La rivalutazione dei vitigni locali. Vittorino Novello DISAFA-Università di Torino

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1 La rivalutazione dei vitigni locali Vittorino Novello DISAFA-Università di Torino

2 Valorizzazione di vitigni autoctoni minori Alcune ragioni 1. Anti-globalizzazione: prodotti unici, irripetibili, fortemente caratterizzati 2. Stretto legame colturale con il territorio: proporre, promuovere, vendere il territorio 3. Adattabilità ad ambienti colturali difficili (zone alpine, isole, aree costiere impervie): sviluppo economico di aree fragili, presidio del territorio, ecc. Roero Val Susa

3 Valorizzazione di vitigni autoctoni minori Problematiche A. Poco conosciuti: necessità di recuperarli, identificarli e raccogliere informazioni sulle caratteristiche agronomiche ed enologiche B. Non autorizzati: iscrizione nel Registro delle Varietà e autorizzazione alla coltura C. Scarsa disponibilità di idoneo o sufficiente materiale di propagazione D. Difficoltà commerciali: esiguità delle quantità, comunicazione, nomi spesso ostici e poco spendibili E. Tutela e protezione

4 Malva Arnaldi (Bibiana, TO) Valorizzazione di vitigni autoctoni minori Azioni 1. Recupero, conservazione, identificazione, caratterizzazione: progetti ormai in tutte le regioni italiane in Piemonte: Associazione ampelografica (Tortona, AL) Museo vitivinicoltura (Candelo, BI) Vigneto di collezione centralizzato a Grinzane C. (1,2 ha con 450 vecchi vitigni) + vari vigneti sperimentali per vinificazioni nelle aree tipiche di coltura Vitigni prov. Torino (Chieri, TO)

5 1. Identificazione (accertare l identità) Piemonte: Pelaverga (a Verduno) # Pelaverga (di Pagno) Neretta cuneese (o altro Neretto) = Syrah? NO! Baratuciat: dal confronto con banche dato molecolari internazionali (anche non ancora pubblicate) genotipo unico Toscana: Pugnitello (dopo registrazione nel Registro, scoperto essere Montepulciano) Volpola: è Sauvignon!

6 1. Caratterizzazione: conoscerne le attitudini colturali e tecnolgiche Fenologia Caratteri agronomico-produttivi (fertilità, produttività, sensibilità avversità e parassiti, ) Composizione delle uve ai fini enologici Caratteri chimici e sensoriali dei vini VALUTAZIONE E SELEZIONE o non tutto ciò che è vecchio e autoctono è pregevole o tecniche colturali o enologiche moderne possono far emergere potenzialità insospettate

7 B. Riconoscimento ufficiale (iscrizione nel Registro e autorizzazione alla coltura) Ampelografia Caratteri morfologici (+ DNA) Identificazione Iscrizione al Catalogo Prove di coltivazione (vigneti sperimentali) Prove di vinificazione (scala piccola, media, industriale) Caratteri fenologici Caratteri agronomicoproduttivi Caratteri colturali Attitudini enologiche Caratteri chimicosensoriali del vino Accettabilità del vino Valutazione performances viticole Valutazione performances enologiche Strategie di marketing e promozione Strategie di coltivazione Autorizzazione in una determinata provincia/regione

8 C. Disponibilità di materiale di propagazione idoneo (esente dalle più dannose virosi e fitoplasmosi) Stato sanitario dei vecchi vitigni spesso precario: ridotta variabilità genetica ambienti di viticoltura marginale con scarse conoscenze tecnico-scientifiche (grande diffusione di malattie che si trasmettono per innesto) azione di selezione sanitaria mai intrapresa Azioni o Selezione massale o Selezione clonale, solo sanitaria (saggi ELISA, PCR) o Scambi di materiale tra Paesi, regioni diverse o Risanamento

9 Vitigni autoctoni minori sinonimi Persan Hibou noir Gouais blanc Grec rouge Verdesse Chatus Becuét Avanà Preveiral blan Grisa rusa Bian ver Burgnin, Neiret, Nebbiolo Dronero presenti su due versanti delle Alpi

10 Forti legami tra le aree alpine di Italia Nord-Occidentale, Francia, Svizzera ambientali (geografia, orografia, clima, comunicazioni) storici e politici (Franchi, Francesco I, casa Savoia) sociali (emigrazione degli italiani) viticoli (crisi fillosserica, vivaismo in Savoia)

11 Il progetto EAGLE WINES in Valle di Susa

12 Valutazione di vitigni alpini a Chiomonte (Alta Valle di Susa, 750 m s.l.m.) Chiomonte Chatus N Becuét N Baratuciàt B Bian ver B Petite arvine B

13 Temperature medie mensili (curve) e precipitazioni (colonne) a Chiomonte (Alta Valle di Susa) nel 2003, 2004 e nella serie storica mm pioggia temp. C aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre Valori indice di Winkler C Apr. Magg. Giu. Lugl. Ago. Sett. Ott. Aprile-Ottobre ,5 419, , , ,

14 Arneis Area colturale: In Piemonte: Roero e Langhe Autorizzato in Sardegna Origine: Piemonte Sinonimi: Bianchetto o Bianchetta (di Alba) e Nebbiolo bianco.

