coordinazione bimanuale, difficoltà nell uso funzionale legato alle caratteristiche dell oggetto stesso e difficoltà nella generalizzazione dello schema motorio più o meno complesso. 3 RI/ABILITAZIONE a. Ri/abilitazione oculo - motoria La ri/abilitazione del paziente affetto da disturbi oculo-motori passa attraverso degli esercizi di ginnastica dei muscoli deputati a tale funzione. L obiettivo è quello di prevenire un insorgenza di problemi visivi, potenziare la funzionalità visiva, mantenere la migliore condizione visiva raggiunta e soprattutto compensare o rimediare tutte quelle insufficienze visive che si sono già sviluppate che costituiscono un ostacolo al corretto apprendimento della scrittura. Di seguito una serie di esercizi: 1) terapista e paziente posti uno di fronte all altro separati da una lastra di vetro sulla quale il bambino deve compiere movimenti simmetrici di spostamento delle dita facendole scorrere, in linea retta, sulla superficie (fig.2). Il paziente deve eseguire con la vista i movimenti delle dita rafforzando in tal modo i muscoli oculo-motori. Fig. 2 2) il paziente, utilizzando il dito o un pennarello, congiunge due punti disegnati sulla lastra, disegnando intorno ai numeri un circolo. Nel momento in cui l occhio segue il dito o il pennarello che descrive un circolo mette in esercizio i muscoli deputati alla rotazione dell occhio (Fig. 3) 5

6 Fig. 3 3) Utilizzando dei supporti fisici in legno con dei fori rivestiti da carta velina illuminati dal retro, si compiono degli spostamenti della sorgente di luce, che il bambino deve seguire con il capo immobile, in modo da eseguire esclusivamente dei movimenti oculari in tutte le direzioni: orizzontali, verticali e circolari (Fig. 4). Fig. 4 4) Il bambino è posto davanti ad una lavagnetta magnetica, la terapista operando sul retro della lavagnetta tramite calamite sposta delle sagome che possono raffigurare: animali, personaggi, cibi ecc. Narrando una storia e muovendo dal retro la calamita, il terapista induce il paziente a seguire, esclusivamente con lo sguardo senza muovere la testa, gli opportuni movimenti delle sagome. b. Ri/abilitazione visuo- spaziale e visuo- percettiva Le capacità percettive e dell orientamento spaziale sono necessarie per l apprendimento della scrittura ed il bambino che non ha ancora raggiunto questi obiettivi e che evidenzia delle difficoltà/anomalie necessità, dunque, di attività adeguatamente graduate e specifiche per tali problematiche. Gli esercizi che si propongono sono i seguenti: visuo-percettivi -abbinare immagini o colori uguali; -individuare una determinata coppia di immagini all interno di una serie; -individuare una determinata coppia di colori all interno di una serie; -individuare somiglianze e differenze in coppie di immagini; -individuare gli elementi mancanti in un immagine rispetto al modello; 6

7 -individuare gli elementi aggiunti o da aggiungere in un immagine rispetto al modello (Fig.5); -osservare figure stimolo e individuarle all interno di un immagine; -collegare puntini riproducendo una figura mostrata come modello; -ricerca visiva di colori o di immagini (Fig. 6-7); -confrontare gli elementi; -trovare l elemento estraneo; -cercare l oggetto nascosto; -riconoscere figura-sfondo (Fig. 8 ). Fig.5- Sviluppare i prerequisiti per la scuola primaria Ed. Erickson Fig. 6 Le abilità visuo-percettive e grafo -motorie (Marzia Lorenzini) Fig.7 Le abilità visuo-percettive e grafo-motorie Fig. 8 Lettura di base 2 Ed. Erickson (Marzia Lorenzini) Visuo-spaziali -definire la posizione di oggetti presenti nell ambiente; -disporre oggetti su un piano seguendo un modello fornito dall adulto; -completare una disposizione di oggetti inserendone altri nella giusta posizione in relazione a un modello dato dall adulto; -copiare una serie di immagini rispettandone l orientamento spaziale; -copiare segni disposti in un reticolo rispettando le relazioni spaziali; -rappresentare graficamente una serie di oggetti rispettando le relazioni spaziali fra di essi; -colorare o individuare su schede didattiche i disegni secondo un orientamento spaziale (Fig. 9); -ricostruzione di oggetti; 7

8 Fig. 9 Bibliografia Disgrafia e recupero delle difficoltà grafo-motorie - Edizione Erickson 1995, Monica Pratelli Dal gesto alla scrittura - Edizione Mursia 2014, Alessandra Venturelli Manuale A.E.D Edizione unica 2016, Marcella Nusiner Dispense corso Educazione e rieducazione del gesto grafico: Neurofisiologia del gesto grafico, Dott.ssa Simona Mazzi Sitografia

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