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16 Bertacuciat, Berlon d gat Baratuciàt Originario della bassa valle di Susa Medie in Val di Susa Uva/ceppo (kg) 1.8 Uva/ha (q) 95 Peso medio grappolo (g) Peso medio acino (g) Brix 19.9 Ac. Totale (g/l) 8.7 ph 3.07

17 Medie a Chiomonte Uva/ceppo (kg) 1.7 Uva/ha (q) 92 Peso medio grappolo (g) Peso medio acino (g) Brix 19.7 Ac. Totale (g/l) 10.1 ph 2.91 Petite arvine Sinonimi: semplicemente Arvine Originario del Vallese Svizzero (poco + di 100 ha attualmente sui circa 5000 della regione, ma in aumento)

18 Nascetta Nas-cètta (comune di Novello, CN) Vigore: medio, con tralci sottili a portamento semi-eretto; moderata fertilità basale Produzione medio-elevata, talora alternante; maturazione uva: medio-precoce (7 gg dopo Chardonnay, all incirca = Dolcetto) Grappolo talora un po suscettibile alla muffa e alla peronospora, meno sensibile all oidio Grinzane, medie Uva/ceppo (kg) 3.3 Peso medio grappolo (g) Peso medio acino (g) Legno/ceppo (kg) Agrumi, frutti tropicali, armonico, sapido, persistente Indice Ravaz 5.2

19 Gamba di pernice Astigiano: oggi comune di Calosso Sinonimi: Neretto (degli alteni) a Saluzzo Vigore: medio, con tralci a portamento semieretto od orizzontale; modesta fertilità basale Produzione elevata e costante; maturazione uva: medio-tardiva o tardiva (qualche giorno dopo il Barbera) Grappolo poco sensibile alla muffa e al marciume, talora soggetto ad acinellatura Produzione (kg uva/ceppo) Peso medio grappolo (g) Peso medio acino (g) Sarmenti di potatura (kg/ceppo) Grinzane, medie Indice Ravaz (uva/sarmenti) Brix Acidità tot. ph Ac. Tart. Ac. Mal

20 Nero d Avola Calabrese, Nerello d Avola, Cala-vrisi? Origine: sconosciuta Area colturale: tipica: agro di Pachino (Comiso, Avola); ha (di cui 500 DOC); estesa a tutta la Sicilia, autorizzato anche in Sardegna e provincia di Reggio Calabria. Foto M. Rabino, Tenuta Cannona Caratteristiche principali: germogliamento: medio precoce; buon vigore, media fertilità e produttività; si adatta anche alla spalliera maturazione medio-tardiva (settembre in Sicilia, inizio ottobre Nord-Italia, dove esige accurata lotta antibotritica), ottima adattabilità a vari ambienti colturali ed alla siccità; elevato accumulo di zuccheri, acidità sostenuta, tannini morbidi Propagazione: 2 cloni disponibili, selezionati tra

21 Origine:sconosciuta (Uva hirtiola?) Sagrantino Area colturale: il solo territorio compreso tra i comuni di Montefalco, Bevagna, Gualdo Cattaneo, Giano dell Umbria e Castel Ritaldi in provincia di Perugia: nel ha uff. (70% DOC o DOCG) Caratteristiche principali: vigore medio-elevato, ottima fertilità basale (si adatta bene al cordone speronato e alla fitta densità d impianto), produzione un po incostante negli anni; buona resistenza ai freddi invernali e ai ritorni di freddo primaverili; sensibile alla peronospora maturazione: medio-tardiva, grande capacità di accumulare zuccheri, antociani e polifenoli; uva con buccia spessa, dall ottima serbevolezza in pianta e in fruttaio, resistente alla botrite Foto CRA Arezzo (Enoteca Italiana) Propagazione: 4 cloni disponibili di cui 3 selezioni Caprai (2003) Marketing e immagine: profondo legame con il territorio

22 Vitigni del Nord Piemonte partner del Nebbiolo Croatina Vespolina Uva rara

23 Le 8 cultivar da vino autoctone iscritte e autorizzate in Piemonte negli ultimi anni Becuét Ner d ala Chatus Malvasia n. lunga Gamba di pernice, Gamba d pernìs (in stand by) Nascetta Uvalino Rossese bianco

24 Foto Cugnetto

25 Erbaluce Origine: Piemonte, Canavese Area colturale Provincia di Torino (Caluso, Canavese bianco); Novarese (Coste del Sesia, Colline Novaresi) 150 ha superficie iscritta alla DOC Caluso Sinonimi: Albalus, Albaluce, Greco (Novarese) Confusioni ampelografiche

26 Ambiente colturale zone soleggiate collinari e piane suoli generalmente acidi (Nord Piemonte) Caratteri agronomici grande vigore (allevamento a pergola) fertilità scarsa (colatura) maturazione: terza decade di settembre grappolo compatto poco sensibile alla muffa grigia Caratteristiche enologiche acidità sostenuta spumanti buccia consistente passito raccolta trdiva Cloni: CVT 29, 30, 55, 71 Clone CVT 29

27 Pergola Calusiese (P) 1,80 m

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31 Pinot nero Famiglia dei Noirien Morrillon noir, Spätburgunder, Blauer burgunder, Gamay Beaujolais per errore in California Mutazioni: P. bianco, P. Grigio, Meunier, P. tête de negre, P. teinturier, ecc. Origine: uno dei più vecchi vitigni francesi Area colturale: tipica: Borgogna; ha: Francia (31% Orientale e Centrale), Moldavia, Germania, USA (Oregon, California), Australia, Nuova Zelanda; Italia: ha (81% DOC) Caratteristiche principali: enorme variabilità intravarietale germogliamento: medio-precoce (stagioni umide acinellatura, colatura), resistente ai freddi invernali, generalmente media fertilità, anche basale; adatto ai suoli calcarei maturazione: precoce e rapida (non adatto ai climi più caldi), produttività variabile (cloni e ambiente); grappolo piccolo e compatto, acino piccolo, sensibile a peronospora e botrite; elevati zuccheri, moderata acidità, colore moderato ma stabile Propagazione: oltre 50 cloni, estremamente variabili

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